Si è svolto in data odierna il previsto incontro tra la scrivente O.S. e la Segreteria Generale per la definizione dei criteri di utilizzo del FUA 2011.
In merito alla proposta dell’Amministrazione, che alleghiamo, la scrivente ha argomentato quanto segue:
a) per quanto concerne la produttività individuale e collettiva abbiamo chiesto il rispetto degli articoli 22 e 23 del CCNL 2006/09;
b) per quanto concerne il bando per le ulteriori progressioni interne alle aree, abbiamo chiesto che lo stesso venga rispettato e che si dia corso al relativo vincolo delle somme necessarie a partire dal 2014.
In relazione a ciò, la FP–CGIL Nazionale ha dichiarato di aver inviato una nota al Ministero dell’Economia e Finanze e alla Ragioneria Generale dello Stato, con cui si chiede di rettificare la circolare che, superando sostanzialmente la norma, renderebbe indisponibili le somme anche per gli anni 2011, 2012 e 2013.
La FP–CGIL Avvocatura dello Stato ha ribadito con forza che i diritti maturati dai lavoratori interessati devono in ogni modo essere garantiti. Abbiamo inoltre chiesto di aggiornare la riunione a dopo la risposta del Ministero dell’Economia.
L’Amministrazione, a sostegno della sua tesi, ha espresso l’intenzione di modificare le graduatorie di merito degli aventi diritto, per renderle “compatibili” con i criteri relativi alla “performance” di cui alla legge 150/2009; abbiamo fatto presente all’Amministrazione che tali criteri, ovvero quelli relativi alle tre fasce di merito di cui alla legge 150, sono al momento non applicati per disposizione dello stesso Ministro Brunetta. Abbiamo anche chiesto, per la prossima riunione, di quantificare il fabbisogno di spesa delle ‘somme certe’ da vincolare a far data dal 2014 per le restanti progressioni.
c) Abbiamo contestato, per l’ennesima volta, la modalità di attribuzione delle posizioni organizzative. L’erogazione attualmente avviene a fronte dell’espletamento di una “funzione”; la nostra richiesta, in linea con quanto prevede il CCNL, è che sia ricondotta a criteri concordati di attribuzione e di revoca;
d) Abbiamo affermato con forza che nessun istituto contrattuale già definito può subire decurtazioni economiche, chiedendo quindi che gli importi delle indennità di turnazione, già stabiliti nei precedenti accordi, rimangano invariati;
e) Abbiamo sottolineato la nostra disponibilità a firmare un accordo simile a quello relativo al 2010, ovvero in linea con il Contratto nazionale;
f) Abbiamo detto che qualunque eventuale progetto finalizzato, sia a livello nazionale sia a livello locale, dovrà preventivamente essere contrattato con le OO.SS. e le RR.SS.UU.
L’Amministrazione ha dichiarato di prendere atto delle nostre proposte e di rinviare la discussione a data da destinarsi.
Nel richiedere l’applicazione del Contratto Nazionale, abbiamo ribadito la nostra totale indisponibilità ad applicare la legge 150 in nessun punto dell’accordo, in linea con quanto da noi fatto e sostenuto negli ultimi anni.
La legge 150 è una legge sbagliata e la nostra azione ferma e decisa degli ultimi anni ha impedito sino ad oggi che venisse applicata: chi, alle prossime elezioni per il rinnovo delle RR.SS.UU., voterà per la FP CGIL, rafforzandone la rappresentatività, esprimerà un voto contro Brunetta e le sue azioni contro il lavoro pubblico ed i lavoratori.
Roma, 26 Ottobre 2011
Per la delegazione trattante nazionale FP CGIL
Coltorti Claudio
CROCE ROSSA ITALIANA
DECRETO PRIVATIZZAZIONE
La notizia è di questi giorni, l’Italia non rispetta le direttive europee in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Con una procedura d’infrazione la Commissione Europea ha “messo in mora” il Governo italiano.
Ancora una volta appare chiara la differenza tra il dire ed il fare, roboanti dichiarazioni “televisive” che poi vanno a scontrarsi con la quotidiana azione amministrativa e legislativa.
Alla luce di questa notizia la FP CGIL del Ministero del Lavoro chiede, ancora una volta con forza, che gli ispettori siano messi nelle condizioni di poter lavorare.
I lavoratori del Ministero del Lavoro sono convinti di svolgere una funzione fondamentale per tutta la società, sono certi che la lotta al lavoro nero sia un segno di civiltà, pertanto chiedono:
– Sblocco del CCNL e superamento del blocco del turn over;
– Un investimento serio in formazione e strumenti di lavoro mediante l’impiego dei fondi derivanti dalle revoche dei provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale per l’acquisto di computer, stampanti portatili e programmi informatici, come previsto dall’art. 14 D.lgs. n. 81/2008;
– La stipula di una assicurazione sui rischi professionali a carico dell’Amministrazione che sollevi il personale ispettivo da eventuali responsabilità di natura contabile, civile ed amministrativa così come previsto dal CCNL;
– Una adeguata normativa contrattuale in materia di orario di lavoro;
– L’adeguamento dell’indennità di missione e del rimborso chilometrico ai livelli previsti per gli altri organi di vigilanza con applicazione, almeno, delle tariffe ACI ed in ogni caso il puntuale pagamento dell’indennità stessa e dello straordinario;
– Il ripristino totale ed il rafforzamento del salario accessorio attraverso il meccanismo del sanzionato-riscosso;
– La concessione di anticipi sulle spese relative all’attività istituzionale svolta per conto del Ministero (come da CCNI);
– Riorganizzazione e/o razionalizzazione delle rilevazioni statiche che diano uniformità alle molteplici richieste fatte agli uffici
– Di promuovere accordi con i comuni o le prefetture per consentire agli ispettori il parcheggio nelle zone a pagamento e/o nelle zone con disco orario;
– Il ripristino del rimborso chilometrico a favore dei funzionari degli Uffici Legali per l’attività di rappresentanza in giudizio;
– Sollecito all’Avvocatura della Stato ad una maggiore attenzione per le questioni concernenti l’applicazione delle norme in materia di diritto del lavoro e legislazione sociale;
– L’Adeguamento di tutti gli uffici alle vigenti normative in materia di salute e sicurezza rendendo gli stessi accessibili ai disabili ed alle lavoratrici madri.
La Delegazione Nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
“Nessuna riduzione di organico, nessun ridimensionamento: subito una riorganizzazione vera che rilanci la CRI”.
Dichiarazione stampa Unitaria FP–CGIL, CISL–FP, UIL–PA, SINADI, FIALP-CISAL, USB, UGL-INTESA.
Un sit-in di protesta organizzato unitariamente da 7 organizzazioni sindacali per dire no al ridimensionamento della Croce rossa italiana e per scongiurare la minaccia di licenziamento che riguarda oltre 2.000 lavoratori. Questa l’iniziativa messa in atto stamattina da FP–CGIL CISL–FP UIL–PA SINADI FIALP-CISAL USB UGL-INTESA contro la bozza di decreto che il governo si appresterebbe a discutere.
I sindacati si sono mobilitati in Piazza Montecitorio per chiedere invece una riorganizzazione vera, che rimetta in sesto i bilanci cambiando il modo di gestire l’ente e valorizzando la professionalità dei lavoratori.
Nodi della protesta di FP–CGIL CISL–FP UIL–PA SINADI FIALP-CISAL USB UGL-INTESA:
– la trasformazione dei comitati provinciali e locali della Croce Rossa in associazioni di diritto privato, che ridurrebbe la struttura della CRI al solo Comitato Centrale e a quelli regionali;
– Il conseguente passaggio dei dipendenti a tempo indeterminato in servizio presso gli attuali comitati locali e provinciali ad un contratto di tipo privato ovvero presso altre amministrazioni. Con il rischio però, in caso di mancato ricollocamento, di finire in una lista di mobilità/prelicenziamento;
– Il sostanziale licenziamento di tutti i lavoratori precari alla scadenza del loro contratto di lavoro.
Per i sindacati si tratta dunque di un piano di rientro dal debito pagato in massima parte con i tagli al personale e con la riduzione dei servizi al cittadino. Invece di pensare ad una gestione virtuosa dell’ente e del suo patrimonio immobiliare, invece di riorganizzare i servizi per continuare a garantire e a sviluppare ed elevare la qualità delle prestazioni all’utenza, si pensa a inaccettabili scorciatoie contabili e senza alcun riguardo né per i lavoratori, né per i cittadini, né per la CRI che è un pezzo del prestigio dell’intero Paese.
FP–CGIL CISL–FP UIL–PA SINADI FIALP-CISAL USB UGL-INTESA sono pronti a discutere sia di riforma che di risanamento della CRI: per cambiare la bozza di decreto e scrivere un piano di riordino che tuteli tutti i lavoratori, sia a tempo indeterminato che a tempo determinato, e rilanci l’indispensabile funzione della Croce rossa italiana.
Grazie all’ iniziativa è giunta la convocazione straordinaria di un tavolo con il commissario della CRI, così come l’interessamento della Presidenza del consiglio dei ministri dalla quale si attende una convocazione.
Roma, 26 ottobre 2011
26.10.2011 – Allegata, di seguito, la circolare emanata dalla Direzione Centrale Prevenzione e Sicurezza Tecnica (Firmata dal Capo del Corpo) in relazione all’oggetto, nonché l’elenco semplificativo non esaustivo delle violazioni di competenza dei VVF.
Chiarimenti DPR 164/2002 – DPR 170/2007 – DPR 51/2009.
26.10.2011 – Allegata, di seguito, la disposizione di servizio con la quale, il Capo Dipartimento, sulla scorta di quanto concordato con le OO.SS nella riunione di ieri, dispone la costituzione di un Gruppo di Lavoro con incarico di predisporre eventuali proposte normative ritenute necessarie in relazione alle più urgenti esigenze del CNVVF, anche con riferimento all’ordinamento del personale di cui al D.L.ivo 217/05.
26.10.2011 – Allegata, di seguito, la nota della FP–CGIL Toscana (Bartuccio) e del Coordinamento Regionale FP–CGIL VVF Toscana (Spinicci) inviata a tutti gli Amministratori Territoriali ed a tutti gli Organi di Stampa Regionali; con la stessa viene denunciata la condizione di pesante difficoltà a cui andranno incontro i VVF ed il servizio di soccorso e protezione che assicurano quotidianamente ai cittadini, a causa dei continui tagli indiscriminati delle risorse a loro assegnate.
COMUNICATO STAMPA FP–CGIL VVF
Istituzione Sede dei Vigili del Fuoco a Monopoli
Facciamo un pò di chiarezza
Cittadine e cittadini
da subito si vuole sottolineare la rabbia che ci fa pensarli tutti insieme (rappresentanti delle istituzioni) sui luoghi dei disastri a dispiacersi (a qualcuno gli scappano anche le lacrime) per le vittime e appunto, tutti insieme, a ribadire la necessità di un distaccamento dei VV.F. sul territorio di Monopoli, che sicuramente limiterebbe, con il proprio soccorso, danni ai cittadini, ai beni e all’ambiente.
Necessità, giustificata da:
1° dal tempo d’intervento, definito come il tempo necessario ad una squadra di soccorso per portarsi dalla propria sede operativa al luogo d’intervento che per detto territorio supera i 40 minuti viabilità permettendo (è risaputo che l’intervento dei VV.F. è efficace se i tempi di arrivo stanno nei venti minuti);
2° gli elementi caratterizzanti il territorio d’interesse: estensione, popolazione residente e turistica, densità demografica, rapporto numerico VV.F./abitanti su base Nazionale, Provinciale e Comunale, attività produttive industriali e commerciali. Infatti, solo nel territorio di Monopoli sono presenti: 3954 aziende agricole, 19241 abitazioni, 49846 abitanti che si raddoppiano nella stagione estiva, 3108 imprese commerciali e industriali. Per non parlare della presenza del porto con un notevole traffico marittimo prevalentemente con trasporto di merci, traffico ferroviario, statale e locale con trasporto passeggeri e merci, la presenza di un ospedale, oltre che la viabilità stradale extraurbana con l’attraversamento della ss 16 e varie provinciali anche quest’ultime con un traffico molto elevato ed in fine la presenza di ulivi secolari e macchie mediterranee. Elementi che si andrebbero ad incrementare se si considerano i comuni limitrofi che il futuro distaccamento andrebbe a coprire come territorio di competenza, uno su tutti la città di Polignano a Mare.
Dapprima, vi era la questione dei fondi che a dire dell’Amministrazione comunale precedente vi erano, il tutto confermato dall’attuale, al momento dell’insediamento nel 2008; poi le difficoltà sul progetto; dopo le perplessità che arrivassero gli uomini; poi ancora la mancanza del decreto istitutivo; qualche giorno fa non c’erano più i fondi, o meglio non ci erano mai stati ma che c’era l’impegno a ritrovarli; oggi la risposta del Direttore Regionale Puglia VV.F., che a detta del Sindaco avrebbe riferito della sospensione di tutte le iniziative finalizzate alla realizzazione del distaccamento; ed in fine, il fondo lo si raggiunge dando la notizia che i distaccamenti di Molfetta e Corato non sono operativi.
INSOMMA CITTADINI TUTTE SCUSE!! SOLO SCUSE!!!
IL SOCCORSO DEI VV.F. AL SINDACO EVIDENTEMENTE NON GLI INTERESSA?
Allora, sig. Sindaco ci dica la verità qual’è il suo problema? Le da fastidio che la CGIL la sta tallonando sull’argomento e quindi è una questione di “colore”? Non è interessato al SOCCORSO E DI CONSEGUENZA ALLA SICUREZZA DEI CITTADINI? Qual è il suo problema? lo dica e magari potremmo aiutarla a risolverlo.
L’Ing. Di Grezia non è delegato, dal superiore Ministero dell’Interno, a stipulare nessuna intesa.
L’Ing. Di Grezia, Direttore Regionale VV.F. della Puglia ha partecipato ad un incontro con il Capo del Corpo, insieme a tutti i Dirigenti Generali VV.F. e dove gli si è raccomandati di razionalizzare le risorse che grazie alla sua parte politica, che oggi governa il nostro paese, sono sempre più esigue sui bilanci del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e della Difesa Civile.
L’ing. Di Grezia, sentito telefonicamente, non ha sospeso o bloccato un bel niente anche perché non di sua competenza.
Lei non ha più nessuna scusa, Lei deve rivolgersi al Ministero dell’Interno chiedere il decreto (cosa anche superflua in quanto il Ministero è consapevole tanto è vero che ha approvato il progetto di costruzione) ed avviare la realizzazione della sede, l’arrivo degli uomini e dei mezzi è una prerogativa del Ministero, quindi un problema del Ministero non suo.
Poi, sui distaccamenti di Molfetta e Corato non dichiari inesattezze!
Infatti, Molfetta è operativo da circa dieci anni con una pianta organica fissa composta da 28 unità, sette per quattro turni.
Mentre, per il distaccamento di Corato, che è stato istituito da pochi mesi ed è classificato come distaccamento misto e cioè composto da solo sedici unità permanenti e che farà parte della nuova pianta organica Nazionale al momento non ancora operativa, dal 31 p.v., comunque, sono stati assegnati i primi 5 uomini ed è operativo, non sistematicamente, ma con gli uomini in eccesso, quando ci sono, di tutte le sedi VV.F. presenti sul territorio barese.
In ogni caso, cittadine e cittadini, vista l’ostilità del Sindaco, a breve la CGIL chiederà un incontro con il Prefetto, e nostro malgrado, se ci saranno ancora resistenze avvieremo il coinvolgimento del Comune di Polignano a Mare per la realizzazione di una sede VV.F. nel territorio in parola.
Buon Lavoro a TUTTI
Bari lì 26 Ottobre 2011