Procedura selettiva per aspiranti "Istruttori Tecniche SAF"

22.10.2010 – Di seguito, in allegato , pubblichiamo la nota del Dipartimento relativa alla procedura selettiva ed alla domanda di ammissione del corso in oggetto.
 


Rappresentanze femminili dei corpi dal capo dello stato: e i vigili del fuoco? nota a ministro e sottosegretario

Roma 9 marzo 2007

Alla cortese attenzione del: Ministro dell’Interno
On.le Giuliano Amato
Sottosegretario all’Interno
On.le Ettore Rosato
E p.c.: Capo Dipartimento VVFSPDC
Dott.ssa Anna Maria D’Ascenzo
Capo Dip.to Vicario Capo CNVVF
Dott. Ing. Giorgio Mazzini

Oggetto: 8 marzo, festa della donna.

Nei telegiornali serali dell’8 marzo, trasmessi dalle principali reti televisive, sono andati in onda i servizi riguardanti l’incontro del Presidente della Repubblica con le rappresentanze femminili dei vari Corpi dello Stato, tra le quali è spiccata l’assenza di quella dei Vigili del Fuoco.
Non aver mostrato la presenza delle donne del Corpo nel contesto dell’8 marzo appare particolarmente grave e rischia di vanificare l’impegno, in particolare anche della scrivente, affinché si perseguano e si favoriscano, anche nei Vigili del Fuoco, quelle condizioni di pari opportunità che ancora oggi, purtroppo, non sono sempre puntualmente esigibili.
Infatti, se da un lato possiamo ritenere un buon “inizio” la presenza, nel Corpo, di cinquantasei funzionarie e, soprattutto, di quattro dirigenti femminili (Comando di Arezzo, Comando di Como, Nucleo Investigativo Antincendi, Direzione Regionale Liguria), dall’altro, ci risulta persistano diverse difficoltà, spesso pretestuose ed ingiustificate, quando una donna intende essere assunta nell’area operativa del soccorso – come testimonia, peraltro, la presenza di solo una ventina di unità, su un organico di circa 30.000 uomini – oppure, anche se in misura forse minore, quando intende essere inserita nei quadri del volontariato vigilfuoco.
In considerazione del quadro esposto, pertanto, si chiede di conoscere i motivi che hanno determinato l’assenza della rappresentanza femminile del Corpo, devastante sul piano dell’immagine, all’incontro con il Capo dello Stato, nel contempo vorremmo anche conoscere, nell’ambito di uno specifico incontro, gli orientamenti e le politiche di sostegno che si intendono mettere in campo per ottenere, anche nel Corpo Nazionale, la piena esigibilità di tutele e diritti in materia di pari opportunità.
Distinti saluti.

Segretaria Nazionale FPCGIL Franca Peroni
Coordinatore Nazionale FPCGIL VVF Adriano Forgione

Grave incidente sul lavoro presso il Comando di Pisa. Perde la vita un vigile del fuoco, feriti altri tre

 
29.11.06 – PISA – CAUSA L’ENNESIMO INCIDENTE SUL LAVORO MUORE UN VIGILE DEL FUOCO, MENTRE ALTRI TRE RIMANGONO FERITI. LA SEGRETERIA NAZIONALE SI STRINGE INTORNO AL DOLORE DELLA FAMIGLIA DEL COLLEGA SCOMPARSO E AUGURA AI FERITI PRONTA E COMPLETA GUARIGIONE. DI SEGUITO IL “COMUNICATO STAMPA” CONGIUNTO DELLA CAMERA DEL LAVORO E DELLA FPCGIL DI PISA SULL’ACCADUTO.

Consiglio di Amministrazione del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco

 
29.05.2007 – ROMA – Il C.d.A. del CNVVF, nella seduta del 29 maggio 2007, ha proceduto con le seguenti promozioni: scrutinio per la qualifica di Dirigente Superiore, promossi con decorrenza 01.01.2007, Ing. Antonio LA MALFA, Ing. Massimiliano GADDINI; scrutinio per la qualifica di primo dirigente ruolo ginnico-sportivo, decorrenza 01.01.2007, Prof. Francesco Lunetta; promozioni a ruolo aperto alla qualifica di videdirigente antincendi alla data del 31.12.2006, Arch. Roberto CAPLDO, Arch. Giancarlo PATERNO’, Arch. Filomena DONATO, Arch. Maria Angelina D’AGOSTINO. A tutti i neo promossi le nostre congratulazioni ed il sincero augurio di buon lavoro.
Adriano Forgione


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Tavolo tecnico congiunto tra OO.SS. e Amministrazione sulle piante organiche

9.01.08 – Ieri si è tenuto un ulteriore incontro tecnico tra OO.SS. e Amministrazione per sancire i criteri di distribuzione sul territorio degli organici previsti dal d.lgs. 217/05.
 
Al momento la discussione è concentrata sul settore operativo relativamente alle figure di Vigile, CS, CR e Ispettore, ma dato che non ci sono all’orizzonte ipotesi di incremento di organico, anzi si registra un decremento reale di 3.000 unità circa, causa il mancato recupero del turn over degli ultimi anni, l’Amministrazione si sta muovendo in un’ottica di riorganizzazione, che però trova la sua debolezza proprio nella rigidità della norma.
 
Infatti, gli organici sono una coperta troppo corta che non si può assolutamente adeguare alle necessità: è evidente che a tal fine sarebbe necessario ridurre gli organici degli Ispettori in favore di una rivitalizzazione minima di Vigili, CS e CR, ma questa può essere solo una dichiarazione di principio se non si modifica la 217/05.
 
Per quanto ci riguarda, abbiamo richiesto che a parità di categoria di sede e di distaccamento vi sia un identico organico e che l’ottica della riorganizzazione, avendo a mente organici inadeguati, non possa in alcun modo pregiudicare il servizio e le aspettative del personale in termini di carriera e mobilità.
 
Il tavolo verrà riconvocato nelle prossime settimane e, comunque, vi terremo informati su ulteriori sviluppi. 
                                    
Franco Moretti

 


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Revisione competenze Direzioni Regionali VVFSPDC

10.01.2008 – E’ stato consegnato, alle OO.SS. rappresentative dei Dirigenti e Direttivi e del Personale, lo schema di DPR contenente l’ipotesi di revisione delle competenze delle Direzioni Regionali sul quale vengono richieste eventuali osservazioni di Parte Sindacale entro la data del 25 gennaio p.v..
 
Lo alleghiamo di seguito, unitamente al DPR 23 dicembre 2002, n.314 – per facilitarne la lettura – sul quale verranno contestualizzate le previste integrazioni e modifiche.

 

Ancora a proposito di aerosoccorritori VVF SAF 2B!

15.05.2008 – Come certamente rammenterete, nei giorni scorsi, a fronte dei contenuti polemici di un articolo comparso sul quotidiano “La Repubblica”, avevamo ritenuto di pubblicare, sempre sul medesimo argomento, una lettera aperta di un collega di Bari.

Il collega che ha fornito gli elementi per scrivere l’articolo di cui sopra ha chiesto di replicare e ci ha inviato una sua riflessione che di seguito, volentieri, pubblichiamo.


 

In risposta alla “Lettera aperta di un Pompiere di Bari”del 9/5/2008 pubblicata sul sito della CGIL

Caro Lorenzini, sono “il forse collega”, mi chiamo Silvio Piva del Comando di Torino.

Ho iniziato il mio rapporto con i Vigili del Fuoco nel lontano 1979 come ausiliario, poi come discontinuo e dal 1983 sono un permanente diventato capo squadra nel 1995. Attualmente sono responsabile operativo del nucleo Saf, mansione che svolgo oltre ai normali turni di squadra (al Comando di Torino si fanno circa 28.000 interventi all’anno) e alla turnazione presso il nucleo elicotteri. Ho svolto attività sindacale nella CGIL e da alcuni anni sono un iscritto dell’RDB.

All’inizio degli anni ’90 ho condiviso con alcuni colleghi un progetto chiamato “nucleo soccorsi speciali” con l’obiettivo di migliorare sia la sicurezza degli operatori che l’intervento di soccorso. In quel periodo le uniche corde in caricamento sui mezzi erano in canapa. Tra il ’93 e il ’94 quasi tutto il personale di Torino era formato all’utilizzo di tecniche di derivazione speleo alpinistiche. Con grande soddisfazione il nostro progetto, analogo a quello di altri comandi, è diventato nazionale e da qualche anno ormai i vigili del fuoco sono in grado di offrire su tutta la penisola un servizio di soccorso celere e qualificato.

Fatta la premessa, entro nel merito della tua lettera. L’articolo pubblicato da “La Repubblica” in pagina Nazionale era uno stralcio di quello apparso nell’edizione di Torino (che allego) dove la fonte, cioè io, era citata. Forse la giornalista non è riuscita in poche righe a sviscerare tutte le problematiche dei Saf 2b ma i nostri legali lo hanno fatto molto bene nel ricorso al Tar presentato da 167 colleghi (e ti allego anche quello). Legali ai quali ci siamo rivolti dopo anni di richieste inascoltate dall’Amministrazione e dal Sindacato.

Personalmente non mi sento “ordinario” quando svolgo il mio lavoro su un’ autopompa, ma quando mi appendo al verricello dell’elicottero e penso che il collega pilota con il quale condivido la missione e che tra le mani ha un pulsante che può tranciare il cavo guadagna circa 500 euro più di me di indennità di volo, bene, in quel momento non so quale aggettivo usare per descriverti il mio stato d’animo. Non ho trovato sicuramente sollievo leggendo la relazione della dott. Sabelli Direttore delle risorse umane, dove anche lei si domanda cosa stiamo a fare ai nuclei elicotteri visto che non abbiamo titoli o brevetti(allego pure questa).

Mi permetto di fare un’analisi politica: nel corso degli ultimi anni i pompieri stanno sempre di più diventando dei dipendenti ministeriali, non ci sono stimoli, non c’è più passione. Credo che in parte la responsabilità sia da imputare all’appiattimento anche salariale. Sono convinto che per il futuro sia necessario valorizzare l’impegno dei singoli, conscio che la passione non sia monetizzabile ma incentivandola sicuramente non si commette errore.

Dopo le recenti elezioni, stiamo vivendo in una fase di cambiamento e se il sindacato non sarà in grado di rinnovarsi ascoltando soprattutto i lavoratori più meritevoli, abbandonando il clientelismo che contraddistingue alcune sigle, sarà destinato a sparire come è avvenuto per la sinistra, vanificando le conquiste ottenute con anni di lotte dove chi faceva del sindacato rischiava il posto di lavoro. E non sarà questione di simpatia caro Forgione, ma spero che i Saf sappiano fare breccia in una diga dove ogni professionalità venga riconosciuta anche economicamente. Sarebbe indubbiamente simpatico se tu caro Forgione informassi se non me almeno i tuoi iscritti su come intendi affrontare la discussione saf 2b “che si presenta, comunque, molto delicata e complessa”.

Riguardo all’art.18, Lorenzini forse lo citi un pò a sproposito, tra di noi possiamo pure dirlo, ci sono diversi giornalieri che la salute l’hanno buona ma non hanno tanta voglia di stare in giro di notte con il freddo o con il caldo di un bel incendio. Giornalieri non me ne vogliate, so che il vostro lavoro è indispensabile ma il mio ha qualche disagio e qualche rischio in più.

Non mi sento affatto disonesto a coltivare il mio “orticello” anche perché è stato innaffiato da ore di corsi e da ore di addestramento non retribuite e non recuperate, concimato con l’impegno in tutte quelle “variabili” con l’identica passione che ho avuto per i Saf. Sono sempre stato in prima fila “partecipando attivamente a quelle che sono le rivendicazioni di tutti”.

E’ tempo che tutti gli orticelli diano i loro frutti, possibilmente non dei cetrioli.

Caro Lorenzini, attento agli attacchi personali, sei sulla buona strada per diventare un generale della guerra dei poveri, resto comunque disponibile ai “tuoi quesiti” e spero di non aver “parlato a vanvera”.

Saluti Silvio Piva

 

 

Alcune conclusive riflessioni a cura di Adriano FORGIONE
 
Nè per spirito polemico, tanto meno per avere a tutti i costi l’ultima parola, tuttavia, se da un certo punto di vista talune valutazioni suesposte sono indubbiamente condivisibili, sono però d’obbligo alcune precisazioni partendo dalla lettera aperta incriminata, dall’articolo comparso in 3^ pagina su “La Repubblica” e dal mio sommesso commento, che rialleghiamo.
 
Iniziamo, innanzitutto, dalla scelta di pubblicare la lettera di Lorenzini, l’unica tra le diverse giunte al nostro indirizzo – e con ben altri toni e contenuti – in grado di rappresentare, oltre al risentimento dell’estensore, anche una sorta di sensibilità, di solidarietà, di voglia di coesione tra lavoratori, insomma, uno spirito confederale il cui smarrimento, quanto meno per la CGIL, è certamente un motivo di grande preoccupazione. 
 
Nè è stata colta, nel commento finale del sottoscritto, la metafora della simpatia intesa come sommesso richiamo – ai colleghi aerosoccorritori – a non comportarsi come un corpo estraneo, ma come parte importante, ma non indispensabile, dell’organizzazione dei Pompieri e della “mission” che è chiamata a compiere.
 
Ma veniamo al merito: scopriamo che le tecniche speleo alpinistiche consentono, ormai, “di offrire in tutta la penisola un servizio celere e qualificato”, peraltro, in egual misura, anche se con modalità diverse e con meno enfasi, a quello garantito dai Pompieri “ordinari”: è indubbio, il progetto originario SAF ha portato al miglioramento del servizio di soccorso – e ne siamo tutti felici – ma possiamo dire la stessa cosa per la sicurezza di tutti gli operatori? Il settore, 1A, 1B, 2A, 2B, è stato portato avanti in modo equilibrato ed omogeneo su tutto il territorio? I risultati sono monitorabili? E se si, perchè non vengono resi disponibili?
 
Si ricorre al TAR per superare la sordità dell’Amministrazione e del Sindacato!!!
 
Innazitutto, troviamo curioso che si associno Amministrazione e Sindacati, ma è inevitabile quando si è convinti del “clientelismo di alcune sigle” e, per quanto ci riguarda, anche imbarazzante: le accuse, o si provano, o si tace!
 
Ma di quale sordità si parla? Dell’incapacità di soddisfare le richieste del Settore? Oppure del disinteresse nei confronti dello stesso, della volontà più o meno evidente di emarginarlo?
 
Ma il Sindacato è stato mai veramente coinvolto, oppure è stato percepito, sempre e da subito, come un possibile ostacolo alla coltivazione “dell’orticello”? 
 
E dagli altri colleghi come vengono percepiti gli aerosoccorritori VVF? E’ vero, non è un problema di simpatia, ma se la percezione collettiva è quella del collega che ci ha scritto da Ravenna, forse sarebbe meglio abbassare i toni ed affrontare la questione con un pizzico di sano realismo: “Innanzitutto credo sia un fatto molto grave dal punto di vista della solidarietà quando una “sottocategoria” (intesa in senso strettamente organizzativo) si attiva al fine di promuovere una rivendicazione esclusivamente per sè stessa. A mio modesto avviso questo sa molto di egoistico corporativismo e ben poco di solidale sindacalismo. In secundis… vorrei far notare a quei SAF 2B che manifestano le loro rivendicazioni che, a tutt’oggi, nessuno li ha cercati. Ancorchè la loro opera sia stata e sia meritoria e proficua, non è stata l’Amministrazione a costringerli a fare gli aerosoccorritori” ( Ravenna – Lettera firmata).
 
Invece di impiantare ricorsi – che la CGIL aveva sconsigliato – o formulare generiche accuse, bene si farebbe a fare mente locale su quanto avvenuto nel Corpo negli ultimi anni, per comprendere che, non il disinteresse, ma le particolari condizioni createsi con la riforma hanno impedito di avviare seri percorsi di valorizzazione professionale ed economica, non solo per i SAF, ma per tutto il personale operativo, amministrativo e tecnico. 
 
Si saprebbe anche che la CGIL VVF è stata, forse non simpatica, certamente tutt’altro che sorda alle esigenze rappresentate dai colleghi, SAF compresi, visto che aveva istituito un gruppo di lavoro (di seguito allegato) il cui obiettivo “emerso da un primo approccio alla discussione, è quello di sviluppare, a breve, ovvero, anche alla luce degli ultimi avvenimenti, un progetto-piattaforma per lo sviluppo del settore, con particolare riferimento alla definizione di un modello organizzativo che dia rilevanza a tutti i livelli operativi, tenendo conto, soprattutto, ma non solo, degli aspetti relativi alla sicurezza degli operatori. Attraverso la rivendicazione e l’applicazione degli istituti contrattuali esistenti, occorre incrementare i percorsi formativi, di addestramento e mantenimento, al fine di valorizzare, sia sul piano economico che professionale, tutto il settore, ma con particolare riguardo per il livello di eccellenza. Il gruppo di lavoro, infine, ritiene importante ogni ulteriore contributo voglia essere fornito dai colleghi di tutto il territorio, pertanto, eventuali specifiche riflessioni possono essere inviate all’indirizzo e-mail coordinamentovvf@fpcgil.it e saranno, oltre che gradite, tenute nella debita considerazione.” 
 
Il prodotto di questo gruppo è sempre stato disponibile per chiunque lo volesse visionare, non solo per gli iscritti: se lo avessimo reso pubblico senza contestualizzarlo in una specifica riunione con l’Amministrazione lo avremmo semplicemente bruciato; non ci è mai stata data tale opportunità, peggio ancora, nell’assoluto silenzio di buona parte degli operatori SAF 2B, i quali, agli “ostacoli” che avrebbe frapposto un Sindacato “populista e colluso”, sembrava preferissero le promesse di chi voleva garantire il famoso “orticello”. 
 
I risultati sono sotto gli occhi di tutti!
  
Così come, sempre a proposito del presunto disinteresse del Sindacato, se è vero che non c’è traccia di tutti gli interventi fatti per le vie brevi, gli ultimi dei quali nelle riunioni del 23 aprile e dell’8 maggio uu.ss., sono sempre state visionabili le innumerevoli prese di posizione della CGIL sulla materia – sempre nell’assoluto silenzio degli operatori del settore –  talune delle quali alleghiamo di seguito.
 
Un minimo di cautela e meno supponenza, magari non rende simpatici, di sicuro aiuta! O no? 
 
In conclusione – non torneremo più su questa vicenda, nè pubblicheremo altri commenti – ovvero in attesa di quella riunione che la “disinteressata” CGIL ha recentemente richiesto, un ultima sommessa riflessione: Lorenzini è un povero, non un generale, così come lo è il collega succitato che scrive da Ravenna; la loro guerra non è tra, ma dei poveri, fra i quali, anche se pigliassero i soldi degli elicotteristi (!!!), se non ci sarà una vera discussione di merito continueranno ad esserci, comunque, anche i colleghi del SAF.
 
Forse è su questo che dovremmo riflettere. Tutti.

 


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Concorso n. 260 CS, quota 60%, decorrenza 01/01/2006: graduatoria

23.05.2008 – Alleghiamo di seguito la graduatoria – derivante dalla somma dei titoli di anzianità, formazione e studio – propedeutica all’individuazione di coloro (i primi 260 salvo successive rinunce) che saranno chiamati alla scelta della sede ed accederanno al concorso decorrenza 2006 (quota 60%).

 


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VVF – Vice Collaboratori provenienti dall'area operativa, la CGIL VVF contesta l'obbligo di scelta della sede

21.08.2008 – Allegata di seguito la nota all’Amministrazione circa l’obbligo di scelta della sede per il personale, proveniente dal settore operativo, vincitore e idoneo nei concorsi straordinari per Vice collaboratore.

 


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Ancora a proposito di mobilità dei Capisquadra anziani…

26.08.2008 – Il tema della mobilità è sempre stato molto sentito ed è per tale ragione che abbiamo sempre usato grande cautela ogni qualvolta ci siamo dovuti muovere in questo ambito, non solo per i Capisquadra – che è l’argomento all’ordine del gorno – ma per tutti i ruoli e le qualifiche del Corpo.

Ma tornando appunto al merito, la questione legata alla mobilità dei CS, quale ovvia conseguenza degli agognati passaggi di qualifica, ci ha visto spesso impegnati, nel corso dell’ultimo anno di attività sindacale, tanto che sulla materia possiamo tranquillamente affermare di essere sempre stati “pubblicamente” chiari, precisi e puntuali:
 
– siamo  partiti dalla presa di posizione del 29 ottobre 2007, che stoppò i primi tentativi di forzatura dell’Amministrazione e produsse risultati ritenuti, allora, unanimente positivi; 
– abbiamo proseguito con la nostra proposta del 1° aprile 2008, mirata a velocizzare i concorsi CS decorrenza 2006, 2007 e 2008 e le procedure di mobilità, al fine di soddisfare rapidamente anche le aspirazioni di trasferimento del personale anziano; 
– siamo arrivati all’ultimo recente atto, ovvero la nota del 17 luglio 2008 con la quale si chiedevano chiarimenti su mobilità e concorsi, peraltro giunti in modo parziale, se non addirittura confuso, nella riunione tenutasi il 30 luglio u.s., della quale abbiamo immediatamente resocontato sul SITO ufficiale della CGIL VVF, nell’ambito della quale è stato chiesto all’Amministrazione di fare quanto necessario, affinchè con le prime immissioni dei neo CS – ovvero entro l’anno – si potesse dare contestuale soddisfazione anche alle aspettative di trasferimento di tutti i CS anziani.
 
Quanto fin qui doverosamente premesso, giusto per amor di verità nei confronti dei vari Comitati spontanei, o dei singoli colleghi che ci hanno contattato – che meritano comunque rispetto ed attenzione, malgrado talune richieste non siano sempre interamente condivisibili – ma soprattutto nei confronti di qualche Organizzazione Sindacale, la quale cerca di accrescere il proprio consenso attribuendosi meriti inensistenti e facendo promesse che non potrà in nessun caso mantenere.  
 
In tal senso, se da un lato è bene rammentare che la CGIL ha disperatamente cercato di opporsi ad una simile deriva, dall’altro non si possono certo tacere le responsabilità di coloro che hanno ostacolato la proposta di modificare il 217, così da poter ridurre i tempi di attuazione, sia concorsuali, che di mobilità, ma soprattutto di procedere rispettando i diritti di tutti, senza strappi e forzature, sicuramente senza i pasticci di cui solo ora “tutti” si lamentano:
 
– l’Amministrazione, la quale, con buona pace degli estimatori della riforma, se ne è lavata le mani affermando “AVETE RAGIONE, MA LA LEGGE, O SI CAMBIA CON UN’ALTRA LEGGE, O SI APPLICA COME E’!!!;
– il Governo di centro sinistra, la cui indisponibilità a qualsiasi modifica e correzione della norma, malgrado il disastro fosse chiaramente annunciato, ora, vista la furia dei vari Brunetta e Tremonti, espone il Corpo al rischio di ulteriori incursioni legislative del centro destra; 
– quei Sindacati tuttora incapaci di prendere atto di una riforma rivelatasi completamente vuota di contenuti economici e professionali, se non da abrogare, come avremmo voluto noi della CGIL, quanto meno da cambiare strutturalmente. 

A maggior ragione, pertanto, se si vogliono evitare semplificazioni ed inesattezze, accuse gratuite, strumentalizzazioni e furberie, è necessario far capire ai lavoratori che molti degli attuali accadimenti sono la conseguenza di scelte sbagliate – alle quali, per inciso, la CGIL si è sempre opposta – e che le azioni e le responsabilità delle Rappresentanze del Personale devono essere valutate, alla prova dei fatti, con estrema attenzione ed onestà intellettuale.
 
Per quanto ci riguarda ci sentiamo tranquilli: le ragioni che muovono il nostro agire sindacale sono pubbliche ed ampiamente note, pertanto, non abbiamo alcuna difficoltà ad affermare, anche questa volta, che combatteremo con convinzione per far rispettare il diritto al trasferimento dei colleghi anziani, ma senza che questo pregiudichi l’altrettanto legittimo diritto di coloro che aspettano da anni l’opportunità di un passaggio di qualifica.
 
E’ un obiettivo che continuremo a perseguire con impegno e costanza, senza escludere alcuna strada per tentare di coglierlo … tuttavia sempre coscienti delle innumerevoli variabili e difficoltà  – peraltro note a tutti – che in qualsiasi momento potrebbero complicare o ritardare eventuali soluzioni.

 

Per il Coordinamento FPCGIL VVF
A.Forgione – F.Moretti – M.D’Ambrogio


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Concorso CS 2007 (40%): circolare prove scritte

16.01.2009 – Dando seguito ai “bandi di concorso di cui ai DD.MM. n.2230, n.2231 e n.2232, relativi alle procedure concorsuali per titoli ed esame scritto a contenuto tecnico-pratico e successivo corso di formazione – e relative modifiche ed integrazioni –  per la copertura del 40% dei posti disponibili nella qualifica di capo squadra del ruolo dei capi squadra e capi reparto, decorrenza 01.01.2007, in relazione alle previste prove scritte ci sono pervenute – e sono di seguito allegate – la circolare, le sedi concorsuali e l’elenco dei nominativi stato comunicato.

 


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Personale operativo impegnato nelle attività informatiche durante le calamità.

 

DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO SOCCORSO PUBBLICO E DIFESA CIVILE

Roma 15 ottobre 2009

Capo Dipartimento
Dott. Paolo Francesco TRONCA

Capo Dipartimento Vicario, Capo del CNVVF
Dott. Ing. Antonio GAMBARDELLA

E p.c.: Ufficio Garanzie e Diritti Sindacali
Dott.ssa Iolanda ROLLI

 
 

Oggetto: Personale operativo impegnato in attività informatiche durante le calamità.

Egregi,
siamo venuti a conoscenza della nota prot.n. DCRISLOG, Area VIII, 0027624 del 12/10/09, con la quale codesta Amministrazione individua la necessità di implementare le attività informatiche, finalizzate ad una migliore gestione degli eventi calamitosi, e manifesta la volontà di avvalersi, per tale scopo, di personale operativo eventualmente disponibile.

Sempre dalla medesima nota abbiamo appreso, inoltre, della costituzione di un gruppo di lavoro che studia la possibilità di migliorare la gestione delle risorse strumentali ed umane nei campi base, anche nel caso di future calamità.

Quanto sopra è in contrasto con l’impegno – manifestato nell’incontro del 7 u.s. – di impostare un metodo di lavoro più partecipato e trasparente, tale da consentire anche al Sindacato di contribuire alle scelte organizzative finalizzate a valorizzare il personale, garantendo, nel contempo, un servizio più efficiente ed efficace.

Nel merito: non siamo mai stati informati della costituzione del gruppo di lavoro, né delle ragioni che hanno portato a tale decisione; tanto meno possiamo condividere la volontà di distogliere altro personale dalle funzioni operative e destinarlo a compiti già attribuiti al Settore Informatico del Corpo – art. 85 del D.L.ivo 217/05 – il cui personale, tra l’altro, non ha mai lesinato la propria piena disponibilità a supportare, sempre e dovunque, le attività di soccorso.

In ragione di quanto fin qui esposto si chiede di ritirare la disposizione in parola, vale a dire non individuare e formare personale operativo per la gestione dei sistemi informatizzati nei campi base, ma, semmai, potenziare, formare e valorizzare gli operatori già inseriti nei ruoli del settore informatico del Corpo.

In attesa di un cortese, quanto celere riscontro, si porgono distinti saluti.

 

Coordinatore Nazionale FPCGIL VVF
Michele D’Ambrogio


 
 
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