MANOVRA ECONOMICA: STATI GENERALI DELLA SANITA' IL 21 LUGLIO A ROMA

Locandina: Manovra Economica - Stati generali della Sanità 21 luglio a Roma

 
ANAAO ASSOMED – CIMO-ASMD – AAROI-EMAC – FP CGIL MEDICI – FVM – FASSID – CISL MEDICI – FESMED – ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI – UIL FPL FEDERAZIONE MEDICI – SDS SNABI – AUPI – SINAFO – FEDIR SANITA’ – SIDIRSS – FIMMG – SUMAI – SMI – FIMP – CIMOP

MANOVRA ECONOMICA: STATI GENERALI DELLA SANITÀ 
             GIOVEDI 21 LUGLIO ROMA ore 09.30

    SALA CAPRANICHETTA, PIAZZA MONTECITORIO

 
Le organizzazioni sindacali dei medici dirigenti dipendenti, dei medici convenzionati, dei pediatri di libera scelta, dei medici dell’ospedalità privata e dei dirigenti sanitari, veterinari e amministrativi del Ssn in considerazione delle tensioni sui mercati finanziari e della svolta impressa all’iter parlamentare per l’approvazione della manovra economica, hanno deciso di sospendere il sit-in programmato per giovedi 21 luglio e tutte le altre iniziative di protesta previste.

La necessità inderogabile dell’approvazione della manovra economica per tutelare il Paese dalle speculazioni finanziarie, non cancella, tuttavia, il totale dissenso per quei provvedimenti che colpiscono duramente il SSN ed il personale sanitario e che minacciano di compromettere il sistema di tutela della salute dei cittadini.

Le organizzazioni sindacali, confermano lo stato di agitazione della categoria e la convocazione degli STATI GENERALI DELLA SANITÀ GIOVEDI 21 LUGLIO A ROMA alle ore 09.30 presso la sala CAPRANICHETTA (Piazza Montecitorio).

Dagli STATI GENERALI partirà un confronto di idee, programmi e proposte per tutelare le categorie del SSN che pagano uno dei prezzi più alti in termini economici e di condizioni di lavoro al risanamento dei conti pubblici del Paese ed insieme un valore fondamentale quale il Servizio sanitario nazionale.

Le organizzazioni auspicano che nel momento della definizione ed approvazione dei regolamenti a cui la manovra economica rinvia, si possa trovare soluzione alle criticità denunciate, se non modificate con gli emendamenti presentati:

– definanziamento del servizio sanitario e taglio dei servizi sociali che chiamerà i cittadini a pagare di tasca propria la tutela della propria salute;
– blocco della contrattazione collettiva nazionale e delle convenzioni fino al 2014, con una perdita del potere d’acquisto del 20%;
– blocco del turn over con la deroga solo per i direttori di struttura complessa per le regioni sottoposte ai piani di rientro;
– blocco della rivalutazione economica delle pensioni che colpirà tutta la dirigenza;
– mantenimento del tetto economico alle assunzioni senza deroghe per le aree più critiche;
– blocco delle risorse per la contrattazione accessoria, che pure non pesca nel bilancio dello Stato;
– penalizzazioni per i medici di medicina generale che vengono colpiti due volte, sia nella parte che riguarda i loro compensi professionali che in quella che riguarda i fattori produttivi (studio, attrezzature e personale) che, con rimborsi fermi al 2009 e con spese in crescita, mettono quotidianamente a disposizione dei cittadini.

Il senso di responsabilità a cui tutti in questo momento sono chiamati deve anche guidare il Governo ad affrontare con urgenza i problemi della Sanità.

13 luglio 2011  

 
 
Allegati
 

La FPCGIL Medici sulla manovra su La Repubblica

 

La FPCGIL Medici sul blocco del turn over oggi sul quotidiano Il Denaro

 

La FPCGIL Medici sulla sepoltura dei feti a Caserta sui quotidiani Mattino, Repubblica Napoli, Giorno-Nazione-Resto del Carlino, Corriere del Mezzogiorno, Giornale, Avvenire, Libero, Fatto Quotidiano e Manifesto. Foto su QS.

 

Riforma Medicina, si alla riduzione europea dei tempi, no allo sfruttamento degli specializzandi negli ospedali

Comunicato stampa FLC CGIL e FP CGIL Medici

La riduzione dei tempi complessivi di studio per diventare medici specialisti, oggi tra gli 11 e i 13 anni, annunciata oggi dai Ministri Gelmini e Fazio, è condivisibile fermo restando il riconoscimento europeo dei diplomi di laurea e di specializzazione. Bene anche la contestualità dell’esame di stato con la laurea e lo svolgimento dei tre mesi di tirocinio già nel corso degli studi pre-laurea.
La proposta per gli specializzandi di contratti a termine nei servizi sanitari regionali negli ultimi due anni di corso non deve però trasformare la formazione sul campo in sfruttamento.
Ciò che serve è una formazione di qualità anche negli ospedali e nei servizi territoriali che non diventi una istituzionalizzazione di circa 10.000 medici specializzandi-precari a basso costo per coprire i vuoti di organico dei servizi regionali, colpiti da un irresponsabile blocco del turn over
Non vorremmo che gli specializzandi pronti ad imparare nel servizio pubblico con il tutoraggio dei medici ospedalieri e del territorio si ritrovino da soli a svolgere i turni di guardia e di ambulatorio.

Mimmo Pantaleo, Segretario Generale FLC CGIL
Massimo Cozza, Segretario nazionale FPCGIL Medici

 

La FPCGIL Medici sullo sfruttamento degli specializzandi su il Messaggero, La Repubblica e La Stampa

 
 

Vincitori di concorso non assunti: sono 70.000, domani a l'Aquila assemblea nazionale – si preservino graduatorie e si tuteli chi ha vinto i concorsi. Superare il precariato nella Pa – Comunicato stampa di Fabrizio Fratini, Segretario Nazionale Fp-Cgil

Domani a l’Aquila, dalle 15:00 alle 18:00, presso il tendone in Piazza Duomo, si terrà l’assemblea nazionale del Comitato XXVII Ottobre, che riunisce i comitati nazionali e territoriali dei vincitori di concorso pubblico non assunti. Un incontro al quale parteciperemo per sostenere la battaglia di tutti coloro che, dopo aver vinto un concorso nella pubblica amministrazione, si trovano disoccupati o continuano a lavorare presso enti pubblici con contratti precari, rischiando di veder scadere le graduatorie.

Il blocco del turn over sta causando l’invecchiamento del lavoro pubblico e una perdita di professionalità senza precedenti. A questo “svuotamento” non corrisponde un ricambio di energie, saperi ed esperienze nuove per innovare e modernizzare.
 
Rispondere alla crisi con l’indebolimento della pubblica amministrazione è un errore a cui va contrapposto un progetto di rinnovamento che preveda l’ingresso di chi ha vinto un concorso pubblico. Allo stesso modo va previsto un piano nazionale per l’eliminazione nella Pa del lavoro precario in tutte le sue forme e la riduzione massiccia del ricorso a collaborazioni e consulenze, spesso ingiustificate, viste le diffuse competenze che gli apparati dello Stato già hanno a disposizione. È necessario un percorso di stabilizzazione trasparente per scardinare un modello basato su familismo, eccessiva discrezionalità e clientelismo.

Quella dei vincitori non assunti è una delle storture più insopportabili del nostro sistema, perché umilia il merito di oltre 70.000 giovani e meno giovani che hanno conquistato con i loro sforzi un posto di lavoro ma se lo vedono negare dalle stesse istituzioni che hanno bandito i concorsi.
 
Insieme ai precari del lavoro pubblico i vincitori non assunti rappresentano gli anelli più deboli della pubblica amministrazione, potenzialità e professionalità sottoutilizzate. Sono loro il futuro dei servizi pubblici.

Roma, 21 ottobre 2011
 
 

 

Igiene Ambientale: Avviata la mobilitazione nel comparto – Nota di Andriano Sgrò, Segretario Nazionale FP CGIL e Massimo Cenciotti Coordinatore Nazionale Igiene Ambientale FP CGIL

A seguito della profonda insoddisfazione per l’andamento del negoziato per il rinnovo del CCNL Igiene Ambientale Aziende Private , le Segreterie nazionali di FP CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI e FIADEL hanno avviato la mobilitazione del comparto.

Pubblichiamo il testo del comunicato unitario delle Segreterie Nazionali successivo alla riunione di ieri con Fise/Assoambiente relativo alla procedura di raffreddamento e conciliazione esperita negativamente con apposito verbale. 

Ricordiamo le prossime iniziative: 

  • lunedì pomeriggio la riunione del Coordinamento nazionale Fp Cgil a Roma
  • martedì mattina, sempre a Roma, l’attivo nazionale unitario FP CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI e FIADEL  dei quadri e dei delegati che dovrà decidere sulle iniziative da sviluppare per sostenere la mobilitazione nel comparto delle aziende private. 
 
 

Roma, 20 ottobre 2011 

 

 

CES – Comitato Esecutivo

Bruxelles 19-20 ottobre 2011

Nei giorni 19 e 20 ottobre si è tenuta la riunione del Comitato Esecutivo della CES. La relazione della Segretaria Generale, Bernadette Ségol, si è concentrata sulla grave situazione economica, in particolare dell’Eurozona, e della profonda crisi che sta attraversando l’Europa. Ha espresso altresì forti preoccupazioni per i rischi di recessione e per l’attacco all’Europa sociale.
Si tratta di una crisi di natura bancaria (vedi l’ultimo caso di Dexia, salvata dai governi di Belgio e Francia), con le agenzie di rating che declassano gli Stati.
La strategia proposta dalla CES per superare la crisi è quella della solidarietà economica, in cui i Paesi più forti sostengono quelli più deboli. La Cgil, intervenendo nel dibattito, ha indicato una via più articolata, quella del rilancio economico attraverso politiche industriali (tra cui fondamentale è la green economy), che negli ultimi anni hanno lasciato il posto all’economia della finanza. Gli elementi indicati dalla CES, che fanno parte del Manifesto di Atene, quali gli Eurobond, la tassa sulle transazioni finanziarie, le politiche fiscali, sono tutti necessari per consentire una ripresa, ma l’attività economica produttiva deve tornare ad essere il centro dello sviluppo dell’Europa, la sola che può garantire il ritorno all’occupazione, il rilancio della domanda, la ripresa degli investimenti.
E’ necessario rompere con le disuguaglianze nel  processo redistributivo degli ultimi decenni, che ha rivelato una mancanza di funzionamento, consentendo che i profitti accumulati si rivolgessero non agli investimenti e alla produzione ma alla finanza, nella sua volatilità, e nella speculazione.
Le regole nel mercato finanziario sono quanto mai necessarie e la Commissione, da questo punto di vista, si muove, ma con estrema lentezza.
Una riforma della governance economica è necessaria, lo abbiamo sempre sostenuto, ma la via intrapresa dalle Istituzioni europee non è quella giusta; il nuovo Patto Euro Plus che inserisce delle raccomandazioni agli Stati membri, in particolare sui salari, continua ad essere inaccettabile per il movimento sindacale europeo e per i lavoratori, in quanto interviene sui costi di lavoro per unità; contro l’indicizzazione salariale e la contrattazione centralizzata; spinge verso il basso i salari del pubblico impiego e attacca i salari minimi del pubblico e del privato; sulle pensioni e sull’età pensionabile; sul controllo del bilancio dei Paesi, sul debito pubblico e sulla spesa.
Lo stesso Six Pact, il “pacchetto” di riforma della governance economica, che dà ulteriore peso alle proposte originarie della Commissione, implica ancora più austerità, senza adeguati provvedimenti per la crescita.
A tutto ciò si aggiunge la lettera della della BCE al Governo italiano, che rappresenta un’interferenza inaccettabile e un grave precedente, stigmatizzato da molti interventi dell’Esecutivo, fra i quali  anche i rappresentanti tedeschi e francesi.
In allegato trovate la Dichiarazione approvata dall’Esecutivo sulla situazione economica tradotta in italiano e inviata  ai Capi di Stato e di Governo, a Barroso e Van Rompuy, per il Consiglio Europeo del 23

Altro punto importante della discussione è stato quello relativo all’occupazione, all’integrazione e alle politiche salariali. La CES ha ribadito con forza la sua posizione contro il ritorno a politiche nazionalistiche a favore  di politiche di integrazione alternative e progressiste contro le pressioni verso il basso nella competitività sociale.
E’ urgente rilanciare il coordinamento della contrattazione collettiva, per la difesa della sua autonomia rispetto ai Governi e all’intervento della Commissione, contrastando così anche le conseguenze negative delle raccomandazioni del semestre europeo. I salari vanno difesi e va garantita la loro crescita per favorire la domanda interna e il benessere dei cittadini. Inoltre i contratti collettivi vanno estesi a tutti i Paesi per evitare pressioni tra Stati e salari al ribasso; la CES dovrà agire efficacemente nei confronti delle Istituzioni per impedire interventi sui sistemi di contrattazione collettiva e formazione salariale dei singoli Stati.
In allegato trovate il documento preliminare, tradotto in italiano, che sarà oggetto di discussione del prossimo incontro “Scuola d’inverno”, che si terrà nel mese di febbraio 2012 con i Segretari Generali delle Organizzazioni membre della CES.

In merito alla revisione della Direttiva orario di lavoro, l’Esecutivo ha discusso del possibile mandato per un negoziato delle parti sociali europee, che trovate in allegato, tradotto in italiano.
La discussione ha visto interventi critici in particolare da parte della Cgil, DGB e CGT, in considerazione del diverso quadro politico europeo rispetto alla passata legislatura del Parlamento Europeo, della Commissione e del Consiglio dell’UE.
Il mandato copre tutti gli aspetti ribaditi nelle Risoluzioni del Comitato Esecutivo di marzo e di giugno 2011; bisognerà che la delegazione trattante tenga ferme le proprie richieste nei confronti di BusinessEurope, il cui atteggiamento fa prevedere fin d’ora un confronto molto difficile e complesso.

Da ultimo, ma non per importanza, alleghiamo una nota dell’Esecutivo relativa alla tassa sulle transazioni finanziarie. Come sapete, la Commissione ha adottato una proposta di Direttiva in merito, che però, per essere approvata ha bisogno dell’unanimità. Si sono già dichiarati contrari il Regno Unito, la Svezia, i Paesi Bassi e la Repubblica Ceca.
La CES aveva richiesto che il gettito di tale tassa venisse utilizzato per “beni pubblici di uso comune”, ma l’attuale proposta prevede un utilizzo totale o parziale come risorsa propria del bilancio UE sostituendo  i trasferimenti esistenti dagli Stati membri all’UE.
La CES continuerà a seguire le proposte della Commissione e a tal proposito ha previsto la costituzione di un gruppo ad hoc.

Nicola Nicolosi – Giulia Barbucci, CGIL

 
 

D.L.ivo 9 aprile 2008, n. 81. Obblighi e poteri di intervento in materia di sicurezza antincendio sui luoghi di lavoro

 

25.10.2011 – Allegate, di seguito: la circolare prot. n. 238/4122/32Q1 del 24 ottobre 2011, emanata dal Dipartimento VVFSPDC, UAALL e Parlamentari; la circolare n. 19 MI/SA (79) 11 del 9 agosto 1979, emanata dalla DGSAPC (all.1); la circolare n.33/2009 del 10 novembre 2009, emanata dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Direzione Generale per l’Attività Ispettiva (all.2).

 

Comunicato Fp Cgil su riunione al DAP del 25 ottobre 2011.

 
 

Circolari Persociv

 

  
FP CGIL DIFESA 

DI SEGUITO IL LINK AL SITO PER CONSULTAZIONE LAVORATORI DIFESA:
http://www.difesa.it/Segretario-SGD-DNA/DG/PERSOCIV/News188/2011-10/Pagine/D.lgs.18luglio2011,n119del%2019.10.11.aspx
 

 
Circolari ed altra documentazione
19 ottobre 2011

Decreto legislativo 18 luglio 2011, n.119, concernente ”Attuazione dell’art.23 della legge 4.11.2010 n. 183 recante delega al Governo per il riordino della normativa in materia di congedi, aspettative e permessi”
La circolare è emanata a seguito delle recenti innovazioni legislative di cui al d. lgs. 119/2011 concernenti congedo di maternità, prolungamento congedo parentale, congedo per cure agli invalidi, dottorato di ricerca.

 

 
 
 
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