23 Dicembre 2025
“La legge di bilancio appena approvata in prima lettura al Senato non ha messo un euro in più per le stabilizzazioni di tutti i precari, per valorizzare competenze e professionalità del personale, per investimenti in strumentazioni, innovazione e nella dignità del lavoro di tutto il personale della giustizia”.
Lo si legge in una nota di Fp Cgil.
“Con questa legge di bilancio il governo ha confermato che l’investimento serio e strutturale sulla giustizia non è una priorità, a partire dalla valorizzazione del suo personale. L’unico emendamento che si occupa del personale parla della durata triennale delle graduatorie che saranno formate ad esito delle procedure selettive. Frutto della nostra costante e pressante mobilitazione sul tema, ma senza aver definito una proroga finalizzata alla stabilizzazione totale di tutte e tutti i precari PNRR della giustizia sarà solo un’altra scusa per lasciarli a casa”.
“Si vorrebbe un sistema giustizia più veloce ed efficiente, ma nel frattempo si determinano le condizioni per mandare a casa i lavoratori di un ministero che già di per sé ha punte di sottorganico di oltre il 50% che mettono a rischio chiusura i servizi di Tribunali e Corti d’Appello – prosegue la nota -. Ci sarebbero gli spazi per stabilizzare tutti i precari, quelli del PNRR così come quelli a 18 ore dell’Obiettivo Convergenza delle regioni del sud, e fare nuove assunzioni al Dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria e agli archivi notarili ma anche per quei profili particolarmente in sofferenza del DAP (Amministrazione penitenziaria) e DGMC (Giustizia minorile) come funzionari contabili, del servizio sociale, tecnici e FOR, giuridico-pedagogici ed educatori oltre agli assistenti amministrativi. Anche per questo la mobilitazione prosegue, perché il Governo deve stanziare le risorse necessarie a dare risposte a tutto il personale del ministero della Giustizia: stabilizzazione di tutte le precarie e i precari senza alcuna interruzione dei rapporti di lavoro, anche a partire dal DL proroga termini il cui testo definitivo non risulta ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale, strutturazione a regime del modello dell’ufficio per il processo, nuove assunzioni per garantire i servizi, valorizzazione del personale di ruolo. Questo serve al sistema della Giustizia per essere efficiente, non una riforma che mette in discussione l’indipendenza della magistratura, indebolendone la funzione costituzionale e che contrasteremo nel referendum. La battaglia della Fp Cgil a tutela di lavoratrici e lavoratori non si fermerà finché non otterremo ciò che spetta loro. Valorizzare il lavoro pubblico deve essere una priorità”, conclude Fp Cgil.