22.04.2009 – Abbiamo ricevuto e di seguito pubblichiamo la riflessione del compagno Mauro Giulianella, Coordinatore FP.CGIL.VVF Aree della Formazione, in materia di Formazione Motoria Professionale.
Lavoratrici, lavoratori, compagni e compagne
nel mese di marzo, presso l’Area Formazione Motoria Professionale si è tenuta una riunione tra le OO.SS. e il Dirigente così da intervenire concretamente sull’organizzazione del lavoro ed individuare, con le risorse umane attuali a disposizione, compiti, ruoli e campi d’intervento dei vari soggetti.
La FP–CGIL VVF dopo un’approfondita analisi del prospetto informativo consegnato ha ritenuto opportuno sottoscriverne il contenuto, mantenendo fermo il rispetto di quelli che sono i diritti e i doveri dei singoli lavoratori, e l’importante ruolo propositivo che il Sindacato deve avere in queste occasioni. Questa premessa secondo noi necessaria, per rilevare come la Cgil, intende rilanciare questa attività, troppo spesso sottovalutata, sia dal punto di vista formativo ma in particolar modo da quello della sicurezza del personale addetto al soccorso tecnico urgente. La professionalità dimostrata dallo staff della Formazione Motoria Professionale è quanto mai nota e per questo si è deciso di collaborare con l’amministrazione per valorizzarne le qualità ed il servizio.
Per far sì che un vigile del fuoco assicuri l’incolumità al cittadino, deve avere innanzitutto la consapevolezza che le proprie capacità fisiche assicurano la sua personale. Per fare ciò, deve, nel tempo, mantenere capacità motorie tali da garantirgli una soglia minima di sicurezza mettendo in atto semplici ma fondamentali ed inderogabili esercizi fisici come ad esempio trazioni alla sbarra, spinte con bilanciere su panca piana o camminata su tapis roulant ad una velocità di soli 7 Km orari. Forza muscolare e velocità di spostamento dei diversi distretti corporei, mobilità articolare e resistenza cardio-respiratoria pertanto, sono qualità fisiche indispensabili per aumentare la sicurezza del vigile del fuoco. Una dieta adeguata inoltre, faciliterà i lavori di mantenimento e miglioramento fisico. Il tutto, garantito e agevolato dall’amministrazione che – ricordiamo – su questo argomento, pur avendo a disposizione attrezzature e risorse umane professionalmente preparate, non ha voluto mai dare risposte concrete.
Considerando che, il vigile del fuoco durante un soccorso tecnico urgente ha l’obbligo di utilizzare una serie di DPI che, per ingombro, peso e soprattutto per le condizioni climatiche avverse come il calore o il freddo, abbassano la prestazione fisica di circa il 30% compromettendo la sicurezza d’ogni operatore è facile comprendere l’importanza dell’attività motoria e di quella fisica intesa come integrità cardio-respiratoria (capacità di fornire prestazioni motorie, da un punto di vista meccanico e metabolico, adeguate alle necessità del soccorso). Il riferimento da prendere in considerazione è, quindi, la POS; la soglia minima di sicurezza deve quindi essere definita in conformità a tali procedure. Purtroppo, ci risulta che quelle rilevanti sul piano intrinseco delle difficoltà motorie devono ancora essere ben definite. Questo ritardo rallenterà sicuramente i lavori di studio potendo compromettere, a parere della scrivente, l’incolumità dei lavoratori.
Partendo da quest’analisi, la Formazione Motoria Professionale in collaborazione con il Comando di Roma ha dato vita ad un gruppo di studio con l’obiettivo di acquisire i dati sull’efficienza fisica del personale operativo e migliorarne l’efficacia nel soccorso tecnico urgente. Il distaccamento interessato è stato quello di Cerveteri e, sembrerebbe, che personale coinvolto dopo aver capito gli obiettivi dello studio si è messo a disposizione con intelligenza e caparbietà applicando degli esercizi come quelli sopraccitati, ottenendo dei risultati più che soddisfacenti. Il 13 maggio p.v. presso l’ISA ci sarà il primo incontro per valutarne gli effetti sia in termini oggettivi che, cosa ancor più importante, sul piano del cambiamento culturale per la valorizzazione delle capacità motorie al fine della sicurezza nel lavoro. Sarà nostra cura, nel merito, tenervi informati su eventuali sviluppi. Molto ci sarebbe da dire su uno sviluppo adeguato della Formazione Motoria Professionale alle caratteristiche del nostro lavoro, in particolare sugli obiettivi dell’amministrazione anche sotto il punto di vista di risorse umane. Dopo anni di assenza di concorsi per funzionari del ruolo ginnico sportivo, gli unici Direttori Ginnici Sportivi usciti dall’ultimo corso di formazione, che avrebbero dovuto valorizzare lo studio in questione con il loro prezioso contributo professionale, nonostante le richieste di assegnazione da parte dell’Area Formazione Motoria Professionale – peraltro fortemente sostenute anche dalla FP–CGIL VVF – questi sono stati assegnati senza alcuna logica organizzativa presso Le Direzioni Regionali di residenza con il rischio di essere utilizzati per meri scopi di segretariato sportivo e senza nessuna possibilità di crescita professionale. E’ così passato un altro treno e, nonostante le nostre richieste e quelle della parte professionalmente interessata è stata sventata la possibilità di poter pervenire con tali risorse, in tempi sufficientemente brevi, ad un progetto complessivo predisposto ad hoc per l’organizzazione capillare nel territorio nazionale di un organico tecnico professionale competente a garantire il mantenimento fisico dei VV.F. operativi. Ma, cosa ancor più grave, va rimarcato che ciò sarebbe stato utilissimo ai fini della sicurezza degli operatori del soccorso urgente.
La FP–CGIL VVF collaborerà con pianificazione e coerenza allo studio messo in campo dalla Formazione Motoria Professionale per la di definizione dei parametri fisici della sicurezza che – ci teniamo a chiarirlo – non avranno certo un’applicazione coercitiva nei confronti dei lavoratori, bensì l’obiettivo di raggiungere uno standard di sicurezza fisica per la tutela della vita.
Roma 21 aprile 2009
Per il Coordinamento FP.CGIL.VVF Aree della Formazione
Mauro Giulianella
24.04.2009 – Pubblichiamo, di seguito, la nota pervenutaci da CGIL CISL e UIL VVF Toscana in relazione all’oggetto.
Al Capo Dipartimento Vigili del Fuoco – Soccorso Pubblico e Difesa CivileVFSPDC
Pref. Dott. Paolo Tronca
Al Vice Capo Dipartimento Vicario Capo del Corpo Nazionale VV.F.
Dott. Ing.Antonio Gambardella
E, p.c.: Alle OO.SS Nazionali CGIL–CISL.UIL
Oggetto: Direzione Regionale VVF Toscana. Nomina Direttore Regionale.
Egregi,
le scriventi OO.SS Regionali si rivolgono a voi per rappresentare i disagi del settore operativo a causa dell’attuale mancanza della figura del Direttore Regionale della Toscana.
E’ evidente che tale situazione, concomitante con l’assenza del dirigente di supporto presso la Direzione Regionale della Toscana, crea di fatto un vuoto organizzativo anomalo, aggravato oggi ancora di più dagli ultimi eventi calamitosi che hanno interessato la regione Abruzzo e dallo straordinario impegno in termini di uomini e mezzi messo in campo dalla Colonna Mobile della Toscana.
Si chiede pertanto una sollecita soluzione attraverso la nomina di un nuovo Direttore Regionale o, in alternativa, il conferimento d’incarico ufficiale di reggenza che possa comunque garantire il funzionamento di questa articolazione del Dipartimento.
Certi di un vostro intervento per la soluzione del problema sopra esposto si resta in attesa di un riscontro alla presente porgendo distinti saluti.
Firenze 16 aprile 2009
Milani Andrea CGIL VVF TOSCANA – Bargagna Fabio F.N.S. CISL TOSCANA – Lenzi Roberto UIL VVF TOSCANA
Ai Colleghi Vigili del Fuoco
Nei giorni scorsi è stata richiesta la nostra adesione alla sottoscrizione di una lettera con la quale viene condiviso ciò che hanno scritto i colleghi di Parma.
Per quanto ci riguarda condividiamo le lagnanze che da troppi anni formuliamo, perché è da anni che anche la CGIL chiede per i vigili del fuoco un salario adeguato, un trattamento previdenziale idoneo, un adeguamento degli organici e l’assunzione dei discontinui.
Chiunque condividerebbe le denunce che si stanno facendo da anni considerato che siamo gestiti da una amministrazione incapace di affrontare seriamente e velocemente i nostri problemi.
Per quanto ci riguarda non negheremo mai la nostra disponibilità a fare proteste unitariamente per risolvere i problemi dei pompieri.
Ciò che però non possiamo condividere – e di questo richiediamo anche una tua riflessione – è il fatto che si sostiene che solo con l’assimilazione alle forze di polizia potremmo avere degli aumenti di stipendio e una previdenza diversa.
E allora è il caso di fare qualche precisazione.
Innanzitutto chi ci assicura che essere assimilati alla polizia ci consentirà di percepire soldi in più, visto che nel passato eravamo accorpati con la polizia e i soldi in più arrivarono proprio quando rivendicammo la nostra specificità. Solo chi non conosce la storia dei pompieri ripropone un disco già sentito.
E invece – visto che il problema è soprattutto economico – perché non chiediamo di essere assimilati ad altre amministrazioni pubbliche che fanno soccorso, che sono completamente autonome e che guadagnano più della polizia?
Nessuno nega che forse la polizia percepisce un salario maggiore di un centinaio di euro, ma abbiamo verificato a quali competenze istituzionali corrispondono quei soldi in più ?
E senza svolgere certe altre funzioni in più oltre a quelle istituzionali, è automatico che quei soldi in più li prenderemo?
Forse se non faremo certe particolari funzioni che non sono quelle specifiche dei pompieri quei soldi non li vedremo mai.
E non si dica che non è così perché non si è mai visto che vengono dati soldi ” a gratis”.
La storia insegna questo, visto che, nel passato, pur essendo assimilati ai corpi di polizia prendevamo meno dei poliziotti.
Tra l’altro anche allora le nostre carriere erano bloccate e si sbloccarono solo perchè con le nostre battaglie la nostra amministrazione iniziò a lavorare meglio.Riflettiamo su ciò!!!
Per quanto riguarda invece le pensioni; mentre tutti i dipendenti pubblici vanno in pensione a 65 anni i pompieri così come i poliziotti andranno in pensione a 60 anni e quindi i 5 anni di abbuono già ci sono.
Se poi parliamo degli anni di servizio anche i poliziotti assunti dopo il 1997 andranno in pensione con 40 anni e possono riscattare 5 anni, la stessa cosa che i vigili del fuoco possono ottenere con l’inserimento delle categorie usuranti una battaglia che se l’avessimo fatta unitariamente sarebbe già conclusa.
Per quanto riguarda invece le progressioni di carriera, le regole già ci sono.
Il vero problema invece è che la nostra amministrazione non funziona e anche i recenti fatti sui passaggi di qualifica lo dimostrano
Se si andasse nel comparto sicurezza forse pensiamo che la nostra amministrazione inizierà a funzionare meglio ???? A voi la risposta.
Qualche anno fa la CISL ha fatto una vera e propria crociata per entrare nel comparto sicurezza. L’esito è sotto gli occhi di tutti.
Con I recenti documenti del segretario generale della CISL viene proposto tutt’altro che il comparto sicurezza il che vuol dire una sola cosa: In quel comparto per i pompieri non cambierebbe proprio nulla, tutt’altro.
Queste cose non le dice solo la CGIL sono affermazioni fatte già da tempo dall’ex Capo Dipartimento Morcone, da numerosi Prefetti compreso il Prefetto di Modena e oggi anche dal Segretario Generale della CISL.
La CGIL chiede da sempre di essere uniti tutti per rivendicare un salario adeguato ai pompieri che sono professionisti del SOCCORSO e non addetti alla sicurezza.
Il nostro è il Dipartimento del soccorso pubblico e non della sicurezza pubblica
In questa battaglia la CGIL ci sarà sempre così come è sempre stata presente da decenni in tutte le battaglie che abbiamo fatto unitariamente e che ci hanno consentito di fare importanti conquiste proprio quando abbiamo difeso la nostra professionalità.
Una professionalità che non può essere confusa con nessun’altra.
Il successo della manifestazione di Bologna di alcuni giorni fa è stato determinato proprio dal fatto che alla base della nostra protesta c’era la richiesta di un giusto riconoscimento del nostro lavoro senza fare confusione con questo o quel comparto.
Infine a fronte delle varie cose che vengono affermate da chi vuole assimilarsi ai poliziotti vi invitiamo semplicemente a leggere gli articoli della legge 121/81 che vengono menzionati e poi chiediamoci quali affinità ci sono con i pompieri.
Rispettiamo il parere di ognuno soprattutto se diverso dal nostro e quindi ognuno sarà rispettato per le scelte che saranno fatte.
Però se facciamo un piccolo ripasso delle cose che sono successe negli ultimi tempi, non sarà difficile ricordarsi ad esempio che se un vigile oggi fa le mansioni da capo squadra senza percepire i soldi delle mansioni superiori la causa è la legge che proprio la CGIL non voleva.
Se non c’è ancora il riconoscimento delle categorie usuranti forse è perché le ripetute richieste della CGIL in questo senso non sono state accompagnate da un percorso unitario.
Ancora una volta la CGIL propone di fare un percorso unitario per difendere la specificità della categoria; la nostra categoria che non potrà mai essere assimilata ad altre. Non lo dice solo la CGIL, lo dice la nostra storia e soprattutto le regole istituzionali oltre che altri sindacati tra i quali anche quelli che nel passato la pensavano diversamente.
Cogliamo l’occasione per informarti che Martedì 22 giugno alle 20,30 ci sarà una assemblea per spiegare gli effetti della finanziaria che colpisce anche i pompieri, così come tutto il mondo del lavoro nessuno escluso.
Un cordiale saluto
il Comitato degli Iscritti
Fp. C.G.I.L. di Modena
3.8.2010 – Modena: lettera ai Ai Sigg. Sindaci dei Comuni di PIEVEPELAGO, FRASSINORO, FANANO Al Dott. D. Riccio Direttore Regionale Vigili del Fuoco LOGNA Al Dott. B. Basile Prefetto di Modena Al Dott. A. Pini Ispettore Generale Capo del Corpo Nazionale VV.F. ROMA Al Comando Provinciale VV.F. MODENA Alla Dott.ssa. P. Gazzolo Ass.Regionale Prot. Civile Regione Emilia RomagnaAlla Dott.ssa Simonetta Saliera Regione Emilia Romagna Alla Dott.ssa Iolanda Rolli Dirigente Uff. Relazioni Sindacali Dipartimento VV.F. Socc.Pubbl. Dif. Civile ROMA, relativamente all’apertura di presidi estivi nei Comuni di Pievepelago, Frassino e Fanano.
3.8.2010 Reggio Calabria – Pubblichiamo di seguito il comunicato stampa unitario sull’incontro tenutosi con il Sottosegretario di Stato Sen. Nitto Palma, il Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco Prefetto Francesco Paolo Tronca e, con il Prefetto di Reggio Cal., dove si è potuto apprendere che è in via di soluzione il problema relativo al reperimento dei fondi necessari per pagare le spettanze arretrate, al personale dei Vigili del Fuoco…
Coordinamento Provinciale CGIL VVF del V.C.O.
COMUNICATO AL PERSONALE
Si informa che, a seguito di nostra richiesta di appuntamento, in data odierna verremo ricevuti dal Prefetto del VCO per sottoporre una serie di problematiche inerenti l’attività dei Vigili del Fuoco sul territorio provinciale.
Si allega il documento che consegneremo al Prefetto con la sintesi delle problematiche in discussione; il documento in questione è stato condiviso anche dalla FNS CISL che parteciperà alla delegazione sindacale ricevuta dal Prefetto.
Seguirà il resoconto dell’incontro.
Coordinamento CGIL VVF VCO
Manzini Giorgio – Cappelletti Ezio
COORDINAMENTI E SEGRETERIE REGIONALI VIGILI DEL FUOCO MARCHE
Ancona, 30 agosto 2010
Alla Direzione Regionale VVF Marche
Dott.Ing. Giorgio ALOCCI
e p c alle Segreterie Nazionali CGIL CISL UIL
Oggetto: Pagamento straordinari sisma Abruzzo
Egregio Direttore,
E’ fuori di dubbio che il personale operativo ha sempre dimostrato la consueta capacità e competenza ma soprattutto ha dato prova di alto senso di responsabilità ed attaccamento al proprio lavoro garantendo il regolare avvicendamento delle squadre nelle zone operative senza mai creare ostacolo o problemi nonostante le crescenti carenze di organico di cui si soffre nei quattro Comandi della Regione.
Pare ovvio che altrettanta serietà e chiarezza di intenti la si attendeva da parte della nostra Amministrazione.
Attesa che pensavamo fosse, almeno in parte, soddisfatta stante a quanto l’ UFFICIO I: GABINETTO DEL CAPO DIPARTIMENTO, con nota prot. 3195/S100/1 a firma della Dott.ssa. Rolli, in data 8 giugno 2010, inviata alle OO.SS. asseriva: <<… il Dipartimento della Protezione Civile, in considerazione del maggior impegno richiesto al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ha disposto l’assegnazione delle risorse finanziarie necessarie per corrispondere gli emolumenti accessori al personale che abbia svolto la propria attività nell’emergenza Abruzzo fino al 31 dicembre 2009.>>
E’ di tutta evidenza che si è trattato di una illusione; ad oggi alcuni Comandi sono fermi al pagamento degli straordinari relativi al mese di settembre 2009.
Le scriventi OO.SS. sono altresì venute a conoscenza, attraverso le Segreterie Nazionali, di un’appunto fornito dall’Amministrazione nell’incontro del 5 Agosto scorso, dove viene riepilogata la situazione connessa al pagamento delle competenze sia per l’anno 2009 che per l’anno 2010.
Su tale appunto viene fatto chiaro riferimento alle spettanze del sisma Abruzzo per l’anno 2009 che risultano essere tutt’ora nelle casse del Ministero dell’Economia, senza fare accenno alcuno a quando tali ricorse, 5,7 milioni di €uro, verranno accreditate nelle casse del Dipartimento VVF.
Sempre in merito al sisma Abruzzo, per il primo semestre 2010, si è addirittura ancora in attesa “<<…di riscontro formale da parte del Commissario delegato- Presidente della Regione Abruzzo in merito alla richiesta di rimborso..>>” con tempi quindi ancora più lunghi e se vogliamo molto più incerti.
E’ naturale che tutto ciò stia generando tra il personale operativo della nostra Regione enorme disagio e rabbia.
Risulta infatti difficile credere che non si comprenda l’evidenza; che ci vede di fronte ad un pregresso ormai prossimo ad un anno, e che tali ritardi sono inaccettabili e non più giustificabili perché, a parere delle scriventi, oltre che lesivi sotto il profilo economico calpestano la dignità dei lavoratori.
A ciò si aggiunga che tali lavoratori , loro malgrado, come da recente proposta della Direttore Regionale Vigili del Fuoco Abruzzo Dott. Ing. Basti, saranno impegnati fino al 31.12.2010 nell’avvicendamento con le sezioni operative e S.A.F. in quanto facenti parte del dispositivo di C.M.R. di una regione confinante.
Ci consenta altresì di ricordare che ai lavoratori impegnati nella calamità non è mai stata riconosciuta alcuna anticipazione di missione nonostante fosse una misura prevista dai vigenti contratti.
Pertanto, pur consapevoli del contesto e del momento storico che si sta attraversando, ci rivolgiamo a Lei, quale nostro diretto interlocutore, affinché, pur non avendo alcuna responsabilità in merito, Possa autorevolmente rappresentare quanto sopra agli uffici competenti.
Il nostro auspicio è che si possa sbloccare l’attuale situazione permettendo così alle nostre ragionerie di avviare con regolarità il pagamento degli straordinari, ma non Le si nasconde che il clima lavorativo che si percepisce nelle sedi di servizio ci fa temere che possa essere un ultimo tentativo finalizzato a prevenire ogni ulteriore sgradevole iniziativa di protesta sindacale difficilmente controllabile nei singoli comandi.
Chiariamo pertanto che le scriventi a tutela dei diritti dei lavoratori che rappresentano non sono più disponibili ad attendere oltre, e che se non si avranno notizie e tempi certi in merito ai pagamenti delle spettanze saranno costrette, loro malgrado, a patrocinare iniziative anche legali per il recupero delle spettanze economiche del personale.
Certi di poter contare in un Suo autorevole riscontro alla presente porgiamo cordiali saluti.
Le Segreterie Regionali
CGIL CISL UIL
COMUNICATO STAMPA
“I Vigili del Fuoco a rischio marginalizzazione”
La CGIL FP di Frosinone denuncia la grave carenza di organico che oramai da anni affligge il Corpo del Vigili del Fuoco della nostra provincia.
Una situazione che purtroppo registra un progressivo ed inesorabile aggravamento determinatosi nel corso del 2010 e che rischia di mettere in discussione la funzionalità del delicato ed importante servizio che viene garantito dai nostri Vigili del Fuoco ai cittadini del territorio col prossimo pensionamento di oltre 4 unità.
Il Comando di Frosinone a fine anno sarà ridotto così a 5 Capireparto, 36 Capisquadra che dovranno organizzare e coordinare gli interventi di circa 120 Vigili del Fuoco.
A queste difficoltà si aggiunge la particolare complessità del nostro comprensorio che ricordiamo essere la provincia territorialmente più estesa dopo Roma.
Questa O.S. esprime grande preoccupazione per questa grave carenza di organico che inevitabilmente ha ripercussioni negative sugli interventi che vengono effettuati in risposta alle chiamate di soccorso dei cittadini, perché temiamo che non tutte possano essere soddisfatte con quella celerità che da sempre contraddistingue l’operato dei Vigili del Fuoco.
Le problematiche però sono aggravate anche dalle mancate risposte da parte dell’Amministrazione Centrale alle richieste del personale relative al rinnovo del contratto di lavoro 2008/2009, al finanziamento delle modifiche dell’ordinamento del personale, ai passaggi di qualifica del personale operativo e al pagamento degli accessori per le emergenze nazionali.
In particolare rammentiamo che il personale del Comando dei VV.F. di Frosinone è stato impegnato in Sicilia per l’emergenza alluvionale di Messina ed è tuttora impegnato all’Aquila per l’emergenza terremoto dal 04/04/2009, ma da novembre scorso non percepisce le spettanze per questo dovute.
E’ chiaro che in tale contesto il malcontento tra il personale tutto è crescente e determina un clima di malumore che non giova al delicato lavoro che quotidianamente questo è chiamato a svolgere.
La CGIL FP di Frosinone ritiene non più sostenibile questo stato di cose che rischia di marginalizzare il ruolo del Corpo del Vigili del Fuoco, anche a causa dell’abuso dell’utilizzo di personale precario (cosiddetti discontinui) la cui stabilizzazione è assolutamente necessaria anche in considerazione del risparmio economico che ne conseguirebbe.
Questa Organizzazione Sindacale auspica che la programmata visita del Vice Capo Dipartimento Vicario dei Vigili del Fuoco Dott. Ing. PINI al Comando di Frosinone, prevista il prossimo 22 settembre, possa essere utile ad assumere decisioni importanti e risolutive per le criticità che da tempo denunciamo a tutti i livelli.
Il Coordinatore Provinciale Il Segretario Generale
FP CGIL VV.F. FP CGIL
Luciano Ianni Beatrice Moretti
COORDINAMENTI E SINDACATO PROVINCIALI LAVORATORI
VIGILI DEL FUOCO ROMA
Alla c.a. Del Comandante dei Vigili del Fuoco di Roma
Dott. Ing. Massimiliano GADDINI
Egregio,
In riferimento alla dislocazione dei Vigili permanenti del 67° corso presso la SFB per la cerimonia di consegna della medaglia d’oro al Corpo da parte del Presidente della Repubblica, queste OO.SS. pur essendo compiaciute dell’onorificenza concessa al Corpo da parte della più alta carica istituzionale del Paese, esprimono dubbi e perplessità ravvedendo nel provvedimento , sicuramente non deciso da Lei, scarsa attenzione al servizio di soccorso.
Sottrarre 44 unita’ al comando , dove quotidianamente si fa fronte difficilmente al mantenimento del dispositivo di soccorso, ad un’adeguata formazione del personale, dove i vigili continuamente sono oberati da continui rimpiazzi con elevati carichi di lavoro, tale disposizione ci sembra una decisione inopportuna.
Per quanto sopra, ancora una volta dobbiamo assistere al depauperamento di personale al Comando di Roma per le esigenze Istituzionali del Dipartimento e lo stesso mai si è posto il problema dell’atipicità di un Comando Provinciale Metropolitano con veri provvedimenti sostanziali quali ad esempio la rivisitazione del DPCM degli organici che definiscano una volta per tutte le sedi Istituzionali, quali la camera, il senato e quant’altro che a tutt’oggi gravano sul nostro Comando.
F.P. C.G.I.L. VVF. FNS C.I.S.L. VVF. UIL.PA.VVF.
( Franco ZELINOTTI) (Sabrina GUIDI) (Carlo NICO)
28.09.2010 – Di seguito, in allegato, pubblichiamo la nota inviata al Capo Dipartimento in merito al mantenimento dei vigili impegnati per l’emergenza rifiuti, compensando parzialmente la grave carenza di organici che affligge il comando di Napoli.
15.03.2011 – in allegato pubblichiamo la nota unitaria su interventi richiesti dal 118.
15.06.2006 – LATINA – Ulteriori sviluppi della vertenza sugli organici, con particolare riguardo al Distaccamento di Gaeta (Nautico e Terrestre), a fronte della mancata conferma dei richiami di personale discontinuo. Le 12 unità previste, infatti, sono state ridotte a 4 e sono state trattenute presso il Comando. Tale aspetto, associato ad un’applicazione restrittiva della recente circolare sul settore nautico, ha creato una seria difficoltà nella gestione del servizio di soccorso mare/terra, presso il citato presidio VVF. In ragione di questo, il Coordinatore FP–CGIL VVF del Lazio, Michele D’Ambrogio ha chiesto al dirigente provinciale di ripristinare una condizione di normalità ed assegnare le 4 unità al Distaccamento Porto di Gaeta.
(Adriano Forgione)