Il comunicato stampa unitario ad esito dell’importante audizione presso la Commissione lavoro della Camera tenutasi ieri.
Le tematiche in discussione hanno riguardato le proposte di legge C.1022 Carlucci, C.1137 Samperi, C.1542 Tassone, C.1768 Cassinelli, C.2486 Catanoso, C.2961 Vitali concernenti il Riordino delle Carriere, il Riallineamento degli ispettori e dei Funzionari e l’istituzione dei Ruoli Tecnici del Corpo di Polizia Penitenziaria.
Alleghiamo inoltre le osservazioni prodotte dalle OO.SS. di cartello riguardo al riordino delle carriere.
Inoltre il Comunicato Fp Cgil sempre sull’audizione in argomento.
Il Ministero della Salute, il 20 settembre u.s., ha emanato la nota circolare, che stabilisce le modalità per l’avvio dei percorsi di riconoscimento dell’equivalenza dei titoli pregressi ai diplomi universitari delle professioni sanitarie, prevista dall’articolo 4, comma 2, della Legge 42/1999.
L’argomento, che ci ha impegnato nei tavoli di discussione sui quali il contributo della nostra categoria è stato determinante, era già stato oggetto quest’anno di due informative, in occasione dell’adozione dell’Accordo Stato Regioni e del DPCM di recepimento.
Questa Circolare, fissa i periodi temporali per la presentazione e l’avvio dei procedimenti di riconoscimento per ogni figura professionale, le modalità e le istruzioni per l’istruttoria nelle Regioni/Provincie e nel Ministero, i modelli di avvisi pubblici Regionali/Provinciali e la modulistica apposita.
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici
Il nuovo emendamento sugli specializzandi al DDL Omnibus sulla sanità, presentato questa mattina alla Camera dal relatore, rappresentata un risultato ragionevole che salvaguarda la formazione rispetto al rischio di sfruttamento, ma serve un tavolo di confronto per arrivare in modo condiviso all’ospedale d’insegnamento, che altrimenti rischia di rimanere solo sulla carta.
Bene l’inserimento su base volontaria, e l’impossibilità di ulteriori indennità che potevano configurare un vero e proprio rapporto di lavoro degli specializzandi, a basso costo e sostitutivo dei vuoti di organico conseguenti al blocco del turn over.
Si apre la possibilità di arrivare ad una formazione sul campo senza occupazione di 10mila posti nella sanità pubblica a danno dei precari e degli stessi specializzandi.
E’ scomparso dal testo l’inserimento nei turni di guardia ed è rimasta solo la partecipazione alle attività ordinarie rispettando la graduale assunzione di responsabilità e gli obbiettivi formativi.
Assente è invece il riconoscimento professionale ed economico ai dirigenti medici che svolgeranno attività formativa e di tutoraggio, che dovrà essere inserito a pieno titolo.
Il rinvio alla Conferenza Stato Regioni – su proposta dei Ministri della Salute e dell’Università, di concerto con l’Economia – delle modalità, anche negoziali, per l’inserimento dei medici in formazione specialistica dell’ultimo biennio all’interno degli ospedali e dei servizi territoriali costituenti la rete formativa, è però a rischio di insabbiamento.
Il Ministro Fazio apra subito un tavolo di confronto per una definizione condivisa da tutti gli attori interessati delle modalità per arrivare all’obbiettivo di un reale inserimento degli ospedali e dei servizi territoriali nella rete formativa del nostro paese.
aams
RIUNIONE DEL 20 SETTEMBRE
Questa mattina si è svolto l’incontro informativo con AAMSe OO.SS nazionali in merito all’apertura delle nuove sedi e sulle problematicheconnesse.
Ormai sono trascorsi oltre sei mesi dalla soppressionedelle DTEF eppure ci sono molte situazioni nelle quali si rileva una fortecriticità. Dal 1 marzo 2011 sono transitati dal MEF verso i Monopoli, conl’istituto della mobilità volontaria, 1338 persone. Queste rappresentano il 52%dell’organico totale. L’AAMS ha anche stabilizzato nei propri ruoli altre 40persone che si trovavano già in posizione di comando ed ha, altresì, attivatoper 5 dipendenti l’istituto dell’esonero. Il dott. Carducci ha comunicato chesono stati aperti sul territorio 84 Uffici dei quali 62 attivi, 17 ancora nonoperativi, ma con i lavori a fine esecuzione, mentre per 5 uffici (Agrigento,Ferrara, Piacenza, Pisa e Pistoia) ci sono problemi per la stipula deicontratti di locazione, anche per le sedi regionali di Firenze, Genova eSassari sussiste gli stessi problemi di locazione. Le sedi della Lombardia, delLazio e della Campania sono pienamente operative. La sede di Catanzaro è giàstata cablata mentre per la sede di Reggio Calabria l’AAMS sta ricercando nuovilocali. Per quanto concerne la mobilità interna l’Amministrazione si staadoperando a dare corso alle 75 richieste. In merito alla questione logisticala nostra Organizzazione ha chiesto un maggior impegno da parte della Dirigenzadei Monopoli per la definizione locativa in tempi brevi per tutte le sedi insofferenza. A proposito della formazione del personale l’Amministrazione hafatto presente che al momento attuale mancano i fondi per pagare i docentidella scuola della P.A. In merito ai mezzi da utilizzare per i controlli iMonopoli riceveranno, a breve, 15 mezzi di servizio. E’ stato, anche, fatto unbreve cenno sulla trasformazione da Amministrazione autonoma ad Agenzia, itesti normativi sono condivisi da tutte le istituzioni compresa la Ragioneria Generale, manca soltanto laconsultazione con le OO.SS. e le associazioni di settore. Si è fatto presente che in questo momentoepocale e in piena crisi economica – finanziaria sarebbe necessario stimolarefortemente i lavoratori dei settori pubblici che perseguitano l’evasione. Cosa significa protrarre i tempi dellalogistica e della formazione? Se una Sede non è operativa non può fare inecessari controlli. Se tutto il personale dell’AAMS non è formatoadeguatamente, non può fare i controlli perché non ha la necessariapreparazione. Se i mezzi sono inadeguati è impossibile fare i controlli. Dovrebbe essere un dovere civile fronteggiarela crisi con nuove entrate e punire chi da sempre vive in modo parassitario. E’più facile, per il nostro governo, tagliare gli stipendi dei lavoratoripubblici e dei pensionati piuttosto checolpire gli evasori Per questi motivi la CGIL dei Monopoli ha chiesto la formazione per tutto ilpersonale, la risoluzione immediata dei problemi logistici, l’assegnazioneadeguata di mezzi e di remunerazione. Soltanto così si combatte l’evasione fiscale e la frode.
Roma, 21 settembre 2011
Per la delegazione trattante CGIL FP NAZIONALE
LuciaSpadafora Luciano Boldorini
COORDINAMENTO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO
PROVINCIA DI L’AQUILA
Capo Dipartimento Vicario, Capo del CNVVF
Dott. Ing. Alfio PINI
Direttore Centrale Risorse Umane
Dott.ssa Carla CINCARILLI
Direttore Regionale Abruzzo
Dott. Ing. Sergio BASTI
Ufficio garanzia diritti sindacali
Dott. Giuseppe Cerrone
Oggetto: Rimodulazione pianta organica vv.f regione Abruzzo.
Egregi,
il terremoto che ha colpito l’Abruzzo, ed in particolare L’Aquila, ha ampliato a dismisura le difficoltà strutturali dei Comandi.Gli effetti di tali difficoltà e carenze, nella nostra regione, ricadono direttamente su una popolazione che è già stata gravemente colpita dagli eventi, poiché la richiesta di servizi e di assistenza è di gran lunga superiore all’attività ordinaria di soccorso tecnico urgente.
Abbiamo apprezzato, dunque, l’impegno dell’Amministrazione , come sollecitato in più occasioni dalla nostra O.S., ha disposto il trasferimento del personale già in missione a L’Aquila per ulteriori 6 mesi, rispondendo con rapidità alle richieste, non solo della cittadinanza, ma anche delle istituzioni territoriali e nazionali.
Tuttavia, occorre al riguardo evidenziare che una parte del personale operativo, amministrativo e tecnico é rimasto escluso dal suddetto provvedimento nonostante abbia subito seri problemi a causa del terremoto e non sia mai rientrato al Comando di appartenenza dall’inizio dall’evento sismico.Facciamo presente che le vecchie piante organiche appaiono insufficienti a garantire i servizi in una situazione normale e i Comandi di l’Aquila,Teramo, Pescara e Chieti , per il numero di interventi, per il numero di popolazione ,per numero di siti industriali e non ultimo di una particolare conformazione geografica che rende difficoltoso e con tempi notevolmente lunghi raggiungere molti luoghi (cittadine)della regione.
A ns. parere la quasi totalità dei distaccamenti e di organico insufficente in quanto questi si trovano in vere e proprie città.
In conclusione, considerato l’impegno che il Corpo garantisce e dovrà garantire ancora a lungo in Abruzzo e in relazione a quanto detto precedentemente la scrivente O.S. confida in un segnale di disponibilità mediante una rimodulazione della pianta organica che tenga conto dei problemi sopra citati, sia per garantire alla cittadinanza un servizio migliore che attualmente le vecchie piante organiche non riescono a garantire.Si resta in attesa di cortese, quanto urgente riscontro e si porgono distinti saluti.
L’Aquila 20.09.2011
IL COORDINATORE REGIONALE CGIL VVF
(ANTONIO SALVATORI)
Cari colleghi,
il ministro Brunetta nella norma giuridica da lui emanata, dichiarava di fatto che ammalarsi era ormai un “lusso” per i lavoratori; tutto ciò però contrasta con l’art. 36 della Costituzione Italiana che prevede che sia garantita una retribuzione proporzionata e in ogni caso sufficiente a garantire un’esistenza libera e dignitosa.
Questa è la motivazione che il giudice del lavoro di Livorno, Jacquelin Monica Moggi, ha ritenuto di sollevare in relazione alla legittimità dell’art.31 della L. 133/2008 che prevede una decurtazione dello stipendio per i primi 10 giorni per i dipendenti pubblici.
Secondo il giudice la legge vìola il principio di eguaglianza (art.3) ne comprie il diritto alla salute ( art .32) non garantisce al lavoratore una vita dignitosa per via della decurtazione economica (art.36) fa venir meno il mantenimento e l’assistenza al lavoratore nel momento di inabilità al lavoro (art.38).
Di fatto rappresenta un abbassamento della tutela della salute dei lavoratori.
Il CCNL del comparto Ministeri prima e Agenzie Fiscali ora, che prevedeva la decurtazione dell’indennità di amministrazione per malattie inferiori ai 15 giorni, poteva avere una ragione d’essere in quanto cercava di scoraggiare il fenomeno delle cosiddette “malattie di comodo”, il Decreto Brunetta entra a gamba tesa su quegli aspetti giuridici costituzionali che il pretore del lavoro di Livorno ha ritenuto scientemente di dover dichiarare illegittimi costituzionalmente.
Ancora una volta la L. 133/2008 viene non solo smentita ma anche svilita dei suoi contenuti , in barba a tutti quei soloni che ne predicavano l’avvedutezza.
Caro ministro a questo punto occorrerà riscriverla tenendo presente i contenuti della sentenza e il rispetto delle libertà individuali e democratiche.
Pino Tamma
coord reg.FP CGIL Puglia
Agenzia del Territorio
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici
Lo stop all’emendamento al ddl omnibus sulla sanità, che il Ministro Fazio avrebbe dovuto presentare oggi in aula alla Camera e che avrebbe portato gli specializzandi a lavorare negli ospedali negli ultimi due anni di corso, è una buona notizia.
Lo specializzando ha bisogno di una formazione di qualità, da attivare anche negli ospedali pubblici, ma questa formazione non è conciliabile con il suo inserimento nelle attività ordinarie e nei turni di guardia per coprire, a basso costo, i vuoti d’organico conseguenti al blocco del turn over.
Questa norma avrebbe rappresentato anche una beffa occupazionale non solo per gli 8mila medici precari, ma per gli stessi specializzandi che avrebbero così coperto circa 10mila posti negli ospedali che non sarebbero stati più messi a concorso.
C’è bisogno di un provvedimento complessivo che inserisca a pieno titolo l’ospedale e i servizi territoriali nella rete formativa e consenta la necessaria formazione di qualità sul campo per gli specializzandi, prevedendo per i dirigenti medici i riconoscimenti professionali ed economici per l’attività di docenza e tutoraggio, assenti nelle bozze di emendamento.
Adesso il Ministro Fazio apra un tavolo di confronto con tutti gli attori interessati per arrivare ad una proposta appropriata per un vero ospedale pubblico d’insegnamento e non di sfruttamento.
Domani al Senato seduta dedicata alla situazione nelle carceri: pubblichiamo le proposte di modifiche legislative, frutto del lavoro condiviso di molte organizzazioni firmatarie del documento “Sovraffollamento: che fare “, per contrastare il sovraffollamento agendo su quelle leggi che producono carcerazione senza produrre sicurezza.
Roma, 20 settembre 2011