Confronto sulla Dirigenza

  
Roma 19 Settembre 2007

Al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Pen.
Pres. Ettore Ferrara

Al Direttore Generale del Personale e Formazione
Dr. Massimo de Pascalis

Egregio Presidente,
la conclusione del confronto sul Decreto di individuazione dei livelli di funzione dirigenziale del DAP apre di fatto una stagione per la quale la trattazione delle questioni afferenti alla dirigenza penitenziaria, complessivamente intesa, diventa improcrastinabile.
Il percorso di costruzione del primo contratto nazionale di lavoro, l’individuazione dei criteri per il conferimento degli incarichi dirigenziali, la mobilità dei dirigenti, l’assunzione dei dirigenti contrattualizzati vincitori di concorso, sono solo alcuni dei temi attorno ai quali si può realizzare quel cambiamento di rotta necessario per una positiva evoluzione dell’intera istituzione carceraria.
Anche alla luce delle apprezzabili iniziative della Direzione Generale del Personale, tese, da un lato, ad aprire una positiva discussione interna ai livelli di responsabilità istituzionali sulla prospettiva contrattuale del neonato Comparto e, dall’altro, ad effettuare una esatta ricognizione dei posti di funzione dirigenziale, crediamo sia giunto il momento di aprire un confronto complessivo su come il Dap intende affrontare l’intero percorso e, per quel che attiene il sindacato, su come si sostanzia di fatto il ruolo della rappresentanza.
Siamo certi che la disponibilità al confronto che ha caratterizzato questo suo primo scorcio di attività è di per se elemento di garanzia per l’apertura di quel confronto che le chiediamo e, per questo, la ringraziamo anticipatamente.
Distinti saluti.

p. la Fp Cgil Nazionale
Fabrizio Rossetti

 

Accordi

Accordo FUA 2006 ripartizione residui e FUA 2007 ipotesi di accordo

 
Di seguito il FUA 2006 – Ripartizione residui Comparto Ministeri e FUA 2007 – ipotesi di accordo dell’08.01.2008 e particolari posizioni – tabelle


 

Grave problematicità C.C. Lanciano

Roma, 26.06.2008

Al Direttore Generale del Personale e della Formazione
Dr. Massimo De Pascalis

Al Sig. Provveditore Amministrazione Penitenziaria
Regione Abruzzo
Dott. Acerra
e, per conoscenza

All’Ufficio per le Relazioni Sindacali DAP
Dssa P. Conte
Al Direttore
C.C di LANCIANO

Alla Segreteria Regionale FpCgil Abruzzo
PESCARA
Alla Segreteria Comprensoriale Fp Cgil- CHIETI
Ai Delegati ed eletti RSU FpCgil della
Casa Circondariale di LANCIANO

Prot. CM 155/08
Oggetto: Grave problematicità C.C. Lanciano

Intendiamo rappresentare una questione a nostro parere di particolare rilevanza dal punto di vista organizzativo, operativo e delle relazioni sindacali che sta interessando, da tempo, gli operatori della Casa Circondariale di Lanciano ove il clima lavorativo, ci risulta, sia divenuto particolarmente gravoso e sempre più complesso nella sua criticità, rilevabile nelle specifiche aree organizzative e dal disagio dei lavoratori, alle stesse afferenti, che ci hanno rappresentato il malessere operativo e professionale nonché personale che interessa quotidianamente la loro operatività .
Tale disagio sembrerebbe riconducibile ad una gestione, organizzativa e del personale, da parte del Dirigente dell’Istituto, non propriamente ortodossa, caratterizzata in particolare da decisioni e provvedimenti unilaterali su questioni che prevedono un confronto dialettico con le OO.SS., dalla incapacità di comunicazione e di relazione con il personale nei confronti del quale pare si intervenga, esclusivamente, intraprendendo provvedimenti disciplinari.
Frequenti, infatti, sembrano essere gli atteggiamenti vessatori e mortificanti cui sono sottoposti i lavoratori che nonostante le numerose difficoltà adempiono con abnegazione al loro mandato istituzionale.
In tal senso, la Fp Cgil, intende segnalare, nello specifico, la situazione di alta criticità operativa e professionale che sta riguardando da qualche tempo l’Educatore C2 Tommaso Rossi che da anni svolge in perfetta solitudine ( unico educatore presente a fronte dei due C2 e tre C1 previsti) e difficoltà il proprio compito istituzionale.
Ci sembra rilevare, che nei suoi confronti si sia attivato una sorta di accanimento persecutorio, da parte della Direzione, evincibile dai numerosi provvedimenti disciplinari avviati nei suoi confronti e/o dagli atteggiamenti mirati a screditare il suo operato e il suo impegno professionale e sindacale nonché la sua persona; comportamenti che mortificano il lavoratore e che ravvisano situazione di mobbing.
La Fp Cgil chiede un urgente e particolare intervento sulla questione rappresentata che, tra l’altro, ci risulta sia ben nota, considerato che, presso tale Istituto penitenziario, sia già stata avviata una ispezione da parte di codesto dipartimento e, che siano ristabilite e, soprattutto, rispettate le normali relazioni sindacali
La complessità e problematicità della questione sta assumendo, a nostro parere, livelli di elevata criticità per le implicazioni che comporta e, riteniamo che qualora alla stessa non si ponga adeguata ed urgente attenzione la situazione rischia di aggravarsi ulteriormente tanto da comportare ricadute negative sull’efficacia del mandato istituzionale dell’Istituto penitenziario in questione .
Riteniamo, infine, comunicare che questa O.S. eserciterà, con gli strumenti a sua disposizione, ogni azione atta a tutelare i diritti soggettivi e contrattuali dei lavoratori .
In attesa di urgente riscontro si porgono distinti saluti.

Il Coordinatore Nazionale
Penitenziari C. Ministeri

Lina Lamonica

 
 

 

Comunicato del Coord. Penitenziario sul dl 112

 
Coodinamento Penitenziari Comparto Ministeri
PER LA TUTELA DEL SERVIZIO PUBBLICO !!

 

Attivo Nazionale – Dirigenza Penitenziaria


Roma 18 Novembre 2008 ore 10.00 – Fp Cgil Nazionale

Via L. Serra 31 – 4° piano –

 
A parziale modifica della precedente nota vi informiamo che l’attivo nazionale della Dirigenza Penitenziaria, precedentemente convocato per il 31 Ottobre, è rinviato al 18 Novembre 2008, stessa ora, stesso luogo.

Ricordiamo che la riunione avrà come ordine del giorno:

* Valutazione della situazione politico sindacale anche alla luce della recente nomina del nuovo capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria
* Iniziative sindacali per l’apertura formale del tavolo di confronto con il Ministro Brunetta per il 1° CCNL della categoria
* Individuazione del coordinamento nazionale Fp Cgil Dirigenza penitenziaria e della sua delegazione trattante nazionale

Alfredo Garzi
Segretario Nazionale Fp Cgil

 
 

Lettera al Ministro

 
   
Roma, 10.11.2008

Al Ministro della Giustizia
On.le A. Alfano
e, per conoscenza

Al Capo del DAP
Pres. F. Ionta

Al Vice Capo DAP
Dr. E. di Somma

Al Direttore Generale
del Personale e della Formazione
Dr. M. De Pascalis

Al Direttore
dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali
Dssa P. Conte

Eg. Ministro,
L’indomani la Sua nomina abbiamo accolto favorevolmente la convocazione sindacale che ha fissato il 24 giugno u.s. realizzando, forse con troppa immediatezza, che l’oggetto della discussione sarebbe stato esteso anche alle OO.SS. rappresentanti il personale afferente il Comparto Ministeri. Così non è stato, in quanto l’incontro ha visto al tavolo le OO.SS. rappresentative del personale del Corpo della Polizia Penitenziaria e, la settimana scorsa, quelle rappresentanti la Dirigenza penitenziaria.

A tutt’oggi questa mancanza “razionale” non è stata rettificata.

L’incontro, sig. Ministro, oltre il valore etico, Le avrebbe rappresentato in tutta la sua globalità ed interezza la drammatica situazione in cui versa il sistema penitenziario, a ridosso del collasso, dedotto sia dalle condizioni detentive vicino all’implosione in ragione del sovraffollamento degli istituti di pena (siamo ritornati , più o meno, alla situazione del pre indulto ca 1000 unità al mese risultano gli ingressi nel circuito carcerario), sia dalle difficili condizioni operative nell’ambito dell’esecuzione penale interna ed esterna per le carenti risorse economiche e di personale.

E’ evidente una situazione critica, dove il disagio trova il suo significato nell’operare quotidiano verso il quale occorrerebbe prestare una attenzione seria e pragmatica, in virtù di una pericolosa idiosincrasia nei confronti della popolazione detenuta, da una parte di addetti ai lavori oltre di una fetta del mondo politico sociale.

Come sopra accennato emerge dalla disamina dei dati oggettivi una perniciosa carenza dell’organico del personale Comparto Ministeri, in difetto di circa 2000 unità, così come si può evincere dal seguente schema:

715 educatori presenti a fronte dei 1376 previsti,
942 contabili presenti a fronte dei 1243 previsti,
1154 Assistenti sociali a fronte dei 1630 previsti,
1945 collaboratori amministrativi a fronte dei 2365 previsti

La matematica, Sig. Ministro, non è una opinione e Lei ne è consapevole.

I numeri sono questi e da questi numeri reali riteniamo necessario avviare una discussione che apra un confronto nel merito, e si renderà conto che la situazione attuale rasenta una pesante drammaticità che diverrà intollerabile con il previsto taglio del 10% delle dotazioni organiche.
E’ intollerabile, altresì, che le risorse economiche siano talmente insufficienti da rendere sempre più difficile garantire ai lavoratori diritti derivanti da prestazioni lavorative effettuate oltre l’orario di lavoro e/o da compiti attinenti la specificità professionale, come la retribuzione del lavoro straordinario ed il rimborso delle spese di viaggio derivanti dal servizio di missione che alcune professionalità esplicano in una o più sedi per far fronte alla sopra indicata carenza di organico.
Ma non è tutto. In tale ottica si colloca, altresì, il grido di allarme degli Uffici dell’esecuzione penale esterna dove la mancanza di risorse economiche rischia di bloccare l’attività operativa degli assistenti sociali che si esplica essenzialmente sul territorio inficiandone il mandato istituzionale.
E le prospettive, come vede, non sono certamente ottimistiche.
Infatti, nel settore penitenziario risulta assolutamente devastante l’effetto del DL 112/2008 convertito nella L133/08 che, oltre ad offendere la professionalità e la dignità dei lavoratori, prevede solo per il DAP un taglio netto di circa 133 milioni di euro per il solo 2009, la fetta più alta di riduzione delle risorse imposta dalla manovra finanziaria all’intera amministrazione della Giustizia. Taglio, Sig. Ministro che mette a serio rischio l’intero sistema penitenziario in tutte le sue componenti, nonché l’attuazione di quelle iniziative contrattuali mirate a valorizzare tutte le professionalità ad esso afferenti, mortificate dalle scarse prospettive di crescita e dal mancato riconoscimento del servizio che offrono al paese nel garantire una esecuzione delle pene conforme al dettato costituzionale, un servizio per il quale avremmo auspicato maggior interesse e più impegno da parte delle istituzioni.
Queste, Sig. Ministro, alcune delle ragioni per le quali avremmo voluto incontrarLa.
La Fp Cgil nel manifestarLe la propria disponibilità al confronto, resta in attesa di riscontro e le porge distinti saluti.      

La coordinatrice nazionale
Penitenziari – Ministeri

Lina Lamonica


 
 
 

Comunicato Stampa

 

COORDINAMENTI FPCGIL DEL
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

 
‘IL MISTERO DELL’INCONTRO DIFFERITO’

L’Amministrazione della giustizia non finisce di stupirci.

La tanto sospirata convocazione, giunta a mesi dall’insediamento del governo, seguita alle numerose sollecitazioni da parte nostra culminate nell’ iniziativa di andarci a sedere nel salotto del Ministro, viene differita per due volte.

Infatti, venerdì scorso, a soli due giorni dall’incontro, abbiamo ricevuto la comunicazione che l’incontro sarebbe stato nuovamente rimandato a una data che coincide, guarda caso, con la vigilia dello sciopero generale della CGIL.

Non ci sono parole per commentare un comportamento così palesemente scorretto, ed è evidente che la scelta della data non è casuale.
Noi a quell’incontro ci andremo, perché lo consideriamo necessario ed urgente per dare risposte ai lavoratori della giustizia ed ai cittadini: la partecipazione massiccia allo sciopero il giorno successivo sarà un ulteriore risposta a questo tipo di comportamenti.

 
 

 

Circolare ministeriale

 

 
Mobilità volontaria personale Comparto Ministeri – Interpello Educatori e Contabili 2009

 
 
 

Comunicato

 

A seguito delle numerose segnalazioni pervenute riguardo la documentazione allegata al monitoraggio, avviato dalla Direzione Generale del Personale, per la mobilità volontaria degli Assistenti sociali, ovvero aspirazione di sede, questa O.S. ha constatato che è stata inoltrata ai lavoratori la bozza dell’accordo sulla mobilità volontaria per il personale del Comparto ministeri e non la stesura finale sottoscritta dalle OO.SS. nel luglio del 2008, l’unica a cui far riferimento.

Pertanto, abbiamo segnalato l’errore e ci è stato assicurato che a breve sarà inoltrato, a rettifica della precedente comunicazione,l’Accordo sottoscritto dalle OO.SS. con i corretti criteri individuati per la mobilità del personale.

Ancora una volta, la Fp Cgil si trova a dover fare i conti con la superficialità con la quale codesta amministrazione affronta i problemi del personale del comparto Ministeri nei confronti del quale, e non solo, la disattenzione sembra perseverare.

Roma, 28 maggio 2009

La coordinatrice nazionale
Penitenziari-C. Ministeri

Lina Lamonica

 
 
 

Lettera

Roma 9.10.2009

Al Direttore Generale del Personale
Dr. M. De Pascalis

e, per conoscenza
All’Ufficio per le Relazioni Sindacali

Ai Delegati ed Eletti FpCgil nei posti di lavoro

Prot.n.CM 205/2009
Oggetto: Mobilità volontaria personale Comparto Ministeri – Monitoraggio- interpello per gli Assistenti sociali

Eg. Dr. De Pascalis,

E’ ormai consolidata presso la Direzione Generale del personale e della formazione l’impegno di riunire il tavolo tecnico composto dalle OO.SS. e da Lei presieduto, finalizzato al confronto dialettico sulle problematiche riguardanti il personale con l’intento di individuare una strategia d’intervento condivisa.
E’ proprio in tale ottica ed in tale contesto che si è sviluppato e si è dato il via alla mobilità volontaria del personale del comparto ministeri secondo le modalità ed in ottemperanza all’accordo specifico siglato nel luglio 2008.
Tale problematica, particolarmente sentita da tutto il personale dell’amministrazione, è stata affrontata con determinazione in seno alle discussioni del tavolo tecnico dalle parti pubblica e sindacale con l’intento di ricondurre la questione della mobilità in una cornice di legalità e trasparenza.
In tale prospettiva si colloca l’interpello di mobilità volontaria (il primo dopo circa 15 anni) del 9 febbraio u.s. indirizzato agli educatori e contabili, contestuale all’assunzione di una parte dei vincitori dei rispettivi concorsi pubblici.
Si escluse da questo interpello (la decisione fu assunta nell’ambito del tavolo tecnico e condivisa dalle parti) la professionalità degli assistenti sociali la cui mobilità sarebbe risultata non facile in quanto la carenza di organico e la mancanza di assunzione di nuovo personale non garantiva a questi lavoratori il trasferimento nella sede richiesta.
Accogliendo una nostra proposta mirata a non creare, quindi, false aspettative tra i lavoratori, si decise di acquisire, comunque, le aspirazioni di sede di ciascuno degli assistenti sociali interessati al processo di mobilità.
Il risultato rapportato ai dati già rilevati dall’amministrazione avrebbe delineato una proiezione realistica del piano di mobilità degli assistenti sociali e della sua ricaduta, in termini di fattibilità, anche in assenza di assunzioni.
Lo scorso maggio codesta Direzione Generale ha avviato, come concordato, il monitoraggio-interpello avvalendosi del supporto informatico per facilitare e accelerare la lettura dei dati acquisiti.
Ad oggi, purtroppo, nonostante avessimo richiesto più volte notizie sia durante gli incontri del tavolo tecnico sia informalmente al Suo team, non riusciamo ad avere alcun riscontro sulla questione, se non risposte fortemente evasive che riteniamo non più tollerabili in quanto mortificano le aspettative dei lavoratori interessati e sviliscono la finalità del tavolo tecnico e l’impegno assunto nel corso degli incontri.
La Fp Cgil, pertanto, ritiene necessario stabilire con urgenza un incontro finalizzato alla definizione della questione e contestualmente Le rinnova la richiesta di un intervento determinante riguardo la ripresa della mobilità intercompartimentale riguardante la professionalità dell’assistente sociale, giacente da tempo presso codesta Direzione Generale. Ciò consentirebbe di affrontare il processo di mobilità per tale professionalità in una dimensione più rassicurante soprattutto per le sedi del nord fortemente provate dalla carenza di organico.
Restiamo in attesa di sollecito riscontro e porgiamo cordiali saluti.

La Coordinatrice Nazionale
Penitenziari – Ministeri

Lina Lamonica

 
 
 

 
 

Comunicato

Roma 11 Novembre 2009

Al Direttore Generale del Personale e della Formazione
Dr. Massimo De Pascalis

Oggetto: Trattamento economico dei Dirigenti Penitenziari

Egregio Direttore Generale
questa Organizzazione, ha da tempo chiesto l’adeguamento del trattamento economico dei dirigenti penitenziari, ai sensi dell’art.28 del decreto legislativo n 63/2006 e coerentemente con il parere espresso dal Consiglio di Stato (Adunanza della Sezione Terza del 21.04.2009 Prot 553/2009), ma a tutt’oggi non abbiamo avuto alcuna risposta.
Riconfermiamo, quindi, la richiesta di un urgente incontro con La SV.

Distinti saluti.

Antonio Crispi
Segretario Nazionale Fp Cgil

 
 

 

Convocazione assemblea nazionale Dirigenti penitenziari – Roma 25 Novembre 2009 – ore 9,30/14.00 – presso la Casa Circondariale Regina Coeli – Via della Lungara 29

 
Vi comunichiamo che il 25 Novembre 2009, alle ore 9,30 è convocata l’assemblea nazionale della Fp Cgil Dirigenza penitenziaria.

L’iniziativa, alla quale sono invitati i dirigenti penitenziari iscritti e simpatizzanti della Fp Cgil, si terrà presso la sala conferenze della Casa Circondariale di Regina Coeli.

La riunione avrà il seguente ordine del giorno:

* Assunzione iniziative di mobilitazione della categoria per l’apertura delle trattative per il 1° Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro

* Valutazione situazione di crisi del sistema penitenziario e assunzione di una piattaforma propositiva per il rilancio di politiche penali e penitenziarie oltre il carcere

* Discussione su questioni relative al rapporto di lavoro, al trattamento giuridico ed economico, etc. e proposta al DAP di un urgente piano di lavoro per la dirigenza penitenziaria

* Analisi delle difficoltà nel sistema delle relazioni sindacali con il DAP ed individuazione di una serie di proposte per l’avvio di una vera stagione contrattuale integrativa di amministrazione

* Verifica stato di attuazione accordo su mobilità a domanda e analisi su processi di mobilità unilateralmente assunti

* Discussione su disegno di legge istitutiva dei ruoli tecnici della Polizia penitenziaria (pdl “Catanoso”) e sui suoi effetti sull’organizzazione del sistema penitenziario e sui rapporti istituzionali

* Varie ed eventuali

Alla discussione seguirà una conferenza stampa appositamente convocata per le ore 13.30 davanti l’ingresso della Casa Circondariale di Regina Coeli.

E’ sotto gli occhi di tutti come il momento di profondo disorientamento che permea le politiche penitenziarie governative e si riflette su quelle del DAP, il grave stato di sovraffollamento che attraversa il sistema carcerario, la totale disattenzione verso il sistema dell’esecuzione penale esterna, la sostanziale assenza di prospettive credibili di uscita dalla crisi stanno provocando una vera e propria torsione del sistema penitenziario verso orizzonti sempre meno limpidi, illuminati e democratici, per i quali si rischiano arretramenti sostanziali su tanti diritti acquisiti, molti dei quali senz’altro essenziali ed irrinunciabili.

Si avverte forte la necessità di un rilancio dell’opzione culturale sulla quale il sistema penitenziario ha costruito le sue migliori stagioni riformatrici e, nel dichiarare questo bisogno, pensiamo come importantissimo e di primo piano il ruolo della dirigenza penitenziaria, per noi punto di sintesi e di garanzia di equilibrio fra le tanto declamate esigenza di sicurezza e quelle altrettanto dichiarate, ma spesso solo sulla carta, finalità rieducative della pena.

Per questo confidiamo nella giusta e doverosa attenzione nei confronti di questa iniziativa, alla quale ne seguiranno altre, compreso un convegno nazionale nella seconda metà di gennaio, e vi chiediamo di favorire al massimo la partecipazione all’assemblea del 25 p.v. di tutti quei Dirigenti che, come noi, hanno a cuore le sorti dell’intero sistema penitenziario.

Roma, 10 Novembre 2009

Il segretario Nazionale Fp Cgil
Funzioni Centrali

Antonio Crispi

 
 

 
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