Roma, 04/03/09
Al Sottosegretario di Stato
Sen. Giacomo Caliendo
Al Capo Dipartimento
dell’Organizzazione Giudiziaria
Cons. Luigi Birritteri
Poiché la convocazione relativa al fua 2008 è avvenuta solo durante gli ultimi giorni dello scorso anno ci aspettiamo, come d’altra parte avete annunciato durante la riunione di dicembre, una pronta convocazione per avviare la discussione relativa al fua 2009 in modo che ci siano i tempi adeguati per una discussione approfondita.
Restiamo in attesa di un sollecito riscontro,
La coordinatrice nazionale
FP CGIL Organizzazione Giudiziaria
Nicoletta Grieco
Comunicazione stampa di Nicola Preiti,
Coordinatore Nazionale FP CGIL Medici – Medicina Convenzionata
Il comitato di settore ha inviato al Governo l’atto di indirizzo per il rinnovo dell’ACN della medicina convenzionata. E’ questa una buona notizia, è il primo passo concreto per l’avvio delle trattative, sempre che il Governo, come speriamo, decida di approvarlo.
Si impongo tuttavia alcune riflessioni sul significato e sui contenuti dell’Atto. A prima vista appare piuttosto contraddittorio, fino ad offuscare la reale volontà del rinnovo.
Il comitato di settore è in scadenza, visto che elezioni regionali sono alle porte. Perché allora prima si indica questo rinnovo come una ulteriore “tappa intermedia da chiudere rapidamente per permettere una rapida ripresa della trattativa per il prossimo acn che dovrà riscrivere le convenzioni”; e poi si chiede a questo rinnovo di intervenire in modo sostanziale sull’assetto organizzativo, sui compiti e sulle funzioni delle associazioni funzionali ed unità complesse; sulle integrazioni professionali e sugli altri servizi del territorio; si chiedono modifiche sui livelli decentrati degli accordi; si chiede una revisione di tutta la convenzione, si chiede una disciplina per regolare la medicina generale in ambito penitenziario. Tutte cose che richiedono anche una ulteriore definizione attraverso accordi regionali.
Allora non si vuole proprio chiudere rapidamente. Si pensi che l’ultimo rinnovo ha richiesto due anni per scrivere solo sei articoli e che le relative trattative regionali sono quasi tutte ancora da iniziare.
Inoltre si introducono modifiche che cambiano l’assetto della medicina generale ma in modo scoordinato senza una logica e senza la vera riorganizzazione del settore che da anni chiediamo e che tutti (anche l’Atto di indirizzo) ritengono indispensabile.
Per non parlare delle risorse dimezzate: invece del 3,2% più lo 0,8% come avviene nella dirigenza, l’incremento è in sostanza del 2%. Infatti dello 0,8 % non c’è traccia, ed al 3,2% è sottratto l’1,2% che è rinviato agli accordi regionali. Cioè, visto il ritmo, alle future generazioni.
E come se questo non bastasse, l’informatizzazione con tutte le attività di comunicazione ed i flussi informativi, con gli oneri e le attività connesse sono poste tout cour sulle spalle dei medici. E l’Atto specifica “senza ricorso a risorse aggiuntive” !
Insomma si confonde l’organizzazione, si aggiungono compiti, funzioni, obblighi e si tolgono soldi.
Tutto questo non stà in piedi. Chiediamo alle Regioni di prendere una direzione chiara senza infingimenti: se vogliono rinnovare le convenzioni prima delle elezioni devono soltanto riconoscere a livello nazionale gli arretrati del 2008 e 2009, nella stessa misura riconosciuta alla dirigenza (3,2% + 0,8%). Sono già troppe le incombenze ulteriori che per legge si impongono ai medici (vedi certificati INPS) per discutere anche degli arretrati. Il nuovo comitato di settore farà poi il suo atto di indirizzo per riformare completamente la medicina convenzionata nel nuovo rinnovo.
In caso contrario saremo costretti a rimarcare i limiti di queste Regioni e aspettare direttamente il nuovo Comitato di settore dopo le elezioni.
Si pubblica la nota ufficiale pubblicata oggi sul sito del Ministero della pubblica amministrazione e l’innovazione con la risposta del portavoce del ministro Brunetta al comunicato della FPCGIL Medici in merito ai certificati di malattia on line.
Portavoce Brunetta: sui certificati online Cozza e Preti (CGIL Medici) parlano di flop? Non vorremmo facessero la stessa fine del loro ex collega Podda…
NOTA DEL PORTAVOCE DEL MINISTRO BRUNETTA
A forza di sostenere che i dati sulla riduzione dell’assenteismo nel pubblico impiego fossero un bluff, il povero Carlo Podda ci ha rimesso in pochi mesi sia la faccia sia la carica di segretario generale della Cgil Funzione Pubblica. Adesso, reagendo stizziti ai dati sulla diffusione in tutta Italia della procedura di trasmissione telematica all’Inps dei certificati di malattia, i suoi colleghi della FpCgil Medici Massimo Cozza e Nicola Preiti si arrischiano a parlare di un flop del ministro Brunetta. Siamo preoccupati, non vorremmo che a breve facessero la sua stessa fine…
NOTA REDAZIONALE
Si commenta da sola…
Comunicazione dell’amminsitrazione sui permessi studio dove è indicata la scadenza del 20 novembre c.a..
22.03.2011 – Alleghiamo di seguito la convocazione delle Organizzazioeni Sindacali del personale Unep per il giorno 15 Aprile ore 10:30.
Il sindacato dei servizi pubblici Adedy, sciopererà assieme al Gsee, che rappresenta il settore privato.
Si tratta del secondo sciopero generale di quest’anno contro le misure di tagli senza precedenti pianificate dal governo per evitare il default finanziario.
Il Comitato esecutivo di Adedy chiama allo sciopero ” a fronte del nuovo attacco scatenato dal Governo e dalle istituzioni economiche e finanziarie europee ed internazionali contro i lavoratori, i dipendenti pubblici, i disoccupati e i pensionati” Lo sciopero è anche contro il nuovo patto di competitività che “istituzionalizza” l’austerità rendendola permanente e condanna l’intera società alla povertà”
” Le misure vengono presentate come la “salvezza” e l’unica via “uscire” dalla crisi, una via di uscita dalla sta producendo ingiustizie sociali socialmente ingiusta e che si è rivelata inefficace… le prescrizioni del FMI, della UE, del Governo non sono la medicina ma la causa del protrarsi della malattia stessa;” “Le misure impopolari sono infinite”
“Il nostro reddito è diminuito del 25% I servizi pubblichi chiudono con la stessa frequenza delle fabbriche, oramai sono più che dimezzati gli ospedali e diminuiti del 75% i posti letto…Il Governo ha recentemente proposto, nel piano economico 2012-2015, di aumentare l’orario di lavoro a 37,5-40 ore mentre il tasso di disoccupazione giovanile supera il 37,5% e quello generale supera il 20%”
Dal 16 al 19 maggio si terrà ad Atene il congresso della confederazione europea dei sindacati (CES)
FP CGIL CISL FPS UIL PA SINPREF
COMUNICATO STAMPA
PRONTI ALLA MOBILITAZIONE NEL MINISTERO DELL’INTERNO
NO ALLA CHIUSURA DEGLI UFFICI
A RISCHIO LA GESTIONE DELLA SICUREZZA PUBBLICA E DELL’IMMIGRAZIONE
BASTA CON ULTERIORI TAGLI!!
La Finanziaria 2007 ha operato pesanti tagli alle risorse del Ministero dell’Interno, che già erano state gravemente intaccate dalle scelte politiche del precedente governo.
E’ incredibile che in questo contesto il Ministro Amato voglia effettuare ulteriori tagli. Non si comprendono le ragioni politiche di una gestione del tutto ragionieristica dell’organizzazione e delle risorse, che rischia di pregiudicare funzioni essenziali per la collettività: la sicurezza dei cittadini, i diritti di libertà e l’immigrazione. Tutto ciò si sta verificando con scriteriati tagli che nel breve periodo determineranno un’arretramento dello Stato sul territorio, con conseguente proliferazione di spinte autonomistiche e incontrollabili sui problemi della sicurezza.
Fino ad oggi tutto ciò è avvenuto in assenza totale di confronto con le Organizzazioni Sindacali.
E’ dunque giunto il momento di fermarsi, per avviare un confronto democratico e trasparente – come chiediamo da tempo – per rilanciare i servizi del Ministero dell’Interno nell’interesse primario dei cittadini e del Paese.
Le scriventi OO.SS., ove non ci dovesse essere un immediato confronto con i vertici politici del Ministero, si riuniranno lunedì 12 febbraio p.v. per assumere tutte le iniziative di mobilitazione che la situazione richiede.
Roma, 1 febbraio 2007
FP CGIL – Lino Ceccarelli
CISL FPS – Paolo Bonomo
UIL PA – Enzo Candalino
SINPREF – Claudio Palomba
Nella Gazzetta Ufficiale del 24 novembre scorso l’Amministrazione ha pubblicato, come prima attuazione dell’accordo del 12 ottobre sulla mobilità esterna “per interscambio o compensazione”, un bando di mobilità (che alleghiamo). Sottolineiamo che si tratta – a nostro avviso – di una prima parziale attuazione dell’accordo, che rende possibile per adesso solo lo scambio diretto tra due pari profilo (come richiesto in questo bando); rimane da attuare la possibilità dello scambio indiretto, quello cioè che si può effettuare se l’Amministrazione non si limita – come in questo caso – a verificare la possibilità di scambio nel quadro della domanda congiunta operata da due dipendenti, ma procede anche ad accogliere domande singole, presentate tanto da “interni” quanto da “esterni”, che segnalano la propria disponibilità alla mobilità da o verso uffici del Ministero dell’Interno, nel quadro di una procedura che però (dovendo prevedere criteri di attuazione specifici) sarà oggetto di una prossima iniziativa sindacale. Intanto, ripetiamo, questo è un primo bando di attuazione, dunque una concreto ulteriore progresso nella soluzione di un problema tanto grave per centinaia di lavoratrici e lavoratori dell’Interno (e, in generale, delle amministrazioni pubbliche).
La Commissione ha proposto la definizione di principi comuni di flessicurezza per promuovere la competitività, l’occupazione e la soddisfazione sul lavoro combinando la flessibilità e la sicurezza per i lavoratori e le imprese.
La comunicazione identifica i principali ambiti di una politica di flessicurezza (componenti della flessicurezza) e delinea proposte in merito a otto principi comuni di flessicurezza.
Tali principi costituiscono dei riferimenti su cui gli Stati membri dovrebbero concordare.
Essi comprendono:
1) rafforzare l’attuazione della strategia UE per la crescita e l’occupazione e corroborare il modello sociale europeo;
2) trovare un equilibrio tra diritti e responsabilità;
3) adattare la flessicurezza alle circostanze, esigenze e sfide diverse che gli Stati membri si trovano ad affrontare;
4) ridurre il divario tra coloro che hanno un’occupazione atipica, a volte precaria (i cosiddetti “outsider”) da un lato e coloro che hanno un’occupazione permanente a tempo pieno (gli “insider”);
5) sviluppare la flessicurezza interna e esterna aiutando i lavoratori ad avanzare nella carriera (interna) come anche a progredire attraverso il mercato del lavoro (esterna);
6) sostenere la parità dei generi e promuovere le pari opportunità per tutti;
7) produrre pacchetti politici equilibrati per determinare una situazione che vada a vantaggio di tutti e alimentare un clima di fiducia tra le parti sociali, le autorità pubbliche e gli altri interessati;
8) assicurare un’equa distribuzione dei costi e benefici derivanti dalle politiche di flessicurezza e contribuire a politiche finanziarie valide ed economicamente sostenibili.
Alle lavoratrici e ai lavoratori
della Giustizia
Si è svolta la ieri la prevista riunione sul Fua 2007.
Vi è stata una lunga discussione concernente la convocazione e la presenza di una organizzazione sindacale non rappresentativa e di un’altra, già ammessa con riserva, non ancora firmataria del contratto nazionale; alla fine si è deciso di ammetterle alla discussione ma di riservare l’eventuale firma dell’accordo da parte di questi sindacati, allo scioglimento delle questioni pendenti per entrambe.
Sul merito dell’accordo l’Amministrazione ha dichiarato di accogliere le richieste delle Organizzazioni Sindacali relativamente all’allegato A, ovvero ammettere nella platea dei beneficiari della produttività collettiva anche i lavoratori assenti per infortuni sul lavoro o per cause di servizio; sull’ammissione delle lavoratrici con gravidanza a rischio, come richiesto da tutte le Organizzazioni sindacali nella scorsa riunione, l’Amministrazione ha inizialmente manifestato la sua perplessità.
Noi abbiamo sostenuto con forza le ragioni di tale richiesta rimarcando la diversità di retribuzione tra donne e uomini dovuta proprio al fatto che le donne portano avanti la gravidanza, che quindi non deve essere penalizzata e che questa misura è una giusta forma di solidarietà tra lavoratori e lavoratrici.
Dopo ampia discussione la richiesta è stata accolta con grande soddisfazione poiché riteniamo questa conquista un punto di merito per l’Amministrazione della giustizia e per le lavoratrici e i lavoratori.
L’Amministrazione ha poi nuovamente richiesto l’aumento della quota da destinare allo straordinario, tuttavia ci siamo dichiarati indisponibili a spostare risorse da un capitolo contrattabile a un capitolo non contrattabile ribadendo che non si possono sanare gli errori di chi ha autorizzato con leggerezza lo straordinario, senza ricorrere ad altri istituti che lo stesso Fua prevede. D’altra parte il credito dei lavoratori che avessero svolto prestazioni di lavoro straordinario essendo certo, liquido ed esigibile ha la garanzia del ricorso giudiziario.
Per questi motivi abbiamo insistito affinché la quota dello straordinario rimanesse invariata.
Il resto delle risorse sarà diviso come per gli anni precedenti con la remunerazione delle particolari posizioni lavorative e il premio di produttività collettiva che questa volta sarà distribuito considerando sia gli infortuni sul lavoro che la gravidanza a rischio.
In esito alla riunione abbiamo chiesto all’Amministrazione di calendarizzare al più presto altri incontri su varie questioni in sospeso, tra le quali il nuovo Contratto Integrativo; in merito a questo l’Amministrazione ci ha chiesto di presentare entro un mese una piattaforma di discussione.
Inoltre abbiamo ribadito la nostra assoluta contrarietà alla procedura comunicataci dall’Amministrazione relativamente alla stabilizzazione degli ex lsu e abbiamo chiesto un ulteriore convocazione per discutere della questione.
L’Amministrazione ha dichiarato di voler proseguire per la sua strada, della quale si dice convinta, e di non volerci convocare ulteriormente nonostante la contrarietà della quasi totalità delle Organizzazioni Sindacali alla procedura proposta.
Abbiamo dunque ribadito che la procedura proposta dall’Amministrazione, sostenuta da un parere dell’Ufficio Legislativo che confonde sentenze sugli abusi edilizi e stabilizzazione del precariato, non assicura la stabilizzazione per tutti i lavoratori, mentre l’art. 519 della finanziaria 2007, così come interpretato da noi e anche da altre Amministrazioni, prevede una procedura a domanda e conseguente accertamento dei requisiti per l’accesso all’impiego.
Abbiamo dunque concluso che individueremo le forme opportune per opporci alla procedura proposta dall’Amministrazione.
Abbiamo inoltre ricordato all’Amministrazione che vi è un numero esiguo, inferiore a 10, di lavoratori sul territorio nazionale che ha conseguito il diritto alla stabilizzazione, ovvero i tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi cinque anni e per i quali non è stata ancora formulata alcuna ipotesi di soluzione.
La riunione si è conclusa con la firma dell’ipotesi di accordo sul fua 2007.
Roma, 9 gennaio 2008
Per FPCGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone
qualifica professionale A1 AUSILIARIO
qualifica professionale B1 AUSILIARIO E OPERATORE
qualifica professionale B1 CONDUCENTE MEZZI SPECIALI
qualifica professionale B2 AUSILIARIO
qualifica professionale B1 OPERATORE GIUDIZIARIO
qualifica professionale B2 OPERATORE GIUDIZIARIO
qualifica professionale B3 UFFICIALE GIUDIZIARIO
qualifica professionale C1 UFFICIALE GIUDIZIARIO
qualifica professionale B3 CONTABILE
qualifica professionale C1 CONTABILE
qualifica professionale C2 CONTABILE
SERGIO D’ERASMO CI HA LASCIATI
Care compagne e cari compagni,
oggi purtroppo ci ha lasciati Sergio D’Erasmo, ve lo comunichiamo con grandissima tristezza e profondo dolore.
Sergio fa parte di coloro che non potremo mai dimenticare: una persona seria, intelligente, competente, dotato di grande umanità e di grande modestia. È stato un compagno, uno dei nostri, e questo suo esserci ha sempre rafforzato la nostra convinzione di essere dalla parte giusta.
Un vero punto di riferimento per i lavoratori della Corte di Cassazione e, per un breve periodo, per tutti i lavoratori della Giustizia.
Un compagno che ci mancherà tantissimo.
Noi vogliamo esprimere tutta l’affettuosa vicinanza alla famiglia ed a tutti coloro che lo hanno conosciuto, apprezzando, come noi, le sue grandi doti intellettuali e umane.
E sarà sempre nei nostri cuori.
Chiunque vorrà, potrà salutarlo domani, dalle ore 14.00 alle ore 18.30, presso la Camera Mortuaria dell’Ospedale S. Eugenio.
Cari saluti
p. Segreteria FP CGIL Roma e Lazio
Claudio Meloni
Roma, 23 novembre ’09