Napoli – Servizio di guardia del personale tecnico nel Comando VVF

 

Coordinamento FPCGIL VVF e Segreteria Provinciale FNS CISL Vigili del Fuoco Napoli

 
 
 

Napoli, lì 30 Settembre 2011
                                                                                
 
Al Dott. Ing. Alfio PINI Capo del Corpo Nazionale VVF
 
e p.c.: Al Prefetto Francesco P. TRONCA Capo Dipartimento VVF SP DC
 
Al Dott. Ing. Giovanni FRICANO Comandante VVF Napoli            
 
Al Dott. Ing. Guido PARISI Direttore Regione Campania VVF
 
Al Dott. Giuseppe CERRONE Ufficio relazioni sindacali
 
Alle Segreterie Nazionali FNS CISLFP CGIL VVF
 
Alle Segreterie Regionali Campania FNS CISLFP CGIL VVF


 
                                                                                                                                   
 
Oggetto: Servizio di guardia del personale tecnico nel Comando VVF Napoli
 
Le scriventi OO.SS. rappresentano che la variegata quanto anomala condizione dell’area metropolitana napoletana, dove già normalmente si vive in un clima di “ordinaria straordinarietà”, necessita di un impegno particolarmente approfondito e costante da parte di tutte le istituzioni operanti sul territorio, ed ovviamente da parte dei Vigili del Fuoco, nel loro quotidiano sforzo a salvaguardia di persone, animali e beni.
 
Ogni giorno, e non sempre in un preciso momento dello stesso, per le ragioni più disparate, il Comando ha la necessità di comunicare e/o interfacciarsi con i massimi responsabili sul territorio provinciale delle altre componenti dello Stato e degli Enti Locali.
 
L’alto numero di interventi notturni, nonché le continue  collaborazioni con le forze dell’ordine per contrastare la criminalità, necessitano del contributo di tutte le professionalità tecniche del Comando, al fine di garantire il cittadino e la sicurezza degli operatori che compongono le squadre VVF.
 
Le nostre posizioni sull’oggetto della nota sono  certamente suffragate dal Contratto Collettivo Integrativo anno 2000 art.30  che recita come di seguito riportato: “Presso ciascun Comando provinciale è istituito il servizio di guardia espletato dai funzionari tecnici. Nei Comandi sedi di aree metropolitane nonché in quelli che effettuano almeno 2000 interventi annui nella fascia notturna e con 10 unità di funzionari, il servizio di guardia sarà espletato h.24 mediante turni lavorativi di 12 ore (secondo lo schema 12/24-12/48). E’ escluso dalla turnazione il Funzionario Vicario del Dirigente, limitatamente ai Comandi metropolitani.” 
 
In virtù di quanto esposto  la FNS CISL e la FP CGIL VVF di Napoli sono fermamente convinte che sia fondamentale la strutturazione del servizio di guardia attraverso la presenza contestuale di un DS (direttore del soccorso) e di un TS (tecnico del soccorso), non potendo escludere dal sistema le massime espressioni tecniche del Comando, ovviamente nel rispetto della sovraordinazione  funzionale e dei riconoscimenti economici previsti al personale in turnazione. 
 

 
FP CGIL VVF Giuseppe SCUOTTO – FNS CISL Pietro MELE


Modena – Carenza organici: no impiego aggiuntivo del personale in servizio

 

03.10.2011 – Allegata, di seguito, la nota CGIL con la quale si diffida ad impiegare il personale in servizio per attività collaterali,  poichè produrrebbe un ulteriore ed inaccettabile depotenziamento del dispositivo di soccorso.

 

NEWS

"Tanto muore" così si risparmia sui farmaci. La FPCGIL Medici su Il Fatto Quotidiano

 

NEWS

Indennità di esclusività dopo i 5 anni anche in Emilia Romagna. L'assessore risponde alla FPCGIL Medici

Si è concluso positivamente, dopo la lettera della FPCGIL Medici all’Assessore alla Sanità Regionale Carlo Lusenti, la vicenda legata alle resistenze delle aziende sanitarie dell’Emilia Romagna ad erogare l’indennità di esclusività per i medici che maturano i 5 anni di anzianità a partire dall’anno 2011.
Si tratta infatti di una decisione già chiaramente contenuta nel documento (11/17/CR06/C1) approvato nella seduta del 10 Febbraio 2011 dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
In particolare nel documento regionale veniva chiarito che per il SSN non vanno ricompresi nel tetto del trattamento economico complessivo:
– attribuzione ai dirigenti di prima nomina, dopo 5 anni di servizio, di un incarico con funzioni superiori;
– indennità di esclusività conseguita per effetto dell’attribuzione di incarico di struttura complessa o di incarichi/funzioni diverse al maturare di superiori fasce di anzianità;
– passaggio dal regime di non esclusività a quello di esclusività.
 Avevamo espresso in quella sede perplessità e contrarietà rispetto alla posizione della Conferenza di escludere i colleghi che maturavano 15 anni di anzianità dal blocco del tetto economico,ma avevamo espresso soddisfazione per la chiarezza della posizione che riguardava i medici al maturare dei 5 anni di anzianità.
 Adesso, con la lettera di risposta alla FPCGIL Medici dell’Assessore Lusenti, viene confermato questo orientamento anche in Emilia Romagna, come da noi sempre rivendicato in tutte le Regioni.
 

SCA – Riflessioni dal Coordinamento CGIL Aree della Formazione

 

Paradossi (ironici) di fine estate!
                                                                                                                                 
Lavoratori, lavoratrici, compagni e compagne,
come avrete appreso dalle innumerevoli comunicazioni arrivate dal “Superiore Ministero”, l’Ingegner De Bartolomeo va via e lascia spazio all’Ingegner Paola, quale futuro dirigente delle SCA.

Durante il suo mandato ha adempiuto in maniera egregia alle necessità dell’Amministrazione ridando lustro ed immagine alle palazzine della formazione grazie ad una adeguata ristrutturazione, nonché ad un apprpriato rinverdimento delle aree comuni.
 
Forse per questo, l’Amministrazione, così come avvenuto per molti alti Dirigenti del Corpo con grande impiego di fanfare, fuochi d’artificio e campane a festa, intenderebbe omaggiare anche De Bartolomeo, mettendo a disposizione tutto il personale corsista, così da garantire un cerimoniale maestoso, una di quelle feste mai viste, se non ai tempi che furono.
 
I colleghi dovrebbero così marciare e sfilare in onore dell’ex e, perchè no?, del neo dirigente, raffigurando infine la fiamma dei Vigili del Fuoco al grido di “Ave Cesare”.
 
Come se non bastasse, sembra sia necessario predisporre il palco usato per il Presidente della Repubblica, poichè si prevede una enorme affluenza di ospiti più o meno noti.

Tutto questo, sia chiaro, all’insegna del risparmio e dell’ottimizzazione delle “abbondanti” risorse economiche notoriamente disponibili.
 
La CGIL FP VVF esprime soddisfazione per la sobrietà adottata e apprezza il preciso segnale che contrasta gli sperperi degli anni passati e i danni che questi hanno provocato.
 
APROPOSITO !!!, MA CHI PAGA?
 
Ad maiora 
 
Coordinamento Aree della Direzione Centrale Formazione

Emilia Romagna – Accorpamento aree Uffici Controllo e mobilità

Al Direttore Regionale
Agenzia delle Entrate – Emilia Romagna
Dott. Antonino Gentile 
                                                                      
Al Responsabile Ufficio Relazioni Sindacali
Dott.ssa Maria Giuseppina Baglivo
 
E p.c. Ai Direttori Provinciali
                                                                                                                                                                                loro sedi

 

Oggetto: Accorpamento aree Uffici Controllo e mobilità.
 
Pervengono quotidianamente voci ed indiscrezioni da diverse Direzioni Provinciali, anche da parte di dirigenti e incaricati, di un imminente accorpamento delle aree degli Uffici Controllo nei capoluoghi di provincia, con la conseguente soppressione dei team de localizzati e la relativa mobilità coatta per i dipendenti che ne fanno parte.
 
Riteniamo si tratti di una situazione alquanto difficile e complessa, che necessita di opportuni ed adeguati passaggi negoziali nel rispetto dei contratti e degli accordi già sottoscritti, di comportamenti responsabili, nonché di interventi a livello organizzativo ed operativo che riportino nelle strutture la serenità necessaria per lo svolgimento proficuo dei compiti assegnati.
 
Di certo, invece, la situazione non necessita di forzature e di interventi autoritari, considerando che in gioco c’è il vissuto lavorativo, personale e familiare dei dipendenti, oltre alla funzionalità delle strutture.
 
A questo si sommano, in alcune realtà territoriali, ammonimenti, avvertimenti, talvolta persino velate minacce, al limite della vessazione, di alcuni dirigenti, preoccupati di conseguire gli obiettivi rapidamente ed efficacemente allo stesso tempo – come se le due cose fossero conciliabili – essendo tutt’altro che adeguato l’avanzamento del programma delle attività di controllo previste per l’anno in corso. Come al solito, si scarica sui dipendenti tutta la responsabilità e il peso della realizzazione del programma, prescindendo da una considerazione obiettiva ed oggettiva della situazione critica in cui versano gli uffici.
 
Riteniamo quindi urgente l’immediata apertura di un tavolo di confronto, richiamato l’accordo quadro del 24 aprile 2009, che ponga all’ordine del giorno la mobilità provinciale e regionale, rispetto alla quale sono già stati del tutto disattesi gli impegni presi dall’amministrazione, nonostante le nostre reiterate richieste.
 
L’avvio di una nuova stagione negoziale potrebbe produrre intese e accordi efficaci per l’amministrazione, per i dipendenti e per la collettività, nel rispetto del sistema di relazioni sindacali previsto dal CCNL delle Agenzie Fiscali e in un ritrovato clima di fattiva collaborazione e reciproco rispetto: solo su queste basi, infatti, sarà possibile da una parte porre rimedio alle difficoltà attuali e dall’altra affrontare con successo le nuove ed impegnative sfide che l’autorità politica impone all’Agenzia delle Entrate; diversamente, metteremo in campo tutte le iniziative necessarie per assicurare non solo il rispetto di norme e contratti, ma anche della dignità delle persone. 
 
Distinti saluti.
 
 
                                                        FP CGIL – Emilia Romagna
                                             Coord. Reg.le Agenzia delle Entrate
                                                                  G. Loconte 
 
 

CIVIS ai CAM – Orario di lavoro, concorso dalla seconda alla terza area

Si è svolto oggi, dopo diversi rinvii, l’atteso incontro sull’attribuzione di CIVIS ai CAM e sui problemi più volte denunciati dei front Office  degli Uffici Territoriali.
L’Agenzia delle Entrate ha confermato la propria decisione di assegnare ai CAM circa 7500 pratiche CIVIS, nell’ottica di una generale riorganizzazione che spinge ad una informatizzazione dei servizi forniti ai contribuenti. Secondo l’esposizione fatta, tale carico di lavoro dovrebbe corrispondere al 2,5% dell’obiettivo già attribuito nella quota delle risposte telefoniche e che è stato quantificata in circa tre pratiche al giorno per ciascun team. Ulteriore considerazione espressa nella relazione, è che gli Uffici Territoriali ne hanno già evase, nel corso del 2011, circa 260mila e che, quindi, è apparsa una conseguenza coerente con gli obiettivi dell’Agenzia, coinvolgere i CAM in queste lavorazioni.
È stata confermata la volontà di implementare ulteriormente i canali informatici aggiungendo all’attuale possibilità della registrazione dei contratti di locazione anche quella della presentazione telematica delle denunce di successione. Inoltre è in previsione di affidare al CO di Cagliari, di prossima istituzione, una grossa fetta di pre-comunicazioni, cosa che dovrebbe sgravare i CAM e gli Uffici Territoriali dall’assegnazione di quelle pratiche e raggiungere il risultato di ottimizzare le risorse di questi Uffici poiché dovrebbe essere consequenziale la riduzione dell’affluenza agli sportelli in seguito ad un numero inferiore di comunicazioni che dovrebbe scaturire dalla correzione anticipata delle dichiarazioni.
 
Nel nostro intervento abbiamo sottolineato che per la CGIL non esiste e non deve essere introdotta alcuna contrapposizione con gli U.T. poiché, proprio in questo periodo anche i Front Office sono quotidianamente assediati dai contribuenti in seguito alle continue emanazioni di norme spesso complicatissime se non addirittura contraddittorie, in aggiunta alle consuete richieste dovute all’invio di comunicazioni e cartelle da parte dell’Agenzia delle Entrate, ed a tutte le informazioni di carattere fiscale. Per questi motivi i CAM e gli Uffici sono quindi accomunati da problemi simili. L’introduzione del canale CIVIS è quindi auspicabile per tentare di ridurre il peso dell’affluenza dei contribuenti agli sportelli.
La CGIL, però, ha chiesto che l’attribuzione delle pratiche CIVIS venga considerata a tutti gli effetti un obiettivo di questi uffici, e che la trattazione di esse sia svolta concordandola in sede locale. Se non è accaduto finora che gli obiettivi dei CAM non siano stati raggiunti, non si vede infatti il motivo per cui adesso debba essere necessaria una disposizione tassativa che decida centralmente le modalità di esecuzione di un obiettivo assegnato.
Inoltre, dalla necessità indispensabile per l’Agenzia che i CAM rimangano una prima linea di rilievo nell’informazione, consegue l’assoluto bisogno di una formazione e di un aggiornamento costanti proprio per evitare che, chi si rivolga all’Agenzia delle Entrate per ricevere informazioni o per risolvere pratiche specifiche telefonicamente, debba ricorrere anche all’Ufficio locale, se non in casi eccezionali.
Abbiamo poi evidenziato come tutte le pianificazioni dell’Agenzia delle Entrate si scontrino con la carenza di personale e con il numero sovrabbondante delle domande dei contribuenti, sproporzionato rispetto alle reali capacità di smaltirne le richieste. Esempio evidente di tale sproporzione è il numero medio di telefonate quotidiane pervenute nel mese di agosto di quest’anno, a differenza degli anni precedenti, sempre intorno alle ventimila nonostante la asserita riduzione delle comunicazioni inviate dall’Agenzia, a fronte di una capacità di risposta calcolata tra le 4500 e le 5000, considerando un numero medio di 25 telefonate/operatore.

L’Agenzia, nonostante le richieste delle OO.SS., ha confermato l’intenzione di far svolgere la lavorazione di CIVIS senza sospensione dal turno per la scarsa rilevanza che, a suo dire, avrebbero sui tempi medi nell’arco della giornata; le OO.SS. hanno chiesto di conoscere maggiori dettagli anche sulle previsioni di assegnazione ai CAM per il 2012.
 
Per il CAM di Salerno, finora sostanzialmente anomalo nel complesso di questi uffici per la netta distinzione mai risolta tra la sezione dei consulenti telefonici e quella di coloro che si limitano alle risposte scritte, c’è finalmente la proposta dell’Agenzia di istituire temporaneamente dei team integrati nella prospettiva, che anche quel CAM si uniformi alle modalità operative di tutti gli altri. Entro un periodo relativamente breve, che potrebbe coincidere con l’immissione in servizio dei nuovi assunti, si darà la possibilità agli addetti alle sole web-mail di decidere se assimilare il loro lavoro a quello degli altri consulenti o optare per il trasferimento ad altro ufficio. Come CGIL abbiamo rilevato che da sempre auspicavamo una soluzione che eliminasse le diversità operative che, tra l’altro, non consentivano una valutazione complessiva dei risultati dei CAM.
 
Al termine dell’incontro il dott. Pastorello, ha comunicato che la Direzione Centrale ha finalmente potuto stabilire che la prova per il passaggio dalla II alla III area avverrà, mediante una prova scritta, e che questa certamente si svolgerà nella seconda metà di gennaio 2012. Successivamente, ma secondo le assicurazioni ricevute, in tempi brevi, dovrebbe seguire il nuovo inquadramento giuridico ed economico.
 
Infine, ma solo a sollecitare uno specifico incontro, si è affrontata la questione della direttiva della DC Personale sull’orario di lavoro che, più che indicare linee guida, sembra voler fissare delle rigide imposizioni che travalicano anche quanto stabilito dal CCNL. Tutte le OO.SS. hanno dato valutazioni negative su quella nota che, a poca distanza da una serie di faticosi accordi siglati in seguito all’attivazione delle Direzioni Provinciali e che ne hanno consentito l’operatività nonostante i disagi causati da questa “riorganizzazione”, rischia di infrangere equilibri trovati con la massima buona volontà da parte del personale.
Come CGIL, abbiamo rilevato come anche la nota del Comitato Pari Opportunità, siglata da tutti i suoi componenti (quindi anche da quelli nominati dall’Agenzia), ha fornito giudizi ispirati al buon senso, oltre che a recenti norme applicative, che disapprovano le prescrizioni inutilmente schematiche della DC.
 
L’Amministrazione ha sostenuto di non avere l’intenzione di provocare reazioni negative del personale ma che mirava ad una razionalizzazione delle risorse umane che desse una migliore risposta all’utenza specie in quelle realtà territoriali in cui si verificano situazioni limite che esasperano i contribuenti e rischiano di determinare episodi di tensione ai Front Office non sempre gestibili al meglio, e di intervenire su poche situazioni anomale che impediscono la corretta gestione degli Uffici da parte dei dirigenti.
 
È stata comunque confermata da parte delle sigle che hanno già richiesto formalmente un incontro, la necessità di affrontare l’argomento prima che, in sede locale, per l’applicazione pedissequa della nota, si possano verificare situazioni che, per incomprensioni o per inutili forzature, provochino stati di agitazione che compromettano il buon andamento degli uffici in un momento delicato come quello che si sta attraversando.
 

 Roma, 29 settembre 2011

per la Delegazione Nazionale trattante                         Comparto Agenzie Fiscali
                    FP CGIL                                                      FP CGIL Nazionale
              Carmine Rocco                                              Luciano Boldorini

Disposizioni integrative sull'orario di lavoro Uffici Centrali Dipartimento

 

30.09.2011 –  Dando seguito alle circolari prott. nn. 3967 del 10.08.2011 e 4393 del 14.09.2011, con le quali sono state fornite indicazioni circa l’applicazione dell’Accordo sull’orario di lavoro, sottoscritto in data 26.07.2011, in allegato la circolare 4677/SG 123/1 del 30 settembre 2011, con le ulteriori precisazioni fortemente sollecitate dalla FPCGIL VVF: a maggior ragione, pertanto, apprezziamo, quale ulteriore segnale di disponibilità e volontà di trovare adeguata soluzione alle problematiche evidenziatesi.


news

Fp Cgil avanza proposte su chiusura Scuola di Monastir.

ONA: con altri tagli ai fondi, situazione al collasso!

 

30.09.2011 – Allegato, di seguito, il “Regolamento concernente le modalita’ di svolgimento dei periodi di formazione e di applicazione pratica, nonche’ i criteri per la formulazione dei giudizi di idoneita’ per l’accesso al ruolo dei vigili del fuoco, ai sensi dell’articolo 6 del decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217”.


ONA: con altri tagli ai fondi, situazione al collasso!

 

30.09.2011 – Allegata, di seguito, la nota dei Consiglieri Prando (CGIL), Orlandi (CISL) e Avola (UIL) con la quale, fronte degli ennesimi tagli, viene segnalata la gravità della situazione e la difficoltà di ipotizzare qualsivoglia scenario o soluzione. Gli stessi ritengono di richiedere la partecipazione, dei responsabili sindacali di categoria, nella prossima seduta del CDA dell’ONA, di informare i lavoratori VVF sull’attuale stato delle cose, di ricorrere ad iniziative sindacali appropriate  per tentare di ripristinare le condizioni che ci possano far sperare nella ripresa dell’Ente di Assistenza ed anche al fine di scoraggiare eventuali appetiti che l’attuale situazione potrebbe generare.


Roma, 29 settembre 2011

All’attenzione di:
 
Mario Mozzetta e Adriano FORGIONE Coordinatori Nazionali FPVVF CGIL
Pompeo MANNONE Segretario Generale FNS CISL
Alessandro LUPO Segretario Generale UIL VVF

Oggetto: rendiconto situazione ONA VVF

Egregi,
per vostra opportuna conoscenza è intenzione degli scriventi informarvi sulle attuali ed ancor più precarie condizioni in cui versa l’Opera Nazionale di Assistenza per i VVF.
Giova rammentare che, sulla base delle illegittime contrazioni operate sulle competenze economiche spettanti per legge all’Ente di che trattasi ed in particolare con le finanziarie relative agli anni 2004 e 2008, pur con grande sofferenza, abbiamo, per gli esercizi finanziari relativi agli scorsi anni, approvato dei bilanci che prevedevano drastiche diminuzioni sulle attività assistenziali che da statuto l’Opera Nazionale promuove (o meglio promuoveva) in favore del personale VVF in servizio ed in quiescenza:

sul versante dell’assistenza sanitaria :
1‐ riduzione della copertura assicurativa a tutto il personale;2‐ riduzione dell’ammontare e dei contributi periodici erogati alle famiglie dei VVF con graviproblemi sanitari;
3‐ drastica riduzione dei contributi straordinari sanitari;4‐ azzeramento degli interventi assistenziali socio familiari .
 
Sul versante dell’assistenza ricreativa:
1‐ Costante, progressivo ed oneroso aumento delle rette versate dalle famiglie dei VVF peraccedere al soggiorno presso i centri dell’Opera Nazionale;
2‐ incessante opera di contenimento ed abbattimento dei costi di gestione dei centri di soggiornocon conseguenti ricadute negative sulla complessiva risposta degli stessi centri;
3‐ totale sospensione dei processi di ristrutturazione del restante patrimonio immobiliaredell’Ente;
4‐ assoluta impossibilità di procedere per opere di manutenzione straordinaria che potrebbe abreve essere causa di degrado strutturale;
5‐ pressoché totale impossibilità di rispondere alle richieste di contributo avanzate dai ComandiProvinciali che hanno inteso assicurare servizi di assistenza e di ricreazione.

A tutto ciò si aggiungano i sistematici ritardi nell’attribuzione delle (residuali) competenze economiche, consuetudine questa oramai causa di gravi impedimenti organizzativi ed incertezza sulle complessive attività da svolgere.
In tale situazione, non sono mai venute meno le nostre rimostranze e le nostre preoccupazioni in seno ai Consigli di Amministrazione ordinari e straordinari svolti nel corso di quest’ultimi anni, ne mai è venuto meno l’impegno, della Segreteria Generale dell’Ente e nostro, nel ricercare soluzioni che sino ad oggi hanno consentito comunque di rendere agli assistiti meno gravosa l’attuale situazione.
Non possiamo tacere, inoltre, le innumerevoli assicurazioni che i Presidenti di ieri e di oggi non hanno lesinato al riguardo, inserendo (ma solo a parole ) la questione Opera Nazionale tra i problemi prioritari che il Dipartimento avrebbe dovuto risolvere.
Si convenne, ma solo per rammentare qualcosa e per fare un esempio, di predisporre un apposito emendamento al fine di escludere l’Ente dalle misure ingiustamente ed illegittimamente prescritte nella succitata normativa.
Ebbene, ma è a voi certamente noto, tale emendamento non è mai approdato sul tavolo del Governo ma ancor più, non è mai uscito dagli Uffici del nostro Dipartimento, quasi a significare il totale disinteresse della nostra Dirigenza Amministrativa e Tecnica su un tema così importante e sentito dalla categoria.

Premesso tutto ciò e sulla base delle recenti informazioni avute, anche per il corrente anno dobbiamo registrare l’ennesima sorpresa .
Sembrerebbe infatti, che dei 6 milioni di euro che ci saremo aspettati, sulla base dei quali abbiamo approvato il Bilancio Preventivo 2011 e dei quali ad oggi non abbiamo visto neanche un euro, l’ammontare delle competenze che dovrebbe essere versato all’ONA si attesti sui 2,4 milioni di euro.
Non sono ancora ufficializzati i motivi di questa ulteriore trasfusione operata ai danni dell’ONA, certo è che, se così sarà, non si potrà prescindere dal convocare un CDA straordinario per procedere alla variazioni da apportare al bilancio preventivo 2011 già approvato, ma ancor più, non abbiamo modo di sapere se l’ONA sarà in grado di far fronte alle prossime scadenze, se sarà in grado di procedere alla corresponsione dei contributi periodici per il corrente anno, certamente, in assenza di particolari iniziative, alla emanazione della circolare relativa alla prossima stagione invernale 2011/2012; insomma, una condizione che induce a pensare ad un vero e proprio collasso.
Per quanto sopra, per la gravità della situazione, nella difficoltà di ipotizzare qualsivoglia scenario o soluzione, riteniamo dapprima richiedere la vostra partecipazione, quali Segretari Generali di categoria nella prossima seduta del CDA dell’ONA, di informare i lavoratori VVF sull’attuale stato delle cose , di ricorrere ad iniziative sindacali appropriate per tentare di ripristinare le condizioni che ci possano far sperare nella ripresa del nostro Ente di Assistenza ed anche al fine di scoraggiare eventuali appetiti che l’attuale situazione potrebbe generare.

Certi della vostra attenzione, a disposizione per qualsivoglia chiarimento o precisazione, cordialmente salutiamo.

I Consiglieri designati in seno al CDA dell’ONA VVF:
firmato per la CGIL: G. Prando per la CISL: S. Orlandi per la UIL: S. Avola


Seminario su vendita patrimonio pubblico: a Berlusconi non interessa e non si presenta. I lavoratori del Mef consegnano volantino a Sindaco Alemanno. Comunicato Stampa di Antonio Crispi, Segretario Nazionale Fp-Cgil

Oggi il Presidente Berlusconi doveva essere al Ministero dell’Economia per presenziare a un Seminario sulla vendita del patrimonio pubblico.

Nonostante la presenza di molti personaggi di rilievo, il Presidente del Consiglio non si è poi presentato. Forse, oltre che gli impegni, lo ha scoraggiato un’imponente manifestazione e contestazione spontanea dei dipendenti del Ministero contro l’azione del Governo.

Pur contestato, si è invece presentato il sindaco Alemanno, cui la Fp-Cgil ha consegnato un proprio volantino che era già in distribuzione tra i lavoratori e che conteneva le ragioni di contrarietà nei riguardi della manovra del Governo, compresi i tagli agli Enti Locali sui quali lo stesso Alemanno ha espresso preoccupazioni.

Un ennesimo segnale dell’insensibilità del Governo nei confronti del lavoro pubblico, una delle categorie più colpite dalle sue manovre, e della poca considerazione che il Presidente del Consiglio ha per i beni pubblici: non si presenta neanche a un seminario in cui si discute su come venderli per fare cassa.

Roma, 29 settembre 2011

 

 
 
 
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