Modello di diffida – lavoratori precari – stabilizzazioni

NOTA
sui lavoratori precari delle Funzioni Centrali
che rientrano nel processo di stabilizzazione delle finanziarie 2006/2007

 
Come vi avevamo anticipato in una nota del Dipartimento Welfare, il 15 ottobre la Camera dei Deputati ha licenziato il testo dell’art.37/bis del ddl 1441 quater.

L’effetto che questa norma, se approvata definitivamente, avrà sul futuro dei lavoratori precari della Pubblica Amministrazione sarà disastroso.

Nell’intento di promuovere qualsiasi iniziativa possibile a tutela di questi lavoratori, abbiamo predisposto un prototipo di diffida – significazione per le lavoratrici ed i lavoratori precari delle Funzioni Centrali.
Attraverso questo atto di diffida si intendono ribadire i doveri che le Amministrazioni hanno nei confronti dei lavoratori precari per i quali è iniziato, ai sensi delle Finanziarie 2006 e 2007, un processo di stabilizzazione e che tutte le omissioni o i ritardi nel portare a compimento le graduatorie e le relative assunzioni saranno causa di conseguenti azioni legali nei confronti delle stesse.
Vi alleghiamo il testo che, compilato con i dati richiesti, potrà essere distribuito tra i lavoratori con l’indicazione di firmarlo in doppia copia originale, consegnandone una all’Amministrazione di appartenenza e l’altra da conservare come ricevuta facendo apporre sulla stessa il protocollo di avvenuta consegna.
Roma, 24 ottobre 2008

Il Segretario Nazionale FP CGIL
Funzioni Centrali

Alfredo Garzi

 
 
 

Documento dipartimento sindacale sugli effetti dei provvedimenti governativi "Memoria"

 
Documento del Dipartimento sindacale che illustra gli effetti dei provvedimenti governativi relativamente agli stanziamenti per i rinnovi contrattuali e non solo.
Si tratta di una cronistoria degli argomenti trattati nell’ultimo periodo accompagnate dai dati che smentiscono le affermazioni del Governo Berlusconi.

Il Coordinatore Nazionale FP CGIL
Funzioni Centrali

Vincenzo Di Biasi

 

Documento del dipartimento Sindacale

 

 
Documento del Dipartimento sindacale FPCGIL in merito all’accordo sul nuovo modello contrattuale
 

 
 

 

Dati definitivi Referendum 9 e 10 febbraio 2009

 
 
Di seguito la tabella con i dati definitivi del Referendum tenutosi nelle Funzioni Centrali.

Come potrete vedere, il risultato è stato straordinario, come già avevamo anticipato nei primi commenti. Oltretutto giova ricordare che in molti luoghi di lavoro, sia la dirigenza, sia i rappresentanti di altre organizzazioni sindacali hanno messo in atto, ogni sistema per evitare che il personale andasse a votare.

Il dato della partecipazione evidenzia, invece, che tantissime lavoratrici e tantissimi lavoratori hanno voluto esprimersi. Lo hanno fatto pubblicamente, visto che per votare bisognava firmare e presentare un documento.

Siamo stati capaci di raggiungere circa l’80% di tutti i dipendenti dei tre comparti. Un risultato vicinissimo a quello che si raggiunge quando votiamo per le RSU, con la piccola differenza che questa volta eravamo da soli ad organizzare la consultazione.

In tutti e tre i Comparti, i No superano il numero degli iscritti (dati al 31.12.2006) alle Organizzazioni sindacali che hanno sottoscritto i contratti. Questo dato denuncia un problema sostanziale di rappresentatività della sottoscrizione degli accordi.
La grande differenza tra il numero dei votanti e, da una parte il numero dei voti che avevamo realizzato nelle RSU, circa la metà, dall’altra il numero degli iscritti alla FPCGIL, meno di un terzo, rafforzano la questione appena citata della rappresentatività. Non potendo ribaltare automaticamente questa rappresentanza anche su questioni diverse dai contratti, vale però la pena di lavorare per vedere se, almeno una parte significativa di questa differenza, possa essere tradotta in nuove iscrizioni alla nostra organizzazione.

E’ chiaro che questo risultato, realizzato, anche questo da ricordare, in due settimane, lo si deve soprattutto all’impegno di tutte le delegate e di tutti i delegati nei posti di lavoro che, ancor prima della campagna referendaria, sono stati presenti tutti i giorni nei posti di lavoro e, con il loro impegno, hanno rappresentato le ragioni della FPCGIL.

Sapevamo che sarebbe stato difficile avere conseguenze immediate sui contratti dei Comparti coinvolti, così come sapevamo che l’opposizione alle scelte del Governo e il contrasto alla politica sindacale di CISL e UIL è di lunga durata, ciononostante questo risultato straordinario ha già prodotto effetti politici importanti: si è determinato un approccio diverso di CISL e UIL sul proseguo della stagione contrattuale; le amministrazioni centrali hanno ora la consapevolezza del maggior seguito, nonché della capacità di mobilitazione, che la nostra organizzazione ha, anche in settori in cui, tradizionalmente, non siamo i più rappresentativi. Tutto questo, con il continuo impegno che sapremo mettere in campo, produrrà altri frutti a breve e medio termine.
Roma, 9 marzo 2009

Il Segretario nazionale FPCGIL
Funzioni Centrali e Agenzie Fiscali
(A. Garzi)

 
 
 

Nota Dipartimento Sindacale

 

Nota del Dipartimento Sindacale FP CGIL sulla Previdenza complementare in relazione ad un comunicato UIL PA Difesa che promuove iniziative legali sull’argomento. 

   

FP CGIL NAZIONALE
Vincenzo Di Biasi

 
 

Eventi

Le carceri esplodono, noi le portiamo in piazza. 10 Proposte per uscire dall'emergenza 28 Ottobre 2010 – Roma, Piazza Montecitorio ore 10:00 – Fp Cgil – Coordinamento Nazionale Polizia Penitenziaria

locandina iniziativa "Le carceri esplodono noi le portiamo in piazza

Il 28 Ottobre la Fp-Cgil sarà in Piazza Montecitorio a Roma, a partire dalle ore 10:00, e contestualmente in sit-in davanti a tutte le Prefetture d’Italia, per denunciare l’emergenza umanitaria vissuta nelle carceri italiane, le pesanti condizioni di lavoro degli operatori e lanciare 10 proposte per affrontare la crisi. Monteremo in piazza tre celle per testimoniare visivamente il dramma della vita in carcere e per cercare di rompere il silenzio delle istituzioni.

All’iniziativa, intitolata “le carceri esplodono, noi le portiamo in piazza. 10 proposte per uscire dall’emergenza”, oltre agli operatori, ai delegati dell’Fp-Cgil e a quanti in queste ore stanno facendo pervenire la loro adesione, prenderanno parte, tra gli altri: Rossana Dettori, Segretaria Generale dell’Fp-Cgil Nazionale, Patrizio Gonnella, Presidente dell’Associazione Antigone, esponenti del mondo politico, dell’associazionismo, del volontariato.

Gli organi di stampa sono invitati a partecipare.

Roma, 22 ottobre 2010

 

 

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Rassegna stampa

 
 
Alcune immagini
 
Roma, Montecitorio: ricostruzione celle come dovrebbero essere, come sono, come saranno
 
rappresentanti personale penitenziario intervento Francesco Quinti, Coordinatore Comparto Sicurezza FP CGIL
 
ricostruzione cella com'è oggi ricostruzione cella come dovrebbe essere
 
ricostruzione cella come sarà
 
le celle ricostruite in piazza Montecitorio rappresentanti personale penitenziario
 
Rossana Dettori, Segretaria generale FP CGIL interviste a Rossana Dettori e Francesco Quinti
 

NEWS

Italiani soddisfatti dei servizi sanitari. L'indagine del Censis.

 
Si pubblicano un articolo della Discussione sulla Ricerca del Censis “La soddisfazione degli italiani per la sanità”, condotta su indicazione del Ministero della Salute e il testo completo della Ricerca pubblicata sul numero 5° dei Quaderni della Sanità.
 

Indennità di Amministrazione e pensionabilità

 
Ai Coordinatori tutti

Vi inviamo un documento sulla problematica della Indennità di Amministrazione e sulla sua pensionabilità.
Quanto contenuto nel documento riassume in generale l’insieme della materia pensionistica ed il rapporto che vi è fra Indennità di Amministrazione e determinazione della pensione.
Con esso pensiamo di contribuire al vostro lavoro quotidiano che vi mette di fronte alle proposte di continue sollecitazioni a proporre ricorsi giurisdizionali sull’argomento.
Roma, 19 marzo 2008

p. FPCGIL Funzioni Centrali
(V. Di Biasi)

 
 

Decreto legge 112/2008 ("Decreto Tremonti")

 
Come è ormai noto il Governo con l’emanazione del decreto legge n.112 del 25 giugno ha mostrato tutta la sua devastante acrimonia nei confronti del lavoro pubblico e dei lavoratori pubblici.
Quanto contenuto nel decreto è la dimostrazione ulteriore, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che dietro alla strumentalità dell’offensiva sui “fannulloni” e sugli “assenteisti” si nascondeva, fomentando il qualunquismo ed il populismo, il vero volto ed il vero obiettivo della iniziativa politica di destrutturazione e conseguente demolizione dei servizi pubblici e del lavoro pubblico…
 
Leggi tutta la nota nell’allegato

 

Diritto di partecipazione alla Contrattazione Integrativa e Delibera Aran 15/2009 – Comunicato di Alfredo Garzi Segretario Nazionale FP CGIL

 
Anche l’Aran si esprime riconoscendo quello che la FPCGIL ha sempre sostenuto sul diritto ad essere convocati ai tavoli della contrattazione integrativa, per il fatto di aver sottoscritto il quadriennio normativo.

E’ ovvio che il parere pubblicato oggi dall’ARAN non è dirimente per la nostra posizione in materia, in quanto abbiamo sempre sostenuto e lo sosteniamo anche oggi, che i pareri dell’Aran non solo non sono vincolanti per il sindacato ma neanche hanno valore di indirizzo. Ciò non può, invece, essere sostenuto per le Amministrazioni pubbliche che fanno riferimento, per il sistema contrattuale, alla stessa Agenzia.

Grazie alla fermezza della nostra azione, concretizzatasi nella determinazione da parte dei rappresentanti FPCGIL di posto di lavoro, territoriali e nazionali, a non far passare le iniziative illegittime e antidemocratiche, anche attraverso azioni legali, abbiamo sconfitto la protervia autoritaria. Così come ringraziamo le lavoratrici e i lavoratori che sono insorti, al nostro fianco, in difesa dei diritti elementari. Si chiude così una vicenda esemplare.

L’azione della CGIL, che in questi mesi ha messo in campo una lunga e forte azione di mobilitazione, realizza risultati nella difesa dei diritti del lavoro.

Adesso ci aspettiamo le scuse, sia da parte dei dirigenti delle amministrazioni, sia dai rappresentanti sindacali, che hanno pubblicamente chiesto e perseguito l’esclusione della FPCGIL dalla contrattazione integrativa. Scuse rivolte soprattutto ai lavoratori che rappresentiamo, indipendentemente dall’iscrizione ad un sindacato.

Lavoratori ai quali è stato ridotto lo stipendio attraverso il taglio del salario accessorio; che ancora aspettano la stabilizzazione del posto di lavoro o almeno il rinnovo del contratto; lavoratori ai quali sono stati applicate norme inique come quelle sulla malattia; che hanno ricevuto un’elemosina piuttosto che un rinnovo contrattuale dignitoso.

Lavoratori che non si meritano lo squallido teatrino che aveva messo in scena l’esclusione della FPCGIL dalle trattative. Lavoratori che, al contrario, si meritano rispetto e tutto l’impegno possibile per sostenere i loro diritti e le loro condizioni di lavoro ed economiche, attuali e future. 

Il Segretario nazionale FP CGIL Funzioni Centrali e Agenzie Fiscali Alfredo Garzi

Roma, 19 marzo 2009
 

 
 
 

Riforma assetti contrattuali – accordo separato sul Pubblico Impiego

 

 

Il 30 aprile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri si è consumato l’ennesimo strappo delle più elementari relazioni sindacali e democratiche per opera del ministro Brunetta che ha impedito alla CGIL di partecipare alla trattativa. 

Di seguito il testo dell’ “Intesa per l’applicazione dell’accordo quadro sulla riforma degli assetti contrattuali del 22 gennaio 2009 ai comparti contrattuali del settore pubblico” sottoscritto dal ministro Brunetta con CISL, UIL, UGL ed altri sindacati.

Nel merito non possiamo che ribadire le critiche rivolte a suo tempo all’accordo del 22 gennaio 2009 poiché l’intesa del 30 aprile conferma, fra l’altro, il taglio medio del 30% degli incrementi per i prossimi rinnovi contrattuali.

Roma, 4 maggio 2009

p. Dipartimento Sindacale
(V. Di Biasi)

 

Intesa per l’applicazione dell’Accordo quadro sulla riforma degli assetti contrattuali del 22 gennaio 2009 ai comparti contrattuali del settore pubblico
Roma, 30 aprile 2009 
 

 
 

Nota Fp Cgil

 

 
 
Come è ormai noto, Il Ministro Brunetta ha avviato l’iter per l’approvazione del decreto attuativo della legge n.15.

Un provvedimento che interviene sulla disciplina del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici (dirigenti e non), della contrattazione collettiva (nazionale e integrativa), delle elezioni RSU e della rappresentatività con effetti devastanti sui processi di riforma del rapporto di lavoro e della contrattazione avviati con il decreto legislativo n.29 del 1993.

Dopo l’accordo sulla riforma del modello contrattuale, questo provvedimento non è altro che il naturale completamento di un percorso che si prefigge di snaturare totalmente la funzione del contratto collettivo nazionale di lavoro e di ridurre la funzione ed il ruolo della contrattazione integrativa.

Si introduce un sistema particolarmente centralistico nella definizione dei premi collegati alla produttività (“performance organizzative e individuali), con l’individuazione per legge, e la correlata inderogabilità dei contratti, di varie tipologie discrezionalmente premianti, comunque caricate sulle risorse destinate ai rinnovi contrattuali, che i CCNL obbligatoriamente dovranno recepire.

Il carico dei costi sui CCNL e sulla contrattazione integrativa della spesa relativa a premi e bonus, fra l’altro con l’avvilente sistema della retribuzione ad esclusione per almeno il 20% del personale, occorre ricordare che si colloca nell’alveo della riduzione, prevista dal DL 112 (L.133/09), dei Fondi destinati alla contrattazione integrativa.

Inoltre, tutto il sistema di gestione e di controllo viene appesantito attraverso la creazione, o l’attribuzione, di soggetti, in parte nuovi, di ruoli e poteri di controllo che vanno nella direzione opposta a quanto si è sempre sostenuto sullo snellimento delle procedure che, contrariamente a quanto si dice, portano coloro che dovrebbero essere i naturali responsabili, i dirigenti, ad una deresponsabilizzazione organizzativa attribuendogli, invece, un potere giudicante di tipo vessatorio.

In questa “grande riforma”, testardamente intrapresa dal Ministro Brunetta, risalta, fra le altre, la reintroduzione delle “pagelle di merito”, strumento ricattatorio utile per le progressioni economiche.

In questo provvedimento troviamo:
– le “relazioni sindacali”, con un tratto unilaterale esclusivamente a favore del datore di lavoro;
– la classificazione del personale, senza possibilità di intervento del CCNL e con pura testimonianza della contrattazione integrativa nella sua gestione;
– i trattamenti economici, per le modalità di definizione e di gestione sempre esclusivamente compatibili con i vincoli di finanza pubblica, e comunque tenendo in considerazione quanto previsto dal modello contrattuale sottoscritto fra Governo-Cisl-Uil e Ugl grazie al quale, nel mondo del lavoro pubblico, ogni punto percentuale di incremento varrà il 30% in meno di quanto si è avuto negli anni passati;
– le sanzioni disciplinari, con una visione vessatoria e punitiva di qualsivoglia comportamento che non sia in linea con il dettato del “capo politico” di turno.

In questo schema di decreto vi è una puntigliosa opera di smantellamento del decreto legislativo 165/2001 (ex 29/93), che sostanzialmente riporta il mondo del lavoro pubblico indietro di venti anni, regolando per legge tutto ciò che ad esso concerne e/o è correlato e questo in contrasto all’affermazione di principio contenuta nello stesso decreto e cioè la parificazione con il mondo del lavoro privato.

Tutto questo, insieme al resto del decreto nella sua ampiezza, ci porta a sostenere la pericolosità di queste “innovazioni” grazie alle quali la “politica dei partiti” si riapproprierà dell’intero mondo del lavoro pubblico, con i risultati e gli effetti di quegli anni passati che pensavamo di aver superato e dimenticato.

È comunque utile ricordare che stiamo parlando di uno schema di decreto legislativo, in merito al quale è in atto una profonda discussione; sia presso le Commissioni parlamentari, dove in sede di audizione le OO.SS. hanno rappresentato i punti più controversi, e sia nel confronto fra Regioni e Governo per il quale vi possiamo fornire le indicazioni per alcune intese di modifica di alcuni articoli dello stesso schema di decreto in relazione alla potestà delle Regioni.

Per supportare il vostro lavoro ed i vostri approfondimenti, abbiamo ritenuto utile fornirvi:
– il testo del decreto legislativo 165/2001 coordinato con le modifiche previste dallo schema di decreto attuativo della legge n. 15/2009, conservando, barrato, il testo ancora vigente ed in grassetto colorato in rosso le innovazioni, tutto ciò per evidenziarne lo stravolgimento rispetto alle vere idee innovatrici dell’ex dlgs 29/93;
– il testo dello schema di decreto attuativo coordinato con i riferimenti normativi.

p. FP CGIL Funzioni Centrali
Dipartimento sindacale

(V. Di Biasi)


 
 
 
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