(ANSA) – ROMA, 26 OTT
”Siamo soddisfatti per la firma, da parte di tutte le organizzazioni sindacali, di un contratto che si attendeva da oltre trenta mesi”.
Cosi’ il segretario nazionale della Fp Cgil Adriano Sgro’ e il coordinato nazionale Vvf, Michele D’Ambrogio, commentano la firma del rinnovo del contratto dei vigili del fuoco per il biennio 2008-2009.
Secondo la Cgil, il contratto prevede aumenti contrattuali tabellari ”del 3,9 %, mediamente oltre i 150 euro, e la rivalutazione delle indennita’ di rischio e di
amministrazione”.
Con la firma, proseguono Sgro’ e D’Ambrogio, ”si destina inoltre una parte considerevole delle risorse messe a disposizione alle quote fisse del salario, potendo quindi garantire aumenti salariali anche per tutto il personale amministrativo e giornaliero e il relativo pagamento integrale di tutti gli arretrati maturati in questi anni”.(ANSA).
18.11.2010 – Di seguito, in allegato, pubblichiamo l’elenco delle nomine a Dirigente Generale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco deliberate in data odierna dal Consiglio dei Ministri, nonché i conseguenti avvicendamenti di incarichi dirigenziali generali.
Ai neo Dirigenti Generali vanno le congratulazioni del coordinamento nazionale FP CGIL VVF per l’alto incarico ricevuto ed i migliori auguri di buon lavoro per il raggiungimento di proficui risultati per il CNVVF.
29.12.2010 – Questa mattina, una gravissima tragedia ha colpito ancora una volta il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco.
Nel corso di un intervento di soccorso sul Colle del Melogno, nell’entroterra savonese, ha perso la vita il Capo Squadra Ermanno Fossati, in servizio presso il Comando provinciale di Savona, per un drammatico e fatale incidente stradale.
Esprimiamo con viva commozione il nostro profondo cordoglio alla moglie, ai figli e ai familiari per la terribile disgrazia che li ha colpiti.
Siamo vicini ai colleghi, agli amici e a tutti i Vigili del Fuoco, ai quali offriamo la nostra più sincera solidarietà in questo triste momento.
Il Coordinamento Nazionale FP–CGIL Vigili del Fuoco.
22.11.2006 – ROMA – ISTITUZIONE PRESIDI VVF PRESSO GLI ORGANI COSTITUZIONALI, CONCORSO STRAORDINARIO PER 334 ISPETTORI ANTINCENDI, BOZZA COMPITI ISTITUZIONALI ISPETTORI ANTINCENDI.
Si è tenuta, in data odierna, una riunione tra Amministrazione e OO.SS. maggiormente rappresentative con all’ordine del giorno i punti indicati nel titolo: sulla prima questione – della quale vi alleghiamo il verbale della prima riunione, confermandone in toto i contenuti – aspettavamo chiarimenti dal Capo del Corpo il quale, in attesa di definire nel dettaglio, anche con il Sindacato, la revisione di tale servizio ed i siti costituzionali dove dovrà essere prestato, prorogherà fino a luglio l’attuale assetto organizzativo. La discussione più spinosa è stata, ovviamente, quella sugli ispettori, per quanto riguarda il bando di concorso straordinario, ma anche per i compiti e le funzioni a cui dovrebbero essere assegnati. In tal senso abbiamo segnalato una lunga serie di criticità: sia di ordine generale, sottolineando la necessità di valutare meglio l’impatto di questo concorso sull’organizzazione del Corpo (carenze organiche nel settore operativo, dotazioni organiche complessive della qualifica e per singolo Comando, chiarezza nelle funzioni), sia contenute nella bozza di bando (anzianità di servizio, titoli di studio, formazione professionale, qualificazioni), sia, infine, quelle contenute su una bozza di “mansionario” che sembra prefigurare più compiti di “caporalato di giornata”, che non la valorizzazione di una professionalità elevata, quanto meno coerente e sinergica con quella che esprimono gli altri funzionari tecnici. Ebbene, abbiamo già ottenuto il ritiro del “mansionario” incriminato, mentre, relativamente alla bozza di bando, ci sarà la convocazione di un’altra riunione per esaminare congiuntamente le eventuali modifiche attinenti alle osservazioni portate da tutte le OO.SS. presenti al tavolo. Notizie più dettagliate sull’esito della discussione e sulle posizioni espresse dalle Parti contiamo di fornirle, quanto prima, attraverso la pubblicazione integrale del verbale di concertazione.
27.06.2007 – In data odierna si è tenuta un’ulteriore riunione tra le parti, nel corso della quale la Parte Pubblica ha ipotizzato un percorso particolarmente impegnativo per giungere alla chiusura del contratto, determinato, da una parte dalla trasformazione degli istituti contrattuali derivanti dal precedente modello privatistico nel nuovo modello di diritto pubblico, dall’altra, dall’ulteriore difficoltà della richiesta, da parte delle OO.SS., di risorse aggiuntive, che necessita obbligatoriamente di un confronto con le autorità politiche.
In entrambi i casi, comunque, è stata sollecitata, dalla Parte Pubblica alle OO.SS. la presentazione della piattaforma rivendicativa, quale elemento indispensabile onde poter iniziare un ragionamento su tutti e due gli aspetti, sia di tipo normativo, che economico.
Per quanto riguarda la FP–CGIL ci siamo riservati di presentare la piattaforma, una volta espletato il percorso democratico di consultazione sui posti di lavoro – quindi, probabilmente, non prima della fine del mese di luglio – e abbiamo ribadito l’esigenza di chiudere un contratto, che malgrado il nuovo quadro di riferimento determinato dalla legge di riforma 252/04 e dal d.lgs. 217/05 consolidi:
– sul piano normativo, diritti e tutele già conquistate e ribadisca i due livelli di contrattazione – nazionale e territoriale, il quadro di relazioni sindacali acquisito, agibilità e rappresentatività, incluse le RSU;
– sul piano economico e previdenziale, la richiesta di risorse aggiuntive per dare il dovuto riconoscimento alle professionalità del Corpo ed in particolare il rischio e l’usura del settore operativo.
Inoltre, la FP–CGIL ha segnalato al tavolo l’ulteriore difficoltà rappresentata dalle posizioni intransigenti del Ministero dell’Interno in ordine alle modifiche al decreto 217/05 – portate avanti in un clima di confronto tra le parti assolutamente insufficiente e a dispetto dei protocolli d’intesa sottoscritti dal Sottosegretario – che non si discosta dal modello gerarchico e autoritario immaginato dal precedente governo di centro destra: una mancanza di discontinuità con il passato che si pone come un ulteriore ostacolo all’applicazione del “memorandum” ai Vigili del Fuoco, che, lo sottolineiamo ancora una volta, è parte integrante dell’accordo tra OO.SS. e Governo per il rinnovo del CCNL 2006-2009.
In tale contesto, risulta addirittura inaccettabile il tentativo, messo in atto dall’Amministrazione ed in particolare dai vertici del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, di intimidire l’azione sindacale con avvisi di procedimenti disciplinari a quei colleghi di Milano che il 31 maggio u.s. hanno partecipato ad una giornata di mobilitazione sindacale, promossa unitariamente da CGIL, CISL, UIL, RDB, CONFSAL, per protestare contro le disastrose condizioni del servizio – a corto di organici e con bilanci irrisori – e getta una luce inquietante sul modello di relazioni sindacali che si vuole instaurare nel contratto in discussione.
Oltre a queste considerazioni, comunque, per il momento, non c’è nulla di nuovo da segnalare, se non che, in attesa di ulteriori novità sul fronte delle risorse, nei prossimi giorni inizierà il confronto sulla parte normativa.
Franco Moretti – Michele D’Ambrogio
23.07.2007 – In data odierna si è tenuto il previsto incontro tra le OO.SS – aree del Personale e della Dirigenza e Direttivi – ed il vertice Politico, Amministrativo e Tecnico del Corpo, in materia di stabilizzazione del precariato VVF e attuazione del comma 404 della finanziaria 2007 (taglio delle funzioni dirigenziali).
Su questo secondo argomento, in estrema sintesi, ci è stata comunicata la necessità di dover procedere con l’applicazione della norma i cui effetti – operativi non prima di giugno 2008 – saranno i seguenti:
– riduzione di due Dirigenti Generali e conseguente accorpamento delle Direzioni Abruzzo/ Molise e Puglia/Basilicata;
– riduzione di due Dirigenti Superiori presso gli Uffici di Camera e Senato;
– riduzione di 6 primi dirigenti presso le strutture Centrali del Dipartimento.
Premesso che tutte le OO.SS., anche se con sfumature diverse, hanno rigettato l’ipotesi dei tagli, la delegazione FP–CGIL VVF ha ribadito la necessità di definire un modello organizzativo che, partendo dall’efficacia ed efficienza del servizio ai cittadini, da un lato razionalizzi ed ottimizzi la struttura dipartimentale centrale, dall’altro – invece di cancellarle – valorizzi le funzioni delle Direzioni Regionali e dei Comandi Provinciali.
Per quanto riguarda invece la stabilizzazione del precariato – secondo il Sottosegretario – la stessa non può che essere conseguente alla rimodulazione delle dotazioni organiche ed alla riclassificazione dei Comandi; in tal senso l’obiettivo non potrà che essere l’assunzione di tutti i precari, tuttavia, nell’immediato, è urgente emanare l’atto normativo con il quale individuare le modalità di accesso alla procedura selettiva da cui deriverà, successivamente, la graduatoria di merito.
La bozza di decreto che ci è stata consegnata ha però suscitato diverse perplessità da parte dei Sindacati, pertanto, è già stata indetta un’altra riunione per mercoledì p.v., nell’ambito della quale verranno concordati i contenuti definitivi del provvedimento.
Adriano Forgione
26.10.2007 – Per il giorno 29 ottobre p.v. alle ore 10,30 presso la Funzione Pubblica sono convocate le OO.SS. del CNVVF del personale non direttivo e non dirigente per la prosecuzione delle trattative per il rinnovo del CCNL 2006-2009 ed il biennio economico 2006-2007.
Per le ore 15,30 dello stesso giorno sono altresì convocate le OO.SS. del personale direttivo e dirigente per il medesimo motivo.
05.12.2007 – In relazione all’esito della riunione del 20 novembre u.s., le Organizzazioni Sindacali – Area del Personale – sono state invitate a partecipare ad un ulteriore incontro concernente l’oggetto, il prossimo 12 dicembre, alle ore 11.30, presso la Sala operativa del Dipartimento.
20.11.2007 – In data odierna si è tenuta l’attesa riunione relativa alla determinazione delle sedi per il concorso CS decorrenza 2006 e l’ipotesi di mobilità alla stessa correlata.
Dopo una breve introduzione dell’argomento da parte del Capo del Corpo, integrata dal Direttore Centrale per le Risorse Umane, la parola è passata alle OO.SS. le quali, nessuna esclusa, hanno criticato aspramente la bozza presentata dall’Amministrazione.
In particolare, le Parti Sindacali hanno evidenziato le incongruenze che hanno caratterizzato tale bozza, a partire, giusto per citare le più evidenti, dalla decurtazione dei posti disponibili rispetto alla circolare del mese di luglio u.s., alla mancata comunicazione dei parametri con i quali sono state determinate le priorità, al mancato riscontro con la dotazione organica vigente (di cui si discuterà, tra l’altro, il 26 p.v.), alla pesante riduzione del numero complessivo di trasferendi rispetto alle domande presentate…
La delegazione FP–CGIL VVF, dopo aver sottolineato l’ennesima riprova di una riforma negativa, dannosa e spesso inapplicabile, ha evidenziato – unitamente alle altre OO.SS. – la necessità di velocizzare le procedure concorsuali accorpando, sempre che le norme lo consentano, i vari concorsi in un’unica procedura, ovvero, rendendo disponibili tutti i posti da subito e, di conseguenza, mobilitando subito tutto il personale anziano.
Sono stati, inoltre, chiesti i dati relativi alla dotazione organica, teorica e reale, per ogni Comando, nonché la predisposizione di specifiche proiezioni che individuino, oggettivamente, gli eventuali punti di crisi sui quali tentare di intervenire senza pregiudicare le aspettative di alcuno; ma, soprattutto, sono stati chiesti anche i dati relativi al concorso CS decorrenza 2007, i tempi per l’esaurimento delle varie procedure, i tempi della mobilità e l’eventuale differimento della stessa tra un concorso e l’altro; ma anche tempi e numeri attinenti i concorsi per Ispettore e per CR, così come, è stato chiesto il trasferimento dei pochi CR, decorrenza 2005, ancora fuori sede di residenza.
Insomma, in estrema sintesi, senza elementi in grado di fugare quei dubbi e quelle incertezze esplose negli ultimi giorni, il Sindacato si è reso indisponibile a proseguire la discussione.
L’Amministrazione si è allora impegnata a far pervenire ai rappresentanti del personale le informazioni sopra richieste, ovvero, a convocare, prima possibile, una nuova ed esaustiva riunione sulle delicate questioni fin qui accennate, sugli esiti della quale vi terremo tempestivamente informati.
Adriano Forgione
21.12.2007 – Il Segretario Generale dell’ONA, Dott. Carlo FANTINI, ci ha comunicato, affinchè si dia massima diffusione alla notizia, che i mandati relativi ai contributi assistenziali periodici per l’anno 2007 saranno messi in pagamento il prossimo mese di gennaio 2008.
10.01.2008 – In data 08.01.2008 si è svolta una ulteriore e definitiva riunione in merito alla graduazione degli incarichi di funzione.
Come ricorderete nel corso della prima riunione del 28.11.2007 tutte le OO.SS. respinsero la proposta avanzata dalla Amministrazione in quanto, di fatto, non coglieva lo spirito dell’art. 77 del D.Lgs. 217/05 (maggiori dettagli in merito alla posizione della nostra OS possono essere ripresi dalla comunicazione del 30.11.2008, pubblicata sul nostro sito).
Nel corso della riunione di giorno 8 gennaio, l’Amministrazione ha presentato una nuova proposta che solo parzialmente recepiva le osservazioni avanzate da tutte le OO.SS. durante la riunione del 28 novembre.
Apprezzabile è la variazione che ha visto tutti gli incarichi di funzione di Comandanti provinciale 1° dirigente passare dalla fascia F alla fascia E.
Nessun altro mutamento apprezzabile è presente nella nuova proposta e, ad eccezione delle OO.SS. FP–CGIL e A.P., tutte le altre hanno espresso la propria condivisione per la nuova proposta, accettandola senza ulteriori osservazioni.
La FP CGIL Area Direttivi e Dirigenti ha espresso la propria contrarietà, non firmando l’accordo, in quanto la proposta avanzata dalla Amministrazione, anche se modifica un particolare importante della proposta precedente, recependo di fatto una delle nostre osservazioni, continua a non coglieva lo spirito dell’art. 77 del D.Lgs 217/2005.
Con lo spirito costruttivo che contraddistingue l’operato della nostra sigla sindacale, al fine di migliorare la proposta dell’Amministrazione, abbiamo proposto che tutti i dirigenti superiori titolari del posto di funzione di Comandanti provinciali transitassero dalla fascia D alla fascia C, vedendo così riconosciuto il livello di effettiva responsabilità che compete al Comandante provinciale, in linea, peraltro, con la proposta dell’Amministrazione che tale responsabilità riconosceva al 1° dirigente titolare del posto di funzione di Comandante provinciale.
Stranamente, tale proposta non trovato il consenso dei rappresentanti dell’Amministrazione malgrado la mancata giustificazione di una diversa valutazione tra 1° dirigente e Dirigente superiore.
Cosa ancora più strana è che la proposta avanzata dalla CGIL non ha visto la condivisione delle altre sigle sindacali, ad eccezione della O.S. A.P, sposando pienamente la proposta della Amministrazione, secondo loro la migliore possibile, nonostante ben lontana dalla richiesta unitaria avanzata nella riunione del novembre scorso.
L’assenza di motivazioni nasconde, di fatto, ancora una volta, l’errore commesso firmando il contratto per il biennio economico 2006-2007, malgrado ci fossero risorse irrisorie.
La graduazione dei posti di funzione fatta con criteri contraddittori e assolutamente non trasparenti (manca una relazione che nell’accompagnare la proposta specifichi i criteri di scelta) è legata esclusivamente alla scarsità delle risorse economiche; non si sono accettate le proposte della FP–CGIL solo perché non ci sono i soldi necessari per la copertura finanziaria.
Alla luce di quanto emerso dall’incontro si possono trarre le seguenti conclusioni:
La riforma , 217/05 vigente, viene applicata a convenienza dall’amministrazione;
Non esistono percorsi trasparenti e uniformi nella applicazione dei singoli articoli;
Il confronto si limita solo ed esclusivamente a questioni marginali che non prendono in considerazione le legittime istanze della O.S. FP CGIL e che comunque trovano sponda in altre OO.SS.;
Le responsabilità e il disagio, dei dirigenti comandanti provinciali interessano poco all’Amministrazione;
Non si intravedono i processi di miglioramenti , economici, tanto enunciati,che la riforma avrebbe dovuto portare.
Un momento di unitarietà tra tutte le sigle sindacali si è trovato allorquando si è voluto specificare che la graduazione dei posti di funzione non può e non deve essere presupposto alcuno per il percorso di carriera e per la mobilità dei Dirigenti, siano essi primi Dirigenti che Dirigenti superiori.
Altresì, in maniera unitaria, è stata richiesta la definizione della organizzazione complessiva del Dipartimento, riorganizzazione la cui definizione è ormai ineludibile, i cui ritardi rendono monche le trattazioni delle varie problematiche, vedi il caso della graduazione dei posti di funzione per la definizione della quale, in presenza di una chiara e condivisa organizzazione del Dipartimento, sarebbe stato più semplice concordare criteri trasparenti.
A margine della riunione i rappresentanti dell’Amministrazione hanno informato che il prossimo incontro verterà sulla definizione dei criteri di scrutinio per la promozione a 1° dirigente e a Dirigente superiore.
L’Amministrazione sta rielaborando una nuova proposta per tenere conto(?!!) delle osservazioni avanzate dalle OO.SS..
Vi terremo informati di ogni eventuale sviluppo.
Per la FP–CGIL VVF Area Dirigenza e Direttivi
Emilio OCCHIUZZI e Roberto LUPICA
31.01.2008 – In data 24/01/2008 si è svolto un incontro, tra Amministrazione e OO.SS. rappresentative dell’Area della Dirigenza e dei Direttivi, per definire i criteri di scrutinio per l’accesso alla qualifica di direttore vicedirigente, primo dirigente e dirigente superiore delle carriere tecniche, mediche e ginniche del CNVVF.
Preliminarmente, tutte le Sigle hanno manifestato il malcontento che accomuna il Settore, per la recente assegnazione di incarichi dirigenziali e, in particolare, per l’assegnazione di taluni incarichi di reggenza.
E’ stato evidenziato che da circa un anno non vengono attribuite reggenze per posti di livello superiore alla qualifica dell’incaricato, anche per evitare che, in assenza di criteri certi, potessero essere acquisiti meriti senza alcuna garanzia di pari opportunità.
Il provvedimento succitato cambia le regole consolidate senza alcuna informativa sindacale, pertanto, la delegazione CGIL, pur senza entrare nel merito dello stesso, ne ha chiesto la revisione e, cosa ancora più importante, ha chiesto un urgente tavolo di concertazione per definire criteri trasparenti e condivisi, anche per l’assegnazione degli incarichi di reggenza.
Per quanto concerne l’argomento oggetto dell’incontro abbiamo analizzato la nuova proposta dell’Amministrazione partendo dalle osservazioni formulate con la nostra nota indirizzata al Capo Dipartimento del 21/11/2007: ebbene, se da un lato sono state accolte solo alcune delle nostre osservazioni, dall’altro, alcuni elementi sono addirittura peggiorativi rispetto alla prima versione.
Sulla scorta di tali premesse la CGIL ha chiesto la profonda revisione dei criteri nell’ottica di una vera trasparenza e oggettività, per il reale riconoscimento della responsabilità e delle competenze professionali possedute e dimostrate ed in particolare:
– il periodo di valutazione del funzionario deve essere ampliato ad almeno un decennio, fermo restando che in alcuni casi il limite temporale non dovrebbe essere preso proprio in considerazione;
– la valutazione dell’importanza delle sedi ricoperte negli anni precedenti non può essere improntata a criteri incerti e irrazionali, come avvenuto per la definizione delle graduazioni dirigenziali, in applicazione dell’art. 77 del D.l.vo 217/05. In tale circostanza la CGIL aveva rappresentato con forza la necessità di inserire i primi dirigenti comandanti Provinciali nella fascia E, ed i dirigenti superiori nella fascia C; è stata accolta la prima, mentre per i dirigenti superiori sono rimaste le fasce C e D, persino i dirigenti superiori comandanti provinciali sono previsti nelle due fasce. Cio’, proprio per la mancanza di chiarezza e trasparenza, costituisce un grave condizionamento per i processi di mobilità, in quanto il passaggio da posto di funzione di fascia D a quello di Fascia C e viceversa, implica anche un percorso di carriera, per cui i processi di mobilità sarebbero solo all’interno della singola fascia C o D. Su questi elementi l’Amministrazione, nel verbale proposto non ha, fornito alcuna delucidazione.
– nella categoria II, dove si devono introdurre esplicitamente gli incarichi di datore di lavoro, RSPP, direzione lavori che comportano impegno e/ grande responsabilità. Sempre in questo tema, appare sperequata la valenza attribuita alle commissione di esame rispetto ad altre, come essere componente del CTR per le attività a rischio di incidente rilevante;
– nella categoria III occorre definire chiaramente il titolo di studio pertinente alla funzione e sarebbe auspicabile introdurre solo dottorati di ricerca, corsi in scuole di specializzazione e Master; abbiano inoltre richiesto di ridimensionare la valenza dei titoli, specie se non pertinenti, che finirebbero per premiare i colleghi che nel loro lavoro per il Corpo hanno “troppo tempo libero”.
La CGIL ha infine dichiarato il proprio totale dissenso per i 10 punti della cosiddetta potenzialità, che rimangono completamente discrezionali e possono rendere del tutto ininfluenti le altre valutazioni, tenendo anche conto che il parametro discrezionale è già presente nelle valutazioni annuali, che a loro volta entrano nei criteri delle promozione.
Abbiamo, quindi, confermato la nostra proposta, per questa categoria, di un valore massimo percentuale rispetto ai voti effettivamente ottenuti nelle altre categorie o, in alternativa, un punteggio massimo molto inferiore a dieci punti.
La riunione si è protratta per circa sei ore e nel corso della stessa le OO.SS., dimostrando senso di responsabilità, sono giunte ad una posizione concordata che sembra essere stata accettata dall’Amministrazione (non ci è stato ancora presentato il verbale della riunione), la quale, tuttavia, ha confermato i 10 punti per la potenzialità, in totale dissenso non solo con la CGIL, ma con tutte le OO.SS che hanno predisposto la seguente nota a verbale:
“A seguito del confronto in corso sull’argomento, nella riunione finale tenutasi in data odierna le OO.SS. unitariamente, con senso di responsabilità ed ottica costruttiva, hanno raggiunto un accordo sulle categorie I, II, III, e IV parte a) formulando emendamenti fondamentali poi recepiti dall’Amministrazione.
Per contro, per quanto afferente alla categoria V – “attitudine ad assumere maggiori responsabilità….” , parte B, potenzialità di sviluppo professionale, le stesse hanno ritenuto che il potere discrezionale a disposizione dell’Amministrazione eccessivo, sia in termini assoluti, che relativi, perché il punteggio proposto di 10 punti potrebbe vanificare il perseguimento di obiettivi di equità.
A tal fine le OO.SS. ritengono necessaria una riduzione a punti 5 di tale valore, ovvero la sua limitazione ad un valore percentuale corrispondente al 5% del punteggio massimo conseguito dal candidato alla nomina.
Dall’accoglimento o meno di tale proposta dipendono le iniziative sindacali future
La delegazione FP–CGIL VVF Area Dirigenza e Direttivi:
Ugo BONESSIO – Emilio OCCHIUZZI – Roberto LUPICA – Francesco MATERAZZI