NEWS

Medici e professioni sanitarie per l'integrazione, esposto anacronistico

 
Dichiarazione di Cecilia Taranto, segretario nazionale FPCGIL
e di Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici

 
La sanità moderna richiede medici sempre più specializzati in grado di lavorare in modo integrato con tutte le altre figure professionali che possono concorrere ad una maggiore continuità assistenziale e di presa in carico del paziente.
Il cambiamento, già in fase avanzata nei paesi anglosassoni, riconosce agli infermieri, ai fisioterapisti ed alle altre figure professionali sempre maggiori competenze – intese come conoscenze, abilità e comportamenti – sulla base di percorsi formativi ed abilitativi. Figure che collaborano con il medico in una organizzazione più funzionale ai bisogni del paziente.
L’evoluzione della medicina assegna al medico ruoli, funzioni e competenze sempre più specialistiche e complesse. L’affidamento condiviso ad altre figure professionali di atti più semplici in seguito ad un appropriata formazione e con una definizione chiara delle responsabilità non può che migliorare l’appropriatezza e rappresenta una opportunità.
Si ritiene pertanto anacronistico e sbagliato l’esposto dell’Ordine dei Medici di Bologna con la richiesta di esercizio abusivo della professione medica contro le sperimentazioni delle Regioni Emilia Romagna e Toscana riguardanti la fase preoperatoria e il pronto soccorso per le urgenze minori dove attraverso protocolli condivisi viene riconosciuta agli infermieri una specifica autonomia operativa nell’ambito di un’adeguata formazione ed organizzazione.
La FPCGIL e la FPCGIL Medici continueranno a battersi per la valorizzazione di tutte le figure professionali per una sanità migliore al servizio del cittadini.

Modalità per l'ammissione alla specializzazione

Decreto 6 marzo 2006, n.172  – Regolamento concernente modalita’ per l’ammissione dei medici alle scuole di specializzazione in medicina.
(GU n. 109 del 12-5-2006  – Testo in vigore dal: 27-5-2006.

 

Il Governo sulla sanità beffa i cittadini e gli operatori, solo tagli

 
Dichiarazione di Rossana Dettori, segretaria nazionale FPCGIL
e di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici

 
Il vero volto di questo Governo si è mostrato anche sulla sanità. Partito con annunci sulla promozione della qualità del servizio, nella manovra d’estate presenta solo tagli, a danno dei cittadini e degli operatori.

Invece di garantire su tutto il territorio nazionale l’effettiva esigibilità delle prestazioni comprese nei livelli essenziali di assistenza , le norme annunciate prevedono solo tagli indiscriminati di posti letto e di personale.

Questo dopo aver diminuito nella stessa manovra le risorse programmate per il Servizio Sanitario Nazionale, abolito il diritto al riposo dei medici, decurtato i fondi contrattuali

E in discussione ora c’è anche un emendamento che, demagogicamente, abbassa i compensi dei Direttori generali, amministrativi e sanitari, al fine di, FORSE, evitare il ripristino dei ticket.

E’ una strada sbagliata nel metodo e nella sostanza, che, insieme al prossimo pericolo di un federalismo iniquo, porta allo sfascio del servizio pubblico.

La FPCGIL e la FPCGIL Medici, insieme a tutta la CGIL, non potranno che contrastare questo piano mettendo in atto ogni possibile forma di protesta sindacale.

Sciopero Generale del 18 Novembre: Convocazione Conferenza Stampa

Convocazione Conferenza Stampa:

Sciopero Generale del Comparto Igiene Ambientale
Contro l’Art 15 del Decreto Legge Ronchi che privatizza i servizi pubblici locali

 
 

Lunedì 16 Novembre 2009, alle ore 12:00, presso la Sala Convegni Ex Hotel Bologna del Senato (Via di Santa Chiara, 4A, Roma), si terrà una conferenza stampa unitaria di Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uil-Trasporti e Fiadel, per illustrare le ragioni dello sciopero generale del comparto igiene ambientale che si terrà il 18 Novembre e le iniziative che si svolgeranno nel territorio.

Alla conferenza stampa interverranno Daniele Giordano, Segretario Nazionale Fp-Cgil, Angelo Curcio, Segretario Nazionale Fit-Cisl, Claudio Tarlazzi, Segretario Nazionale Uiltrasporti, Francesco Garofalo, Responsabile Settore Igiene Ambientale Fiadel.

Alla conferenza stampa prenderà parte il Segretario Generale dell’Fp-Cgil, Carlo Podda.

In allegato alla presente nota trovate un elenco delle iniziative sul territorio in file pdf, il comunicato di convocazione dello sciopero ed il manifesto nazionale.

I giornalisti interessati a partecipare sono tenuti ad inviare la richiesta per l’accreditamento all’indirizzo e-mail russo@fpcgil.it, o a comunicarla telefonicamente al numero 3284530536. Per l’ingresso sono richiesti un documento d’identità, giacca e cravatta.

Roma, 12 Novembre 2009


 

 

A tutte le lavoratrici e i lavoratori
del Ministero Infrastrutture e Trasporti

INCONTRO DEL 3 DICEMBRE
 
 
Nell’incontro che si è tenuto ieri pomeriggio sul nuovo sistema di classificazione, abbiamo definito i profili professionali della prima e della seconda area. Tutte le proposte, finora avanzate dalla nostra Organizzazione, sono state recepite anche dall’Amministrazione. Stiamo continuando i lavori del tavolo tecnico sulla terza area. Rimane, per parte nostra, la necessità di individuare anche nella terza area profili specifici che caratterizzano le peculiarità di questo Ministero.

Contiamo, nel prossimo incontro previsto per il 9 dicembre, di arrivare alla definizione dell’intero sistema di classificazione così da poter procedere con l’accordo sui criteri per i passaggi economici.

Nella riunione, alla quale era presente anche il Direttore Migliorini, ci è stato consegnato il rilievo del Ministero di Funzione Pubblica e del Ministero dell’Economia, sul Fondo 2008 dell’ex Ministero Infrastrutture.
Il Rilievo riguarda essenzialmente la costituzione del Fondo e l’accorpamento con il Fondo RID, gli accantonamenti per gli scorrimenti delle graduatorie già esistenti e gli accantonamenti per le progressioni economiche in applicazione del CCNL 2006/2009.
Abbiamo evidenziato al riguardo la necessità di una convocazione urgentissima sui rilievi di cui sopra e una convocazione che abbia come unico punto all’ordine del giorno l’inquadramento economico del personale ex RID.

Risulta per noi evidente che, se l’Amministrazione non intenderà raggiungere un accordo con tutte le OO.SS. in tempi brevissimi sull’inquadramento economico RID, diritto che questi colleghi aspettano da ben due anni con danni economici notevoli, si assumerà tutta la responsabilità dei problemi che inevitabilmente si creeranno per tutto il personale.

Vi alleghiamo al comunicato i rilievi sul Fondo e la parte sui profili già condivisa dal tavolo tecnico.

L’incontro, già concordato durante la riunione per discutere dell’Inquadramento RID, dovrebbe tenersi il 13 dicembre. Attendiamo le convocazioni ufficiali. Vi terremo informati

Roma, 4 Dicembre 2009

Per FP CGIL
Funzioni Centrali
Francesca De Rugeriis

 
 

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
* * *
ORDINAMENTO PROFESSIONALE
redatto ai sensi del C.C.N.L. 2006 – 2009

Area funzionale PRIMA
Area funzionale SECONDA

 
 

 

Circolare sul lavoro straordinario in regime di part time

Sicuramente una delle OO.SS. che aveva chiesto chiarimenti sull’utilizzo dello straordinario e del lavoro “in conto privato” in regime di part-time era la Fp Cgil.

E’ uscita finalmente una circolare a firma congiunta (Migliorini /Fumero) dove si chiarisce che il lavoro straordinario deve essere utilizzato per eccezionali, specifiche e comprovate esigenze organizzative.

Le stesse regole si applicano anche per i lavoratori in part time e per il lavoro in conto privato ed è indispensabile che i lavoratori in part time siano presenti in ufficio se utilizzati per lavoro straordinario.

Auspichiamo che in tutti gli uffici centrali e periferici del Ministero ci sia uniformità di applicazione della circolare e che il ricorso allo straordinario cessi di essere un “regalo”.

Dobbiamo purtroppo evidenziare che l’Amministrazione, anche in questa occasione, non ha rispettato le più elementari corrette relazioni sindacali.
La circolare che vi alleghiamo non è stata mai inviata alle OO.SS.

Non ci stupiamo, visto che tutte le ultime norme del Governo sul lavoro pubblico tendono ad escludere le Organizzazioni Sindacali da ogni trattativa e da ogni informazione.

Il Ministro Matteoli non risponde alle nostre richieste di Incontro e i lavoratori aspettano il salario accessorio da due anni!

Continueremo a pretendere corrette relazioni sindacali e a difendere lavoro e servizio pubblico.

Chiediamo al Ministro Matteoli di convocare urgentemente tutte le OO.SS.

Roma 3 febbraio 2010

Per FP CGIL
Funzioni Centrali

Francesca De Rugeriis 
   

 
 

 
 

NEWS

L'Aran, dopo la firma delle errate corrige, ha inviato l'Ipotesi di contratto alla Corte dei Conti

 
Questa mattina sono state firmate le errate corrige, senza alcun cambiamento sostanziale, relative all’Ipotesi di Contratto della dirigenza medico-veterinaria 2008 -2009, non sottoscritto dalla FPCGIL Medici per la compromissione della valore della esclusività. L’Aran ha quindi inviato il contratto alla Corte dei Conti che ha 15 giorni di tempo lavorativi per decidere in merito alla certificazione. Se sarà positiva la firma definitiva potrà avvenire per gli ultimi giorni di Aprile o per i primi di Maggio. Gli aumenti dovrebbero arrivare con la busta paga di maggio. Gli arretrati potrebbero essere spalmati su due/tre mesi.
 

Comunicato

 
Agenzia Entrate

FIRMATO L’ACCORDO SUL TELELAVORO
un segnale positivo in un mare di cattive notizie 
 
 
Ieri 26 maggio si è ripreso a Roma l’incontro nazionale sindacale presso la sede dell’Agenzia in materia di:

a) rivisitazione delle posizioni organizzative alla luce del nuovo modello organizzativo dell’Agenzia delle Entrate;
b) progetto sperimentale del Telelavoro.

Per quanto riguarda il punto a) la nostra delegazione ha deciso in maniera unanime che, all’attualità, non ci sono le condizioni per affrontare la questione “posizioni organizzative” con la piena consapevolezza delle risorse economiche a disposizione. E’ compito infatti di  un’organizzazione sindacale assumersi sempre la piena responsabilità delle decisioni prese e di conseguenza, nel momento in cui è chiamata a decidere, avere in mano tutti gli elementi necessari per poterlo fare. Appare più corretto, quindi, nei confronti della rivisitazione delle posizioni organizzative, questione che prevede l’impegno di risorse economiche, “sospendere i lavori” e riprenderli a percorso della manovra finanziaria proposta dal Governo Berlusconi concluso.

Al momento infatti, è in atto la suddetta iniqua pesantissima azione Berlusconiana-Tremontiana che prevede, tra le altre misure, anche il blocco dei rinnovi contrattuali con il congelamento degli stipendi dei lavoratori pubblici e, più in generale, tagli alle risorse del Pubblico Impiego. Rispetto a queste misure la nostra categoria e la CGIL hanno già annunciato forti iniziative di mobilitazione sindacale fin nei prossimi giorni.

Per quanto riguarda il punto b) all’ordine del giorno abbiamo siglato insieme a CISL e SALFI, dopo ampia e approfondita discussione protrattasi fin nel tardo pomeriggio, l’accordo in materia di progetto sperimentale del Telelavoro. Le condizioni che si sono verificate in taluni momenti della giornata di ieri, erano tali da non assicurare un positivo epilogo di questa vicenda. La nostra delegazione si è fermamente impegnata perché questo obiettivo fosse raggiunto.

Taluni potrebbero considerarlo un accordo di scarsa rilevanza e di ben limitate ricadute sul personale. Siamo naturalmente consapevoli che le questioni sindacali relative alle lavoratrici ed ai lavoratori dell’Agenzia delle Entrate che dovranno essere affrontate e risolte fin dal prossimo
futuro sono di ben altra portata. Ciò non toglie che le condizioni che si sono verificate ieri sul tavolo di trattativa nazionale dell’Agenzia delle Entrate hanno permesso la sigla di un accordo che rappresenta un segnale positivo e la nascita di una nuova opportunità per le lavoratrici ed i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate.

Rispetto al testo originario proposto dalla parte pubblica nella precedente riunione sono state richieste da parte sindacale alcune modifiche, in parte accolte dalla parte pubblica.

Vi proponiamo alcuni punti salienti dell’accordo :
a) il progetto sperimentale dura due anni e mette a disposizione 100 posti di telelavoro in tutto il territorio nazionale suddivisi tra le varie regioni.
b) Alla fine del primo anno Agenzia delle Entrate e OO.SS. si incontreranno per un confronto sui risultati e sulle criticità. La nostra O.S. ritiene che già in quella fase ci potranno essere i presupposti per aumentare il numero dei posti “telelavorabili”.
c) L’ adesione dei lavoratori al progetto ha carattere volontario.
d) Sono stati stabiliti a livello nazionale i requisiti che devono caratterizzare le attività lavorative che possono essere telelavorate, che vengono poi scelte, sulla base naturalmente dei suddetti criteri, a livello regionale.
e) Nel caso in cui, all’interno di ogni singola regione, il numero dei colleghi “telelavorabili” proposti superi il numero di posizioni disponibili verranno stilate delle graduatorie regionali, sulla base dei criteri e dei punteggi stabiliti con l’accordo nazionale.
f) I lavoratori scelti per svolgere il telelavoro, per i quali continua comunque a valere lo status economico e giuridico regolato dal CCNL Agenzie fiscali, firmeranno contratti individuali di lavoro della durata di un anno.

Vi rimandiamo di seguito, per una conoscenza più approfondita, alla lettura integrale del testo.
 
Roma, 27 maggio 2010
 
La delegazione trattante nazionale
FP CGIL Agenzia Entrate

 
 
 

 

Tremonti, Calderoli e il federalismo "padano" Pagano cittadini, lavoratori e Mezzogiorno Comunicato stampa di Daniele Giordano e Fabrizio Fratini della Segreteria Nazionale Fp-Cgil

 
Il decreto legislativo sui fabbisogni standard degli enti locali, approvato in Consiglio dei Ministri, rappresenta un passaggio determinante nella costruzione del federalismo in salsa padana. Un prezzo altissimo che il Paese paga alla Lega Nord per conto del Governo.

La definizione dei “costi standard” e l’addio agli automatismi della spesa storica, incassato il pessimo federalismo demaniale, è solo il secondo passo di una riforma basata su rozzi architravi ideologici: le amministrazioni locali spendono troppo, causano la crescita del debito pubblico, sono luoghi di sprechi, socialmente e fiscalmente irresponsabili.

Poco importa che fatti e numeri suggeriscano maggior prudenza e valutazioni meno perentorie. Gli sprechi esistono e vanno combattuti, e il sindacato non si è mai sottratto. Ma in questo caso si tagliano servizi ai cittadini, non privilegi e inefficienze.

Poco importa che i “costi standard” siano difficilmente stimabili e che affidarne il calcolo alla Sose Spa, controllata dal Ministero dell’Economia, sembri un modo per mantenere le redini dei conti pubblici in mano al super-Ministro Tremonti.

Ancor meno importa calcolare i costi sociali di questo spot: i Comuni in difficoltà aumenteranno la tassazione o ridurranno i servizi. Cosa peraltro avvenuta in questi anni, quando alle autonomie locali sono state attribuite maggiori competenze e oneri, e contemporaneamente sono stati ridotti trasferimenti e entrate. In questo solco si sono inseriti la manovra economica e ancor prima il taglio dell’Ici sulla prima casa. Difficilmente il fondo perequativo Stato-Anci riuscirà a compensare i mancati trasferimenti e i buchi di bilancio.

Aspettiamo il terzo passo, l’autonomia fiscale, per capire come e quanto questa perequazione verrà finanziata. La contropartita, la service tax, è una sommatoria di tasse già esistenti, che semplifica ma non smuove un centesimo che non sia pagato dai contribuenti.

Molto rumore, ma non per nulla. Con l’introduzione della cedolare secca al 23% sugli affitti, qualcuno ci guadagnerà: i ceti medio-alti e possidenti, i proprietari di immobili.

Ai cittadini e ai lavoratori i costi del Federalismo, ai ricchi i benefici.

Roma, 22 Luglio 2010

Festività del 17 marzo e del 25 aprile 2011

 
Con la decisione del Consiglio dei Ministri, attraverso l’approvazione Decreto Legge n°5 del 22 febbraio 2011, di conferma solo sul piano formale di quanto previsto dalla legge 100 del 29 settembre 2010 – si è istituito il 17 marzo 2011 – ricorrenza del 150 ° anniversario della proclamazione dell’Unita d’Italia – come festa Nazionale.

Detta ricorrenza è valida esclusivamente solo per il 2011 e, per come è stato concepito, il citato Decreto Legge n°5 dello scorso febbraio, determina conseguenze dirette sul rapporto di lavoro di ogni singolo dipendente…

Roma 16 marzo 2011
 

 

Manifestazione 26 marzo a sostegno petizione Confederazione Europea dei Sindacati

Si è tenuta lunedì 26 Marzo 2007 a Roma, presso l’ Auditorium di via Rieti, la Manifestazione a sostegno della Petizione della Confederazione Europea dei Sindacati “FESTEGGIAMO I 50 ANNI DELL’UNIONE EUROPEA CON UN MILIONE DI FIRME PER I SERVIZI PUBBLICI DI QUALITA’.

In Italia e in Europa regole certe per rilanciare i servizi pubblici, elevare la qualità, difendere lo Stato Sociale. La manifestazione è stata introdotta da Rosa Pavanelli della segreteria della FP CGIL nazionale e coordinatrice per l’Italia della Campagna della FSESP “Servizi pubblici di qualità – qualità di vita” e conclusa da Carola Fischbach-Pyttel, Segretario Generale Federazione Sindacale Europea dei Servizi Pubblici.

Erano presenti Carlo Podda, Segretario Generale della FPCGIL e Rino Tarelli, Segretario Generale della CISLFP. Alla data odierna sono state raggiunte, via web, poco più di 79.000 firme.

2 aprile 2007

Comunicato FUA 2007

Cosa cambia nell’accordo FUA 2007
firmato l’accordo per l’ICQ

Cari colleghi, vogliamo informarvi che in data 28 febbraio 2007 abbiamo definitivamente sottoscritto l’accordo sull’utilizzo del FUA 2007 per l’ICQ.
Abbiamo già illustrato analiticamente i termini dell’accordo, soprattutto nelle parti di novità che esso contiene, novità che oggi possiamo anche valutare sotto il profilo politico, non prima di avere evidenziato, però, sia la distanza (positiva) che intercorre fra questo accordo da noi sottoscritto e quelli passati (che ci siamo rifiutati di sottoscrivere) sia l’evoluzione della stessa trattativa FUA 2007 e i grandi punti di avanzamento sui quali possiamo attribuire alla nostra azione un valore determinante.
Inseriamo una tabella che illustra la distribuzione delle risorse del 2006 e del 2007 (prima e seconda proposta di Accordo ed Accordo firmato 2007):

 

Dalla tabella si desume che le quote, complessivamente assegnate dall’accordo firmato per il FUA 2007 a voci distribuite in misura proporzionale ai livelli economici, risultano notevolmente incrementate rispetto sia alla prima che alla seconda proposta di accordo 2007 presentate dall’Amministrazione.
Appare altrettanto evidente che sono state ripristinate modalità più equilibrate ed eque per la remunerazione dell’attività esterna; che le somme imputate alle RSU sono addirittura raddoppiate; che le somme per le indennità (alle quali, ci teniamo a dirlo, non siamo affezionati) sono aumentate nell’importo e per l’inserimento di una ulteriore voce; che per la remunerazione delle Posizioni Organizzative si è avviato un percorso affinché siano rese coerenti con le previsioni contrattuali ed applicate secondo le modalità previste dal D.lgs 165/01; che la distribuzione della produttività collettiva – in quote uguali per ciascun lavoratore – è la soluzione ottimale per remunerare i lavoratori a più basso reddito, che non possono accedere ad alcune delle voci previste dall’accordo.
Va rimarcata, soprattutto, la differenza tra la prima proposta e l’accordo firmato, nella quale la voce “reperibilità” (per la quale era stanziata più della metà dell’intero importo del FUA) era prevista per tutti coloro che si dichiaravano disponibili (ovvero: non per tutti), è stata resa conforme alla norma contrattuale e le relative somme fatte confluire in quelle assegnate alle RSU, per il livello di contrattazione di sede. Le RSU dovranno pertanto valutare, a seconda delle esigenze dei territori sui quali incidono e a seconda del livello di rischio e delle necessità di intervento, se e in quale misura applicare le diverse opzioni che l’accordo offre alla contrattazione.
Rimarchiamo, su quest’ultimo argomento, l’assoluta autonomia decisionale delle RSU ad indirizzare la contrattazione di sede sulle diverse opzioni previste. Reputiamo questa previsione un reale momento di crescita che vede aumentata la responsabilità dei delegati sindacali eletti nelle RSU e valorizzato, per la prima volta in modo rilevante, il loro ruolo.
Riguardo il punto D dell’accordo – la c.d. “una tantum” – che individua somme a compensazione della mancata riqualificazione, è rilevante la richiesta per l’apertura di una nuova fase di riqualificazione che, a partire dai lavoratori ancora esclusi, riavvii, dopo la firma del nuovo CCNL, una stagione di forte attenzione al tema della qualità e della valorizzazione del lavoro.
Una valutazione, quindi, complessivamente positiva anche alla luce di una permeabilità dell’accordo ai temi del memorandum, temi che per la prima volta cominciano ad entrare, con questo accordo, nel lessico istituzionale dell’ICQ.
Con la stessa determinazione e con lo stesso approccio affronteremo la trattativa per la mobilità, preannunciando che avremo a riferimento una imprescindibile esigenza in quel tavolo: quella cioè di garantire un accordo che definisca regole chiare, ineludibili, rispettose dei bisogni dei lavoratori e delle esigenze istituzionali (quelle nobili) dell’amministrazione.
Un accordo, insomma, che abbia l’ambizione di interrompere quella disgraziata strada, intrapresa dall’ICQ, che ha visto interpretare il tema della mobilità del personale come l’ennesima occasione di gestione occulta del personale.
Ribadiamo in conclusione che l’accordo raggiunto raccoglie molte delle proposte CGIL, sia vecchie che nuove e che ripartisce in modo equo le somme, remunera in modo equilibrato le responsabilità e dà maggiore valore al ruolo, per noi assolutamente determinante, della contrattazione di RSU.
Diamo infine atto all’Amministrazione di aver interpretato correttamente ed in modo molto equilibrato il proprio ruolo nel confronto offendo, per la prima volta, un approccio positivo che, ci auspichiamo, non sia una posizione sporadica ma che si possa ripetere nel prossimo confronto sul tema della mobilità volontaria.
Roma 29 marzo 2007

FP CGIL Mipaaf
Savino Cicoria

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