04.06.2011 – Abbiamo ricevuto ed alleghiamo di seguito una nota del Coordinatore Provinciale FP–CGIL VVF, Salvatore Di Dio, con la quale viene denunciata la condizione di estrema difficoltà in cui versa il Distaccamento Porto di Catania.
Al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Alla Direzione Centrale per l’Emergenza e il Soccorso Tecnico Area IV.
Attività di soccorso speciale: soccorso acquatico, portuale e servizio sommozzatori – Roma
Alla Direzione Regionale dei VVFSPDC Sicilia – Palermo
Al Comando Provinciale VV.F. di Catania
p.c. Coordinamento Nazionale FPCGIL VVF – Roma
p.c. Coordinamento Regionale FPCGIL VVF Sicilia – Palermo
Oggetto: Soccorso Portuale Catania.
Egregi Dirigenti,
ancora una volta dobbiamo denunciare la scarsa attenzione da parte dell’Amministrazione al tema del soccorso portuale. Da più di 2 mesi la Sezione Navale di Catania non dispone di alcuna Unità Navale Antincendio: le due in dotazione sono fuori servizio, una delle quali da più di 3 anni (l’infausta serie 1000).
Dobbiamo evidenziare alcuni paradossi che risaltano sulla gestione centrale del soccorso portuale: da un lato si investono, a nostro avviso giustamente, risorse per formare personale altamente qualificato sia come istruttore che come specialista nautico; per dotare il personale specialista di nuove uniformi finalmente idonee al peculiare servizio.
Dall’altro lato si tagliano drasticamente i fondi per le spese della gestione del soccorso portuale così da costringere i Comandi a non poter effettuare né la manutenzione ordinaria né quella straordinaria e, nel caso della Sezione Navale di Catania, costringe gli operatori del soccorso a stare per mesi “ormeggiati” in banchina e sentirsi mutilati della loro professionalità, inermi davanti alle crescenti richieste di soccorso in mare, considerato l’esponenziale sviluppo commerciale e diportista del porto di Catania e Riposto. Si aggiunga a tutto questo l’attuale assenza dell’imbarcazione in dotazione al locale Nucleo Sommozzatori.
Venendo ora alle richieste concrete che questa O.S. vuole porre chiediamo, in ordine, alla Direzione Centrale di accreditare le risorse necessarie per poter rimettere in servizio, il più presto possibile, almeno una delle due Unità.
Alla Direzione Regionale chiediamo di effettuare una ricognizione in tutte le Sezioni Navali presenti in Sicilia e verificare la presenza di un’U.N.A. disponibile e funzionante per dislocarla temporaneamente a Catania, nell’attesa del ripristino di quelle in dotazione.
Infine, al Comando chiediamo di prendere atto della scarsa attenzione riservata negli ultimi anni al soccorso in oggetto e da adesso rilanciarlo e ridargli vigore attraverso un complessivo e radicale cambio di marcia e di conducente.
In attesa di un sollecito e gradito riscontro si porgono distinti saluti.
Salvatore DI DIO
04.06.2011 – Il 13 maggio u.s. CGIL CISL UIL VVF avevano inviato una nota al Dirigente in merito ad uno stage per il personale SAF, denunciando di fatto un comportamento poco consono ad un corretto sitema della relazioni sindacali; la questione evidentemente non è ancora chiusa: alleghiamo di seguito la nota della FP–CGIL VVF sul medesimo argomento.
Al Dirigente Provinciale
Ing. Carlo FEDERICO
e p.c.: Al Dott. Ing. Michele di Grezia
Direttore Regionale. V.V.F. PUGLIA
Oggetto: Risposta – Stage SAF e ordine di servizio N° 283.
Egregio Dirigente,
facendo seguito alla nota prot. N. 5107 del 19/05/11, con la quale la S.V. esordisce affermando che le decisioni prese dai responsabili dei vari settori sono sempre concordate con il Dirigente, la scrivente, purtroppo, dissente da tale affermazione e ribadisce che ciò a tutt’oggi non si verifica.
Infatti, richiamando uno degli ultimi accadimenti quale esempio, basta vedere cosa accade al Distaccamento Porto, dove Lei, personalmente, aveva dato disposizione che una sola unità non doveva rimanere presso il Distaccamento, anzi, nel caso in cui ciò si fosse verificato, bisognava inviare anche una unità vv.d..
Anche in quella occasione, la scrivente era dovuta intervenire con note e con reclami diretti verso la Sua persona, cercando di capire chi avesse dato disposizioni diametralmente opposte alle Sue e, contestualmente, chiedendoLe di intervenire per scongiurare simili accadimenti.
Sarebbe poi il caso, cosi come previsto dal CCNL, che le circolari e le note fossero divulgate anche alle OO.SS., piuttosto che tenerle chiuse nei cassetti, o meglio nei PC, a conoscenza di “pochi”, per poi essere divulgate al momento opportuno giustificando un simile comportamento con la banale scusa della mancanza di tempo, o di semplice dimenticanza.
Sarebbe stato opportuno stabilire criteri validi per ogni evenienza, non modificarli di volta in volta a piacimento, o a secondo chi si vuole “accontentare”.
Le rammentiamo che non siamo una azienda privata dove il padrone può decidere a piacimento chi merita e chi no.
Siamo dipendenti pubblici! Controllori e controllati direttamente dai cittadini, ed i rappresentanti del personale hanno anche la missione di controllare la P.A. in termini di trasparenza ed efficienza.
Per tale motivo le norme del pubblico impiego prevedono sistemi e graduatorie rigidi e trasparenti per le attribuzioni di mansioni, incarichi e promozioni.
Lo scopo è quello dell’obiettività, scevra da ogni possibile sospetto; questo atteggiamento di “attribuire funzioni arbitrarie ” è un pericoloso vulnus che abbiamo dovere, non solo morale, di denunciare e contrastare.
La nostra nota è quanto mai giustificata ed è piena di contenuti; solo chi volutamente non vuol vedere ciò che è evidente, lascia trasparire una realtà differente.
Altra questione della nota: chiediamo … quando il dirigente deve comunicare con il personale? Fino ad qualche tempo fa si usava carta intestata, si usavano ordini di servizio, comunicazioni con la dicitura “d’ordine del Comandante” e, anche Lei, quando ha avuto bisogno di comunicare con il personale, fino ad oggi, ha utilizzato l’e-mail del Comando e non certo la sua personale, con tanto di relativo protocollo.
Come mai questo cambio di tendenza? Stiamo assistendo, anche in questo caso, alla personalizzazione degli uffici? Non corriamo il rischio che un giorno ci possano essere delle schegge impazzite che operano per conto personale?
La sua risposta alla nostra nota, lascia intendere che in futuro, anche gli altri settori utilizzeranno questo metodo personalistico e non istituzionale per informare i componenti delle varie specializzazioni.
Per quanto sopra, infine, si chiede di conoscere e di divulgare la lista di tutti coloro che svolgono mansioni all’interno del Comando, chi ha tutti i titoli in regola e ha effettuato il previsto mantenimento.
Il Coordinatore Provinciale
Mino TASSO
06.06.2011 – In allegato la proclamazione dello stato di agitazione e la richiesta di superiore contrattazione; il motivo del contendere è la disposizione ed il successivo “chiarimento” del Capo del Corpo, la trasposizione di queste disposizioni fatte dal Direttore Regionale e l’applicazione delle stesse da parte del Comando.
Disposizioni, a nostro avviso, falsate dalla mancata visione delle attuali condizioni degli organici e della carenza di qualificati, dalla imposibilità di rendere le sedi distaccate autonome, causando continui spostamenti di personale, e dalla cancellazione della contrattazione di secondo livello, che aveva predisposto un accordo per l’apertura anche in carenza di personale di una nuova sede distaccata: non essendo venute a cadere le condizioni che avevano reso possibile l’accordo, non troviamo corretto che una disposizione di carattere generale infici quanto concordato sul piano locale per superare le difficoltà territoriali e alleviare il disagio del personale causato da croniche carenze strutturali di personale e qualificati.
Auspichiamo che su questa tematica la battaglia che stiamo portando avanti a livello territoriale ci sia il coinvolgimento delle altre OO.SS, ma allo stato attuale, in splendida solitudine, sia fatta propria e seguita con attenzione dalla nostra struttura nazionale, avendo tale questione carattere di principio ed affermazione dell’importanza e della validità delle contrattazioni che, a livello provinciale, noi svolgiamo coi dirigenti (facciamo presente che detto accordo era stipulato in regime di presenza dell’articolo di contratto in argomento).
Il Coordinatore Provinciale FP–CGIL VVF
Luca Incerti
08.06.2011 – Abbiamo ricevuto ed alleghiamo di seguito l’appello al voto referendario del 12 e 13 giugno pp.vv., da parte del Coordinatore Provinciale FP–CGIL VVF, Renato Motta.
QUORUM SI GRAZIE
IL 12-13 Giugno si voterà per i 4 referendum, dobbiamo fare un ultimo sforzo per portare più persone possibili ai seggi.
Dopo le amministrative, arrivare al quorum e vincere i referendum sarà la svolta per il cambiamento della vita politica e sociale del nostro Paese, abbiamo questa grande opportunità, dal basso, per costruire con l’esercizio del voto un’alternativa, dove l’acqua è un bene primario e pubblico inalienabile e inestimabile da rendere sempre accessibile a tutti che non si può mercanteggiare, il nucleare ha fallito sia come sicurezza che come economicità ed il legittimo impedimento, essendo una legge ad personam, non rende uguali tutti i cittadini davanti alla legge.
08.06.2011 – Il 3 maggio u.s. ha avuto luogo un primo tentativo di conciliazione conseguente alla proclamazione dello stato di agitazione regionale da parte di CGIL e CISL VVF; il 6 giugno u.s. la procedura si è definitivamente conclusa con esito negativo, pertanto, di seguito ne alleghiamo il relativo verbale.
08.06.2011 – Abbiamo ricevuto ed alleghiamo di seguito una nota di CGIL CISL UIL USB MIlano che contesta al Dirigente un uso improprio di pensionati nelle attività del Comando.
CGIL CISL UIL USB
COORDINAMENTI PROVINCIALI VIGILI DEL FUOCO MILANO
COMUNICATO A TUTTO IL PERSONALE IN SERVIZIO ED IN QUIESCENZA
VVF Milano: Il mattino ha l’oro in bocca…ma la terza età gli euri in tasca!
A seguito delle conferme avute dal dirigente provinciale di Milano, abbiamo appreso che per i colleghi in pensione c’è la possibilità di iscriversi nelle liste del personale Volontario, ed oltre ad essere richiamati per servizio di soccorso, potranno svolgere alcuni delicati servizi facenti parte dell’organizzazione del comando, che fino a pochi mesi prima erano competenza di personale qualificato in servizio.
Tutto ciò ovviamente con un riscontro economico, in quanto la prestazione è remunerata!
Dopo la risposta evanescente che ci è stata fornita per iscritto dal primo dirigente, per quella strampalata esigenza di trasparenza e pari opportunità, abbiamo invitato il comando non tanto ad informare le OO.SS. sull’argomento perché è diventata una procedura superflua, ma almeno ad emanare una disposizione che comunichi a tutti i potenziali interessati tali possibilità, chiarendo magari anche i termini economici.
Detto questo e verificato che sarebbe da abolire il termine “personale collocato a riposo”, visto che si proseguono le attività ne più ne meno di quando si era in servizio effettivo, il primo pensiero va ai consueti ritardi dei pagamenti di missioni, indennità accessorie, etc etc,
Da considerare anche l’aspetto sociale, in quanto di fatto si sacrifica un mercato del lavoro precario, a favore di una generazione che ha “già dato” il suo importante contributo e che dovrebbe lasciare spazio ai giovani.
Mah, staremo a vedere… e colleghi in pensione, sotto con le domande!
10.06.2011 – A fronte del pesantissimo ed inaccettabile ritardo nel pagamento delle spettanze relative alla calamità che ha colpito Messina nel mese di ottobre 2009, nonchè alla campagna boschiva 2010, il 10 maggio u.s. le OO.SS. CGIL CISL UIL RDB CONFSAL CONAPO VVF avevano proclamato lo stato di agitazione; ieri si è conclusa la procedura di conciliazione i cui esiti, come si evince dal verbale di seguito allegato, sono stati negativi.
08.06.2011 – Abbiamo ricevuto, ed alleghiamo di seguito, la nota del Coordinamento Aree della Formazione che contesta la modifica unilaterale dell’orario di servizio di personale SATI addetto alla conduzione dell’impianto termico (O.d.G. allegato), sia per il mancato rispetto di diritti e tutele di tale personale, sia perchè una modifica dell’orario di tale portata deve essere affrontata contrattualmente sul piano nazionale e deve riguardare tutto il personale SATI e non solo quello delle SCA.
10.06.2011 – Allegata di seguito la proclamazione dello stato di agitazione da parte di CGIL CISL UIL CONFSAL RDB VVF, a fronte della pesante carenza di personale amministrativo.
Al Direttore Regionale VV.F. Calabria
Dott. Ing. De Angelis Claudio
E p.c.: All’Ufficio Territoriale del Governo, Prefettura di Crotone
Al Comandante Provinciale VV.F. Crotone
Dott. Ing. Marcello Lombardini
Alle OO.SS. Segr. Nazionali e Regionali
OGGETTO:Stato D’agitazione Personale VV.F. Comando Crotone.
Le scriventi OO.SS., in merito alla lettera inviata in data 25/01/2011 dove si chiedeva un incontro con la S.V. per la problematica dei Capi Area 8° livello da assegnare al servizio Amministrativo, ad oggi non hanno avuto notizie in merito.
Nostro malgrado siamo arrivati a dover ricorrere a questa determinazione in conseguenza della non più sostenibilità delle carenze di organico delle figure sopra citate del Comando.
Inoltre, l’unica figura amministrativa in servizio presso il nostro Comando è stata temporaneamente assegnata presso la Direzione Regionale.
Certi di un vostro riscontro positivo, le porgiamo distinti saluti.
Crotone, 8 giugno 2011
ERMANNO GIUSEPPE (CGIL) IERARDI GIUSEPPE (CISL) CRUGLIANO VINCENZO (UIL) ZIZZA GIUSEPPE (CONFSAL) RUBINO RAFFAELE (RDB)
11.06.2011 – Allegata di seguito la nota di CGIL CISL e UIL VVF al Direttore Regionale per lamentare il malcontento ed il disagio del personale, nonchè una condizione del servizio sempre più precaria; i Sindacati, “qualora non si avessero a breve segnali positivi, o meglio atti concreti in merito a quanto rappresentato, saranno costretti a proclamare lo stato di agitazione di tutto il personale della Regione a tutela dei diritti e della dignità dei VVF Marchigiani.”
11.06.2011 – Allegata di seguito la nota del Coordinamento Provinciale FP–CGIL VVF, inviata al vertice politico amministrativo e tecnico del Corpo, con la quale si lamenta il pesante ed inaccettabile ritardo nel pagamento delle competenze economiche al personale.
Frosinone, 10 giugno 2011
All’ On. Francesco NITTO PALMA
Sottosegretario di Stato all’Interno
Al Prefetto Francesco Paolo TRONCA
Capo Dipartimento Vigili del Fuoco, Soccorso Pubblico e Difesa Civile
Al Capo del Corpo Nazionale VIGILI DEL FUOCO
Dott. Ing. Alfio Pini
Al S.ig Direttore Regionale VIGILI DEL FUOCO – LAZIO
Dott. Ing. Domenico Riccio
E p.c.
Al Sig. Prefetto di Frosinone
Al Comandante Provinciale VIGILI DEL FUOCO FROSINONE
Dott. Ing. Maurizio Liberati
Alla Segreteria Nazionale e Regionale C.G.I.L. VV.F.
Alla Segreteria Nazionale, Regionale e Provinciale Funzione Pubblica C.G.I.L.
OGGETTO: Richiesta pagamento servizi di emergenza.
La scrivente O.S. C.G.I.L. VV.F. chiede un urgente intervento da parte di tutti i destinatari della presente affinché si adoperino per il pagamento degli emolumenti dovuti al personale che ha operato in condizioni estreme negli interventi dovuti alle emergenze nazionali quali:
– il terremoto dell’Aquila (a partire dal primo gennaio 2010);
– l’alluvione di Messina (a partire dal mese di ottobre 2009).
Si ritiene necessario dover sollecitare quanto sopra citato, in quanto a tutt’oggi non si ravvisano soluzioni al problema relativo al pagamento delle spettanze da parte di chi di competenza, nonostante il personale ancora attenda di essere retribuito per il servizio reso già da tempo e nonostante il personale che effettua servizio di A I B non percepisca le competenze spettanti sin dal primo gennaio 2010.
In considerazione del fatto che – avendo operato in condizioni estremamente rischiose, gravose e disagevoli – i lavoratori aspettano giustamente di essere retribuiti, si ritiene l’atteggiamento dell’Amministrazione oltremodo offensivo.
Teniamo comunque a precisare che elogi e apprezzamenti da parte delle Autorità e dei cittadini per il lavoro di soccorso in emergenza sono ovviamente particolarmente graditi da parte dei lavoratori, ma gli stessi ritengono che sia altresì indispensabile provvedere quanto prima anche al doveroso riconoscimento economico ad oggi maturato.
Si chiede pertanto che ciascuno, per quanto di sua competenza, si adoperi affinché la situazione possa prontamente essere risolta, onde evitare, da parte del personale, l’attuazione di forme di protesta e di lotta, se non addirittura di adire le vie legali.
Il Coordinatore Provinciale C.G.I.L. VV.F.
Luciano Ianni
21.06.2011 – Abbiamo ricevuto e, di seguito, pubblichiamo, una riflessione del Coordinamento Aree della Formazione FP–CGIL VVF che, a partire dalla sentenza in parola, prova ad individuare le ragioni e le eventuali responsabilità che stanno provocando la deriva del Corpo ed una condizione professionale delle lavoratrici e dei lavoratori sempre peggiore.
La FP CGIL VVF lo aveva detto!
Tanto trambusto per un concorso che rischia di paralizzare i Vigili del Fuoco? Proviamo a riflettere su cosa sta andando bene nel Corpo Nazionale! La risposta è NULLA proprio NULLA di NULLA.
Fermi, immobili, se non addirittura arretrati, grazie ad una riforma frutto della connivenza sciagurata tra l’Amministrazione e talune OO.SS. che, a danno fatto, non hanno il coraggio di ammettere quanto inadeguata e ingannevole sia stata per i lavoratori.
Potremmo infierire con facile ardore, ma sarebbe come sfondare una porta aperta, sparare sulla Croce Rossa.
Emergenza, formazione, prevenzione e, come se non bastasse, Opera Nazionale Assistenza, che rischia il botto per inadeguatezza della gestione e mancanza di fondi.
Niente gira come dovrebbe e i lavoratori del Corpo, oltre a non essere adeguatamente remunerati, rischiano quotidianamente la vita senza neanche avere una crescita professionale certa.
Aprite gli occhi compagni, lavoratori e lavoratrici del Corpo Nazionale, non siamo in un video gioco dove terminata la partita si può decidere se spegnere o ricominciare tutto da capo; quanto abbiamo fortemente ottenuto con le lotte sta venendo meno; le tanto decantate riforme che qualcuno ha sostenuto, ed altri hanno combattuto, stanno portando il Dipartimento dei Vigili del Fuoco al collasso.
La nostra classe dirigente vittima di un processo che poco si addice alla categoria, brancola nel buio e deve giornalmente fare i conti con regolamenti poco elastici e con una legge, la 252, padrona dei ricorsi.
Ebbene, lo rivendichiamo con orgoglio, la FP CGIL VVF ha lottato fino alla fine contro questa riforma e continua a farlo giornalmente; i fautori, falsi vincitori però continuano violentemente ad ingannare i lavoratori cercando vie di uscita che non esistono.
La CGIL VVF di errori nel corso degli anni ne può aver fatti, ma di così grande devastazione mai; quello della publicizzazione è un errore troppo grosso e per questa operazione i responsabili esistono, a partire dalla CISL, sino ad arrivare alla nostra controparte, l’Amministrazione.
La CGIL non aderisce da tempo a iniziative, manifestazioni o scioperi promossi dalle altre due OO.SS. Confederali e questo, lavoratori, non è un caso.
Una volta l’unità sindacale si basava su fondamenta di diritto e tutela.
Oggi, alcuni, sono al servizio dei governi di turno; gli accordi firmati da UIL e CISL hanno di fatto arretrato i lavoratori, sia contrattualmente, che rispetto a tutti i diritti personali e sindacali, a partire da quanto accaduto nell’accordo Fiat con Marchionne, sino ad arrivare alla nostra pubblicizzazione.
E questo non può essere smentito!!!
Il Coordinamento FP CGIL VVF
Aree della Formazione