Roma, 11 luglio 2007
Al Ministro del Lavoro e
della Previdenza Sociale
On. Cesare DAMIANO
Al Ministro della
Solidarietà Sociale
On. Paolo FERRERO
Al Capo di Gabinetto del Ministero del Lavoro e della P.S.
Prof. Francesco Tomasone
Al Capo di Gabinetto del
Ministero della Solidarietà Sociale
Cons. Franco Ippolito
Al Direttore Generale delle
Risorse Umane e AA.GG.
del Ministero del Lavoro e della P.S.
Dr. Massimo Pianese
Al Direttore Generale del
Ministero della Solidarietà Sociale
Dr. Angelo Marano
Ai lavoratori e agli iscritti CGIL del ministero del
Lavoro e della P.S. e del ministero della Solidarietà
Sociale
PERCORSO C1 (COLLABORATORE AMMINISTRATIVO) ……QUESTO SCONOSCIUTO
Gli elementi ci sono tutti: nell’accordo del 13 giugno 2001 è stato previsto anche questo percorso.
Nel protocollo d’intesa del 15 febbraio 2007 erano stati programmati gli interventi per la finalizzazione delle risorse disponibili, di cui alla legge finanziaria 2007.
Di questa finalizazione non sappiamo la fine ……..
Questo è l’ultimo fondamentale passaggio che interessa un numero consistente di lavoratori per concludere il CCNI.
Da un po’ di tempo non abbiamo più notizie, anche se nel protocollo d’intesa è prevista una informazione quindicinale sullo stato di avanzamento e di conseguenza temiamo delle difficoltà tecniche, probabilmente sollevate dal Ministero Economia e Finanze, per la finalizzazione delle risorse.
Se così fosse riteniamo che queste possano essere risolte solo con un forte interessamento dei vertici politici dei due ministeri.
Questa O.S., insieme a tutti i lavoratori, rimane in attesa di un immediato riscontro.
Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo
Nella giornata odierna è stata sottoscritta l’ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al personale non dirigente degli enti pubblici non economici per il quadriennio normativo 2006-2009 e per il biennio economico 2006-2007.
Pubblichiamo il testo dell’ipotesi e, di seguito, il testo del comunicato unitario.
Roma, 1 agosto 2007
COMUNICATO STAMPA DEI SEGRETARI GENERALI DI FP CGIL CISL FP UIL PA
In data odierna abbiamo siglato l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL 2006-2009 normativo e 2006-2007 economico, per il comparto degli Enti Pubblici non Economici.
L’incremento economico di circa 127 euro medi a regime è coerente con l’accordo del 29 maggio e consente la copertura del potere d’acquisto delle retribuzioni.
Una parte degli incrementi consente di completare il conglobamento della ex I.I.S. ai fini dell’indennità di fine servizio; una parte permette l’inserimento dell’Indennità di Ente nel TFR; una parte è destinata ad incrementare l’Indennità di Ente e una parte ad alimentare il Fondo per il Trattamento accessorio.
L’ipotesi prevede anche l’introduzione del nuovo sistema di classificazione del Personale.
I contenuti dell’accordo riprendono le previsioni del Memorandum, sia in relazione al rafforzamento del sistema delle relazioni sindacali rispetto ad eventuali processi di esternalizzazione e di reinternalizzazione, sia in relazione al rafforzamento di politiche per il miglioramento della qualità del servizio.
L’ipotesi sottoscritta, quindi, recepisce i punti qualificanti della piattaforma unitaria presentata alle lavoratrici e ai lavoratori del comparto.
Entro il mese di settembre, l’ipotesi deve essere portata alla valutazione del personale degli Enti pubblici non economici.
Il risultato della valutazione dovrà essere registrato nei verbali delle assemblee.
Roma, 1 agosto 2007
FP CGIL (Carlo Podda) CISL FP (Rino Tarelli) UIL PA (Salvatore Bosco)
Il Documento sulla Sanità Pubblica Veterinaria della FPCGIL Medici è stato pubblicato sul Settimanle ASI (Agenzia Sanitaria Italiana) Anno XV, n. 45, 8 novembre 2007.
Si pubblica il Documento del Coordinamento degli Assessori alla Sanità delle Regioni – richiesto oggi nell’incontro della intersindacale medica con il Comitato di Settore per il Comparto Sanità della Conferenza delle Regioni – in merito al rinnovo della convenzione della medicina generale.
COMUNICATO AI LAVORATORI
DELLE AGENZIE DELLE ENTRATE DELLA LOMBARDIA
Abbiamo letto con sommo stupore le dichiarazioni che il Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate della Lombardia Dottor Francesco Miceli ha rilasciato al “Sole 24 ore” martedì scorso, chiedendo di poter consentire il licenziamento dei dipendenti posti sotto giudizio della Magistratura, svincolando così il provvedimento disciplinare (e ribadiamo, si tratta di licenziamento) dal giudizio definitivo del Giudice.
Troviamo che questa richiesta, peraltro già comparsa in sede di contrattazione nazionale, sia lesiva dei diritti dei lavoratori dell’Agenzia, peraltro identici a quelli di ogni cittadino della Repubblica italiana.
Non si può chiedere che per i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate non valga la presunzione d’innocenza finché non sia completato il procedimento giudiziale né si può imputare ai lavoratori la lentezza della giustizia italiana.
Lungi da noi qualsivoglia difesa di chi sia stato definitivamente riconosciuto colpevole, ma rifiutiamo la possibilità di immaginare una revisione dell’istituto del Processo penale attraverso la contrattazione dell’Agenzia delle Entrate.
Gradiremmo assai, invece, che i vertici lombardi delle Agenzie Fiscali si industriassero affinché le lavoratrici ed i lavoratori abbiano finalmente, dopo 26 mesi!!, la sottoscrizione del proprio CCNL la trattativa del quale langue per le incomprensibili latitanze della controparte.
Milano, 14 febbraio 2008
Il Segretario FP CGIL di Comparto
Antimo De Col
Il Coordinat.Region. Ag. Entrate
Luca Berrafato
AGENZIA DELLE ENTRATE
Volantino assemblea del 28 marzo 2008
Direzione Regionale delle Entrate della Puglia
Nostalgia di carboneria
(Comunicato Giuseppe Gesmundo) Bari, 3 marzo 2009
Oggi, 3 marzo si è tenuta la seconda puntata della sceneggiata di cui abbiamo scritto nei giorni scorsi, naturalmente ambientata presso la Direzione regionale delle Entrate della Puglia.
Tutta la vicenda di cui sopra è indegna da parte di un’Amministrazione, che dovrebbe convocare e discutere con tutte le parti sociali, ma ci amareggia soprattutto per il ruolo che hanno ricoperto le OO.SS. che gongolano e inneggiano alla rottura, facendo sciacallaggio gratuito, invece di badare a comporre gli interessi di tutti i lavoratori.
Appare dunque evidente che, invece di agire nell’interesse di tutti gli dipendenti, agiscono in nome e per conto delle proprie convenienze. Si sono accomodati sul loro tornaconto, buttando alle ortiche l’unità sindacale, dopo aver rinnegato le piattaforme contrattuali condivise e poi tradite per 13 denari (leggi enti bilaterali).
Siamo alle solite: ancora una volta la nostra O.S. non è stata convocata ad un incontro di concertazione, incontro di cui abbiamo saputo dalla R.S.U..
La scrivente insieme a RDB e FLP ha convocato dunque, per tutta risposta, nell’immediato un’assemblea dei lavoratori che si è tenuta nell’atrio dell’Ufficio, assemblea che ha protestato solennemente per gli ultimi accadimenti, che riducono la democrazia ai minimi storici.
Lavoratori indignati perché le OO.SS. più rappresentative di quell’Ufficio (CGIL, FLP, RDB rappresentano in percentuale la maggioranza dei lavoratori dell DRE) sono state escluse dalla trattativa. Quale mandato, si sono chiesti i lavoratori, portano avanti i sindacati convocati, se raccolgono il minimo delle adesioni tra gli addetti?
La riunione in questione ha cambiato più volte collocazione, tanto che le OO.SS. che si volevano escludere dalla discussione, sono state più volte depistate. E l’incontro, da tenersi in una sala al 10° piano dell’edificio, è infine approdata nella stanza del direttore regionale.
La situazione è oscillata improvvisamente tra il dramma e la farsa….
Alla nostra richiesta di partecipare all’incontro, il direttore regionale ha risposto che c’erano impedimenti rivenienti dalla altre OO.SS. e dalla Direzione centrale delle Entrate.
A quel punto il grosso dei componenti della R.S.U. ha abbandonato il tavolo (7 su 10), chiedendo la sospensione dell’incontro.
La concertazione invece è continuata, i cui esiti non sappiamo e di cui disconosciamo gli accordi perché non rappresentativi di tutti i lavoratori ne’ evidentemente condivisi da loro.
Incontro che si profila come illegittimo se non nullo, perché condotto e concluso in assenza della R.S.U. e delle OO.SS. rapprsentative e per cui attiveremo la Magistratura competente, motivata da condotta antisindacale.
In seguito alla nostra minaccia di occupazione della stanza del direttore regionale, l’Amministrazione ha prodotto un documento, con il quale conferma il tavolo così come configuratosi in data odierna escludendo CGIL -RDB e FLP.
Dopo tutta questa manfrina è corsa voce che l’incontro di oggi è stato preceduto da una ulteriore riunione tra pochi intimi, di livello regionale, di cui ora, luogo, ordine del giorno ed eventuale accordo sono stati occultati alla nostra O.S. ma anche alla RS.U. ed ai lavoratori. Riunione poi confermata anche dal direttore regionale..
Non ci sono altre parole, da parte nostra ma da adesso in poi ci saranno solo fatti.
Comunicato stampa del 17 maggio 2011
di Nicola Preiti, coordinatore nazionale FP CGIL Medici – medicina convenzionata
E’ stato costruttivo l’incontro di ieri, al Ministero della salute, con le OO.SS. dell’area delle cure primarie, alla presenza delle Regioni e della Sisac.
Il Dr. Filippo Palumbo, capo dipartimento qualità, alla presenza del Capo di Gabinetto, ha illustrato l’intenzione del Ministro Fazio di intervenire profondamente sulla natura stessa delle Cure Primarie. Si sono voluti sentire i sindacati su un progetto che il Ministero intende predisporre con le Regioni, nel giro di poche settimane, per arrivare ad una ridefinizione sostanziale delle cure primarie. E’ previsto anche un intervento legislativo di modifica e adeguamento della fonte normativa delle convenzioni: l’Art. 8 della 502.
L’obiettivo è adeguare le cure primarie alle nuove esigenza assistenziali per metterle al centro del Sistema.
Le modifiche della legge dovrebbero intervenire sui punti critici dell’assistenza territoriale: gestione delle cronicità e h24, rapporti con l’ospedale e tra operatori, definizione residenzialità intermedia, criteri di accesso e struttura del compenso. Il percorso da iniziare con le modifiche al 502 dovrebbe poi essere completato con il rinnovo delle convenzioni.
Riteniamo nella giusta direzione l’intervento che il Ministro Fazio intende apportare alle cure primarie. Un problema sul tappeto da ormai troppi anni, che è percepito come criticità da parte dei cittadini e che, se non risolto, rischia di far implodere il sistema nel suo complesso.
Durante l’incontro abbiamo illustrato le proposte della FP CGIL Medici, già inviate al Ministro Fazio, sottolineando in particolare alcuni aspetti:
* L’intervento sulle cure primarie deve essere un intervento globale basato su una nuova visione del territorio e sulla sua organizzazione.
* Con l’organizzazione deve cambiare anche la mentalità e la cultura professionale, i compiti e le funzioni di ogni operatore. Non si può cambiare l’organizzazione pensando di fare le stesse cose di ieri.
* Nel territorio si dovrà determinare un assetto organizzativo che strutturi fisicamente l’assistenza, garantendo la presa in carico e la continuità assistenziale orizzontale nelle 24 ore, e verticale per i diversi livelli di assistenza necessari al cittadino. Questo può garantire anche lo sgravio burocratico al medico e fornirgli gli adeguati strumenti necessari a fornire un’assistenza di qualità.
* Per i medici di famiglia è necessario conservare il rapporto di fiducia con il cittadino sulla base della libera scelta, ma è oggi necessario renderlo medico anche di quel territorio e non solo del paziente.
* Per il 118, va risolta l’ambiguità normativa che per un verso ci porta alla commistione di medici che fanno il 118 con contratto da dipendente accanto a medici che fanno lo stesso lavoro con convenzione, e per’altro lascia indistinti i titoli necessari per accedere a questa attività. E infatti nelle Regioni troviamo le soluzioni più disparate.
* Per i medici di guardia medica abbiamo ribadito la necessità della loro piena valorizzazione abolendo il servizio di guardia medica oggi noto, che con la sua organizzazione risponde ad un modello di sanità ormai vecchio oltre 30 anni.
Attendiamo fiduciosi le proposte del Ministro, ma sappiamo che l’intervento così concepito è necessario ma anche molto complicato a ambizioso
Incontro con il presidente dell’Agea (6 giugno 2007)
CGIL CISL/SINADI CRI UIL
Roma. 4 ottobre 2007
Nella riunione in data odierna l’Amministrazione C.R.I., ha presentato alle OO.SS. un bozza di bando per la stabilizzazione del precariato di fatto rivolta soltanto a 19 dipendenti, i soli, dal loro punto di vista, aventi diritto.
Tale atto e stato completamento rigettato dalle OO.SS. le quali hanno ribadito il diritto di assunzione a tempo indeterminato del personale precario attraverso l’applicazione dell’art. 519 del D.P.F. e nel rispetto dell’accordo fatto in precedenza con il Ministero della Salute per la stabilizzazione dello stesso.
L’incontro si è concluso con l’impegno da parte dell’Amministrazione di presentare una nuova istanza al Governo, per la soluzione del problema. Si è rimandata quindi la trattativa ad una successiva riunione con le OO.SS. da fissarsi nell’arco delle quarantotto ore.
Le OO.SS. ribadiscono lo stato di agitazione di tutto il personale C.R.I. mettendo sin da ora in atto tutte quelle forme di lotta che si riterranno opportune.
CGIL CISL/SINADI CRI UIL
Si pubblica l’articolo del quotidiano Sole24-Ore “Nella sanità lottizzata al Pd va il 54% dei direttori generali” nel quale viene ripreso il commento del segretario nazionale della FPCGIL Medici Massimo Cozza.
Si pubblica il Documento Conclusivo del IX Congresso nazionale della FPCGIL a Sorrento del 14-16 aprile 2010 e di seguito l’Odg sui medici approvato.
ODG – MEDICI
Il IX Congresso Nazionale della Funzione Pubblica CGIL da mandato al Direttivo Nazionale per integrare L’art.8 “Struttura organizzativa” dello Statuto, in riferimento alla FP CGIL Medici, al fine di consentire una articolazione organizzativa funzionale alla eventuale ridefinizione delle aree contrattuali.