07.01.2008 – Come già avevamo sottolineato nei giorni scorsi, a fronte del riacutizzarsi dell’emergenza rifiuti in Campania, l’elemento di maggior preoccupazione, per quanto ci riguarda, rimane la condizione di estremo rischio e disagio nella quale sono costretti a lavorare i Vigili del Fuoco e gli effetti che tale condizione produce sulla salute, non solo degli operatori, ma di tutta la popolazione.
Ebbene, se da un lato richiamiamo le Istituzioni a fare quanto necessario per rimuovere all’origine gli elementi che producono ciclicamente un simile scempio, dall’altro, oltre che alle Istituzioni, chiediamo ai vertici politici, amministrativi e tecnici del Ministero dell’Interno e del Dipartimento dei Vigili del Fuoco di adottare ogni possibile misura di potenziamento del servizio, tale, almeno, da mitigare l’enorme esposizione – sia in termini di rischio, che sanitaria – che sta subendo il personale.
Nel confermare, pertanto, la solidarietà ai colleghi ed il nostro incondizionato impegno affinchè siano loro garantite condizioni di lavoro accettabili, pubblichiamo di seguito un articolo tratto da “Il Giornale” che puntualizza al meglio il problema del rischio sanitario, la presa di posizione delle OO.SS. territoriali ed il Comunicato Stampa della FP–CGIL Regionale.
Adriano FORGIONE
Articolo tratto da “Il Giornale”.
In due giorni 120 incendi – Allarme diossina, a febbraio analisi sulla popolazione.
NAPOLI Decine di automezzi dei Vigili del fuoco, tra Capodanno e ieri, hanno domato almeno 120 incendi appiccati dai piromani all’immondizia abbandonata nelle strade della Campania. Ancora diossina e veleni nell’aria. Quanto mai attuale, dunque, il monitoraggio che la Regione Campania ha finanziato con 500.000 euro e sarà realizzato dall’Istituto superiore di sanità, con la collaborazione dei Consiglio nazionale delle ricerche e di 5 Asl. Si propone di verificare il livello di contaminazione da diossina nell’organismo umano. «A febbraio», riferisce Fabrizio Bianchi, epidemiologo del Consiglio Nazionale per le Ricerche, «parte il reclutamento dei soggetti da sottoporre alle analisi». Saranno sorteggiati tra la popolazione di età compresa tra 20 e 64 anni che risiede in 13 comuni campani. Sei di essi – Giugliano, Acerra, Caivano, Aversa, Villa Literno e Marcianise – sono in aree a particolare rischio di mortalità per tumore e di malformazioni, in relazione alla vicinanza a discariche illegali o mal gestite, come evidenziato da una ricerca dell’Organizzazione mondiale della sanità. Altri 4 sono a rischio medio: Noia, Maddaloni, Qualiano e Villaricca. I restanti 3 – Casapesenna, Mugnano e Brusciano – secondo l’indagine OMS sono a rischio basso. I ricercatori preleveranno campioni di sangue a 780 persone e di latte a 50 donne. I liquidi saranno sottoposti ad analisi dal laboratorio romano dell’Istituto Superiore per la Sanità. Entro fine 2008 dovrebbero essere resi noti i risultati. Le analisi saranno effettuate non per ogni campione, ma su pool di sangue e latte ottenuti mescolando i prelievi diversi. Una metodologia che costa meno ma, secondo alcuni ricercatori, sarebbe meno precisa. Bianchi è di opinione diversa: «E’ uno dei 2 protocolli di indagine ammessi dall’Oms. L’altro è quello di tipo individuale: si analizza un campione per persona. Le due metodiche hanno vantaggi e svantaggi, il sistema del pool, proprio perché meno dispendioso, consente di coinvolgere più persone nella ricerca e garantisce risultati più stabili, essendo maggiore la quantità di liquidi indagati. Effettueremo indagini più approfondite, naturalmente, sui pool di prelievi dai quali dovessero emergere significativi superamenti dei valori». Quella che sta per partire è la prima indagine regionale su vasta scala ma, sul rischio diossina, da anni, è allarme, sebbene l’Arpac, in base a 1250 carotaggi effettuati sul suolo, sostenga che non esiste una emergenza diossina in Campania più grave che altrove. Livelli di contaminazione estremamente elevati sono stati rinvenuti nel latte di migliaia di pecore al pascolo in alcuni tenitori – Acerra e Noia in particolare – e nel sangue dei volontari i quali, a proprie spese, si sono sottoposti alle indagini, al di fuori di un progetto complessivo di ricerca. Sono 9: 5 residenti ad Acerra, 2 a Noia, uno a Napoli ed uno a Castelvolturno. Tra questi l’oncologo del Pascale Antonio Martella, che dice: «Anche le più recenti analisi rivelano valori di diossine e policloro-bifenili di gran lunga superiori al livello di fondo di io pico-grammi per grammo». Traffico veicolare; combustione e sversamento illecito di rifiuti, ma pure termovalorizzatori e industrie siderurgiche sono tra le fonti di produzioni di diossina. L’uomo l’assimila attraverso la catena alimentare. Particolarmente a rischio gli alimenti ricchi di grassi, latte in prirnis, perché la diossina è una sostanza liposolubile. Fabrizio Geremicca
Nota di CGIL CISL UIL VVF al Comandante di Napoli.
Egregio Comandante, l’aspetto della tutela di salute e sicurezza dei Vigili del fuoco di Napoli è quello che riveste maggiore importanza rispetto alla generalità dell’evento.
L’accresciuto impegno del personale aumenta considerevolmente i rischi correlati ed il sistema delle attuali visite mediche non fornisce elementi di valutazione specifica che dovrebbero essere basati su analisi mirate all’individuazione di fattori legati alla eventuale e/o accresciuta presenza di diossine o altri inquinanti negli organismi.
A tal fine le scriventi OO.SS. La invitano, in qualità di datore di lavoro ed in ossequio agli obblighi relativi, a volere provvedere a sottoporre ad indagini cliniche il personale impegnato nell’opera di spegnimento dei roghi attraverso le metodologie che, assieme al servizio sanitario che legge per conoscenza, si riterranno opportune.
Certi di un Suo interessamento porgiamo cordiali saluti.
CGIL FP Vincenzo Zazzaro – Federazione CISL Ernesto Strino – UIL PA Carmine Cristiano
Comunicato Stampa
RIFIUTI: E’ ALLARME PER I LAVORATORI DEL CORPO DEI VVF
La disastrosa emergenza rifiuti , consegna a cittadini e lavoratori costi e sacrifici ormai insostenibili. Di fronte ad istituzioni capaci solo di reprimere l’esasperazione dei cittadini e a tentativi vani di soluzioni approssimative, un grande encomio va fatto al corpo dei vigili del fuoco di Napoli e Campania. Nonostante le ripetute sollecitazioni operate dai lavoratori del settore alle istituzioni locali e nazionali già nei mesi passati, oggi in piena emergenza ci si ritrova a dover fronteggiare nelle sole province di Napoli e Caserta , una media di 90 roghi per notte, con un’esposizione alla diossina molto più elevata di quella consentita per scongiurare rischi (max 4 ore ). A ciò si aggiunga la carenza di uomini, la reiterazione pericolosissima dei turni in condizioni di stress psicofisico e possibilità che a causa di tali gravissime condizioni , non possa essere garantito il servizio in caso di eventuali altre emergenze a causa della scarsezza di autobotti. La FP CGIL Campania esprime il più vivo disappunto per tale disastrosa situazione e chiede alle istituzioni di attivarsi immediatamente per fornire ai lavoratori l’appoggio di “colonne mobili” con sezioni operative attrezzate.
Il Segretario Regionale FP CGIL Campania Amedeo Baittiner
15.01.2008 – Abbiamo ricevuto dal compagno Maurizio Fochi, coordinatore provinciale FP–CGIL VVF – alcuni ritagli presi dalla stampa locale, allarmata per le possibili conseguenze negative sulla popolazione, a fronte della chiusura, per mancanza di organici – una condizione che presto varrà per tutto il Paese e sulla quale vale la pena riflettere – di alcuni distaccamenti operativi dei Vigili del Fuoco.
Per fronteggiare tale deriva – ed a maggior ragione viste le risorse che la finanziaria ha destinato al potenziamento del Corpo – gli EE.LL. hanno proposto una convenzione al Ministero dell’Interno con la quale, all’impegno dello stanziamento di fondi per lo straordinario e il richiamo di alcune unità di vigili discontinui, dovrebbe corrispondere un complessivo aumento del carico di lavoro dei Pompieri.
Sull’intera vicenda, segreteria FP–CGIL e coordinamento provinciale FP–CGIL VVF hanno lanciato un comunicato stampa congiunto che condividiamo pienamente e, unitamente agli articoli succitati, volentieri pubblichiamo.
Franco Moretti
10.04.2008 – Alleghiamo, di seguito, la “relazione sulla realtà operativa dei Vigili del Fuoco in Lombardia” condivisa e sottoscritta dal Direttore Regionale, da tutti i Dirigenti territoriali e dalle OO.SS. FP–CGIL VVF (Massimo Ferrari), Federazione CISL VVF, UIL PA VVF, RDB PI VVF e CONFSAL VVF.
Nel documento in parola vengono sintetizzate talune situazioni di estrema criticità che da tempo affliggono l’operato delle sedi territoriali VVF e che rendono difficoltoso l’espletamento dei servizi di soccorso, della prevenzione incendi e delle altre attività istituzionali.
Difficoltà – stante l’attuale condizione di estrema e complessiva difficoltà del Corpo – che possiamo tranquillamente confutare in tante altre realtà territoriali, per mitigare o risolvere le quali, i Dirigenti Tecnici e le OO.SS. della Lombardia già fanno delle precise proposte, alcune decisamente interessanti, altre da approfondire ed affinare, su cui confidiamo si sviluppi un dibattito più ampio e più ricco anche nel resto del Paese.
La CGIL non solo non si sottrarrà a questa discussione, ma, come ha sempre fatto, la sosterrà e farà propria ogni qualvolta – come è avvenuto oggi nel documento della Lombardia, ma confidiamo già da domani, con la stessa accuratezza, in tante altre regioni – si espliciterà con chiarezza la volontà di migliorare il dispositivo di soccorso e protezione dei cittadini e di salvaguardia del territorio, innanzi tutto, attraverso il miglioramento delle condizioni di lavoro e la valorizzazione economica e professionale di tutto il personale, sia esso operativo, amministrativo, tecnico e dirigenziale.
Adriano FORGIONE
15.05.2008 – Proseguono gli incontri mirati a concretizzare l’apertura di un Distaccamento VVF nel comune di Monopoli (BA).
Pubblichiamo di seguito gli esiti dell’incontro avvenuto nei giorni scorsi, mentre in coda, per meglio comprendere lo stato dell’arte, alleghiamo il resoconto dell’incontro tenutosi nel mesi di dicembre u.s..
Istituzione Sede dei Vigili del Fuoco a Monopoli:
a che punto siamo?
PROSEGUONO GLI INCONTRI
Nella mattinata del 13 u.s. presso il Comune di Monopoli si è tenuto un ulteriore incontro a riguardo dell’istituzione di una sede VV.F. presso detto comune, richiesto dalla Camera del Lavoro CGIL locale dove sono intervenuti: il Sindaco – Romani-, l’Assessore ai lavori Pubblici -Pasqualone-, Il Dirigente ai lavori pubblici -Colacicco- il Coordinatore CGIL Camera del Lavoro -Pantaleo-, Componente coordinamento Camera del lavoro -Locoselli-, Il Coordinatore FPCGILVVF -Pesola-, Componente coordinamento FPCGILVVF -Decosimo-.
I rappresentanti del comune hanno confermato che i contatti con il Ministero e più in generale con tutti gli interessati continuano e che a breve è in programma un incontro con L’Amministrazione locale VV.F di Bari per definire le modifiche richieste -Ministero dell’Interno sede troppo ampia- al progetto iniziale. Inoltre hanno espresso la loro disponibilità ad attivarsi – visti i tempi di realizzazione della sede definitiva circa 2 anni- affinchè si possa individuare una sistemazione per realizzare una sede VVF temporanea sempre all’interno della zona Metta.
La parte Sindacale non ha potuto non registrare come l’attuale Amministrazione di Monopoli -centro-destra- continui la strada avviata dalla precedente Amministrazione – centro-sinistra- nell’impegno a realizzare una sede VV.F.; Ha ribadito le motivazioni della necessità di un presidio VV.F. nel sud barese ed in fine, ha aggiunto che stando alle notizie attuali che arrivano dal tavolo tecnico sulle piante organiche nazionali dei Vigili del fuoco, che se pur previsto un distaccamento permanente classificato D1 (totale pianta organica 29 unità permanenti) – così come stabilito dall’ex piano 65 e relativo DM dp 14/93- inizialmente, si tratterà di un distaccamento misto con una quota di permanenti pari a 16 unità più la componente volontaria.
Al termine dell’incontro, la FPCGILVVF e la Camera del Lavoro CGIL della Città di Monopoli hanno programmato per il giorno 15 giugno un sit-in di sensibilizzazione presso detto comune dove, anche e ancora una volta, i pompieri baresi presenteranno alle istituzioni e ai cittadini lo stato del soccorso VV.F. del territorio.
p. Camera del Lavoro CGIL Monopoli
Coordinatore Cittadino
O. Pantaleo
p. FPCGIL VVF
Coordinatore Provinciale
C. Pesola
13.07.2008 – Prima una nota il 20 giugno u.s., poi un’altra il 2 luglio u.s.: il Comandante ha risposto con un assordante silenzio – e non è una novità – e la FP–CGIL VVF ha dichiarato lo stato di agitazione; alleghiamo di seguito tutta la documentazione.
22.09.2008 – I Vigili del Fuoco in piazza ad Acquaviva, domenica 28 Settembre dalle ore 9.00 alle ore 20.00
COMUNICATO STAMPA
I Vigili del Fuoco della Provincia di Bari ritornano in piazza anche per esporre la propria contrarietà al decreto legislativo 112 del 25/06/08 -tremonti/brunetta- convertito con modifiche nella L. 133 del 6/08/08 che incide negativamente sul Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, in termini di qualità del servizio al cittadino e delle condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori.
Infatti, mentre con nota del 29/05/08 FPCGIL si ponevano all’attenzione dell’attuale governo le gravi condizioni di lavoro dei VV.F.: riduzione degli spazi contrattuali e con essi diritti e tutele -legge 252/04 resa esecutiva con il d.lgs 217/05-; mancata restituzione del turn-over con la riduzione di organico di oltre 3000 unità operative; decentramento di risorse e funzioni sui territori; questione previdenziale compresa la mancata attivazione di quella integrativa; stabilizzazione dei Discontinui/Precari; più risorse economiche sia per la gestione del corpo che per i rinnovi contrattuali.
Di risposta, con detta legge il governo aggrava dette condizioni: le misure delle assunzioni, attraverso capitolati generali, sono poche e sicuramente inadeguate per i Vigili del Fuoco, i tagli previsti dall’art. 66, causeranno la perdita di altre 2000 unità fino al 2010 che porterà la carenza del turn-over a 5000; art. 63, L’aumento salariale per il biennio economico scaduto da quasi 9 mesi 2008/2009 prevede una quota di solo 9 euro mensili per il 2008 mentre per il 2009 è di 60 euro scarse procapite; art. 70, Esclusione di trattamenti economici aggiuntivi per infermità dipendente da causa di servizio; art. 71, assenze per malattia e per permesso retribuito dei dipendenti -abrogazione per legge delle norme contrattuali sulla malattia- si perpetrano trattenute di ogni indennità o emolumento, comunque denominati, aventi carattere fisso e continuativo, nonché di ogni altro trattamento accessorio; art. 73, Part-time se pur limitato al personale SATI con questa nuova normativa l’accoglimento della richiesta diviene a discrezione dell’Amministrazione; ecc., ecc., ecc…
Segretario Generale FP–CGIL
Giuseppe CATUCCI
Coordinatore Provinciale FP–CGIL VVF
Carmelo PESOLA
27.11.2008 – Allegate di seguito le note che il compagno Mauro GIULIANELLA – Coordinamento Centrale Aree Formazione – ha inviato all’Amministrazione in materia, l’una di organizzazione del lavoro, l’altra a problematiche del 66° corso AVP.
06.08.09 – In allegato pubblichiamo un comunicato stampa del Coordinamento aree della formazione FP CGIL VVF riguardo il ritardo dei pagamenti delle competenze accessorie.
Bari, lì 21/08/2009
“A noi non importano i suoi vizi, pubblici o privati che siano,
a noi importa che governi bene nell’interesse del paese e dei cittadini”
Si può non essere d’accordo su questo modo di ragionare che reputa la coerenza morale come un “optional” al quale un personaggio pubblico può sottrarsi, ma ci si vuole adattare e si vuole seguire questo modo di ragionare: sta governando bene?
Per i Pompieri, NO!
Sicuramente il bilancio di un anno e mezzo di Governo, se si analizzano i dati, è catastrofico: il deficit è arrivato al 5.2 per cento, la spesa corrente della Pubblica Amministrazione è aumentata del 4.9 per cento: in cifre si tratta di 35 miliardi di euro e cioè l’equivalente di una pesantissima manovra finanziaria e la rabbia scaturisce dal fatto che tutti questi soldi non sono stati neanche spesi per stimolare o sostenere l’economia o appunto per migliorare i servizi ai cittadini.
Infatti, per quanto riguarda i Vigili del Fuoco sono riusciti a stanziare risorse sufficienti all’assunzione di poco più di 500 vigili a fronte di una carenza di 4.000 unità operative e circa 1000 amministrative rispetto a dotazioni organiche ormai datate 1997, mentre ne mancano altre 15.000 se si guardano gli standard europei.
Il 60% del parco automezzi datato anch’esso non può essere rivitalizzato con la misera somma di 8 mln. di €!
Gli stipendi non garantiscono ormai da anni una vita dignitosa.
Allora l’invito a tutti è che bisogna ritornare in piazza e nelle piazze delle città pugliesi già dai prossimi giorni per rivendicare le necessità dei pompieri e per garantire loro quanto dovuto compreso il contratto scaduto ormai da tempo.
Coordinatore Regionale Vigili del Fuoco
Carmelo Pesola
FUNZIONE PUBBLICA – L’AQUILA
VIGILI DEL FUOCO DELL’AQUILA: DOPO IL DANNO LA BEFFA
Questo anno è stato terribile per tutti gli Aquilani, ma sicuramente molto duro per i Vigili del Fuoco di questa città che nei giorni e nei mesi che hanno seguito il 6 aprile non hanno avuto neanche il tempo di piangere la loro disgrazia e di stare vicino ai loro cari perché chiamati a coprire, con turni massacranti, il massiccio intervento necessario per far fronte alla catastrofe accaduta.
Alla fine di questo terribile anno, dunque, arriva per quei lavoratori che spontaneamente i cittadini Aquilani hanno definito “angeli”, una terribile beffa.
Ieri i Vigili del Fuoco dell’Aquila hanno ricevuto il pagamento del lavoro straordinario prestato da aprile a settembre, anche non volendo fare commenti sul notevole ritardo nel pagamento, risalta in maniera macroscopica la beffa del pagamento di competenze, relative al periodo di sospensione dell’IRPEF, in un momento in cui detta sospensione non è vigente, anzi nel giorno in cui avrebbe dovuto essere pubblicata sulla G.U. l’Ordinanza di ripristino della sospensione, per cui le somme pagate sono state assoggettate al regime fiscale attuale, cioè senza sospensione dell’IRPEF.
Poiché sembra ormai chiarito dagli esperti in materia che i lavoratori dipendenti non potranno comunque riavere l’IRPEF non accredita nei compensi ricevuti nel mese di dicembre (come per es. la tredicesima), è realistico pensare che da un tale recupero siano esclusi anche gli straordinari dei Vigili, che giova ricordare, sono stati effettuati nei mesi in cui la sospensione era vigente.
Desta comunque qualche sospetto la scelta versare gli emolumenti relativi allo straordinario in questo momento, il pagamento avrebbe potuto avere luogo entro il mese di novembre oppure, a questo punto, direttamente nel 2010, dopo il ripristino della sospensione, in modo da non penalizzare ulteriormente una categoria di lavoratori che ha già dovuto subire notevoli problemi e che in questo frangente tanto ha dato alla nostra città martoriata.
Noi ci auguriamo che le preoccupazioni di questi lavoratori vengano smentite con i fatti, in caso contrario i responsabili di questo comportamento devono sapere che hanno aggiunto una pagina vergognosa alla storia di questo terremoto che purtroppo di pagine simili è tristemente costellata.
L’Aquila 30.12.2009
Il Segretario Il coord.re provinciale FP CGIL VVF
Ferdinando Lattanti Antonio Salvatori
Palermo, 12 gennaio 2010
A TUTTO IL PERSONALE
VIGILI DEL FUOCO SICILIA
Oggetto: Esiti 3° incontro – Tavolo Tecnico Sicilia
Cari Colleghi,
cosi come anticipato, dopo l’incontro dello scorso 18 dicembre a Palermo si è tenuto oggi presso la Sala riunioni del Dipartimento dei vigili del fuoco il 3° incontro concernente il Tavolo Tecnico regionale siciliano.
L’incontro presieduto dal Capo dipartimento Pref. Tronca, seguito dal Capo del Corpo Ing. Gambardella, dal Direttore Centrale per l’Emergenza, Ing. Basti, dal Direttore Centrale per le Risorse Logistiche e Strumentali Ing. Della Giovanpaola, dalla responsabile dell’Ufficio relazioni sindacali D.ssa Rolli ed una nutrita delegazione ministeriale.
La delegazione di parte sindacale, invece, era composta dai Segretari generali e regionali delle organizzazioni maggiormente rappresentative.
Durante il dibattito, il Capo dipartimento ha nuovamente affrontato i temi evidenziati nei precedenti incontri svoltisi in regione e presso il ministero che hanno determinato la nascita della “Vertenza Sicilia” finalizzata al conseguimento dell’autonomia del soccorso in regione.
Nel particolare ha quantificato l’impatto economico, del progetto.
I punti affrontati si possono sintetizzare in:
A) Apertura di nuovi distaccamenti permanenti per la completa copertura dell’area regionale
B) Acquisto, sistemazione ed adeguamento di alcune sedi esistenti
C) Progetto isole minori
D) Ammodernamento e potenziamento della Colonna Mobile regionale
E) Acquisto e dislocazione di un elicottero a Palermo per la copertura delle aree della Sicilia occidentale.
Nel particolare:
A) Riguardo all’apertura delle nuove sedi di servizio, queste, sono state individuate presso i comuni di Cefalù, Catenanuova, Roccalumera e Lercara Friddi.
Il costo di ogni singolo immobile è stato valutato dall’Ufficio competente in circa 3 Mln di
euro per un totale di € 12 Mln.
B) Riguardo all’acquisto, la sistemazione delle sedi ormai vetuste e/o la costruzione ex novo di quelle fatiscenti, sono state individuate quelle di:
1) Petralia Soprana (3 Mln di euro),
2) Comando Palermo (5 Mln per acquisto + 5 Mln per ristrutturazione = 10 Mln)
3) Ristrutturazione dei 4 distaccamenti di città (500 Mila euro per sede = 2 Mln),
4) Comando di Messina (5 + 5 Mln come Palermo = 10 Mln),
5) Costruzione distaccamento aeroportuale di Comiso (3 Mln) per un totale di € 28 Mln.
C) Riguardo al “Progetto isole minori”, il Capo dipartimento ci ha partecipato lo studio redatto di concerto con i Direttori Basti e Della Giovanpaola che prevede la collocazione di magazzini o container forniti di mezzi ed attrezzature per ognuna delle 10 isole degli arcipelaghi eoliano, delle Egadi, ecc. le isole potranno essere raggiunte dalla terraferma o dalle sedi di Lipari, Pantelleria e Lampedusa con mezzi nautici veloci tipo RAF ( motobarca di grosse dimensioni che necessita per
la conduzioni specialisti nautici) e gommoni chiglia rigida tipo RIB ( conducibile con le patenti nautiche). Il costo del progetto comprensivo dei 10 magazzini (150 mila x 10 = 1, 5 Mln) + 3 RAF (900 Mila x 3 = 2, 7 Mln) + 3 RIB (150 Mila x 3 = 450 Mila) è definito in 4, 65 Mln €.
D) Riguardo invece al potenziamento e ammodernamento della CMR esso prevede un investimento di 5 Mln € per acquisto mezzi cui aggiungere 1 Mln € per acquisto di un campo base ognitempo che determina un impatto economico pari a 6 Mln €
E) Infine, è stato valutato l’acquisto e la dislocazione di 1 elicottero biturbina a Palermo per il miglioramento del servizio aereo nella parte occidentale dell’isola il cui costo è di circa 12Mln €. Altresì è stato chiesto l’acquisto di un mezzo di piccole dimensioni da assegnare al Comando di Siracusa per operare al meglio nell’isola di Ortigia.
Durante il confronto il Capo dipartimento ha chiesto il pensiero di ogni singolo rappresentante ed ha tenuto a precisare che l’apertura di nuove sedi di servizio saranno associate all’assegnazione della relativa copertura organica.
Chiaramente non si è discusso dei progetti già definiti negli incontri precedenti quali il distaccamento nord di agrigento.
Tutti i presenti hanno condiviso ciò che in effetti è stato rivendicato da anni.
Pertanto ci siamo congedati con la prossima calendarizzazione di un incontro congiunto fra amministrazione, parte sindacale e Governo regionale siciliano finalizzato alla presentazione del suddetto progetto per eventuale condivisione e/o concertazione di eventuali modifiche o integrazioni.
Ci riteniamo soddisfatti per il lavoro fin qui profuso, poiché questo obiettivo è ritenuto da tutti i rappresentanti regionali primario per la Sicilia, per il potenziamento dello standard di sicurezza sul territorio e per innalzare lo standard di sicurezza al personale che ogni giorno seppur in difficoltà dimostra le proprie capacità professionali ed umane.
Come sempre sarà nostra cura tenervi informati sugli sviluppi della vicenda.
CGIL CISL UIL RdB CONFSAL
Del Serro Saccone Picarella Paganelli Catalano
Bari, lì 19 maggio 2010
Alla c.a. del Prefetto Francesco Paolo TRONCA
Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco
Del soccorso Pubblico e difesa Civile
R O M A
Dr. Ing. Alfio PINI
Vice Capo Dipartimento Vicario
Capo del Corpo Nazionale VVF
R O M A
E p.c. Dr. Ing. Calogero MURGIA
Direttore Regionale VVF Puglia
B A R I
Dr. Ing. Michele Di GREZIA
Comandante Provinciale VVF Bari
Oggetto: Incendio capannone c/o La Fiera del Levante di Bari.
Egregi,
il giorno 16 u.s., come di Vostra conoscenza, il Comando di Bari ha dovuto affrontare nuovamente un intervento di una certa rilevanza che ha visto impegnato, per tutta la mattinata di detto giorno, un cospicuo numero di Vigili del Fuoco, fra cui la squadra dislocata nel comune di Molfetta più unità aeroportuali con mezzo speciale -dragon- dell’aeroporto di Bari, andando ad indebolire il servizio antincendio di quest’ultima sede. Inoltre, considerata la gravità dell’intervento, i responsabili di turno chiedevano il supporto di mezzi e uomini ai Comandi limitrofi, abbassando i livelli di sicurezza di Puglia e Basilicata.
Per fronteggiare una emergenza, ancora una volta, si è dovuto richiamare personale di turno libero, al momento, se pur già prevista la mancanza della prima partenza in sede centrale, spesso non assicurata per la grave carenza di organico che da anni affligge il Comando Provinciale di Bari.
Per di più, si è dovuto dislocare la squadra del porto presso la sede centrale, quindi chiudendo il servizio antincendio portuale, il tutto per assicurare gli interventi ordinari nella città di Bari e parte della provincia.
Detto questo, le Scriventi vogliono rimarcare, con spirito di responsabilità e collaborazione che sempre li ha contraddistinti, che la grave condizione, in riferimento alla mancanza di uomini, aggravata da personale impegnato in missioni, in corsi di formazione in altre sedi, ecc. ecc., non può più essere tollerata e ancor più, non si può tollerare la burocrazia che fa la sua parte nell’ostacolare il soccorso, quando, se pur impossibilitati nell’assicurare i servizi minimi necessari -vedi prima partenza-, costringe i responsabili a chiedere l’autorizzazione per il richiamo di personale libero solo in caso di imprevedibili ed indilazionabili esigenze di soccorso tecnico urgente, tutto ciò ancora più incomprensibile se si considera l’art. 36 comma 1 del CCINL che prevede il richiamo di personale libero in caso di unità inviate in missione .
Quindi, da subito, si dovrebbe provvedere ad assicurare al Comando di Bari un congruo numero di unità permanenti previste, che dovrebbe permettere l’istituzione, perlomeno, dei neo distaccamenti permanenti: Corato, Monopoli ed Acquaviva delle Fonti.
Altro problema che spesso si presenta è la carenza di automezzi ma, nonostante, vede un’autoscala e lo snoker del Comando di Bari dislocate in Abruzzo.
Ed infine, sempre a riguardo degli automezzi, si vuole sottolineare come nei distaccamenti cittadini per poter assicurare il servizio di soccorso si utilizzano APS con quasi 20 anni di onorato servizio.
In ogni caso, le Scriventi ritengono che sia giunto il momento di affrontare seriamente le tematiche su esposte, pensando di dar vita ad un tavolo locale dove partecipino direttamente le Vs autorevoli personalità e che in caso contrario non potrà che far avviare tutte le azioni necessarie compresa la proclamazione di giornate di protesta.
Distinti saluti.
CGIL CISL UIL
Carmelo Pesola Leonardo De Marco Giuseppe Bagnato
F. De Cosimo