27.01.2009 – La recente firma separata sul modello contrattuale, consumatasi la scorsa settimana, mette ancor più in evidenza – se mai ce ne fosse stato bisogno – le ragioni dello sciopero generale indetto dalla Funzione Pubblica CGIL e dalla FIOM CGIL, per il 13 febbraio p.v. e la necessità che anche il nostro Settore partecipi attivamente alla mobilitazione.
Oggi, infatti, non è in discussione solo il diritto al rinnovo contrattuale (per i comparti che ne sono ancora privi); oggi in discussione c’è il diritto al contratto nazionale di lavoro, il diritto alla rappresentanza ed alla democrazia sindacale, il diritto di sciopero, fino ad ora costituzionalmente garantito … giusto per citare solo alcuni dei punti di merito.
Crediamo non serva richiamare ulteriori motivazioni, valutazioni ed argomenti …
Semmai, serve soprattutto un impegno ancor più straordinario affinché, con assemblee ed iniziative nelle sedi dei Vigili del Fuoco, come in ogni luogo di lavoro, si spieghino alle lavoratrici ed ai lavoratori le ragioni della CGIL e l’importanza di concretizzare, innanzitutto, una massiccia adesione allo sciopero generale.
Così come, altrettanto importante e significativa sarà la partecipazione alla manifestazione nazionale che si terrà il 13 febbraio a Roma, uno dei primi passi del difficile percorso di mobilitazione e di lotta che la CGIL sta mettendo in campo in queste ore e che proseguirà nelle prossime settimane.
Appuntamento a Roma dunque, il giorno 13 febbraio p.v., insieme alle lavoratrici ed ai lavoratori pubblici e privati, più numerosi e visibili che mai!
Adriano FORGIONE
10.07.2009 – Pubblichiamo in allegato, la nota unitaria con cui si sollecita l’amministrazione a fornire ulteriori e formali chiarimenti sulla prova concorsuale del 40% 2007, di seguito alla precedente nota unitaria CGIL CISL UIL, con cui si contestava all’amministrazione la scelta della data per la reiterazione della prova scritta del concorso in oggetto.
Roma, 15 gennaio 2010
Alla c.a.: Capo Dipartimento del CNVVF
Dott. Francesco Paolo TRONCA
Capo Dipartimento Vicario Capo del CNVVF
Dott. Ing. Antonio GAMBARDELLA
Ufficio Relazioni Sindacali
Dott.ssa Iolanda ROLLI
OGGETTO: Distaccamento Novafeltria, sollecito incontro.
Egregi,
le OO.SS. regionali Emilia Romagna e Marche congiuntamente, hanno più volte richiesto un incontro con i rispettivi Direttori Regionali senza, ad oggi, ricevere alcuna risposta in merito.
Con la presente chiediamo all’amministrazione di sollecitare tale incontro nel quale le OO.SS. intendono esprimere le loro considerazioni, a maggior ragione se si tiene presente che rispetto alle proposte presentate dai direttori Regionali sono state espresse forti perplessità in particolare rispetto alla futura organizzazione.
Si resta in attesa di un cortese e sollecito riscontro.
F.P. CGIL NAZIONALE VVF FED. NAZ. SICUREZZA CISL UIL NAZ. VVF
Michele D’Ambrogio Pompeo Mannone Alessandro Lupo
28.01.2010 – Nella giornata di ieri si è tenuto il previsto incontro con il Sottosegretario Sen. Francesco Nitto Palma riguardante il personale dirigente e direttivo ed in particolare l’individuazione di criteri per la mobilità e l’assegnazione dei relativi incarichi.
All’incontro hanno partecipato, oltre al sottosegretario, il Capo Dipartimento il Capo del Corpo, le OO.SS, tra le quali per la delegazione FP.CGIL–VVF erano presenti Michele D’Ambrogio ed Emilio Occhiuzzi.
Il Sottosegretario, nella sua introduzione, ha fatto il quadro generale della situazione e delle criticità ed ha concluso indicando lo strumento di un tavolo tecnico nell’ambito del quale individuare le eventuali soluzioni.
La nostra delegazione, preso atto dei contenuti esposti in premessa – molti dei quali da ritenersi apprezzabili e condivisibili – ha precisato le proprie priorità, sia rispetto alla rotazione degli incarichi, che alla relativa mobilità, in particolare, la necessità di coniugare la qualità del servizio, gli interessi del personale coinvolto e quelli dell’Amministrazione.
A tal proposito, in attesa di entrare successivamente nel merito, pensiamo si debbano innanzitutto prevedere:
Infine, come ribadiremo anche nel proseguo della discussione, un cenno anche sulle movimentazioni del Corpo Dirigente Tecnico avvenute nel corso dell’anno appena trascorso.
Come è noto la CGIL è sempre stata ferma sostenitrice dell’autonomia tecnica e gestionale dei dirigenti del Corpo, non a prescindere, bensì contestualizzata all’interno di un modello organizzativo attraverso il quale la loro professionalità si deve intrecciare con una maggior qualità ed efficacia del servizio e con un ruolo dei Vigili del Fuoco, sia nell’ambito del soccorso, che in quello più ampio della protezione civile, chiaro e riconosciuto.
Crediamo che i trasferimenti che si sono succeduti negli ultimi tempi, con inusuale ampiezza e frequenza – e sui quali non abbiamo ritenuto di dover formalmente obiettare, pensando di interpretare negli stessi uno spirito innovativo – debbano, da qui in avanti, cogliere un consenso ed una disponibilità maggiori di quelle fin qui registrate; in particolare, tali trasferimenti, dovranno far parte con maggior forza e chiarezza di un progetto strategico più definito.
Tanto per intenderci – e sarebbe un segnale inequivocabile – il Decreto di riordino delle Direzioni Regionali, il Decreto sulle dotazioni organiche, nonché la necessità di affrontare la revisione strutturale dell’ordinamento e, più in generale, del 217 e, laddove possibile, della stessa L.252, non sono atti ulteriormente derogabili perché sono le fondamenta di questo progetto strategico.
Per quanto ci riguarda, solo restituendo alla componente tecnica e Dirigenziale del Corpo dignità professionale – dentro e fuori l’organizzazione antincendi – adeguate tutele e diritti, oggettività nelle valutazioni del merito, maggior trasparenza nei percorsi di carriera, la stessa potrà assumere quel ruolo fondamentale e trainante in grado di valorizzare, oltre a tutto il personale, la funzione sociale che il Corpo garantisce quotidianamente alla popolazione ed al Paese.
Su questa strada e con questi presupposti, la CGIL non si sottrarrà dal fornire il proprio responsabile contributo.
Per la delegazione
Michele D’Ambrogio
MANOVRA FINANZIARIA CORRETTIVA:
“UNA MANNAIA PER DIPENDENTI PUBBLICI E PENSIONATI”
Come è ormai noto, tra gli strumenti con cui il Governo intende affrontare la crisi, c’è anche il blocco dei rinnovi contrattuali 2010/2012 – che, nel triennio, porterebbe nelle casse dello Stato 5,3 miliardi – quello del turn over di fine anno, ma anche il congelamento degli aumenti per i dipendenti pubblici ancora senza contratto.
Infatti, si stanno già studiando interventi sulle “finestre” di uscita del 2011 e spunta l’ipotesi che vengano bloccati anche i pensionamenti per anzianità e vecchiaia in programma dal 1° luglio p.v., da cui si salverebbero solo i cassintegrati.
Resta invece in forse il prelievo delle risorse dirette ai Fondi Unici di Amministrazione – quelle che permettono l’autofinanziamento delle attività extra bilancio delle Amministrazioni Pubbliche nella stesura dei contratti di secondo livello – che permetterebbe, per il biennio 2008/2009, un ulteriore risparmio di circa 1 miliardo di euro.
Infine, potrebbe passare da tre a sei mesi il tempo di attesa per corrispondere a lavoratrici e lavoratori il trattamento di fine rapporto, come già previsto dalla norma bocciata dalla Camera nel 2009, così da poter corrispondere l’interesse del 5% sulla buonuscita a carico dello Stato solo dopo un semestre.
Le indiscrezioni sulla manovra, qualora confermate, metteranno a rischio anche per i Vigili del Fuoco – malgrado taluni sostenevano che il rapporto di lavoro nel diritto pubblico li avrebbe preservati da tagli ed incursioni governative – non soltanto il rinnovo contrattuale del triennio 2010/2012, già finanziato con una elemosina, ma anche la sottoscrizione del biennio economico 2008/2009.
A tutto ciò si aggiungano anche le mancate garanzie sulle risorse messe a disposizione per il biennio succitato – in particolare, rispetto al fondo di 30 ml di € costituito con la legge finanziaria del 2006 (Tassa aeroportuale a favore dei VVF) – che è uno dei motivi dello stato di agitazione della categoria e della richiesta di convocazione immediata del tavolo contrattuale, da parte del ministro della Funzione Pubblica.
Insomma, come è evidente, i POMPIERI, esattamente come tutti gli altri dipendenti pubblici, qualora gli orientamenti del Governo fossero confermati non sfuggiranno a tagli e risparmi, pertanto è fondamentale che se ne cominci a discutere nei posti di lavoro e – dalla base fino al piano confederale, se possibile unitariamente – ci si prepari ad una mobilitazione generale per rigettare, senza se e senza ma, la volontà del Governo di affrontare la crisi, non attraverso politiche di sostegno al mondo del lavoro, ma mettendo le mani nelle tasche di coloro che la stanno già abbondantemente e duramente pagando: lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati.
Coordinatore Nazionale
FP–CGIL VVF
Michele D’Ambrogio
COMUNICATI SULLA MANOVRA
DECRETO LEGGE ED EFFETTI SUL CNVVF
MANIFESTAZIONE FP CGIL 12 GIUGNO 2010
SCIOPERO GENERALE 25 GIUGNO 2010
ORDINI DEL GIORNO APPROVATI DAL GOVERNO IN FAVORE DEI VIGILI DEL FUOCO.
LEGGE n. 122/2010 TESTO COORDINATO DL n 78 del 31 MAGGIO 2010.
DECORRENZA PENSIONI: CIRCOLARE INPDAP 18/2010.
Comunicato Stampa di Adriano Sgrò, Segretario Nazionale Fp-Cgil e
Michele D’Ambrogio, Coordinatore Nazionale Vvf Fp-Cgil
Il Raduno Vvf non si riduca a una celebrazione, vanno affrontati i problemi
A Cortina D’Ampezzo dal 10 al 12 settembre si terrà il “Primo raduno nazionale Vigili del Fuoco”. L’evento avrà i connotati di una festa istituzionale, e per certi versi non ci esalta l’esibizione di uomini e mezzi, utile a mostrare una realtà edulcorata, lontana dalle difficoltà vissute dal Corpo. È per noi necessario sfruttare il momento per rompere il muro del silenzio che si è alzato attorno ai Vigili, al loro lavoro, alle condizioni in cui operano.
Il secondo giorno prenderemo parte alla tavola rotonda dal titolo “il futuro del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco”. Sarà il primo passo per rimettere al proprio posto alcuni tasselli. Non riterremmo utile celebrare il Corpo e le sue professionalità, l’impegno dei suoi uomini, senza denunciare le criticità della struttura organizzativa, dalla carenza d’organico alla piaga del precariato, alla scarsezza di mezzi e risorse. Ce lo impone il nostro ruolo.
Se il raduno ha un senso, è quello di dare visibilità ai problemi che i Vigili del Fuoco incontrano nel loro lavoro, molti dei quali causati dalla riforma del Corpo, che ha burocratizzato e centralizzato l’organizzazione del soccorso, bloccando di fatto le attività operative e amministrative.
É utile ricordare, tra un elogio e una parata, che i Vigili sono lavoratori, tecnici, operai, soccorritori a cui di recente è stato sottratto il diritto al contratto, ormai divenuto un atto burocratico emanato per decreto, con spazi di democrazia sindacale limitatissimi. È intollerabile che i Vigili siano senza contratto da quasi tre anni, con qualifiche bloccate da procedure burocratiche e macchinose, peraltro senza vedersi riconosciuto il pagamento delle competenze accessorie arretrate dovute agli uomini impegnati nelle emergenze nazionali.
Per rilanciare la funzione e la qualità del lavoro dei Vigili è necessario restituire al Corpo un ruolo primario nel sistema di Protezione Civile, decentrare risorse e autonomia decisionale, ma soprattutto investire risorse.
Da Cortina lanceremo una campagna di mobilitazione sulle vertenze aperte, a partire da quella contro il taglio del 50% delle risorse destinate al personale discontinuo all’interno della più generale battaglia della Cgil contro i tagli al personale del pubblico impiego.
Roma, 9 settembre 2010
13.10.2010 – Di seguito, pubblichiamo, la circolare relativa all’oggetto, pervenuta dall’Ufficio Sanitario.
COORDINAMENTI VVF E FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA SICUREZZA
Dott. Paolo Francesco TRONCA
Capo Dipartimento Vigili del Fuoco
Socc. Pubbl. e Difesa Civ.
Dott. Ing. Alfio PINI
Capo del Corpo Vigili del Fuoco
Dott. Ing. Gregorio AGRESTA
Direttore Centrale per la Formazione
Ministero Interno-ROMA
Con riferimento alle bozze delle circolari indicate in oggetto, stante la particolarità dell’argomento e delle diverse attese presenti in categoria si chiede un urgente incontro propedeutico all’emanazione delle disposizioni in questione.
Si resta in attesa di un cenno di riscontro.
F.P. CGIL NAZIONALE VVF FED. NAZ. SICUREZZA CISL UIL NAZ. VVF
Michele D’Ambrogio Pompeo Mannone Alessandro Lupo
04.11.2010 – Con nota del 21 ottobre u.s. avevamo richiesto ai Vertici Amministrativi del Dipartimento una verifica urgente della circolare n. 18 del 2010, con la quale l’Istituto Nazionale di Previdenza, acquisito il parere favorevole del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, confermava per il personale appartenente al Corpo Nazionale l’accesso al pensionamento di vecchiaia e di anzianità decorsi 12 mesi dalla maturazione dei requisiti.
Successivamente, l’Ufficio l° Normativo della Direzione Centrale Previdenza ha nuovamente ribadito che le finestre mobili si applicano anche al personale delle Forze Armate (Esercito, Marina, Aeronautica, Arma dei Carabinieri), alle Forze di Polizia (Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Penitenziaria, Forestale) e al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in quanto non rientranti nelle deroghe espressamente individuate all’art. 12, commi 4 e 5, del DL 31 maggio 2010 n.78, convertito con modifiche nella Legge 30 luglio 2010 n.122.
Tale vicenda, qualora il suindicato parere rispecchiasse di fatto le intenzioni del legislatore, descriverebbe perfettamente il triste momento economico e il vuoto politico del nostro Paese, nonché lo stato confusionale in cui versa l’attuale governo, che da un lato si impegna a riconoscere la peculiarità del lavoro svolto dai Vigili del Fuoco, mentre dall’altro allunga la vita lavorativa degli operatori del soccorso proprio in prossimità del collocamento in quiescenza.
Tutto ciò è l’ulteriore ed inconfutabile dimostrazione di quanto sia assolutamente insufficiente, priva di idee e senza un piano di sviluppo organico, la manovra economica varata dalla compagine governativa per il rilancio del sistema italiano.
Comunque, a prescindere dalla definizione attribuita al servizio reso dal Corpo Nazionale alla popolazione – specifico, particolare, peculiare o atipico – , riteniamo che i Vigili del fuoco debbano essere ricondotti alla missione originaria di presidio del territorio e che per il lavoro gravoso, usurante ed ad alto rischio svolto, vadano riconosciuti loro i giusti trattamenti economici e tutti gli imprescindibili istituti previdenziali di salvaguardia della salute.
Di seguito, in allegato, pubblichiamo il definitivo chiarimento diffuso il 27 ottobre u.s. dall’INPDAP.
Roma 27 ottobre 2006
DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO
SOCCORSO PUBBLICO E DIFESA CIVILE
Alla c.a. del: Capo Dipartimento
Dott.ssa Anna Maria D’Ascenzo
Capo Dipartimento Vicario IGC CNVVF
Dott. Ing. Giorgio Mazzini
E p.c.: Direttore Centrale per le Risorse Umane
Dott.ssa Lucia Di Maro
Oggetto: anzianità pregresse ai fini della maturazione del diritto alla qualifica superiore ed allo scatto convenzionale.
Egregi,
solo alcuni giorno or sono siamo stati chiamati a discutere della materia in oggetto, in particolare sull’esclusione dal beneficio in parola – quindi in un’ottica di riduzione delle tutele e dei diritti – delle colleghe e dei colleghi colpiti da provvedimenti disciplinari.
Abbiamo trattato tale argomento in altra sede, tuttavia, vale la pena rammentare che già in quella specifica riunione la scrivente aveva decisamente insistito affinché, contrariamente all’indirizzo assunto da codesta Amministrazione, venissero applicate, laddove più favorevoli sul piano retributivo, tutte le normative relative alle promozioni, sia a ruolo aperto che per merito comparativo, indicate nel DL 217/05.
Ebbene, considerata l’enfasi con cui sono stati esaltati i benefici effetti del nuovo sistema ordinamentale, ci si chiede la ragione per cui non si sia ancora proceduto ad attribuire, già in sede di prima applicazione, qualifiche e retribuzioni compatibili con l’anzianità precedentemente maturata.
In particolare ci si riferisce:
* all’art. 151, comma 1, per effetto del quale gli ex ATA, ora Ispettori Esperti – fermo restando che in sede di revisione del 217 chiederemo, comunque, per tutti gli Ispettori ed Ispettori Esperti la qualifica di “Sostituto Direttore Antincendi”, – avrebbero dovuto essere stati già chiamati a concorrere per i posti nella qualifica superiore, avendo già maturato gli otto anni previsti dall’art. 29, comma 1;
* all’art. 152, comma 4, per effetto del quale dovevano essere già state prese in considerazione le promozioni a ruolo aperto per Sostituto Direttore Capo e per Sostituto Direttore Capo con scatto convenzionale, per gli ex Funzionari diplomati che hanno già maturato il requisito necessario;
* all’art. 161, comma 4, per i Sostituti Direttori Amministrativo Contabile e Informatico, per i quali vale quanto osservato al punto 2;
* all’art. 165, comma 4, per i neo funzionari Direttori Amministrativo Contabile ed Informatico, per i quali vale quanto già osservato ai punti 2 e 3;
* all’art. 171, comma 2, per effetto del quale al personale transitato, dai profili di Vigile del Fuoco, Capo Squadra, Capo Reparto al SATI, deve essere riconosciuta l’anzianità di servizio maturata nell’attività operativa ai fini del passaggio di qualifica o dello scatto convenzionale nel nuovo ruolo: per quale motivo non sono state ancora convocate le parti per emanare il regolamento previsto? Perché, per l’attribuzione di una semplice qualifica e di un piccolo incremento retributivo la norma prevede solo “un’anzianità di servizio proporzionale a quella effettivamente maturata nel profilo professionale di provenienza”? E’ forse un’eresia sostenere, come noi, che per le promozioni a ruolo aperto – visto che si tratta di posizioni economiche e non gerarchiche – vale tutta l’anzianità, indipendentemente dai settori nei quali la si è maturata?
La scrivente ritiene necessario dare rapida soluzione alle problematiche suesposte, pertanto, chiede la convocazione, urgente, di un tavolo di confronto tra le parti. Cordiali saluti.
Coordinatore Nazionale
FP–CGIL VVF Adriano Forgione
Roma 13 giugno 2006
All’attenzione del Sottosegretario all’Interno
On.le Ettore Rosato
e p.c. al: Capo Dipartimento VVFSPDC
Dott. Mario Morcone
Capo Dipartimento Vicario
Ispettore Generale Capo CNVVF
Dott. Ing. Giorgio Mazzini
Direttore Centrale Risorse Umane
Dott.ssa Lucia Di Maro
Direttore Centrale Affari Generali
Dott. Francesco Raiola
Direttore Centrale Risorse Finanziarie
Dott. Luigi Peranzoni
Oggetto: prove selettive per il passaggio dall’area A all’area B, 90 operatori amministrativi contabili e 157 operatori tecnici professionali, del CNVVF.
Onorevole Sottosegretario,
il 22 giugno p.v. a Roma, presso l’ISA, si terrà la prova concorsuale citata in oggetto.
Ebbene, dopo innumerevoli sollecitazioni pervenute da parte degli interessati, la scrivente ha appurato l’intenzione degli Uffici Centrali, che si occupano dell’organizzazione del concorso interno, di negare a tali lavoratrici e lavoratori il diritto previsto dalle attuali norme contrattuali – peraltro confermato dallo stesso statuto degli impiegati civili dello Stato – ovvero di non riconoscere loro il trattamento di missione e le relative spese di viaggio, vitto e alloggio, eventualmente sostenute.
Una condizione inaccettabile, sia perché viene perpetrata ai danni del personale più malpagato del Corpo, sia perché, a queste colleghe e questi colleghi, si preclude un’occasione forse unica di avanzamento professionale, visto l’incombere del nuovo ordinamento che sopprime le aree.
Tutto ciò, tra l’altro, è ancora più grave, poiché, invece di creare le condizioni per favorire la massima partecipazione senza aggravare i costi si vuole dare un’immagine di rigore amministrativo sulla pelle di questo personale, al quale si offre, per “pulirsi” la coscienza”, un lauto pranzo a base di panini: perché, per esempio, la selezione non è stata programmata presso i poli didattici territoriali? Perché, sempre per esempio, non si è previsto di raggruppare i dipendenti di più Comandi limitrofi e di autorizzare l’uso del mezzo di servizio?
Insomma una vicenda talmente estrema da autorizzare inquietanti sospetti.
Tra spese insostenibili e prove particolarmente complesse, sembra si voglia scremare la platea a prescindere, per meglio favorire taluni predestinati; oppure, sembra quasi si vogliano creare le condizioni per annullare un concorso sgradito all’Amministrazione, addossandone le colpe al Sindacato che protesta.
Sia chiaro, in entrambi i casi sarebbe solo l’ennesima vergogna!
Confidiamo in un Suo autorevole intervento affinché, da un lato si eviti la dilatazione dei costi, quale conseguenza di inevitabili, quanto legittime azioni giudiziarie, dall’altro, la selezione in parola si svolga senza alcuna ingiustificata discriminazione tra i concorrenti.
Si resta in attesa di un cortese cenno di riscontro e si porgono cordiali saluti.
Il Coordinatore Nazionale FP–CGIL VVF
Adriano Forgione