22.04.2009 – Come certamente rammenterete, nei giorni scorsi, sia la FP–CGIL Nazionale, sia le OO.SS. della regione Abruzzo avevano sollecitato una mobilità anticipata per il personale abruzzese in servizio presso altri Comandi.
Ebbene, è con soddisfazione che alleghiamo di seguito la nota del Dipartimento con l’elenco dei trasferiti.
10.11.2009 – Giorno 18 novembre 2009, alle ore 11, la Commissione costituita presso il Dip. Vigili del Fuoco procederà all’estrazione dei nominativi (sono interessati il personale dirigente e il personale appartenente alle altre qualifiche in servizio presso gli uffici centrali), da sottoporre alle verifiche in oggetto. Di seguito alleghiamo la nota 3078 del Dipartimento VVF.
Martedì 23 marzo 2010 si è riunita, a via Leopoldo Serra in Roma, la Consulta Permanente Protezione Civile della Fp CGIL.
La Consulta ha preso atto che la CGIL ha contribuito significativamente a sconfiggere nel Paese, l’idea e la realizzazione, della “Protezione Civile Servizi SPA”, ponendo le basi per rivendicare, a pieno titolo, un netto ricambio nei vertici della protezione civile poiché responsabili, come sembra, di quanto accaduto nella incredibile vicenda degli appalti alla Maddalena e per il cosiddetto progetto CASE in Abruzzo, così come emerge anche dalle indagini giudiziarie pubblicate dalla stampa.
La CGIL, in questa battaglia, anche se più volte aggredita – unitamente ad altre oo.ss., ha ottenuto un clamoroso successo per la tutela dei lavoratori e per la difesa della democrazia.
Risultato politico sindacale importante ma non sufficiente ad eliminare definitivamente i pericoli di commistione, abuso e scostamento istituzionale perpetrati dall’attuale vertice del Dipartimento della Protezione Civile (DPC), visto anche lo spregio che essi hanno ripetutamente manifestato nei confronti dei contratti collettivi di lavoro e delle politiche di tutela e sicurezza del lavoro, per non citare le disparità di trattamento nell’ambito della stessa prestazione di lavoro tra strutture operative pubbliche differenti, le violazioni di norme ordinarie e costituzionali in materia di nomine dirigenziali e di assunzioni clientelari a mezzo ordinanza di protezione civile.
Commistione, abuso e scostamento istituzionale generati da una precisa volontà politica che ha inserito, per legge, la gestione dei cosiddetti grandi eventi tra i compiti della Presidenza del Consiglio dei Ministri svolti attraverso uno dei suoi Dipartimenti, quello della Protezione Civile, così da poterne utilizzare i suoi poteri di deroga dall’ordinamento. Assimilare la gestione di un grande evento alla gestione dei disastri provocati dagli eventi calamitosi è la madre di un pensiero che nega l’esistenza stessa e l’importanza di un servizio pubblico di protezione civile, volendola asservire e piegare ad una logica di profitto. Come se la vita umana potesse essere un valore di mercato e motivo d’affare. Una logica aberrante, una cultura individualista che non ricerca e non fornisce prospettive.
Per questi motivi la Fp CGIL e quindi la Consulta non abbasserà la guardia.
La Consulta, infatti, si propone anche come punto di denuncia e di stimolo per costringere gli organi dello Stato, in primis il DPC, ad occuparsi immediatamente della messa in sicurezza dei territori a rischio sismico e idrogeologico. E’ inconcepibile che in otto anni a fronte di miliardi di euro spesi dal DPC nei grandi eventi nulla è stato fatto per risolvere almeno una delle 460 mila frane tutt’ora in atto nel Paese così come è scandaloso che nulla è stato fatto per il rischio sismico che interessa buona parte del nostro territorio.La preservazione e la tutela dei beni e della vita umana è in capo allo Stato e quando ciò non accade la responsabilità è sempre riconducibile a chi è chiamato ad adempiere a queste funzioni.
Al fine, dunque, di rilanciare nel Paese la cultura dell’autoprotezione, della gestione integrata del territorio, della solidarietà, della sussidiarietà, del servizio pubblico e della difesa dei lavoratori, la Consulta Fp CGIL ha deciso di dotarsi di diversi strumenti quali: analoghe strutture regionali e territoriali a cui afferiscono rappresentanti delle componenti che a vario titolo intervengono nelle attività di protezione civile intesa come Sistema Paese, un osservatorio permanente sulle ordinanze di protezione civile e le sue ricadute sui CCNL, un laboratorio politico-sindacale per contribuire a ridisegnare un nuovo modello di protezione civile quest’ultimo volto, in via esclusiva, alla prevenzione, pianificazione, formazione, preparazione alle emergenze e avvio della ricostruzione, che fonda il suo operato esaltando il ruolo del territorio e delle varie componenti tecniche nazionali, regionali e provinciali (ambiente, sanità, CRI, VVF, Volontariato eccetera).
Roma, 26 marzo 2010
Sabato 12 giugno, ore 15
MANIFESTAZIONE A ROMA
Corteo da Piazza della Repubblica a Piazza del Popolo
Il Governo ha varato una manovra ingiusta, iniqua e con scelte che deprimono ancora di più l’economia; in particolare, per quando riguarda i settori pubblici, non solo si colpiscono lavoratrici e lavoratori attraverso il blocco dei Contratti fino al 2013, il blocco del Turn Over, il licenziamento del 50% dei precari, l’aumento dell’età pensionabile, ma anche cittadine e cittadini attraverso il taglio dei servizi ed il taglio delle risorse a Regioni, Enti Locali e Sanità.
Per il CORPO dei VVF, malgrado faccia parte di una Amministrazione già fortemente depressa da bilanci asfittici, organici inadeguati e mancanza di risorse, tutto ciò comporta il blocco del contratto 2010-2012, il blocco dell’aumento di stipendio per i passaggi di qualifica, il dimezzamento dei fondi destinati a formazione e personale discontinuo, una tassa del 6,91% sul Trattamento Fine Rapporto, nessuna tutela previdenziale per il lavoro disagiato e usurante, lo slittamento delle pensioni di anzianità e di vecchiaia.
Insomma, come è evidente, verremo colpiti esattamente come tutti gli altri dipendenti pubblici; anche per questo dobbiamo partecipere numerosi e visibili a questa prima giornata di mobilitazione e dobbiamo rigettare, senza se e senza ma, la volontà del Governo di affrontare la crisi, non attraverso politiche di sostegno al mondo del lavoro ed all’economia, ma mettendo solo le mani nelle tasche di coloro che la stanno già duramente pagando: lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati.
Non solo: come suaccennato, sabato 12 giugno è solo la prima delle iniziative che, come CGIL, metteremo in campo nelle prossime settimane e, se necessario, anche nei prossimi mesi, sia come singolo Settore, che unitamente alla Categoria ed alla Confederazione.
Per VENERDI’ 25 GIUGNO è già stato proclamato lo SCIOPERO GENERALE, intera giornata, PER I LAVORATORI DEI SETTORI PUBBLICI E PRIVATI.
Allora, cominciamo da subito a promuovere assemblee di posto di lavoro; spieghiamo alle lavoratrici ed ai lavoratori le proposte della CGIL per uscire dalla crisi, così da concretizzare priorità ed obiettivi tali da consolidare un intervento economico efficace ed equilibrato, ma anche per confermare ed accrescere tutele e diritti di chi lavora, fortemente messi in discussione dal Governo attraverso il “Decreto Brunetta” ed il “Collegato lavoro”.
La riuscita dello sciopero generale del 25 giugno sarà fondamentale per dare un segnale di forte dissenso nei confronti delle politiche governative: siamo certi fin d’ora che le lavoratrici ed i lavoratori del CORPO, unitamente a tutto il resto del mondo del lavoro, non mancheranno di far sentire la loro voce aderendo numerosi e compatti.
Coordinatore Nazionale FP–CGIL VVF
Michele D’Ambrogio
22.06.2010 – Nella riunione di ieri sera ci è stata data la comunicazione relativa all’organizzazione e alla partenza del corso per CS 40% 2007.
In allegato le tabelle con gli accorpamenti e con i poli dove si svolgerà il corso, che partirà il giorno 28 giugno p.v.
CORTINA D’AMPEZZO 10-12 SETTEMBRE 2010
“IL FUTURO DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO”
La nostra Organizzazione Sindacale ringrazia innanzitutto l’Amministrazione per l’invito a partecipare a questa iniziativa e saluta , a nome di tutti i Vigili del Fuoco organizzati con la Fp Cgil, tutti i presenti: i Vigili del fuoco, i dirigenti, i pensionati, i colleghi delle altre organizzazioni sindacali.
Siamo interessati a questo evento e, lo diciamo senza alcuna riserva, siamo fiduciosi che l’evento riesca bene nella sua complessità.
Pur tuttavia, come abbiamo avuto modo di denunciare dalle nostre sedi sindacali locali e nazionale, siamo portatori di una grande preoccupazione e vogliamo evidenziare lo stato d’animo della categoria ed il fortissimo disagio vissuto dai Vigili del fuoco, in tutte le regioni italiane, in ragione delle numerose problematiche presenti all’interno dell’organizzazione e del funzionamento dell’amministrazione.
Poi, è evidente che questa occasione, così l’abbiamo voluta affrontare, rappresenta un’opportunità per tentare ancora una volta con la solita determinazione di ribadire cosa non va, di cercare soluzioni condivise ed un percorso sindacale per iniziare a parlare e produrre interventi e soluzioni di ampio respiro.
Rispetto ai problemi, vorremmo provare ad imbastire una modifica dell’organizzazione di questa amministrazione dello Stato.
Il Capo del Corpo ha dichiarato anche con piglio deciso una volontà di cambiamento, sono queste le dichiarazioni apparse su alcune testate on-line, e sulla scorta di queste proposizioni, lo possiamo dire subito: siamo d’accordo, siamo d’accordo a trovare importanti cambiamenti e vogliamo dare un contributo utilizzando l’esperienza di tutti i nostri operativi.
Vorremmo percorrere in questo senso una strada che ridia speranze ai Vigili del Fuoco, agli uomini ed alle donne di questa amministrazione.
In maniera altrettanto franca innanzitutto vogliamo rompere il muro di silenzio che si è alzato intorno ai Vigili del Fuoco, al loro lavoro,alle condizioni tragiche in cui operano quotidianamente.
L’Amministrazione deve mutare il proprio profilo organizzativo, occorre un nuovo modello gestionale pronto e partecipato; occorre a nostro avviso l’individuazione di competenze direttive a tutti livelli connotate da professionalità direttamente recuperate all’interno delle esperienza del Corpo.
Noi pensiamo a vari aspetti della macchina organizzativa, ma sosteniamo la valorizzazione della Dirigenza tecnica e le esperienze che a vario livello riusciamo a conoscere durante lo svolgimento delle migliaia di interventi all’anno.
Pensiamo quindi che non sia più scandaloso dichiarare, alla luce delle ultime vicende passate alla ribalta dei media, quando calamità ed emergenze hanno evidenziato con limpidezza che le figure più sane e competenti sono quelle operative dei Vigili del Fuoco, che anche le posizioni apicali, fino ai livelli più alti del Dipartimento, devono essere recuperate dai percorsi direttivi interni, professionali e tecnici dell’Amministrazione dei Vigili del Fuoco.
E la possibile “riforma”, però, non dovrebbe fermarsi a questo: bisogna puntare ad un forte snellimento degli apparati anche attraverso la sburocratizzazione di tutto l’apparato gestionale.
La Fp Cgil ritiene, anche in coerenza con la normativa vigente che il Corpo, nella sua unicità normativa e regolamentare, debba e possa conoscere significative propensioni organizzative decentrate.
Noi pensiamo ad un modello con decentramento di risorse e funzioni alle Direzioni regionali ed ai Comandi provinciali. Ciò, anche in ossequio alle potestà sia legislative che amministrative conferite a Regioni ed Autonomie Locali in materia di soccorso, protezione civile, sicurezza ed emergenza, oramai in vigore da anni.
Non vi è quindi alcunché di scandaloso nell’operare in questa direzione pur mantenendo un’amministrazione centrale, nell’unità ed uniformità normativa e regolamentare a livello di Direzione centrale dipartimentale.
E’ altresì auspicabile ridare centralità al Corpo nel sistema della prevenzione e del soccorso ed anche in ambito di protezione civile.
Non siamo né operai del soccorso, né servi dei commissari.
I Vigili, consapevoli delle loro capacità, riconosciute anche a livello internazionale, non possono più subire la prepotenza commissariale che in questi giorni è anche sottoposta al vaglio della Corte dei Conti, per non parlare delle autentiche indagini giudiziarie e degli arresti conseguenti a quello che appare in questi giorni come un sistema di deregolamentazione selvaggia, fino alla cancellazione delle Leggi dello Stato che presidiano regolarità e trasparenza nella gestione della cosa pubblica.
La Fp Cgil ritiene che l’ondata di provvedimenti commissariali, per emergenze e grandi eventi, sia un’offesa alla categoria, una ferita nell’organizzazione dello stato ed una delle pagine più vergognose della storia del nostro paese.
I servizi del soccorso tecnico urgente e le attività complessive dei Vigili del Fuoco necessitano di un modello certo, professionalizzato e stabile e che resista alla variabilità della politica.
Il modello deve essere autonomo rispetto alla politica, a partire dalla gestione.
Infine noi non possiamo dimenticare la vertenza oramai aperta da diversi mesi, con rivendicazioni che si sono via via accumulate a partire dal Contratto nazionale di Lavoro, per arrivare all’iniquità della recente manovra economica varata a maggioranza dal Parlamento.
In questi giorni, abbiamo proclamato lo stato di agitazione, anche in presenza di questo raduno.
Tale iniziativa, che riprende lo sciopero generale del 20 di Luglio, è legata all’impianto della precitata manovra che ha tolto risorse e competenze ai Vigili del fuoco, come nel caso dell’amputazione organizzativa e di ruolo per il rilascio dei Certificati di prevenzione.
Se quindi in questo contesto possiamo ipotizzare una nuova considerazione dell’operato dei VV.F., se siamo in grado dopo cinque anni di modifica degli assetti contrattuali e dell’ordinamento, di tracciare un bilancio, dobbiamo con schiettezza individuare gli errori, le cose assolutamente inaccettabili, i provvedimenti che hanno peggiorato la condizione professionale e salariale della categoria.
Dobbiamo ridare respiro alla professionalità della categoria, ipotizzare una nuova riqualificazione di tutti gli addetti, a partire dallo sblocco con le deroghe per i nuovi concorsi a caposquadra e caporeparto.
Basta con i tagli alla formazione ed alle dotazione tecniche per il servizio, che rischia di restare appiedato con troppa disinvoltura e tanta incoscienza.
Arrivino segnali su questi punti e si ottengano piani di programmazione per investimenti ed acquisti. Risorse esigibili subito e per il futuro ed il rinfoltimento delle dotazioni organiche, carenti di circa 3.00 unità, con assunzioni e con la prosecuzione della stagione di stabilizzazione del personale precario, recentemente interrotta con fare davvero precipitoso e burocraticamente insipiente.
Per quanto riguarda il settore del volontariato, l’ipotesi di un effettivo coordinamento delle risorse presenti, appare preferibile all’impostazione spesso eccessivamente caratterizzata da disallineamenti o, addirittura, improvvisazioni. Inoltre, le attività di volontariato devono essere concepite in chiave semplicemente integrativa e non sostitutiva di ruoli e competenze fermamente mantenute in seno alla nostra Amministrazione.
L’attuale modello ordinamentale presenta gravi lacune sul piano dell’esatta individuazione di responsabilità e competenze nelle linee di comando del servizio. In realtà, poi, oltre a chiarimenti su responsabilità e gestione dei procedimenti, occorre assicurare e proteggere anche sul piano legale e giudiziario tutto il personale, a partire dalle figure di coordinamento.
Il Capo del Corpo, in questa nuova disponibilità, deve partecipare all’individuazione di rapidi meccanismi di liquidazione dei compensi salariali accessori derivanti da convenzioni, attività preventive e ordinanze di protezione civile o per emergenze: lo straordinario se si chiede, si paga, senza storie o giri strani amministrativi.
Le medaglie vanno bene ed anche i raduni, ma senza risposte certe, i Vigili non li incanta più nessuno.
Il Ministro Maroni a questo punto avrà un quadro chiaro e saprà della posizione di tutte le OO.SS.
Faccia quindi i propri passi politici;
Apra un confronto con la Dirigenza tecnica per la costruzione di queste necessarie modifiche;
Convochi le OO.SS. e individui un percorso partecipato che sia legato alle esigenze ed alle esperienze quotidiane degli operatori;
Trovi il tempo e le risorse per chiudere e rinnovare il CCNl 2008/9.
Questi potrebbero essere dei segnali positivi per la categoria, per la ripresa dello spirito di Corpo che in questi giorni, per le vie di Cortina sembra riaffiorare, anche se con forti perplessità, qualche dubbio ed un po’ di diffidenza.
Per il futuro, siatene certi, noi ci saremo e faremo la nostra parte.
Si deve cambiare e la Fp Cgil sarà al fianco dei Vigili del Fuoco per un cambiamento di sostanza.
Grazie.
Cortina D’Ampezzo, 11 settembre 2010
Intervento del Segretario Nazionale della FP CGIL, Adriano SGRO’.
30.10.2010 – Il 4 novembre p. v. alle ore 10.30, presso la Sala riunioni del Viminale, si terrà un incontro concernente la definizione della ripartizione dei risparmi di gestione del Fondo di Amministrazione per il personale per l’anno 2009.
21.12.2010 – In data odierna si è tenuto il Consiglio di Amministrazione che, tra l’altro ha approvato i criteri da utilizzare negli scrutini per merito comparativo del personale direttivo e dirigente nel triennio 2010/2012, per le promozioni a decorrere dall’1/1/2011.
Inoltre il Consesso ha conferito anche tutte le promozioni a ruolo aperto che maturano con effetti entro la data del 31 dicembre 2010, secondo quanto risulta dall’allegato prospetto.
23.12.2010 – Di seguito, in allegato, pubblichiamo la nota concernente i trasferimenti temporanei riguardanti le emergenze Abruzzo, Messina, Lampedusa e Pantelleria disposti dalla Direzione Centrale per le Risorse Umane.
16.02.2011 – Di seguito, in allegato, pubblichiamo la nota relativa all’organizzazione del corso di formazione per il passaggio di qualifica di Capo Squadra – quota 60% decorrenza 01.01.2008.
Roma 28.02.2011 – L’attuale situazione politica, e le ultime scelte effettuate dalla compagine Governativa, e non solo, hanno determinato sia per quanto attiene la nostra Federazione FP.CGIL sia per il comparto Vigili del Fuoco la decisione di andare ad una mobilitazione generale.
La mobilitazione decisa nel direttivo di Funzione Pubblica del 14 febbraio 2011, che vuole rimettere ancora una volta al centro dell’attenzione l’importanza del lavoro pubblico per il nostro Paese, le misere condizioni alle quali sono costretti a lavorare gli operatori pubblici, tra tagli lineari alle spese e agli organici, blocco dei contratti, blocco del turn-over, penalizzazioni stabilite per norma, nessuna valorizzazione delle professionalità.
Il decreto Tremonti 133/08 prima, la legge 150/09 poi, ed infine l’accordo separato sul modello contrattuale dell’aprile 2009 hanno costituito il percorso obbligato che ha condotto, per via pattizia, a un ruolo residuale dell’azione collettiva. E’ questo uno dei punti di profonda differenza strategica con Cisl e Uil, sindacati ormai orientati ad un modello di tutela individuale alternativo alla rappresentanza collettiva.
La giornata di sciopero e di manifestazioni, si inserisce in un articolato percorso di mobilitazione che vedrà coinvolte oltre alla nostra federazione la FLC (Federazione Lavoratori della Conoscenza) altre categorie e la confederazione, una fase importante quindi, per ribellarsi a queste politiche e coinvolgere l’opinione pubblica, per chiedere di unirsi a noi contro queste dissennate politiche che stanno distruggendo la qualità dei servizi pubblici, svilendo il ruolo della scuola pubblica – vedi anche ultime dichiarazioni del presidente del Consiglio – tagliando soprattutto le risorse delle pubbliche amministrazioni, compresi i Vigili del Fuoco.
14.03.2011 – In allegato Circolare del Ministero dell’Interno Dipartimento Vigili del Fuoco avente per oggetto: Assegnazione fondi 2010 per competenze accessori.