PCM – Convegno sulla P.A – Comunicato

Si è svolto oggi, presso il Tempio di Adriano, un Convegno organizzato dalla SSPA, dal titolo impegnativo ” Una riforma per la crescita “, che voleva celebrare un anno dall’entrata in vigore del Dlgs 150.
Era presente un ricco “parterre”, dove spiccava la presenza del Ministro Brunetta, padre ed ideatore della riforma stessa.

C’era attesa per ascoltare ciò che avrebbe detto il Ministro, che ha dato il meglio di se nelle conclusioni, di un Convegno autoreferenziale, fatto di ospiti ad hoc che ha nno cercato di decantare le mirabilie di una riforma sbagliata e che nella realtà, ha diminuito e peggiorato i servizi resi ai cittadini.
Insomma come si dice a Roma ” se la so’ cantata e se la so’ sonata”, un Ministro a tutto campo, che giocava in casa e senza neppure un barlume di contraddittorio, che ha decantato la bontà e le alte qualità della sua riforma, e che, a suo dire, ha ridotto i costi e aumentati i benefici ( quali e per chi? ), una riforma che sta tentando di cambiare lo Stato in senso moderno, in che modo? Forse bloccando i contratti, abolendo la contrattazione e licenziando i precari?

Ha continuato rivendicando il cambiamento, operato dalle riforma, in modo quasi filosofico nel senso di concepire lo Stato.
Ma la cosa che ha colpito di più gli astanti neutrali, è stato quando ha cominciato a sciorinare i nemici, nemici suoi e delle riforma, che ne hanno ostacolato il cammino, dalla Burocrazia, ai poteri forti e soprattutto il Sindacato tutto, per non parlare della Stampa, che gli ha voltato inopinatamente le spalle, proprio quanto serviva di più.

Ci ha tenuto a rimarcare il contrasto duro con la CGIL (si è detto dispiaciuto…), un sindacato che non gli ha risparmiato critiche e contrapposizioni in ogni contesto. Dopo tutti gli sfasci che stanno combinando Lui e il Governo di cui fa parte, è naturale pensare ” meno male che la CGIL c’è”!!!

Ha cercato perfino di farsi compatire, lamentandosi della sua effige messa alla berlina nelle scuole e negli uffici pubblici.
Insomma Lui, l’innovatore, l’autore di una riforma che porterà, a suo dire, coesione sociale, meriterebbe più largo consenso e gli effetti positivi si vedranno nel lungo periodo, e sempre a suo dire, ci sono troppi nemici sempre in agguato che cercano di sgambettare la riforma, si sente abbandonato e maltrattato persino dalla stampa amica, e allora si chiede: “ce la faranno i buoni ( lui e il Governo )?”…, ma forse sarebbe più giusto chiedersi se ce la faranno i vituperati dipendenti pubblici e l’Italia a resistere!!!

Roma 28 ott. 10

                                                                                                                p.FPCGIL/PCM
                                                                                                             Gianni Massimiani

Richiesta di incontro

 

Lettera al Segretario GEnerale su svuotamento Area 1 e inquadramenti

 
 

 

Accordi

Siglata l'ipotesi di accordo del CCNL 2006/09

 

 

Si è consumato ieri sera l’ultimo atto della “querelle” per la firma del CCNL della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sigle firmatarie SNAPRECOM, FLP e CISL.

E’ bene subito ricordare che la FPCGIL non ha preso parte alla trattativa perché non era rappresentativa al tavolo dell’Aran per la stipula di questo contratto, anche se abbiamo dato o tentato di dare suggerimenti per migliorarne il contenuto.

Comunque è bene precisare che la FPCGIL, da gennaio u.s. è tornata al ruolo che gli compete, ad essere rappresentativa anche nel comparto della PCM.

Da una prima veloce lettura, il contenuto del contratto non ci soddisfa e lo giudichiamo negativamente per più ragioni, innanzi tutto perché non tiene conto delle aspirazioni di gran parte del personale della PCM:
– vengono ignorati gli appelli rivolti dagli apicali dell’ex II° Area;
– ignorate le richieste del personale del Dip. Della Protezione Civile, non si tiene in alcun conto della specificità dei loro profili;
– non si apre un tavolo sulla mobilità che affronti l’esteso problema dei comandati;
– non c’è alcun richiamo al precariato presente nel DPC;
– l’aumento dell’orario di lavoro a 38 ore settimanali, inoltre mal retribuite, rappresenta più una forzatura mediatica, voluta dalla politica, che una vera esigenza dell’Amministrazione.
– l’introduzione delle disposizioni previste dalla recente normativa in materia di “meritocrazia” e di valutazione.

Una delle poche note positive è rappresentata dall’abolizione dell’ex Area “A”, che viene accorpata alla seconda, e in parte risolve il problema del mansionismo.

Infine è da registrare la parziale stabilizzazione dell’art.18 nel tabellare ( circa 100,00 Euro medie lorde ) e nell’indennità di amministrazione ( circa 250,00 medie lorde ).

Daremo una valutazione più attenta, dopo un’analisi più approfondite del testo.

Roma, 2 luglio 2009

p. Il Coord. Naz. FP CGIL MEF
Gianni Massimiani

 

 
 

Interrogazione urgente al Sottosegretario di Stato – Decreto di riordino della Protezione Civile. Comunicato stampa di Antonio Crispi Segretario Nazionale FP CGIL

In merito all’annunciato decreto-legge di riordino riguardante la Presidenza del Consiglio e il Dipartimento della protezione civile, apprendiamo, da alcuni giornali di oggi, che i finanziamenti atti a procedere alla “riorganizzazione” del DPC, proverranno dai fondi per la ricostruzione del terremoto aquilano.

Tali notizie, qualora rispondessero a realtà, generano profonda preoccupazione e ci si chiede quanto questa non impellente ristrutturazione inciderà sul bilancio dei fondi destinati alle popolazioni colpite dal sisma, distogliendo delle importanti risorse per stabilizzare e nominare, tra l’altro, un numero imprecisato di dirigenti con provvedimenti ad personam, mentre migliaia di persone colpite dal sisma versano ancora in condizioni precarie.

La Fp – CGIL chiede un incontro urgente nell’interesse delle popolazioni terremotate, dei lavoratori della Presidenza e del Paese.

Roma, 25 novembre 2009

Nasce la Consulta Protezione Civile FP CGIL – Comunicato Stampa Coordinamento Nazionale Presidenza Consiglio dei Ministri

Si è insediata presso la Fp CGIL Nazionale la Consulta Permanente Fp CGIL della Protezione Civile.

Ne fanno parte i rappresentanti CGIL di tutte le strutture operative del sistema nazionale di protezione civile: Volontariato, CRI, Sanità, Vigili del Fuoco, Forze dell’ordine, polizia municipale, Ambiente e Territorio e i rappresentanti delle Regioni, Aree Metropolitane, Province, Comuni.

La Consulta Fp CGIL Protezione Civile è aperta al contributo dei cittadini e delle Istituzioni che sono interessati al tema della Protezione Civile. La Consulta è attenta anche alle tematiche della disabilità riferita ai temi di protezione civile.

Gli obiettivi della Consulta sono molteplici, come ad esempio: la salvaguardia e la tutela del territorio, l’individuare e sostenere la resilienza organizzativa e istituzionale locale di protezione civile, il rapporto intenso con il Volontariato e i Sindaci, la promozione della cultura di protezione civile nel Paese.

La Consulta come primo atto pubblico parteciperà all’Aquila, per il giorno 23, all’iniziativa promossa da alcuni comitati e cittadini abruzzesi per sostenere la petizione popolare contro il decreto legge che vuole privatizzare la protezione civile e trasformarla in SpA.

Roma, 13 gennaio 2010
 

 
FP CGIL – COORDINAMENTO NAZIONALE PCM
Via della Mercede 9
Tel. 06.6779.4675 Fax 06.6779.4746
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sito: www.fpcgil.it 
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Lettera aperta a Bertolaso: Intervento emergenza rifiuti Napoli 2008. Comunicato stampa Antonio Crispi Segretario Nazionale Fp CGIL

In riferimento all’oggetto risulta che il personale del DPC è stato affiancato da altro personale di provenienza varia.

Tale circostanza ha creato una condizione di incertezza professionale e disparità di trattamento tra i lavoratori del DPC stesso e di altre amministrazioni pubbliche locali e territoriali dove si è svolto l’intervento d’urgenza.

Pertanto la scrivente desidera conoscere quanto segue:

1. quali e quante sono state le persone interessate;
2. quanti i dipendenti del dipartimento protezione civile e quanti quelli della presidenza consiglio dei ministri;
3. quale e quanto personale interno alla Pubblica Amministrazione e con quali incarichi;
4. quale e quanto personale esterno alla Pubblica Amministrazione e con quali incarichi;
5. a quanto ammontano i costi di missione e soggiorno del personale pubblico;
6. a quanto ammontano i costi di missione e soggiorno del personale privato;
7. quali i curricula;
8. quanto e quale personale in quiescenza è stato coinvolto nell’emergenza rifiuti a partire dal 2008.

Inoltre si chiede di conoscere quanto e quale personale in quiescenza risulta tutt’ora in servizio presso il DPC.

Roma, 3 marzo 2010

Comunicato della Consulta Nazionale della Protezione Civile: L'OCSE e il Paese sconfessano il Dipartimento dei Grandi Eventi.

 
I mezzi di comunicazione di massa hanno dato ampio spazio al rapporto stilato dall’OCSE sul sistema di protezione civile italiano (PC). Per l’ignaro telespettatore, si è trattato di un trionfo del “modello Italia” e, naturalmente, di chi oggi lo incarna. A nostro parere invece, il rapporto OCSE conferma ancora una volta che l’Italia è ferma da dieci anni in materia di PC. E’ singolare, poi, costatare che da una parte l’OCSE mette alla berlina il sistema dei grandi eventi e dall’altra, il Governo e i suoi rappresentanti, lo considerano, invece, un’attestazione di ben operato. Chiaro e ulteriore esempio di distorsione dell’informazione e manipolazione della comunicazione.

Sorprende notare e ci fa piacere che il rapporto dell’OCSE descriva la PC italiana degli anni ’90, fondata sul principio di sussidiarietà e sulla distribuzione di ruoli e compiti dal livello comunale al livello nazionale, ma non fa alcun riferimento sull’impianto e sul funzionamento voluto dall’attuale dipartimento della protezione civile (DPC) che si occupa, purtroppo per il Paese, di altro.

Gli addetti ai lavori, leggendo il rapporto OCSE, noteranno, senz’altro, che i punti di forza della PC, le cosiddette “buone pratiche”, si reggono sulle politiche della “vecchia” PC che si è cercato di cancellare dopo il 2001, quando si è preferito perseguire pratiche e politiche che hanno portato, come si evince dai giornali, al malaffare allorquando, tra i compiti del DPC sono stati aggiunti i grandi eventi.

Le “buone pratiche” riportate sono infatti da ricondurre fondamentalmente alla legislazione di riferimento, che fa della legge 225/92 la pietra miliare del sistema, unitamente al “Metodo Augustus” introdotto negli anni ’90 che è stato addirittura prima deriso, poi “accantonato”, in seguito stravolto e malamente rimaneggiato (L’Aquila) con la gestione DPC dal 2001 e mai si è avuta la competenza e la capacità, ad oggi, di sostituirlo con un altro altrettanto condiviso ed efficace.

Non meno interessante è la parte del rapporto dedicata alle raccomandazioni.

In particolare, si raccomanda al servizio nazionale di PC di “dedicare maggiore attenzione” su questioni di “sua diretta competenza”, di garantire i “requisiti minimi” di pianificazione e preparazione all’emergenza a livello nazionale, di sollecitare la realizzazione del numero unico europeo di chiamata d’emergenza, di migliore la comunicazione dell’informazione sul rischio alla popolazione e di investire maggiormente sulla formazione e sulla prevenzione. Si tratta di raccomandazioni che ricalcano aspetti già focalizzati e avviati negli anni ’90 ma scarsamente implementati nell’ultimo decennio dal DPC. Ci chiediamo, stante le raccomandazioni dell’OCSE, che cosa abbia veramente fatto dal 2001 ad oggi il DPC per perseguire la missione di PC, e per smettere di inseguire modelli operativi propri di difesa civile.

Concordiamo, dunque, appieno con quanto l’inchiesta OCSE ha oggettivato e ribadiamo l’impegno a vigilare per la piena applicazione di quella legge che l’attuale Governo ha, invece, disatteso.

A questo punto, visto che i comunicati della FP CGIL, in cui sono rintracciabili molte delle “raccomandazioni” sopra espresse, non hanno avuto effetti per tempo, speriamo che almeno gli esiti di questo studio dell’OCSE servano, non solo alla propaganda politica, ma anche da orientamento per un quanto più rapido possibile recupero della dispersa e abbandonata missione di PC da parte del DPC .

Sarà cura di questa O.S., anche attraverso la sua Consulta Nazionale di vigilare e sollecitare per la puntuale messa in opera delle raccomandazioni formulate dall’OCSE, sia per quanto attiene il DPC, sia per quanto attiene l’articolazione e realizzazione delle attività da porre in essere sul territorio.

Roma 6 maggio 2010 

Antonio Crispi

Lettera

 
Roma, 8 settembre 2010 

 
Presidenza Consiglio dei Ministri

Al Direttore Generale Ufficio I
Prof .Bernardo de Bernardinis
Al Direttore Generale Ufficio II
Dott. Nicola Dell’Acqua
Al Direttore Generale Ufficio III
Prof. Mauro Dolce
Al Direttore Generale Ufficio IV
Ing. Fabrizio Curcio
Al Direttore Generale Ufficio V
Dott. Flavio Siniscalchi
Al Direttore Generale Ufficio VI
Dott. Agostino Miozzo
Al Direttore Generale Ufficio VII
Dott. Angelo Borrelli
Al Direttore Generale Ufficio VIII
Dott. Luciano Massetti
Epc
Al Capo Dipartimento Protezione Civile
Dott. Guido Bertolaso
Al Vice Capo Dipartimento
Prefetto Franco Gabrielli

SEDE

A tutte le OO.SS della PCM
Loro Sedi

Oggetto: 31.12.2010 scadenza proroga applicazione D .Lgs. 81 del 09 aprile 2008.


Come è noto il decreto legislativo n. 81 ha sistemato e unito numerose direttive relative alla tutela della sicurezza del lavoro prevedendo, tra l’altro, gli obblighi di aggiornamento della documentazione relativa alla valutazione dei rischi aziendali anche nel Pubblico Impiego e quindi anche presso il Dipartimento della Protezione Civile (DPC) e finanche alla “prestazione d’opera” del Volontariato di protezione civile.

Ciò premesso e visto la scadenza prossima della proroga concessa alle Amministrazioni Pubbliche, la scrivente chiede, ai Direttori in indirizzo, quali sono gli atti applicativi e non preliminari predisposti ai fini della tutela dei lavoratori rispetto a tutte le tipologie di rischio configurabili nelle attività di protezione civile.

Inoltre si chiede se sono stati predisposti, all’uopo, i necessari DPI, visite mediche specialistiche, percorsi di formazione e presidi di prevenzione psico-fisica per il personale impegnato su scenari d’intervento di protezione civile.

Si resta in attesa di riscontro.

Fp CGIL PCM
Gianni Massimiani

 
 
 

Comunicato

 
MERITOCRAZIA E PREMIALITA’:
i primi della classe…

Si è tenuto l’altro giorno un incontro tra l’Amministrazione e le OO.SS., per l’illustrazione del DPCM recante l’attuazione in PCM della cosiddetta legge Brunetta in merito a premialità e meritocrazia.

La FPCGIL ha ribadito con fermezza la sua posizione, più volte espressa dalla sua Segreteria Generale allo stesso Ministro, di netta bocciatura sindacale e politica di una norma che con la meteora della falsa “meritocrazia”, spacca il mondo del lavoro e mette i lavoratori uno contro l’altro, con il miraggio (?) di qualche euro in più !

Lo schema di DPCM ha trovato, tranne la CISL e la UIL, una sonora bocciatura dalle OO.SS. della PCM, una contrarietà rafforzata dal fallimento che la 150/2009, sta avendo in tutto il pubblico impiego, per la sua pessima qualità e anche per mancanza di risorse aggiuntive.
Infatti, al MEF e alle Agenzie Fiscali non viene applicata, e alla PCM, vista la sua particolarità e specificità, il comma 3 dell’art. 74 permette di andare in deroga e allora, non si comprende il “sacro furore” dell’Amministrazione nel volerla applicare, per di più nella sua parte peggiore, contro tutto e contro tutti.
Forse tutto questo per consentire al peggior Ministro della Funzione Pubblica di sempre, di uscire dal dimenticatoio nel quale è finito? oppure solo per una boccata di ossigeno e recuperare la ribalta con qualche trafiletto in quinta pagina se viene applicata in PCM ?

Non c’è altra spiegazione, altra ratio, una norma sbagliata e penalizzante strabocciata dalle lavoratrici e dai lavoratori e con la contrarietà della Dirigenza nelle varie Amministrazioni non può avere futuro.
Tutto ciò suona strano, vista l’attenzione che codesta Amministrazione ha sempre riservato al suo personale tutto, Dirigenziale e delle Aree, perché fare i primi della classe per sostenere una legge sbagliata e già fallita?

Abbiamo chiesto all’Amministrazione un sano ripensamento e di avvalersi della possibilità di deroga che l’art. 74, comma 3 del dlgs 150/09 gli concede, e non trascinare il suo personale in una guerra fratricida. E’ una logica che va in senso contrario al lavoro di squadra, alla solidarietà tra colleghi, alla serenità delle relazioni sul luogo di lavoro.

Quali garanzie poi che la valutazione comparativa possa basarsi su parametri oggettivi in un’amministrazione dove sono quasi una ventina, tra Segretariato generale, Ministri senza portafogli e Sottosegretari con delega, le autorità che gestiscono le strutture?

C’è chi ha sostenuto che il DPCM si applica solo con delle risorse aggiuntive. Ma come potrà non influire una valutazione negativa per i risultati conseguiti in relazione alle risorse aggiuntive su quella delle iniziative ordinarie?

Basti immaginare solamente le difficoltà della Dirigenza costretta a scegliere tra buoni e cattivi,…con risultati deleteri e la consapevolezza che, chi sarà tra i cattivi, lo rimarrà per sempre! E per i Dirigenti stessi l’indennità di risultato non seguirà la stessa strada con tanto di decurtazione economica e danno professionale? Una norma che esclude fattispecie d’eccellenza: almeno il 20% deve non aver raggiunto gli obiettivi.

La FPCGIL ribadisce con forza la sua contrarietà nella consapevolezza che questa è una norma dannosa per il mondo del lavoro pubblico che non va applicata ed è assolutamente da cancellare.

Roma, 23 marzo 2011
 

p.FPCGIL/PCM
Gianni Massimiani


 
 

Comitati Paritetici – designazioni

 

Per il Comitato per il monitoraggio e l’attuazione del contratto integrativo, i membri designati da questa O.S. sono:
– la dr. M. Franca De Forgellinis (m.deforgellinis@palazzochigi.it) – titolare
– la dr. Patrizia Cologgi (p.cologgi@palazzochigi.it) – supplente
 
 
 
Per il Comitato Paritetico per la formazione e l’aggiornamento professionale, i membri designati sono:
– Simonetti Emilio  (e.simonetti@funzionepubblica.it) – titolare
– dr. M. Franca De Forgellinis.
 
 
FP CGIL NAZIONALE PCM
 
 

 
 
 

 

Lettera al Prefetto della Repubblica e Capo Dipartimento

 

 
Rispetto del CCNL e delle Leggi…
 
 


 
 

Riunione con l'Amministrazione su informativa sul DSG – riordino Dipartimento

 
FP CGIL – COORDINAMENTO NAZIONALE PCM

Si è svolta oggi una riunione tra le OO.SS. e l’Amministrazione del DPC, per l’informativa sul DSG relativa al riordino del Dipartimento stesso. Per quanto riguarda questa O.S. abbiamo fatto presente di non essere molto affascinati da un’ipotesi di riordino già bella e decisa in altro luogo, e che presumibilmente serve più che altro a configurare nuovi equilibri politici.

Abbiamo puntato l’accento su temi molto più vicini al personale come il ricorso sfrenato all’esternalizzazioni che vanno a gravare fortemente sulla spesa pubblica, in un momento critico per il Paese, investito in pieno, dalla recessione e che risente, più di altre nazioni, della crisi economica.

E’ singolare, come da una parte il Governo si fa paladino ( bontà sua ) di norme intransigenti – il decreto taglia-spese del Ministro Tremonti, la campagna cosiddetta’anti-fannulloni’ , i tornelli del Prof. Brunetta, l’attacco alla legge 104 che tutela i disabili e i familiari di questi – tutti mirati, a loro dire, al contenimento della spesa pubblica; e dall’altra parte si esternalizzano e si duplicano Servizi e Uffici, aumentando, considerevolmente, gli esborsi di denaro pubblico!!!

Tutto questo non sembra toccare il DPC, visto il ricorso alle esternalizzioni (parlano di servizi integrati, di lavoro di squadra e via e via ) a scapito di professionalità interne anche alte, sempre più sotto utilizzate.
Di un’equa ripartizione del lavoro e delle risorse tra tutto il personale, e di un’attenzione massima sui precari, per i quali la FPCGIL chiede la stabilizzazione, nemmeno l’ombra. Fatta eccezione, per le solite e pletoriche assunzioni a chiamata diretta, attraverso il perverso gioco dell’ordinanza. Quest’ultima, nata come strumento per arginare le calamità, è ora trasformato in un formidabile congegno per eludere il Parlamento e gli organi istituzionali preposti al controllo della spesa pubblica.

Comunque la declaratoria che il DPC ha presentato al tavolo somiglia all’organizzazione di un Ministero o, comunque, ad un organismo diverso da un Dipartimento incardinato nella PCM. Una lettura, quest’ultima, sottolineata da tutte le OO.SS ammesse al tavolo di discussione. E i precursori di evento – tanto per dirla in termini cari alla PC – ci sono tutti a cominciare, come abbiamo già detto, dalla duplicazione dei servizi e uffici già presenti in PCM.
Insomma tanti dubbi che l’Amministrazione ha prontamente fugato rafforzando, così, il nostro sospetto.

Abbiamo segnalato anche la necessità di dare il via al riconoscimento di un indennità operativa per tutto il personale, dei profili professionali, di valorizzare le professionalità interne (tutte e no solo alcune). Proposte che sono state, come sempre, accolte con favore dall’Amministrazione senza mai aver registrato un risultato. Speriamo che adesso sia la volta buona.

Infine, la FPCGIL PCM ha posto il problema del disagio delle sedi periferiche ( via Vitorchiano, via Affile etc…) e della qualità del benessere organizzativo, richiamando l’Amministrazione a proseguire sulla via di corrette relazioni sindacali.

La FPCGIL PCM, infine, ha consegnato una piattaforma all’Amministrazione e alle altre sigle sindacali, sulla quale si chiede l’apertura di un tavolo di confronto. La nota a verbale è il documento sul quale invitiamo tutti i lavoratori a discutere.

La FPCGIL PCM invita le altre sigle sindacali ad un incontro operativo da stabilirsi al più presto per cercare di trovare un intesa nell’interesse dei lavoratori e della collettività.
Il Dipartimento della Protezione Civile, rammentiamo, è posto alla tutela della integrità della vita, i beni, degli insediamenti e dell’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi.

Roma, 12 novembre 2008

Coordinatore Nazionale FP/CGIL PCM
Gianni MASSIMIANI

 

 
 
 
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