Continua la mobilitazione per il rinnovo del CCNL settore funebri e cimiteriali

FP CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI

E’ passata ormai una settimana dalla conclusione della mobilitazione che i lavoratori del settore funerario hanno portato avanti attraverso l’astensione collettiva dello straordinario, in tutte le aziende pubbliche del Paese.
La nostra è stata e sarà anche nel proseguo una sacrosanta battaglia per il rinnovo del CCNL scaduto da troppo tempo.
La mobilitazione collettiva attraverso il blocco del lavoro straordinario ha segnato, anche in considerazione del tempo che passa, un momento di rottura ancora più profondo tra i lavoratori e le aziende dove, queste ultime, sono sempre più incuranti delle ragioni delle esigenze dei lavoratori rappresentate dalle OO.SS. al tavolo del rinnovo contrattuale.
La delegazione di Federutility, dopo lo sciopero nazionale di categoria e il blocco del lavoro straordinario, nel tentativo di raffreddamento dello scorso 6 luglio ha manifestato con chiarezza la necessità concreta di far revocare il blocco dello straordinario ma, con altrettanta chiarezza di non chiudere positivamente il CCNL economico e normativo.
Tutto ciò conferma e rende esplicito quelle le condizioni che oramai Federutility vuole nel nuovo CCNL: ridurre la struttura del Contratto Nazionale demandando molto alla contrattazione aziendale (con la speranza di avere poi noi la forza in azienda per ottenere qualcosa ); circoscrivere l’impianto dei diritti dei lavoratori neoassunti attraverso forme precarie di assunzione; scardinare l’ampia e legittima rappresentanza dei lavoratori e del Sindacato attraverso il forte aumento di lavoratori precari e poco propensi a farsi rappresentare.
E’ chiaro che l’atteggiamento di Federutility non ha tenuto conto della determinazione dei lavoratori nel voler chiudere, e rapidamente, la vertenza per il rinnovo del Contratto nazionale.
La Controparte non può contrapporre alla chiusura del CCNL funebri e cimiteriali, vale a dire servizi che riguardano le collettività e nello specifico le persone, le ragioni che interessano altri rinnovi contrattuali in settori prettamente industriali e finanziari.
Inoltre per quanto riguarda la parte economica, sempre nella riunione del 6 luglio u.s., da parte di Federutility non si è avuto nessun chiarimento rispetto le quantità e le scadenze.
Pertanto non ci rimane che continuare ad oltranza la decisa azione di mobilitazione, per rimuovere le chiusure politiche poste al tavolo dalla Controparte.
Nel frattempo, su richiesta delle Segreterie Nazionali, il prossimo 2 agosto vi sarà un incontro con la presidenza di Federutility per capire se c’è la volontà reale di chiudere e in maniera rapida il CCNL.
In questa fase le Segreterie Nazionali, come preannunciato precedentemente, prevedono un ampio mantenimento del programma di iniziative, articolate in più fasi, anche per non lasciare “scoperto” il periodo di moratoria estiva: 
– Attivazione di presidi dei lavoratori per spiegare ai cittadini le ragioni della vertenza.
E’ importante far comprendere che i motivi della mobilitazione non sono di natura corporativa ma includono anche la vera necessità di riqualificare il servizio. 
– Lavorare con maggiore attenzione nel rispetto dell’applicazione delle norme contrattuali e di legge, particolarmente per quanto attiene le condizioni, le norme di sicurezza e dell’igiene sul lavoro.
Inoltre per il prossimo mese di settembre è previsto un ulteriore sciopero nazionale.
In sintesi dobbiamo trovare tutta la forza per rimuovere i blocchi posti da Federutility, che persegue con ostinazione l’idea di frantumare la soglia minima dei diritti contrattuali.
Peraltro la Controparte sembra aver dimenticato il ruolo e l’importanza di queste aziende che devono calmierare un mercato selvaggio e poco trasparente. Perseguire pervicacemente politiche d’abbattimento del costo del lavoro e di riduzione di diritti dei lavoratori appare come l’atteggiamento di chi guarda il dito e non la luna.
Il Contratto è un nostro diritto, ed è un diritto d’ogni comunità avere dei servizi qualificati da parte della propria amministrazione comunale nel momento del bisogno.
La professionalità e l’efficienza del nostro lavoro non possono essere tramutate in approssimazione ed improvvisazione, vale a dire nelle logiche peggiori delle aziende cosiddette di ventura che operano nelle piaghe nere che tutti noi conosciamo.

Roma 21 luglio 2006

LE SEGRETERIE NAZIONALI
FP CGIL Tamburini – Cenciotti
FIT CISL Curcio
UILTRASPORTI Tarlazzi
 

In ricordo di Lino Babicola

FPCGIL   CISL-FPS   UILPA
Coordinamenti Nazionali
MINISTERO DEL LAVORO

IN RICORDO DI LINO BABICOLA

Capita raramente che le Organizzazioni Sindacali unitariamente, in occasione della dipartita di un collega, formalizzino un pensiero di affettuoso ricordo e di sentito ringraziamento.
Per Lino Babicola è molto diverso, non solo per quello che ha rappresentato in materia di informatica, ma perché nel corso degli anni, nonostante i meriti acquisiti sul campo – come tanti altri dipendenti del Ministero del Lavoro – non ha avuto il formale riconoscimento di un operato utilizzato in tutte le Strutture centrali e periferiche della nostra Amministrazione.
Il 2 giugno scorso Lino Babicola, è venuto a mancare, un carissimo collega appassionato di informatica che, con coraggio e determinazione – sfidando apparati e mentalità di retroguardia conformista – ha immaginato e formalizzato una metodologia di lavoro assai evoluta e di una efficacia ragguardevole.
Nei primi anni ’90, Lino ha saputo interpretare – con due software entrati ormai nella storia del collocamento: il C/iscr ed il Presel – i servizi operativi e di incontro tra domanda ed offerta di lavoro di cui, le Sezioni Circoscrizionali per l’Impiego di allora, necessitavano per svolgere il loro nuovo ruolo all’interno di un mercato del lavoro in rapida trasformazione.
Subito dopo ha saputo inventare – con il GLPers ed il GLSoft – il sistema di gestione informatizzata del personale, ancora oggi utilizzato in tutti gli Uffici.
Chi ha avuto modo di lavorare con LINO o di usare i suoi programmi, non ha potuto fare a meno di apprezzarne le grandi capacità di esperto analista, programmatore e formatore. Assolutamente preparato, Lino è stato tra coloro che si sono distinti nello sviluppo dei processi di innovazione informatica del nostro Ministero, con particolare grinta e tenacia.
Rimane la mestizia perché, come spesso accade agli umili servitori ed a coloro che credono nella gratuità del proprio lavoro, non ha potuto assaporare le soddisfazione di una progressione professionale.
Sicuramente per la famiglia che perde un grande affetto, queste scarne righe saranno di poco conforto, noi comunque vogliamo ricordare un apprezzato collega, un esperto lavoratore che lascia una traccia indelebile nella quotidianità del nostro lavoro.
Al carissimo LINO un sentito e doveroso ringraziamento per la preziosa e singolare eredità che ha lasciato come dipendente del Ministero del Lavoro ed ai suoi congiunti un affettuoso abbraccio da parte di tutti i colleghi, nel ricordo della sua umanità e professionalità, certi che il suo nome resterà indissolubilmente legato alla storia dell’informatizzazione della nostra Amministrazione.

Roma, 7 Giugno 2006

FPCGIL Giuseppe Palumbo
FPCISL Immacolata Dui
UILPA Palmina D’Onofrio 
 
 

Comunicato Unitario- Proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale negli uffici del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del territorio nazionale

FPCGIL   CISL-FPS   UILPA
Coordinamenti Nazionali
MINISTERO DEL LAVORO

 
Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, On. Roberto Maroni
Al Segretario Generale, Ing. Sergio Stabilini
Al Direttore Generale AA. GG. e Personale, Dr. Massimo Pianese

 
La finanziaria 2006 ha perfezionato il sottile disegno durato per l’intera legislatura, mirante allo smantellamento della pubblica amministrazione con l’ultimo ignobile regalo preconfezionando condizioni di assoluta inagibilità operativa.
I provvedimenti assunti, come più volte abbiamo rimarcato, minano alla radice il lavoro pubblico e annullano di fatto quelle garanzie – per l’utente cittadino – che sono proprie del ruolo di uno stato moderno ed efficacemente organizzato.
Anche la riforma sull’attività di vigilanza, realizzata con il decreto legislativo 124/04, è stata resa inutile e improduttiva per l’assoluta mancanza delle risorse necessarie, nonostante la disponibilità e l’impegno del personale ispettivo.
E’ noto che l’attività ispettiva viene svolta principalmente all’esterno con la presenza dell’ispettore (rappresentante dello stato) sul territorio, dove svolge la funzione delicatissima di terzo autorevole super partes tra i lavoratori e le aziende.
E’ noto dicevamo, ed è quindi di gravità inaudita, che nell’ultima finanziaria siano state totalmente abolite le indennità di missione, le stesse che permetterebbero lo svolgimento di questa attività. Sono di tutta evidenza le difficoltà precostituite e quindi gli uffici non sono più in condizione di poter operare.
Viceversa, nella programmazione annuale, agli ispettori viene richiesto un incremento del 20% delle ispezioni da effettuare, rispetto a quelle svolte nell’anno precedente.
Ad aggravare ulteriormente la situazione, altra nefasta conseguenza della finanziaria, è il notevole taglio sui capitoli relativi alle spese correnti: gli uffici non avranno nemmeno i soldi per l’acquisto delle buste per poter procedere alle notifiche alle aziende visitate, alle quali è stato contestato un illecito. Questo solo per fare un piccolo esempio.
Detto ciò, il quadro della situazione è che il Ministero non è più in grado di svolgere la sua funzione istituzionale.
A questo punto ci chiediamo quale è il senso di procedere alle assunzioni degli 870 ispettori (dei quali siamo ben consapevoli della necessità) se poi si tengono chiusi in un ufficio a scaldare la sedia………… se la trovano!
A questo punto ci chiediamo dove sono finiti i progetti, se mai sono stati fatti, di riorganizzazione degli uffici e del personale, anche in considerazione delle avvenute riqualificazioni.
A questo punto ci chiediamo quando saranno firmati i contratti degli accertatori del lavoro, degli esperti informatici, dei coadiutori e degli addetti recentemente riqualificati.
A tutt’oggi non si hanno notizie sull’attivazione del percorso da B1 a B2 e non vogliamo infierire commentando il lavoro “egregio” finora svolto dalla commissione.
Intanto i lavoratori si sono attivati in tutte le sedi con forme di mobilitazione, perché sono gli unici che ancora credono nel valore del proprio lavoro, a volerlo svolgere con dignità e a rendersi conto della gravità della situazione.
E continueremo così, reagendo all’assordante silenzio del Ministro e dei vertici dell’Amministrazione, con la proclamazione dello stato di agitazione su tutto il territorio in previsione di una manifestazione nazionale da tenersi entro il mese di marzo 2006.

 
Roma, 31.1.2006

FPCGIL Giuseppe Palumbo
FPCISL Immacolata Dui
UILPA Fabrizio Di Lalla 

Sottoscritto il CCNI

Roma, 3 agosto 2007

Ieri 2 agosto 2007, presso l’Agenzia del Territorio, abbiamo sottoscritto il primo contratto collettivo nazionale integrativo.

I punti fondamentali sono:
1. relazioni sindacali, soprattutto per quanto riguarda le materie di competenza delle Direzioni Regionali;
2. ordinamento professionale; entro 60 giorni dalla sottoscrizione del presente CCNI, si formerà una commissione paritetica per l’attribuzione dei nuovi profili. Inoltre abbiamo incluso l’accordo stralcio del 1 agosto 2006 riguardante il passaggio di fasce economiche e abbiamo indicato le modalità del passaggio di area;
3. l’individuazione degli incarichi di responsabilità e le relative retribuzioni. Nel merito saranno azzerati tutti gli incarichi esistenti e saranno messi ad interpello evitando scelte unilaterali dei Dirigenti;
4. la definizione del sistema di incentivazione con date precise per la costituzione del fondo e relativa ripartizione.
5. la mobilità nazionale ed un impegno congiunto a risolvere i distacchi in essere.

La valutazione nel suo complesso è positiva soprattutto in relazione alla prossima sottoscrizione del CCNL, nel quale chiederemo, ancora una volta, la stabilizzazione del premio di professionalità, ormai diventato una voce fissa e ricorrente.
Inoltre, nel rispetto del memorandum, abbiamo evidenziato il riconoscimento del contributo individuale, sia professionale che qualitativo, nel raggiungimento degli obiettivi.

Coordinatore Nazionale
Agenzia del Territorio
Carmine Di Leo
 
Per la FP CGIL Nazionale
Comparto Agenzie Fiscali
Giovanni Serio

 


FPSRUP anno 2007 – premio di professionalità

 
Ieri 19 marzo 2008 siamo stati convocati, presso l’Agenzia del Territorio, per discutere sulla costituzione del FPSRUP per l’anno 2007 e sull’erogazione dell’anticipo del premio di professionalità a seguito del raggiungimento degli obiettivi incentivanti.
Il fondo è stato precostituito nel seguente modo:
1. € 14.170.000, pari al 70% della quota incentivante, messa a disposizione immediatamente dal MEF, in attesa della verifica degli obiettivi del 2007. L’intera quota sarà pari a € 20.450.000;
2. € 8.700.000 circa, pari alla quota variabile del FPSRUP;
3. € 14.200.000, quale quota fissa del FPSRUP;
a queste quote saranno aggiunte le quote fisse e variabili che derivano dall’applicazione del nuovo CCNL e la quota che deriva dal comma 165.

Successivamente alla precostituzione del fondo abbiamo siglato, usando solo le somme variabili del FPSRUP ( punti 1 e 2) per un totale di € 21.000.000, l’anticipo del premio di professionalità per l’anno 2007. L’anticipo è pari a circa il 70% del premio erogato nel 2006 (l’importo corrispondente sarà di € 2.100 pro-capite, F3 della seconda area). La somma sarà erogata nel mese di maggio.
Con riferimento al pagamento dell’ex art. 85 relativo agli anni 2004 e 2005, per gli uffici che ancora non hanno riscosso, l’Amministrazione si è impegnata a chiudere l’istruttoria entro il 7 di aprile.
Sull’organizzazione degli uffici provinciali e sulle posizioni organizzative e incarichi di responsabilità, l’Amministrazione ci ha fornito la proposta relativa ai criteri per l’attribuzione degli stessi e abbiamo aggiornato la riunione al 27 marzo. 
Roma, 20 marzo 2008

p. la Funzione Pubblica
Agenzie Fiscali
Giovanni Serio
 
Il Coordinatore Nazionale
Agenzia del Territorio
Carmine Di Leo


 
 

Richiesta urgente di chiarimenti

 

 
Procedura di passaggio dall’area B all’area C – effetti della sentenza del TAR Emilia Romagna

 
 

 

Comunicato della delegazione nazionale trattante

 

 
Di seguito un comunicato della delegazione nazionale trattante del Ministero Infrastrutture e Trasporti che si è riunita il 15 dicembre.

Vi alleghiamo l’ultimo testo sui nuovi profili professionali sul quale è già stato fissato un ulteriore incontro per il 18 dicembre prossimo.

Roma, 16 dicembre 2009
 
 
FP CGIL NAZIONALE
Francesca De Rugeriis


 

 
La delegazione Nazionale Trattante Fp CGIL del Ministero Infrastrutture e Trasporti si è riunita per discutere dei nuovi profili professionali e dei rilievi del Ministero dell’Economia e del Dipartimento della Funzione Pubblica all’Ipotesi di accordo FUA 2008 dell’ex Infrastrutture.

Alla riunione ha partecipato il Segretario Nazionale Antonio Crispi con il quale abbiamo fatto il punto sulla situazione politico sindacale del momento.
Siamo in presenza di una situazione difficile, complicata sia per i rapporti con il Governo che per quelli con CISL e UIL. Veniamo da uno sciopero dell’11 dicembre con il quale la CGIL ha portato in piazza migliaia di lavoratori dopo aver tentato fino alla fine di riunire tutto il mondo sindacale contro una politica, messa in atto contro il lavoro pubblico dal Governo Berlusconi, che riteniamo profondamente sbagliata e pericolosa.
L’accordo separato sul nuovo sistema contrattuale e le mancate risorse per il rinnovo contrattuale del Pubblico Impiego impongono una contrapposizione netta di tutti i lavoratori a difesa dei servizi e del lavoro pubblico.
Nel corso della riunione abbiamo dato il benvenuto in delegazione al compagno Bruno Puppo che è stato indicato dalla segreteria regionale del Lazio in sostituzione del compagno Massimo Bassani che ringraziamo per il contributo dato in questi anni alla delegazione.

Venendo al merito dei punti posti all’ordine del giorno e per quel che riguarda il nuovo sistema di classificazione e i nuovi profili professionali abbiamo ripercorso il lavoro che da circa tre mesi abbiamo fatto sul tavolo tecnico.
Il testo, che vi alleghiamo, discusso nell’ultimo incontro e che ha già avuto un informale accoglimento dall’Aran, recepisce complessivamente le linee che come fpcgil avevamo indicato e che, con convinzione, abbiamo sostenuto durante i lavori.
Auspichiamo si possa arrivare ad una conclusione dei lavori entro la fine del 2009. A tal proposito, ribadiamo la necessità di arrivare alla definizione dei profili e ad un accordo,condiviso con tutte le altre OO.SS.,in tempi strettissimi, in quanto, propedeutico all’applicazione di tutti gli altri istituti contrattuali che riguardano il nuovo sistema di classificazione.
Tutti i passaggi economici e giuridici (nelle aree e tra le aree) non potranno essere applicati, nonostante l’accantonamento delle risorse del FUA, se prima non avremo applicato i nuovi profili.
Ribadiamo con ferma convinzione che l’applicazione del nuovo sistema dovrà dare risposte, in via prioritaria, a tutti quei colleghi che non hanno avuto progressioni con il precedente CCNI.
E’ sempre stato per noi prioritario dare risposte a tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’area A che non hanno avuto avanzamenti di carriera, tutelando in particolare coloro che già svolgono mansioni superiori.
Anche per questo riteniamo indispensabile concludere ed applicare quanto prima il nuovo sistema di classificazione così come previsto dal CCNL 2007/09.

Per quanto riguarda il secondo punto all’ordine del giorno, abbiamo analizzato attentamente i rilievi pervenuti sul FUA 2008 dell’ex Infrastrutture. Consideriamo i rilievi stessi un attacco politico all’applicazione del nostro CCNI ancora in vigore.

Riteniamo che per il personale dell’ex RID dovrà essere concluso l’inquadramento economico nel più breve tempo possibile nel rispetto della norma di soppressione dell’Ente che ricordiamo prevede il ” mantenimento dello stato giuridico ed economico in godimento” applicando, quindi, con
correttezza e responsabilità tale norma, così come avvenuto per il personale dirigente dell’ex RID.
Ci impegneremo, nella riunione convocata per il 18 dicembre, per trovare una soluzione condivisa con le altre OO.SS. che metta fine ad una vertenza così difficile che dura ormai da tre anni e che ha causato danni economici al personale e difficoltà nei servizi erogati.

Nel merito dei rilievi si ritiene che l’Amministrazione debba contrastare con forza tutte le osservazioni poste all’accordo.
In particolare:
ci aspettiamo una informazione puntuale e dettagliata sulla costituzione del Fondo che non lasci spazi ad errori o interpretazioni dubbie.

Riteniamo che l’art. 10 comma 4 del CCNL 2007/09 confermi la possibilità di concludere tutti i percorsi di riqualificazione già avviati e per i quali tutte le procedure sono state concluse nel rispetto del CCNI del 2001.

Le osservazioni poste sulle nuove progressioni all’interno delle aree non mettono in discussione la possibilità di utilizzare le risorse del Fondo in oggetto, ma, se mai, pongono una riflessione sulla decorrenza di tali progressioni.
Rimane per noi la necessità di destinare quindi, tali risorse alle progressioni economiche da applicare non appena sarà in vigore il nuovo sistema di classificazione.

Per quanto riguarda l’applicazione dell’art. 36 (passaggi verticali dalla prima alla seconda area) ribadiamo la nostra ferma convinzione che dovrà essere applicato, nel rispetto delle norme, non appena siglato il nuovo CCNI di ministero.

Infine, a conclusione del processo di inquadramento del personale dell’ex RID, sempre nel rispetto delle norme di soppressione dell’Ente e dei diritti contrattuali e normativi dei lavoratori, a tale personale sarà applicato il CCNI di ministero con il relativo salario accessorio.

Vi informiamo che da qualche giorno è attivo un indirizzo di posta di Ministero della fpcgil al quale potete scrivere. L’indirizzo è il seguente: ooss.cgil@mit.gov.it

Era questa una richiesta che da tempo avevamo fatto all’Amministrazione e che ci consentirà di poter fornire maggiori informazioni a tutte le lavoratrici ed i lavoratori con il massimo coinvolgimento possibile.

Roma. 16 dicembre 2009 .

 
Per la delegazione nazionale FPCGL
Ministero Infrastrutture e Trasporti

Francesca De Rugeriis

 
 

 

FVG: L'Agenzia delle Entrate fa cassa tagliando lo stipendio ai dipendenti invalidi

Giunge notizia che l’Agenzia delle Entrate sta tagliando lo stipendio dei suoi dipendenti con invalidità superiore al 50% quando si assentano per cure connesse alle loro patologie invalidanti.
Una breve premessa: esiste una norma, la legge 118/1971, poi integrata dal D.lgs. 509/1988, che riconosce ai lavoratori mutilati ed invalidi, con riduzione della capacità lavorativa maggiore del 50%, trenta giorni di congedo straordinario ai fini, appunto, della cura, certificata e dimostrata, connessa alle patologie invalidanti. E quindi, per esempio, una lavoratrice alla quale è stato asportato un seno a causa di un cancro, dopo le cure chemioterapiche, può affrontare le cure riabilitanti utilizzando anche questo tipo di congedo straordinario.
Ad integrare questa legge vi sono poi norme, sentenze e circolari, che sempre affermano in modo esplicito il diritto di questi lavoratori, più volte nel passato messo in discussione, ad essere remunerati nel momento in cui usufruiscono dei suddetti trenta giorni per cure, in quanto riconducibili alle assenze per malattia, e mai il vincolo, da parte delle amministrazioni, ad effettuare alcuna trattenuta.
Ebbene, di tutto ciò che lettura dà, con tutta evidenza, l’ Agenzia delle Entrate? Non ritiene di dover equiparare i giorni che un invalido utilizza per riabilitare la mancanza di un arto, piuttosto che di un seno, piuttosto che di qualcos’altro – ognuno scelga ciò che lo colpisce di più – alla malattia grave e alle terapie salvavita, come sembrerebbe logico fare e che non prevedono tra l’altro il taglio economico di alcunché. Li considera, invece, alla stregua di malattia comune, per la quale l’ineffabile ministro Brunetta ha stabilito qualche anno fa un taglio dello stipendio.
Non c’è che dire, bisogna fare i complimenti all’Agenzia delle Entrate per la sua illuminata interpretazione a sfavore degli “ultimi”, che le permette di far cassa a spese dei suoi dipendenti che si trovano in gravi e certificate condizioni di svantaggio.
Altro che far cassa rispetto ad un’evasione fiscale che ruota intorno ai 160 miliardi di euro all’anno e rispetto alla quale anche le ultime esternazioni, accompagnate da provvedimenti in linea con le esternazioni, sia di Tremonti sia di Befera, chiariscono perfettamente quali siano le intenzioni del Governo attualmente in carica !
Mi si permetta un ultimo pensiero : mi domando se, nel momento in cui adotta una simile interpretazione della norma, chi ne ha la responsabilità non provi un profondo senso di vergogna.

                                                                                                 Rossella Potocco
                                                                                         FP CGIL Agenzie Fiscali FVG

PRESIDI UNITARI DELLE AGENZIE FISCALI E ENTI PUBBLICI NON ECONOMICI

COMUNICATO STAMPA di Alfredo Garzi – Segretario Nazionale FP CGIL

Si sono svolte oggi a Roma, in Piazza Mastai presso il Ministero dell’economia e delle finanze ed in Via Veneto presso il Ministero del Lavoro, le manifestazioni indette da FP CGILCISL FPS e UIL PA per protestare contro le norme contenute nella legge finanziaria 2007 (art. 18, commi da 147 a 152) che prevedono una pesante ed inaccettabile ristrutturazione delle Agenzie Fiscali e degli Enti Pubblici non economici.
Con grande partecipazione, le lavoratrici ed i lavoratori degli Enti e delle Agenzie Fiscali hanno protestato contro:
– il taglio drastico ed indiscriminato delle funzioni e delle dotazioni organiche;
– il taglio delle risorse economiche destinate alla contrattazione integrativa;
– la possibile esternalizzazione di interi settori di attività.
Con grande forza e determinazione è stata chiesta la modifica di tali norme, convinti che una vera e reale lotta contro l’evasione e l’elusione fiscale, l’evasione e l’elusione contributiva e la sicurezza sul lavoro debbano avere come presupposto:
– la difesa e la valorizzazione del lavoro pubblico e della professionalità dei dipendenti delle Agenzie e degli Enti Pubblici non economici;
– il potenziamento degli Enti e delle Agenzie a partire dalla stabilizzazione dei lavoratori precari.
Roma, 4 dicembre 2006

Il Segretario nazionale FPCGIL
Funzioni Centrali – Agenzie Fiscali
(A.Garzi)

Comunicato unitario sulla Manifestazione del 27

FP CGIL ACI
FPS CISL ACI
UIL PA ACI ACP
CISAL FIALP ACI
RdB P.I. ACI

A TUTTE LE LAVORATRICI E I LAVORATORI ACI

Riteniamo necessario fare un po’ di chiarezza rispetto agli avvenimenti degli ultimi giorni soprattutto nel rispetto di tutti quei colleghi che stanno vivendo questo delicato momento con ansia, preoccupazione e incertezza per il futuro.
E’ utile pertanto specificare innanzitutto quale sia la situazione dell’iter parlamentare del disegno di legge n. 2272, e sottolineiamo “disegno di legge” da distinguere nettamente dal “decreto legge” in corso di conversione attualmente in discussione alle Camere.
Proprio su quest’ultimo decreto sono stati proposti degli emendamenti a favore del PRA che sono stati però ritenuti inammissibili. L’inammissibilità a questo punto mette definitivamente al riparo dal rischio che in sede di conversione del decreto legge una eventuale proposta di abolizione del PRA sia inserita surrettiziamente.
Sul disegno di legge, invece, il Governo ha chiesto e ottenuto un percorso preferenziale per quanto riguarda l’esame in seno alle Commissioni Parlamentari consultive, che dovranno concludere i loro lavori entro 30 giorni invece dei tempi previsti per regolamento; successivamente il disegno di legge passerà al dibattito parlamentare e seguirà l’iter di approvazione. In questa sede potrà essere ulteriormente emendato.
E’ comunque opportuno procedere per gradi e utilizzare tutti gli strumenti a disposizione iniziando dalle assemblee e dal presidio davanti al Ministero dello Sviluppo Economico, per ottenere il tavolo di confronto con il Ministro Bersani.
Se il Governo dovesse mantenere lo stesso atteggiamento di chiusura, proseguiremo la mobilitazione con la proclamazione dello sciopero, contro un provvedimento che riteniamo sbagliato sia per il metodo con il quale è stato proposto che nel merito in quanto non risolve il problema del settore e non tutela la professionalità e la competenza delle lavoratrici e dei lavoratori ACI.
TUTTI A ROMA IL 27 MARZO!!
Roma, 16 marzo 2007

FP CGIL ACI
FPS CISL ACI
UIL PA ACI ACP
CISAL FIALP ACI
RdB P.I. ACI

Accordi

Iera sera sono stati sottoscritti presso l’Agenzia delle Dogane gli accordi che prevedono la ripartizione, tra il personale dirigente ed il personale delle aree, delle risorse scaturenti dalla quota incentivante prevista dalla convenzione, sottolineando il fatto che l’agenzia ha rinunciato al 6% delle risorse per il potenziamento a favore di tutto il personale e la ripartizione delle risorse scaturenti dal D.M. 3 settembre 2009 (ex comma 165).

Inoltre abbiamo concordato di avviare la sperimentazione di un sistema di valutazione del personale che vedrà coinvolti i lavoratori delle Direzioni Centrali del personale e relazioni internazionali e Direzione Regionale Emilia Romagna precisando che questa sperimentazione non avrà altro obiettivo che quello di verificarne la praticabilità e potrà essere ulteriormente modificata e arricchita dal confronto tra OO.SS. e Amministrazione.

Il confronto sugli altri punti del CCNI riprenderà mercoledì 11 p.v..

Roma, 6 novembre 2009

 
p. la FP CGIL Nazionale
il Coordinatore Nazionale
Agenzie Fiscali

Giovanni Serio

 
 

 

News internazionali

PORTOGALLO: TAGLIO DEL 5% DEI SALARI PUBBLICI

Il primo ministro portoghese, Socrates, ha annunciato ieri, 29 settembre 2010, una riduzione media del 5 % dei salari dei funzionari pubblici nel prossimo anno.

Il Parlamento portoghese aveva approvato in giugno un pacchetto di austerity per ridurre il deficit al 7,3% del Pil nel 2010 e poi al 4,6% nel 2011, dal 9,4% del 2009. Il Portogallo puntava a risparmiare 2 miliardi di euro nel 2010 e 4,5 miliardi di euro l’anno prossimo.

Il taglio dei salari pubblici sarà progressivo e si concentrerà sugli stipendi superiori ai 1500 € al mese. I salari sopra i 1500 € e fino a 2000 avranno un taglio del 3,5 per cento, mentre oltre i 200 euro  il taglio sarà del 10%.

Josè Socrates ha annunciato inoltre il congelamento delle promozioni e delle progressioni di carriera, il congelamento delle pensioni pubbliche e private, il divieto di cumulo tra salari e pensioni.

In aggiunta alle misure previste per il prossimo anno, il contributo per la cassa pensioni deidipendenti pubblici aumenterà di un punto percentuale (dal 10 all’11%, raggiungendo la stessa percentuale dei contributi per i privati).

In campo sociale, il governo congelerà gli assegni familiari per i redditi più alti e ridurrà del 20 per cento le spese per il reddito sociale di inserimento e d’integrazione.

L’IVA passerà dal 21 al 23%, saranno ridotte le deduzioni fiscali mentre sono state annunciate riduzioni dei trasferimenti per i comuni e le regioni.

 

 
 

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