TEMPI DETERMINATI MINISTERO INTERNO

 

COMUNICATO

La manovra di luglio/agosto sta rendendo difficile la possibilità di mantenere in servizio i lavoratori a tempo determinato del Ministero dell’interno impiegati nei servizi all’immigrazione.
La FPCGIL ha svolto negli ultimi tempi un’azione diretta verso le istituzioni e le organizzazioni politiche affinchè si assumessero l’impegno di garantire un servizio essenziale come quello fornito dai lavoratori ai cittadini attraverso la difesa dei posti di lavoro. Il continuo ricorso al voto di fiducia sui diversi provvedimenti assunti dal Governo hanno impedito qualsiasi approfondimento della questione dimostrando, ancora una volta che l’intento dell’Esecutivo e della maggioranza che lo sostiene non è quello di garantire un sistema pubblico di garanzie sociali ma quello di dismettere qualsiasi forma di welfare nel nostro Paese.
Al fine di tutelare i lavoratori a tempo determinato del Ministero dell’interno ed i servizi resi, la FPCGIL intende avviare una mobilitazione, attraverso una serie di iniziative che saranno stabilte durante la riunione del coordinamento nazionale dei precari del Ministero dell’interno del 22 prossimo.
 Fermo restando l’impegno primario di vedere rinnovati i contratti di lavoro alla loro scadenza del 31 dicembre 2011, in vista di una possibile stabilizzazione del personale, in ogni caso, la scrivente Organizzazione Sindacale, tramite le proprie strutture territoriali rimane sin da adesso impegnata a valutare con i propri uffici legali territoriali le posizioni di ogni singolo lavoratore sulle seguenti questioni: 
 

a) contratti di somministrazione lavoro, legittimità degli stessi al fine del riconoscimento del relativo periodo come rapporto subordinato a termine alle dipendenze della P.A.;
b) verifica della possibilità di conversione del rapporto a termine in rapporto a tempo indeterminato per le qualifiche e profili per i quali, in forza del CCNL, è richiesto il solo requisito della scuola dell’obbligo;
c) risarcimento del danno conseguente ad una eventuale illegittima costituzione di rapporti di lavoro somministrati e a tempo determinato, rapporto di lavoro – quet’ultimo – comunque derivato da un accordo tra le parti e conseguente concorso pubblico  
 

Gli uffici legali della scrivente Organizzazione sindacale, valutate le singole posizioni lavorative ed acquisita la relativa documentazione daranno corso alle azioni legali, diffidando l’ Amministrazione a dare immediata risposta alle legittime istanze dei lavoratori.   

                                               IL SEGRETARIO NAZIONALE 
                                                          Antonio Crispi 
  
 

 
 
 

A Viterbo protesta della Polizia penitenziaria

(ANSA) – VITERBO, 17 OTT – E’ in corso una manifestazione di protesta della polizia penitenziaria del supercarcere di Mammagialla a Viterbo. Circa 150 agenti, stanno sfilando per le vie del centro storico con striscioni e le bandiere delle varie sigle sindacali: Sappe, Osapp, Sinappe, Cgil, Cisl e Uil. Non ha invece aderito l’Ugl. Nel corteo anche il presidente della Provincia Marcello Meroi, il vicesindaco di Viterbo Enrico Maria Contardo, i molti amministratori locali. Hanno aderito anche alcune scuole. La manifestazione, come hanno spiegato i sindacalisti, e’ finalizzata a ‘coinvolgere’ l’intera citta’ nei gravissimi problemi di Mammagialla: ”oltre 700 detenuti presenti a fronte di una capienza massima di 440; un vuoto d’organico degli agenti di polizia penitenziaria di circa 200 unita’; un centinaio di reclusi con problemi psichiatrici, venti dei quali acuti, che hanno di fatto trasformato in modo surrettizio Mammagialla in una sorta di ospedale giudiziario”. Secondo i sindacalisti, infine, la presenza di tantissimi boss mafiosi sottoposti al 41 bis o ad alta vigilanza, oltre a costringere gli operatori a turni massacranti, crea i presupposti per infiltrazioni malavitose, mettendo cosi’ a repentaglio la sicurezza del territorio.

 

 

ICE: il Governo chieda scusa e torni indietro sulla soppressione – Comunicato stampa di Antonio Crispi, Segretario Nazionale Fp-Cgil

Il 6 luglio, con la manovra economica, il Governo ha soppresso l’Istituto per il commercio con l’estero con motivazioni che, contro ogni evidenza, sono state ripetute come litanie: inefficienza della struttura, inefficacia del sostegno all’internazionalizzazione, insoddisfazione delle imprese. Si è dipinto cioè l’Ice come un carrozzone inutile e costoso.

Subito dopo la soppressione sono apparse le prime crepe. Le imprese, anche in contrapposizione alle posizioni di Confindustria, hanno cominciato a lamentarsi, perché il vuoto creato con la soppressione dell’ICE non è stato colmato dalla mano invisibile del mercato. Il Ministro Romani ha quindi dichiarato pochi giorni fa di voler fare marcia indietro, facendo risorgere l’ICE dalle spoglie di una fantomatica Agenzia. Di tale progetto nulla è dato sapere, ne tanto meno è chiaro quale sia il futuro dei lavoratori dell’Ice.

Ieri, 18 ottobre, il colpo di scena. L’ICE è stato classificato al primo posto di una graduatoria composta da tutta la Pubblica Amministrazione (Ministeri ed enti pubblici nazionali). L’analisi effettuata dalla CiVIT (Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche) riconosce all’ICE l’elevata qualità della strategia adottata dal punto di vista della completezza, comprensibilità e in particolare dell’adeguatezza. Un servizio offerto cioè in corrispondenza con le esigenze espresse dalle piccole e medie imprese italiane per le loro strategie di internazionalizzazione, in virtù del piano triennale 2011-2013 adottato a gennaio 2011, 6 mesi prima della soppressione, per sostenere le esportazioni con procedure e piani operativi improntati alla massima efficienza, efficacia ed economicità.

A questo punto nessuna delle ragioni che hanno sostenuto la chiusura dell’ICE resta più in piedi. Il Governo faccia l’unica cosa giusta e chieda pubblicamente scusa inserendo nel primo provvedimento utile una semplice formula: l’art.14 (commi 17- 27) del Decreto Legge 98/2011, convertito con la Legge 111/2011, è abrogato.

L’alternativa sarebbe il licenziamento dei componenti della CiVIT.

Roma, 19 ottobre 2011

Catania – FP CGIL, VIGILI DEL FUOCO ALLO STREMO!

 

COMUNICATO STAMPA
 
Catania, 19 ott. (Adnkronos)- ”Il bilancio del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco e’ gia’ allo stremo e non e’ la prima volta che lo diciamo: nella citta’ di Catania siamo presenti soltanto con due squadre.
 
Sfidiamo chiunque a coordinare adeguatamente le normali esigenze di soccorso di una citta’ considerandole anche solo in termini di tempo ed efficacia”. Lo rende noto il Coordinamento Fp Cgil dei vigili del fuoco catanesi. 

Nel documento le condizioni vengono definite ”insostenibili” e si fa riferimento a ”mezzi e attrezzature vecchi e malridotti, formazione inesistente, carenza di qualificati; nessuna possibilita’ di un recupero psicofisico adeguato per gli operatori; personale sempre sotto pressione da un lavoro incessante e continuo, costretto a tappare buchi, oltre che nella normale routine, anche nelle varie emergenze stagionali e straordinarie”. 

I vigili del fuoco si augurano che ”i colleghi precari possano essere stabilizzati in via definitiva con la riapertura di vecchie e nuove graduatorie, provvedimento che consentirebbe al Corpo di avere in tempi brevi linfa vitale per adeguati avvicendamenti e passaggi di qualifica”.

(Ftb/Zn/Adnkronos)
19-OTT-11 12:55

 
 

Richiesta di incontro urgente

 

 
Roma, 18 ottobre 2011

Al Direttore Sanitario CEM
Dott. Delia

Al Direttore Provinciale Roma
Dott. Cinque

e.p.c.                    Al Commissario Dott Rocca

e.p.c.           al Direttore CRI Dott.ssa Ravaioli
 

 

Si richiede un incontro urgente per discutere della situazione del CEM.
Tale richiesta ci appare motivata dalle ultime decisioni prese dall’Amministrazione e dalle voci, sempre più insistenti, di uno stravolgimento dell’organizzazione del lavoro.
La decisione cui mi riferisco è quella di far usufruire le ferie al personale precario, in maniera obbligatoria entro dicembre.
Tale decisione, che crea un’ulteriore diseguaglianza tra i lavoratori di ruolo ed i precari e contrasta con quando detto dal Dott. Rocca.
È del tutto evidente che in una struttura dove l’80% dei lavoratori è precaria la gestione della turnazione e pressoché impossibile.
Se non ricordiamo male il Commissario ci aveva garantito la volontà di non penalizzare ulteriormente il servizio.
In merito all’organizzazione del servizio, ci giungono voci di possibili interazioni con il mondo del volontariato.
Nel ricordare lo specificità dell’intervento di tutti gli operatori del CEM., la natura di servizio pubblico che esso assume nei confronti della Regione, l’estrema delicatezza sociale che l’intervento sugli utenti comporta e per evitare inutili tensioni che certo non giovano a nessuno, ribadiamo l’urgenza di un incontro.
Con l’occasione ricordiamo che La CGIL non permetterà un scadimento dei servizi del CEM e allo stesso tempo uno svilimento del ruolo degli operatori stessi, la cui professionalità non può essere messa in discussione con segretissimi piani di riorganizzazione.
Nel ribadire la nostra disponibilità a collaborare con l’Amministrazione vi preannunciamo che interpelleremo direttamente il Commissario e, come già detto a Rocca stesso, riprenderemo l’iniziative di lotta se non verranno ristabilite corrette relazioni sindacali.
 

Il Coordinatore CGIL FP CRI
                                                                      Pietro Cocco

 
 
 

Ricognizione aspiranti istruttori tecniche di puntellamento

 

19.10.2011 – In allegato la bozza della nota di ricognizione per aspiranti Istruttori in tecniche di puntellamento, predisposta dalla Direzione Centrale per la Formazione.

 

DDL stabilità: la Segreteria Generale FPCGIL, Rossana Dettori, contro i tagli ai Pompieri

 

19.10.2011 – In allegato il Comunicato Stampa della Segretaria Generale FPCGIL, Rossana Dettori, con il quale, fra i diversi e pesanti elementi di criticità contenuti nel DDL stabilità, si sottolinea anche la scellerata politica del Governo nei confronti dei Vigili del Fuoco, perchè rischia di penalizzare irreversibilmente l’attività di protezione e soccorso ai cittadini ed al Paese, già resa più difficile dai tagli consolidati con le finanziarie degli ultimi anni.

Basilicata – Corso formazione Istruttore A.T.P.: richiesta chiarimenti

 

COORDINAMENTO REGIONALE
FPCGIL VVF BASILICATA

 

 Al   Dott. Ing. Antonio TUZZOLO
Comandante Provinciale VV.F. di POTENZA
                                                                               
E.p.c.: Al Dott. Ing. Alfio PINI
Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
 
Al Dott. Ing. Gregorio AGRESTA
Direttore Centrale per la Formazione

Al Dott. Ing. Maurizio ALIVERNINI
Direttore Regionale VV.F. per la Basilicata

 

Oggetto: Corso formazione Istruttore A.T.P.
 
La scrivente O.S. con la presente, denuncia e contesta il criterio ed il metodo che Codesto Comando, contravvenendo agli accordi concordati in precedenza con tutte le OO.SS., ha adottato per individuare e scegliere il personale discente inviato a frequentare il corso in oggetto e chiede di essere portata a conoscenza, quali siano stati i motivi che hanno portato all’esclusione degli altri richiedenti interessati ritenendo che la scelta sia stata favorita oppure effettuata con molta confusione e poca trasparenza.

Pertanto si chiede di poter visionare la nota pervenuta dalla Direzione Centrale per la Formazione, le richieste di partecipazione pervenute al Comando e  la comunicazione trasmessa dallo stesso con la quale si indicava il nominativo del discente.

Si porta a conoscenza che la formazione individuale di un Vigile del Fuoco influisce sia sul percorso professionale e sia ai fini dei passaggi di qualifica, pertanto escludere oppure favorire il lavoratore da un corso di formazione può precluderne il cammino.

Si fa presente che il personale favorito ed inviato ad effettuare il corso sarà soggetto a prossima mobilità Capo Squadra in data 31 c.m. e pertanto la scrivente ritiene che in periodi di ristrettezze economiche come le nostre è veramente assurdo questa anomala scelta di favorire la formazione di personale che a conclusione del corso sarà trasferito ad altro Comando, che sia fuori da ogni logica e ritiene che si continuerà a penalizzare il personale stanziale il quale presterà servizio presso il Comando di Potenza e potrebbe essere, se formato, anche una risorsa da utilizzare per la formazione al personale del Comando ed anche a livello Regionale; dopo tale scelta, la formazione di questo nuovo istruttore ATP non colmerà la carenza degli stessi nel Comando di Potenza, unità indicata dalla Direzione Centrale per la Formazione, ma questa figura andrà addirittura ad essere in esubero nel futuro Comando di assegnazione.
        
Si fa inoltre presente che il personale interessato ed escluso dal corso in oggetto, ha prodotto regolarmente richiesta all’Ufficio, secondo i tempi ed i modi indicati nell’o.d.g. n. 516 del 10.10.2011 avendo ed essendo in possesso dei requisiti richiesti, (anzianità di servizio superiore ai cinque anni e brevetto di salvamento a nuoto); pertanto altri requisiti (qualifica, formazione, ecc.) non erano da considerare e non davano nessuna priorità; qualora ci fossero reconditi motivi di esclusione Le chiediamo gentilmente di esserne messi a conoscenza.

Rimanendo in attesa di celere riscontro alla presente, confidando da subito in un rimedio ed un provvedimento urgente, la scrivente si riserva l’attivazione di tutti gli strumenti consentiti  per salvaguardare i diritti acquisiti e per la tutela di tutto il personale VV.F.

 

PER IL COORDINAMENTO REGIONALE FP CGIL VVF
Nicola COSENTINO


Requisiti accesso pensione Ispettore e Sostituto Direttore.

 

19.10.2011 – Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato l’appunto esplicativo dell’Amministrazione relativo ai “requisiti anagrafici e contributivi di accesso alla pensione del personale del ruolo degli ispettori e sostituti direttori antincendi” con la quale, in estrema sintesi, viene riaffermato che per i profili SDA nulla è mutato in materia previdenziale; ci è pervenuta un’ulteriore specifica per quanto riguarda il personale SATI che, di seguito, alleghiamo.

 

Ufficio I: Gabinetto del Capo Dipartimento – Garanzia dei Diritti Sindacali

“Di seguito alla nota di questo Ufficio n. 4967/S105/5 del 10 ottobre 2011 riguardante l’oggetto, la Direzione Centrale per le Risorse Finanziarie ha precisato che il personale che espleta attività amministrative e tecnico-informatiche, ai fini pensionistici, è regolato dalle disposizioni che riguardano la generalità degli impiegati civili dello Stato.

Pertanto nei confronti di questo personale non trovano applicazione le particolari disposizioni legislative riguardanti il personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in considerazione dei particolari compiti che ad esso sono affidati.

Procedura scelta sede CS decorrenza 1.1.2008/40%.

 

18.10.2011 – Di seguito, la circolare, con i relativi allegati, concernente le operazioni di scelta sede inerenti il concorso concorso a 191 posti di Capo squadra decorrenza 1.1.2008 – quota 40%.

 

Grecia: sciopero generale di 48 ore il 19 e 20 ottobre

sciopero in grecia

E’ la quindicesima mobilitazione dall’inizio della crisi nel paese ma questa volta si fermeranno anche negozi e lavoratori autonomi

Due giornate di sciopero generale dei lavoratori pubblici e privati. Due manifestazioni in contemporanea con il voto del parlamento sulle nuove misure di austerità. Oggi Gsee e Adedy si sono dati appuntamento alle 11.00 in Pedion Areos e per giovedì alla stessa ora in Piazza Sintagma.

Aumentano ogni giorno in Grecia le categorie di lavoratori che protestano contro le misure di austerità varate dal governo socialista di Giorgio Papandreou. Ieri hanno scioperato i giornalisti.
Ieri l’esercito greco è stato mobilitato per partecipare alla raccolta delle migliaia di tonnellate di immondizia che hanno invaso le strade di Atene dove da settimane scioperano gli addetti della nettezza urbana. Lo ha annunciato il governo dopo che Giorgios Kaminis, sindaco della capitale greca da mesi teatro di continui scioperi e mobilitazioni di tutti i settori contro le misure di austerity adottate per evitare il default, ha descritto l’intervento dell’esercito come “l’unica soluzione rimasta” per risolvere il problema.
I grandi porti del Paese saranno chiusi a causa dello sciopero di 48 ore, il secondo, dei marinai mentre i lavoratori portuali parteciperanno allo sciopero di 48 ore del 19 e 20 ottobre proclamato dalle due grandi organizzazioni sindacali del Paese – Adedy e Gsee – al quale prendono parte i dipendenti pubblici, quelli delle imprese a partecipazione statale, degli Enti previdenziali, degli ospedali e della pubblica istruzione. Bloccati i trasporti pubblici locali e nazionali, come pure i controllori du volo. Da ieri sono di nuovo in sciopero di 48 ore anche i dipendenti delle imposte e l’organo rappresentativo degli impiegati di banca ha deciso di aderire allo sciopero indetto da Gsee e Adedy, mentre i dipendenti della Banca dell’Agricoltura sono da ieri di nuovo in sciopero di 24 ore.
Da ieri è cominciata pure una settimana di occupazioni e di manifestazioni di protesta anche nel settore della sanità. Da ieri i medici e i lavoratori degli ospedali hanno deciso di occupare gli uffici degli ospedali lasciando però libero l’ingresso ai malati mentre, nello stesso tempo, i medici della Previdenza Sociale (Ika) sono di nuovo in sciopero di 24 ore fino a venerdì.
Oggi sarà il turno dei farmacisti e dei dentisti, mentre  tutte le scuole e le università resteranno chiuse a causa dello sciopero di 48 ore proclamato da tutti i componenti del settore della pubblica istruzione che dalle 7.00 fino alle 10.00
bloccheranno simbolicamente il ministero della Pubblica Istruzione.
Nelle stesse ore, gli impiegati dei palazzi di giustizia occupano le aule dei tribunali. Chiuse le panetterie e i distributori di benzina dopo la decisione delle loro organizzazioni sindacali di partecipare allo sciopero generale.
” Gli uffici pubblici saranno chiusi – scrive nel suo reportage di oggi la BBC – ma questa volta prenderanno parte allo sciopero per la prima volta anche le piccole imprese e i commercianti”

 
 

NEWS

I silenzi del Ministro Fazio su Repubblica Salute

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