Convocate le OO.SS. da Persociv

 

 
Roma, 4 maggio 2011

Al Direttore Generale PERSOCIV
D.ssa Enrica Preti

In relazione alla convocazione del 10 maggio relativa al fua 2011 si prega codesta direzione di voler fornire a questa O.S. la bozza di documento che verrà discussa in sede di confronto tra amministrazione e OO.SS. nazionali.

In attesa di urgente sollecito riscontro si inviano distinti saluti.

FP CGIL DIFESA
Noemi Manca

 
 
 

Personale in posizione di comando presso la Corte dei conti!

Roma, 17 gennaio 2006

Ai colleghi delle sedi regionali della Corte dei conti

Cari colleghi,
l’art. 3 del D. L. n. 4 del 10 gennaio 2006 “Misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento della Pubblica Amministrazione, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale serie generale n. 11 dell’11 gennaio 2006 ha finalmente dato una soluzione al problema dell’inquadramento del personale comandato da altre amministrazioni presso la Corte.
Infatti dispone che : “……….il personale non dirigente di ruolo delle amministrazioni dello Stato in posizione di comando o fuori ruolo, ad esclusione degli appartenenti alle Forze armate e alle Forze di Polizia, è trasferito, su domanda da presentarsi entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, nei ruoli delle Amministrazioni dello Stato in cui presta servizio alla data del 30 settembre 2005, nei limiti dei posti disponibili della dotazione organica complessiva, con inquadramento sulla base dell’anzianità di servizio nell’area funzionale e posizione economica corrispondente a quella posseduta, salvo quanto disposto, per il personale non dirigente di ruolo delle amministrazioni dello Stato in posizione di comando o di fuori ruolo presso il Ministero degli affari esteri, dall’articolo 30, comma 2-ter, del D.L.vo 30 marzo 2001, n. 165.
Inoltre: “….. Il personale non immediatamente trasferito per carenza di posti disponibili in organico nelle amministrazioni dove presta servizio, permane nella posizione di comando o fuori ruolo, previo assenso dell’interessato, fino al successivo inquadramento a copertura di posti resisi disponibili in organico, con precedenza rispetto alle procedure concorsuali”.
In considerazione che la Legge Finanziaria 2006 ha dato nuovi e più gravosi compiti al nostro Istituto con questo Decreto oltre a sanare situazioni personali difficili si avrà anche la possibilità di contribuire a ridurre le gravi carenze di organico delle strutture non centrali della Corte.

Il responsabile nazionale CGIL Corte dei conti
Michele Pietrafesa

A proposito di confusione…: Comunicato stampa di Carlo Podda Segretario Generale Funzione Pubblica CGIL

E’ tipico della mentalità autoritaria sorprendersi che gli “altri” non comprendano e condividano tutte le idee che ha, e le conseguenti misure che pensa di adottare, colui che si ritiene il “capo”.

Così il ministro Brunetta giudica confuso il sindacato che non aderisce alle sue proposte.

Poco importa che le misure avanzate da colui che si ritiene evidentemente il capo di 3,5 milioni di lavoratrici e lavoratori siano contestate dall’intero pannello delle Organizzazioni Sindacali che si confrontano (meglio, vorrebbero confrontarsi) con il Governo da CGIL CISL e UIL fino ai COCER delle Forze armate.

Il ministro Brunetta tenta di occultare, a dire il vero con scarsa efficacia e nervosismo crescente, la verità che emerge dalla manovra del Governo.

Le misure proposte per il lavoro pubblico non migliorano in nulla il rapporto tra le pubbliche amministrazioni e i cittadini e le imprese, impoveriscono 3,5 milioni di lavoratori e le loro famiglie, deprimono l’economia e, come persino il Presidente della Regione Lombardia sottolinea, tagliano i servizi e provocano aumenti di spesa per le persone, costringendo a pagare di tasca propria servizi che, uno Stato degno di questo nome, deve garantire come diritto. Mentre, come ogni giorno le cronache giudiziarie dimostrano, affidare al privato i servizi pubblici non crea efficienza e risparmi, ma solo finanziamenti illeciti a funzionari corrotti ed alla cattiva politica.

Il sogno di dividere il lavoro pubblico da quello privato, man mano che la trattativa con Confindustria mostra il suo vero contenuto, svanisce.

Gli Enti Locali e le Regioni stanno scoprendo il reale contenuto di una manovra centralista che scarica su di loro il costo del risanamento, e i tassi di’inflazione proposti, non solo impediscono il rinnovo dei CCNL pubblici, ma impoveriscono 15 milioni di pensionati.

Forse il ministro Brunetta non l’ha ancora capito, ma l’azione del Governo sta mettendo insieme un’ alleanza che, a partire dalla ormai inevitabile mobilitazione di settembre dei lavoratori pubblici, costringerà il Governo a dolorose riflessioni.

Roma, 16 luglio 2008

Accordi

Di seguito i protocolli d’intesa con i quali si prorogano i criteri di erogazione del salario accessorio firmati in ACI nel 2009, in attesa di riuscire a chiudere il CCI 2009.

 

 
 

 
 

Comunicato unitario

A TUTTI I LAVORATORI

Nella giornata di ieri abbiamo sottoscritto l’accordo relativo alla destinazione dei Fondi 2009.

Il raggiungimento dell’accordo è stato molto complicato in quanto la definitiva quantificazione dei Fondi aveva, come ovvia conseguenza, riflessi sul sistema premiante per l’anno 2009.

Tanto si è scritto, spesso a sproposito sulla vicenda in questi giorni.
Crediamo opportuno fare un po’ di chiarezza.

Come si ricorderà, nel luglio scorso, sottoscrivemmo l’accordo sul sistema premiante 2009 e successivamente a settembre il CIE 2006/2009.
Facemmo quella scelta, non senza difficoltà, consapevoli che, pur con una decurtazione delle risorse disponibili, era necessario dare delle risposte ai lavoratori di questo Istituto.
Non abbiamo mai creduto ai facili entusiasmi di coloro i quali sbandieravano ai quattro venti il recupero integrale delle somme sottratte; abbiamo sempre ragionato nel rispetto delle disponibilità comunque certe.
Abbiamo chiaramente motivato, con note a verbale allegate agli accordi, la nostra ferma e decisa contrarietà ai tagli previsti dalla legge 133/2008 e dei pericoli che già allora si profilavano con la legge delega 15/2009, premessa al successivo decreto legislativo 150/2009.
Ne abbiamo fatto oggetto di una lunga serie di iniziative di mobilitazione e nessuno può dubitare della nettezza delle nostre posizioni.
Ciò non toglie che ci siamo fatti carico di contribuire alla costruzione di accordi sindacali che, nella situazione data, comunque provavano a dare risposte soprattutto a quei lavoratori che dai tagli previsti subivano le maggiori penalizzazioni economiche.
Ci abbiamo “messo la faccia” attraverso un confronto serrato e una articolata discussione con i nostri iscritti e con tutto il personale, ricevendone sostanzialmente il mandato a sottoscrivere gli accordi sopracitati.

Non lasciamo a nessuno l’esclusiva del rapporto democratico con i lavoratori.

Non sfuggiamo alle responsabilità ed in effetti una volta che condividiamo un accordo ci sentiamo naturalmente impegnati ad onorarlo; lo diciamo con chiarezza alla RdB che negli ultimi comunicati ci accusa di essere coerenti con le posizioni assunte precedentemente (sic!). In un paese civile ed in un sistema delle relazioni sindacali incentrate sul protagonismo dei lavoratori dovrebbe essere normale! Ci dispiace ma questa è la FP CGIL a Roma come in periferia.
Capiamo che tali modalità sono piuttosto incomprensibili per coloro che non firmano mai, o se firmano immediatamente dopo prendono le distanze da quanto sottoscritto o, peggio, che lo fanno scegliendo di fiore in fiore. Purtroppo per tutte queste anime belle gli accordi sono incontri di volontà spesso diverse e senza non si potrebbero avere le conseguenze positive che derivano da quanto le altre OO.SS. si sono fatte carico responsabilmente di sottoscrivere secondo il mandato ricevuto dai lavoratori…… (cfr. CIE 2006/2009 non firmato da RdB e accordo sulle progressioni verticali e orizzontali del personale firmato anche da RdB)….. Troppo comodo!!

E pretendere il rispetto degli accordi regolarmente sottoscritti dovrebbe essere indiscutibilmente naturale per tutti noi; in caso contrario con quale credibilità ci presenteremo in futuro di fronte ai lavoratori? Certo chi non firma mai o al contrario chi è sempre con la penna in mano non ha di questi problemi.
Non possiamo modificare d’ufficio e con piglio burocratico a Roma accordi quando questi sono stati applicati in Provincia in sede di trattativa di posto di lavoro. Quale “vulnus” si vorrebbe determinare al sistema delle relazioni sindacali ed ai due livelli di contrattazione che a parole tutti sembriamo voler rispettare?
Non crediamo siano cose di poco conto!!

E’ vero, siamo proprio convinti che – pur con tutte le cautele del caso – introdurre degli elementi di differenziazione nell’apporto individuale, laddove ne ricorrano le condizioni, oltre a far emergere se bene applicate realtà che spesso mortifichiamo in nome di un indistinto appiattimento sia la migliore ricetta da opporre alle schizofrenie della Legge Brunetta, dimostrando noi stessi, con modalità condivise, trasparenti e certamente più idonee, di essere in grado di migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi, in sintesi di riformare dall’interno la Pubblica Amministrazione.
In questo riteniamo importante il ruolo di tutte le famiglie professionali e della dirigenza in particolare, alla quale ci sentiamo di chiedere un cambio di passo nel contribuire alla costruzione di un Servizio Pubblico di maggior qualità, di reale sostegno ad un nuovo modello di welfare in linea con le sfide che ci attendono e meno soggetto alle incursioni del ceto politico……!

Per questo riteniamo opportuno che la loro azione contribuisca quotidianamente a creare le condizioni più idonee al raggiungimento degli obiettivi, condividendo, pur nel sacrosanto rispetto dei ruoli, finalità e metodo con tutti i lavoratori, attraverso un percorso trasparente che consenta di misurare le scelte che alla fine vengono operate.
Da questo punto di vista consideriamo in qualche modo sperimentale ciò che è avvenuto nel corso del 2009; ne faremo oggetto di attenta valutazione per superare fin da quest’anno le criticità che si sono presentate.

Era ciò che intendevamo fare quando insieme a CISL e UIL sottoscrivemmo il Memorandum sulla Pubblica Amministrazione e che troppo presto è finito su un “binario morto”.

Le vicende di questi giorni ci impegnano a recuperare quella sfida. Il ritardo che abbiamo accumulato ha creato le condizioni per lasciare campo aperto alle incursioni devastanti che questo Governo – attraverso gli interventi normativi che si sono succeduti negli ultimi anni – ha effettuato con il chiaro intento di smantellare il lavoro pubblico prima ancora di penalizzare i lavoratori pubblici.

Roma, 23 febbraio 2010

IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL INAIL

Roberto Morelli

 
 
 
 

 
 

Circolare del Direttore Generale

 

Trattamento di missione
Modifica delle disposizioni ai sensi dell’art. 6 comma 12 del DL n. 782010 – convertito dalla legge 122-2010 
 

 
 
 

 

Circolare INAIL

 

PROCEDURE DI SVILUPPO ECONOMICO ALL’INTERNO DELLE AREE, DI CUI AL CONTRATTO INTEGRATIVO DI ENTE 2006-2009,
indette con provvedimento adottato dal responsabile della Direzione Centrale Risorse Umane n.307/2010.
 
 


 
 

 
 

Nota unitaria

 
 

Al Presidente dell’INPDAP
Avv. P. Crescimbeni

Al Direttore Generale
Dr. M. Pianese

Al Dirigente Generale Risorse Umane
Dr. V. Caridi

E p/c: Al Dirigente UfficioII
D.C Risorse Umane
Dr. ssa M. Risca

Prendiamo atto della completa chiusura dell’Amministrazione alle fondamentali norme civili e alle corrette relazioni sindacali.
Non siamo sorpresi, viste le premesse, da un simile atteggiamento nonostante, in una precedente missiva, abbiamo avuto ampiamente modo di motivare l’assenza del giorno 14/6/2011 e di dichiararci, contestualmente, disponibili al confronto per il 16/6/2011, solo 2 giorni dopo.
Come è noto, infatti, nella mattinata del 16 è convocata l’assemblea nazionale dei dipendenti Inpdap presso l’auditorium di via Ballarin.
Un’iniziativa che riteniamo utile e indispensabile, segno di democrazia e partecipazione alle vicende che stanno cambiando profondamente il modo di lavorare e il rapporto tra i lavoratori e la Dirigenza in questo Istituto.
In una situazione grave e inedita come questa, lo stato di agitazione si traduce anche in un’assemblea democratica, votata alle idee e al confronto per una sempre migliore qualità della rappresentanza.
Non è mai successo prima d’ora che l’indisponibilità, anche di una sola sigla sindacale, non fosse presa in giusta considerazione, nel rispetto reciproco dei ruoli e del lavoro.
Oggi che addirittura tre sigle confermano la loro assenza per una data, non concordata, l’Amministrazione procede ugualmente con la riunione.
Questo vuol dire, chiaramente che l’Amministrazione non è sensibile ai temi della condivisione e della partecipazione. Ma questa non è una novità, anzi traspare il goffo tentativo di dividere l’unità dello stato d’agitazione.
Ciò però, vuol dire anche che, non c’è sensibilità alla partecipazione e alla democrazia neppure delle sigle sindacali che a quel tavolo si siederanno nonostante tutto. E questo è più grave considerato che si tratta di sindacati che dovrebbero credere nella rappresentanza, e che saranno sottoposti al giudizio dei lavoratori.
Per quanto sopra si rinnova la richiesta di posticipare l’incontro alla data del 16 Giugno facendo rilevare la gravità delle ricadute di una scelta contraria.

CGIL USB CISAL

 
 
 

Arsenale di Taranto

Vi informo che a seguito della grande manifestazione dei lavoratori di Taranto e la sospensione da parte del Direttore dell’Arsenale dei provvedimenti che avrebbero portato al blocco delle lavorazioni, in data 17 aprile c.a. si è tenuto il Consiglio Comunale di Taranto al quale era presente una delegazione R.S.U. e OO.SS. territoriali dell’Arsenale.
Al Consiglio comunale era presente anche il presidente della provincia che con il sindaco si è impegnato ad organizzare nei prossimi giorni con la regione e le OO.SS. un’iniziativa pubblica.
Vi invio in allegato l’ordine del giorno approvato all’unanimita’ dal Consiglio comunale, pervenuto dal nostro rappresentante della delegazione nazionale trattante.

Vi informo inoltre che sul sito di persociv sono state pubblicate le
seguenti circolari:
* 16 aprile 2008 -Personale assunto con rapporto di lavoro a tempo parziale. Trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno. (Art.3, comma 101 della Legge n.244 del 24/12/2007 – Legge Finanziaria 2008);
* 15 aprile 2008 – Fabbisogno buoni pasto 2008 (Enti Periferici);
* 14 aprile 2008- Nuove competenze dovute ai Magistrati Militari dall’01/01/2008 in applicazione del D.P.C.M. 15/05/2006. Nuovo prontuario.

FP CGIL DIFESA 
  Noemi Manca

 
 

Emendamento ritirato dal Governo nella seduta pomeridiana del 19.11 sulla "Difesa Servizi Spa"

 
QUESTO E’ L’EMENDAMENTO CHE E’ STATO RITIRATO DAL GOVERNO NELLA SEDUTA DI OGGI POMERIGGIO IN COMMISSIONE LAVORI PUBBLICI E CHE VERRA’ RIPRESENTATO “FORSE” CON ALTRA FORMULAZIONE O CON ALTRE INIZIATIVE LEGISLATIVE, NELLA COMMISSIONE COMPETENTE (DIFESA).
SI RIPORTA DI SEGUITO QUANTO DICHIARATO DAL SENATORE CHE HA PRESENTATO E POI RITIRATO L’EMENDAMENTO.
 
 

 
 

 

Circolare

 

Proroga dei contratti a tempo determinato presso la CRI – anno2010
 
 

 

COMUNICATO FPCGIL DIFESA 21.12.2010

 

ARSENALI MILITARI MARINA MILITARE
(TARANTO-BRINDISI-AUGUSTA- LA SPEZIA).

 

SIAMO ALLA FINE DELL’ANNO 2010 E LA VERTENZA RELATIVA AGLI ARSENALI MILITARI DELLA MARINA SEMBRA ESSERE TORNATA ALL’ATTENZIONE DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE.
I LAVORATORI CIVILI STANCHI DELLE PROMESSE DEI VARI GOVERNI CHE SI SONO SUCCEDUTI, RIVENDICANO LA DIGNITA’ DEL LAVORO PUBBLICO INDUSTRIALE NEL MINISTERO DELLA DIFESA.
DICHIARAZIONI DI EFFICIENTAMENTO, FORMAZIONE DI COMITATI, COMMISSIONI SPECIFICHE, STUDI E QUANT’ALTRO, SULL’EFFICIENTAMENTO DEGLI ARSENALI MILITARI, FORMAZIONE DEL PERSONALE, PROMESSE DI ASSUNZIONI IN DEROGA, ANNUNCI DI FANTOMASTICI PIANI INDUSTRIALI, RICHIESTE DI INCONTRI CON LA PARTE POLITICA E VERTICI MIITARI, DICHIARAZIONI DI PRINCIPIO SULL’IMPORTANZA DEGLI ARSENALI PER LO STRUMENTO MILITARE:

ORA BASTA.

QUANTE ALTRE STATUE BISOGNA OSCURARE PER RIVENDICARE IL NOSTRO LAVORO!!!!!!!
NELL’AUGURARE CHE QUEST’ANNO SI CONCLUDA CON FATTI E NON PAROLE, CI PREPARIAMO AD ATTIVARE INIZIATIVE DI MOBILITAZIONI TERRITORIALI E NAZIONALI AFFINCHE’ CI VENGA RESA NOTA LA SCELTA POLITICA PER L’ULTIMO BALUARDO DELL’INDUSTRIA PUBBLICA CHE NON SIAMO DISPOSTI A CEDERE ALLA SELVAGGIA PRIVATIZZAZIONE DI UN SERVIZIO CHE DEVE CONTINUARE A GARANTIRE LA FUNZIONE PUBBLICA DEL MINISTERO DELLA DIFESA.

FPCGIL DIFESA
Noemi MANCA


 
« Pagina precedentePagina successiva »
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto