Brindisi – Problemi organici: RSU CGIL e CONFSAL dichiarano sciopero

 
11.07.2006 – BRINDISI – Dopo la proclamazione dello stato di agitazione del 5 giugno u.s. e dopo il fallimento della procedura di raffreddamento, tenutasi il 22 giugno u.s., RSU, CGIL e CONFSAL, dopo aver atteso invano un minimo segno di disponibilità da parte dell’Amministrazione hanno dichiarato una prima giornata di sciopero di tutto il personale per il giorno 26 luglio p.v., dalle ore 10 alle 14, compresa la sede aeroportuale.
 
(Adriano Forgione)


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Bologna – Il coordinamento provinciale FPCGIL VVF prosegue nel filone di critica satirica al sistema

24.08.2007 – Di seguito pubblichiamo un’altra puntata del fumetto. Per le precedenti puntate rimandiamo ai giorni precedenti sul presente SITO.


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Coordinamenti CGIL Piemonte e Liguria – Tragedia Thyssen Krupp: perchè non si ripeta!

14.12.2007 – Il Coordinamento interregionale FPCGIL VVF del Piemonte e della Liguria ritorna sulla tragedia della Thyssen Krupp con alcune considerazioni – che condividiamo e sosteniamo – a fronte delle quali tutti coloro che hanno un minimo di responsabilità istituzionale, a partire soprattutto dalla “politica”, bene farebbero a riflettere e ad agire.
 
Adriano FORGIONE


 

PERCHE’ NON SI RIPETA

 

Sono passati solo una manciata di giorni dall’esplosione avvenuta all’acciaieria Thyssen Krupp, giorni di cortei, di parole, e di altri morti sul lavoro, che ormai paiono diventate ordinaria amministrazione.
 
Ordinaria amministrazione, come pare sia diventato seguire via etere disgrazie che seguono disgrazie, al sicuro dietro il protettivo schermo di un televisore.
 
I vigili del fuoco per la maggior parte non seguono gli avvenimenti tragici dietro uno schermo, ne sono parte integrante, e per la maggior parte operano disperatamente al fine di salvare il salvabile, con un solo unico soffocante pensiero: forse anche questa si sarebbe potuta evitare!
 
Troppe morti e troppi infortuni continuano a funestare il mondo del lavoro, in nome di produzioni e sviluppi industriali tecnologicamente inadeguati, per risparmiare sulla prevenzione e previsione, per carente formazione sulla gestione della sicurezza.
 
Forse l’urlo pietrificante di un genitore che ha perso per sempre un figlio di 26 anni, per una ormai crudele malattia, che si chiama “lavoro”, dovrebbe suggerire che varrebbe la pena spendere non solo qualche soldo in più sulla manutenzione, ma occorrerebbe che la politica, entità tutt’altro che ectoplasmatica, fatta di padri, madri, figli e figlie decretasse davvero l’urgenza del problema sicurezza sul lavoro.
 
Troppi sconti richiesti e concessi dai governi che si sono succeduti, piegati a logiche di profitto e di mercato, anteposte alle imprescindibili necessità di sicurezza nei luoghi di lavoro.
 
Oggi, più di ieri, diventa necessario coltivare una cultura della sicurezza sul lavoro che sappia imbrigliare entro le proprie maglie strette la liberticida ottica di mercato, occorre sgombrare il campo da contraddittorie disposizioni tese, più a placare animi che, a restituire dignità al lavoro.

Non possiamo invocare più controllo, se non assumiamo controllori!
 
Non possiamo parlare di contenimento del fenomeno quando ispettori del lavoro, ASL, e Vigili del Fuoco, soggetti deputati al dispositivo di prevenzione e sicurezza, subiscono anno dopo anno decurtazioni pesantissime negli organici.

Questo, tuttavia non sottrae la FP CGIL VVF dal richiedere lo sviluppo di un tavolo che, dall’interno sollevi proposte e pianifichi il reperimento di risorse atte a dare risposte immediate verso l’intensificazione dei controlli, tenendo conto che gli stessi dovranno avere cadenze certe e non sporadiche o a campione, non dimenticando, altresì di potenziare gli strumenti e le dotazioni di organico necessario alle verifiche.
 
Non possiamo invocare in materia, pericolose deregulation, prova ne è il “decreto Bersani” che, di fatto, contiene nel pacchetto delle facilitazioni alle imprese, anche la semplificazione delle procedure di richiesta del “certificato antincendio”, documento necessario all’esercizio di numerose imprese, a garanzia degli infortuni, e più in generale alla sicurezza della collettività di fatto svuotato dalla pretesa di promuovere il progettista a controllore di se stesso.
 
Stemperare l’ottica di profitto in favore della condivisione, equivale a restituire dignità al lavoro e rispetto per la vita, nella prospettiva di una società civile e davvero progredita.

 

Per il Coordinamento interregionale FPCGIL VVF Piemonte e Liguria
Carlo NULLIROSSO, Enzo ARIU, Josè SANNINO, Luca INFANTINO


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Trieste – Rinnovata la struttura sindacale provinciale FPCGIL VVF

19.01.2009 – Il compagno Renato CHITTARO, Coordinatore Regionale FPCGIL VVF Friuli V.G. ha comunicato che presso il Comando di Trieste, a margine di una riunione nella quale è stato fatto il punto della situazione politico-sindacale del Settore, si è anche proceduto – alla presenza del Segretario Provinciale FPCGIL, con la nomina del Coordinatore, e del Coordinamento, Provinciale.
 
Di seguito, pertanto, i nominativi del nuovo gruppo dirigente:
Coordinatore Provinciale Bologna Sergio;
Vice Coordinatore Vascotto Lucio;
Componente segreteria Radovini Alessandro.
 
– A nome del Coordinamento Nazionale FPCGIL VVF il sincero ed affettuoso augurio, ai compagni Bologna, Vascotto e Radovini, di buon lavoro, ricco di risultati e soddisfazioni.
 
Adriano FORGIONE


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Potenza – La FPCGIL VVF proclama lo stato di agitazione

21.04.2009 – Nicola Cosentino, per il Coordinamento CGIL VVF Potenza e Rosalinda Di Pasca per la F.P. CGIL BASILICATA hanno proclamato lo stato di agitazione del Settore VVF: di seguito le ragioni.
 
Al Direttore Regionale VVF della Basilicata Dott. Ing. Andrea Malaspina 

Al Comandante Provinciale VV.F. di Potenza Dott. Ing. Aldo Sabatino 

 e, p.c.: al Sig. Prefetto di Potenza

Alle OO.SS. Regionali Vigili del Fuoco BASILICATA

Alle OO.SS. Nazionali Vigili del Fuoco ROMA

Oggetto: PROCLAMAZIONE STATO DI AGITAZIONE

La scrivente O.S. in seguito all’evento sismico che ha colpito la Regione Abruzzo e determinato una vera emergenza Nazionale che ha visto impegnato anche il personale del Comando di Potenza, (il quale ha dato l’ennesima dimostrazione di competenza e capacità, unitamente ad una grande umanità e generosità nel portare soccorso), ha riscontrato, sia nella fase iniziale (partenza colonna mobile I° sezione operativa), che nelle fasi successive, ovvero nell’avvicendamento del personale, discordanze di gestione rispetto a quanto stabilito dal CCNI, che hanno generato non pochi momenti di incertezza e confusione per il personale.

Tali circostanze, hanno determinato un diffuso malcontento che va ad aggiungersi a quello già preesistente, rappresentato da questa O.S. con nota prot. n.02 del 02.03.09, a tutt’oggi senza alcuna risposta, nella quale si denunciava il mancato pagamento delle competenze accessorie e servizio a pagamento (vigilanze, 626, servizio AIB, presidio autostradale, missioni ecc.) relativi all’anno 2008, e se ne richiedeva la liquidazione.
 
Pertanto, la FP CGIL di Basilicata dichiara lo STATO DI AGITAZIONE della categoria e chiede l’ immediata soluzione delle problematiche denunciate, riservandosi, in caso contrario, ogni forma di mobilitazione, non esclusa la proclamazione dello sciopero.


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Ancona – 20 Settembre 2009 scossa sismica di magnitudo 4.6: i vigili del fuoco hanno tremato due volte!

Comunicato Stampa
 
20 Settembre 2009 ore 05:50 scossa sismica di magnitudo 4.6
I Vigili del Fuoco del Comando di Ancona hanno tremato due volte!!

 

Per fortuna seppur di discreta intensità la scossa avvertita nitidamente da tutta la popolazione non ha provocato danni, ma i Vigili del Fuoco in servizio presso la sede di Ancona sono stati percorsi da un bel brivido poiché la sede in cui debbono purtroppo tuttora alloggiare è stata già da qualche tempo dichiarata “inaffidabile in caso di evento sismico”, lasciando intendere che forse un evento come quello dell’Aquila potrebbe determinare un grave pericolo.

Eppure a distanza di quasi tre mesi non si è ancora concluso il trasferimento del personale e dei mezzi nell’unico edificio sicuro e soprattutto non vi è nulla di concreto per ciò che riguarda la delocalizzazione di tutta la struttura in nuova area così come chiesto dalle scriventi già da anni.

Se infatti alla fine di Giugno vi era una situazione che lasciava presagire qualcosa di concreto oggi sembra tutto più lontano, tutti concordano sul fatto che la soluzione migliore sia proprio la delocalizzazione, ma pochissimo si sta facendo per cogliere l’obbiettivo.

Non è più tollerabile temporeggiare su una questione così delicata, perché non si tratta solamente di mettere a repentaglio l’incolumità degli operatori VVF ma si tratta di mettere in forse il soccorso che gli stessi devono essere in grado di portare in caso di un evento catastrofico, per questo alcuni edifici vengono classificati come “strategici” perché devono essere in grado di garantire la propria operatività in qualsiasi situazione.

Siamo stanchi di ascoltare le belle parole del politico di turno abbiamo la necessità che si agisca subito perché i vigili del fuoco non sono né di destra né di sinistra sono semplicemente dei lavoratori che devono essere messi nelle condizioni di poter svolgere il loro delicato e difficile compito, e queste condizioni devono essere create da chi ha responsabilità politiche ed istituzionali.

Che ognuno faccia il proprio lavoro adesso, dopo sarebbe troppo tardi!!!
 
          FP CGIL NAZIONALE VVF      FED. NAZ. SICUREZZA CISL      UIL NAZ. VVF 

                                                 RDB                                    CONFSAL VVF


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VVF – L'Aquila: Lettera aperta ai lavoratori.

 

LETTERA APERTA AI LAVORATORI

 

Colleghi lavoratori oramai sono passati oltre sette mesi dal terremoto che ha colpito l’Abruzzo e tutto quello che ha generato che è sotto gli occhi mi ha portato a fare una riflessione sulla Ns. amministrazione.

La disciplina generale delle pubblica Amministrazione consta di una serie di istituti rapportabili direttamente o indirettamente al principio costituzionale del buon andamento “cardine della vita amministrativa e quindi condizione dello svolgimento della vita sociale”.

In generale il buon andamento coincide con l’esigenza ottimale del funzionamento della pubblica amministrazione, tanto sul piano dell’organizzazione quanto su quello della attività.

Buona Amministrazione significa efficienza dell’amministrazione individuabile sotto diversi profili. Innanzitutto, buona amministrazione efficiente è quella che razionalmente distribuisce tra i diversi uffici pubblici e utilizza in maniera adeguata il personale in relazione agli obiettivi attribuiti ai medesimi uffici. In secondo luogo amministrazione efficiente è in grado di individuare la propria “giusta dimensione”, in grado cioè di calibrare la propria dotazione organica sull’effettiva entità dei servizi indispensabili.

L’Attività politica è per definizione libera nella determinazione dei mezzi e dei fini dell’azione. Essa è attività che esprime posizioni di parte; posizioni che tuttavia una volta tradotte in scelte normative divengono vincolanti per tutti i consociati.

L’amministrazione è attività di cura concreta degli interessi della collettività che si esprime in atti sempre aventi ad oggetto una situazione concreta che si vuole regolare ,trasformare,consolidare. Essa per definizione è imparziale: ciò significa che essa deve svolgersi in materia di ragionevolezza, non arbitrariamente, senza commettere parzialità a favore di qualcuno a danni di altri. Per definizione essa non è libera , ma sempre vincolata nei fini da perseguire,nei mezzi da utilizzare,nelle risorse da impiegare.

La dislocazione delle funzioni amministrative tra i diversi livelli di governo, deve essere disposta imputando funzioni le stesse al livello di governo più prossimo, in termini territoriali, ai portatori degli interessi amministrati ( al bacino di utenza); in ogni caso laddove è possibile, la dislocazione delle funzioni amministrative va fatta a livello locale.

Tutto ciò a parere della scrivente O.S. purtroppo non si è verificato e gli effetti ricadono sulla nostra regione, ricadono direttamente su una popolazione che è già stata gravemente colpita dagli eventi, ricadono sul personale operativo,direttivo,sati poiché la richiesta di servizi e di assistenza è di gran lunga superiore all’attività ordinaria di soccorso tecnico urgente.

In riferimento a quanto detto nelle Ns. note precedenti e che ripropongo pensavamo fosse il caso, dopo sette mesi dall’evento, di procedere con una vera e propria mobilità straordinaria per l’Abruzzo, così da poter dare un poco di respiro al Comando e, contemporaneamente, riavvicinare a casa quel personale che, a causa del terremoto, ha subito seri problemi tra i quali vedere ancora costretti i propri familiari a vivere in una tenda perché non hanno più la propria abitazione.
come si può pensare di garantire tutti i servizi (che con l’arrivo dell’inverno aumenteranno in modo esponenziale ) richiesti al Comando che soffre di un organico già decisamente sottodimensionato, oltre tutto con molti colleghi alle prese con la condizione di “terremotati”?

In conclusione, considerato l’impegno che il Corpo dovrà garantire ancora a lungo, prima che venga ripristinato un minimo di normalità, ci poniamo una domanda che servizio dovremmo dare al cittadino Abruzzese che tanto fiducia a riposto al Corpo Nazionale VV.F .

Confidiamo che questa nota possa un po’ far riflettere l’Amministrazione e che si attivi affinchè sia messo in campo tutte le risorse per rendere al cittadino un servizio adeguato come meritano.

Si resta in attesa di cortese, quanto urgente riscontro e si porgono distinti saluti.
 
L’Aquila 17.11.2009

 

IL COORDINATORE PROV.LE CGIL VVF
ANTONIO SALVATORI

 

 


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Emilia Romagna – Nota al Direttore

Al Direttore Regionale
Dott.Ing. Domenico Riccio

 
 

Oggetto: Richiesta Informazioni.

Egregio,
Recentemente siamo venuti in possesso della nota a firma del Capo del Corpo Nazionale VV.F Vice Capo Dipartimento Vicario Alfio Pini,nella quale chiede ai Comandanti Provinciali e per conoscenza ai Direttori Regionali, in occasione del 1° Raduno Nazionale dei Vigili del Fuoco che si svolgerà a Cortina dal 10 al 12 Settembre 2010, di comunicare “i nominativi del personale che potrà partecipare alla manifestazione” al fine di organizzare “un saggio ginnico e lo sfilamento del reparto d’onore …”.

Dall’attenta lettura della nota abbiamo constatato che tale personale verrà distolto dal normale servizio d’istituto per un numero di giorni molto elevato(poco meno di 40), infatti il personale “specializzato” in questo tipo di manifestazioni si dovrà assentare dalla propria sede di servizio dal 18 al 30 Luglio e dal 22 Agosto al 13 Settembre.
Per poter meglio analizzare i disagi che tale servizio potrebbe comportare nella normale gestione del soccorso in ambito Regionale e Provinciale, la scrivente O.S. con la presente Le chiede di conoscere con una certa sollecitudine il numero di personale che la nostra regione e di conseguenza i nostri Comandi Provinciali dovranno inviare per 40 giorni circa per partecipale alla manifestazione Nazionale.

Certi di un Suo puntuale riscontro Le porgiamo

Distinti saluti.

Bologna 13/07/2010

                                                                                                        Roberto Franca
                                                                                           Coordinatore Regionale FP CGIL VVF


 

 

Comunicato stampa FPCGIL VVF Rimini

02.10.2010 – Di seguito, in allegato, pubblichiamo il comunicato stampa inviato dal compagno Francesco Francalanci, Coordinatore provinciale FP CGIL VVF RiminiNessuna certezza per la sede dei Vigili del fuoco di Cattolica” –
 



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Tabella indennità personale Istruttore

 
07.02.2011. – D.C.F. –Dando seguito alla discussione effettuata nell’assemblea presso lo SFO di Montelibretti il giorno 2 febbraio u.s., in allegato, pubblichiamo una tabella riassuntiva ed esplicativa delle incentivazioni, cosi come richieste dal personale e che ci siamo fatti carico di rappresentare all’Amministrazione.

Con l’occasione abbiamo anche effettuato un approfondimento per cercare di rendere trasparenti le differenze con quelli che sono gli emolumenti legati alla presenza nel soccorso tecnico e le incentivazioni per i formatori.

In tal modo, ogni lavoratore interessato all’attivita di istruttore professionale, ha l’opportunità di verificare la convenienza o meno di accettare l’incarico di formatore, anche sotto l’aspetto economico, soprattutto in vista di un possibile coinvolgimento per il personale delle qualifiche Vigile Coordinatore e Capo Squadra, in una  prossima mobilita nazionale straordinaria verso la DCF.

Da tenere presente che, il calcolo delle incentivazioni è realizzato tenendo in considerazione che, l’Amministrazione accetti di rendere fruibili le incentivazioni così come già concordate per i corsi precedenti, con un apposito accordo sindacale nazionale.

 

 
 

Grosseto: gravi disagi prodotti a tutto il Corpo dal D.Lvo 217/2005 – documento unitario.

 
Coordinamenti e Federazioni Vigili del Fuoco Grosseto
C.G.I.L.     C.I.S.L.      U.I.L.    U.S.B.

 
Grosseto 11/02/2011
 
All’attenzione del Capo Dipartimento Vigili del Fuoco
Prefetto Francesco Paolo Tronca

Le scriventi OO.SS. intendono qui soprassedere sulle sempre più gravi carenze economiche e strutturali dell’Amministrazione, non per un atto di buonismo ma per concentrarci su una questione che riteniamo essere molto più grave in quanto mina lo spirito stesso dell’essere Vigili del Fuoco e conseguentemente l’efficacia stessa del nostro lavoro.
 
Negli ultimi anni abbiamo avuto modo di osservare il progressivo indirizzo dell’Amministrazione nel richiedere una maggiore attenzione del personale verso la catena di comando ed un richiamo a sempre più pressanti doveri ed obblighi.
 
Quando questo è utile e necessario per il buon andamento del servizio, non sono certo le OO.SS. a tirarsi indietro, a parte quando ciò genera un dannoso spirito di competizione che proprio tale catena vede ledere.
 
Ancora di più risultano inopportuni ed inappropriati provvedimenti come quelli sulle ore di guida e sui Vigili Coordinatori o la mancanza di provvedimenti come nel caso della grave carenza di qualificati.
 
Come si può credere che il personale resti sordo a tali irrispettosi comportamenti dell’Amministrazione? Come si può pensare che quello spirito che ha permesso ai Vigili del Fuoco di essere al primo posto nei sentimenti dei cittadini e che da solo riesce dove tutti gli altri corpi non arrivano, nonostante costose e costanti operazioni di marketing, possa continuare a persistere?
 
Certamente fare il Vigile del Fuoco è una passione che tutti noi abbiamo rigogliosa ed è in noi una pianta resistente, certo se però questa non riceve un minimo di costanti cure, al contrario viene sempre più maltrattata, morirà lentamente.
 
Quello che oggi a nome di tutti i Colleghi vogliamo quindi esprimere è la presa d’atto che l’Amministrazione sta scordando quale sia il fine ultimo dei Vigili del Fuoco, sta scordando che parte fondamentale del buon risultato è il rispetto dei Vigili del Fuoco, coltivare lo spirito dei colleghi equivale a coltivare la formazione, la sicurezza e le dotazioni perchè su questi fronti il personale è sempre stato “più avanti” rispetto all’Amministrazione stessa.
 
Il S.A.F., il T.P.S.S., i Sommozzatori e tanto altro, sono innovazioni dal “basso” che questo spirito ha generato.
 
Non si possono ignorare i gravi disagi prodotti a tutto il Corpo dal D.Lvo 217/2005 che, nonostante numerose iniziative per la cui modifica, a tutt’oggi resta un riferimento vincolante, inadeguato e penalizzante per la funzionalità del Corpo.Impossibile non porre in evidenza, come il Personale proveniente dai ruoli Tecnici
 
Diplomati dei Collaboratori Tecnici Antincendio abbia subito una incomprensibile dequalificazione all’interno del riordino, perdendo di fatto le funzioni da sempre in essere ed indispensabili per il corretto andamento del servizio. (Vedi lettera SDAC allegata in copia).Sempre più gravi emergono inoltre segnali di crescente divaricazione, specie per i riflessi a livello previdenziale, tra personale Operativo e SATI (vedi lettera del SATI di Grosseto in allegato)
 
Chiudiamo permettendoci un appello contro la chiusura del Nucleo Sommozzatori di Grosseto, chiusura che per morfologia del territorio, Regionale e Provinciale, per la storia e la professionalità dei suoi componenti, non ha senso alcuno se non quello di piegarsi a dinamiche che nulla hanno di tecnico (non ci risulta che Firenze, benché capoluogo di Regione, abbia lo stesso numero di km. di coste della sola Provincia di Grosseto, risulta invece che la Toscana è una delle regioni con il maggior numero di interventi di camera iperbarica).
 
Con queste nostre parole speriamo di generare una riflessione positiva certi si colga non la volontà di polemica ma quella costruttiva, quello spirito che ci accompagna nel nostro lavoro quotidiano che vorremmo continuasse ad accompagnarci, fermo restando che continueremo a sostenere in tali rivendicazioni con ogni opportuna azione le OO.SS. Nazionali.
 
Cordialmente
 

     C.G.I.L. F.P.                    F.N.S. C.I.S.L.                U.I.L. P.A.            U.S.B. P.I.
Salvatore Gallotta       Francesco Barzagli       Stefano Boni         Aldo Mazzi

 

 

Emilia Romagna – Documento del Coordinamento Regionale consegnato al Sottosegretario

Federazione Regionale lavoratori Funzione Pubblica CGIL
Via del Porto 12- 40122 Bologna -Tel. 051/294888 – Fax 051/246231 e-mail: er_fp@er.cgil.it

Al Sottosegretario di Stato
On.le Ettore Rosato

Oggetto: incontro con le OO.SS. Regionali Emilia Romagna – Osservazioni, proposte e suggerimenti.

On.le Sottosegretario di Stato Rosato,
innanzitutto intendiamo ringraziarLa per la sensibilità dimostrata, sebbene i Suoi mille impegni, nel riceverCi come delegazione sindacale.
Alcune brevi osservazioni che come F.P. C.G.I.L. VIGILI DEL FUOCO vorremmo sottoporre alla S.V.:
– Legge Finanziaria 2007
– situazione finanziaria di alcuni capitoli di spesa
– situazione della dotazione organica dei comandi
– perplessità in ordine alla Legge 252/2004 e D.Lvo 217/2005.
Probabilmente alcuni argomenti sono stati già portati alla Sua attenzione.
Tuttavia non vogliamo perdere l’occasione per unirci ai tanti -la maggioranza dei lavoratori- che hanno già espresso preoccupazione in ordine alla situazione finanziaria e dotazione organica, e perplessità e critiche in ordine alla riforma del Corpo Nazionale, permettendole di rilevare, e all’occorrenza valutare, anche il punto di vista dei lavoratori di periferia del Corpo Nazionale -operativo, amministrativo e tecnico-, impegnati, quotidianamente nell’assicurare funzionalità ed efficienza all’apparato di soccorso e quindi impegnato in prima linea nelle sicurezza dei cittadini.
Nel dettaglio del nostro intervento:
1. Legge Finanziaria 2007.
Rileviamo un apprezzabile inversione di tendenza, rispetto alle finanziarie del precedente governo, soprattutto in termini di una maggiore attenzione verso le fasce più deboli del paese ed una maggiore equità fiscale, per quanto attiene i Vigili del Fuoco, non possiamo certo dirci soddisfatti.
Di fatto la Legge Finanziaria non dà alcuna risposta alla ormai drammatica carenza degli organici (non prevede alcuna risorsa per una efficace politica degli organici, inoltre non delinea alcuna positiva soluzione al problema del precariato).
2. Situazione finanziaria dei capitoli di spesa.
La situazione finanziaria sui vari capitoli di spesa è difficile e va progressivamente degenerando.
In particolare la situazione appare in tutta la sua gravità con riferimento ai seguenti capitoli di spesa riferiti:
-1984 manutenzione dei mezzi di soccorso ed acquisto carburanti.
Tutti i Comandi della regione hanno evidenziato le difficoltà finanziarie del capitolo di spesa in taluni casi il deficit è doppio rispetto allo stanziamento annuale. Inutile evidenziare quali possono essere le ricadute sull’attività di soccorso. Inutile dire che le imprese locali (più serie) protestano rifiutando l’effettuazione delle forniture o che assicurano le forniture (quelle meno serie) a prezzi maggiorati;
-1913 spese per energia elettrica, gas, tassa sui rifiuti.
Analogamente sul capitolo 1913 spese per energia elettrica, gas e tassa rifiuti- la situazione appare difficile. A più riprese le varie società di somministrazione minacciano la chiusura dei rubinetti ed il distacco di luce e gas. Anche in questo caso è necessario incrementare le risorse di bilancio Con riferimento al capitolo 1913 ci permettiamo di proporre, come per la P.S. ed i C.C., l’esenzione (con la Legge Finanziaria) dal pagamento della tassa sui rifiuti per le varie sedi di servizio permanenti e volontarie. Ciò permetterebbe di ridurre il deficit del capitolo e di liberare risorse per il pagamento di altre spese insolute;
-1804 (straordinario) 1809 (spese per missioni).
Analogamente su tali capitoli vorremo evidenziare l’irrisorietà dei fondi disponibili rispetto alle necessità: il personale non percepisce il pagamento delle ore di straordinario con regolarità a causa della insufficienza di fondi. Per quanto riguarda le spese per missioni, in questo caso è a rischio l’operatività dei Comandi con particolare riferimento all’attività operativa dei Nuclei elicotteri, Sommozzatori e Laboratori Radio. Infatti il controllo medico, che avviene a Roma o Milano, se non effettuato comporta la sospensione dal servizio del personale e di conseguenza la riduzione del livello di operatività.
Anche in questo caso ci permettiamo di evidenziare che un maggiore decentramento -ad esempio assicurare lo svolgimento delle visite per elicotteristi e sommozzatori e di tutto il personale per le visite periodiche, avvalendosi delle strutture sanitarie presenti a livello locale, dell’attività formativa utilizzando i poli didattici regionali- permetterebbe riduzioni di spesa e permetterebbe di liberare risorse per altre finalità.
Vorremo inoltre evidenziare, rispetto all’indennità di missione, che la stessa ormai è stata riconosciuta ormai a quasi tutti la P.A.: dopo le forze di Polizia e ora anche ai dipendenti INPS….
Al di là dei proclami, riteniamo i dettagli la vera cartina tornasole della considerazione che la politica riserva ai Vigili del Fuoco.
3. Situazione della dotazione organica dei Comandi.
La situazione della dotazione organica dei Comandi dell’Emilia Romagna appare difficile:
– per il motivo che a parere della scrivente O.S. la dotazione organica teorica è calcolata su vecchi parametri e non tiene conto degli attuali carichi di lavoro. Pertanto devono essere, attualizzate le dotazioni organiche teoriche;
-per il motivo che la dotazione organica reale di per sé già ridotta ai minimi termini, nei continui turn over di personale (a cui sono soggetti tutti i comandi della regione, e che già di per sé costituiscono difficoltà aggiuntive alla regolarità dello svolgimento del servizio), si va, di volta in volta, ulteriormente riducendo.
In regione si registra una carenza rispetto alla dotazione organica teorica del:
– 10% personale operativo;
– 15% personale amm.vo (con punta del 25% per il comando di Bologna);
4. Legge 252/2004 e D.Lvo 217/2005.
Nella critica alla Legge 252/2004 ed al D.lvo 217/2005 ci uniamo a tutti i lavoratori del Corpo e della maggioranza dei sindacati: ci risulta infatti, sia come sindacato che come lavoratori, difficile condividere un impianto normativo che da un lato RELEGA a livello di comparsa il ruolo del sindacato, e dall’altro mortifica e riduce le aspettative del personale.
Nella relazione illustrativa di corredo al testo del D.lvo 217/2005 presentato in Parlamento sono individuati in premessa le linee guida che hanno animato il LEGISLATORE.
In particolare gli obbiettivi perseguiti erano:
1. riqualificazione del servizio pubblico svolto dai VVF;
2. riaffermazione dell’unitarietà del CNVVF;
3. valorizzazione delle risorse umane.
Inoltre nel testo si legge che per il CNVVF la privatizzazione non ha dato i frutti sperati e che pertanto era necessario ripubblicizzare il rapporto di lavoro: chissà al riguardo il pensiero del Ministro Amato il cui governo nel 1993 introdusse con la Legge 29, la privatizzazione del rapporto rilanciando la polverosa P.A. in termini di efficienza e razionalità (anche se ancora tanto resta da fare): è stato un fallimento la Legge o ha fallito chi nel Dipartimento doveva renderla operativa?
Con riferimento ai punti 1 e 2 nulla di migliorativo è stato apportato rispetto alla situazione precedente: anzi sono stati introdotti elementi di difficoltà; infatti mentre prima era stato avviato, con fatica ma in modo concreto, un reale processo di decentramento dell’attività amministrativo/gestionale, che nulla toglieva all’unità del CNVVF e che tendeva a riqualificare sul territorio il servizio del CNVVF adesso si registra una forte battuta d’arresto.
Per attuare davvero il decentramento, ed una forte integrazione con gli enti locali, non basta nominare vice capo dipartimento della Protezione Civile un dirigente dei Vigili del Fuoco: scelta sicuramente apprezzabile, ma, se non accompagnata da un forte impulso e supporto legislativo da sola non può certo modificare l’attuale impianto organizzativo del Corpo Nazionale, né sviluppare un adeguato ed integrato servizio di Protezione Civile.
Pertanto con ogni probabilità i fondi utilizzati per la riforma del CNVVF- molto pochi e provenienti dal FUA e quindi dai lavoratori – potevano certamente essere meglio utilizzati per altri scopi.
Per quanto concerne il punto 3) RITENIAMO che il DIFFUSO malcontento DEI LAVORATORI testimoni NEI FATTI il mancato obbiettivo della riforma:
-personale retrocesso nelle funzioni in particolar modo – come testimoniano i molti ricorsi contro il decreto legislativo- del personale amministrativo ed informatico (mancata istituzione del ruolo dei dirigenti e dei direttivi amm.vi ed informatici, retrocessione del personale ex direttivo a personale di concetto, retrocessione del personale diplomato poc’anzi riqualificato, eliminazione della mobilità in uscita);
-miglioramenti economici del personale irrisori;
-personale con percorsi di carriera più lunghi;
-creazione di una struttura rigidamente gerarchizzata e burocratizzata che forse ben si attaglia all’opulenta ed elefantiaca struttura centrale ma per nulla a quella periferica;
-drastica riduzione delle tutele e smantellamento delle relazioni sindacali
Una analisi retrospettiva dei fatti ci permette di affermare serenamente e senza possibilità di smentita che con la legge 252/2004 e il D.Lvo 217/2005 :
– il CNVVF ha fatto un grosso salto indietro;
– finora si è persa una grossa opportunità di riforma di un sistema integrato di P.C. in questo paese;
– i dipendenti del CNVVF sono stati maltrattati: il rimpianto aumenta se si osserva quanto avviene, in termini di aspettative economiche e di carriera per il personale, nelle tanto odiate -da qualcuno- Agenzie (Dogane, entrate ecc…)
– la riforma rispondeva ad altre logiche -ministeriali- e che l’obbiettivo non era certo quello di valorizzare il CNVVF nè i suoi dipendenti.
Riteniamo che non si possa veramente riformare il D.lvo 217/2005 senza apportare modifiche alla Legge 252/2004: i limiti del D.lvo 217/2005 sono i limiti propri della Legge delega.
A questo punto, e dopo tutte le considerazioni poc’anzi fatte ci sentiamo di porre la seguente domanda:
in campagna elettorale il centro sinistra ha spesso criticato, definendole CONTRORIFORME, le riforme della P.A. portate avanti dal governo di centro destra (giustizia, scuola, pensioni, Legge 30 e dei Vigili del Fuoco viste le ricadute sull’attività di soccorso ai cittadini ecc…).
Ciò premesso come si definisce un governo di centro sinistra che rende operative ed attua, senza concrete e reali modifiche, le “controriforme” del governo di centro destra?
Distinti Saluti.

Bologna 11 ottobre 2006

F.P. C.G.I.L. V.V.F. EMILIA ROMAGNA

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