Sassari – Infortuni e Funzionari reperibili.

 
 

27.09.2016 – Sassari – Infortuni e Funzionari reperibili.

L’oggetto della controversia riguarda le prestazioni pretese dalla figura del funzionario reperibile, a cui la normativa vigente richiede il concorso nell’intervento di soccorso tecnico urgente, quando ne ricorrano gli estremi.  

Qualunque altra interpretazione data alla nota delle OO.SS. è del tutto arbitraria e destituita di fondamento.

Se poi le parole hanno un significato, l’interpretazione diventa addirittura pittoresca allorquando il Comandante giustifica la “specifica disposizione” inquadrandola nell’ambito di “un’esigenza di tutela del lavoratore e dell’Amministrazione”.

L’infortunio di un lavoratore non costituisce servizio di soccorso tecnico urgente, a meno che non avvenga nel corso di un intervento, nel qual caso la presenza del Funzionario andrebbe richiesta ai fini del soccorso, qualora di entità tale da richiedere un’azione di coordinamento e/o di supervisione tecnica di livello superiore a quello ordinariamente affrontabile dalle squadre chiamate ad operare in prima istanza, e non dell’infortunio già incorso. 

Il funzionario reperibile, e solo ad esso ci si riferisce, è una figura cardine nel dispositivo di soccorso; per quest’unica ragione espleta, una volta in sede su richiesta del Capo Turno, effettiva attività lavorativa, e non certo per svolgere funzioni di segreteria verbalizzante e di compilazione di modulistica variamente assortita,  delegabili ad altre figure professionali, queste si, in servizio attivo.

 

 

NEWS

Su Enpam Sicura nessuna soddisfazione, solo amarezza. Serve un codice etico.

Comunicato Stampa Fp Cgil Medici – Cisl Medici – Uil Fpl Medici – Simet

Roma, 26 settembre – Lo scontro in atto nell’Enpam, che
parte dalla questione di Enpam Sicura, desta grande preoccupazione, e richiede
cambiamenti in termini di trasparenza e di chiarezza, senza più confusione di
ruoli e di responsabilità.
Riponiamo la massima fiducia nell’operato imparziale e giusto della
magistratura e auspichiamo anzitutto che le dichiarazioni forti di queste ore
lascino il posto a toni più morbidi, perché ci piacerebbe che la vicenda si
risolvesse in una composizione pacifica e – ancorché sgradevolissimo –
lasciasse solo il ricordo di un brutto episodio.
Ma avremmo certo preferito – perdonate l’ovvietà – che non si arrivasse a
questo.
Sgombriamo subito il campo da possibili e meschine sensazioni di giubilo per
una vicenda così brutta; triste per chi la vive con il fardello di pesanti
accuse contro, e triste allo stesso modo per chi la subisce, anche solo come
semplice medico iscritto. Senza dimenticare le decine di lavoratori di Enpam
Sicura che rischiano di perdere il lavoro.
In un Paese dove se esistesse la disciplina olimpica del “salto sul carro del
vincitore” o del “salto dal carro del perdente” vedrebbe imbarazzanti record e
pioggia di medaglie, preferiamo sommessamente ricordare, come da anni ci siamo
permessi di suggerire, una più marcata divisione di ruoli e responsabilità.
Purtroppo, è il caso di scrivere, siamo stati buoni profeti. Come medici ed
esponenti sindacali, la diagnosi non era difficile.
E proprio qui sta il punto. Non nel merito di una inchiesta o nei risvolti di
maleodoranti lotte di potere ammantate di oscuri scopi, bensì nel metodo. Nel
metodo di una gestione della “res publica” che “ab ovo” ( ci siano perdonati i
latinismi ) preveda una costituzione ed una gestione di organismi e regole
orientati alla massima democrazia, pluralità, trasparenza ed apertura.
E intendiamo, qualora ci fosse ancora chi pensa come nella prima Repubblica, ad
una apertura mentale, e non ad una spartizione di posti.
Da anni chiediamo che sia garantita maggiore partecipazione (anche con innovative
modalità che molto modestamente abbiamo suggerito e che non sono mai state
prese in considerazione ) alle elezioni degli ordini, maggiore trasparenza
negli atti, anche i meno rilevanti, così da coinvolgere in modo virtuoso tutti
i colleghi, anziché detenere il potere in poche mani. Ingenerando sospetti,
gelosie e – come si vede – sanguinose faide.
E’ arrivato, infine, il tempo di scrivere un codice etico tra chi rappresenta i
medici negli ordini, nell’Enpam e nell’Onaosi, e nei sindacati, che affronti in
primo luogo la questione delle incompatibilità’ e dei tetti alle retribuzioni,
a tutela di tutti i medici.
Ascoltate anche noi, da oggi, per non darci ragione amaramente domani.

Sisma – Ricognizione Uffici Centrali, assegnazioni temporanee

 
 

26.09.2016 – A seguito delle precedenti circolari, considerate le esigenze di servizio, si è provveduto a consentire anche al personale SATI degli Uffici Centrali e residente nelle Provinciie colpite dal terremoto del 24 agosto u.s, di presentare domanda così da essere assegnato temporaneamente ai sensi dell’Art. 42.. Pubblichiamo la circolare

 

 

Pa: Cgil Cisl Uil, contratto ponte? Nessuna scorciatoia, vogliamo un rinnovo vero per i lavoratori e per l'innovazione nei servizi ai cittadini

Comunicato Stampa Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uilpa

Roma, 16 settembre – “Un ‘contratto ponte’, in attesa del nuovo Testo unico sul lavoro pubblico? Nessuna scorciatoia. Vogliamo un rinnovo di contratto vero per i lavoratori e per l’innovazione nei servizi pubblici. Su questo aspettiamo la convocazione della ministra Madia”. Ad affermarlo sono i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, Serena Sorrentino, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Nicola Turco, in merito ad alcune indiscrezioni di stampa, aggiungendo che: “Dopo sette anni non è pensabile alcun ponte tibetano, bisogna trovare le risorse per valorizzare i lavoratori e rimettere in moto la macchina pubblica. I dipendenti pubblici vogliono lavorare meglio per dare di più ai cittadini”.

Per le federazioni di categoria di Cgil, Cisl e Uil “va riconosciuto un giusto salario e ricontrattualizzato il rapporto di lavoro. Vogliamo un contratto innovativo per la valorizzazione professionale dei lavoratori, per ridisegnare i servizi, dare qualità, trasparenza,efficienza  alla Pubblica Amministrazione.  Servono investimenti in competenze e innovazione organizzativa: i servizi devono essere veloci, trasparenti e aperti ai cittadini. Del resto – ricordano i dirigenti sindacali – il ministro Madia fino ad oggi ha parlato di riavvio della contrattazione e ci aspettiamo che smentisca le indiscrezioni che si rincorrono in questi giorni convocando finalmente il tavolo sui rinnovi contrattuali”.
 “Come sempre – proseguono – noi siamo i primi a volerci misurare con la sfida della innovazione, dell’efficienza e della valutazione, ma al centro ci devono essere la valorizzazione del lavoro pubblico e buoni servizi per i cittadini. Il contratto è lo strumento di tutela e miglioramento delle condizioni di lavoro: per questo siamo mobilitati da mesi anche con gli scioperi regionali di aprile e maggio. Ci aspettiamo, con la legge di Stabilità e l’atto di indirizzo sulla contrattazione, che si inizi a discutere seriamente di rinnovo vero del contratto”, concludono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa.

Umbria – Sisma Marche-Lazio 24 Agosto 2016, – Organizzazione: un atteso totale fallimento.

 
 

26.09.2016 – Umbria – Sisma Marche-Lazio 24 Agosto 2016, – Organizzazione: un atteso totale fallimento.

Abbiamo atteso il passaggio alla seconda fase operativa e con essa la standardizzazione della situazione emergenziale, modalità attuata per coscienza personale e di organizzazione, ma anche per responsabilità.

Abbiamo inteso attendere per non intralciare le primarie operazioni di soccorso e non alimentare strumentalizzazioni, ne risvolti negativi nei confronti delle popolazioni colpite, persone alle quali è rivolto il nostro continuo pensiero e impegno, personale e sindacale.

Oggi, dopo che si è delineata una situazione dei soccorsi meno frenetica e più standardizzata, dedicata non più al salvataggio delle persone ma alle verifiche statiche e alla messa in sicurezza del territorio, pensiamo che è giunto il momento di evidenziare le criticità e chiedere chiarimenti in merito ad una organizzazione e a una risposta emergenziale del Dispositivo Regionale VVF dell’Umbria, disastroso, che si è svolto totalmente al di fuori delle norme e delle direttive Dipartimentali, vedi Circ. 1 / 2011, contrattuali e di norme istitutive generali come il Dpr 314.

 

 

Orario di lavoro – Contrattazione di sede romana

  Roma, 23 Settembre 2016

Ieri si è
svolto un primo incontro di contrattazione decentrata con il Dirigente
Generale, Umberto Piccinin, per confrontarsi sull’orario di lavoro, evento
eccezionale, visto che per la prima volta, dopo anni di richieste, finalmente
si è aperto un tavolo per discutere una piattaforma sull’orario di lavoro anche
per le sedi romane.
La RSU di Roma ha presentato una
proposta (che trovate in allegato).

Abbiamo
apprezzato tale proposta in quanto contiene molti punti e segnalazioni già da
noi presentate all’Amministrazione (vedi allegati criticità Siap e comunicato),
e critiche alle interpretazioni unilaterali dell’Amministrazione senza nessun
confronto con le OO.SS.

Il Dottor
Piccinin ha preso visione della proposta e dopo aver ascoltato tutte le OO.SS.
si è riservato di valutare il documento, apprezzando alcuni punti ma segnalando
però che altri hanno una valenza nazionale e che dopo il periodo di
sperimentazione (1 anno dall’entrata in vigore dell’accordo nazionale) ci sarà
la possibilità di un nuovo confronto.

Ora, sappiamo
benissimo che invece le contrattazioni nelle sedi periferiche non decollano e
riteniamo che la proposta della RSU di Roma, potrebbe diventare il volano per
tutte le altre sedi della Corte dei conti e un’eventuale sottoscrizione
dell’accordo sull’orario di lavoro delle sedi romane farebbe da apripista per
tutti gli altri che ancora non riescono ad avere un confronto serio e proficuo.

Invitiamo, quindi, i rappresentanti sindacali, le RSU e tutte/i le/i
colleghe/i a farsi parte attiva e a prendere spunto dalla proposta romana per
aprire in TUTTE LE SEDI REGIONALI, tavoli di trattative che possano portare
alla sottoscrizione di buoni accordi.

Il Coordinatore
Nazionale
FP CGIL Corte dei conti

Susanna Di
Folco

 

Unitaria – Nota ai vertici per accelerazione tavolo di confronto

  
Roma, 23 settembre 2016

Al Sottosegretario di Stato
Gennaro Migliore

Al Capo Dipartimento del DOG
Gioacchino Natoli

Al Direttore Generale del personale e della Formazione

Barbara Fabbrini

 Le scriventi
OO.SS. pur avendo preso atto dell’uscita del bando per i passaggi dalla seconda
alla terza area dei cancellieri e degli ufficiali giudiziari, atteso da tempo,
rappresentano alle SS.LL. che le risposte da dare ai lavoratori non si possono
esaurire con il solo passaggio, tra l’altro parziale, dei cancellieri e degli
ufficiali giudiziari, poiché devono essere coinvolte in un progetto globale di
valorizzazione del personale anche tutte le altre qualifiche professionali.
 Per questi
motivi riteniamo che:
1) debba essere riavviato con urgenza il tavolo tecnico
sui profili professionali ed il Contratto Integrativo, rinviato a data da
destinarsi;
2) aperto il tavolo sul residuo Fua 2015 e sul Fua 2016, in modo da
poter finanziare il passaggio dalla prima alla seconda area e le progressioni
economiche all’interno delle aree;
3) debba essere trovata una soluzione anche
per i 3 profili professionali tecnici esclusi dall’art. 21 quater.

Infatti i
processi devono andare avanti di pari passo affinché tutti i lavoratori si
vedano coinvolti e non si possa dare adito ad interpretazioni discriminatorie
verso uno o l’altro profilo, tutto anche alla luce del malessere registrato tra
i lavoratori di tutto il territorio nazionale a seguito degli ultimi ingressi
di personale “dalla Mobilità esterna.”

E’ necessario
dare un segnale ai lavoratori stabilendo un calendario certo, che non subisca
rinvii o ritardi.

Restiamo in
attesa di un sollecito riscontro.

  

FPCGIL   CISL FP  UILPA
   D’Orazio   Marra      Amoroso

Interpello Torino – Nota al Capo Dipartimento Cascini

Roma  21 settembre 2016

 

Al
Signor Capo Del Dipartimento

per
la giustizia minorile e di Comunità

Dr.
Francesco Cascini

 

Oggetto:
Interpello per l’individuazione di n. 1 unità di personale appartenente al  profilo professionale di Direttore Area HI F4
o superiore cui affidare l’incarico di Direttore dell’Istituto Penale per i
Minorenni di Torino e di n. 1 unità di personale appartenente al profilo
professionale di Direttore Area 111 F4 o superiore cui affidare l’incarico di
Direttore dell’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni dì Torino.

Dr. Francesco
Cascini,

apprendiamo
con vivo stupore e forte indignazione dell’interpello di cui all’oggetto, perché
riguarda  posizioni ricoperte da otto  anni  nel caso dell’IPM e da  più di un anno per l’USSM da funzionari che
hanno garantito, pur tra enormi difficoltà, 
il buon andamento dei servizi diretti e perché le persone interessate
non sono state preventivamente informate ma hanno appreso della
prossima sostituzione  leggendo
l’interpello.
E’ evidente che per la 
comunicazione  è stata utilizzata
una  modalità indegna di
un’amministrazione moderna, che oltre ad offendere e colpire la professionalità
delle persone interessate,  squalifica
agli occhi di tutti gli operatori della giustizia minorile l’autorità di
chi  ha richiesto e predisposto un
provvedimento che sin qui appare immotivato. 

Tanto
più  che le reggenze nei servizi della
giustizia minorile  costituiscono la
regola e certamente non sono un eccezione. Se l’amministrazione  ha deciso di regolarizzare tutte le posizioni
riteniamo grave che non siano state 
informate preventivamente le organizzazioni sindacali  ed aperto un 
tavolo per discutere sulle procedure e le modalità  da utilizzare per  porre fine alle reggenze, salvaguardando gli
operatori che fin qui si sono sobbarcati l’onere di dirigere i servizi. 

Stupisce,
inoltre, la brevità irrituale dei tempi previsti per la presentazione  delle candidature, cinque giorni, che
appaiono inadeguati   anche solo  per diffondere il provvedimento a tutto il
personale interessato ed incongrui 
poichè riguardano incarichi  ricoperti con reggenze anche da  otto anni.                                                                            

Poiché
dall’interpello risulta che  il
provvedimento è stato chiesto dalla direzione del CGM di Torino  e poiché risulta che tutte le contrattazioni
sull’organizzazione del lavoro del personale di polizia penitenziaria e del
personale civile che hanno prodotto eventuale disorganizzazione nell’IPM di Torino sono state condotte dal
Dirigente del Centro che ha escluso dal tavolo con i sindacati proprio il
direttore ed il comandante dell’IPM vorremmo sapere  quali provvedimenti  l’amministrazione vorrà intraprendere per
sanare una situazione quale quella del Centro di Torino che appare ormai per
quanto riguarda la gestione del personale intollerabile ed insopportabile.

Il  nuovo dipartimento si trova a dove  affrontare sfide difficili ed impegnative per
adeguarsi ai compiti  previsti  dalla riorganizzazione del Ministero della
Giustizia, sin qui ben poco  è stato
realizzato, tanta appare la confusione.
Speriamo che a partire da questo
provvedimento, che per come è stato predisposto appare irriguardoso e
vessatorio,  si determinino le
condizioni  che consentano a tutto il
personale di poter proseguire con serenità nel lavoro quotidiano.
                                                               
                 Il Coordinatore
Nazionale    

                   
                        Giustizia Minorile

   
                     Gianfranco Macigno

 

MIUR : Lettera unitaria su situazione organici e logistica USR Lazio

Sig. Ministro, sig. Sottosegretario e sig. Capo
Dipartimento,

 

           
la prossima
conclusione delle procedure di mobilità dalle ex  Province e dalla Croce Rossa Italiana
consente al MIUR di riacquisire le proprie ordinarie facoltà assunzionali nei
limiti della norma che determina la percentuale sul turn over ed in considerazione
del budget assunzionale disponibile per codesta Amministrazione.

           
Per tale
motivo le scriventi OO.SS. ritengono ineludibile l’adozione di provvedimenti
urgenti volti a tamponare una situazione la cui insostenibilità è del tutto
evidente, come più volte ricordato in precedenti note inviate alla Direzione
politica del Ministero, note purtroppo rimaste prive di ogni minimo riscontro.           Le
scriventi OO.SS. Nazionali, nel ribadire la necessità di un confronto politico
incentrato sui noti fattori di degrado progressivo del servizio, in particolare
sul forte depauperamento che si registra negli organici a seguito del
pensionamento sempre più massiccio del personale, chiedono che, nelle more
dell’avvio del confronto, vengano adottate delle misure urgenti e
indifferibili, in particolare l’attivazione dello scorrimento delle graduatorie
vigenti ai sensi della legge 125/2013 e la copertura full time del tempo
lavorativo del personale assunto a part time, nei limiti del budget
assunzionale disponibile e tenendo conto della necessità di prorogare, tramite
una norma specifica, la vigenza della validità delle graduatorie di che
trattasi, attualmente fissata dalla legge al 31 dicembre 2016. Al riguardo si
segnala che altre Amministrazioni pubbliche, sulla base di analoghe esigenze,
hanno prodotto istanza agli organi di controllo volte ad ottenere una
possibilità condizionata di scorrimento delle graduatorie di idonei ai concorsi
pubblici. Sarebbe pertanto opportuna una analoga iniziativa del MIUR, in
considerazione della aleatorietà delle date di scadenza della mobilità dagli
Enti  sopra citati, più volte modificate
nel corso di questo lunghissimo iter. Che peraltro si è dimostrato uno
strumento del tutto inutile ai fini della copertura delle gravi carenze negli
organici MIUR, considerato il numero irrisorio di personale in transito verso
questa Amministrazione (39 unità sul territorio nazionale). L’utilizzo delle
graduatorie vigenti avrebbe il vantaggio di consentire un significativo
incremento di personale  in tempi rapidi
e di poter avviare contestualmente una programmazione assunzionale nel medio
periodo, tenendo conto della necessità di garantire un adeguato ricambio
anagrafico ad un organico che si avvia al suo dimezzamento rispetto alle
necessità teoriche definite nel Regolamento di Organizzazione  del Ministero. Le recenti vicende che hanno
contrassegnato il faticoso avvio di questo anno scolastico, con gli Uffici
operativi gravati di pesantissime incombenze spesso svolte nel caos
organizzativo, richiedono un esercizio di responsabilità verso i dipendenti del
Ministero e verso i cittadini che misurano la qualità delle riforme solo sulla
base della efficienza ed efficacia dei servizi. E a questo esercizio di
responsabilità viene in primis chiamata la Direzione politica del Ministero,
sinora purtroppo del tutto assente sulle problematiche segnalate in questa
nota.

 

           
Da ultimo
preme segnalare ancora una volta la paradossale situazione che sta vivendo
l’USR del Lazio in seguito al paventato trasferimento dei suoi Uffici dalla
sede di via Pianciani in una sede situata in una zona periferica (EUR Torrino),
praticamente priva di servizi di collegamento pubblici e in locali del tutto
inadatti ad accogliere una utenza particolarmente numerosa quale quella  relativa all’Ambito Territoriale di Roma e
Provincia. Una scelta infelice, dovuta esclusivamente a logiche di spending
review che riguardano i processi di riorganizzazione delle ex Province e che
poco hanno a che vedere con le necessità logistiche e di funzionamento dei
servizi amministrativi del MIUR. Su questo punto le scriventi OO.SS. in pieno
accordo con le OO.SS. rappresentative del comparto Scuola, sollecitano un
intervento politico indirizzato alla ricerca di soluzioni più funzionali e
adeguate: il funzionamento dei servizi alla scuola pubblica non può certamente
riguardare solo gli obblighi di Enti soppressi dalla legge e impossibilitati a
politiche di spesa.

 

           

      FP CGIL                             CISL FP                                       UILPA

                
Claudio Meloni                   Paolo Bonomo                          Mimma Ripani

Sisma – Rimodulazione dispositivo di soccorso

 
 

23.09.2016 – Pubblichiamo la disposizione relativa al nuovo riassetto del dispositivo di soccorso nelle zone colpite dal sisma 

 

 

Intervista radiofonica con Luca Cipriani componente della struttura provinciale di Fp Cgil VVF del Comando di Verona

 


23.09.2016 –
Pubblichiamo l’intervista radiofonica con Luca Cipriani componente
della struttura provinciale di Fp Cgil VVF del Comando di Verona.
La nostra proposta di aprire un distaccamento permanete a
Villafranca, oggi sostenuta anche da altre OO.SS.,  ancora non ha
avuto adeguate risposte da parte del Ministro e della politica
Nazionale. Continuano i lavori con i rappresentanti della politica e
degli enti locali.

 
 
 
 

Richiesta apertura distaccamento a Montereale

 
 

31.05.2016 – Tenuto conto dell’evento calamitoso che ha colpito il Centro Italia, i Coordinamenti e le Segreterie della regione Abruzzo, unitariamente,  hanno inviato ai vertici del Corpo una richiesta di apertura di un distaccamento VF a Montereale.

 

 
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