VVF: Riordino – C’è chi accetta e chi dice NO

28 Novembre 2025

La pubblicazione di questo materiale, insieme a quello prodotto a seguito dei precedenti incontri, rappresenta un passo significativo verso maggiore trasparenza e partecipazione. Si tratta di uno strumento utile per approfondire, discutere e condividere i contenuti delle integrazioni trasmesse all’Amministrazione, con l’obiettivo di costruire un sistema più moderno, efficiente e vicino alle lavoratrici e ai lavoratori.

È un lavoro che valorizza le proposte emerse dal confronto nei territori e che mira a rafforzare tutele, diritti e qualità del servizio. L’obiettivo è offrire un contributo concreto al percorso di aggiornamento dei decreti legislativi 139/2006 e 217/2005, affinché la riforma rispecchi realmente le esigenze operative del Corpo cosa che la FP Cgil VVF ritiene ancora non raggiunta.

A maggior ragione, è doveroso evidenziare che le risorse attualmente disponibili – e quelle previste in integrazione – non risultano sufficienti a fornire risposte adeguate a tutto il personale, contrariamente a quanto sostenuto da altre Organizzazioni Sindacali. L’impianto che ne emerge accentua infatti in modo eccessivo la dirigenzializzazione del Corpo, irrigidendo l’organizzazione e rafforzandone la natura quasi militarizzata. In alcuni casi, la progressione del personale non direttivo e non dirigente appare di fatto impraticabile. Un meccanismo che rischia di rivelarsi più uno specchietto per le allodole che una riforma reale, funzionale soprattutto all’Amministrazione per comprimere la spesa e reindirizzare le risorse verso altri obiettivi.

Qualora passassero le modifiche introdotte, frutto di una tacita condivisione da parte di chi, al contrario, dovrebbe tutelare le lavoratrici e i lavoratori, il personale del Corpo si troverebbe inserito in una struttura ulteriormente irrigidita sul piano gerarchico, orientata maggiormente alle esigenze di  sicurezza nazionale e di ordine pubblico grazie all’introduzione della funzione di agente di pubblica sicurezza, con il rischio di indebolire il riconoscimento professionale e le tutele di chi svolge attività operative e non solo.

Anche l’introduzione del merito comparativo rappresenta un passo indietro che, con il tempo, rischia di diventare uno strumento di coercizione e subalternità rispetto all’impianto gerarchico, dando un’ulteriore spallata al valore del lavoro di squadra.

Per questi motivi la FP CGIL VVF chiederà con determinazione all’Amministrazione e al Governo di non interrompere il confronto, ma di proseguire il percorso riformatore con un’impostazione diversa: una revisione che garantisca diritti reali, maggiori tutele e una prospettiva di crescita equa per tutto il personale.

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