o.d.g.
dell’assemblea del 26/11/08
del personale degli Archivi Notarili
di Roma
Il personale degli Archivi Notarili di Roma, riunito in assemblea il 26/11/08,
RESPINGE
1) il taglio alle dotazioni organiche del personale esprimendo assoluta contrarietà ad una manovra che attraverso tagli indiscriminati crea conseguenze irrimediabili sul servizio reso alla cittadinanza, creando un’amministrazione a basso valore e bloccando le prospettive di carriera del personale.
2) L’accordo firmato da alcune OO.SS che non recupera i fondi della contrattazione collettiva e stabilisce un aumento insufficiente al di sotto dell’inflazione reale.
CONFERMA
1) Le ragioni delle vertenza relativa al pubblico impiego a seguito dell’emanazione della legge 133 che, attraverso le limitazioni ai diritti contrattuali dei lavoratori del pubblico impiego e il taglio alle dotazioni organiche e alle risorse, peggiora le condizioni di lavoro ed il servizio reso alla cittadinanza.
CHIEDE
1) Attraverso la raccolta di firme un referendum sull’accordo del 30 ottobre e l’annullamento delle norme discriminatorie sul trattamento di malattia, nonché delle norme che limitano i diritti dei lavoratori e tagliano le risorse degli Archivi Notarili
2) l’avvio di un serio progetto di modernizzazione e riorganizzazione che migliori l’efficienza e le condizioni di lavoro.
PERTANTO
INVITA A UNO STATO DI MOBILITAZIONE PERMANENTE ED ALLA PARTECIPAZIONE ALLO SCIOPERO GENERALE DEL 12 DICEMBRE CONTRO LA POLITICA FINANZIARIA E PER LE RIFORME A CONTRASTO DELLA CRISI ECONOMICA.
CHIEDE A TUTTO IL PERSONALE DEGLI ARCHIVI NOTARILI DI PARTECIPARE IN MODO ATTIVO A TUTTE LE INZIATIVE CHE SEGUIRANNO.
Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Pa
Roma, 15 luglio 2010
All’ On. Ing. Marco Airaghi
Direttore Generale
Agenzia Industrie Difesa
Preg.mo Direttore,
le scriventi OO.SS. rammentano alla S.V. che il personale civile dipendente da codesta Agenzia rischia un’inaccettabile ed incomprensibile penalizzazione, che produrrebbe inoltre una rilevante sperequazione rispetto al personale civile amministrato dalla Direzione Generale PERSOCIV.
La preoccupazione esposta è riferita alle progressioni economiche del personale, sviluppi professionali che richiedono estrema rapidità di attuazione a causa delle ristrettissime tempistiche a disposizione, infatti, mentre per il personale del Ministero della Difesa si sono già raggiunte le 2 intese (12 maggio e 14 luglio 2010) necessarie a realizzare le procedure in argomento (per le quali l’ARAN ha già espresso parere favorevole), presso codesta Agenzia non si sono neppure rilevate le condizioni indispensabili a raggiungere gli accordi che dovranno essere inviati agli organi deputati alla loro certificazione.
Le scriventi OO.SS. giudicano quindi grave ed ingiustificata l’attuale situazione di ritardo che parrebbe compromettere già l’evoluzione professionale dei dipendenti di codesta Agenzia.
In attesa della convocazione già richiesta con carattere di urgenza lo scorso 8 luglio 2010, si porgono distinti saluti.
COORDINAMENTI NAZIONALI – MINISTERO DELLA DIFESA
Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Pa
Pubblichiamo il testo del comunicato di proclamazione per il 25 marzo prossimo dello sciopero nazionale dei Comparti della Sanità, delle Regioni e Autonomie Locali, dei Ministeri, degli Enti Pubblici non Economici, delle Agenzie Fiscali, della Presidenza del Consiglio, dell’Area 1 della dirigenza dei Ministeri, dell’Area 2 della dirigenza delle Regioni e Autonomie Locali, dell’Area 3 della dirigenza Amministrativa, Sanitaria, Tecnica e Professionale, dell’Area 4 della dirigenza medica e veterinaria, dell’Area 6 della dirigenza degli Enti Pubblici non Economici e delle Agenzie Fiscali, dell’Area 8 della dirigenza della Presidenza del Consiglio, del CNEL, dell’ENAC, di UNIONCAMERE, dei Segretari Comunali e Provinciali, dei Vigili del Fuoco e del CNIPA.
“La Segreteria Nazionale Fp Cgil, nell’ambito della vertenza per il rinnovo dei CCNL dei comparti pubblici e del loro mancato finanziamento nella legge finanziaria, sulla riorganizzazione e sulla riqualificazione dei servizi pubblici, sul mancato rinnovo delle RSU, nonché contro le politiche di espulsione dal lavoro del personale precario, rispetto alla quale ha preso atto del risultato negativo del tentativo di conciliazione di cui all’art.2, comma 2, della Legge n.146/90, così come modificata dalla Legge n.83/2000, esperito il 10 febbraio u.s. presso il Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali, proclama lo sciopero nazionale per l’intera giornata o turno di lavoro del 25 marzo 2011, dei Comparti e delle Aree in oggetto.
Nella predetta giornata saranno garantiti solo i servizi essenziali.”
La Segretaria Generale FP CGIL Nazionale Rossana DETTORI
Roma 15 febbraio 2011
In allegato l’ipotesi di accordo da noi sottoscritta in data odierna sulla retribuzione del premio di risultato relativo al 2009 dei dirigenti degli Archivi Notarili.
Roma, 11 aprile 2011
FP CGIL NAZIONALE
Nicoletta Grieco
Di seguito in allegato la proposta che la FP CGIL DIFESA ha inviato al Direttore Generale per il Personale Civile, sulla problematica del personale civile che ha subito un reimpiego a seguito della soppressione dello Stabilimento di Pavia ed altre unità durante il corso dell’anno 2010.
Tale proposta scaturisce dalla constatazione che il protrarsi delle trattative ha penalizzato quel personale che in buona fede ha prodotto domanda di gradimento in sede di trattativa locale ai sensi di previdenti criteri di distribuzione dell’indennità di mobilità.
Roma, 9 giugno 2011
FPCGIL DIFESA
Noemi MANCA
Lettera aperta alla Turco sulla Sanità in Campania di Luigi Savio, Segretario Regionale Fp Cgil Campania e Giosuè Di Maro Segretario Regionale Fp Cgil Medici Campania.
Pregiatissimo Ministro della Salute, On. Livia Turco,
abbiamo letto con interesse l’intervista da Lei rilasciata all’Espresso del 10 maggio contenuta nell’articolo “Ospedali killer” sul quale vorremmo fare alcune considerazioni di ordine generale ed in merito al Piano di Rientro sottoscritto tra Governo e Regione Campania.
Nella intervista il Suo ragionamento parte da temi di scottante attualità e successivamente, nell’ affrontare a viso aperto le criticità ed i nodi strutturali del Sistema Salute, enuncia alcune considerazioni che noi tutti,cittadini ed operatori, ci sentiamo di condividere.
Lei ha affermato che “..la politica ha abbandonato il SSN e si è occupata solo dei vincoli di bilancio…” e pertanto il Suo impegno è tutto teso a realizzare una inversione di tendenza che metta al centro della politica sanitaria non più il “pareggio di bilancio” ma “qualità e sicurezza”, valorizzando e motivando gli operatori nell’ambito di un sistema efficiente, e noi aggiungiamo efficace, ed economicamente sostenibile.
Nel corso della intervista afferma, inoltre, che i Piani di Rientro concordati tra Governo ed alcune Regioni, tra le quali la Campania, sono stati preparati cercando di razionalizzare l’esistente mediante una riduzione dei posti letto, una revisione di molti accreditamenti di strutture private e riducendo gli sprechi.
Considerato che buona parte del Piano di Rientro della Campania riguarda tagli al personale, con il blocco totale delle assunzioni e dei contratti a termine, il blocco parziale del turn-over, la riduzione del 20% dei fondi contrattuali già definiti e destinati al “secondo livello di contrattazione” e la mancata stabilizzazione dei precari prevista dalla Finanziaria Nazionale 2007, a questo punto si innesca un pericoloso cortocircuito tra le Sue giuste affermazioni di principio e la realtà dei fatti.
Ci chiediamo e Le chiediamo come sia possibile rilanciare il Sistema Salute in Campania agendo con una “mannaia” sia sul personale, con effetti devastanti nell’ambito della efficace erogazione di servizi sanitari ai cittadini, sia sul lavoro, con pericolosi risvolti sul versante sociale a seguito della riduzione in 3 anni di circa 8000 posti di lavoro, del mancato rinnovo di circa 2000 contratti a tempo determinato di personale che opera prevalentemente in aree critiche, quali emergenza sanitaria, anestesia e rianimazione e radiologia.
La nostra impressione è che oltre all’ obiettivo dichiarato e senza dubbio condivisibile di una manovra necessaria e non più rinviabile, di riorganizzazione e di risanamento strutturale e finanziario, il “pensiero” non esplicitato ma ricorrente è che la spesa sanitaria in Campania sarebbe fuori controllo non per la latitanza della politica regionale che è stata incapace di una sera programmazione sanitaria, ma per colpa dei lavoratori, individuandoli quale unica fonte di sprechi.
Delle due l’una o i lavoratori sono una risorsa sui quali investire o sono individuati essere una fonte di sprechi, contravvenendo quanto da Lei affermato, ragion per cui non si comprende questo atteggiamento ambiguo e contraddittorio.
Noi siamo perfettamente consapevoli che il S.S.R. in Campania è un sistema fortemente squilibrato sia in termini territoriali sia come qualità dell’offerta, produce consistenti diseconomie nella organizzazione e nella erogazione dei servizi, non eroga a tuttoggi l’insieme dei LEA ed è un sistema sanitario a più basso indice di gradimento da parte dei cittadini.
E’ da anni che chiediamo alla politica un confronto serio e non più procrastinabile che riorganizzi il territorio, che deve essere governato e gestito dal Distretto Sanitario, l’ospedale con la rete dell’eccellenza ed il sistema integrato di emergenza sanitaria, elemento di cerniera tra i tanto declamati due pilastri del S.S.N., al fine di combattere con incisività gli sprechi (contratti di collaborazione ed appalti) e le diseconomie (esternalizzazioni, doppioni di reparti, non utilizzo di posti letto dell’Università nel SSR) ma senza ridurre i livelli di assistenza e la qualità del Sistema Salute, sapendo che al centro del sistema è presente il cittadino ammalato con tutto il suo carico di ansie, paure e dolore.
E’ per questi motivi che la CGIL–FP della Campania, in maniera unitaria con CISL–FP e UIL–FPL, hanno indetto una prima Manifestazione Regionale a Napoli per il giorno 22 Maggio p.v. al fine dichiarato di riaprire il tavolo di trattativa con il Governo per rilanciare il S.S.R. nella direzione delle affermazioni da Lei rilasciate all’ Espresso.
Certi della Sua sensibilità le scriventi Segreterie Regionali attendono fiduciose una Sua risposta
Napoli 14.05.2007
A TUTTI I LAVORATORI
Di seguito il comunicato del Coordinamento MEF relativo alla riforma del Ministero dell’economia e delle finanze.
IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL
Vincenzo Di Biasi
Decreto ministeriale relativo all’assegnazione di personale qualifiche dirigenziali.
Ministero Sviluppo Economico
ex Ministero Commercio Internazionale
Roma, 8 settembre 2008
Al Direttore Generale D.G. Affari Generali e Risorse Umane
Dr. Tullio DI PIETRO
Direttore Divisione II D.G. Affari Generali e Risorse Umane
Dr.ssa Lucia PROIETTI
E, p.c.:
Dr. Gianfranco CAPRIOLI
Direttore Generale DGPS
Avv. Amedeo TETI
Direttore Generale DGPC
Direttore ad interim DGPI
A tutto il Personale
SEDE
Oggetto: permessi ex lege 104/92
Con singolare tempestività l’Amministrazione si è affrettata, mesi fa, a dare la più restrittiva e improbabile interpretazione al D.L. 112, nella parte relativa ai permessi ex Lege 104/92, limitandone la fruibilità al contingente di 18 ore previsto dal CCNL, intendendo lo stesso come monte ore limite sia nel caso in cui il lavoratore ne richiedesse l’utilizzo in giorni che in forma frazionata, in ore.
Segnalammo già ai lavoratori che si erano rivolti a noi, chiedendo ragione della rapida “novella” dell’Amministrazione, che tale interpretazione non fosse corretta: la L. 104 art. 33 comma 3 prevede infatti la possibilità di usufruire di 3 gg. mensili; successivamente il CCNL 94/97, all’art. 18 comma 6, ha previsto la possibilità di usufruire, alternativamente ai 3 gg., di 18 ore di permesso mensile. Perché allora l’Amministrazione ha ritenuto giusto e improcrastinabile adottare il trattamento più sfavorevole al personale?
Al di là di tutto, infatti l’art. 71 comma 4 D.L. 112 non si riferiva a contrattazione collettiva/specifiche normative di settore a venire, quindi da fare, per cui a D.L. 112 vigente l’Amministrazione avrebbe dovuto attenersi allo stato delle norme e dei contratti, mantenendo ferma, nel caso specifico, la previsione di 3 gg. al mese dell’art. 33 comma 3 della l. 104, con l’alternativa delle 18 ore in caso di frazionamento dei permessi.
Pur considerando che le circolari della Funzione Pubblica non hanno carattere normativo, e che non ci sarebbe stato bisogno della circolare per dare, nell’ambiguità che senz’altro si era creata con il D.L. 112, l’interpretazione meno sfavorevole per i beneficiari della legge 104 restando comunque nei limiti della legge, oggi la circolare della Funzione Pubblica n. 8 del 2008, al punto 2.3 (Permessi per coloro che assistono le persone con handicap in situazione di gravità), afferma esattamente che “….poiché questi permessi giornalieri sono disciplinati direttamente dalla legge, è la legge stessa che dovrà stabilire un eventuale monte ore, mentre il contingente delle 18 ore previsto dal CCNL vale solo nel caso in cui il dipendente opti per una fruizione frazionata del permesso giornaliero”.
Si invita quindi l’Amministrazione a voler ripristinare le corrette modalità di fruizione dei permessi ex lege 104, dandone comunicazione a tutto il personale interessato.
Con l’occasione, si segnala di essere ancora in attesa di un fattivo riscontro alla nota FP CGIL del 21 agosto scorso, relativa alle modalità di comunicazione delle malattie, al fine di evitare di consolidare nella prassi interpretazioni non corrette delle norme, che configurano un inutile aggravio di comunicazione per il dipendente malato.
FP CGIL
Monica Bellisario
FP CGIL CISL FPS UILPA FLP
Ministero Sviluppo Economico
ex Ministero Commercio Internazionale
Dr. Tullio DI PIETRO
Direttore Generale DG AGRU
SEDE
E, p.c.: Pres. Alfonso Maria Rossi Brigante
Capo di Gabinetto
del Ministro dello sviluppo economico
SEDE
Alla D.ssa Mirella FERLAZZO
ALLA CORTE DEI CONTI
UFFICIO ISPETTIVO FUNZIONE PUBBLICA
Oggetto: pianta organica
Si fa seguito alla nota delle scriventi OO.SS. del 6 ottobre u.s. – di pari oggetto – e rimasta tutt’oggi senza risposta.
In data 7 ottobre 2008 sulla Gazzetta Ufficiale (4^ serie speciale) n. 78 sono stati pubblicati una serie di concorsi promossi dal Ministero dello Sviluppo Economico concernenti, tra l’altro, assunzioni per la III Area F1 per i profili professionali di Funzionario Informatico n.11 unità, Funzionario Economico n.11 unità e Funzionario Amministrativo n. 30 unità.
Premesso che tali bandi sono stati sottoscritti (23 settembre 2008) senza dare corso precedentemente, per quanto noto, al disposto del comma 2-bis. art. 30 del D.L.vo 165/2001 (procedura di mobilità), si evidenzia che negli schemi sono riportai i seguenti aspetti sostanziali:
1) considerato che i concorsi sono banditi “anche per le esigenze del settore internazionalizzazione, struttura riconducibile all’ex Ministero del Commercio Internazionale”; da ciò si deduce un rapporto funzionale e consapevole tra gli uffici competenti della sede di Via Molise e la sede di Viale Boston;
2) visto il DPCM 11 marzo 2008 con il quale è stata concessa “l’autorizzazione a bandire concorsi pubblici per il reclutamento…..dell’area funzionale terza ed all’ex Commercio internazionale per 21 unità della medesima area; trattasi, quindi, di vere e proprie procedure concorsuali per posti vacanti;
3) considerato “che in base al nuovo CCNL …….la predetta autorizzazione deve intendersi concessa per la posizione economica iniziale F1 dell’area funzionale III, in quanto posizione di accesso dall’esterno..”; la posizione di accesso alla terza area è da F1 e non da altre e, pertanto, non si evidenziano eventuali vacanze organiche che non siano riconducibili esclusivamente a detta posizione economica di accesso;
4) considerata “l’opportunità di utilizzare solo parzialmente l’autorizzazione concessa in considerazione dei processi di riorganizzazione in atto e della conseguente rideterminazione della pianta organica”; l’Amministrazione ha, quindi, ritenuto opportuno bloccare ogni ulteriore immissione di personale, foss’anche per concorso, nelle more della riorganizzazione e, ne consegue, che anche la mobilità volontaria non poteva essere attuata.
Il sostanziale blocco di immissione/movimento di personale è stato, coerentemente, confermato il 25 settembre u.s. (due giorni dopo la firma dei bandi suddetti) dall’Amministrazione quando, nel sottoscrivere l’accordo per il FUA 2008 per la sede di Viale Boston, ha allegato allo stesso accordo una nota a verbale nella quale “La delegazione trattante di parte pubblica, in considerazione dell’art. 74 del D.L. 112/08 convertito in L. 133/08, ritiene che le progressioni …. sono subordinate alla compatibilità numerica con il DPR in itinere di organizzazione del nuovo Ministero dello Sviluppo Economico.”
Nonostante tutte le premesse sopra elencate per le quali l’Amministrazione (sede di Viale Boston) ha compiuto una serie di atti ufficiali comportanti il blocco momentaneo degli organici e, quindi, anche a quello della mobilità, in data 30 settembre 2008 la stessa Amministrazione ha dato corso ad un D.M. di immissione in ruolo per mobilità nella III area, F4 (ex p.e.C3) di una unità comandata da altra Amministrazione.
Tale ultimo atto, contraddittorio con tutti gli atti e comportamenti compiuti dalla stessa Amministrazione pochi giorni prima, evidenzia che, ad avviso delle scriventi:
a) è stato violato il blocco degli organici, posizione assunta genericamente in tutto il Ministero dello Sviluppo Economico;
b) è stato violato il disposto del D.L.vo 165/2001, avendo dato corso l’Amministrazione ad un procedimento di mobilità subito dopo al bando di concorsi pubblici;
c) è stato consentito l’accesso alla III area, F4 mentre l’accesso a tale area è previsto alla F1;
d) è stato dato corso alla copertura di un posto alla III area, F4, mentre in tale area non ci sono vacanze certificate, tanto che la previa autorizzazione ad assumere è stata concessa per diversi profili tutti appartenenti alla F1.
Considerato, altresì, che la nota del 6 ottobre u.s.- con la quale i sindacati di Viale Boston hanno chiesto la sospensione delle iniziative assunte unilateralmente – è rimasta priva di riscontro, si auspica un intervento degli organi cui la presente è diretta per conoscenza e, nel contempo, si chiarisce, ad ogni buon conto, che le scriventi sono solidali con l’unità immessa nei ruoli in mobilità mentre ribadiscono la necessità che si assumano opportuni provvedimenti per l’Amministrazione che, ad avviso delle scriventi, ha violato scientemente diverse norme.
Sede, 15 ottobre 2008
FP CGIL CISL FPS UILPA FLP
(M. Bellisario) (A. Leone) (M. Rau) (M. T. Condorelli)
Sede, 15 ottobre 2008
Ministero Sviluppo Economico
ex Ministero Commercio Internazionale
Pres. Alfonso Maria Rossi Brigante
Capo di Gabinetto
del Ministro dello sviluppo economico
SEDE
E, p.c.:
Dr.ssa Mirella FERLAZZO
Direttore Generale DG Servizi Interni
SEDE
Dr. Tullio DI PIETRO
Direttore Generale DG AGRU
SEDE
Oggetto: pianta organica
Si fa riferimento alla nota delle scriventi del 6 ottobre u.s.. ed alla pubblicazione, in Gazzetta Ufficiale del 7 ottobre, dei bandi per una serie di concorsi per funzionari e dirigenti.
Al riguardo queste OO.SS. denunciano che, nelle more dell’emanazione del nuovo Regolamento di riorganizzazione del MISE, viene riesumata o sepolta la “struttura dell’ex Ministero del Commercio Internazionale” e relativa pianta organica, in funzione delle operazioni che si ritengono più o meno opportune:
– NO per i passaggi di fascia economica nelle aree: la vecchia pianta organica non esiste più, la nuova sarà bloccata per fasce economiche;
– NO per gli scorrimenti idonei B3 e C3: la vecchia pianta organica non esiste più;
– NO per la stabilizzazione precari: la vecchia pianta organica non esiste più, nella nuova si vedrà;
– SI’ per nuove assunzioni dirigenti: la vecchia pianta organica esiste: bandito concorso ad hoc per l’ex Ministero di viale Boston, in quanto si ritiene “tuttora sussistente la struttura dell’ex Ministero del Commercio Internazionale”;
– SI’/NO per nuove assunzioni funzionari dall’esterno: la vecchia pianta organica esiste o non esiste? Qui, pur sussistendo le esigenze del “settore internazionalizzazione”, è stato bandito un concorso unico come Ministero Sviluppo Economico, basandosi comunque sulle vacanze delle piante organiche delle Amministrazioni ante accorpamento;
– SI’ per immissione nei ruoli di un funzionario area III F4: la vecchia pianta organica esiste.
Risulta evidente che norme e CCNL 2006-2009 vengono richiamati ad intermittenza… Ci chiediamo, a seconda di quali esigenze funzionali ed organizzative? Quale strategia e quale razionalità di spesa pubblica, tra l’altro in una stagione generalizzata di proclami del Governo sui tagli alle risorse e alle piante organiche, supportano la scelta dell’Amministrazione a favore di nuove assunzioni dall’esterno, piuttosto che il razionale utilizzo di personale già riqualificato e la stabilizzazione di personale precario già vincitore di concorso pubblico?
Poiché l’Amministrazione di viale Boston, nel bandire un concorso separato per dirigenti, richiama “la salvaguardia delle legittime aspettative dei dipendenti dell’ex Ministero Commercio Internazionale” (=riserva di 2 posti), come può contemporaneamente prescindere da quelle di tutto il restante personale, a tempo determinato e indeterminato?
FP CGIL CISL FPS UILPA FLP
(M. Bellisario) (A. Leone) (M. Rau) (M. T. Condorelli)
Si pubblica il testo del Decreto Brunetta, che dovrebbe essere approvato entro 60 giorni. Basta leggerlo per arrivare alla conclusione che avevamo ragione a protestare contro norme che vogliono calpestare la contrattazione, far ritornare il primato della politica, colpire i dipendenti pubblici, e in particolare i dirigenti medici e veterinari. Non vogliamo togliere la sorpresa della lettura, ma alcune chicche le vogliamo evidenziare:
Produttività e carriera
Il 25 % dei dirigenti (fascia di merito alta) avrà il 50% del trattamento accessorio collegato alla performance individuale. Tra questi il 5% potrà avere il “bonus annuale delle eccellenze”, ovviamente utilizzando le risorse non date agli altri. Una specie di superenalotto.
La collocazione nella fascia di merito alta per tre anni consecutivi o per cinque annualità anche non consecutive costituisce titolo prioritario ai fini delle progressioni economiche e della progressione di carriera.
Il 50 % dei dirigenti (fascia di merito intermedia) avrà il 50% del trattamento accessorio collegato alla performance individuale.
Il restante 25 % dei dirigenti (fascia di merito bassa) non avrà alcun trattamento accessorio collegato alla performance individuale.
Gli stessi criteri, per i dirigenti, si applicano per la retribuzione di risultato.
La contrattazione integrativa può spostare il 5% delle risorse della fascia di merito alta, e prevedere deroghe alla composizione percentuale tra le fasce di merito intermedia e bassa.
Licenziamenti
E previsto il licenziamento per tre giorni di assenza ingiustificata in un biennio, per sette giorni di assenza ingiustificata in un decennio, per ingiustificato rifiuto del trasferimento disposto dall’amministrazione, per reiterazioni di condotte lesive dell’onore e della dignità altrui, per insufficiente rendimento in un biennio dovuto alla reiterata violazione degli obblighi prestazionali.
Il medico, insieme al dipendente, è punito con la reclusione da uno a cinque anni e con la multa da 400 a 1600 euro se rilascia certificazioni, “che attestano dati clinici non direttamente constatati né oggettivamente documentati”, e la sentenza definitiva di condanna comporta il licenziamento, sia per il medico dipendente che di medicina generale, e la radiazione dall’Albo.
Regole contrattuali
Entro 60 giorni dalla Finanziaria il Governo può dare gli incrementi stanziati, “sentite” le OO.SS.
Entro il 31 dicembre 2010 le parti adeguano al decreto i contratti collettivi integrativi, che comunque, se non adeguati, cessano dalla loro efficacia dal 1 gennaio 2011
Con tutti i problemi dei lavoratori del Ministero Infrastrutture e Trasporti,
che fa l’Amministrazione?
Ci convoca per il nuovo sistema di valutazione del personale!
Ieri mattina abbiamo partecipato alla prevista riunione sul nuovo sistema di valutazione del personale.
Abbiamo rappresentato tutta la nostra contrarietà ad affrontare il tema posto all’ordine del giorno precisando che, le lavoratrici e i lavoratori del Ministero Infrastrutture e Trasporti, continuano a sopportare, ormai da anni, tutti i problemi causati da questo Governo e da una cattiva organizzazione dell’intera Amministrazione.
Solo per fare qualche esempio:
Sedi periferiche e Uffici centrali senza dirigenza abbandonati a se stessi e con gravi carenze di organico, salario accessorio in ritardo di due anni, nessuna prospettiva di carriera, Cassa di Previdenza e Assistenza senza più risorse, nessuna regola per la mobilità del personale.
Con tutto ciò, più volte rappresentato, veniamo chiamati per “contribuire” ad un buon lavoro tecnico che porti ad un buon sistema di valutazione.
Non ci siamo mai sottratti a nessun confronto, abbiamo sempre pensato che i lavoratori debbano essere valutati nel loro lavoro e che tutto ciò dovesse servire al miglioramento dei servizi offerti all’utenza e alla valorizzazione delle professionalità. Però,a tutto c’è un limite!
Abbiamo, unitamente a tutte le altre OO.SS. presenti al tavolo, sollecitato il Direttore del personale a farsi portavoce con il Ministro Matteoli (visto che non risponde alle nostre richieste ) della assoluta necessità di un incontro che apra un confronto vero sui problemi del personale.
Ci sono per noi delle priorità, delle quali, il Ministro e l’intera Amministrazione, devono occuparsi.
Tanto, per il sistema di valutazione del personale, ci ha pensato il Ministro Brunetta con il Decreto 150. Per quanto buono potrà essere il nostro lavoro ci sarà sempre un 25% del personale che sarà escluso dal salario accessorio e dal diritto alla carriera.
Attendiamo la convocazione del Ministro Matteoli.
Roma 22 gennaio 2010
Per FP CGIL
Funzioni Centrali
Francesca De Rugeriis