Care colleghe e colleghi,
nell’ultima riunione sulla mobilità abbiamo assistito ancora una volta alla proposta di sanare la situazione di 1200 lavoratori “distaccati” a vario titolo. Circolano voci che circa 300 distacchi siano stati effettuati, anche da sedi con gravi scoperture organiche, solo negli ultimi mesi senza neanche richiedere, come di consueto, il parere del capo dell’ufficio di provenienza.
Sarebbe molto grave se questa proposta vedesse l’adesione anche di altri sindacati che già durante la trattativa e in questi giorni si stanno dichiarando disponibili a discuterne, perché questi lavoratori, che hanno ottenuto il distacco in base a non definite circostanze, passerebbero avanti a chi da anni aspetta l’interpello e ne ha diritto.
Non abbiamo nulla in contrario a discutere sul trasferimento definitivo, come peraltro ha recentemente stabilito una sentenza del consiglio di stato, dei lavoratori distaccati in base alla norma sulla assistenza ai portatori di handicap (legge 104) né a discutere per favorire quelli distaccati ai sensi dell’art. 42 bis anche perché questi lavoratori, in caso di regolare interpello, avrebbero giustamente la precedenza su tutti gli altri.
Tuttavia la non ben definita proposta dell’Amministrazione, che ci siamo comunque riservati di esaminare, a quanto detto dalla stessa durante l’ultima trattativa proporrebbe, solo a seguito della mobilità in entrata al nord, un interpello al centro sud per circa 200 posti (a fronte dei 1200) e sarebbe comunque condizionata alla suddetta sanatoria; ciò configurerebbe una inaccettabile ingiustizia per chi da anni aspetta di esser trasferito.
Per questo, come già abbiamo fatto nei mesi scorsi, è opportuno organizzare una raccolta firme tra i lavoratori contro questa proposta e inviare fax e mail di protesta al Ministro, Capo Dipartimento e al Direttore generale; vi chiediamo di inviare una copia anche alla FP CGIL nazionale affinché possiamo essere informati della situazione e capire se i lavoratori sono d’accordo con noi.
Abbiamo predisposto un modello di lettera che vi alleghiamo da far firmare ai lavoratori completa dei riferimenti dei destinatari.
Roma, 5 luglio 2011
Per Funzioni Centrali FPCGIL
Nicoletta Grieco
FP CGIL FPS CISL UIL PA CISAL FIALP RdB P.I.
Roma 5 febbraio 2007
Al Vicepresidente del Consiglio On.le F. Rutelli
Al Ministro dello Sviluppo economico On P.Bersani
Le scriventi Federazioni hanno constatato che nel Disegno di Legge sulle cosiddette liberalizzazioni, approvato dal Consiglio dei Ministri il 25 gennaio u.s., è stato inserito il provvedimento concernente l’abrogazione del Pubblico Registro Automobilistico gestito dall’Automobile Club d’Italia, nonostante la richiesta di un incontro preventivo.
Sottolineiamo, come nella nostra precedente missiva, che la necessità di un pubblico registro è a tutela della proprietà del bene e a garanzia dei rapporti con terzi, oltre ad essere utile strumento per la Magistratura e le Forze dell’Ordine nell’esercizio delle loro funzioni.
Richiamiamo i Ministri in indirizzo al rispetto e alla coerenza riguardo agli impegni assunti e sottoscritti dal Governo con le Confederazioni e le Federazioni di categoria. A tale proposito, siamo fermamente convinti che qualsiasi processo di riforma della P.A. debba trovare nel confronto la giusta forma per assicurare un servizio pubblico efficace ed efficiente.
Nel caso in questione, inoltre, non possiamo ignorare la funzione di tutela utile alla pubblica sicurezza e del principio della responsabilità civile garantita attualmente dal P.R.A., né possiamo disperdere il patrimonio pubblico rappresentato dalla competenza e professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici dell’A.C.I.
In considerazione di quanto espresso, le scriventi Federazioni rinnovano la richiesta di un urgente incontro, da definire prima dell’avvio dell’iter parlamentare del ddl in questione.
FP CGIL FPS CISL UIL PA
Alfredo Garzi Mauro Giuliattini Enrico M. Ponti
CISAL FIALP RdB P.I
Roberto Gironi Lino Rocchi.
Agli iscritti CGIL del Ministero del Lavoro e della P.S. e del ministero della Solidarietà Sociale
Pur rinviando ad un momento successivo l’analisi complessiva della legge finanziaria, riteniamo oggi di dover segnalare quanto abbiamo visto negli ultimi aggiornamenti, relativi alle disposizioni riguardanti le assunzioni degli idonei del recente concorso per ispettori del lavoro ed il reperimento delle risorse economiche per la conclusione dei percorsi di riqualificazione.
Quello che abbiamo letto ci lascia francamente perplessi e ci preoccupa moltissimo.
Veniamo ai rilievi più importanti.
Anzitutto, il nuovo testo presentato comprende l’assunzione di idonei per le regioni Molise, Campania e Sicilia, senza considerare che in Molise e Campania non erano stati previsti posti a concorso, quanto alla Sicilia è a tutti noto che il personale ispettivo è dipendente della Regione per cui non ha senso l’inserimento.
In secondo luogo, non vi è cenno all’assunzione degli idonei nel concorso per ispettori tecnici, quando invece nelle motivazioni che giustificano la previsione inserita nel testo si parla di prevenzione degli incidenti sul lavoro e del fenomeno delle morti bianche.
Incongrua ci sembra anche la modifica, rispetto al testo precedentemente presentato, nella parte relativa alla autorizzazione di spesa per i passaggi d’area. Infatti la riduzione sostanziosa della stessa, invece di risolvere finalmente situazioni che ci trasciniamo da anni, se così passasse, ci creerà problemi insormontabili e renderà improponibile iniziare qualsiasi ragionamento sul nuovo contratto integrativo.
Qualunque siano i motivi che hanno condotto alla proposizione di questo nuovo testo non possiamo che esprimere tutta la nostra preoccupazione e chiedere con forza che venga riconsiderata tutta la questione reinserendo nella finanziaria, se i tempi strettissimi non consentono di meglio, il testo precedentemente proposto, sia per quanto riguarda le assunzioni e sia la parte inerente le risorse economiche.
Roma, 14 dicembre 2006
Il Coordinatore nazionale FP CGIL Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
7 MILIONI
Il 29 marzo abbiamo avuto un incontro con la delegazione di parte pubblica sulla ripartizione dei 7 milioni di euro assegnati al personale della Pubblica Istruzione dalla Finanziaria 2007 a decorrere da quest’anno.
Come FP CGIL abbiamo confermato quanto già detto sull’argomento nelle precedenti riunioni:
1. la somma stanziata deve essere destinata solo al personale delle aree in quanto i dirigenti di seconda fascia di questa Amministrazione hanno già di fatto ottenuto con gli accordi relativi al 2004 e 2005 l’equiparazione con i dirigenti del Ministero dell’Università delle somme destinate al risultato (assimilabili all’indennità di Amministrazione).
2. anche se la Finanziaria prevede che l’attribuzione delle somme dovrà essere fatta con apposito provvedimento del Ministro, va sottoscritta un’intesa tra Amministrazione ed Organizzazioni Sindacali da cui si evinca chiaramente che le risorse utilizzate (i 7 milioni) non sono risorse contrattuali, ma assegnate da apposita legge (in questo caso la Finanziaria) e che la finalità condivisa dalle parti è quella di incrementare l’indennità di Amministrazione.
Il provvedimento va concretizzato rapidamente e comunque in tempo utile per rendere possibile, in fase di contrattazione per il rinnovo del CCNL, l’utilizzo della somma per l’incremento dell’indennità di Amministrazione della Pubblica Istruzione.
MOBILITA’
Il 2 aprile si è, invece, avviato un confronto con l’Amministrazione sulla mobilità.
Come FP CGIL riteniamo sia urgente giungere ad un accordo su tale argomento.
Ricordiamo, infatti, che la forte carenza di personale non ha consentito in alcune regioni del Nord (vedi Lombardia) di soddisfare tutte le richieste di mobilità all’interno del Ministero previste dall’ultimo accordo, sottoscritto ormai diversi anni fa.
La carenza di personale negli uffici scolastici provinciali, dovuta al blocco delle assunzioni che persiste da anni ed al forte esodo dovuto ai pensionamenti, richiede poi di affrontare anche il nodo della mobilità compartimentale ed intercompartimentale.
E’ necessario stabilire regole chiare e trasparenti attraverso un nuovo accordo.
Vanno, inoltre, definiti i criteri per la mobilità verso l’INPDAP, mobilità che ogni tanto l’Amministrazione sbandiera come urgente (facendo anche girare bozze di convenzione con l’Ente o mettendo in giro voci di sperimentazioni), su cui però non è ancora stato avviato il necessario confronto con le Organizzazioni Sindacali.
Intanto è stato confermato per l’11 aprile il prossimo incontro sui passaggi d’area (da area B a C1) e sulla riqualificazione.
Roma, 4 aprile 2007
FP CGIL MIUR
Angelo Boccuni
Roma, 22 giugno 2007
Il 15 giugno, abbiamo sottoscritto con l’Amministrazione l’atto di concertazione relativo al passaggio dall’area B alla posizione economica C1.
Nello stesso incontro il Direttore Generale delle risorse umane ha ancora una volta confermato che a breve sarà pubblicato il provvedimento di autorizzazione da parte della Funzione Pubblica a bandire il concorso.
Abbiamo espresso forte preoccupazione per questo continuo rinvio che ormai si protrae da mesi e abbiamo ancora una volta chiesto all’Amministrazione di sollecitare l’autorizzazione che è necessaria per la pubblicazione del bando e l’avvio delle procedure.
Questi i punti salienti dell’accordo:
* conferma dei 500 posti di posizione economica C1, già a suo tempo concordati con le Organizzazioni Sindacali, ma come ricorderete spesso messi in discussione;
* ripartizione a livello regionale degli stessi partendo dalla scopertura dei posti di profilo esistenti nelle singole regioni, tenendo comunque conto dei 230 posti messi a concorso esterno a livello regionale di cui già esiste l’autorizzazione;
* possibilità di effettuare domanda per un’unica sede regionale e, nel caso di sede diversa da quella di titolarità e di superamento del concorso, l’obbligo a permanere nella nuova sede per 5 anni;
* percorso formativo articolato su 5 moduli di trenta ore ciascuno con lezioni in aula;
* partecipazione di tutti i candidati ai primi due moduli;
* unica selezione intermedia (a fronte delle tre proposte dall’Amministrazione), al termine del secondo modulo attraverso test a risposta multipla, identici per tutto il territorio nazionale, riguardanti argomenti dei moduli frequentati e che consentirà il proseguimento del corso ad un numero di partecipanti doppio rispetto al numero dei posti a concorso (la correzione dei test sarà effettuata dalla commissione nazionale);
* prove finali effettuate presso l’Amministrazione centrale;
* valutazione della commissione nazionale di tutti i titoli prodotti e utili per la formazione della graduatoria finale;
* ultimazione delle procedure concorsuali entro 10 mesi dalla pubblicazione del bando ( 9 dal giorno successivo alla scadenza della presentazione delle domande).
Sicuramente con l’accordo sono stati realizzati passi in avanti sia per quanto riguarda i criteri di uniformità e trasparenza delle procedure e della valutazione dei titoli che per quanto riguarda la certezza dei tempi di realizzazione che stavolta sono ben definiti.
Alcune perplessità, peraltro ampiamente espresse al tavolo di contrattazione, riguardano invece la ripartizione dei posti, ripartizione che comunque garantisce un livello di scopertura omogeneo sul territorio al termine di entrambe le procedure concorsuali (quella interna a 500 posti e quella esterna a 230), consentendo anche di dare una prima, anche se non certo rapida, risposta alla forte necessità di nuovo personale in molte realtà territoriali, dovuta al lungo periodo di blocco delle assunzioni.
E’ evidente che la mancanza di una revisione degli organici, centrali e periferici, che ricordiamo sono fermi al 2001, e l’assenza di organici provinciali relativi ai singoli uffici, ha condizionato fortemente in termini di funzionalità anche questa ripartizione dei posti, come peraltro accade quando si parla di “carichi di lavoro” relativamente all’organizzazione del lavoro, di trasferimenti interni all’Amministrazione per quanto riguarda la mobilità ovvero nella contrattazione del FUA per la ripartizione ai singoli uffici delle quote assegnate a livello regionale.
Come spesso abbiamo già detto, chiederemo all’Amministrazione di affrontare anche questo argomento appena sarà emanato il nuovo regolamento di Ministero.
Sottoscritta la concertazione, l’Amministrazione ha avviato la predisposizione del bando di cui sarà fornita informativa alle Organizzazioni Sindacali.
Verificheremo la corrispondenza del bando a quanto previsto dall’accordo e soprattutto continueremo a pressare l’Amministrazione per quanto riguarda l’autorizzazione, consapevoli che con l’espletamento del corso concorso potremo finalmente portare a conclusione una procedura prevista dal Contratto integrativo di Ministero e che per anni ci ha visto impegnati a rincorrere una Amministrazione che stavolta speriamo rispetti gli impegni formalmente assunti.
Vi invieremo quanto prima copia dell’accordo sottoscritto e la tabella con la ripartizione dei posti per singola regione.
FP CGIL Pubblica Istruzione
Angelo Boccuni
Come noto, il giorno 4 luglio u.s. alle ore 11.00, presso l’Auditorium Inpdap di Via A. Ballarin n. 42 – Roma, si è tenuta una Assemblea Generale del Personale delle Sedi Inpdap dell’Area Metropolitana di Roma.
Oggetto dell’incontro è stato il preoccupante attacco sferrato alle PP.AA. e al mondo del lavoro pubblico attraverso l’adozione del D.L. n. 112/2008…
segue testo completo nell’allegato…
FP CGIL – COORDINAMENTO NAZIONALE INPS
COMUNICATO
Come vi abbiamo già accennato nel precedente comunicato, l’Amministrazione ha manifestato la volontà di aprire il confronto sul CCNI 2006/2009 non tenendo conto della LEGGE 133.
Traducendo: vuole affrontare riorganizzazione, piani produttivi e tutto quanto attiene alla contrattazione collettiva integrativa, ovvero al futuro professionale e lavorativo di tutti quanti noi, fidandosi di un protocollo (stiamo parlando di un protocollo di intesa non di un contratto o di una nuova legge) che nessuna certezza da sulle risorse future a disposizione. Poi quel che sarà, sarà.
Per il momento di certo c’è solamente lo scippo ai fondi integrativi, l’infame norma sulla malattia (che l’Amministrazione sta ossequiosamente applicando), i 70 euro lordi (40 netti) di aumento contrattuale.
Avviare ora una “rivoluzione” con 2000 lavoratori in meno (pensionamenti) e senza risorse certe non è accettabile.
Non è accettabile perché noi siamo solo un sindacato e un sindacato deve dare certezze e prospettive reali e concrete ai lavoratori che rappresenta.
NON FIRMIAMO CAMBIALI IN BIANCO A NESSUNO
Facciamo a fidarci di un’Amministrazione che quando si è trattato di difendere i propri dipendenti dai reiterati attacchi brunettiani si è distinta per un silenzio tombale??
L’amministrazione ci proponga nell’incontro di oggi, cosi come abbiamo formalmente chiesto, un fondo 2009 senza tagli, se lo faccia certificare dai Ministeri vigilanti e poi…ne parliamo.
Lealtà trasparenza e merito finora non sono stati dimostrati.
Basta vedere il tentativo di scavalcare il tavolo negoziale su esternalizzazioni e interinali e il metodo utilizzato per la nomina dei dirigenti generali.
Siamo stati accusati di non sapere leggere (nonostante “Ma quanta cultura”) e presi dal dubbio ci siamo rimessi a leggere accuratamente il protocollo ma nonostante gli sforzi non siamo riusciti a trovare una sola riga che indichi risorse certe o che abroghi gli articoli della L. 133 che scippano i fondi.
Quelle si che sarebbero state certezze!!!
Noi ci impegniamo (come termine va di moda) ad affrontare ed eventualmente sottoscrivere il CCNI 2006/2009 quando saremo in grado di dire con certezza ai lavoratori che il maltolto è stato restituito.
Nel frattempo perché ciò avvenga
SCIOPERIAMO
Roma 13 novembre ’08
p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL
Oreste Ciarrocchi
Ultima ora:
E’ stato siglato stanotte da Governo, Cisl e Uil il CCNL Ministeri 2008/2009.
Li c’è scritto che per riavere il salario accessorio tagliato con la L. 133 sarà comunque necessario, reperire le risorse e uno specifico intervento legislativo.
Nel protocollo Brunetta non c’era alcuna garanzia di restituzione totale del salario accessorio ed oggi la blanda previsione contrattuale di una futura legge (sic!) non fa altro che confermare l’errore di chi firmò l’accordo.
A tutte le lavoratrici e i lavoratori
del Ministero Infrastrutture e Trasporti
Nelle more della conversione in legge del D. L. n. 185 del 29.11.08, meglio conosciuto come D.L. anticrisi, il governo ha riproposto, tramite l’introduzione di uno specifico emendamento, il taglio dell’incentivo alla progettazione, previsto dall’art. 92 c. 5 D.Lgs 163/06, dal 2 allo 0,50%.
L’ eliminazione, di fatto, di questo istituto, finalizzato ad incentivare la produttività degli uffici tecnici delle Pubbliche Amministrazioni, rischia di trasformarsi, per l’erario, in un aggravio di costi invece che in un risparmio di spesa.
L’unico vero obiettivo è quello di fare cassa mettendo le mani nelle tasche dei lavoratori.
I dipendenti di questo Ministero hanno garantito, fino ad oggi, l’esecuzione dei programmi e la realizzazione delle opere previste, con garanzia di imparzialità che solo il lavoratore pubblico può dare.
L’incentivo,previsto dall’art.92, ha contribuito a valorizzare le professionalità interne e limitare gli incarichi a professionisti esterni.
Con questo taglio sicuramente non ci sarà alcun risparmio. Si continuano ad affidare incarichi a professionisti esterni, nonostante il costo minore di un incarico affidato ad un dipendente interno.
La strada sarà quella di una perdita ulteriore di risorse professionali oltre che finanziarie, all’interno di una macchina amministrativa già fortemente depauperata di risorse.
Il vero obiettivo di questo Governo è colpire la qualità del lavoro pubblico.
Invece che di tagli, al di là di tutta la demagogia sul falso problema dei fannulloni, la Pubblica Amministrazione avrebbe bisogno di risorse ed investimenti da impegnare nella formazione, nella razionalizzazione e riorganizzazione degli uffici, nel sostegno al reddito dei lavoratori, anche come misura contro la crisi.
L’incentivo alla progettazione, che nell’attuale formulazione andrebbe sicuramente rivisto e riformulato, una volta ripristinato nel suo totale importo, oltre che alle finalità proprie, potrebbe costituire la base per cominciare a risolvere alcuni dei tanti problemi che investono il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Abbiamo sempre sostenuto la necessità di dover reperire fondi per il finanziamento della Cassa Previdenza e Assistenza che, ad oggi, provengono quasi esclusivamente dal settore Trasporti.
Come FP CGIL, abbiamo più volte chiesto di destinare una quota dell’incentivo a questa importante finalità.
Invitiamo tutti alla massima mobilitazione affinché l’emendamento venga ritirato.
Invitiamo il Ministro Matteoli ad attivarsi affinché tutte le risorse tagliate da questo Governo vengano restituite ai lavoratori.
Invitiamo tutte le lavoratrici e i lavoratori ad aderire allo sciopero del 13 Febbraio e a partecipare al referendum indetto dalla FP CGIL, per il 9/10 Febbraio, per dire NO all’ipotesi di Contratto 2008/2009.
Roma, 22 gennaio 2009
Per FP CGIL
Funzioni Centrali
Francesca De Rugeriis
FP CGIL Uil-PA FLP RdB
Si è svolta oggi la prevista riunione con l’Amministrazione per verificare la possibilità di aprire le trattative sul Contratto Integrativo dell’Organizzazione Giudiziaria e sulla riqualificazione del personale.
L’Amministrazione ha presentato una bozza di documento che prevede la separazione dei profili professionali del cancelliere, dell’ufficiale giudiziario, dell’esperto informatico, dell’esperto linguistico, del contabile e dell’ausiliario nonché la soppressione del profilo del bibliotecario.
Secondo tale proposta l’attività oggi riconducibile a tali figure professionali verrebbe divisa tra due aree, ripresentando così un quadro simile a quello del precedente ordinamento; di fatto viene ripristinata nella II area la figura dell’assistente e nella III quella di funzionario e del direttore; con la conseguente separazione delle funzioni, e con l’attribuzione dell’attività di assistenza all’udienza anche all’operatore giudiziario b2.
L’attività dell’ausiliario rimarrebbe in prima area, scomparendo del tutto nella seconda e la figura del bibliotecario confluirebbe in quella del funzionario giudiziario.
Tutto ciò in cambio di un mero passaggio economico all’interno delle aree, con criteri selettivi e neanche garantito per tutti.
Riteniamo tale proposta inaccettabile perché mortifica la professionalità dei lavoratori e perché porterebbe certamente ad un peggioramento del servizio.
Pertanto queste OO.SS. intraprendono un percorso unitario di lotta contro questa proposta sbagliata ed irricevibile che non rispetta le giuste aspettative del personale e non garantisce la funzionalità del servizio.
Le scriventi OO.SS, espletate le regolari procedure di mobilitazione, indicono per il prossimo 10 dicembre assemblee contemporanee in tutti gli uffici giudiziari per illustrare alla cittadinanza le condizioni di lavoro del personale della giustizia.
Invitano inoltre tutti i lavoratori della giustizia a partecipare alla manifestazione che si terrà a Roma il 16 dicembre.
Vi terremmo informati sugli sviluppi e sulle iniziative e vi invitiamo a partecipare numerosi.
Roma, 23/11/09
FP CGIL Uil-PA FLP RdB
Grieco Pilla Piazza Todisco
FP CGIL COORDINAMENTO NAZIONALE
Roma, 1/6/2010
AL DIRETTORE GENERALE DELL’INPDAP
DOTT. MASSIMO PIANESE
AL DIRIGENTE GENERALE
D.C. RISORSE UMANE
DOTT. VINCENZO CARIDI
AI LAVORATORI
Le lavoratrici e i lavoratori dell’Inpdap ancora aspettano di sapere che ne sarà dei loro soldi, del fondo 2009 ridotto al lumicino, del salario accessorio (parola d’altri tempi!) e della loro carriera.
In balia di una manovra che se non mette le mani in tasca agli italiani dovrà dare a tutti i dipendenti pubblici il passaporto svizzero, i lavoratori di questo Istituto non hanno neppure ricevuto il saldo complessivo del compenso incentivante 2009, in attesa di una sottoscrizione del CCIE 2009 rinviata senza data dopo la bocciatura dei ministeri vigilanti.
Al contrario, però, per i Dirigenti, in barba alle regole, all’etica e alla legittimità, si è subito disposto il pagamento del 100% del compenso incentivante senza neppure attendere la sottoscrizione del contratto da parte delle OO.SS..
Forse i Dirigenti hanno più bisogno di soldi dei dipendenti?
Forse per i Dirigenti il mandato alla rappresentanza sindacale vale meno?
Forse è più facile per un Dirigente autorizzare i pagamenti per i Dirigenti che per gli impiegati?
Ma le regole non dovrebbero valere per tutti? O solo se e quando è il più forte che se ne avvantaggia?
Adesso basta! VOGLIAMO LE RISPOSTE GIUSTE!
Il Coordinatore Nazionale FP Cgil Inpdap
Marinella Perrini
02 DIC – (www.quotidianosanita.it) Con un comunicato stampa diffuso oggi, la Società italiana di telemedina interviene nelle polemiche dei giorni scorsi sul valore legale della certificazione medica elettronica.
“La nuova procedura di trasmissione on-line dei certificati medici – si legge nella nota – può senz’altro rappresentare una prima tessera per l’affermazione definitiva e capillare, su tutto il territorio nazionale, di una sanità elettronica armonica e sostenibile, a misura di medico e di cittadino. Alle semplici trasmissioni telematiche dovrà però affiancarsi, quanto prima, la gestione di referti e documenti sanitari digitali sottoscritti con firma elettronica del medico o di altro operatore sanitario addetto. La Sit ritiene pertanto che l’introduzione del nuovo canale di comunicazione dei certificati on-line possa rappresentare un primo valido passo verso un futuro prossimo di reale certificazione sanitaria elettronica”.
“Il sistema attuale – conclude la nota – costituisce, però, solo un primo passo verso una certificazione digitale propriamente detta che dovrà essere completata, secondo il parere della SIT, anche dalla firma elettronica del documento”.
Nota redazionale
Un altro pasticcio del Ministro Brunetta ?
In relazione agli interpelli avviati con nota del Direttore Generale del personale e della Formazione dell’Organizzazione Giudiziaria nei distretti di Catanzaro, Catania, l’Aquila, Perugia e Salerno finalizzati alla collocazione del personale soprannumerario riteniamo necessario, nel rispetto dell’accordo sulla mobilità del marzo 2007, che le OO.SS. territoriali dei distretti interessati vengano convocate e informate ai sensi dell’art. 13 comma 3 e 8 dell’art. 13 dell’accordo, richiamato nella nota del Direttore Generale.
Riteniamo che l’avvio di questi interpelli distrettuali sia irrituale e per questo abbiamo inviato una nota unitaria all’Amministrazione, in quanto ciò rientrerebbe in una ragionamento globale a carattere nazionale sulla mobilità del personale; nelle more di una discussione sul tavolo nazionale è oltremodo importante vigilare che nei singoli distretti non si violini le regole dell’accordo (che vi alleghiamo ad ogni buon fine).
Roma, 4 aprile 2011
Per Funzioni Centrali
FPCGIL GIUSTIZIA
Nicoletta Grieco