Attivo Nazionale del 19.02

A TUTTE LE LAVORATRICI E I LAVORATORI ACI
 
Il giorno 19 febbraio u.s. si è svolto l’Attivo Nazionale della FP CGIL ACI, convocato nella Sede Centrale di via Marsala a Roma, con il seguente ordine del giorno:
– Situazione politico sindacale
– Ipotesi Contratto Integrativo 2008 e piattaforma Contratto Integrativo 2009;
– Organizzazione del Coordinamento Nazionale FP CGIL ACI.

Situazione politico sindacale
In merito a questo punto è stata illustrata la situazione che si è venuta a creare con le firme separate agli accordi con il Governo, sia nell’ambito della categoria che a livello confederale.

Per quanto riguarda gli accordi relativi al settore pubblico, a partire dall’Accordo del 30 ottobre u.s. fino alla sottoscrizione del CCNL degli Enti Pubblici non Economici avvenuta il 18 febbraio scorso, è stato ricordato che le questioni di merito poste dalla FP CGIL e che hanno motivato la nostra Organizzazione a non firmare, hanno trovato riscontro nell’adesione delle lavoratrici e dei lavoratori al referendum e allo sciopero del 13 febbraio.

Negli Enti Pubblici la maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori ha partecipato al referendum, il 94,2% ha votato per il NO (circa 22.000 voti, oltre tre volte il numero degli iscritti alla FP CGIL), bocciando il Contratto firmato da CISL e UIL.

Per quanto riguarda l’Accordo firmato da Confindustria, CISL, UIL, UGL e Governo, in merito alle nuove regole per la contrattazione, è stato anche qui ribadito che il giudizio negativo espresso dalla CGIL è tutto nelle questioni di merito. L’accordo firmato infatti porterà ad un progressivo impoverimento del Contratto Nazionale, sia perché, con i meccanismi previsti per i rinnovi contrattuali, non difende il salario sia perché apre una breccia nel quadro generale dei diritti e delle tutele, arrivando anche a limitare il diritto allo sciopero e indebolendo la contrattazione.

E’ evidente che, al di là dei singoli contenuti dell’Accordo del 22 gennaio, c’è da parte di governo, CISL e UIL il tentativo di costruire un modello di sindacato diverso da quello che conosciamo. Un sindacato che, attraverso la costituzione degli Enti bilaterali, rinuncia alla attività di contrattazione per privilegiare l’attività di sindacato dei servizi.

La CGIL, non condividendo questa impostazione perché non tutela le lavoratrici e i lavoratori, intende proseguire nella azione di contrasto contro l’accordo separato nei confronti della politica economica del governo che non affronta i nodi veri della crisi, impoverendo i redditi da lavoro dipendente anziché sostenerli. Allo stesso tempo si mobiliterà affinché trovino riscontro le proposte formulate dalla CGIL per affrontare realmente la crisi a partire dalla richiesta di riduzione della pressione fiscale sui redditi da lavoro dipendente.

In questo contesto, la nostra categoria si inserisce a pieno titolo avendo già intrapreso una campagna di mobilitazione contro i provvedimenti presi dal governo, in difesa del lavoro pubblico, contro un rinnovo contrattuale che non tutela le retribuzioni dei lavoratori pubblici, per difendere il diritto al lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori precari che non vedranno rinnovati i propri contratti di lavoro.

Contratto Integrativo 2008

Sulla contrattazione integrativa 2008 ha pesato fortemente l’esito negativo dell’esame da parte dei Ministeri vigilanti, che hanno bocciato l’incremento delle risorse previsto sul Fondo 2007. Questo naturalmente ha influito anche ai fini della determinazione del Fondo 2008, che in conformità alle norme vigenti non ha visto integrazioni.

Nonostante questo, alcune innovazioni sono state comunque introdotte e riguardano principalmente i seguenti punti:

– in coerenza quanto previsto dal CCNL 2006-2009, sono state incrementate le risorse destinate alla contrattazione decentrata per l’attivazione di progetti locali, finalizzati al miglioramento del servizio e dell’organizzazione del lavoro;
– è stato confermato il riconoscimento economico per le attività svolte in materia di tasse automobilistiche per particolari attività richieste da alcune convenzioni, in particolare per le regioni Umbria, Lombardia e Toscana;
– è stato istituito un “compenso di ruolo funzionale” finalizzato al riconoscimento della maggiore professionalità acquisita da tutto il personale. Il compenso nasce dalla necessità di adeguare il sistema premiante al sistema di inquadramento introdotto dal CCNL 2006-2009 e al modello organizzativo improntato ad una elevata flessibilità, e si inserisce nell’ambito di una revisione complessiva del sistema incentivante che sarà portata a compimento nel 2009.
– Si è proceduto alla istituzione dei profili professionali, in coerenza con le previsioni dettate dal CCNL 2006-2009.
– Sono state previste, nell’ambito del Fondo per il trattamento accessorio, le risorse necessarie per i passaggi all’interno dell’area B, con decorrenza 1 gennaio 2008. In questo modo, si è data una risposta alle esigenze funzionali dettate dalle attuali modalità organizzative, impostate su competenze che richiedono flessibilità e conoscenze non solo meramente operative.
– Sono state disciplinate le modalità di selezione per i passaggi all’interno delle aree, in applicazione delle norme contrattuali.
– E’ stato istituito un “compenso per complessità organizzativa”, in attesa di rivedere l’intero sistema delle posizioni organizzative in coerenza con le previsioni del CCNL e con il nuovo Ordinamento dei Servizi, destinato alle strutture organizzative di maggiore complessità e agli uffici provinciali di Roma, Napoli, Torino e Milano.
– Sono stati prorogati gli incarichi di vicario fino al 30 aprile 2009, data entro la quale saranno attivate specifiche sessione negoziali per la definizione, in sede di contrattazione integrativa, degli effetti economici derivanti dall’applicazione del nuovo ordinamento dei servizi.

Contratto Integrativo 2009

Sulla stagione contrattuale 2009 incombono le incertezze derivanti dalla situazione generale, dopo la firma separata di CISL e UIL sul CCNL e la previsione del taglio del 10 % sui Fondi per la produttività. In merito a questo ultimo punto, infatti, non ci sono al momento elementi che consentano di sapere se tali fondi verranno reintegrati in quanto non ci sono ancora le previsioni normative previste dal Contratto.

Pertanto, al momento possiamo solo ragionare sulla base degli elementi certi e cioè su quanto prevede la 133 in merito alla costituzione dei Fondi per il salario accessorio per il 2009 e il 2010. La prima questione da mettere sul tavolo della contrattazione integrativa dovrà quindi essere la quantificazione del Fondo poiché anche in base a questo, ovviamente, la piattaforma 2009 potrà essere rimodulata.

L’obiettivo è comunque quello di partire subito con la contrattazione per il 2009 per poter dare all’integrativo un tempo ragionevole per poter vedere i suoi frutti ed essere credibile, sia per quanto riguarda la parte progettuale che per la parte relativa al sistema di valutazione dell’efficienza, che come è stato già accennato, dovrà essere reso più coerente con l’attuale modello organizzativo.

L’Ordinamento dei Servizi, approvato ad ottobre scorso, ha introdotto alcune novità che riguardano la struttura organizzativa, in particolare ricordiamo la separazione degli incarichi di direzione di A.C. e Ufficio Provinciale ACI e l’accorpamento delle Direzioni Regionali. Il Contratto Integrativo dovrà gestire, nell’ambito degli istituti contrattuali e per le materie di competenza, la fase di attuazione, come previsto dall’accordo firmato a latere del verbale di concertazione.

In questa fase, prioritaria è la definizione dei criteri per l’attribuzione degli incarichi di responsabile di struttura, per i quali è stata già avviata la procedura di concertazione.

Nel merito, la piattaforma sindacale prevede criteri oggettivi e procedure trasparenti, non affidati su base discrezionale, che tengano conto sia dei requisiti curriculari dei candidati che dell’esperienza maturata.

Il CCNL ci impone inoltre di rivedere, attualizzandolo, il sistema attraverso il quale viene misurata la produttività degli uffici intesa in un’ottica di miglioramento della qualità dei servizi. In particolare, una volta stabiliti gli obiettivi, si dovrebbe costruire un sistema capace di misurare il grado di raggiungimento degli stessi valutando l’efficacia dell’azione amministrativa e il grado di soddisfazione dell’utente, cioè quanto l’organizzazione è in grado di rispondere in modo mirato alle esigenze del cittadino.

In questa ottica si sta già lavorando nell’ambito della Commissione Tecnica, con la sperimentazione di una procedura che sia in grado di valutare, oltre alle attività meramente di produzione così come accade già oggi, anche tutte quelle attività di tipo più consulenziale che oggi sfuggono alla rilevazione.

L’obiettivo è quello di avere un monitoraggio completo delle attività svolte dall’Ufficio, in una visione complessiva, intendendo il concetto di efficienza in senso globale, non frammentando troppo i cicli produttivi.

L’altro elemento è quello della certezza; dare cioè a ogni operatore la possibilità di conoscere in anticipo qual è l’obiettivo da raggiungere e sapere se e quando lo si è raggiunto.

Per quanto riguarda le progressioni economiche all’interno delle Aree, dovrà essere completato il processo avviato nel 2008, con l’introduzione della Formazione certificata così come prevede il CCNL, il quale affida alla stessa il “ruolo primario nelle strategie di cambiamento dirette a conseguire una maggiore qualità ed efficacia dell’attività degli Enti”.

Dovranno essere quindi incrementate le risorse destinate alla formazione che deve essere destinata e garantita a tutto il personale, anche se articolata in maniera differenziata sulla base dei fabbisogni rilevati, al fine di poterla utilizzare, secondo i principi e i criteri stabiliti dal CCNL, quale metodo di valutazione oggettivo dell’accrescimento professionale ai fini dei passaggi economici.

Organizzazione del Coordinamento nazionale FPCGIL ACI

Infine, la Segreteria nazionale della FPCGIL, dovendo prendere atto della richiesta, avanzata già da tempo, della compagna Denia Priami di essere sostituita nella responsabilità di Coordinatrice nazionale della FPCGIL all’ACI, per questioni personali, ha proposto di affidare questo compito alla compagna Derna Figliuolo.

Nel formulare la proposta, condivisa dalle compagne e dai compagni del Coordinamento nazionale, la Federazione nazionale ha ringraziato Denia per il lavoro svolto in questi otto anni. Un lavoro ed un impegno gravosi che hanno contribuito all’aumento del numero degli iscritti; che hanno determinato una maggiore autorevolezza della nostra sigla nell’ACI; che ha influenzato positivamente i contenuti della contrattazione integrativa; che è stato punto di riferimento per la vertenza relativa alla chiusura dell’Ente; che ha preparato il terreno per la propria sostituzione.

I nostri migliori auguri a Derna per un compito sicuramente arduo, in considerazione della situazione politica e sindacale nella quale versa il Paese ma che, ne siamo sicuri, sarà capace di assolvere, anche con l’aiuto di tutte le compagne e di tutti i compagni dell’Organizzazione.

Il Segretario nazionale FPCGIL
Funzioni Centrali e Agenzie Fiscali
(A.Garzi)

Roma, 27 febbraio 2009

NEWS

Dl anti-crisi: cancellata la rottamazione

 
Comunicato Unitario

ANAAO ASSOMED – CIMO ASMD – AAROI – FP CGIL MEDICI – FVM –
FEDERAZIONE CISL MEDICI – FASSID – FESMED – FEDERAZIONE MEDICI UIL FPL

Retromarcia del Governo sulla rottamazione dei dirigenti: il testo del decreto legge anti-crisi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ha eliminato per la dirigenza del pubblico impiego e quindi anche per quella medica e veterinaria, la norma che mandava in pensione i dirigenti con 40 anni di anzianità contributiva a discrezione dell’azienda.

Contrariamente al testo reso noto al termine del Consiglio dei Ministri il 26 giugno scorso, si è voluto lasciare in vigore le norme stabilite dalla legge delega sul pubblico impiego che invece fissano come limite per il pensionamento, da parte dell’azienda, i 40 anni di servizio effettivo.

Ci auguriamo – sostiene l’intersindacale medica e veterinaria – che questo sia l’ultimo atto e che cali il sipario sui tentativi di modificare una norma voluta dal Parlamento e anche dal Governo. Vigileremo sull’iter parlamentare del decreto-legge per scongiurare con tutti i mezzi ulteriori eventuali manovre volte a modificare la normativa in vigore.

Nonostante questo primo successo, frutto anche della nostra protesta, permangono tutte le ragioni iniziali per la manifestazione unitaria delle organizzazioni sindacali della dirigenza medica e veterinaria del 9 luglio a Roma contro il decreto Brunetta.

 

NEWS

L'intersindacale scrive a Fazio

 
Si pubblica la lettera dell’intersindacale inviata ieri al Prof. Ferruccio Fazio, Ministro della Salute, dopo l’incontro del 20 gennaio 2010. Mentre attendiamo le risposte la Vertenza Salute va avanti con la manifestazione interregionale (Campania, Molise, Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia) del 4 febbraio a Napoli, per poi proseguire il 16 febbraio a Milano, con la manifestazione nazionale del 9 marzo a Roma, e con lo sciopero nazionale a marzo.
 

Rifiuti: un errore la proroga del commissariamento della Regione Calabria – Comunicato Stampa di Daniele Giordano, Segretario Nazionale Fp-Cgil e Alfredo Iorno, Segretario Generale Fp-Cgil Calabria

Serve progettualità, non lo stato di perenne emergenza

La scelta del Governo di prorogare il commissariamento della Regione Calabria per l’emergenza rifiuti desta in noi particolare preoccupazione.
 
Un commissariamento che dura da quasi 14 anni e non ha prodotto risultati nel superamento di un emergenza che ormai e’ considerata, purtroppo, la normalità.

Per superare le emergenze occorre programmazione e progettualità, piani per la raccolta differenziata, il riciclo, la riduzione dei rifiuti, il riuso, non certo poteri speciali prorogati sine die.

I troppi silenzi sulla gestione dell’intero ciclo dei rifiuti in Calabria, anzi potremmo dire sulla sua pessima gestione, nascondono l’imbarazzo di una classe dirigente che si è resa responsabile di inefficienze e malfunzionamenti, e che oggi preferisce spostare ulteriormente il problema, perché incapace di risolverlo. Un settore strategico come l’ambiente non può essere gestito in costante emergenza, soprattutto se i commissariamenti non producono risultati.

Certo è che la brutta privatizzazione dei servizi pubblici locali, fortemente voluta dal Governo, si aggiungerà, in una miscela esplosiva, alle incapacità che hanno caratterizzato in questi anni la gestione del territorio calabrese in tema di rifiuti, andando ad accentuare la perdita del controllo del territorio, la non conseguente trasparenza del sistema di smaltimento e la totale egemonia del controllo mafioso.

Per la Funzione Pubblica CGIL il governo del territorio e delle politiche ambientali deve essere esclusivamente regolato delle Autonomie locali, a garanzia della salute dei cittadini, per la tutela dell’ambiente e per l’economia della Regione.

Chiediamo al Governo di chiarire quale sia lo sbocco di una tale scellerata politica attendista, e se davvero si intende risolvere i problemi di un settore che è spesso crocevia del malaffare e di interessi illeciti, con strumenti che hanno ormai dimostrato la loro inefficacia.

Roma, 26 Gennaio 2010

News

locandina fp cgil
locandina fp cgil

CGIL, 27 novembre Manifestazione Nazionale a Roma: Il futuro è dei giovani e del lavoro

 
La CGIL promuove una grande manifestazione nazionale per il 27 novembre a Roma per sostenere le lotte dei lavoratori e dei pensionati, e per guardare al futuro dei giovani.

Temi al centro della mobilitazione: Il lavoro stabile e dignitoso, minacciato ancor più oggi dall’approvazione del ‘collegato lavoro’; la riforma degli ammortizzatori sociali, da tempo proposta dalla CGIL, che possa tenere insieme inclusività, equità nella contribuzione e sostenibilità economica; la contrattazione, che sta subendo un gravissimo attacco con le scelte della FIAT, di Federmeccanica e del Governo. E ancora: l’equità fiscale, il welfare, il Mezzogiorno, il diritto alla conoscenza.



Due i cortei previsti nella capitale, che partiranno alle ore 9 da Piazza della Repubblica e Piazzale dei Partigiani e che insieme confluiranno a Piazza San Giovanni.
 

 
 
 

 
 
 
 

Chi semina vento raccoglie…. – Dichiarazione stampa Unitaria dei Segretari Generali

 
 

La legge finanziaria procede nel suo iter parlamentare e le risorse per il rinnovo dei contratti delle lavoratrici ed i lavoratori dei settori pubblici continuano a non essere previste e il Governo non si scomoda neanche per convocarci e spiegarci le sue intenzioni.

Il tempo a disposizione per cambiare l’attuale situazione sta scadendo e il silenzio del Governo è di per se una risposta negativa alle nostre richieste.

Risposte negative alla quale si aggiunge l’insulto all’equità che tanti commi e norme dell’attuale stesura della legge finanziaria rappresentano, determinando condizioni di privilegio ingiustificato per questa o quella categoria.

In un Paese dove pare che solo chi urla più forte ottiene visibilità e udienza, nessuno potrà stupirsi se l’esasperazione per il fatto di non veder rispettato il diritto “normale” al rinnovo del contratto di lavoro, produrrà un inasprimento forte del conflitto e magari atti eclatanti.

Si deve sapere fin d’ora che la responsabilità di tutto ciò che potrà accadere, ricade unicamente sulle spalle di chi si ostina a non dare risposte adeguate alle lavoratrici ed ai lavoratori che ogni giorno garantiscono servizi a tutti i cittadini.

FPCGIL (Carlo Podda)- CISLFP (Rino Tarelli)- UILFPL (Carlo Fiordaliso)- UILPA (Salvatore Bosco)

Roma, 13 dicembre 2007

Nota unitaria su orario di lavoro

 
FP CGIL ICE    FP CISL ICE     UILPA ICE

Orario di lavoro

A sei mesi dall’avvio del nuovo orario di lavoro si rende necessario affrontare e risolvere con urgenza alcune situazioni che arrecano disagio alla quotidianità lavorativa del personale in servizio in Sede.
L’obbligo di iniziare la pausa pranzo solo dalle ore 14,00 nella giornata “corta” e dalle ore 15,12 nel caso del Modulo C o la perdita del buono pasto se il rientro dalla pausa avviene, anche di un solo minuto, oltre la fascia oraria del pranzo, sono solo alcuni esempi di modalità applicative non previste dall’accordo sindacale.
Per quanto sopra, queste OO.SS. chiedono un incontro urgente.
Roma, 17 giugno 2008

    FP CGIL ICE             FP CISL ICE               UILPA ICE
P. Lisi – P. Mercanti            S. Stella       G. Gismondi-C. La Boccetta

 
 

 

Contrari all'aumento dell'età pensionabile delle donne

Comunicato stampa dei Segretari Generali Carlo Podda – Funzione Pubblica CGIL  e Domenico Pantaleo – Federazione Lavoratori della Conoscenza CGIL 

Gli attacchi alle condizioni lavorative nel Pubblico impiego sono ormai una costante in tutti gli atti del Governo Berlusconi.

Il blocco delle assunzioni e il conseguente licenziamento di migliaia di precari, i provvedimenti della Gelmini su scuola università, ricerca e Afam, l’emanazione dei primi regolamenti attuativi relativi alla scuola, la legge 133/2008 che toglie diritti ai lavoratori e taglia drasticamente le risorse in tutti i comparti della conoscenza, la firma separata dell’Accordo quadro per il rinnovo del contratto del Pubblico impiego e gli accordi separati dei contratti nazionali dei ministeri, agenzie fiscali, enti pubblici non economici, sanità privata, scuola e università e per ultima l’intesa sulle nuove regole contrattuali, senza la firma della CGIL, che sancisce l’indebolimento del contratto nazionale, la riduzione delle retribuzioni e il drastico ridimensionamento del potere contrattuale del sindacato e delle RSU, evidenziano il tentativo di mortificare la funzione e la dignità dei dipendenti pubblici per poter privatizzare i beni comuni.

In tale contesto il Governo intende ora cancellare il diritto per le donne alla pensione di vecchiaia a 60 anni per cui dovrebbero andare in pensione di vecchiaia come gli uomini a 65 anni.

A ciò si aggiunge l’intenzione di rivedere i coefficienti che determinerà una drastica riduzione del valore delle pensioni che colpirà pesantemente soprattutto i giovani precari che avranno in futuro, se mai riusciranno a raggiungere i requisiti contributivi, pensioni di fame.

La presunta parità che si affermerebbe con l’elevazione a 65 anni dell’età pensionabile delle donne è una mistificazione inaccettabile perché da oltre 30 anni le lavoratrici italiane hanno la piena libertà di optare di prolungare l’attività lavorativa fino ai 65 anni come i loro colleghi uomini.

La verità è che il Governo punta esclusivamente a ridimensionare lo stato sociale, in perfetta coerenza con i contenuti del Libro verde di Sacconi e allo stesso tempo recuperare risorse da destinare ancora una volta al sostegno della finanza e dell’impresa.

Tutte le misure del Governo in materia di lavoro e stato sociale sanciscono nei fatti un’ulteriore discriminazione nei confronti delle donne, di negazione della loro dignità, soggettività e delle pari opportunità nell’accesso al lavoro e nei percorsi di carriera.

Per queste ragioni siamo radicalmente contrari all’aumento dell’età pensionabile delle donne e chiediamo interventi che facciano crescere le retribuzioni e le prestazioni pensionistiche.

Roma, 29 gennaio 2009

Volantino

 


AGENZIA DELLE DOGANE

PIANO AZIENDALE 2009
ALTRO CHE SILENZIO

La discussione sul piano aziendale dell’Agenzia delle Dogane mette in evidenza, in tutta la sua drammaticità ciò che come Fp Cgil diciamo da tempo: le risorse per i lavoratori non ci sono!

Quello che non comprendiamo è lo stupore di alcune OO.SS. dopo aver firmato contratti a perdere, che oltre aver prodotto aumenti contrattuali particolarmente bassi, hanno accettato la logica del decreto Brunetta di taglio del salario accessorio e di trattamento “reclusorio” della malattia, dopo aver cambiato le regole contrattuali in peggio rispetto a quelle vigenti,qualche dubbio sulla vera vocazione di queste OO.SS. è venuto.

Naturalmente come più volte denunciato dalla CGIL/FP, tutto ciò è avvenuto in assenza di consultazione fra i lavoratori, senza nessun processo referendario, senza che le altre OO.SS. abbiano mai accettato nessun tipo di invito, provenienti da più parti, anche dalle RSU di molti Uffici, ad una discussione unitaria sul merito degli Accordi firmati con l’ARAN o col Governo.

Per ritornare alla riunione di Lunedì 4 maggio sui Piani Aziendali dell’Agenzia delle Dogane crediamo sia giusto sottolineare anche come CGIL/FP qualche punto di quella discussione.

Principalmente quello che in quella sede si è inequivocabilmente compreso, è che il maggior alimentante del salario accessorio dei dipendenti dell’Agenzia delle Dogane, il famosissimo “comma 165”, è sparito (come da noi più volte denunciato) e che quindi per far fronte alle più che legittime richieste dei dipendenti sarà necessario fare ricorso agli eventuali risparmi delle Agenzie, fatto salvo che questi risparmi ci siano.

Ora a parte lo stupore di qualcuno sulla sparizione del comma 165 che era già scritto nei contratti firmati da qualche sigla sindacale a fine 2008, e da noi fermamente avversato, abbiamo capito, che l’Agenzia delle Dogane dispone di risparmi per il 2008 e forse per il 2009 che possono far fronte ai tagli sul salario accessorio portati avanti da questo Governo.

Naturalmente sarà necessario in questo caso una forte capacità sindacale, e ci auguriamo unitaria, per costringere l’Agenzia ad implementare i fondi di Amministrazione in maniera sostanziosa, ma sarebbe anche necessario una unitaria mobilitazione contro il Governo che con queste misure mette in difficoltà le pubbliche amministrazioni e le condizioni salariali dei dipendenti.

La CGIL come da tempo avviene farà la sua parte.

Sul resto del piano aziendale è chiaro che questo Piano appare fortemente in difesa proprio per la mancata attribuzione di risorse economiche all’Agenzia che naturalmente producono effetti negativi sulla gestione della stessa.

Per quanto riguarda il personale, nel Piano Aziendale, sottolineiamo a nostro avviso 2 elementi positivi:
* da una parte la volontà espressa in maniera chiara di convertire 710 contratti di formazione lavoro (CFL) nel 2009 quindi prima della scadenza naturale dei 2 anni per cui questi contratti sono stati firmati;
* dall’altra che dopo mille e mille difficoltà l’Amministrazione programma di definire l’annosa questione dei 251 passaggi dalla 2^ alla 3^ area datati ancora anno 2001.

Su questo punto ci preme sottolineare che non comprendiamo quanto scritto nel volantino della CISL. Se questa O.S. dispone di informazioni riservate come pare scritto nel volantino circa le modalità attuative di questi passaggi, non dovrebbe a nostro avviso scriverlo su un volantino, ma dovrebbe con molta semplicità tirare fuori copia del decreto denunciato, fatto salvo di giustificarne la provenienza, e chiarendo di esserne venuti a conoscenza da parte di fonti riservate di una cosa per noi assolutamente impossibile da sapere.

Noi sappiamo invece che dopo ricorsi e controricorsi la vicenda dei 251 posti messi a concorso verrà definita, senza sapere da parte nostra quale orientamento giurisprudenziale applicherà l’Amministrazione, ma che, dato importante vengono salvaguardati i posti messi a concorso nell’ormai lontanissimo 2001.

Per quanto riguarda i restanti 550 passaggi su cui c’è un Accordo firmato, non crediamo che siano spariti, ma che molto correttamente sia necessario definire prima la vicenda dei 251 per non cadere, come già successo in passato, purtroppo, in pesanti contraddizioni che trovano peraltro continui ricorsi da parte dei dipendenti.

A riguardo l’Amministrazione sostiene di stare predisponendo le procedure per questi 550 passaggi, naturalmente qualora questo in tempi brevi non avvenisse, come CGIL/FP interverremmo immediatamente affinchè la vicenda non si dilunghi.

Roma, 07.05.2009

p. il Coordinamento Naz.le Dogane       p. il Coordinamento Naz.le Agenzie Fiscali
             Pastorino Giovanni                                                       Giovanni Serio

 
 

Lettera unitaria

 

LETTERA UNITARIA su rinvio attivazione direzioni provinciali di Roma

 
 

RISPOSTA dell’Agenzia

 
 

Comunicato

CCNI: E’ VERO
(SOLDI, SOLDI, SOLDI… QUANTI SOLDI?)

E’ vero il 25 marzo u.s. CISL FPS e UIL PA hanno firmato il Contratto Integrativo certificato (errare è umano perseverare è diabolico) che chissà perché continuano a chiamarlo soltanto accordo sulle progressioni economiche.

E’ vero, invece, che questo nuovo C.C.N.I. è un Contratto Integrativo completo (vedere – allegati – per credere).

E’ vero che sulle “mitiche” risorse aggiuntive (sia sulle progressioni economiche che sul FUA) l’Amministrazione e CISL FPS e UIL PA non rispondono se pur sollecitate più volte da questa O.S. ; forse non ci sono?

E’ vero che nel nuovo sistema premiante, il FUA che è parte integrante del nuovo CCNI., la tutela costituita dalle presenze equiparate (maternità obbligatoria, assenze per infortuni sul lavoro etc.) è di fatto eliminata; piccolo particolare questo avviene in un ministero che si chiama del lavoro e delle politiche sociali con la complicità di CISL FPS e UIL PA.

E’ vero che questo nuovo C.C.N.I. è, ovviamente, in linea con “CONTRORIFORMA BRUNETTA” (D.L. vo 150/09), ma vogliamo precisare che, anche valutando solo nel merito, la FP CGIL si è presa la responsabilità di NON firmare il nuovo C.C.N.I. perché in questo contratto integrativo non ci sono:
* Passaggi d’area=0
* L’accordo per la copertura assicurativa per la responsabilità civile
* Il nuovo accordo sull’orario di lavoro
* Il nuovo accordo per la mobilità

E’ vero, invece, che in questo nuovo CCNI ci sono:
* Il sistema per l’incentivazione alla produttiva (FUA) come per il 2009 (non sottoscritto da questa O.S.)
* Il sistema di valutazione del personale (non sottoscritto da questa O.S.).
* La Disciplina della formazione del personale ai sensi degli artt. 24 e 25 del C.C.N.L. del 14 settembre 2007 di cui al protocollo del 4 giugno 2009 (sottoscritto da questa O.S.).
* Le Procedure per lo sviluppo del personale – sequenza e criteri. Riconduzione del personale nel profilo di applicazione (si legge “riallineamento” si pronuncia “condono/sanatoria” e non condiviso da questa O.S.) a seguito del nuovo sistema ordinamentale definito con “l’Accordo a stralcio” del C.C.N.I. del 4 agosto 2009 (questo ultimo “l’Accordo a stralcio” sottoscritto da questa O.S).
* Le progressioni economiche all’interno delle aree sono solo del 28% di tutto il personale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (tagliando fuori circa ill restante 72% circa dei lavoratori).
In considerazione della situazione attuale è legittimo chiedersi se saranno effettivamente esigibili queste progressioni visto i tempi necessari e il D.L.vo 150/09 (“controriforma Brunetta”)!

Inoltre riteniamo opportuno ricordare che la FP CGIL non ha firmato questo CCNI anche perché nella parte riguardante i criteri delle progressioni economiche è previsto che:
o il punteggio derivante dal sistema di valutazione è uno dei 4 fattori che entra a far parte, a pari merito con gli altri 3 (esperienza professionale, titoli di studio, formazione) dei criteri per le progressioni;
o in area I e II sono troppo pesanti i punteggi attribuiti a titoli di studio superiori al diploma di scuola secondaria di I e II grado;
o una parte dei lavoratori inquadrati nelle fasce provenienti dalle posizioni apicali A1S e B3S, avrà un punteggio di appartenenza alla fascia inferiore rispetto a quello degli altri solo perché approdato in tempi successivi a causa della esiguità delle risorse economiche disponibili all’epoca;
o in area III fra i titoli di studio non è contemplato il diploma di scuola media superiore: i lavoratori appartenenti ai profili riqualificati e nelle fasce F1 e F3 (che hanno il medesimo punteggio di esperienza professionale) saranno scavalcati da qualsiasi laurea penalizzando proprio l’esperienza professionale; per esempio: gli addetti alla vigilanza diplomati e che hanno effettivamente svolto l’attività saranno superati dai laureati anche senza esperienza;
o non è stato in alcun modo definito il contingente per singoli profili professionali del numero di unità che effettivamente usufruiranno di una progressione.

Inoltre evidenziamo che nell’incontro, l’Amministrazione, ha dato solo l’informativa sul “D.M. di riforma di talune strutture dell’amministrazione centrale” che a nostro avviso serve solo per rafforzare il ruolo del Segretario Generale (un uomo solo al comando?) e che nulla ha fatto sapere sul vero nuovo assetto organizzativo degli uffici centrali e territoriali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Roma, 29 marzo 2010
 

Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Giuseppe Palumbo

 

Rilievi fondo 2009

Cari Compagni e Compagne,
L’Amministrazione ci ha comunicato che la Funzione Pubblica e la Ragioneria hanno mosso dei rilievi riguardanti gli accordi siglati il 17 novembre del 2010 (costituzione e ripartizione del fondo 2009) e il 1 dicembre 2010 (progressioni economiche per gli anni 2009 e 2010).
Nei suddetti accordi si prevedeva l’erogazione dell’indennità di professionalità per circa 27 milioni di euro. L’Amministrazione erogherà, nel prossimo mese di marzo, un acconto di circa 18 milioni di euro (quota relativa alla convenzione tra Agenzia e Ministero).
La scrivente O.S. ha chiesto immediatamente un incontro con l’Amministrazione per conoscere le motivazioni dei rilievi e porre in essere tutte le azioni necessarie per la rimozione degli stessi.

                                                                                             Il coordinatore nazionale 
                                                                                                  Carmine Di Leo

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