Comunicato unitario – "Gli idonei in graduatoria per B3 e C2 attendono ancora una soluzione!"

Gli idonei in graduatoria per la posizione C2 e B3 sono ancora in attesa di una soluzione analoga a quella adottata per gli idonei a C3. Le concitate fasi di questi ultimi mesi, con il rischio di chiusura delle sedi periferiche del Ministero Economia e Finanze, hanno allontanato la delegazione di parte pubblica dalla normale conduzione del tavolo negoziale nazionale. Pensiamo che sia giusto riuscire a contemperare le questioni improvvise con quelle che da tempo attendono una risposta adeguata. Gli idonei nelle graduatorie sollecitano costantemente le organizzazioni sindacali e la stessa Amministrazione per la sottoscrizione di un accordo simile a quello adottato per le graduatorie C3.
Chiediamo pertanto all’amministrazione un urgente incontro per definire i numeri dei posti assorbibili. La stipula di un accordo che superi il limite nell’utilizzo dei posti disponibili, che ha reso sinora assorbibili solo quelli lasciati liberi dai vincitori dei percorsi di riqualificazione. Riteniamo inoltre che debbano essere avviate le procedure di riqualificazione dalla posizione economica B1 a quella B2. Questa posizione economica, la B1, non ha avuto alcuna opportunità di progredire nella carriera. L’obbligo di inquadramento delle posizioni immediatamente inferiori le ha di fatto escluse dalle riqualificazioni concluse. Crediamo sia giusto procedere al riconoscimento delle professionalità di questi colleghi, molti dei quali presenti nell’Amministrazione del Ministero Economia e Finanze per effetto di mobilità da altri enti. Il provvedimento è reso ancora più urgente se consideriamo che molti colleghi del Dipartimento di Sviluppo e Coesione idonei ed in graduatoria sono transitati al Ministero dello Sviluppo Economico,
Le scriventi organizzazioni sindacali ribadiscono la richiesta di un urgente incontro con l’Amministrazione e la rapida conclusione di un accordo, anche alla luce della non lontana scadenza delle graduatorie interessate.
Roma, 21 novembre 2006

FP CGIL
CISL FP
Antonio Bufalino
Anna Baldi

FP CGIL FP CISL UIL PA RdB PI CISAL CIDA ASDACI

A tutte le lavoratrici e i lavoratori ACI

Abbiamo ricevuto in questo momento il testo degli emendamenti presentati dal relatore Lulli sulle liberalizzazioni Bersani, in particolare nella parte che riguarda l’abolizione del PRA.
Ad una prima lettura riteniamo gli emendamenti inaccettabili, ambigui e privi di alcuna forma di vera tutela per i lavoratori tutti.
La riforma tanto sbandierata del settore della mobilità, rispetto alla quale avevamo manifestato la piena disponibilità a fornire ogni utile contributo in termini progettuali e propositivi, è stata disegnata in spregio ai cittadini e ai lavoratori non rispettando gli accordi che questo stesso governo ha sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali non più tardi del mese di aprile scorso.
Si delinea così un sistema confuso, privo di garanzie e certezze per i cittadini e senza alcun beneficio economico per la collettività.
Per i lavoratori della Federazione ACI e delle società collegate, 6.000 persone, invece si profila un futuro incerto, denso di preoccupazioni e privo di qualsiasi forma di garanzia.
Ci riserviamo di approfondire i contenuti dell’emendamento e anticipiamo fin d’ora la netta contrarietà di tutte le Organizzazioni Sindacali che si opporranno con ogni mezzo e forza a questa controriforma.
Roma, 29 maggio 2007

FP CGIL FP CISL UIL PA RdB PI CISAL CIDA ASDACI
D. Priami
M. Semprini
S. Pagani
R. Sirano
L. De Santi
V. Pensa

L'opposizione blocca il DDl sulla libera professione intramoenia alla Commissione Affari Sociali della Camera

Il presidente della commissione Affari Sociali della Camera, Mimmo Lucà ha stigmatizzato il comportamento della CdL che ha impedito il passaggio del provvedimento alla sede legislativa.
Si cerca ora di arrivare all’approvazione del provvedimento entro il 31 luglio con l’iter ordinario.

Il Presidente Lucà ha dichiarato all’ANSA:
“I tempi ancora ci sarebbero, l’importante è calendarizzare. Infatti non ho potuto dare mandato al relatore di riferire in Aula proprio perché mancava la calendarizzazione, ma se arriva andiamo avanti. La commissione cultura inspiegabilmente non ha dato il parere per il ddl sull’intramoenia e altrettanto inspiegabilmente la capogruppo non ha calendarizzato il provvedimento in Aula. Un atteggiamento “inspiegabile” quello della Cdl, visto che in Senato il provvedimento è stato votato all’unanimità”.

Caro Direttore, caro Ministro…

 
In un pomeriggio di guardia un medico ospedaliero ha fatto il fannullone……………..ovvero ha letto la lettera che Brunetta ha scritto al Direttore del Corriere e d’impulso gli ha risposto, convinto peraltro che non la leggerà e che sicuramente non replicherà. L’ha quindi inoltrata anche a noi, augurandoci buone vacanze (“a parte che essendo fannulloni in vacanza siamo tutto l’anno“).
Si allegano la lettera di Brunetta al Corriere, e la risposta del medico ospedaliero

Comunicato ai lavoratori

Corte dei conti

VALUTAZIONI SUL NUOVO REGOLAMENTO
 

Con la pubblicazione sulla G.U. del 27 u.s. la Corte dei conti ha un nuovo Regolamento per l’organizzazione ed il funzionamento degli uffici amministrativi e degli altri uffici con compiti strumentali e di supporto alle attribuzioni della Corte dei conti.

La FP CGIL apprezza alcuni cambiamenti intervenuti nella stesura definitiva quali:

a) un esplicito richiamo nelle premesse alla consultazione delle OOSS (mancante nel vecchio regolamento);
b) una migliore definizione di contenuti e limiti dell’autonomia della Corte con un esplicito riferimento ai principi generali di cui al Decreto Legislativo n.165/01;
c) la previsione di una possibilità di delega delle funzioni dirigenziali da parte del Dirigente del SUAR;

La non applicazione dei limiti relativi alle pubbliche amministrazioni consentirebbe alla nostra Amministrazione di compiere il tanto auspicato “salto di qualità” indispensabile per il giusto riconoscimento del valore professionale dei dipendenti della Corte e per poter fornire le migliori risposte alle domande che i cittadini e sopratutto gli Enti Locali e centrali pongono sempre più frequentemente al nostro Istituto.

Consentiteci anche di auspicare che il giungere a certe conclusioni non abbia necessariamente bisogno di “compromessi” istituzionali e che la Corte anche se colpita fortemente da provvedimenti come la restrizione dell’attività del PM contabile e dalla riforma del così detto “processo breve”, riesca sempre a garantire al meglio i compiti a Lei assegnati dalla Costituzione.

In ultimo vogliamo evidenziare il tanto atteso e giusto riconoscimento dell’alta professionalità espressa negli uffici così detti “periferici”. L’istituzione di “segretariati regionali”, a nostro modo di vedere, é il primo sintomo importante di autonomia gestionale dalla sede centrale che auspichiamo non resti l’ultimo.
Una grave anomalia, a tale proposito, riguarda la Sezione regionale di controllo per il Lazio che risulta sprovvista di un posto di funzione di livello dirigenziale non generale.
Infatti, per tutti gli Uffici regionali è previsto un Servizio Amministrativo Unico Regionale (SAUR) di livello dirigenziale non generale e tutte le Procure, Sezioni giurisdizionali e Sezioni di controllo regionali pur non munite di un posto di funzione dirigenziale, ben possono far riferimento, per gli affari amministrativi e gestionali, al proprio dirigente del SAUR, territorialmente competente.
Tra l’altro, è singolare che gli altri Uffici regionali nel Lazio, Procura e Sezione giurisdizionale, sebbene situati nella stessa sede centrale di via Baiamonti, potranno avvalersi di Segreterie rette da un dirigente di seconda fascia, mentre solo la Sezione regionale di controllo per il Lazio, pur localmente decentrata, verrebbe ritenuta non così importante da meritare la direzione dirigenziale.
Non si comprende la “ratio” di questa esclusione; delle due l’una: o si tratta di una dimenticanza o si vuole dequalificare il lavoro della Sezione regionale di controllo per il Lazio.

Ci preme sottolineare che in questo momento estremamente delicato per l’economia italiana e per tutti i lavoratori, fuori da quelle che sono le tematiche di una sterile retorica, servirebbe l’unità d’intenti e sindacale sull’interpretazione e sull’applicazione di questo Regolamento.

Per il Coordinamento Nazionale
Cgil Corte dei conti

Michele Pietrafesa

Comunicato

EMANATA LA CIRCOLARE SULLE
PROGRESSIONI ECONOMICHE ALL’INTERNO DELLE AREE

Ieri 16 marzo, l’Amministrazione ha inviato alle Direzioni Generali (centrali e regionali) la circolare che di fatto avvia, per il personale dell’ex MPI, le procedure per le progressioni economiche all’interno delle aree, con decorrenza 1.1.2008, previste dal CCNL di comparto e definite nel contratto di Ministero relativo al FUA 2008.

La circolare, il contratto sul FUA 2008 del 18.02.2010 (contenente le tabelle con i punteggi da attribuire), il modello della domanda e le schede (una per area) che dovranno essere compilate dai candidati, sono state pubblicate sulla Intranet del Ministero.

Le domande devono essere presentate alla Direzione Generale di appartenenza entro il 16 aprile, le Direzioni dovranno farle pervenire in Amministrazione centrale entro il 3 maggio.

Le graduatorie nazionali saranno predisposte a livello centrale per garantire la massima trasparenza ed univocità di valutazione dei titoli presentati.

Pensiamo di fare cosa utile nell’inviare di nuovo il contratto al quale sono allegate le tabelle necessarie per il calcolo dei punti relativi alla anzianità e ai titoli.

Il numero dei posti per posizione economica per cui si può presentare la domanda è invece indicato nella tabella dell’art. 4 del contratto stesso.

Per il personale dell’ex MUR, sarà predisposta analoga circolare appena l’accordo sulle progressioni che li riguarda sarà certificato dagli organi di controllo (la cosa dovrebbe avvenire nei prossimi giorni).
 
Esprimiamo soddisfazione per la celerità con cui è stata avviata la procedura, anche se la consideriamo solo una prima fase del percorso, in quanto nei prossimi giorni avvieremo con l’Amministrazione il confronto sul FUA del 2009, in cui saranno definiti ulteriori posti da destinare alle progressioni economiche per tutto il personale del MIUR (ex MPI e ex MUR).

Abbiamo, poi, avuto assicurazioni che l’Amministrazione si sta attivando anche per la predisposizione delle graduatorie nazionali per gli idonei alla riqualificazione del 2001 sui posti resisi disponibili a livello nazionale, al fine di adempiere a quanto previsto dal CCNI di Ministero.

Per quanto riguarda, invece, le assunzioni dei vincitori dei concorsi esterni, da tempo bloccate, come FP CGIL riteniamo che debbano ormai essere superate le perplessità dell’Amministrazione sulla interpretazione restrittiva del “mille proroghe” di cui abbiamo dato conto nel precedente comunicato e che non condividiamo.

Ciò alla luce delle assunzioni che si stanno effettuando in altre Amministrazioni (Beni Culturali, Giustizia ecc) e al parere fornito dal Dipartimento della Funzione Pubblica al Ministero dell’Interno su tale questione (parere pubblicato sul sito del Dipartimento).

Abbiamo quindi nuovamente sollecitato l’Amministrazione a procedere alle assunzioni intanto per i 75 ex C1 statistico informatici e i 49 ex B2 per cui esiste già la necessaria copertura finanziaria, ricevendo assicurazioni in tal senso. Verificheremo nei prossimi giorni.

Roma, 17 marzo 2010
 

FP CGIL MIUR
Angelo Boccuni

 
 
 

 

Manovra: tra i lavoratori delle funzioni centrali scoppia il malcontento. Comunicato Stampa di Antonio Crispi Segretario Nazionale Fp Cgil

Tra i lavoratori delle funzioni centrali monta il malcontento per la manovra correttiva e per le misure punitive che colpiscono, come sempre, il solo lavoro pubblico.
 
Mentre sono ancora in corso le consultazioni del Governo, oltre duecento lavoratori della Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno rumorosamente chiesto di incontrare il Sottosegretario Gianni Letta per discutere dello “spacchettamento” del personale, che verrà suddiviso tra i ministeri. Su questa operazione nulla è ancora dato sapere.

Stamane si è tenuta un’assemblea al Ministero dell’Ambiente ed è tutt’ora in corso quella dei lavoratori dell’Ice, mentre la quasi totalità di ministeri ed enti pubblici ha programmato per i giorni a seguire iniziative analoghe. I lavoratori dell’Ice, già in stato di agitazione, stanno valutando le azioni di protesta da mettere in campo.

I lavoratori del Ministero dell’Ambiente nella settimana effettueranno sit-in e presidi per protestare contro i tagli indiscriminati e il mancato rispetto degli accordi, chiedendo di essere ricevuti in tempi brevi dal Ministro.

Dalla consultazione con le parti sociali, poi, veniamo a sapere che il taglio al personale, già effettuato con la manovra del 2008 e poi rilanciato nella misura del 10% dal decreto Milleproroghe, verrà ripetuto e che colpirà ministeri, quindi anche le forze dell’ordine (Polizia Penitenziaria e Corpo Forestale compresi), ed enti pubblici non economici.

Una manovra che abbiamo già definito “lacrime e sangue”, che non può passare inosservata e sta già portando i lavoratori allo stato di agitazione. Uno stato di agitazione non formale ma che sta nei fatti, nella paura di chi vede per l’ennesima volta il proprio lavoro umiliato e calpestato, reso un salvadanaio dal quale tirar fuori risorse, senza un progetto di sviluppo, ma soprattutto senza calcolare i costi di ritorno che una tale operazione potrebbe avere sulla qualità dei servizi e sulla tenuta del sistema pubblico.

Roma, 25 Maggio 2010

Riorganizzazione Ufficio INPDAP NA1

Napoli, 03/12/2010
 

Al Direttore Inpdap Napoli 1
Dr. Antonio Pezza
SEDE

Al Direttore Regionale Campania
Dr. Roberto Bafundi
SEDE

Oggetto: Riorganizzazione Ufficio INPDAP NA1

La CGIL FP, in attesa ancora del verbale d’incontro del 12 novembre u.s. più volte richiesto sia telefonicamente che verbalmente ,ritiene improrogabile l’invio dello stesso.

Al riguardo si evidenzia che la non contestuale stesura e trasmissione della verbalizzazione degli incontri ingenera spesso posizioni confuse e poco chiare dei soggetti attori.

Da anni oramai la CGIL FP ribadisce, ai vari tavoli che si sono susseguiti nel tempo, la necessità di rivisitare e rimudolare l’organizzazione lavorativa sulla base dei relativi carichi di lavoro .

Tale posizione, ribadita nell’incontro del 12 novembre u.s., non può che essere ulteriormente riproposta ritenendo ormai indispensabile affrontare con serietà e determinazione l’argomento.

Pertanto, la scrivente ritiene importante, subito dopo la definizione dei progetti locali ed il raggiungimento degli obiettivi ordinari, programmare per i primi giorni del nuovo anno un tavolo di confrontro dove affrontare con responsabilità la riorganizzazione della Sede, anche alla luce delle imminenti direttive nazionali in merito al nuovo modello organizzativo dell’Istituto nonché il nuovo Ordinamento dei Servizi.

In attesa di un sollecito riscontro si saluta cordialmente.

La Segretaria FP CGIL Napoli
Rosa Anna Ferreri

 
 

 

Funzioni Centrali: decreto milleproroghe – Nota di Antonio Crispi Segretario nazionale FP CGIL alle strutture FP CGIL

 
Dall’unica stesura del decreto milleproroghe, ad oggi nota, si evince all’art.2 comma 6 (allegato) che la proroga per i lavoratori a tempo determinato del Ministero dell’Interno è di un anno e presumibilmente continuativa.

Dall’ordinanza della Presidenza del Consiglio (allegata) si evince indiscutibilmente, che la proroga riguarda i lavoratori a tempo determinato del Ministero dell’interno.

Come è noto, il decreto milleproroghe va trasformato dalle Camere in legge ordinaria e ciò avverrà presumibilmente nel mese di gennaio.

Dalla stesura del decreto si evince che siamo di fronte ad una proroga sostanziale e formale, nello stesso tempo però, invitiamo a non abbassare la guardia fino a quando i lavoratori non rientreranno in servizio.

Vi preghiamo di avvisare tutte le lavoratrici e i lavoratori di tenersi in contatto con i propri posti di lavoro, per eventuali comunicazioni a loro riguardo.

 Roma, 28 dicembre 2010

 

 
 

 

Comunicato

 
IL PresiNiente

Aveva promesso che avrebbe recuperato, grazie alla specificità unica dell’INPS, i tagli al fondo di ente causati dalla L. 133 (già dl 112). Il fondo di ente, invece, ogni anno diventa più povero.

Siamo passati dai 365 milioni circa del 2008 ai 320 milioni circa del 2010 comprensivi del fondo ex Ipost.
Cosa ha ottenuto? Niente

Aveva promesso che avrebbe ottenuto una deroga alla restrizione del turn over, sempre grazie alla specificità e al ruolo di primo piano dell’INPS, e cosa ha ottenuto? Niente

Aveva promesso che avrebbe ottenuto una deroga alla L. 122 che ci consentisse, almeno per un altro anno, di continuare ad avvalerci delle lavoratrici e dei lavoratori in somministrazione….sempre, ovviamente, in considerazione del lavoro unico che compete all’INPS.
E cosa ha ottenuto? Niente

L’Inps è stata trattata alla stessa stregua degli altri Enti. Tra l’INPS e l’unione nazionale incremento razze equine non c’è stata nessuna differenza.

Il Presiniente avrebbe dovuto dare il massimo e ottenere almeno qualcosa. Le cose sono due: o ci ha provato e nessuno se l’è filato o, cosa più plausibile, non ha fatto nulla.

Così come nulla ha detto rispetto all’uscita dei contributi di malattia, dalla gestione Inps, dei lavoratori del commercio a seguito della sottoscrizione del CCNL del terziario da parte di Cisl e UIL.

Eppure le occasioni non gli mancano viste le numerose comparsate televisive.
Prima o poi ce lo ritroveremo anche a fare le previsioni del tempo.

A quanto pare l’attivismo presidenziale si evidenzia, oltre che nel mondo dello spettacolo, esclusivamente nell’affidare a KPMG un ruolo sempre più invasivo nella gestione diretta dell’Istituto e nell’aumento (chissà se arriverà anche all’INPS prima o poi parentopoli) di esternalizzazioni e appalti.

Tutte decisioni, quelle del Presiniente, che mal si conciliano con una politica di rafforzamento dell’Ente e che fanno invece pensare ad un suo inesorabile indebolimento.

Tra poco meno di due anni, quando, e se andrà via, il Presiniente si chiuderà alle spalle la porta di un Inps molto più povero.
Già lo immaginiamo allontanarsi da via Ciro il Grande con un sorriso beffardo sul viso mentre esclama : “Presi tutto”.

Roma 21 marzo 2011
 
 
p. il Coordinamento Nazionale
FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi

 
 
 

 
 

Chi lavora contro l'internazionalizzazione delle Pmi italiane? Inaccettabile ipotesi chiusura ICE. Comunicato stampa di Vincenzo Scudiere, Segretario Confederale Cgil e Antonio Crispi, Segretario Nazionale Fp-Cgil

Ieri abbiamo appreso su alcuni quotidiani della estemporanea richiesta del Ministro Tremonti al Presidente del Consiglio Berlusconi: “Perché non chiudiamo l’ICE?”.

Ogni anno il Governo, in fase pre-estiva, ventila la possibile chiusura dell’Istituto per il Commercio Estero. Un fatto inaccettabile che respingiamo subito e con grande determinazione.

Il sistema delle imprese deve essere sostenuto attraverso strumenti che agevolino la sua internazionalizzazione e aumentino il suo livello di competitività. L’ICE svolge da questo punto di vista un compito importante e potrebbe farlo ancor meglio se non fosse mal finanziato e costantemente messo in discussione con proposte grossolane, tagli lineari e totale assenza di progettualità a scapito delle prospettive di sviluppo.

Lavoratori e dirigenti dell’ICE meritano rispetto per il compito che svolgono, non di rado in condizioni difficili. Lo ripetiamo: l’istituto per il commercio con l’estero non è un carrozzone buono per qualunque taglio, ma una risorsa per il nostro sistema produttivo. Se c’è un progetto di riforma per il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese, siamo pronti a discutere e a collaborare. In caso contrario ci troviamo di fronte alla solita boutade irresponsabile e francamente poco originale.

Roma, 10 Giugno 2011

 

La FPCGIL Medici e la FLC CGIL per la tutela contrattuale dei medici specializzandi

 
La FPCGIL Medici e la FLC CGIL hanno inviato una lettera ai Rettori, ai Presidi delle Facoltà di Medicina ed agli Assessori Regionali alla Sanità con la richiesta di concludere in tempi brevissimi la stipula dei contratti di formazione specialistica in tutte le Regioni ed in tutti gli Atenei.

Sono infatti trascorsi oltre tre mesi dalla approvazione del Dpcm del 6/7/2997 che ha definito lo schema tipo, e molti medici specializzandi non hanno ancora firmato il contratto né hanno ricevuto il dovuto trattamento economico, né gli arretrati spettanti.

La FPCGIL Medici e la FLC CGIL hanno chiesto inoltre il rispetto delle tutele normative, a partire dalla “graduale assunzione di autonomia” ricordando che, come recita il comma 3 del Dlgs 368/1999, “in nessun caso l’attività del medico in formazione specialistica è sostitutiva del personale di ruolo“. Specificando, per maggiore chiarezza, che nei policlinici e negli ospedali gli specializzandi non devono coprire turni e guardie notturne e festive, senza la presenza in servizio di guardia del medico universitario od ospedaliero strutturato.

Hanno chiesto infine l’immediata attivazione della copertura assicurativa a carico istituzionale per i medici specializzandi che ancora ne sono privi, anche nel caso di attività formativa svolta al di fuori delle aziende sanitarie.

La FPCGIL Medici e la FLC CGIL, per garantire i diritti contrattuali dei medici specializzandi, porteranno avanti in tutte le Regioni, gli Atenei, i Policlinici e aziende Ospedaliere e Sanitarie, ogni necessaria iniziativa per il loro rispetto.

 

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