Richiesta parere bandi concorsi pubblici dirigenti di seconda fascia
Certificazione medica giustificativa dell’assenza per malattia dei dipendenti
della pubblica amministrazione.
Art.71 del Decreto Legge 25 giugno 2008, n.112.
Grazie al presidio dei lavoratori della Direzione Generale, organizzato dal CGIL – CISL – UIL – CISAL, tenutosi in occasione del C.d.A di mercoledì 23 u.s., il Presidente uscente Avv. Sassi ha convocato nel pomeriggio di ieri tutte le OO. SS. nazionali dei lavoratori INPS per ascoltare le motivazioni della protesta.
MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA
Oggi si svolgono i funerali di Stato delle vittime del terremoto avvenuto in Abruzzo.
Il Ministro si è recato ieri all’Aquila e ha preannunciato le iniziative sulla scuola che saranno presentate al prossimo Consiglio dei Ministri.
CGIL CISL e UIL hanno richiesto, tra l’altro, la sospensione della riduzione degli organici nella Regione, l’individuazione di sedi idonee per riprendere subito le attività didattiche, il riconoscimento della validità dell’anno scolastico per gli studenti ed il personale, compreso quello a tempo determinato.
Come al solito, il Ministro non ha fatto nessun riferimento ai nostri uffici, che pure risultano inagibili, e al nostro personale, che le attività delle scuole deve garantire.
Non è questo il momento in cui polemizzare e non è adeguato alla tragicità di quanto accaduto spendere troppe inutili parole, bisogna invece avviare iniziative concrete.
Come FP CGIL MIUR chiederemo all’Amministrazione di aprire un tavolo di confronto in cui proporremo:
* Un accordo sulla devoluzione volontaria, tramite apposita delega da parte delle lavoratrici e dei lavoratori del MIUR, di un ora di stipendio sul conto corrente bancario n. 12.000 intestato “CGIL CISL UIL terremoto Abruzzo 2009″ – UGF Banca, filiale 157 Roma – codice IBAN IT23W0312705011CC1570012000 per fornire aiuto alle popolazioni delle zone terremotate in modo efficace e tempestivo.
* Una informativa sulle misure che si stanno adottando nei confronti delle nostre colleghe e dei nostri colleghi delle zone colpite a partire, per esempio, dalle assenze forzate di questo periodo, alla problematica della sede e delle modalità con cui riavviare più celermente possibile il funzionamento del servizio pubblico dell’istruzione.
* L’individuazione, attraverso il prossimo accordo sul FUA, di apposite somme da destinare a sostegno del personale in servizio presso DR e ex USP di L’Aquila.
* L’eventuale spostamento della data della prova scritta del corso concorso, già fissata per il 27 maggio, e che riguarda anche le nostre sede di Abruzzo.
Chiederemo alle altre Organizzazioni Sindacali di avviare insieme queste iniziative.
Roma, 10 aprile 2009
FP CGIL MIUR
A. Boccuni
MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA
INCONTRO CON IL MINISTRO
Ieri pomeriggio si è svolto l’incontro con il Ministro Gelmini.
Questi gli argomenti su cui, come FP CGIL, abbiamo insistito nel nostro intervento e su cui abbiamo sollecitato risposte concrete:
* Relazioni sindacali
* Situazione degli Uffici periferici
* Modalità di unificazione dei due ex Ministeri
* Recupero delle risorse economiche sottratte al Fondo dalla Legge Brunetta
Valuteremo nei prossimi giorni le iniziative da assumere, anche se riteniamo non ci siano margini per considerare positivamente le risposte del Ministro.
Nella stessa giornata di ieri abbiamo incontrato anche il Capo Dipartimento della programmazione cui abbiamo richiesto una urgente calendarizzazione di riunioni su:
* profili professionali;
* protocollo d’intesa sui passaggi all’interno delle aree e passaggio dall’area I all’area II, posizione F1;
* graduatorie nazionali per il personale idoneo della precedente riqualificazione;
* situazione FUA 2008;
* stanziamenti del bilancio per il FUA 2009.
Si tratta di questioni su cui da tempo abbiamo aperto un tavolo con l’Amministrazione e in alcuni casi, concordato con la Direzione generale del Personale le ipotesi di accordo.
Ipotesi di accordo che non possiamo sottoscrivere fino a quando l’Amministrazione non avrà costituito la nuova Delegazione di parte pubblica.
Su questo c’è l’impegno del Capo Dipartimento a risolvere entro il 30 giugno.
Vi inviamo il comunicato unitario sull’incontro col Ministro e vi daremo tempestiva informazione sui prossimi sviluppi.
Roma, 11 giugno 2009
FP CGIL MIUR
A. Boccuni
Coordinamenti nazionali MIUR
INCONTRO COL MINISTRO GELMINI
Ieri, 10 giugno, finalmente e a oltre un anno dal suo insediamento, siamo stati ricevuti dal Ministro.
Negli interventi di FP CGIL CISL FP e UIL PA la questione principale sollevata è stata:
QUALE SARA’ IL FUTURO DI QUESTA AMMINISTRAZIONE E QUALE IL RUOLO DEI NOSTRI UFFICI
Abbiamo ribadito al Ministro che, a nostro parere, il Ministero deve mantenere il ruolo di garante del diritto dei cittadini all’istruzione pubblica, fornendo pari opportunità in tutto il Paese e che, nel rispetto dell’autonomia delle istituzioni scolastiche e degli enti territoriali, la presenza dei nostri uffici sul territorio deve assicurare l’attuazione degli indirizzi, l’assistenza e il supporto alle scuole e la verifica dei risultati raggiunti.
Abbiamo però sottolineato che, per il buon andamento di una amministrazione pubblica, non si può prescindere da due elementi fondamentali e cioè il personale e le risorse economiche che in questo Ministero non ci sono:
* per il personale a seguito di una mancata o meglio errata politica delle risorse umane
* per gli aspetti economici a causa del peso della Scuola e dell’Università che condizionano evidentemente e da sempre l’operato del MEF rispetto all’erogazione di fondi a questo Ministero e per la scarsa attenzione che si riserva alla Ricerca in questo Paese.
Abbiamo poi esposto, ancora una volta, la situazione di estrema criticità in cui si trovano gli uffici:
– carenza di personale per blocco del turn over;
– scopertura organico del 40% con punte al nord di oltre il 50%;
– pensionamenti numerosissimi;
– tagli alle risorse economiche perfino sulle attività di ordinario funzionamento.
In tale contesto, da un lato aumentano l’incertezza e la preoccupazione del personale sul proprio futuro, legate all’inerzia dell’Amministrazione e ai vari provvedimenti normativi in discussione (dalle modifiche del titolo V della Costituzione, al disegno di legge Aprea), dall’altro aumenta invece il lavoro anche per il mancato completamento del trasferimento di molte funzioni alle istituzioni scolastiche.
Abbiamo poi sostenuto che le attività che hanno consentito, ad oggi, di rispettare tutte le scadenze sono state possibili solo grazie all’impegno dei dipendenti, peraltro mai riconosciuto, e che il protrarsi di tale situazione e’ certamente dannoso al buon andamento dell’Amministrazione e non più sostenibile dal personale.
E’ quindi necessario operare una scelta definitiva sul ruolo istituzionale di questo Ministero.
E, qualora l’intendimento politico fosse orientato a ridimensionare le strutture del Ministero, abbiamo rivendicato il ruolo sindacale di tutela del personale, nell’ambito delle norme contrattuali in vigore, senza ulteriori rinvii.
In ogni caso è urgente e necessario ripristinare le relazioni sindacali, bloccate dai ritardi nelle nomine dei Direttori Generali, e abbiamo chiesto la rapida costituzione della nuova Delegazione di Parte Pubblica che restituisca piena titolarità al tavolo negoziale e che consenta, nel rispetto dei ruoli, di concludere iter contrattuali già avviati col Direttore Generale del Personale n la direzione generale del personale.
Queste le nostre prime richieste concrete:
* mantenimento degli uffici periferici;
* avvio di una seria politica del personale che consenta in tempi rapidi di ovviare alla carenza di organico;
* confronto sulla organizzazione del lavoro;
* recupero delle risorse economiche del Fondo Unico di Amministrazione (10% e leggi speciali) come previsto dal Contratto Nazionale di Lavoro;
* parità di trattamento economico del personale del MIUR.
Particolare attenzione abbiamo poi richiesto sulle attività riguardanti l’ennesimo accorpamento delle due ex Amministrazioni al fine di evitare disparità di trattamento e garantire anche ai dipendenti dell’ex MUR una corretta gestione del personale e delle relazioni sindacali.
Nella sua risposta, il Ministro ha affermato di essere ben a conoscenza delle problematiche di questa Amministrazione.
Ha assicurato che è sua intenzione valorizzare il personale, anche se ha confermato che non ci sono disponibilità economiche tali da garantire risorse aggiuntive e non ha dato alcuna assicurazione sul recupero delle somme sottratte al FUA, mentre per quanto riguarda le carenze di personale ha solo fatto riferimento alle procedure concorsuali in atto, senza considerare i tempi necessari per le eventuali assunzioni che sono lunghi.
Per quanto riguarda gli Uffici territoriali, nel confermare l’attuale struttura centrale e periferica per i prossimi due anni, ha comunque ribadito la necessità di pervenire ad una nuova organizzazione dell’Amministrazione così come previsto dal Regolamento.
Su tale questione ha comunque manifestato la volontà di tenere aperto un confronto con le Organizzazioni Sindacali e ha dato mandato al Capo Dipartimento per la Programmazione di predisporre un “tavolo tecnico” sulla materia.
Sulle relazioni sindacali, ha garantito la formalizzazione della Delegazione di Parte Pubblica entro il 30 giugno.
Valuteremo insieme nei prossimi giorni le risposte ricevute.
Riteniamo comunque che, considerati i lunghi tempi di attesa dell’incontro e la grave situazione in cui si trovano i nostri Uffici, il Ministro avrebbe dovuto fornire maggiori garanzie per il personale e assumere impegni concreti.
Mancando tali presupposti, non possiamo dichiararci soddisfatti dagli esiti dell’incontro.
Roma, 11 giugno 2009
FP CGIL CISL FPS UIL PA
Boccuni Sacchetti Ripani
14 LUGLIO
(LA PRESA DELLA PASTIGLIA)
Dopo la pastiglia del DPCM Tremonti, che a qualcuno ha fatto passare il mal di testa, finalmente gli interessi all’INPS sembrano tornati ad essere univoci.
In questi giorni tutte le OO.SS. chiedono a gran voce l’apertura e la chiusura del CCNI 2009.
Come FP CGIL INPS avevamo chiesto l’apertura fin dai primi dell’anno.
Si poteva tranquillamente cominciare a discutere dell’impianto del CCNI 2006/2009 e del CCNI 2009 e poi chiudere nel momento in cui le risorse tagliate al fondo fossero state reintegrate (se e quando).
Tutto con molta calma e attenzione, senza farsi prender dalla fretta e dall’ansia da prestazione. Quella stessa ansia che ha portato a firmare accordi sullo straordinario e sull’attribuzione delle posizioni organizzative senza capo né coda.
Tutto senza aver chiaro il disegno complessivo dell’Amministrazione rispetto alla nuova riorganizzazione. Nuova riorganizzazione i cui effetti andavano normati nel CCNI 2006/2009.
A questo punto ci auguriamo che tutte le OO.SS. facciano fronte comune e impongano pregiudizialmente al tavolo di trattativa l’apertura del CCNI 2006/2009 e del CCNI 2009 a partire dalla costituzione del fondo 2009.
Questo farebbe chiarezza nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori dell’INPS e finalmente si comincerebbe a lavorare per il bene comune, facendo cadere quella strana alleanza Amministrazione OO.SS., firmatarie del protocollo Brunetta, che ha portato l’una ad ottenere dalle altre tutto quel che voleva pur di mantener nascosta la vera situazione del fondo di ente.
Fondo che non appare chiaro nella sua entità visto che il DPCM non assegna risorse, ma indica i criteri per l’individuazione degli eventuali maggiori risparmi che possono essere destinati alla retribuzione accessoria.
Nessuna nuova disposizione legislativa, però, ha eliminato i tagli strutturali ai fondi a partire dal 2010.
Ora, noi , inguaribili ottimisti e fermamente convinti che i fatti sono argomenti testardi, ci aspettiamo che, nella prossima riunione del 17, tutte le OO.SS. che in questi giorni chiedono l’apertura del CCNI 2009, prima di qualsiasi altra discussione sul nuovo modello organizzativo, pretendano la costituzione del fondo 2009.
Quello si che sarebbe un fatto concreto e finalmente si capirà a quanto ammonta l’effetto della pastiglia Tremonti.
Roma 14 luglio 2009
p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi
p.s.: la convocazione del 17 ha all’o.d.g lo sviluppo organizzativo delle strutture di produzione
Di seguito le questioni discusse nell’incontro, questioni su cui avevamo chiesto informazioni con la nota al Ministro del 14 gennaio.
FUA 2009 E 7 MILIONI DI EURO
L’Amministrazione ci ha comunicato che con il Decreto del 23 dicembre u.s., è stata attribuita al Fondo 2009 del nostro Ministero una ulteriore somma di 5.250.000 euro.
In primo luogo va evidenziato negativamente che sul salario accessorio dei lavoratori pubblici continuano gli interventi con decreto legge.
Inoltre, i 5.250.000 euro non sono una risorsa aggiuntiva, anzi!
Con questo Decreto, peraltro al vaglio della Corte dei Conti, il Governo, dopo aver bloccato di fatto la contrattazione integrativa nelle pubbliche amministrazioni, restituisce, solo una parte, dei 7 milioni che aveva sottratto ai lavoratori del MIUR col 112/2008!
Il decreto del 23 dicembre prevede, infatti, la restituzione al fondo DEL SOLO 75%.
Mancano all’appello 1.750.000 euro, che si aggiungono al taglio del FUA, sempre previsto per legge (meno 10% per il 2009, meno 20% per il 2010).
E questo avviene a più di un anno di distanza dalla firma del CCNL, biennio economico 2008/2009 che prevedeva “il recupero, entro il trenta giugno 2008…..delle risorse derivanti dai tagli ai fondi unici…..”.
Anche per questo la FP CGIL non ha sottoscritto quel CCNL, ma lo ha sottoposto a referendum dei lavoratori che anche nel nostro Ministero lo hanno bocciato.
Non comprendiamo, quindi, la soddisfazione espressa da altre sigle sindacali che sbandierano la parziale restituzione come grande risultato raggiunto.
PER RECUPERARE I DANNI FATTI C’E’ ANCORA MOLTA STRADA DA PERCORRERE!
Continueremo a pretendere che vengano restituite TUTTE LE RISORSE ECONOMICHE SOTTRATTE alle lavoratrici e ai lavoratori del Ministero.
CORSO CONCORSO
L’Amministrazione ci ha comunicato che la Commissione esaminatrice si è impegnata con apposita comunicazione a concludere la correzione delle prove scritte entro il 30 marzo p.v.
Pur avendo preso atto dell’anticipazione di un mese rispetto alla precedente comunicazione che prevedeva la conclusione della correzione entro aprile, abbiamo espresso nuovamente contrarietà sull’incredibile ed ingiustificato ritardo della commissione che rischia di arrecare grave danno agli aspiranti al passaggio di area.
Come FP CGIL verificheremo che i tempi siano rispettati e subito dopo sia avviata la fase delle prove orali.
CONCORSI ESTERNI
Anche sulle assunzioni dei vincitori dei concorsi espletati lo scorso anno, abbiamo riscontrato ancora molta confusione da parte dell’Amministrazione.
Ci è stato confermato che il “decreto mille proroghe” del dicembre 2009 ha previsto il recupero delle risorse economiche del 2007 destinate alle assunzioni e non ancora utilizzate.
Questo coprirebbe i costi per l’assunzione di tutti i vincitori del concorso per C1 informatico statistico e di parte dei vincitori di quello per B2 amministrativo.
Il completamento delle assunzione per quest’ultimo concorso dovrebbe essere realizzato con la quota dei risparmi sui pensionamenti relativi al 2008 e 2009 e quindi essere garantito entro l’anno, tenendo presente che però l’Amministrazione è ancora in attesa della necessaria autorizzazione ad assumere i B2 da parte della Funzione Pubblica.
Infine, stando alle notizie acquisite nell’incontro, il blocco delle assunzioni sarebbe ancora vigente, almeno fino a quando non ci sarà apposita comunicazione del MEF sui risparmi ottenuti a seguito della presentazione al Consiglio dei Ministri dei decreti di riorganizzazione degli enti vigilati dall’ex MPI, avvenuta nel dicembre 2009.
E ciò evidentemente contrasta con la versione fornitaci precedentemente dal Capo Dipartimento della Programmazione.
Per quanto riguarda l’ex MUR, ci è stato confermato che sarà completata la procedere di stabilizzazione delle due unità di personale “precario” per le quali, pur essendoci i requisiti previsti dalla norma, si attendeva la disponibilità delle risorse economiche.
Non siamo soddisfatti di come stanno procedendo le cose sulle assunzioni, che riteniamo ormai indispensabili anche per fornire una prima sia pur modesta risposta alla carenza di personale dei nostri Uffici, già impegnati nelle attività per l’avvio del prossimo anno scolastico.
Sulle altre problematiche (esiti della Conferenza Stato Regioni sulle competenze degli uffici e attuazione dell’accordo del FUA 2008, di cui attendiamo ancora la certificazione della Funzione Pubblica) nessuna novità.
Come FP CGIL, in mancanza di risposte puntuali dell’Amministrazione su tali questioni che riguardano strettamente il futuro lavorativo e non solo dei dipendenti del Ministero, assumeremo tutte le iniziative necessarie a tutela del personale.
Roma, 25 gennaio 2010
FP CGIL MIUR
Angelo Boccuni
MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA
CHE BRUTTO ACCORDO!
Come certamente saprete il 4 febbraio il Governo e parte delle Organizzazioni Sindacali sedute al tavolo (6 su 13) hanno sottoscritto l’accordo che titola “INTESA PER LA REGOLAZIONE DEL REGIME TRANSITORIO CONSEGUENTE AL BLOCCO DEL RINNOVO DEI CONTRATTI COLLETTIVI NAZIONALI DI LAVORO NEL PUBBLICO IMPIEGO”.
CISL e UIL anche in questa occasione come già avvenuto nel passato (vi ricordate il PATTO PER L’ITALIA del 2002 ??) di fatto firmano un accordo di natura politica e di sostegno al Governo e, anche questa cosa già vista, tentano di isolare la CGIL, che nel pubblico, come nel privato è il Sindacato maggiormente rappresentativo.
La CGIL non ha sottoscritto l’intesa perché fortemente lesiva dei diritti dei lavoratori ma soprattutto perché porta i firmatari dell’accordo a condividere col Governo (basta leggere il titolo dell’intesa) il blocco dei rinnovi contrattuali, il blocco dei salari e l’applicazione della Legge 150.
Se ciò è “normale” per un Governo che si barcamena da mesi in un non “fare”, sorprende come a tale “gioco” si possano prestare Organizzazioni Sindacali che dichiarano di tutelare diritti e voler sottoscrivere contratti a favore dei lavoratori.
Nell’accordo si condividono le scelte contenute nella legge Brunetta sia per quanto riguarda il sistema di valutazione che per le fasce di merito (25%, 50%, 25%).
Quindi, mentre prima era il solo Governo a definire per legge “fannullone” il 25% dei lavoratori, ora tale concetto è condiviso anche da parte di chi ha sottoscritto l’accordo.
Infatti, si ribadisce che quanto previsto dal D. L.vo 150/2009 all’articolo 19 (quello della valutazione e delle fasce di merito) sarà comunque applicato, anche se solo sulle risorse aggiuntive del FUA (punto 3 dell’accordo).
In sostanza, i firmatari nel prendere atto che il D. L.vo 150, così come è, penalizza il salario accessorio dei lavoratori pubblici (la FP CGIL lo ha sempre sostenuto, mentre altri dichiaravano il contrario), condividono i criteri per la “premialità” in esso previsti, anche se ne rinviano l’applicazione.
E in più, dichiarando che il salario complessivo, compreso quello accessorio, non potrà essere inferiore a quello percepito nel 2010 (punto 2 dell’accordo), di fatto accettano il blocco dei salari.
Grave anche il rinvio all’atto di indirizzo dell’ARAN per la stipula di un accordo quadro che regoli il sistema di relazioni sindacali (punto 5 dell’accordo) che, in pratica, si può leggere come rinuncia al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro ed alla contrattazione integrativa.
Silenzio tombale, poi, sullo sblocco delle assunzioni nelle Amministrazioni, falcidiate dai pensionamenti, sulla stabilizzazione dei precari della Pubblica Amministrazione destinati inesorabilmente al licenziamento, sulle elezioni delle RSU, necessarie per il rilancio del ruolo delle rappresentanze sindacali unitarie.
Eppure si tratta di argomenti e punti programmatici che CISL e UIL avevano condiviso con noi e inserito in un documento unitario che doveva essere unitariamente presentato al Governo in un incontro che unitariamente avevamo richiesto.
Poi la convocazione e la firma lampo di una intesa completamente diversa che sicuramente non giova ai lavoratori e alle lavoratrici della PA e che non servirà a migliorare i servizi perché qualsiasi riforma e/o innovazione non condivisa da coloro cui è diretta non porta a nulla.
La Cgil non ha firmato consapevole delle gravi conseguenze che l’applicazione dei punti contenuti nell’accordo comporterà per le lavoratrici e i lavoratori pubblici e la contrasterà con tutti gli strumenti a disposizione, continuando a rivendicare:
* il rinnovo dei contratti;
* le elezioni delle RSU;
* la stabilizzazione dei precari.
In allegato il testo dell’intesa da noi non sottoscritta e la bozza del documento unitario che CGIL CISL e UIL avevano predisposto unitariamente, che doveva essere presentato al Governo e che CISL e UIL hanno in pratica disconosciuto sottoscrivendo l’intesa (evidenziati in giallo i punti disattesi).
Nei prossimi giorni avvieremo, anche nel nostro Ministero, un confronto sui punti contenuti nell’accordo e sulle iniziative da mettere in campo.
Roma, 10 febbraio 2010
FP CGIL MIUR
Angelo Boccuni
Troviamo davvero insopportabile l’accanimento del Senatore Dini contro i precari che operano nelle Amministrazioni pubbliche garantendo servizi che altrimenti andrebbero chiusi.
Il testo della finanziaria, così come approvato dalla Commissione, sulla stabilizzazione dei precari, ripristina quello che già era definito nella legge di bilancio dello scorso anno e dà attuazione a quanto pattuito tra Governo e Organizzazioni sindacali nel Memorandum sul lavoro pubblico.
Ci aspettiamo dal Governo una presa di posizione chiara e netta su questa questione: nessun mercanteggiamento è possibile sulla pelle di decine di migliaia di persone.
Roma, 6 novembre 2007
E’ stato registrato presso la Corte dei Conti il DPCM che autorizza ad avviare, per quanto riguarda l’INPS, 1121 progressioni verticali in C1 e B1, con decorrenza 2008.
Invitiamo le compagne e i compagni a darne comunicazione a tutti i colleghi interessati.
Roma, 15 maggio 2008
p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi
Si pubblica la lettera del Ministro del Welfare Maurizio Sacconi, uscita oggi sul quotidiano La Repubblica, sulle polemiche suscitate dalla mancanza del Ministero della Salute, nel nuovo Governo Berlusconi.
Pubblichiamo di seguito il testo del comunicato stampa
Nella giornata di ieri il governo ha illustrato a CGIL CISL UIL l’iniziativa che intende assumere a sostegno dei redditi e della competitività. Tra le misure inerenti i redditi, particolare rilievo ha quella relativa alla detassazione degli straordinari.
Da questa misura, che è dichiarata di carattere sperimentale, risultano esclusi i lavoratori pubblici e quelli del comparto sicurezza, con motivazioni che francamente risalgono, pressoché, esclusivamente alla onerosità di questa misura per il bilancio pubblico.
La conseguenza di questa scelta determinerà una disparità di trattamento tra lavoratori, solo in base alla natura giuridica del rapporto di lavoro. Questo non è solo ingiusto, ma avrà effetti anche sui concreti livelli di produttività di quei posti di lavoro pubblici, dove, in presenza di appalti o esternalizzazioni, lavorano fianco a fianco lavoratori di eguale qualifica e mansione, regolati però da un diverso contratto di lavoro.
Si pensi, ad esempio, all’infermiere della sanità pubblica che convive con quello della sanità privata nelle strutture sanitarie di alcune regioni, o ai servizi materno infantili, nei quali lavorano insieme dipendenti del comparto autonomie locali e del terzo settore.
Faranno molta fatica a comprendere questa esclusione, tutti quei lavoratori per i quali lo straordinario non è una scelta, ma una caratteristica operativa del proprio lavoro.
Questa decisione in ogni caso renderà ancora più urgente l’avvio del negoziato con il Governo per verificare la possibilità , dopo tanti annunci, di mettere in campo misure concrete di riorganizzazione del lavoro pubblico, attraverso quelli che più volte abbiamo chiamato piani industriali, che affrontino davvero il tema della produttività e della razionalizzazione dei servizi e della estensione al settore pubblico della detassazione degli straordinari.
Questo negoziato, insieme alla necessaria verifica sullo stanziamento delle risorse per il rinnovo dei CCNL pubblici scaduti, costituirà l’effettivo banco di prova sulle reali intenzioni del Governo sul lavoro pubblico, e la sede nella quale esprimere un primo giudizio compiuto sulla effettiva volontà del Governo.
FP CGIL Carlo Podda – CISL FP Rino Tarelli – UIL FPL Carlo Fiordaliso – UIL PA Salvatore Bosco
Roma, 21 maggio 2008
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
E’ inaccettabile, in particolare per i medici, la modifica della Direttiva 2003/88/EC riguardante l’organizzazione dell’orario di lavoro, approvata ieri dal Consiglio dell’Unione, e che arriverà nelle prossime settimane al passaggio definitivo del Parlamento Europeo.
E dopo gli Ospedali SPA di Sacconi, comincia male anche il sottosegretario alla Salute Francesca Martini, che, cambiando opinione rispetto alla precedente posizione del Governo Italiano, ha consentito la sua approvazione.
Il testo stravolge la chiara interpretazione delle numerose sentenze della Corte di Giustizia Europea sul tempo di lavoro dei servizi di guardia, definendo il “tempo inattivo nel luogo di lavoro” non computabile ai fini dell’orario di lavoro effettivo.
In sostanza se un medico in un turno di guardia notturno di 12 ore, opera per 3, le restanti 9 ore non vengono conteggiate ai fini dell’orario di lavoro.
E nel caso in cui la normativa di uno Stato Membro consideri “il tempo inattivo dei servizi di guardia” orario effettivo di lavoro, questo può essere prolungato fino a 65 ore settimanali, calcolate come media in un periodo di tre mesi.
Inoltre vengono esclusi da ogni protezione, a partire dai riposi, i lavoratori occupati a tempo determinato per un periodo da quattro a dodici mesi, come tanti medici.
Chiediamo pertanto ai Parlamentari europei – come già fatto in queste ore dai sindacati europei – di bloccare la nuova direttiva, in particolare per le ripercussioni negative sulla qualità del lavoro in sanità, dove per i medici le guardie sono la regola, dove il precariato è diffuso, e soprattutto dove, con orari prolungati, è in pericolo la tutela della salute di operatori e cittadini.