SANITA’:SINDACATI, ONAOSI TORNI AD ESSERE ENTE MORALE
(ANSA) – ROMA, 26 SET – L’Onaosi, l’Istituto di assistenza agli orfani dei sanitari, deve tornare a essere quello che era ll’origine, cioe’ un ente morale. E’ quanto chiedono i sindacati medici in una lettera inviata oggi a Governo e Parlamento. Nella lettera i indacati, tra cui Anpo, Uil Fpl, Fesmed, Fp Cgil e Umsped, sostengono che ”si tratta di riportare l’Onaosi al suo proprio ruolo di assistenza agli orfani, dopo la politica della recente gestione, orientata invece all’estensione della contribuzione obbligatoria e ad un’impropria diversificazione delle attivita”’. Cosa che si puo’ realizzare, secondo i sindacati, ”con la solidarieta’ dei contributi olontari, che gia’ vedono interessati circa 17mila sanitari – continuano – Si deve porre fine all’obbligatorieta’ dei contributi, che ha portato nel passato ad un eccesso di risorse finanziarie, e che contrasta con il principio della volontarieta’ in ambito assistenziale”. La modifica, concludono i sindacati, ”dovrebbe partire dalla prossima Finanziaria 2008”.
SANITA’: SINDACATI MEDICI, ONAOSI SIA DI NUOVO
ENTE MORALE
Roma, 26 set. (Adnkronos Salute) – Occorre una nuova Onaosi, l’Istituto di assistenza agli orfani dei sanitari, che dovrebbe ritornare alle origini istitutive del 1899, quando nacque come Ente morale. Lo chiedono i sindacati medici in una lettera, inviata questa mattina a Governo e a Parlamento, firmata da diverse sigle. Nella missiva i sindacati sostengono che ”si tratta di riportare l’Onaosi, dopo una politica della recente gestione orientata verso una estensione della contribuzione obbligatoria insieme ad una impropria diversificazione delle attività, al suo proprio ruolo di assistenza agli orfani”. Questo si può realizzare- proseguono i sindacati nella lettera- ”con la solidarietà dei contributi volontari, che già vedono interessati circa 17.000 sanitari, ed ai quali si potrà aggiungere una parte rilevante degli attuali oltre 100.000 contribuenti obbligatori”. Secondo i sindacati è necessario ”porre fine alla obbligatorietà dei contributi che, come ha già indicato la Corte dei Conti, ha portato nel passato ad un eccesso di risorse finanziarie, e che contrasta con il principio della volontarietà in ambito assistenziale”. Insomma deve essere chiusa una fase storica- concludono i sindacati nella lettera- che ”ha visto l’Onaosi accomunata nella Legge 509 del 1994 come Fondazione privata al pari degli enti previdenziali, pur non essendolo, e che oggi rischia di vedere la sua sostanziale scomparsa all’interno di qualche grande ente previdenziale, quale l’Inpdap, l’Enpam o la stessa Inps, con il paradosso della obbligatorietà dei contributi”. Si tratta anche ”di avere una gestione trasparente e democratica, dove solo chi contribuisce deve amministrare l’Ente” . Le organizzazioni sindacali, che rappresentano gli attuali contribuenti obbligatori, chiedono in sostanza ”di mettere in atto tutte le necessarie modifiche legislative e procedurali, a partire dalla prossima finanziaria 2008, per consentire un rinnovo, gestionale giuridico dell’Onaosi, che la riportino alle origini istitutive”. La lettera è firmata da Raffaele Perrone Donnorso dell’ Anpo, Armando Masucci della Federazione Medici aderente Uil Fpl (Amco – Coas – Cumiaiss – Fapas – Fnam – Nuova Ascoti -Sapmi – Uil-Fpl Medici – Umi-Umus); Carmine Gigli della Fesmed (Acoi- Anmco-Aogoi-Sumi-Sedi-Femepa-Anmdo), Massimo Cozza della Fp Cgil Medici e dVincenzo Carpino dell’ Umsped (Aaroi-Aipac-Snr).
SANITA’. SINDACATI MEDICI: ONAOSI TORNI AD ESSERE ENTE MORALE
NO AD OBBLIGATORIETA’ CONTRIBUTI E SI AVVII GESTIONE TRASPARENTE.
(DIRE) Roma, 26 set. – Occorre una nuova Onaosi, l’Istituto di assistenza agli orfani dei sanitari. Dovrebbe ritornare alle origini istitutive del 1899, quando nacque come ente morale. Lo chiedono i sindacati medici in una lettera, inviata questa mattina a governo e a Parlamento, a firma di Raffaele Perrone Donnorso dell’ Anpo; di Armando Masucci della Federazione medici aderente Uil Fpl (Amco, Coas, Cumiaiss, Fapas, Fnam, Nuova Ascoti, Sapmi, Uil, Fpl Medici, Umi, Umus) di Carmine Gigli della Fesmed (Acoi-Anmco-Aogoi-Sumi-Sedi-Femepa-Anmdo), di Massimo Cozza della Fp Cgil Medici e di Vincenzo Carpino dell’ Umsped (Aaroi-Aipac-Snr). Nella lettera i sindacati sostengono che “si tratta di riportare l’Onaosi, dopo una politica della recente gestione orientata verso una estensione della contribuzione obbligatoria insieme ad una impropria diversificazione delle
attivita’, al suo proprio ruolo di assistenza agli orfani”. Questo si puo’ realizzare, proseguono i sindacati nella lettera, “con la solidarieta’ dei contributi volontari, che gia’ vedono interessati circa 17 mila sanitari, ed ai quali si potra’ aggiungere una parte rilevante degli attuali oltre 100 mila contribuenti obbligatori”. Si ritiene infatti, proseguono i medici, “di dover porre fine alla obbligatorieta’ dei contributi che, come ha gia’ relazionato la Corte dei Conti, ha portato nel passato ad un eccesso di risorse finanziarie, e che contrasta con il principio della volontarieta’ in ambito assistenziale” Si tratta anche, aggiungono i sindacati dei medici, “di avere una gestione trasparente e democratica, dove solo chi contribuisce deve amministrare l’Ente. Una richiesta piu’ volte inutilmente avanzata all’attuale gestione che vede un Cda con ben 23 membri, in gran parte di nomina estranea alla platea dei contribuenti obbligatori”. Inoltre si deve consentire il risanamento dell’Onaosi, concludono nella lettera i sindacati, garantendo l’assistenza a chi ne ha veramente bisogno, cioe’ agli orfani dei sanitari, introducendo i principi della volontarieta’ e della democrazia rappresentativa, oggi assenti, e garantendo l’occupazione dei lavoratori”. Si tratta anche, aggiungono i sindacati dei medici, “di avere una gestione trasparente e democratica, dove solo chi contribuisce deve amministrare l’Ente. Una richiesta piu’ volte inutilmente avanzata all’attuale gestione che vede un Cda con ben 23 membri, in gran parte di nomina estranea alla platea dei contribuenti obbligatori”. Inoltre si deve consentire il risanamento dell’Onaosi, concludono nella lettera i sindacati, “garantendo l’assistenza a chi ne ha veramente bisogno, cioe’ agli orfani dei sanitari, introducendo i principi della volontarieta’ e della democrazia rappresentativa, oggi assenti, e garantendo l’occupazione dei lavoratori”.
SINDACATI MEDICI: ONAOSI TORNI AD ESSERE ENTE MORALE
(AGI) – Roma, 26 set. – Occorre una nuova Onaosi, l’Istituto di assistenza agli orfani dei sanitari, che “dovrebbe ritornare alle origini istitutive del 1899, quando nacque come Ente morale”. Lo chiedono i sindacati medici in una lettera, inviata questa mattina a Governo e a Parlamento, a firma di Raffaele Perrone Donnorso dell’Anpo; di Armando Masucci della Federazione Medici aderente alla Uil FPL; di Carmine Gigli della Fesmed, di Massimo Cozza della FP Cgil Medici e di Vincenzo Carpino dell’Umsped. I sindacati medici, spiegano in una nota, “sono intervenuti per salvaguardare il fine storico e istituzionale dell’Onaosi nonche’ il patrimonio acquisito negli anni con il contributo di diverse generazioni di medici”. Nella lettera i sindacati sostengono che “si tratta di riportare l’Onaosi, dopo una politica della recente gestione orientata verso una estensione della contribuzione obbligatoria insieme ad una impropria diversificazione delle attivita’, al suo proprio ruolo di assistenza agli orfani. Questo si puo’ realizzare – proseguono i sindacati nella lettera – con la solidarieta’ dei contributi volontari, che gia’ vedono interessati circa 17.000 sanitari, ed ai quali si potra’ aggiungere una parte rilevante degli attuali oltre 100.000 contribuenti obbligatori”.
“Deve essere chiusa una fase storica – sottolineano i sindacati nella lettera – che ha visto l’Onaosi accomunata nella Legge 509 del 1994 come Fondazione privata al pari degli enti previdenziali, pur non essendolo, e che oggi rischia di vedere la sua sostanziale scomparsa all’interno di qualche grande ente previdenziale, quale l’Inpdap, l’Enpam o la stessa Inps, con il paradosso della obbligatorieta’ dei contributi. Si tratta – aggiungono – anche di avere una gestione trasparente e democratica, dove solo chi contribuisce deve amministrare l’Ente. Una richiesta piu’ volte inutilmente avanzata all’attuale gestione che vede un Cda con ben 23 membri, in gran parte di nomina estranea alla platea dei contribuenti obbligatori. Si deve consentire il risanamento dell’Onaosi, garantendo l’assistenza a chi ne ha veramente bisogno, cioe’ agli orfani dei sanitari, introducendo i principi della volontarieta’ e della democrazia rappresentativa, oggi assenti, e garantendo l’occupazione dei lavoratori”. I sindacati chiedono infine di “mettere in atto tutte le necessarie modifiche legislative e procedurali, a partire dalla prossima finanziaria 2008, per consentire una nuova ed appropriata veste gestionale e giuridica dell’Onaosi, che potrebbe vedere un ritorno alle origini istitutive del 1899, quando nacque come Ente Morale”.
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
Pensiamo che il Ministro Sacconi già conosca la risposta alla sua odierna richiesta di ritirare il nostro sciopero di tre giorni con manifestazione a Roma, annunciato unitariamente dai sindacati della dirigenza medica e vetrinaria per il mese di ottobre.
Noi, vecchi vetero sindacalisti, siamo abituati a ritirare gli scioperi quando alle parole seguono i fatti.
E nei confronti del Ministro Sacconi e del Governo Berlusconi terremo lo stesso atteggiamento – basato sul merito dei provvedimenti – già avuto nei confronti del Governo Prodi contro il quale abbiamo fatto due scioperi nazionali ed una grande manifestazione a Roma.
Per quanto concerne invece il bilancio per la sanità dopo i primi mesi di Governo, tra tagli e ticket, è sconfortante. E lo è ancora di più per i 120.000 dirigenti medici e veterinari del servizio sanitario nazionale, che ancora non hanno chiuso il vecchio contratto 2006-2007.
Il Governo sta portando avanti una politica dei tagli, che non riduce né sprechi né corruzione, ma diritti e servizi.
E’ stato abolito, con il DL 112, il diritto al riposo per i medici ospedalieri, che saranno costretti a turni sempre più prolungati con aumento della stanchezza e della probabilità di errori, e contemporaneamente si riducono gli organici. La “rottamazione” dei dirigenti medici, che possono essere dimessi dopo 40 anni di contributi, è lasciata all’arbitrarietà delle direzioni aziendali, i fondi della contrattazione integrativa saranno tagliati del 10%, le assenze per malattie costeranno diverse centinaia di euro ogni anno. Infine nella manovra non solo non ci sono le risorse per il contratto 2008-2009, ma non si prevede neanche la rivalutazione della indennità di esclusività, ferma ai valori del 2000.
Dietro al polverone sui fanulloni, appare ormai sempre più chiaro il disegno di smantellamento dei servizi pubblici, a partire dalla sanità, e di colpire indiscriminatamente tutti i dipendenti pubblici, a partire dai medici. Questo quando in sanità gli sprechi ed il malaffare si annidano nel rapporto pubblico privato, come si evidenzia dal dato del maggior deficit per le Regioni con maggiore privato, dal Lazio alla Sicilia, dalla Campania all’Abruzzo.
Oggi parte l’invio – da parte della FPCGIL Medici e della FPCGIL alle aziende sanitarie ed ospedaliere – della diffida dall’includere anche l’indennità di esclusività tra le voci retributive da decurtare nei primi 10 giorni di assenza per malattia dei dirigenti medici e sanitari.
L’indennità di esclusività infatti è un elemento distinto della retribuzione, che nasce da fonti normative, con finalità non attinenti agli aspetti produttivi e professionali dei dirigenti sanitari del SSN, ma alla libera scelta dell’esclusività o meno del rapporto di lavoro.
Tutti i dirigenti medici, veterinari e sanitari, ai quali viene decurtata l’indennità di esclusività nei primi 10 giorni di malattia, si possono rivolgere alla FPCGIL Medici e alla FPCGIL, per avanzare formale diffida all’azienda.
“Qualora tale indennità” ha affermato Massimo Cozza, segretario nazionale della FPCGIL Medici ” dovesse essere assoggetta alla trattenuta, ne deriverebbe, a parità di assenza per malattia, una forte penalizzazione nei confronti proprio dei dirigenti sanitari con rapporto di lavoro esclusivo, rispetto a quelli che operano in extramoenia. Una vera e propria paradossale beffa“.
“Continueremo comunque” ha concluso Cozza “ la nostra battaglia contro le inique norme che colpiscono i dirigenti sanitari in malattia, ed invitiamo a denunciare – sul nostro sportello on line “SOS Malattia e Rottamazione” sul sito www.fpcgil.it/medici.htm – tutte le storie di vessazione, grazie alle norme di Brunetta.”
MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA
PROVA SCRITTA CORSO CONCORSO
In considerazione di quanto avvenuto in Abruzzo e ritenendo troppo breve il rinvio disposto dall’Amministrazione, abbiamo inviato insieme a CISL e UIL la richiesta di uno spostamento della prova scritta del corso concorso a settembre.
Tale iniziativa dovrà chiaramente tener conto del parere sull’argomento di tutti i colleghi interessati al concorso, residenti nelle zone colpite dal sisma.
Di seguito il testo della nota unitaria.
Roma, 20 aprile 2009
FP CGIL MIUR
A. Boccuni
NOTA UNITARIA CGIL CISL UIL MIUR
Al Capo Dipartimento della Programmazione
Al Direttore Generale per le Risorse umane del Ministero, Acquisti e Affari generali
In data 16 aprile l’Amministrazione ha comunicato sulla Intranet che, a seguito degli eventi sismici che hanno interessato la Regione Abruzzo, la prova scritta del corso concorso per il passaggio dall’ex area B all’ex area C, ex posizione economica C1, fissata per il 27 maggio 2009, è stata rinviata al 15 giugno 2009.
Tale spostamento sarebbe stato deciso dopo aver interpellato alcuni partecipanti alla procedura concorsuale e il Direttore Regionale dell’USR per l’Abruzzo.
Le scriventi Organizzazioni Sindacali non possono non rilevare preliminarmente che con nota del 15 aprile, cui peraltro non è stata fornita alcuna risposta, CGIL, CISL e UIL MIUR avevano fatto richiesta di incontro per affrontare la questione.
Nel merito, si fa presente che un rinvio di un così esiguo lasso di tempo, 19 giorni di proroga, certamente non è sufficiente a risolvere i problemi sostanziali dei colleghi dell’Abruzzo e potrebbe sembrare, invece, manifestazione di scarsa sensibilità rispetto al dramma accaduto.
Meglio sarebbe, a parere delle scriventi, verificare, in tempi brevissimi, la possibilità di spostare la data d’esame a dopo l’estate (settembre), dopo aver acquisito l’opinione di tutti i colleghi interessati al corso concorso, residenti nelle zone colpite dal terremoto.
Si segnala, inoltre, che la sede individuata per l’espletamento della prova Liceo Scientifico “MORGAGNI”, di Via Fonteiana 125, appare estremamente disagevole per chi, il giorno della prova dovrà spostarsi a Roma da tutta Italia. Sarebbe auspicabile l’individuazione di altra sede nei pressi della stazione ferroviaria centrale o dislocata sul percorso della linea metropolitana, certamente più facilmente raggiungibile.
Con l’occasione si sollecita nuovamente l’incontro già richiesto che dovrà riguardare anche le altre iniziative che CGIL CISL e UIL MIUR hanno avanzato relativamente al sisma.
Roma, 20 aprile 2009
FP CGIL CISL FP UIL PA
Boccuni Vecchio Ripani
Comunicato Stampa di
Carlo Podda Segretario Generale FP CGIL Nazionale
Leggiamo notizie riguardo ad un accordo della maggioranza che dovrebbe prevedere il ritiro dal pacchetto sicurezza in discussione alla Camera della norma introdotta dalla Lega Nord con la quale si voleva eliminare il divieto di segnalazione degli immigrati irregolari che si recano nelle strutture sanitarie. A queste notizie sono seguite esultanze troppo affrettate.
In realtà questo risultato viene vanificato dall’introduzione del reato di clandestinità perseguibile d’ufficio. In presenza di questo elemento scatta comunque l’obbligo di denuncia per tutti i pubblici ufficiali, a partire dai medici del pronto soccorso, ma anche dell’impiegata dell’anagrafe alla quale si rivolge l’immigrata che ha partorito.
Chiediamo al Parlamento di fare chiarezza. Non è ammissibile il gioco delle tre carte per il diritto alla salute che riguarda ciascun individuo e la collettività, non più garantita da norme che impedirebbero una efficace prevenzione di malattie trasmissibili a partire dalla tubercolosi.
In un grande ospedale cittadino, il Belcolle di Viterbo, la morte di un uomo in seguito ad infarto è stata fatta rientrare dai mezzi di comunicazione come un caso di malasanità: il servizio essenziale di emodinamica era aperto solo i giorni feriali dalle 8 alle 20.
Lo stesso Vicepresidente della Regione Lazio, Esterino Montino, ha detto “Siamo indubbiamente di fronte a un drammatico problema di carenza del personale, dovuto anche al piano di rientro sanitario che blocca il turn over“.
La FPCGIL Medici, insieme a tante altre oo.ss, lo aveva già denunciato, e il suo segretario nazionale Massimo Cozza aveva definito il blocco del turn over “irresponsabile ragionierismo“.
Per queste e tante altre ragioni, per fermare chi vuole distruggere la sanità pubblica – dalla cattiva politica ad amministratori incapaci e affaristi – e per difenderla e migliorarla, il 19 gennaio 2010 le maggiori organizzazioni sindacali della dirigenza del Ssn (ANAAO ASSOMED – CIMO-ASMD – AAROI-EMAC – FP CGIL MEDICI – FVM – FASSID – FESMED – SDS SNABI – AUPI – SINAFO – FEDIR SANITA’ – SIDIRSS) effettueranno una giornata di mobilitazione nazionale con assemblee negli ospedali nell’ambito della più generale Vertenza Salute.
Si pubblicano le Note illustrative del contratto 2008 -2009, comprensive di tabelle, con le ragione della FPCGIL Medici che hanno portato alla decisione di non sottoscrivere l’Ipotesi di acoordo.
ANAAO ASSOMED – CIMO-ASMD – AAROI-EMAC – FP CGIL MEDICI – FVM – FASSID – FESMED – ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI – SDS SNABI – AUPI – SINAFO – FEDIR SANITA’ – SIDIRSS
La forte protesta delle organizzazioni sindacali della Dirigenza Medica,Veterinaria, Sanitaria ed Amministrativa del SSN contro la manovra finanziaria comincia a produrre risultati.
Il Ministro Fazio ha affermato che il blocco del turn over potrebbe non interessare la Sanità; il Presidente del Senato, Renato Schifani ha invitato il Governo ad escludere la Sanità dai tagli; le Regioni hanno contestato fermamente la legittimità di misure che incidono direttamente sulla loro potestà organizzativa e autonomia gestionale anche nel settore dei servizi sociali e sanitari.
Nell’incontro del 17 giugno il Ministro della Salute ha manifestato la disponibilità a sostenere le nostre proposte di modifica a costo zero, in particolare sul meccanismo di riconferma degli incarichi professionali e sulla esclusione dal congelamento della retribuzione individuale essendo la contrattazione aziendale basata su fondi economici già finanziati dal CCNL.
Rimangono però notevoli distanze sulla riduzione della spesa per precari e formazione in una manovra che le organizzazioni sindacali continuano a giudicare sostanzialmente iniqua perché costa ai dirigenti del SSN, specie i più giovani, molto più di quanto rinvenibile in altri settori.
In attesa di verificare i contenuti del maxiemendamento in preparazione, ribadiamo, a sostegno delle nostre richieste, lo stato di agitazione delle categorie che porterà allo
SCIOPERO NAZIONALE IL 19 LUGLIO
come richiesto dalla commissione di garanzia, riservandoci di individuare una seconda giornata di SCIOPERO nella prima data utile, ed annunciamo, in assenza di fatti concreti, a partire dal 1 luglio, in concomitanza con l’inizio delle votazioni nella aula del Senato, le seguenti ulteriori iniziative:
– BLOCCO DEGLI STRAORDINARI
– ASTENSIONE DA TUTTE LE ATTIVITÀ NON COMPRESE NEI COMPITI DI ISTITUTO
– APERTURA DI UNO SPORTELLO PER L’ASSISTENZA LEGALE
– RICHIESTA DI PAGAMENTO E/O RECUPERO DELLE ORE EFFETTUATE IN TURNI DI GUARDIA ECCEDENTI IL DEBITO ORARIO CONTRATTUALE
Si pubblica la proposta di testo unificato di riforma della 180 presentato ieri alla Commissione Affari Sociali della Camera dal relatore On Ciccioli del Pdl.
Il nostro sindacato continua il suo impegno per contrastare questo tentativo di cambiare la 180, ritornando ad una logica manicomiale basata sulla presunta pericolosita sociale di chi soffre di gravi disturbi psichici, e per affermare il diritto alla tutela della salute mentale su tutto il territorio nazionale.
Con il 79% di preferenze, il Comitato Direttivo della CGIL, riunitosi oggi, ha eletto Susanna Camusso nuova Segretaria Generale. In oltre cento anni di storia la prima donna alla guida della CGIL, che subito attacca il Ministro Renato Brunetta:
Roma, 3 nov. (Apcom) – Il neo segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, polemizza con il ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, perchè ha “un’idea sbagliata delle donne e del lavoro“. Così Camusso ha commentato le parole di Brunetta, che si augurato che il nuovo segretario della Cgil, in quanto donna, possa essere più flessibile di Guglielmo Epifani.
MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA
FUA 2010 – PRIMA PARTE
Di seguito il testo del Contratto Integrativo di Ministero relativo al FUA 2010 – prima parte.
In allegato al contratto la certificazione della Funzione Pubblica e del MEF e la nota a verbale contro la Legge 150/2009 da noi presentata con CISL e UIL cui ha aderito anche il Sindacato Intesa.
Nel ribadire l’impegno che come FP CGIL produrremo per fare in modo che le procedure di progressioni verticali si concludano rapidamente con l’inquadramento nelle posizioni economiche acquisite, ricordiamo che le decorrenze previste sono: 1.1.2008, 1.1.2009 e 1.1.2010 e riguardano complessivamente 5290 dipendenti del Ministero.
Intanto, l’Amministrazione ha convocato le Organizzazioni Sindacali il 28 dicembre per definire l’ipotesi di accordo sul FUA 2010 – seconda parte, relativa alla produttività, e illustrare la circolare che, applicando quanto previsto nel contratto FUA 2010 – prima parte, avvia la procedura delle progressioni con decorrenza 1.1.2010 e fissa i termini per la presentazione delle domande, circolare che sarà tempestivamente pubblicata nella Intranet.
Sempre il 28 ottobre è stato fissato l’incontro con la Delegazione di parte pubblica sui criteri per gli incarichi conferiti al personale del MIUR (revisorati presso le istituzioni scolastiche compresi).
Vi daremo informativa sugli esiti degli incontri, nel frattempo auguriamo a tutte e tutti serene festività.
Roma, 22 dicembre 2010
FP CGIL MIUR
Angelo Boccuni