Il Parlamento bocci il DL 112 che piccona il diritto al riposo dei medici ospedalieri

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
 

La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge 112/08 che elimina per i medici ospedalieri il riposo di 11 ore ogni 24, ed il tetto massimo di 48 ore settimanali, conferma purtroppo il nostro allarme a tutela della qualità del lavoro e della sanità pubblica.

E ci auguriamo che, essendo contenuto nel capitolo delle semplificazioni del DL, non faccia parte di un progetto complessivo di riduzione della sanità pubblica, che passa attraverso il taglio di 5 milardi della spesa programmata, la sostituzione del diritto ai Livelli Essenziali di Assistenza con card compassionevoli, e soprattutto attraverso un annunciato federalismo che rischia di lasciare al loro destino le Regioni più povere.

Prima il Governo sottoscrive il 9 giugno in sede di Consiglio Europeo una direttiva che elimina dall’orario di lavoro il tempo inattivo delle guardie, adesso in Italia abolisce il diritto al riposo. Due colpi consecutivi contro 120.000 dirigenti medici del Ssn, senza contratto da 30 mesi, e senza rivalutazione della indennità di esclusività da 8 anni.

Il Ministro Sacconi in risposta al nostro primo allarme europeo ha detto che i medici italiani devono stare tranquilli perché la direttiva non sarà applicata nel nostro Paese, non spiegando allora perché il Governo italiano nulla ha eccepito.

Adesso, al di là delle parole, Sacconi ritiri almeno il comma 13 dell’articolo 41 del Decreto Legge 112 sull’abolizione del diritto al riposo dei medici ospedalieri.

Noi chiediamo comunque al Parlamento di bocciare il famigerato comma, e ci appelliamo ai deputati ed ai senatori che credono realmente nella qualità della sanità per i cittadini e per i medici, considerando che per la letteratura scientifica internazionale già dopo 12 ore la stanchezza influisce negativamente sulle prestazioni mediche, con un conseguente aumento degli errori sanitari.

E sia chiaro, a tutti, non rinunceremo ai diritti dei medici ed alla qualità delle prestazioni della sanità pubblica in cambio di aumento contrattuale, già dovuto e che neanche recupera il potere di acquisto delle nostre retribuzioni rispetto all’inflazione.
 

 

Nuovo Ordinamento Professionale – LA FP CGIL FIRMA CON RISERVA

 
Roma, 11 novembre 2008

Ai lavoratori e agli iscritti del Ministero del Lavoro,
della Salute e delle Politiche Sociali

C.C.N.I. : ORDINAMENTO PROFESSIONALE – LA FP CGIL FIRMA CON RISERVA

Ieri 10 novembre, così come da convocazione, alle ore 19.00 è ripresa la contrattazione per il CCNI di Ministero sulla parte relativa all’ordinamento professionale ed è finita alle ore 2.00 di questa notte (o di questa mattina?). Sono state ore di accesa discussione e di tensione.
E’ stata una “Buona notte”? A nostro avviso dovranno giudicare i lavoratori leggendo attentamente il “protocollo” e gli allegati che sono parte integrante del “protocollo” stesso (vedi files allegati).

Questa O.S. ha deciso di firmare con riserva per le motivazioni che qui di seguito riportiamo e che abbiamo esplicitato nelle ore di contrattazione e sintetizzato con “la nota a verbale” (vedi allegato 2).

Infatti, la FP CGIL., pur sottoscrivendo con riserva la parte del “protocollo” riguardante l’ordinamento professionale, non ha condiviso la metodologia dei lavori e non condivide la modalità di calcolo utilizzata (come da esposizione dell’Amministrazione) per la determinazione (valore medio delle singole unità per area) delle dotazione degli organici, in considerazione anche dei passaggi di area da attivare, e chiede pertanto che quanto sopra esposto venga riconsiderato.
La FP CGIL – come si evince anche dalla piattaforma unitaria presentata con CISL e UIL – ritiene assolutamente imprescindibile l’inserimento nell’ordinamento professionale, nella III Area, di un profilo inerente l’attività “legale” disgiunto dal profilo “amministrativo”, quale riconoscimento di rilevante qualificazione della professionalità dei lavoratori tesa a rendere una migliore qualità dei servizi di questa Amministrazione.
Questa O.S. ritiene altresì necessaria la definizione, sempre nella III Area, del profilo di “comunicatore” disgiunto dal profilo “socio-statistico-economico” soprattutto al fine del miglioramento degli Uffici Relazioni con il Pubblico, in modo da fornire un servizio più efficace e più efficiente al cittadino/utente.
Si ritiene necessario un approfondimento di raffronto delle declaratorie relative ai profili informatici di II e III area.
Inoltre, la FP CGIL, rileva che gli ultimi due punti nella declaratoria del profilo di II area “operatore amministrativo-gestionale” vadano rivisti in quanto aprono delle problematiche per tutti quei lavoratori che da poco più di un anno hanno sottoscritto un contratto da coadiutore previsto dal vigente CCNI. Non condivide, altresì, l’ultimo capoverso della declaratoria professionale degli ispettori tecnici, nonostante la modifica apportata – dopo le osservazioni di questa O.S. – dall’Amministrazione, in quanto attività da dover riconoscere con altre forme e modalità.
Per quanto sopra si chiede che in sede di stesura definitiva del CCNI vengano riconsiderati questi aspetti anche alla luce del disegno di legge 1167 eventualmente approvato.
Pertanto questa O.S. si riserva di valutare l’eventuale sottoscrizione alla definizione dell’intero Contratto Integrativo di Ministero, da sottoporre alla validazione (con assemblee per ogni sede) dei lavoratori del Ministero stesso, così come previsto anche dalla piattaforma unitaria presentata con CISL e UIL.

Infine, alla richiesta di informazioni sulla data di erogazione del saldo FUA 2007 e acconto 2008 , questa O.S. si è sentita rispondere che l’Amministrazione è in attesa della firma del Ministro del Ministero Economie e Finanze e che non dipende dall’Amministrazione stessa.

Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Giuseppe Palumbo

 

 
 
 

 

NEWS

Medici 'spie' non potranno essere iscritti al nostro sindacato

 
Roma, 20 mar. (Adnkronos Salute) – Se il provvedimento che prevede la denuncia facoltativa dei pazienti clandestini dovesse diventare legge, “dichiareremo incompatibili con l’iscrizione alla nostra sigla sindacale tutti i medici che forniranno alle autorità giudiziarie notizie sugli immigrati assistiti”. La nuova condanna del testo, già approvato dal Senato e ora in discussione alla Camera, arriva da Carlo Podda, segretario generale della Funzione pubblica Cgil, intervenuto oggi a Roma ad una tavola rotonda dal titolo ‘Non denuncio, non costringo, io curo: l’obbligo di denuncia per gli immigrati irregolari e il testamento biologico visti da medici e infermieri”, promossa proprio dalla Fp Cgil nazionale.
“Nelle ultime ore – prosegue Podda – si vocifera di una spaccatura all’interno della maggioranza su questo argomento. Forse si arriverà a un compromesso, ma noi confermiamo che continueremo nella nostra posizione di contrasto. E qualora la legge prevedesse una denuncia facoltativa da parte del medico, siamo disposti a dichiarare inammissibile l’iscrizione di quel medico alla Fp Cgil”. Tolleranza zero, quindi, nei confronti degli camici ‘spie’. La speranza del segretario generale è che “anche l’Ordine nazionale dei medici – conclude – adotti una misura simile alla nostra”.

Comunicato

 

Alle lavoratrici ed ai lavoratori del Dipartimento delle Finanze

Si è svolto ieri un incontro, presso il Dipartimento delle Finanze, riguardante la sottoscrizione dell’Accordo FUA 2008.
Ci aspettavamo una disponibilità diversa da quella riscontrata, da parte dell’Amministrazione che è invece giunta alla trattativa con un atteggiamento ed un testo dell’Accordo sostanzialmente bloccato. L’unica variante accolta è stata l’aver reinserito, come già per il 2007, il distinguo tra attività diretta ed indiretta, inizialmente non presente nel testo.

La Delegazione del Dipartimento ha successivamente rifiutato di prendere in esame una proposta, da noi avanzata e nei cui confronti era stato manifestato interesse anche da parte delle altre sigle sindacali, che ipotizzava l’utilizzo di range per il calcolo delle presenze, piuttosto che l’uso dei criteri previsti dal comma 5°, art. 71, Legge 133, comma peraltro abrogato dai provvedimenti anticrisi, nel corso dell’ultimo Consiglio dei Ministri.

Saremmo stati disponibili a sottoscrivere (in maniera “notarile”) un Accordo in cui fosse almeno chiaro il fatto che il calcolo delle presenze/assenze effettive fosse fatto con criteri diversi a seconda che le stesse fossero avvenute prima o dopo il 25 giugno 2008, data di entrata in vigore del decreto 112, poi convertito il Legge 133.

L’Amministrazione non ha voluto chiarire tutto ciò sul testo, cosa che ci sembrerebbe invece doverosa, non fosse altro che per chiarezza formale e sostanziale dei contenuti dell’Accordo stesso. Peraltro non ci è stata fornita alcuna risposta (e rassicurazione) in proposito, nemmeno verbalmente.

Se questa è la versione ultima aggiornata della contrattazione integrativa al Dipartimento delle Finanze, non siamo in grado di recepirla: non ci sentiamo di sottoscrivere un testo sul quale il proponente (l’Amministrazione) non sia in grado di chiarire tutti i risvolti della proposta da lui stesso avanzata. Che non ci possa essere certezza dell’entrata in vigore (e di un meccanismo che noi abbiamo contrastato) di una legge, pur datata, questo ci sembra veramente troppo, pur giunti al confronto con l’intenzione di sottoscrivere l’Accordo in questione; così come abbiamo tentato di spiegare nella nota allegata al testo dell’Accordo stesso.
Possiamo confrontarci ed è quello che vogliamo.

Dobbiamo rispettare le leggi, anche se le contrastiamo, nei modi consentiti.

Non ci si può tuttavia imporre un dispositivo sul quale non vengano dati (non si vogliono dare) tutti i chiarimenti richiesti.

Roma, 2 luglio 2009 
 

p. Il Coord. Naz. FP CGIL MEF
Daniele Nola

 
 

NEWS

Brunetta risponde ad una interrogazione parlamentare su preavvisi di prepensionamento per i 40 anni

 
Si pubblica una nota dell’Agenzia Dire che illustra la risposta di Brunetta alla interrogazione della deputata Miotto in merito ai dirigenti medici che hanno avuto l’avviso di prepensionamento per i 40 anni di contributi, compresi i riscatti. Norma che poi è stata abolita dal Parlamento ma che sembrerebbe poter rientrare nell’ambito del prossimo emendamento del Governo al DL Anticrisi. Dalla risposta sembrerebbe che il solo avviso non è valido se nel frattempo dei sei mesi la norma è stata cambiata, come da noi sempre sostenuto. Per una più facile lettura abbiamo evidenziato in giallo la frase chiave della risposta di Brunetta, che ha preannunciato una circolare esplicativa. La FPCGIL Medici, insieme alle altre OO.SS., continua, con coerenza, la battaglia contro i provvedimenti iniqui e dannosi del Ministro Brunetta.
 
 

Comunicato unitario

per FP CGIL MEF
Daniele Nola

 
 

 

NEWS

Le note illustrative del contratto 2008 -2009. Le ragioni della FPCGIL Medici

 
Si pubblicano le note illustrative del contratto nazionale della dirigenza medico-veterinaria relative al contratto integrativo all’accordo del 2008 e al biennio economico 2008-2009, con le ragioni delle scelte della FPCGIL Medici.
 

Comunicato

 
 
Ratificato il contratto integrativo 2009 con la sola firma della CISL.
Giudizio fortemente critico da parte nostra ed esplicitato con nota a verbale che vi alleghiamo.
 

Accolta la nostra proposta di elaborare un accordo di programma 2010/2012 che si ponga principalmente i seguenti obiettivi:

collegare la riorganizzazione ad un percorso di crescita professionale del personale, con sviluppi economici e progressioni tra le aree a cui siano interessati, nell’arco di un triennio, tutti i lavoratori che non hanno ottenuto passaggi nelle recenti selezioni.
procedere ad una ristrutturazione e valorizzazione delle voci del salario accessorio.
Abbiamo ottenuto, inoltre, l’impegno alla definizione di un nuovo protocollo delle relazioni sindacali nonché alla convocazione di serrati incontri sulle problematiche rimaste insolute nel contratto integrativo 2009.

Le nostre proposte sono state inserite all’interno di un accordo relativo a “impegni programmatici”, accordo sottoscritto da tutti compresa la CISL.

L’intesa sottoscritta prevede:

la definizione dell’accordo di programma 2010/2012 entro il 29 ottobre prossimo;
la definizione del protocollo delle relazioni sindacali entro il 5 novembre prossimo;
l’esame delle problematiche ancora aperte e contenute nell’articolo 8 del ccni 2009 entro il 30 novembre prossimo;
l’incontro per l’applicazione del contratto integrativo 2009 del personale ex IPOST entro il 12 novembre prossimo.
Riteniamo che l’intesa di oggi possa rappresentare un punto di svolta, anche rispetto alle linee guida 2010, sottoscritte dalla sola CISL il 14 luglio scorso, aprendo una nuova fase di confronto sindacale che possa portare ad ottenere quei risultati contenuti nella piattaforma decisa dall’assemblea nazionale del 1° ottobre a Roma. Considerando il difficile contesto esterno, la realizzazione del progetto che abbiamo delineato rappresenterebbe un notevole risultato dal punto di vista sindacale, frutto della mobilitazione, del sostegno e della partecipazione attiva dei lavoratori dell’ente.

Riteniamo, altresì, che sia venuto il momento di tornare ai tavoli della trattativa per vigilare sui processi di riorganizzazione e far valere le nostre ragioni.

Al tempo stesso non dobbiamo abbassare la guardia fino al raggiungimento dei principali obiettivi, rappresentati dall’accordo triennale di programma e dal protocollo delle relazioni sindacali. A tal fine abbiamo deciso di mantenere in essere le procedure per l’indizione dello sciopero di quattro ore dei lavoratori dell’Inps.

L’Amministrazione è avvisata. A nessuno venga in mente di continuare a giocare con il sindacato o, peggio, di tentare di esautorarne il ruolo.

Roma, 22 ottobre 2010
 
 

F.P. CGIL INPS UIL PA INPS FIALP-CISAL INPS RdB/USB
O. CIARROCCHI A. PETRICCA A. GIAMBELLI L. ROMAGNOLI

 
 
Alleghiamo l’accordo “impegni programmatici” e il testo definitivo del CCNI 2009.
(oltre alla Nota a Verbale)

 
 
 
 

La posizione della FPCGIL Medici sulle pari opportunità nell'area dirigenziale medica è oggi sul Corriere della Sera

Comunicato su regolamento di riorganizzazione del Ministero

 
A TUTTE LE LAVORATRICI E LAVORATORI
DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE

Ieri pomeriggio il Ministro Di Pietro ha incontrato le Organizzazioni Sindacali per le valutazioni ed implicazioni conseguenti alla pubblicazione ed entrata in vigore del regolamento di riorganizzazione del Ministero delle Infrastrutture.
A seguito della pubblicazione del regolamento, entro il 24 gennaio p.v. sarà emanato il Decreto Ministeriale per l’organizzazione degli uffici dirigenziali. Nel corso della riunione, il Ministro ha illustrato il metodo usato per l’applicazione dei criteri di selezione dei Provveditori aggiunti (figura prevista per le sedi coordinate che avrà la necessaria autonomia per rendere funzionali queste sedi), metodo mutuato dal Consiglio Superiore della Magistratura, per evitare una inopportuna discrezionalità nella scelta di queste figure dirigenziali e la massima trasparenza. Comunque, al fine di rendere operativa la politica di pari opportunità il Ministro ha proposto che il 30% dei Provveditori aggiunti siano donne. Questa proposta è stata illustrata alle OO.SS. per l’approvazione o meno e, come FP CGIL, abbiamo dato il nostro assenso chiedendo l’impegno di arrivare al 50% di posti dirigenziali riservati alle donne, anche per quanto riguarda i Direttori Generali.
Con l’emanazione del nuovo regolamento, la soppressione dei Dipartimenti e l’istituzione di 11 Direzioni Generali, alcune nuove vista l’acquisizione di competenze, la prossima settimana partirà il confronto con le Organizzazioni Sindacali per attivare il tavolo sulla mobilità interna, poiché dovrà essere garantita la funzionalità di tutte le Direzioni e dovranno, quindi, essere concordati i criteri per lo spostamento,ove necessario, del personale da una direzione all’altra, con le Organizzazioni Sindacali.
In merito al Registro Italiano Dighe, la Direzione Generale di competenza sarà presso l’attuale sede di via Curtatone, e le strutture periferiche dipenderanno come organico dai Provveditorati, ma avranno un’autonomia funzionale dipendendo direttamente dalla Direzione Generale di riferimento.
Inoltre, appena definite e garantite le risorse economiche per il Registro Italiano Dighe, il Ministro ha proposto di destinare le risorse che avanzeranno per la Cassa di Previdenza ed Assistenza.
Le OO.SS. hanno accolto tale proposta, e come FP CGIL ne abbiamo evidenziato la positività, poiché la risoluzione del problema economico ci consentirebbe di procedere alle elezioni per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione in un clima più sereno con i lavoratori del Ministero dei Trasporti.
Inoltre, il Ministro ci ha comunicato che intende avviare le procedure per l’assunzione di personale vista la grave carenza di organico esistente in numerose sedi del Ministero.
Infine, tra le “varie ed “eventuali” come FP CGIL, abbiamo ricordato al Ministro la necessità di operare affinché siano reperiti i fondi necessari per effettuare i passaggi tra le “Aree” che non sono più rinviabili, e abbiamo segnalato che in alcuni Provveditorati non si sta applicando la direttiva sugli incarichi.
Il Ministro Di Pietro ci ha comunicato che, per ovviare a quest’ultimo problema, tra gli obiettivi da raggiungere dei dirigenti, inserirà l’applicazione corretta della direttiva sugli incarichi.
Roma, 16 Gennaio 2008

p.FPCGIL M.ro
Gianni Massimiani

 

Aborto terapeutico, blitz in sala operatoria

 
Si pubblica il comunicato stampa della FPCGIL Medici e della FPCGIL Campania in merito al blitz in ospedale a Napoli per un presunto aborto “fuori legge”.
 

NEWS

Caso Englaro: appello ai medici a firmare per la difesa della verità scientifica

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
 

 La rottura dello stato di diritto che deriverebbe dalla mancata esecuzione di una sentenza irrevocabile della Cassazione si accompagna, nel caso Englaro, con il rischio di occultamento della verità scientifica sulla nutrizione e sulla idratazione artificiale.

E’ paradossale nel 2009 essere costretti a contrapporre le acquisizioni scientifiche ad un provvedimento ministeriale, dettato per lo più da presupposti ideologici.

E’ infatti indubbio che la nutrizione e la idratazione artificiale richiedono competenze di natura medica ed infermieristica, che vanno dalla valutazione di fabbisogni alla scelta delle sostanze nutrizionali, dalla preparazione del sondino nasogastrico al monitoraggio dell’efficacia, fino ad arrivare alla prevenzione ed alla gestione delle complicanze.

Il diritto a rifiutare le cure è quindi anche il diritto alla sospensione della nutrizione e della idratazione artificiale, peraltro definitivamente sancito nel caso Englaro dalla stessa magistratura.

A fronte dell’ondata di ideologismo prevaricatore, che attraversa il consenso all’atto di indirizzo del Ministro Sacconi, lanciamo un appello, in primo luogo ai medici italiani a difesa della deontologia e dell’autonomia professionale, per la sottoscrizione della lettera aperta “Stato vegetativo, nutrizione artificiale, prematuri estremi: fra evidenze scientifiche e contaminazioni ideologiche della scienza“.

La lettera aperta, firmata da autorevoli clinici e corredata da ampia bibliografia, si può sottoscrivere andando sul sito:
 

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