Roma, 25 maggio 2011
Al Capo del DAP
Pres. F. Ionta
Al Direttore Generale
del Personale e della Formazione
Dott. R. Turrini Vita
Al Vice Capo Vicario del DAP
Dott. E. di Somma
Al Direttore Generale EPE
D.ssa L. Culla
e, per conoscenza
All’ Ufficio per le Relazioni Sindacali
D.ssa P. Conte
Alle Segreterie Regionali e Provinciali FpCGIL
Ai Delegati ed eletti RSU FpCGIL dei posti di lavoro
Oggetto: Art. 16 della legge n.183 del 4 novembre 2010 in materia di rapporto di lavoro a tempo parziale
La recente lettera circolare della Direzione Generale del personale e della formazione n.0195135 del 16 .5.2011 in materia di “rapporto di lavoro a tempo parziale” (art.16 legge 183 del 4 novembre 2010), l’ultima in ordine di tempo, ci impone per vizi di legittimità riscontrati nella stessa di proporre alcune riflessioni sulla materia finalizzate alla revoca della circolare in questione e all’invito ad una più attenta e pertinente applicazione della norma tale da non determinare disagi alle lavoratrici ed ai lavoratori con ingiuste e discriminanti disposizioni quali la revoca dei provvedimenti di part-time.
– La circolare in questione è datata 16.05.2011 e, pur rappresentando un sollecito alla precedente del 7 febbraio 2011 n.005122 che indicava come termine dell’adempimento il 2 aprile 2011, si pone in un arco temporale che, a nostro parere, sembrerebbe superiore a quello previsto dalla norma ( 180 giorni dell’entrata in vigore della legge 183 del 4 novembre 2010 , cd “collegato lavoro”).
– Al secondo capoverso, si richiede, inoltre, di “valutare il mantenimento o meno del regime di tempo parziale anche per i dipendenti cui è stato autorizzato alla trasformazione del rapporto di lavoro successivamente al 25 giugno 2008″. Tale richiesta è, a nostro parere, assolutamente improponibile se non illegittima in quanto non prevista dall’art. 16 della legge in questione. E’ evidente, pertanto, la palese arbitrarietà di codesta amministrazione nell’adempimento di quanto disposto dall’art. 16 che fa invece riferimento a quei provvedimenti gia’ adottati prima della data di entrata in vigore del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, ovvero, il 25 giugno 2008.
– Infine, al terzo ed ultimo capoverso si rammenta che “l’adempimento è dovuto per espressa previsione di legge.” La norma in questione non prescrive di adottare un provvedimento autoritativo, ma lascia alle amministrazioni la possibilità di sottoporre a nuova valutazione i provvedimenti di trasformazione del rapporto di lavoro adottati prima del 25 giugno 2008.
Ciò detto viene da chiedersi quale possa essere la motivazione che si cela con quest’ ultima circolare. Forse la volontà dell’ amministrazione di revocare d’ufficio e quindi d’autorità tutti i part-time in corso?
A tal proposito vogliamo citare l’ordinanza delle Sezioni Unite Civili della Cassazione n.24689/2010 (pubblicata sulla gazzetta ufficiale n.15 del 6/1/2011 ) la quale sottolinea che è necessario rispettare la fiducia del lavoratore nella stabilità delle leggi qualora lo stesso abbia esercitato per numerosi anni il diritto al lavoro in modalità consentite da disposizioni di legge che ad un certo momento il legislatore ritiene di modificare. Inoltre ci sembra evidente che, ove l’amministrazione procedesse nella revoca del part-time concordato numerosi anni addietro, la stessa Amministrazione incorrerebbe nell’obbligo di risarcimento degli ingentissimi ingiusti danni procurati al dipendente.
Vogliamo, infine, esporre una ulteriore considerazione: il potere autoritativo di revoca del part-time, anche senza l’assenso del lavoratore, che potrebbe derivare dalla interpretazione arbitraria e restrittiva della norma, contrasta col diritto dell’Unione Europea, direttiva 15/12/1997, n.97/81/CE (pubblicata in G.U.C.E. 20/1/1998) in tema di lavoro a tempo parziale e, pertanto, nell’ottica della supremazia del diritto dell’Unione europea rispetto al diritto nazionale, l’art. 16 in questione troverebbe la sua disapplicazione.
Tali argomentazioni dovrebbero, a nostro parere, essere sostenuti ed accolti in primis dall’amministrazione per evitare dannose ed estenuanti controversie giudiziarie che i lavoratori stanno intraprendendo a tutela dei loro diritti. Segnaliamo, a tal proposito, la recentissima ordinanza del Tribunale di Trento, Sezione lavoro, depositata il 4 maggio 2011, che, decidendo il procedimento d’urgenza n.216/2011, ha annullato, in virtù della detta disapplicazione dell’art.16, il provvedimento del Ministero della Giustizia che aveva trasformato il rapporto di lavoro part-time della ricorrente in un rapporto a tempo pieno pur in presenza di volontà contraria della lavoratrice.
Alla luce di quanto esposto, la Fp Cgil chiede la revoca immediata della circolare in oggetto e la sospensione di ogni iniziativa di revoca di part-time ribadendo la necessità e l’urgenza dell’incontro già chiesto e sollecitato con le note del 7 e 24 marzo 2011, a tutt’oggi senza alcun cenno di riscontro.
La Coordinatrice Nazionale DAP
Lina Lamonica
Condizioni di lavoro dei dirigenti penitenziari: attualità e prospettive. Verbale incontro del 26.7.2011 sulle problematiche dirigenti penitenziari
Miglioramento della dignità detentiva.
A tutti i lavoratori dell’UEPE di Foggia
Con sentenza del 25 giugno 2011 il Tribunale di Foggia – Sezione Lavoro, in accoglimento del ricorso proposto dalla FP CGIL di Foggia, ha dichiarato l’antisindacalità della condotta posta in essere dal direttore dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Foggia.
Il Giudice ordina all’Amministrazione la cessazione del comportamento illegittimo e la rimozione degli effetti lesivi mediante l’annullamento dei provvedimenti in materia di articolazione dell’orario di lavoro, fasce di flessibilità, recuperi compensativi, anche in relazione agli assistenti sociali in servizio esterno programmato.
E’ una sentenza che riconosce il mancato rispetto della disciplina contrattuale, cosa che avevamo già lamentato in una lettera di diffida indirizzata al direttore nell’agosto 2010.
Auspichiamo che in futuro le relazioni sindacali siano improntate alla massima correttezza istituzionale e al rispetto della funzione del sindacato e dei diritti dei lavoratori.
Foggia, 1 agosto 2011
Il Segretario Provinciale
Responsabile di Organizzazione
Nicola SALVATORE
Quanto tempo ancora dovranno attendere i lavoratori penitenziari del comparto ministeri in servizio presso le sedi periferiche, perchè siano loro corrisposti gli emolumenti relative al fua 2009? …
COORDINAMENTO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO BRINDISI
Brindisi, 16/08/2011
Al Dirigente Provinciale Comando di Brindisi
Ing. Carlo FEDERICO
Oggetto: Comunicazione
Egregio Dirigente,
si è appreso per voce di molti dipendenti che il Comando stia procedendo nella riqualificazione mirata di alcuni autisti con lo scopo di assegnarli presso il distaccamento Aeroportuale.
Tale metodo, a nostro avviso discrezionale, pareva oramai non più praticabile avendo da tempo intrapreso percorsi di confronto, anche se in qualche occasione non osservato, con le rappresentanze sociali. Si viene invece notiziati di iniziative che sinceramente vorremmo non corrispondessero alla reale volontà di codesta dirigenza, contrariamente si resta colpiti e perplessi.
Da sempre la scrivente si è spesa affinché ogni iniziativa fosse nella disponibilità partecipativa di tutto il personale e non solo di pochi “eletti” attraverso la pubblicazione di appositivi ordini del giorno con lo scopo di porre tutti nella condizione di poter partecipare a qualsiasi iniziativa.
Per quanto sopra si chiede di verificare quanto qui segnalata e qualora l’Amministrazione abbia la necessità di unità autista presso il distaccamento aeroporto di procedere nell’adozione di un apposito ordine di servizio teso a reperire eventuali disponibilità anche tra il personale già in possesso di patente di guida ministeriale per essere riqualificato per la conduzione dei mezzi aeroportuali.
Si resta in attesa di riscontro
Il Coordinatore Provinciale
FP CGIL Vigili del Fuoco
Mino TASSO
Al Capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco
del soccorso pubblico e della difesa civile
Pref. Francesco Paolo Tronca
Al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Ing. Alfio Pini
Al Direttore centrale per le Risorse Umane
Pref. Carla Cincarilli
Al Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco per il Piemonte
Ing. Bruno Nicolella
e p.c. Al Comandante Provinciale VV.F. Torino
Dott. Ing. Silvio SAFFIOTI
Oggetto: Sala operativa provinciale e gestione personale
In seguito alla ridondante indifferenza della Dirigenza Provinciale in seno alle nostre plurime richieste di chiarimenti afferenti: l’assegnazione temporanea dei capi squadra di nuova e vecchia nomina; le problematiche sorte con l’avvento della nuova SOP, con l’utilizzo di qualificati a turno differenziato distolti, quindi, dal soccorso ordinario in un periodo delicato dell’anno come questo, nonostante vi fossero appositi accordi presi in tavoli di contrattazione locale riguardanti l’organizzazione del lavoro di detto settore; le scriventi OO.SS. dichiarano lo stato di agitazione delle lavoratrici e lavoratori del Comando Provinciale di Torino e chiedono l’attivazione nei termini di legge, della preventiva procedura di raffreddamento e conciliazione delle controversie di cui alla Legge 146/90 e successive modificazioni ed integrazioni.
Precisano, inoltre, che all’incontro di raffreddamento si dovranno affrontare anche le problematiche di utilizzo del software ministeriale che sta creando ritardi nell’invio dei soccorsi e importanti problematiche di gestione già di eventi emergenziali di piccola entità, esponendo il personale, sia di sala operativa che di squadra, a possibili errori che li porterebbero a rischiare denunce penali e civili, nonché aggravando lo stress correlato a cui sono sottoposti le Lavoratrici e i Lavoratori coinvolti in tale mansione.
Distinti saluti
Torino 09/08/2011
CGIL CISL UIL USB
G. NIGRO A. ANGIOLINO A. MARANGONI D. MOLINARO
Schema di P.C.D. per eventuali osservazioni delle OO.SS.