La piattaforma negoziale della Sisac per le convenzioni

 
Si pubblica la piattaforma negoziale della Sisac per il rinnovo delle convenzioni presentata ieri all’incontro del 16 luglio. Il commento su 1 New dalla Sisac
 

NEWS

Rinnovo convenzioni, prima battuta d'arresto per la trattativa degli equivoci

 
COMUNICATO STAMPA DI NICOLA PREITI
Coordinatore nazionale FP CGIL Medici medicina convenzionata

Ecco la prima battuta d’arresto nell’iter del rinnovo delle convenzioni. Bocciata dai Ministeri di Economia e Finanza e dal Ministero del Lavoro/Salute la previsione dell’obbligatorio raddoppio dell’aliquota assicurativa. Era prevedibilissimo, ma previsto solo dalla FP CGIL Medici. Ci eravamo opposti (inascoltati) al raddoppio della contribuzione assicurativa, si passava da 0,36% a 0,72%. Era un bello e gratuito regalo alle assicurazioni, a spese naturalmente del medico e del famoso, e soprattutto fumoso, 4,85%. Era evidentemente una forzatura troppo grossa quella di raddoppiare le aliquote contributive senza alcuna trasparenza e certezza sulle garanzie e sulle modalità assicurative. In molti casi i medici si sarebbero trovati a pagare due volte obbligatoriamente una stessa copertura assicurativa. Non era peraltro chiaro il motivo del coinvolgimento dell’ENPAM e a quale titolo dovesse svolgere un ruolo di intermediazione.
 
Cade così la prima delle contropartite voluta da una parte della categoria per far digerire ai medici la convenzione “a perdere. L’effettivo rinnovo delle convenzioni si fa quindi più incerto, mentre è sicuro che non sarà rapido. Attendiamo le prossime battute d’arresto.

Ricorso CGIL contro Aran e Governo: comunicato stampa di Carlo Podda Segretario Generale FP CGIL Nazionale

Trovo francamente sorprendente che il Segretario Generale della Cisl, Raffaele Bonanni, sia sorpreso del ricorso che la Cgil ha presentato contro Governo e Aran in riferimento alla sottoscrizione dell’accordo relativo al contratto degli enti pubblici non economici, avvenuta all’Aran il 23 Dicembre del 2008 (ricordiamo inoltre che il ricorso è stato presentato il 2 Gennaio 2009, ben prima dell’accordo del 22 gennaio).

Il ricorso è stato intentato nei confronti dell’Aran e del governo, non della Cisl, e, al contrario di quanto afferma Bonanni, non riguarda un problema “sindacale”, ma la mancata applicazione dell’unica legge sulla rappresentanza sindacale esistente in questo paese, condivisa da Cgil Cisl e Uil, e voluta dal prof Massimo D’Antona e dal Ministro Bassanini, che è ben altra cosa. Quel contratto è stato firmato senza che sussistesse la maggioranza del 51% delle rappresentanze sindacali, come prevede la normativa, ed è quindi illegittimo. Che poi le altre parti in causa (tra cui figura naturalmente anche la Cisl) vengano ascoltate dai giudici, è semplicemente una questione procedurale. Sono stati infatti convocati anche i sindacati che come la Cgil non hanno firmato quel contratto.

Mi spiace davvero che il Segretario Generale della Cisl trovi ridicola una legittima azione di tutela da parte del sindacato in presenza di un’evidente violazione della legge. Questa legge tutela oggi la Cgil e coloro che non hanno sottoscritto l’accordo, ma poterebbe tutelare domani chi dovesse trovarsi nelle medesime condizioni, e quindi anche la Cisl.

Continueremo testardamente a riproporre a Cisl e Uil la ricomposizione di un percorso unitario, cosa che d’altronde avviene quotidianamente in tutta la contrattazione di secondo livello e nelle oltre 13000 Rsu disseminate in tutto il paese. Saranno altri ad assumersi la responsabilità di non far fronte a questa richiesta.

Infine relativamente al fatto che non si comprenda la nostra proposta di sottoporre a referendum l’accordo del 22 gennaio, ricordo a Bonanni che quell’accordo riguarda anche i nostri iscritti, e tutti quei lavoratori che non hanno una tessera. È un accordo che incide sulla vita di tutti i lavoratori, e mi sembra paradossale che venga criticata un’iniziativa democratica e partecipativa. Ammenoché non si voglia sostenere che quell’accordo valga solo per i lavoratori iscritti alle organizzazioni che lo hanno sottoscritto.

Roma, 30 Gennaio 2009

Volantino

 

 
FP CGIL MINISTERO AMBIENTE

E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI DIRE NO

Lo scenario aperto dalla crisi economico finanziaria del terzo millennio è allarmante. L’arretramento delle condizioni di vita dei lavoratori è un dato inconfutabile così come la loro costante precarizzazione. Quel che sta accadendo non può essere indorato con pillole di falso ottimismo: al crollo della finanza creativa, dei titoli tossici, della speculazione facile e redditizia seguono migliaia di licenziamenti, il ricorso massiccio alla cassa integrazione, la riduzione drastica dei salari e degli stipendi. Le misure compassionevoli adottate da questo governo e, al contempo, l’attacco congiunto del governo e del padronato al lavoro subordinato ci parlano di un’offensiva contro il mondo del lavoro, combattuta senza esclusione di colpi e sostenuta dalla volontà di intensificare la pressione autoritaria dello Stato e dell’impresa.

Le misure varate in poco meno di un anno, nel quasi assoluto silenzio dei mezzi d’informazione, vanno dalla cancellazione dell’obbligo di notificare preventivamente l’assunzione, al ridimensionamento delle competenze del giudice del lavoro; dall’abrogazione della procedura tesa a impedire la firma delle dimissioni in bianco, alla reintroduzione del lavoro a chiamata, passando per l’ampliamento a dismisura della durata dei contratti a termine, l’abolizione della durata minima del contratto di apprendistato e la riduzione delle tutele in tema di sicurezza sul lavoro.
Sul fronte del salario, il fisco preleva 8 miliardi in più dalle tasche dei lavoratori dipendenti, (l’evasione fiscale da imprese e lavoro autonomo si aggira intorno ai 100 miliardi di euro), si taglia il FUA, si decurtano salario accessorio e trattamento di malattia.

Quanto ai contratti, l’accordo quadro sulla riforma degli assetti contrattuali, sottoscritto dalle accomodanti sigle sindacali CISLUILUGL-CONFSAL in nome “dello sviluppo economico, della crescita occupazionale e dell’aumento della produttività”, ha smantellato il contratto nazionale e gettato in soffitta la contrattazione collettiva.
Il contratto collettivo nazionale avrà l’unica funzione di adeguare i salari non all’inflazione vera, ma a un indice previsionale, l’IPCA (indice dei prezzi al consumo armonizzato in ambito europeo per l’Italia), depurato dagli aumenti dei costi energetici e delle materie prime. In altri termini l’unica cosa che si programma è la discesa costante e continua delle nostre retribuzioni.
Le bugie che governo, giornali, sindacati firmatari ci propinano a piene mani, sostenendo che tale accordo stabilisce un modello contrattuale comune sia per il settore privato sia per quello pubblico, non corrisponde a realtà. L’unico dato valido per entrambi i settori è la durata triennale dei contratti.

Per il resto, sono stati introdotti strumenti peggiorativi nel lavoro pubblico che rappresentano delle vere e proprie gabbie:
* nel settore pubblico l’IPCA, ossia la percentuale di riferimento per gli aumenti contrattuali, è stabilito dal Ministro dell’Economia, mentre per gli altri settori è demandato a un soggetto terzo, non meglio identificato;
* nel settore pubblico l’IPCA sarà applicato esclusivamente alle voci di carattere stipendiale, cioè stipendio base e Indennità Integrativa Speciale, mentre per gli altri settori sarà definito dai soggetti contrattuali con specifici accordi. SONO ESCLUSI: TUTTO IL SALARIO ACCESSORIO (INDENNITA’ DI AMMINISTRAZIONE, PRODUTTIVITA’, STRAORDINARIO), gli ASSEGNI PERSONALI e la R.I.A, queste ultime due voci compongono la retribuzione di base, insieme allo stipendio e all’I.I.S.
Facendo un po’ di conti e considerando che la retribuzione media è costituita per il 70% dalla retribuzione di base e per il restante 30% dalla retribuzione accessoria, con il nuovo modello contrattuale AVREMO UNA PERDITA PARI AL 30% del nuovo valore di incremento previsto. Inoltre, vale la pena ricordare che in passato i rinnovi contrattuali hanno registrato incrementi retributivi dello stipendio tabellare superiori al 6,10% con quote destinate a incrementare le indennità di amministrazione e i fondi per la contrattazione integrativa. L’ultimo accordo del comparto ministeri per il biennio 2008/2009 sottoscritto da CISL/UIL/CONFSAL stabilisce un misero 3,2%;
* nel settore pubblico il recupero degli eventuali scostamenti tra l’inflazione prevista e quella “effettivamente osservata” è previsto alla scadenza del triennio contrattuale, mentre per gli altri settori entro la vigenza di ciascun contratto. In soldoni, l’indice per noi sarà “mantenuto invariato per il triennio di programmazione”;
* nel settore pubblico tale recupero dovrà tenere conto “dei reali andamenti delle retribuzioni di fatto dell’intero settore”. Il che significa che NON LO AVREMO MAI, perché sarà sufficiente dimostrare che le retribuzioni di fatto (rapporto fra spesa per retribuzioni nella P.A. e unità di personale) sono aumentate più dell’indice previsionale, per via di una riduzione di personale o di incrementi sopra la media, come è già successo in passato in alcuni comparti e in settori non contrattualizzati (magistrati, diplomatici, forze armate e polizia, etc.);
* nel settore pubblico gli aumenti contrattuali così come il recupero del differenziale inflattivo dovranno tener conto dei vincoli di finanza pubblica. Stesso discorso per la contrattazione di secondo livello.

Solo sindacati subalterni alla controparte potevano accettare di entrare in una gabbia del genere.

E’ urgente e necessario che i lavoratori si esprimano democraticamente sull’accordo del comparto ministeri e sull’accordo quadro di riforma del modello contrattuale. La ratifica referendaria degli accordi da parte dei lavoratori interessati è indispensabile per garantire la democrazia diretta nei luoghi di lavoro,contro l’arroganza di chi non solo rifiuta di indire il Referendum ma firma i contratti mentre è in corso la consultazione tra i lavoratori .

PARTECIPA ALL’ASSEMBLEA INDETTA IL 6 FEBBRAIO DALLA CGIL DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE ALLE ORE 11 ALL’AUDITORIUM

PARTECIPA AL REFERENDUM potrai votare il 6 il 9 e il 10 FEBBRAIO

PARTECIPA ALLO SCIOPERO GENERALE e MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA IL 13 FEBBARIO

 
 

 

Il Manifesto – Podda: pressioni brutali, Epifani sia garante

di Antonio Sciotto

29 novembre 2009
CONGRESSO CGIL –  E’ polemica tra le due mozioni

La FP partecipa alla Manifestazione nazionale del 16 ottobre promossa dalla FIOM – ODG del Comitato Direttivo FP CGIL

 
Il Comitato Direttivo Nazionale della FP CGIL, riunitosi  a Roma il 6 ottobre 2010 ha approvato all’unanimità un Ordine del Giorno sulla partecipazione della FP CGIL alla manifestazione Nazionale del 16 ottobre 2010 promossa dalla FIOM, che riportiamo di seguito.

LA FP PARTECIPA ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL 16 OTTOBRE PROMOSSA DALLA FIOM

Il Comitato Direttivo della FP CGIL Nazionale, RITIENE DI FONDAMENTALE IMPORTANZA la manifestazione nazionale promossa dalla FIOM CGIL per il giorno 16 ottobre 2010.

Democrazia esigibile nei luoghi di lavoro, rispetto della Costituzione relativamente ai diritti indisponibili, rappresentanze democratiche elette in ogni posto di lavoro in tutti i settori che permettano di misurare la reale rappresentanza sindacale, un lavoro decente, dignitoso e non precario, sono obiettivi condivisibili e condivisi dalla Funzione Pubblica, a partire dalla campagna della categoria per garantire alle lavoratrici ed ai lavoratori pubblici il rinnovo delle rsu cosi’ come previsto dalla legge e dagli accordi, nonché dai rinnovi contrattuali.

Diventa fondamentale l’unione di tutti i lavoratori, per sconfiggere il disegno di Confindustria e del Governo, ovvero la deregulation e il blocco contrattuale, unito al tentativo di scardinare la Carta Costituzionale.

La categoria si impegna a favorire la più ampia e diffusa partecipazioni alla manifestazioni del 16.

Senza contratti, con la logica degli accordi separati, senza un ruolo centrale del mondo del lavoro, nessuna effettiva ripresa economica sarà possibile, e nessuno sviluppo con progresso sarà realizzabile nel nostro Paese.
Per fare questo occorrono proposte di merito che la categoria e la CGIL stanno elaborando e presentando.

La dirompente e drammatica crisi economica e sociale non giustifica gli atti di violenza e di intolleranza che si stanno verificando in questi giorni nei confronti di CISL e UIL, sono inaccettabili e rischiano di offuscare le difficoltà e le problematiche presenti nel mondo del lavoro e si prestano a strumentalizzazioni da parte del governo e di Confindustria.

La manifestazione del 16 ottobre è un momento importante del processo di mobilitazione che avrà come momento culminante la manifestazione della CGIL del 27 di novembre.

Roma, 6 ottobre 2010

 

Sanità: Corsi di Laurea on line: nota del Sottosegretario Gian Paolo Patta

Com’è noto siamo più volte intervenuti per denunciare il proliferare dei corsi di laurea e/o master on-line attivati da Università private, chiedendo un intervento dei soggetti istituzionali in merito.

Pubblichiamo, quindi, la nota con la quale il sottosegretario Patta prende posizione sulla vicenda, sollecitando un’azione di concerto con il Ministero dell’Università affinché tali corsi non trovino riconoscimento.

Roma, 7 dicembre 2006

Lettera unitaria al Ministro Padoa Schioppa

CGIL FP CISL FPS UIL PA

Roma, 5 giugno 2007

Prof. Tommaso Padoa SCHIOPPA
Ministro dell’Economia e delle Finanze

On.le Prof. Arturo PARISI
Ministro della Difesa

On.li Ministri,
ancora una volta, ci rivolgiamo direttamente al Vertice Politico dei dicasteri in indirizzo, per rappresentare lo stato di profondo malessere e grave disagio in cui versano i dipendenti civili della Difesa a seguito del perdurante, incomprensibile, ritardato pagamento delle indennità accessorie relative a particolari prestazioni lavorative (turni,reperibilità, ecc.).
Ad oggi, infatti, pur in presenza di una contrattazione integrativa che stabilisce la validità ultrattiva dell’accordo in materia siglato nel 2006, risulta che non sono state ancora accreditate le somme spettanti ai lavoratori per prestazioni già rese negli anni 2006 e 2007. Quest’ anno però, ad aggravare la già insostenibile situazione, giunge la notizia che il dicastero dell’Economia intenderebbe autorizzare la variazione di bilancio non per l’intero ammontare delle risorse destinate al F.U.A.-2007, ma solo in misura ridotta corrispondente alle mensilità maturate.
CGIL CISL UIL rilevano che, se alle tante e ben note problematiche che investono i dipendenti civili della Difesa, devono ulteriormente aggiungersi difficoltà relative alla corresponsione di emolumenti accessori corrispondenti a prestazioni già rese, ben si giustifica lo stato di agitazione già da tempo proclamato e la conseguente manifestazione nazionale prevista per il giorno 15 giugno p.v..
Ancora una volta, registriamo con indignazione, che al grande senso di responsabilità dimostrato dai dipendenti Difesa, non è minimamente corrisposta altrettanta adeguata sensibilità da parte di chi, nella compagine governativa si era impegnato per garantire i pagamenti in tempi ragionevoli.
Per quanto sopra, le scriventi OO.SS. sollecitano il più tempestivo e risolutorio intervento in sede politica al fine di evitare anche un prevedibile contenzioso con aggravio di spese per interessi legali dovuto al ritardato pagamento di somme relative a crediti da lavoro certi ed esigibili.
In assenza di positivi riscontri in tempi brevi, CGIL CISL UIL, oltre alle azioni di mobilitazioni già programmate valuteranno l’opportunità di altre iniziative sindacali, non escludendo l’interruzione delle prestazioni lavorative in argomento, con particolare riferimento alle turnazioni che garantiscono la sorveglianza dei comprensori, il funzionamento delle centrali elettriche e tutte quelle attività che, sino ad oggi, hanno pienamente assicurato il supporto e la necessaria assistenza alla nostra Forza Armata.
Distinti saluti.

CGIL FP  CISL FPS     UIL PA
MANCA    CAFFARATA  COLOMBI

Incontro con il Governo per Rinnovo Contratti pubblici: Nota di Carlo Podda Segretario generale Fp Cgil

Si è svolto nella serata dell’8 gennaio il previsto incontro con il Governo avente per argomento il rinnovo dei CCNL 2006/2007 ancora giacenti all’ARAN e quelli 2008/2009 per i quali la legge finanziaria non prevede stanziamenti oltre a quelli utili per l’indennità di vacanza contrattuale.

Al termine dell’incontro il Governo ha emesso il comunicato che pubblichiamo di seguito nel quale, per quanto ci riguarda, si assumono tre distinti impegni. Il primo riguarda lo svolgimento di tutti gli atti di pertinenza del Governo necessari alla conclusione del negoziato per il biennio 2006/2007 per Agenzie Fiscali, AALL, Sanità.

Il secondo consiste nell’avvio di un negoziato con il Governo stesso che, in raccordo con il tavolo generale, affronti il tema di una sperimentazione di un nuovo modello contrattuale triennale e delle conseguenti necessarie modifiche legislative.

Il terzo infine attiene all’avvio immediato delle trattative all’ARAN per il rinnovo del biennio 2008/2009, con duplice assicurazione della relativa copertura finanziaria e della decorrenza a partire dal 1.1.2008.

Si tratta di un documento particolarmente impegnativo per il Governo e che contiene in sé alcune implicazioni che ci pare opportuno sottolineare.

– La prima: il Governo rendendo distinto e separato nelle sedi e nei tempi, il negoziato sul modello contrattuale e quello sui rinnovi veri e propri, ammette implicitamente la complessità e l’inevitabile lunghezza dei tempi di un accordo che, quant’anche raggiunto, richiederà un passaggio parlamentare la cui durata non è prevedibile. Se il rinnovo del CCNL fosse stato temporalmente consegnato all’eventuale accordo sul modello, sarebbe emersa con ogni evidenza la volontà di rinviare i rinnovi a scadenze lontanissime.

– La seconda: il Governo pone fine, non sappiamo quanto consapevolmente, a quella stagione nella quale la trattativa all’ARAN si svolgeva avendo sostanzialmente predeterminato il valore economico del rinnovo contrattuale nella legge finanziaria. Ciò comporterà una maggiore autonomia delle OO.SS. nell’elaborazione della piattaforma alla luce di una duplice responsabilità. Si tratterà infatti di costruire una proposta che tenga conto della necessità di affrontare la questione salariale ponendosi l’obiettivo non più di difendere “il potere d’acquisto, ma di accrescerlo, ed allo stesso tempo, di far si che tale proposta abbia caratteristiche di credibilità, dal punto di vista delle argomentazioni che la sostengono, da rendere possibile l’individuazione di un punto di caduta, la cui distanza dalla richiesta confermi la serietà e l’affidabilità del sindacato confederale agli occhi di quelli che rappresentiamo. 

– La terza: sono state sconfitte, anche se, è bene saperlo, non definitivamente quelle intenzioni di parte del Governo che spingevano alla decontrattualizzare il rapporto di lavoro, riportando il negoziato contrattuale e sul modello in una unica sede politica, azzerando cioè l’ARAN e con essa la privatizzazione del rapporto di lavoro.

Quanto contenuto nel comunicato è atteso ora alla prova della concreta attuazione da parte del Governo.
 
Rimane in ogni caso indispensabile procedere alla messa in atto, per quanto riguarda il biennio 2006/2007, delle azioni di mobilitazione delle quali abbiamo discusso all’ultimo comitato direttivo della Fp Cgil.

Inoltre, abbiamo unitariamente richiesto un incontro per la prossima settimana ai Presidenti dei Comitati di settore dei comparti AA.LL. e Sanità, allo scopo di affrontare e rimuovere gli ostacoli “politici” che si frappongono alla conclusione del negoziato.

Il Segretario Generale FP CGIL Carlo Podda

Roma, 10 gennaio 2008
 


Comunicato del Governo

Il Presidente del Consiglio, il Ministro dell’Economia e delle Finanze e il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica amministrazione hanno incontrato i segretari generali delle organizzazioni sindacali CGIL CISL UIL in data 8 gennaio 2008 per esaminare la situazione dei rinnovi contrattuali dei bienni 2006/07 e 2008/09.

E’ stato assicurato da parte del Governo una immediata verifica della possibilità che i dipendenti del comparto scuola abbiano l’erogazione degli aumenti e degli arretrati previsti dall’intesa sul CCNL 2006/07 entro il mese di gennaio. All’esito di tale verifica si conferma che il Governo farà il possibile affinché tale erogazione avvenga entro gennaio e comunque garantisce che essa avverrà non oltre il mese di febbraio.

Il Governo si è impegnato a compiere tutti gli atti di propria competenza per l’immediato avvio delle trattative del biennio 2006/07 dei comparti Università, Ricerca, Afam; nonché gli adempimenti dei quali è responsabile per assicurare una sollecita conclusione del negoziato per i CCNL 2006/07 dei comparti Agenzie fiscali, Regioni – Enti Locali, e Sanità.

Il Governo inoltre definirà entro i prossimi 10 giorni una proposta di sperimentazione di un nuovo modello contrattuale triennale e delle conseguenti e necessarie modifiche legislative.

Per ciò che attiene infine, il biennio 2008/09 il Governo ha concordato con le OO.SS. l’immediata apertura delle trattative all’Aran alla quale il Governo stesso invierà le direttive necessarie.

I criteri della direttiva verranno definiti in un apposito incontro con le parti.

A definizione delle intese contrattuali il Governo provvederà alla relativa copertura finanziaria garantendo in ogni caso la decorrenza dal 1 gennaio 2008.

 
Roma, 9 gennaio 2008

Parte la consultazione…

 
I Coordinamenti nazionali Cgil Fp, Cisl Fps e Uil Pa del Ministero dell’Interno, in previsione della definizione del contratto integrativo per il quadriennio 2006 – 2009, ed in attuazione del C.C.N.L. del comparto ministeri, hanno elaborato una ipotesi di piattaforma contrattuale, che alleghiamo.
Si tratta di una proposta complessa ed articolata in quanto il contratto di lavoro di comparto, sottoscritto il 14 settembre 2007, ha introdotto innovazioni radicali soprattutto per ciò che concerne il nuovo ordinamento del personale ministeriale.
Desideriamo richiamare l’attenzione sulla pregiudiziale che abbiamo rappresentato nella premessa della ipotesi di piattaforma, ossia la necessità, ormai diventata ineludibile, che (citiamo testualmente): “il finanziamento aggiuntivo del Fondo unico di amministrazione dovrà avvenire ogni anno ed a tal fine occorrerà approvare una norma che preveda, in via strutturale, una percentuale delle risorse finanziarie risparmiate con l’attività quotidiana istituzionale del Ministero dell’Interno vada ad alimentare il F.U.A.”.
Vista la complessità della proposta e la conseguente necessità di attivare un capillare dibattito con i lavoratori, invitiamo le nostre strutture ad avviare unitariamente la consultazione in tutti i posti di lavoro, che dovrà concludersi entro e non oltre il prossimo 28 maggio. A tal fine eventuali proposte emendative potranno pervenire entro le ore 13.00 di giovedì 29 maggio.
Gli scriventi Coordinamenti nazionali si riuniranno venerdì 30 maggio per verificare l’esito della consultazione, nonché per esaminare gli eventuali emendamenti. Gli stessi, lo diciamo sin d’ora, dovranno riguardare situazioni di carattere generale e non individuale. Successivamente, in caso di esito positivo, trasmetteremo la piattaforma al Ministro dell’Interno per l’avvio delle trattative.
Grazie a tutti, e buon lavoro.

         CGIL                    CISL                      UIL
Fabrizio SPINETTI    Paolo BONOMO    Enzo CANDALINO

 
 

Comunicato Stampa

 
SICUREZZA
“INTESA LA RUSSA – MARONI: 2.500 SOLDATI NELLE STRADE CON POLIZIA E CARABINIERI
… E 25.000 OPERATORI DELLA POLIZIA
RESTANO NEGLI UFFICI”

 
 

SANITA' ABRUZZO – ANGELINI: i lavoratori della clinica "VILLA PINI" da 12 mesi senza stipendio. INTERVENGA SUBITO LA REGIONE ABRUZZO. Comunicato stampa di Fabrizio Fratini Segretario Nazionale Fp Cgil e Carmine Ranieri Segretario Generale Fp Cgil Abruzzo

L’arresto di Vincenzo Angelini per bancarotta fraudolenta conferma quanto da tempo sostenuto dalla Fp-Cgil: il tentativo, in atto in molte parti del paese, di demolire il servizio sanitario pubblico attraverso la violazione delle regole (dei contratti di lavoro, delle procedure di accreditamento, delle convenzioni, degli appalti), scaricando sugli operatori e sui cittadini le nefaste conseguenze di tutto ciò.

Sosteniamo da sempre che il ruolo del servizio pubblico in campo sanitario, in termini di programmazione, gestione, erogazione dei servizi è fondamentale e di garanzia per il livello qualitativo e quantitativo dei servizi offerti, e delle condizioni in cui gli operatori sanitari prestano la loro attività professionale.

La Fp-Cgil continua a denunciare e combattere i fenomeni corruttivi e concussivi in sanità ed è, nel caso specifico, al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori di “Villa Pini” e dei cittadini abruzzesi; i primi senza stipendio da 12 mesi, i secondi senza servizi e prestazioni.

Come sempre faremo di tutto per ridare ruolo e funzioni al servizio sanitario, dignità ai professionisti che vi operano, per ripristinare la legalità, e per garantire ai dipendenti il recupero del salario maturato e una prospettiva per il futuro. .

Diventa fondamentale a questo punto, che la Regione Abruzzo si occupi immediatamente delle “macerie” che questa vicenda lascia sul campo:

– conseguenze negative sui livelle essenziali di assistenza per i cittadini abruzzesi;
– perdita di 1.500 posti di lavoro altamente professionalizzati.

Roma, 28 Aprile 2010

« Pagina precedentePagina successiva »
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto