MIUR: Comunicato su conclusione confronto progressioni

19 Luglio 2016

MIUR: Comunicato su conclusione confronto progressioni

La pesca dell’Amministrazione ha funzionato e, nella
riunione di ieri, un’altra sigla sindacale, all’inizio fieramente contraria, ha
rivisto la sua posizione e “responsabilmente” ha firmato l’ipotesi di
accordo.

Noi abbiamo semplicemente ribadito la nostra posizione, ormai
nota, e sul merito dell’accordo, in attesa che ci venga inviata copia, è stata
apportata una ulteriore piccola modifica, che abbassa il punteggio
dell’anzianità di fascia da 1  a 0,70
punti per anno fino al limite previsto dei 20 punti massimi rivendicabili.
Questa modifica, sufficiente a far cambiare idea ai colleghi dell’UNSA, in realtà
nulla muta rispetto all’impianto complessivo di un accordo dove la differenza
vera la farà quasi unicamente la media della valutazione individuale, fatta con
un sistema discutibile ed estraneo al contesto normativo a cui esplicitamente
l’accordo si richiama. Resta pertanto ferma la nostra contrarietà ad un accordo
i cui criteri rischiano di penalizzare fortemente i lavoratori. L’accordo
affronta adesso la complessa fase di certificazione da parte degli organi di
controllo, certificazione necessaria alla sua efficacia. Noi vigileremo con
grande attenzione su questo processo e certo non  faremo nessuno sconto al momento in cui le
sue contraddizioni interne si caleranno sulle specifiche situazioni
territoriali.

Sempre nella riunione
di ieri abbiamo chiesto di conoscere quali sono le intenzioni ed i programmi
dell’amministrazione rispetto alle gravi carenze negli organici, in
considerazione del prossimo (si spera) termine dell’operazione mobilità dalle
province e dalla CRI, operazione che finora per il MIUR ha prodotto il topolino
di sole 39 istanze di mobilità in tutto il territorio nazionale. L’Amministrazione
ci ha risposto per la prima volta affermando di voler procedere, una volta
riacquisite le facoltà assunzionali e sulla base delle risorse disponibili sul
budget assunzionale, anche allo scorrimento delle graduatorie di idonei
attualmente vigenti. Sul punto la questione critica che hanno sollevato è la
distribuzione diseguale di queste graduatorie sul territorio nazionale, per cui
è presumibile che non saranno presi in considerazione tutti gli idonei presenti
con particolare riferimento a quelle regioni dove ne esiste un numero
considerevole. Noi abbiamo ribadito che è possibile, tramite una norma
specifica, trasformare le graduatorie da regionali a nazionali e che sarebbe
utile al momento, ed in attesa di autorizzazioni e tempi di espletamento di
nuove procedure concorsuali, far leva su tutte le possibilità occupazionali presenti.
Vista la situazione inenarrabile di carenze immancabilmente richiamata ad ogni
occasione dalla stessa controparte.

Vedremo, ma certo la
partita occupazionale sarà al centro dei nostri interessi a partire da settembre.

 

Sempre a settembre
avvieremo il confronto sul FUA 2016, di molto ridotto a seguito dell’impegno
sulle progressioni. Noi riteniamo che il MIUR debba mettere sul piatto nuove
risorse e per il momento siamo al miraggio dei fondi PON promessi e mai portati
al tavolo nazionale come disponibilità concreta. Anche su questo misureremo
l’effettiva volontà di corrispondere agli interessi dei lavoratori e non solo a
quelle del MEF e della Funzione Pubblica. Ma, se dobbiamo giudicare da quanto è
avvenuto sulle progressioni, non ci pare di avere interlocutori in grado di
puntare i piedi e sbattere i pugni sui tavoli che contano.

 

 

 

Claudio Meloni

FP CGIL NAZIONALE

 

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