Assemblea Nazionale Rsu delle Province: contro la soppressione. Comunicato stampa Fp-Cgil

 
Domani, Mercoledì 28 marzo 2012, a partire dalle ore 10, presso il Centro Congressi Frentani (Via dei Frentani, 4, Roma), si terrà la prima Assemblea Nazionale delle Rsu della Fp-Cgil presso le Province. Da tutta Italia giungeranno centinaia di eletti nella tornata del 5-6-7 marzo per dire no all’art 23 del cosiddetto “Decreto salva Italia” che priva le Province delle loro funzioni.
Politiche per il lavoro e centri per l’impiego, viabilità ovvero la vasta rete di strade provinciali che attraversa il Paese, tutela di ambiente e territorio, edilizia scolastica. Sono i servizi offersi dai 61mila dipendenti delle Province, servizi che secondo la Fp-Cgil richiedono funzioni d’area vasta e una riforma complessiva della pubblica amministrazione e del sistema delle autonomie.

“Agli enti locali sono stati sottratti oltre 55 miliardi di euro tra il 2010 e il 2014 – afferma Federico Bozzanca, Segretario Nazionale Fp-Cgil – di fatto più del 20% dei loro bilanci, che ammontano a 250 miliardi su un totale di 813 di spesa pubblica complessiva nel solo 2011. In questo quadro le Province costano 11 miliardi di euro, oneri per il personale compresi. Una spesa difficilmente comprimibile se non eliminando i servizi”.

“Non è certo riducendo all’osso i fondi alle amministrazioni periferiche, eliminando un livello amministrativo e centralizzando la spesa che si renderanno efficienti i servizi pubblici – ha aggiunto Bozzanca – ne tanto meno si costruirà un sistema federale in grado di valorizzare le autonomie e migliorarne le performance. L’art. 23 è uno spot propagandistico perché elimina le funzioni senza prevedere chi e come le sostituirà, non garantisce cioè né occupazione né tenuta dei servizi. Quando sentiamo parlare di grandi risparmi ottenuti grazie a questa operazione, non capiamo quali delle funzioni delle Province debba scomparire”.
 
Roma, 27 Marzo 2012
 

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Lettera del Ministro Patroni Griffi al Messaggero su statali, art. 18 e mobilità

 

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Feti sepolti, delibera da ritirare. La FPCGIL Medici su Il Mattino

 

 
 

Sessione informativa periodica del 29 marzo 2012

   bozza
 


STATO MAGGIORE DELL’ESERCITO

REPARTO PIANIFICAZIONE GENERALE E FINANZIARIA

Ufficio Organizzazione delle Forze

 
Oggetto:
scheda informativa recante le principali tematiche trattate nel corso della sessione informativa che si terrà presso lo SME in data 29 marzo 2012.1.

1. Soppressione del 123° Reggimento Addestramento Volontari (RAV) “Chieti” e del 57° Battaglione Addestramento Volontari “Abruzzi”

Il progetto di riordino delle unità deputate alla formazione di base dei militari di truppa è stato definito, in via normativa, dal D.Lgs. 253/2005, ed approvato, nel corso del 2007, dal Ministro della Difesa pro tempore.

In tale contesto, si inquadra anche il 123° RAV, la cui soppressione, prevista già nel 2009-2010, e partecipata alle Organizzazioni Sindacali nel 2007, è stata posticipata, dapprima al 2011, e successivamente al 2012, in ragione del particolare momento attraversato dalla regione Abruzzo, a seguito del sisma del 2009.

La predetta riorganizzazione del settore formativo ha tenuto conto dei seguenti elementi di valutazione:

– riduzione dei reclutamenti che comporta una diminuzione dell'”offerta formativa”;

– mantenimento in vita di quelle unità inserite in caserme che dispongono di una maggiore capacità ricettiva, per favorire il rapporto costo/efficacia capacità ricettiva/addestrativa.

La consistenza organica del 123° RAV relativamente al personale civile è pari a 14 posizioni organiche, a fronte di 8 effettivi. Inoltre, si rappresenta che nella sede di Chieti, sono previsti ulteriori Enti tra cui il Centro Documentale ed il Dipartimento di Medicina Legale.

Peraltro, in merito al dipendente 57° battaglione “Abruzzi”, si rappresenta che, a parziale variante di quanto illustrato nelle precedenti sessioni informative, ne è prevista la soppressione (per la cui attuazione si è in attesa dell’assenso del Sig. Ministro), senza prevedere la ridislocazione delle funzioni territoriali. La consistenza organica dei civili presso il predetto organismo è pari a 5 unità, a fronte di 6 effettivi. Al riguardo, tale personale potrebbe trovare collocazione presso il Deposito Munizioni di Pratola Peligna.

 

2. Trasferimento del 7° rgt. f. b. da BARI a ALTAMURA e del 31° rgt. cr. da ALTAMURA a LECCE

Nell’ambito del processo di attuazione dei provvedimenti discendenti dal Master Plan dell’E.I., il Sig. Ministro della Difesa ha autorizzato i provvedimenti in titolo che saranno implementati entro la fine del corrente anno.

In particolare, i citati provvedimento comportano:

– la soppressione di n. 14 p.o. per personale Civile del Rep. Sede “B” della cas. “Milano-Capozzi” – BARI, a fronte di 8 effettivi;

– il transito di dipendenza di n. 14 p.o. per personale Civile del Rep. Sede “B” della cas. “Trizio” – ALTAMURA, dal 31° rgt. carri al 7° rgt. f. b., a fronte di 12 effettivi.

 

3. Soppressione del Quartier Generale Italiano (QGI) del Comando Multinazionale di EUROFOR (ERF) in FIRENZE

In seguito alle decisioni assunte nell’ambito del Political-Military Working Group, è stata fissata, per il prossimo 2 luglio, la data di soppressione del Cdo ERF. In tale contesto, al termine delle attività tecnico-amministrative che saranno condotte dal Quartier Generale Italiano, si provvederà ad emanare le disposizioni ordinative tese alla soppressione della citata unità di supporto al Cdo ERF, ovvero alla sua eventuale riconfigurazione in sistema con il possibile provvedimento di costituzione in FIRENZE di un Comando per le FS/FOS. Le T.O. del QGI e del pl. Serv. Infra. della cas. “Predieri” di FIRENZE contemplano, rispettivamente, n. 1 e 3 p.o. per personale Civile, a fronte di 9 effettivi.

 

4. Personale civile del btg. t. “Frejus” del 32° rgt.t.

Nel 2009, nell’ambito della riconfigurazione della Scuola di Applicazione in Comando per la Formazione, è stato disposto il transito di dipendenza del reparto alla sede della cas. “Morelli di Popolo” dal btg. t. “Frejus” al rgt. spt. del Comando per la Formazione. Tale progetto, già partecipato nelle sue linee generali alle OO.SS. nazionali, non comportava modifiche funzionali e organizzative alle p.o. del personale civile che il DPCM 2005 prevede nell’ambito del citato reparto alla sede. Nel gennaio 2012, questo SME/RPGF è venuto a conoscenza di una problematica d’impiego del personale civile in argomento che, diversamente da quanto previsto dal citato DPCM, presta servizio presso il Comando btg. t. “Frejus”. Al riguardo, la RSU di TORINO ha chiesto di “sanare” la problematica d’impiego in questione proponendo una modifica degli organici del btg. t.. Tale soluzione, che prefigura eventuali contenziosi da parte di altri EDR della F.A., non risulta perseguibile dal punto di vista ordinativo, bensì appare debba essere affrontata esclusivamente sul canale dell’impiego del personale.

 
 
 

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La FPCGIL Medici al Convegno PD su Terapia del dolore e Cure Palliative il 30 marzo a Roma

 

Ordinanza 4014 evento sismico L'Aquila. Comunicato

 
E’ bastato solo un giorno per far capire che i Vigili del Fuoco a L’Aquila sono un elemento indispensabile per fronteggiare le ancora tante esigenze della popolazione colpita dal sisma del 6 aprile 2009.

La soluzione dei problemi delle zone terremotate è ancora lontana e la dimostrazione delle nostre ragioni sta nell’immediata emanazione di un’Ordinanza di correzione che restituisce al Corpo ed alla popolazione dell’Aquila le necessarie risorse per proseguire in quell’opera di lento ritorno ad una vita normale che è la speranza di tutti gli aquilani.

La conferma del ruolo dei Vigili del Fuoco nel trasporto delle macerie, indispensabile per poter pianificare ed organizzare il recupero del centro storico, e la conferma del dispositivo di soccorso sono un elemento di soddisfazione a riprova, se ancora ce ne fosse bisogno, che il nostro impegno è sempre stato teso alla soluzione dei problemi.

Ovviamente questo non ci fa dimenticare che la notte del tragico evento del 6 aprile 2009 a L’Aquila, erano in servizio appena 12 Vigili del Fuoco e, pertanto, abbiamo sempre chiesto e continueremo a chiedere ,il potenziamento, in via definitiva, dell’organico del Comando di L’Aquila, tramite una riclassificazione dello stesso.

Agrigento – Dichiarazione unitaria stato di agitazione.

27.03.2012 –  Agrigento – Dichiarazione unitaria stato di agitazione.


Torino – Scampato incidente al reparto volo.

27.03.2012 –  Torino – Scampato incidente al reparto volo.


Roma – Mobilità Vigili Permanenti – Richiesta procedura di raffreddamento.

27.03.2012 –  Roma – Mobilità Vigili Permanenti – Richiesta procedura di raffreddamento.


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Approvata la riforma delle pensioni Enpam

 

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Incontro all'Aifa sui farmaci nelle cure primarie. Il "Documento programmatico MG-AIFA"

Si è svolto questa mattina all’AIFA, alla presenza del Direttore generale prof. Luca Pani, un incontro con le oo.ss. dei medici convenzionati durante il quale è stato presentato il “Documento programmatico Medicina generale – Aifa” relativo alla valutazione dell’uso dei farmaci in medicina generale ed ai rapporti complessivi tra la categoria e l’Agenzia. L’incontro è stato positivo e proficuo, il Direttore Generale ha sollecitato l’invio da parte dei sindacati di proprie osservazioni, proposte e critiche al documento redatto dallo specifico gruppo di lavoro. La FP CGIL Medici, rappresentata al tavolo da Nicola Preiti, coordinatore nazionale Della FP CGIL Medici medicina convenzionata, si è impegnata ad inviare le proprie osservazioni e proposte a stretto giro di posta. Già nel corso dell’incontro abbiamo comunque manifestato apprezzamento per il taglio operativo che il Direttore vuole conferire alla compressiva relazione tra Aifa e MMG Gli obiettivi dichiarati, e dalla FP CGIL Medici condivisi, sono quelli di strutturare una rete di collegamento tra MGM e AIFA che possa essere utilizzata per diversi obiettivi.
1) È stata richiesta la possibilità di utilizzare una mailing-list dei MMG in primo luogo per le comunicazioni e per stabilire una reciprocati interazione tra medici ed Agenzia.
2) Si vuole valorizzare l’immenso patrimonio di casistica ed esperienza dei MMG ai fini non solo della farmacovigilanza ma anche a fini di ricerca farmacologica. E questo non può che trovare il nostro pieno consenso. Anzi riteniamo questo elemento un ulteriore argomento a sostegno della nostra proposta di riforma delle cure primarie: questi obiettivi possono trovare concretezza solo con il nuovo medico di cure primarie da noi proposto e con l’abbattimento del massimale degli assistiti a 1000.
3) Dal punto di vista dell’uso dei farmaci nelle cure primarie, abbiamo poi sottolineato come la prescrizione non possa essere più vista da nessuno come un potere da controllare: il paziente deve stare al centro dell’intervento sanitario, anche farmacologico. La prescrizione farmacologica rimane una funzione esclusiva del medico, ma di tutti i medici. I medici dei diversi settori devono convergere con il loro pezzo di responsabilità alla prescrizione utile al paziente, sapendo che essa è solo una parte dell’intervento terapeutico necessario. La maggiore relazione che la riforma di cure primarie ricerca nei rapporti ospedale- territorio, evidentemente parla anche di questo.
4) Anche l’utilizzo dei farmaci generici, abbiamo sottolineato, può essere un terreno promettente per garantire la compliance del paziente e garantire la sostenibilità del sistema: basti pensare che in Italia siamo solo al 15% di utilizzo del farmaco generico quando negli Stati Uniti e nei paesi anglosassoni abbiamo percentuali vicine all’80%. Se già arrivassimo al 50% potremmo risparmiare 1 miliardo di euro da reinvestire nel settore. E ce n’è tanto bisogno.
 

 
 

Obbligo di permanenza per 5 anni nella sede di prima assegnazione per i neo assunti e fruibilità delle tutele sociali

    
  

Roma, 26 marzo 2012
 

Al Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Direzione Generale OAGIP
Sig. Direttore Generale
Dr.  Borriello
 
E, p.c.:  
Al Presidente CUG
Dr.ssa Cassata
 

 

Oggetto:  Obbligo di permanenza per 5 anni nella sede di prima assegnazione per i neo
               assunti e fruibilità delle tutele sociali.
 
Egregio Direttore,
continuano a pervenire segnalazioni di rigetto di domande dei lavoratori neo assunti, volte all’ottenimento dei benefici connessi alle normative in materia di totale sociale (legge 104, art. 42 D. Lgs. 151/2001) e di richieste di applicazione delle clausole del CCIM relative alla cosiddetta ‘mobilità a scambio’. Il rigetto è motivato con l’obbligo di permanenza previsto dalla norma che prevede l’obbligo di cui all’oggetto.
Noi riteniamo tale impostazione non legittima poiché l’applicazione delle norme sopracitate è una condizione di opportunità che riguarda la generalità dei lavoratori in quanto presuppone interventi di tutela motivate dalle particolari condizioni di necessità sociale riconosciute dalla legge.
Quindi la mancata applicazione sulla base di una supposta prevalenza dell’obbligo di permanenza sulle tutele sociali comporta una violazione del diritto individuale alla tutela delle proprie condizioni, rammentando al riguardo che il riconoscimento dei benefici di cui alla legge 104, in condizioni di riconosciuta gravità, comporta l’obbligo per il datore di lavoro di assumerne priorità nelle determinazione dei propri programmi. Mentre il riconoscimento dei benefici di cui all’art. 42 bis D.lgs. 151/2001, concessi per consentire la cura dei figli minori di 3 anni, è soggetta ai pareri favorevoli dei Dirigenti interessati al trasferimento del dipendente. In entrambi i casi lo stesso è legato alle necessità che lo hanno determinato e quindi ha carattere di transitorietà non eliminando il vincolo di appartenenza alla sede presso la quale si è stati assegnati.
Diverso è il caso della mobilità sulla base di scambio:  in questo caso la facoltà la offre il Contratto Integrativo, ed anche in questo caso appaiono incomprensibili i rigetti. La possibilità di scambi a parità di condizione professionale è concepita esclusivamente in funzione del mantenimento degli standards di efficienza del servizio, per cui non si comprende come tale facoltà possa essere inibita sulla base dell’obbligo di permanenza.
Su quanto sopra esposto si richiedono urgenti chiarimenti formali ai sensi dell’art. 6 CCNL, precisando che la delicatezza della materia abbisognerebbe di opportuni approfondimenti anche da parte del CUG MIBAC, a cui la nota viene inviata per conoscenza.
Distinti saluti

FP CGIL MIBAC
Claudio Meloni
                                                                                                

 
 
 
 
 
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