28.04.2011 – CGIL CISL UIL CONFSAL RDB VVF pur plaudendo alla volontà di aprire un distaccamento terrestre VVF sull’isola, sollecitano l’Amministrazione – nota allegata – affinchè vengano reperiti locali adeguati dal punto di vista dell’igiene e della sicurezza.
29.04.2011 – Abbiamo ricevuto e inoltrato al Capo del Corpo – con il sostegno della struttura nazionale – una nota della FP–CGIL VVF Emilia Romagna, relativa a: “Sistema delle Relazioni Sindacali a livello regionale; indennità di missione e lavoro straordinario per conduzione mezzi.”
Egregio Capo del Corpo,
talune problematiche che Le abbiamo già anticipato per le vie brevi sono oggetto della nota allegata che, tramite lo scrivente Coordinamento Nazionale, la nostra struttura regionale intende portare alla Sua conoscenza.
Poiché vorremmo evitare di alimentare contenziosi e vertenze su questioni risolvibili con un minimo di disponibilità e buona volontà, confidiamo nel suo autorevole intervento affinchè il Direttore Regionale instauri un rapporto corretto e stabile con le Parti sindacali, nonché corregga quanto prima una interpretazione ingiustamente restrittiva della recente circolare in materia di “indennità di missione e lavoro straordinario per conduzione mezzi”.
Cordiali saluti.
Adriano FORGIONE – Mario MOZZETTA
Alla c.a.:
Capo del Corpo Vice Capo Dipartimento
Ing. Alfio Pini
Tramite Coord.to Naz.le FP–CGIL VVF
E p.c.: Ufficio Garanzie e Diritti Sindacali
Dott. Giuseppe Cerrone
Direttore Regionale E.R. CNVVF
Ing. Giovanni Nanni
Oggetto: Corrette relazioni sindacali
Egregi,
la scrivente O.S., con la presente, intende portare alla vostra c.a. le difficoltà che stiamo incontrando con l’attuale Direttore Regionale dell’Emilia Romagna in materia di corrette relazioni sindacali.
Nello specifico, troviamo enormi difficoltà su materie riguardanti l’organizzazione del lavoro e su tematiche che i vari CCNL considerano oggetto di concertazione e di informazione.
Infatti, nonostante abbiamo richiesto al Direttore Regionale, da circa un mese, informazioni riguardanti la gestione della colonna mobile regionale sull’emergenza profughi a Manduria e nonostante abbiamo sollecitato lo stesso, con diverse note, a concertare la materia relativa “all’indennità di missione e lavoro straordinario per conduzione mezzi”, sono state emanate, comunque, e senza alcun confronto preventivo, disposizioni ai Comandanti provinciali il cui contenuto riteniamo sia in disaccordo con le regole esistenti.
In particolare, sulla questione inerente “L’indennità di missione e lavoro straordinario” contestiamo il punto 3 della direttiva emanata dal Direttore ai Comandanti provinciali, dove si sostiene – a nostro avviso in contrasto con la Sua recente circolare in materia – che “per il personale comandato entro il turno precedente a prestare servizio in sedi diverse da quelle di assegnazione (sostituzione di personale), può essere autorizzato, in alternativa all’utilizzo dei mezzi pubblici, l’utilizzo del mezzo di servizio ma non la corresponsione del compenso per lavoro straordinario per conduzione mezzi VVF“.
In conclusione, Le chiediamo un intervento risolutivo volto a ristabilire – pur nel rispetto dei reciproci ruoli – rapporti corretti e rispettosi delle regole, al fine di scongiurare l’inasprirsi del conflitto sindacale e le inevitabili iniziative di parte che ne conseguirebbero.
Distinti Saluti.
Bologna 29.04.2011
Gianni Paoletti Segr. Reg.le FP CGIL E.R.
Roberto Franca Coord. Reg.le FP CGIL VVF
01.05.2011 – Abbiamo ricevuto dal compagno Nicola Pesca, Coordinatore FP–CGIL VVF Palermo, due distinte note, inviate al Dirigente, con le quali si sollecita la soluzione dei problemi igienico-sanitari presso la sede TLC ed il Distaccamento Porto:
Al signor Comandante sede Ing. Gaetano Vallefuoco
OGGETTO: DIST. PORTO, SITUAZIONE IGIENICO SANITARIA
Egregio Ingegnere,
vista la perdurante situazione critica igienico sanitaria del distaccamento Porto, dovuta al riversamento di acque nere nel vano cucina , visto i falliti tentativi di interventi estemporanei da parte delle autorita’ portuali e della squadra di manutenzione VV.F.
Chiediamo se ella ha provveduto a mettere in atto qualunque procedura straordinaria che potesse in qualche modo sopperire a tale disfunzione .
Confidiamo in un suo autorevole intervento che ponga fine a tale inconveniente.
Rammentiamo che la responsabilità della gestione e della sicurezza dei luoghi di lavoro secondo il DL 81/08 è di Sua assoluta competenza, per cui se non ci sarà immediato riscontro alla presente, verranno intraprese tutte le iniziative che riterremo opportune al fine di risolvere urgentemente questa situazione.
Restiamo in attesa di conoscere le iniziative assunte e quelle da assumere nel breve.
Palermo 25 aprile 2011
Coord. Prov. FP–CGIL VVF
Nicola PESCA
Al Sig. Comandante Ing. Gaetano VALLEFUOCO
Oggetto: richiesta convocazione urgente per mancanze igieniche sanitarie locali TLC.
Con la presente, la scrivente O.S. fa presente che dagli ultimi incontri con codesta Amministrazione provinciale inerente alle pessime condizioni igieniche ambientali in cui versa il personale TLC nei locali di Piazza Durante, oltre la tinteggiatura dei locali che prosegue molto a rilento, null’altro è stato pianificato per risolvere le problematiche di vivibilità ed ambientali.
Giungono per altro alla scrivente notizie che delle risorse previste per l’acquisto degli arredi che risultavano pari a circa 3500 euro, ne possono essere utilizzate solamente 800.
E’ del tutto evidente che la tinteggiatura e l’acquisto degli arredi dovevano essere un’iniziativa a cui ne dovevano avere seguito delle altre e che non stiamo qui ad elencare perché ampiamente discusse in precedenti incontri con la S.V.
Siamo stati inoltre informati di possibili locali disponibili in alternativa a quelli ora in uso dal personale TLC, se così fosse riteniamo grave che la S.V. non ritenga di informare le OO.SS., le quali hanno aperto la vertenza sindacale di cui in oggetto.
Per le questioni suesposte, ribadendo che le condizioni igieniche ambientali dei locali TLC siano oramai insostenibile, la scrivente O.S. richiede un incontro urgente a Codesta Amministrazione, riservandosi di intraprendere, se necessarie, azioni sindacali.
Palermo 29 aprile 2011
Coord. Prov. FP–CGIL VVF
Nicola PESCA
02.05.2011 – Abbiamo ricevuto e, di seguito, alleghiamo, una nota inviata al Direttore Regionale, dai compagni Bartuccio (FP–CGIL) e Milani (CGIL VVF), relativa ai rapporti tra Direzione e FP–CGIL VVF regionale in materia di commissioni paritetiche, conciliazioni, relazioni sindacali.
03.05.2011 – Abbiamo ricevuto e inoltrato al Capo Dipartimento ed al Capo del Corpo – con il sostegno della struttura nazionale – una nota della FP–CGIL VVF Taranto, relativa ad una richiesta di chiarimenti per quanto riguarda “l’emergenza allestimento tendopoli per accoglienza profughi a Manduria.”
Prot n. 23/2011 Taranto 02/05/2011
Al Capo Dipartimento dei VV.F.
Prefetto Dott. Paolo Tronca
Al Vice Capo Dipartimento dei VV.F.
Dott. Ing. Alfio PINI
E p.c.: Al Dott Giuseppe Cerrone
Ufficio Relazioni Sindacali
OGGETTO: emergenza allestimento tendopoli per accoglienza profughi a Manduria. Richiesta notizie.
Con due distinte note, le nn. 11/2011 e 15/2011 (allegate in copia), questa O.S. ha richiesto al Dirigente Provinciale, come previsto dall’art. 34 del Contratto Collettivo Integrativo di settore sottoscritto il 24/05/2000, un incontro per meglio chiarire le modalità ed i criteri di impiego del personale del Comando di Taranto, utilizzato per l’allestimento ed il presidio del campo di accoglienza profughi presso l’ex aeroporto Militare di Manduria.
A tutt’oggi non essendo pervenuta alcuna convocazione formale né alcun chiarimento scritto e, tenuto anche conto, dell’interruzione, a far data dal 01/05/2011, dell’impiego del personale presso il campo di accoglienza di Manduria, la scrivente FPCGIL VF Taranto, rappresenta la necessita che vengano chiariti con ogni urgenza i seguenti aspetti:
1) gli estremi del provvedimento formale , emanato da Codesto Dipartimento , riferito alla dichiarazione dello stato emergenziale;
2) Le modalità ed i tempi di pagamento del personale per:
– I servizi prestati nella fase del raddoppio dei turni, prevista dal 25 marzo al 02 aprile 2011;
– I servizi prestati in turno libero dal 3 al 30 aprile.
Si resta in attesa di un urgente riscontro.
Coordinatrice Provinciale FP–CGIL VVF Taranto
Rosanna RESTA
04.05.2011 – La vertenza del Comando di La Spezia, come certamente rammenterete, è sfociata nella dichiarazione dello stato di agitazione congiuntamente a CISL e UIL VVF.
Le precedenti polemiche con il CONAPO hanno portato alla lettera (allegata di seguito), che le OO.SS. CGIL CISL UIL territoriali hanno inviato a quel sindacato ed a tutto il personale
Infine, come si può evincere dal verbale (anche questo allegato) di conciliazione, la vertenza si è poi conclusa positivamente grazie alla richiesta avanzata dalla CGIL, e condivisa da CISL e UIL, i cui tre punti ottenuti hanno consentito di chiudere la questione con un risultato pieno e soddisfacente.
Per il Coordinamento Regionale FP–CGIL Liguria
Luca INFANTINO
Al CO.NA.PO sede prov.le La Spezia e p.c al personale tutto
Oggetto: comunicato in merito incontro avvenuto con primo dirigente
Ci viene subito da pensare da che pulpito viene la predica!!!!
E’ dalla sua fondazione che il CO.NA.PO ha visto come obiettivo numero uno, quale bersaglio e responsabile delle disgrazie del corpo nazionale VV.F. non l’amministrazione ma le OO.SS. maggiormente rappresentative, e si meraviglia se ogni volta che si deve lavorare insieme questo non crei un certo imbarazzo per chi è stato vittima di questa campagna.
Poi da un lato puramente tecnico-sindacale vista l’importanza del “principio” da salvaguardare nulla sarebbe costato al CO.NA.PO aderire con un proprio comunicato alle motivazioni, se condivise, della dichiarazione dello stato di agitazione.
A seguito della riunione svolta dalle OO.SS,nella quale nonostante l’ampia rappresentatività non era presente nessun rappresentante del CO.NA.PO, le scriventi OO.SS. sono state obbligate a dichiarare lo stato di agitazione per l’arroccamento da parte del primo dirigente su posizioni non condivisibili, non giustificate ai fini del servizio e di possibile danno economico nei confronti di personale già in difficoltà a seguito di idoneità parziali.
Si precisa che in quella sede le scriventi O.S. avevano cercato di tutelare, peraltro con gli stessi risultati negativi enunciati per gli altri colleghi, anche i diritti di un iscritto Conapo, anch’egli idoneo parziale, e anch’egli vittima di una decisione , dell’Ing. Fundarò, che non teneva conto né della volontà dell’interessato, né di un primo parere del medico del Comando.
Argomenti che saranno ben visibili nel verbale di contrattazione che non ci è stato ancora inviato!!!!!
Poi come per magia subito dopo uno stato di agitazione ad un mese dall’insediamento il CONAPO trova, in una riunione poco opportuna, visto lo stato di agitazione in atto, un primo dirigente più docile e malleabile, proprio sugli argomenti che lo porteranno a giustificarsi a livello regionale.
Ma guarda un po’ che coincidenza!!!!!
Allora invece di continuare voi a fare propaganda se l’interesse legittimo è quello di tutelare una categoria fortemente in difficoltà, quanto giova il vostro atteggiamento collaborazionista con un dirigente che ha un solo ed unico obiettivo ovvero quello di tenere chiusi i cordoni della borsa? A nessuno è venuto in mente che questo cambiamento di rotta forse è frutto dell’iniziativa proposta dalle OO.SS. che ha avuto risalto a livello nazionale?
Allora era più opportuno attaccare le OO.SS. provinciali che dichiarano lo stato di agitazione dopo una incontro nel quale non eravate presenti oppure proprio perché non presenti ma concordi, come da comunicazioni telefoniche avvenute, aderire con vostro comunicato e rafforzare la difesa del principio che le persone non sono numeri, non sono pedine che si possono spostare in funzione di un ragionamento strampalato che risponde solo alla speranza di risparmiare due euro?
Con il Vostro comportamento e con il comunicato in questione, avete scritto una bruttissima pagina del sindacato spezzino, assecondando il comportamento improprio di un Dirigente che fino ad ora aveva manifestato solo ostilità con chiunque avesse avuto occasione di incontrare?
Meditate gente, meditate!!!!
La Spezia, 18 aprile 2011
CGIL (MACCIONE Davide) CISL (PEDEMONTE Andrea) UIL (CECCHINI Stefano)
09.05.2011 – Il 3 maggio u.s. ha avuto luogo il tentativo di conciliazione conseguente alla proclamazione dello stato di agitazione regionale da parte di CGIL e CISL VVF: alleghiamo di seguito il relativo verbale.
Roma, lì 9.8.2011
Ministero della Difesa
Al Direttore Generale per il Personale Civile
D.ssa Enrica PRETI
Viale dell’Università, 4
00184 R O M A
E, per conoscenza, a:
Vice Capo di Gabinetto del Ministro
D.ssa Antonietta FAVA
Egregio Direttore Generale,
in merito alla circolare emanata in data 3 agosto con protocollo n. 54636 da codesta Direzione Generale relativa al d.lgs.119/2011 (Attuazione dell’articolo 23 della legge 4 novembre 2010, n. 183, recante delega al Governo per il riordino della normativa in materia di congedi, aspettative e permessi) pubblicato nella G.U. del 27.7.2011 e la cui entrata in vigore decorre dall’11 agosto 2011, questa Organizzazione sindacale esprime alcune valutazioni che contribuiscono ad una fattiva collaborazione tra l’Amministrazione e le parti sociali.
A nostro avviso dovrebbero essere tenute in considerazione le seguenti valutazioni, in merito all’applicazione delle norme che disciplinano i trasferimenti ex legge 104/1992, così come novellate dalle norme sopracitate.
ART. 33 L. 08.02.1992, n. 104
(TRASFERIMENTI)
Norma previgente
5. Il genitore o il familiare lavoratore, con rapporto di lavoro pubblico o privato, che assista con continuita’ un parente o un affine entro il terzo grado handicappato, ha diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro piu’ vicina al proprio domicilio e non puo’ essere trasferito senza il suo consenso ad altra sede.
Norma vigente
5. Il lavoratore di cui al comma 3 ha diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al domicilio della persona da assistere e non può essere trasferito senza il suo consenso ad altra sede.
2. MODIFICHE INTRODOTTE DALLA L. 04.11.2010, N. 183.
Si riporta una sintesi delle novità di interesse ai fini della mobilità:
a. Abrogazione del requisito della continuità ed esclusività dell’assistenza.
Il principale motivo di mancato accoglimento delle istanze da parte dell’Amministrazione, avallati dalla costante giurisprudenza amministrativa formatasi in materia, è stato la carenza di continuità ed esclusività della prestazione assistenziale al disabile.
Con le modifiche dal “collegato lavoro” scompare ogni riferimento normativo alla continuità ed esclusività dell’assistenza, in quanto espressamente abrogate le norme che prevedevano tali requisiti.
PRIMA il lavoratore doveva assistere con continuità ed in via esclusiva un parente o affine con handicap grave.
ADESSO, atteso che il comma 5 (trasferimenti) rimanda al comma 3 (permessi) per individuare i beneficiari dei trasferimenti, è necessario solo che il lavoratore assista un parente o affine con handicap grave, anche quindi saltuariamente e non in via esclusiva.
Depone in tal senso la volontà del legislatore del 2010 di abrogare espressamente ogni riferimento alla continuità ed esclusività della prestazione assistenziale.
b. Viene limitata la platea dei soggetti che possono fruire dell’agevolazione in relazione al grado di parentela o affinità.
PRIMA il lavoratore doveva avere un rapporto di parentela o affinità con la persona con handicap grave entro il terzo grado.
ADESSO il parente o affine da assistere deve essere ordinariamente entro il secondo grado (entro il terzo grado soltanto “qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i sessantacinque anni di età oppure siano anche essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti“.
Ricordiamo che, ai sensi degli articoli da 74 a 78 del codice civile, i gradi di parentela e affinità sono così determinati:
primo grado:
– parenti: figli e genitori
– affini: suoceri, genero, nuora;
secondo grado:
parenti: fratelli e sorelle; nonni e nipoti (diretti);
affini: cognati/e;
terzo grado:
– parenti: nipoti (figli di fratelli/sorelle), zii/e (paterni e materni); bisnipoti e bisnonni;
– affini: zii/e del coniuge.
c. Si deve trattare sempre di assistenza a persona con handicap grave.
Sia nell’attuale formulazione che nella precedente è previsto che la persona assistita debba avere un handicap grave.
Ricordiamo che tale requisito è previsto dal comma 3 dell’art. 3, legge 104/1992, che riportiamo:
“3. Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità. Le situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici“.
L’handicap grave (art. 3, comma 3) è rilevabile dalla certificazione sanitaria per l’accertamento dell’handicap.
d. Scompare ogni riferimento alla convivenza con la persona da assistere, prevista dalla precedente formulazione del comma 3 dell’art. 33, L. 104/1992.
Con la modifica introdotta dalla L. 183/2010, può beneficiare del trasferimento ex legge 104/1992 (art. 33, comma 5) il lavoratore che ha i requisiti per fruire dei permessi previsti dal comma 3 del medesimo articolo.
Il rimando al comma 3 (permessi), nella vecchia formulazione, poteva far rivivere il requisito della convivenza previsto da quest’ultima disposizione.
La contestuale riformulazione del comma 3 dell’art. 33, L. 104/1992, ad opera della L. 183/2010, ha opportunamente eliminato il richiamo alla convivenza in precedenza previsto (“3. …colui che assiste una persona con handicap in situazione di gravita’, parente o affine entro il terzo grado, convivente, hanno diritto a tre giorni di permesso mensile…“.
e. Scelta della sede di lavoro.
PRIMA il lavoratore che assisteva la persona con handicap grave poteva scegliere “la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio“.
ADESSO può scegliere “la sede di lavoro più vicina al domicilio della persona da assistere“.
In sostanza, chi assiste il parente con handicap può richiedere il trasferimento vicino al domicilio della persona da assistere e non più al proprio domicilio.
f. Un solo lavoratore può fruire dell’agevolazione per la stessa persona con handicap.
Come già anticipato, con le modifiche introdotte dalla legge 183/2010, può beneficiare del trasferimento ex legge 104/1992 (art. 33, comma 5) il lavoratore che può fruire dei permessi previsti dal comma 3 del medesimo articolo (“5. Il lavoratore di cui al comma 3 ha diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al…”).
Il secondo periodo del comma 3 citato prevede che: “Il predetto diritto (3 gg di permesso mensili) non può essere riconosciuto a più di un lavoratore dipendente per l’assistenza alla stessa persona con handicap in situazione di gravità“.
Perplessità sorgono se anche quest’ultima previsione (diritto riconosciuto ad un solo lavoratore per ciascun persona con handicap grave) possa estendersi anche ai trasferimenti di cui al comma 5. Si attendono, in merito, le circolari esplicative che verranno emanate dagli organi competenti.
E’ auspicabile, a tal fine, un’integrale revisione del sistema dei trasferimenti che veda anche la partecipazione attiva delle Organizzazioni Sindacali Nazionali, che hanno rappresentato più volte alla S.V., le difficoltà del personale civile, che nel formulare domanda di trasferimento ai sensi della legge 104/1992, pur in vigenza di regolamentazione della procedura da parte del CCNI DIFESA e da circolari emanate da codesta Direzione, hanno visto gli Stati Maggiori di Forza Armata, esprimere pareri in merito a tali trasferimenti, laddove la Direzione Generale è a nostro avviso l’unico organo competente ad emettere il parere.
Tale contributo che la FPCGIL DIFESA ha ritenuto di inviare a codesta Direzione è una condivisione sulle procedure e criteri dei trasferimenti e non sul merito.
In attesa di un sollecito riscontro,
si porgono Distinti Saluti
FPCGIL DIFESA
Noemi Manca
10.05.2011 – Malgrado lo sciopero del 14 aprile u.s. CGIL CISL USB e CONFSAL VVF non hanno ancora avuto alcun riscontro ed i motivi della vertenza sono tuttora in campo.
Allegata la nota con la quale, visto che la situazione non si è ancora sbloccata, le parti sindacali minacciano la proclamazione di un altro sciopero.
10.05.2011 – E’ stata esperita la procedura di conciliazione conseguente alla proclamazione dello stato di agitazione da parte di CGIL CISL UIL del Comando di Napoli. Allegate di seguito le conseguenti valutazioni di parte sindacale.
Napoli, 10 maggio 2011
Al Comandante VVF Napoli
Dott. Ing. Giovanni FRICANO
E, p.c.:
Ministro dell’Interno
On. Roberto MARONI
Capo dipartimento VVF SP DC
Prefetto Dott. Francesco P. TRONCA
Capo del Corpo Nazionale VVF
Dott. Ing. Alfio PINI
Prefetto di Napoli
Dott. Andrea DE MARTINO
Direttore reg.le VVF Campania
Dott. Ing. Guido PARISI
Oggetto: stato d’agitazione mancati pagamenti; esito tentativo di conciliazione.
La procedura di raffreddamento dei conflitti, tenuta secondo normativa a seguito della vertenza aperta da FP CGIL – FNS CISL – UIL PA Vigili del fuoco di Napoli riguardante i mancati pagamenti delle spettanze accessorie e l’organizzazione generale del Comando, ha palesato, qualora ce ne fosse bisogno, il momento drammatico attraversato dal Corpo Nazionale e l’inesistenza da parte dell’Amministrazione di una seppur minima intenzione di chiudere il debito nei confronti dei lavoratori.
Il Direttore regionale, Ing. Parisi, ha mostrato una mortificante impotenza dichiarando che il Dipartimento non dispone di fondi per compensare le prestazioni rese nell’anno 2010 e tutte le emergenze dal 2009 ad oggi; ha chiarito altresì, che saranno corrisposte le somme dovute per i residui riguardanti il 2009 e che sono disponibili risorse per quanto concerne il 2011 fino al mese di marzo; relativamente all’organizzazione del Comando si è deciso di dare avvio ad una serie di riunioni tese ad ottimizzare l’attuale assetto.
Le scriventi hanno dichiarato la loro ovvia quanto legittima insoddisfazione a nome dei lavoratori del Comando di Napoli che continuano a fornire il proprio contributo senza sapere se saranno o meno retribuiti; una posizione, quella del Dipartimento, moralmente e costituzionalmente inaccettabile che FP CGIL – FNS CISL – UIL PA Vigili del fuoco di Napoli, stigmatizzano pesantemente.
Il diritto alla retribuzione non può essere cosi facilmente eluso dallo stesso Stato, datore di lavoro, che ne sancisce l’obbligo; a fronte di quanto prospettato dall’Ing. Parisi, per conto del Ministero dell’Interno Dipartimento dei Vigili del fuoco, le scriventi comunicano che adiranno ulteriori e più incisive azioni sindacali a tutela dei propri iscritti e di tutti i lavoratori Vigili del fuoco di Napoli.
Giuseppe SCUOTTO (FP CGIL) – Ernesto STRINO (FNS CISL) – Carmine CRISTIANO (UIL PA VVF)
12.05.2011 – Il 3 maggio u.s. ha avuto luogo il tentativo di conciliazione conseguente alla proclamazione dello stato di agitazione regionale da parte di CGIL e CISL VVF e le parti hanno positivamente concordato di sospendere la procedura di Conciliazione per consentire di fornire le risposte ai problemi segnalati, entro i successivi 30 giorni.
La volontà delle parti di ritrovare un rinnovato spirito costruttivo sembra già pregiudicata: allegata di seguito la nota CGIL CISL VVF con la quale si chiede la sospensione del 2° Corso Regionale USAR.
13.05.2011 – Alleghiamo di seguito la nota CGIL CISL VVF in merito alla gestione della colonia marina, nonchè la nota CGIL CISL UIL VVF in merito ad uno stage per il personale SAF: entrambe denunciano un comportamento del 1° dirigente poco consono ad un corretto sitema della relazioni sindacali.