21.05.2011 – Di seguito, la nota FP–CGIL VVF all’Amministrazione con la quale, a fronte del persistere di particolari esigenze operative legate al post sisma, si chiede di procedere con la mobilità straordinaria per tutto il personale abruzzese attualmente ancora fuori sede.
alla c.a. : Capo Dipartimento
Dott. Paolo Francesco TRONCA
Capo Dipartimento Vicario, Capo del CNVVF
Dott. Ing. Alfio PINI
Direttore Regionale Abruzzo
Dott. Ing. Sergio BASTI
Direttore Centrale Risorse Umane
Dott.ssa Carla CINCARILLI
e p.c. Ufficio Garanzie E Diritti Sindacali
Comandante Provinciale VV.F di L’Aquila
Dott. Ing. Eros MANNINNO
Oggetto: Mobilità straordinaria in Abruzzo.
Il terremoto che ha colpito l’Abruzzo, ed in particolare L’Aquila, mostra ancora quelle che sono le difficoltà strutturali del Comando che ricadono, inevitabilmente, anche sulla popolazione già gravemente colpita dagli eventi, poiché la richiesta di servizi e di assistenza è ancora nettamente superiore all’attività ordinaria di soccorso tecnico urgente.
Per questo motivo, sembra sia ormai il caso di procedere con una vera e propria mobilità straordinaria per l’Abruzzo, sia per riavvicinare definitivamente a casa il personale che ha subito seri problemi e disagi familiari a causa del sisma, sia per rispondere all’aumento di lavoro che il comando deve sopportare.
Si fa inoltre presente che dopo l’ultima mobilità temporanea del personale aquilano ed abruzzese fuori sede, ci sono ancora delle unità che non sono rientrate nel dispositivo, sarebbe inoltre il caso il caso di trattenere al comando il personale che in questi giorni sta ultimando il corso per il passaggio di qualifica a Capo Squadra (60% del 2008).
In conclusione, considerato l’impegno che il Corpo dovrà garantire ancora a lungo, prima che venga ripristinato un minimo di normalità, confidiamo ci possa essere un ulteriore segnale di disponibilità procedendo, da subito, con una mobilità straordinaria verso il Comando di L’Aquila.
Si resta in attesa di cortese, quanto urgente riscontro e si porgono distinti saluti.
IL COORDINATORE PROVINCIALE
Vincenzo D’Aprile
18.05.2011 – Di seguito, in allegato, pubblichiamo la lettera aperta, a tutte le lavoratrici ed a tutti i lavoratori, con alcune riflessioni a consuntivo dello sciopero generale della CGIL, del 6 maggio u.s., al quale hanno aderito anche i Vigili del Fuoco.
Sciopero Generale Nazionale CGIL 6 maggio 2011
Lettera aperta a tutte le lavoratrici e i lavoratori dei Vigili del Fuoco Piemonte
Il giorno 6 maggio 2011 la Cgil ha proclamato uno Sciopero Generale di 4 ore che è coinciso (per uno slittamento dovuto alle norme sulla regolamentazione e per volontà del Coordinamento) con lo sciopero di categoria proclamato dal Coordinamento Nazionale Vigili del Fuoco CGIL per l’intera giornata.
Lo sciopero Generale è stato proclamato contro le manovre economico-finanziarie promosse dal governo che hanno:
* impoverito il paese
* depresso l’economia
* aumentato la disoccupazione
* annullato la stabilizzazione dei precari
* abbassato tutte le tutele ai lavoratori
* tagliato lo stato sociale
* umiliato il lavoro e la dignità delle donne
Questa in estrema sintesi è la ragione per la quale la CGIL, di nuovo da sola, è scesa in piazza.
L’ottimo risultato raggiunto dimostra che nonostante il momento economico difficile che stiamo affrontando, noi resistiamo e continueremo a contrapporci pensando che la lotta sia l’unico mezzo visibile per contrastare la politica devastante messa in campo da questo governo.
Lo sciopero proclamato dal Coordinamento Nazionale Vigili del Fuoco FP CGIL rivendicava le misure prese dal governo in manovra finanziaria che penalizzano e che presto produrranno effetti devastanti per tutto il personale del corpo Nazionale.
Alle ragioni generali sopra elencate confluivano quelle specifiche riguardanti i Vigili del Fuoco, ovvero:
* Blocco degli scatti di stipendio per i passaggi di qualifica
* Blocco degli scatti di stipendio per gli scatti di carriera
* tetto stipendiale non superiore al trattamento percepito nell’anno 2010
* Slittamento di un anno del trattamento pensionistico
* Taglio netto a decorrere dal 2011 del 10% delle dotazioni di bilancio
* Taglio del bilancio dell’ONA del 50%
Crediamo che per mobilitarci c’è ne sia abbastanza!
Sono questi i motivi per i quali noi Vigili del Fuoco stiamo ancora protestando. Per i lavoratori del pubblico impiego, invece, gli stessi motivi, sono diventati oramai una triste realtà. E’, infatti, di Febbraio la firma dell’accordo di contrattazione decentrata, nel quale, sono stati accettati, senza colpo ferire, tutti i punti sopra elencati dalle organizzazioni confederali ad eccezione della CGIL che da quel tavolo, di nuovo da sola, si è alzata sdegnata e non ha firmato.
Nonostante, fino ad ora, intercorressero buone relazioni sindacali tra le sigle dei coordinamenti regionali Vigili del Fuoco, prendiamo atto che nei fatti il rappresentante regionale della FNS-CISL è intervenuto durante la riunione del briefing nel mattino del 6 maggio, momento nel quale si stavano spiegando le ragioni dello sciopero, tentando di depotenziare la nostra la mobilitazione.
Consideriamo questa modalità gravissima poiché insinua volutamente confusione a scapito del personale.
Noi scegliamo da sempre la strada della chiarezza e della coerenza.
Per il Coord. Regionale FP CGIL VVF Gianni Nigro – Per la Segreteria Regionale di Funzione Pubblica Mara Politi
18.05.2011 – Di seguito, in allegato, pubblichiamo il verbale della riunione tenutasi tra OO.SS. e Direttore Regionale Abruzzo: all’O.d.G. il mantenimento del dispositvo di soccorso attuale a fronte delle criticità ancora presenti sul territorio.
18.05.2011 – Di seguito, in allegato, pubblichiamo la comunicazione di CGIL CISL UIL VVF con la quale, a fronte di pesanti problemi sul fronte delle relazioni sindacali, proclamano lo stato di agitazione.
23.05.2011 – Di seguito, la richiesta di un autorevole intervento del Capo dello Stato, da parte delle segreterie appartenenti alle OO.SS. regionali, in merito alla mancata remunerazione delle prestazioni del personale intervenuto per fronteggiare l’emergenza che ha colpito la provincia di Messina.
26.05.2011 – Di seguito, la nota FP–CGIL VVF al Comandante con la quale si richiama al rispetto del dispositvo di soccorso quale elemento di tutela dei lavoratori del Comando, sempre più sottoposti a disagi notevoli e gravosi.
Alla c.a. del Comandante dei Vigili del Fuoco di Roma
Dott. Ing. Massimiliano GADDINI
Rileviamo, ormai da tempo, la continua predisposizione del soccorso, con carenze sia organiche che decisionali che, in aggiunta alle attese dei pagamenti arretrati, gravano sempre maggiormente sui lavoratori e generano malcontento.
Si lasciano squadre sottorganico, oltre che per assenze non programmate, soprattutto per carenze strutturali di pianta organica, non reintegrate in fase di mobilità, riducendo anche i diritti al godimento di ferie, insistendo comunque garantire tutti i mezzi della sede; citiamo ad esempio, i distaccamenti bipartenza con 11 unità previste, ridotte a 8/9, con la pretesa di copertura dei 2 mezzi, a spese di una squadra ridotta a 4+1.
Altro evidente punto critico, il problema di Vigili Autisti, evidenziato da diversi mesi dalle OO.SS., oggi ancora senza interventi o proposte, con continui rimpiazzi tra sedi distanti decine di chilometri.
Altro punto sul quale le OO.SS. avevano posto la loro attenzione, dallo scorso anno, e che si presenta sempre con maggior frequenza è il ricorso a personale autista inviato di rimpiazzo presso le sedi aeroportuali, all’oscuro delle procedure operative e senza la necessaria abilitazione alla guida nei sedimi degli aeroporti, esponendolo a rischi elevati.
Per contrastare i disagi dei Vigili del Fuoco romani avevamo avanzato proposte e richieste di provvedimenti dei quali, al momento, non percepiamo la presenza, mentre il malcontento tra i lavoratori è ormai al limite.
Tutto ciò è aggravato dalla scarsa, per non dire inesistente, attenzione del Dipartimento alla criticità del Comando di Roma, utilizzato soltanto per accedere a risorse umane e servizi, alcuni dei quali al limite del privilegio.
Distinti saluti.
Il Coordinatore Provinciale FP.CGIL VVF. di ROMA
Franco ZELINOTTI
26.05.2011 – Di seguito, la nota FP–CGIL VVF al Comandante sulla normativa che regola le assenze per malattia ed il rilascio della relativa certificazione medica.
alla c.a. Comandante Provinciale VV.F di L’Aquila
Dott. Ing. Eros MANNINNO
Con la presente, la scrivente O.S., in riferimento all’oggetto, intende formalmente richiedere sulla base di quale normativa vigente, la S.V. richiede la presentazione di ‘apposita certificazione medica di idoneità di ripresa al servizio’ nei casi specificati dallo stesso ordine del giorno e sapere dove previsto che in caso di assenze superiori a 60 giorni il dipendente dovrà essere sottoposto a visita dal Medico Competente.
La scrivente vorrebbe inoltre sapere come mai viene assegnato al Capo Turno il compito, tra l’altro non previsto dalle funzioni del personale appartenente a tale profilo, di inoltrare la richiesta di visita fiscale alla competente ASL essendoci invece un ufficio già preposto a tale scopo.
In attesa di un sollecito riscontro scritto si inviano i più distinti saluti.
IL COORDINATORE PROVINCIALE
Vincenzo D’Aprile
COORDINAMENTO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO BARI
“In caso di intervento dovranno lasciare tutti la sede e chiudere il Distaccamento”
Comunicato Stampa
di F. De Cosimo e Carmelo Pesola
Cittadine/i, lavoratrici, lavoratori
“In caso di intervento dovranno lasciare tutti la sede e chiudere il Distaccamento” con questa dicitura è stata emanata una disposizione, a firma del Comandante dei Vigili del Fuoco di Bari, costretto, per mancanza di personale, a CHIUDERE I DISTACCAMENTI.
LA CGIL NON CI STA !!!!!!!!!!!!!!!!!
Con interlocutori seri e affidabili avremmo denunciato all’Amministrazione Centrale le condizioni di lavoro dei Pompieri di Bari nonché il soccorso che gli stessi devono assicurare ai baresi, sempre meno efficace ed efficiente retto esclusivamente sul sacrificio che ogni operatore è costretto a fare.
Ma le esperienze passate ci costringono a chiedere ancora una volta il sostegno ai cittadini. Tanto è vero, che solo qualche mese fa si registrò, in un incontro avuto nel Comando di Bari, l’indignazione del Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco Prefetto Paolo Tronca, ad una affermazione del rappresentante CGIL che sottolineava l’impreparazione dello stesso Prefetto sulle annose problematiche che attanagliano il soccorso VV.F. barese. Infatti, in detta giornata si presentò al Capo Dipartimento la grave carenza di organico pari a circa meno 500 uomini solo per il Comando di Bari -dati Ministero dell’Interno-, situazione che vede vasti territori baresi completamente scoperti dal soccorso VV.F. (p.e.: Monopoli, Acquaviva delle Fonti, Grumo Appula), incontro, che si concluse con le assicurazioni dello stesso Capo Dipartimento all’attivazione di un tavolo per cercare soluzioni condivise a quanto su esposto.
AD OGGI NULLA DI FATTO!!!!!!!
Mentre al Comandante di Bari, diciamo di rinunciare ad assicurare servizi in supporto al soccorso ordinario, che vede impegnati uomini in turnazioni differenti, per garantire distaccamenti sempre APERTI e sicuramente meno “pubblicità” su specializzazioni che il Corpo Nazionale non può permettersi o meglio garantirli con risorse aggiuntive sia sul versante umano che economico. Per non parlare dei “sogni” militareschi di alcuni, che vedono impegnate risorse, sottratte al soccorso per la marcia del 02 Giugno a Roma.
Pertanto la CGIL di Bari proclama lo stato di agitazione di tutto il personale VV.F. indicendo una giornata di protesta per il giorno 02 Luglio 2011 presso Piazza Ferrarese dalle ore 10,00 alle ore 22,00 dove si presenteranno ai cittadini le condizioni del soccorso VV.F. barese. Stato di agitazione che rientrerà solo con l’apertura di un tavolo tecnico che dia risposte concrete in riferimento al soccorso VV.F. barese.
28.05.2011 – La Segretaria Generale FP–CGIL Messina, Clara Crocè, ha comunicato la sostituzione del Coordinatore Provinciale FP–CGIL VVF Carmelo Ciappina, che si è dimesso a causa di sopraggiunti ed improcrastinabili motivi personali, con il compagno Paolo Candido, che ha pertanto assunto il medesimo incarico.
A nome del Coodinamento Nazionale FP–CGIL VVF un sentito ringraziamento a Carmelo per il lavoro fin qui svolto, mentre a Paolo il sincero ed affettuoso augurio di buon lavoro, ricco di risultati e soddisfazioni.
Mario MOZZETTA – Adriano FORGIONE
31.05.2011 – Di seguito, la nota del Coordinatore Provinciale FP–CGIL VVF Brindisi con la quale si obietta la disposizione di servizio relativa alla modifica dell’orario di lavoro del personale, senza che ci sia stata alcuna contrattazione con le OO.SS..
Al Dirigente Provinciale
dott. ing. Carlo FEDERICO
Oggetto: d.d.s. nr 327 del 30/05/2011 (Cambio orario di lavoro)
L’informativa inviataci in data 26.05.11, prot. n. 2433, avente come oggetto – Cambio di orario di lavoro – presupponeva un incontro con le OO.SS., infatti l’art. 32 del CCNL prevede al comma a) “criteri di articolazione dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale…”
Non riusciamo a comprendere i motivi che hanno indotto la S.V. a emanare la d.d.s. senza aver incontrato le OO.SS. che, in qualche modo, avrebbero dato, come sempre hanno fatto, un contributo all’organizzazione del lavoro.
Per quanto sopra, pur rimanendo rammaricati del comportamento adottato, si invita la S.V. a voler sospendere la predetta d.d.s. e aprire un tavolo di confronto sull’argomento.
In attesa di un cenno di risposta, si porgono distinti saluti.
Coordinatore Provinciale FP CGIL Vigili del Fuoco
Mino Tasso
31.05.2011 – Di seguito, la nota del Coordinatore Provinciale FP–CGIL VVF Brindisi con la quale si obiettano le disposizioni di servizio relative alle procedure di richiesta visita fiscale in caso di malattia.
Al Dirigente Provinciale
Ing. Carlo FEDERICO
Oggetto: Visite Fiscali e relativi d.d.s..
Con la presente la scrivente chiede di conoscere la norma contrattuale che assegna al Capo turno il servizio di richiesta di visita fiscale presso la ASL, per il personale non presentatosi in servizio per motivi di salute.
Leggendo e rileggendo le norme che disciplinano le funzioni del personale appartenente a tale profilo, non troviamo alcuna norma che disciplini la predetta mansione né, in via eccezionale, quali possono essere i giorni festivi, nè per l’ordinaria specifica attività prevista durante i giorni feriali.
Tale situazione appare ancor più di difficile comprensione se si considera che il sabato molti degli uffici risultano aperti e che potrebbero quindi meglio gestire la questione essendo tra l’altro materia amministrativa.
Sembra stia diventando una prassi ormai consolidata demandare compiti e mansioni che non rientrano nelle funzioni dei capi turno.
Per quanto sopra , riteniamo, cosi come in passato, che tali compiti debbano essere svolti dagli uffici preposti…sempre.
Coordinatore Provinciale FP CGIL Vigili del Fuoco
Mino Tasso
12.06.2011 – Il 31 maggio u.s. il Coordinatore Provinciale FP–CGIL VVF Brindisi aveva obiettato la disposizione di servizio relativa alla modifica dell’orario di lavoro del personale, poichè la stessa era stata emanata senza alcuna contrattazione con le OO.SS.; dalla nuova nota, di seguito allegata, la situazione non solo non si è risolta, ma sembra essere peggiorata, malgrado l’assoluta disponibilità della CGIL ad aprire un confronto sul merito.
Al Dirigente Provinciale
dott. ing. Carlo FEDERICO
Oggetto: nota del 10/06/2011 prot.n. 2759.
Preliminarmente e prima di entrare nel merito della nota in oggetto, lo scrivente desidera evidenziare l’onesta intellettuale e la serietà comportamentale che i responsabili del Coordinamento FP CGIL VVF di Brindisi tengono, hanno tenuto e continueranno ad avere in futuro nell’interesse dei lavoratori, dell’armonia gestionale della realtà lavorativa dove operano e, non ultimo, della stessa Amministrazione con la quale si auspicano sempre rapporti collaborativi e costruttivi.
Mettere in dubbio questi principi, come ci è apparso di cogliere nella nota di risposta indicata, ci pare troppo offensivo sia sotto l’aspetto umano che, sotto quello più in generale, collettivo della stessa O.S. della CGIL uno dei fondamentali punti di riferimento sociale nella difesa dei diritti.
Entrando nel merito, Ella riporta nelle elencate premesse della citata nota, circostanze e fatti non condivisibili ed in parte fuorvianti. In primo luogo non ci pare corretto il diretto intervento avvenuto per le vie brevi e per discutere della modifica dell’orario di lavoro del personale giornaliero.
Aver raccolto la disponibilità di parte del personale partecipante alla predetta riunione, non può essere elemento determinante per procedere nell’adozione di atti consequenziali. Tant’è che Ella, in un primo momento, ha ritenuto di dover interessare le OO.SS. del Comando prima di procedere con le decisioni maturate, inviando l’informativa del 26/05/2011.
Successivamente ed inspiegabilmente, giustificando l’invio dell’informativa sindacale come un atto di “cortesia” verso le OO.SS. nell’interesse dei buoni rapporti e non come un adempimento contrattuale, ha ritenuto autonomamente di non fissare più la data di convocazione del tavolo sindacale per discutere di tutte le problematiche connesse al nuovo orario di lavoro del personale interessato il quale, nel frattempo, si era rivolto ciascuno alle proprie O.S. manifestando contrarietà ed eccependo modalità applicative e difficoltà che con il nuovo orario avrebbero subito.
A seguito di tali sollecitazioni, il giorno 27/05/2011 a nome dello scrivente, è stata inoltrata presso la sua segreteria formale richiesta di incontro ai sensi dell’art. 35 del DPR 7 maggio 2008. Nello stesso giorno altra O.S. ha inoltrato analoga richiesta. Ora aver letto nella nota dell’Amministrazione che tale richiesta non è stata avanzata dalla scrivente, ci pare sinceramente offensiva e poco rispettosa dei buoni rapporti tra entrambi reclamati ma di fatto poi disattesi.
La richiesta di incontro sarebbe stata l’occasione per discutere e risolvere tante questioni che a nostro avviso permangono sul tappeto e che solo una corretta disciplina delle innumerevoli situazioni che si verrebbero a creare nelle fasi di raccordo tra il nuovo orario ed il servizio tecnico urgente, avrebbe portato sollievo e serenità tra gli operatori. Ella invece ha deciso di procedere in maniera autonoma facendo retro- marcia anche su decisioni già formalmente prese come l’invio della informativa e le richieste di incontro pur rappresentate.
Non vogliamo qui disquisire sulle interpretazioni delle norme contrattuali, occorrerebbe un Giudice per stabilire se la materia è oggetto di confronto con le OO.SS. locali oppure di concertazione in ambito nazionale. A parere della scrivente, la materia qui in discussione e cioè l’orario di lavoro e di servizio, già disciplinati in sede di accordo nazionale, ed in particolare la sua articolazione ed applicazione sul territorio rientra tra gli argomenti con i quali l’Amministrazione deve confrontarsi con le O.S. nel pieno rispetto delle linee guida stabilite dal livello di concertazione superiore. Nel caso in questione si trattava di organizzare settori del Comando in relazione all’orario di servizio svolto dagli addetti assegnati e quindi materia di confronto.
Appena pochi mesi fà, tale questione fù nuovamente discussa a seguito dei tagli disposti dal Dipartimento relativi ai richiami per integrazione del personale. In quella occasione si convenne, Sindacato ed Amministrazione, di far transitare tutto il personale giornaliero in turni 12/36. Oggi, al di la delle motivazioni, Ella senza alcun confronto con le OO.SS. ha deciso di smantellare quel tipo di organizzazione fondata sull’orario turnista del personale collocato a servizio giornaliero.
Delle due l’una,o l’organizzazione che si era convenuta prima non era idonea, ed allora lo si ammette, oppure, ci sono altri motivi che oggi La spingano a rivedere tale scelta ed in questo caso si discute in maniera serena con le OO.SS. e non direttamente con il personale dipendente.
Si vuole in questa circostanza ribadire come l’approccio diretto dell’Amministrazione verso i dipendenti non è un comportamento efficace vuoi perché spesso il carisma del “capo” incute timore ed allora si ottengono condivisioni falsate e non accettate liberamente ma imposte, vuoi perché spesso non si è completamente inconsapevoli delle questioni ed allora si accetta senza una reale convinzione.
Ecco perché, e non è la prima volta che la scrivente ha ribadito con fermezza che deve essere il Sindacato il primo interlocutore con il quale discutere, in modo tale da ottenere risultati equilibrati e più efficaci scongiurando che le parti appaiono come singoli elementi isolati e disarticolati in un mosaico organizzativo che invece deve essere composto da tutti i soggetti.
La scrivente O.S. ha sempre dimostrato affidabilità e correttezza spirito collaborativo e discrezionalità sulle questioni definite e discusse. Vorremmo sbagliarci ma spesso si registra che quanto definito e concordato, di fatto non viene attuato lasciandoci perplessi e colpiti con conseguente diffusione, nell’immaginario collettivo del Comando di giudizi negativi e bicefali dove quello che si dice all’alba non vale al tramonto.
Per quanto sopra, ritenendo che le fasi contrattuali siano state per intero rispettate, ed atteso che le problematiche connesse al nuovo orario di lavoro applicato a parte del personale, rimangano tutt’ora in piedi, si chiede di congelare l’efficacia dell’o.d.s. n.327 del 30.05.2011 e di convocare un tavolo di discussione per definire e disciplinare tali problematiche.
Infine, rammaricandosi delle incomprensioni fin qui registrate, le cui cause sono ascrivibili sicuramente ad incomprensioni o ad un isolamento dialettale di entrambi le parti, con il medesimo spirito collaborativo fino ad oggi offerto, lo scrivente si dichiara disponibile ad un incontro chiarificatore sulla questione qui esaminata come su altre ancora in itinere.
Distinti saluti.
Coordinatore Provinciale FP CGIL Vigili del Fuoco
Mino Tasso