Comunicato Urgente su riorganizzazione area logistica dell'Esercito

 
Roma 06 Dicembre 2007

Ai delegati ed eletti RSU Fp Cgil
Ministero della Difesa

A seguito delle indicazioni verbali che abbiamo dato in merito ai previsti incontri a livello territoriale sullo “STUDIO DI RICONFIGURAZIONE AREA LOGISTICA DELL’ESERCITO”, si ribadisce quanto già espresso nel comunicato unitario a seguito dell’incontro del 29 novembre 2007, dove CGILCISL e UIL hanno ritenuto doveroso abbandonare il tavolo di confronto tecnico, per aver un confronto a livello politico, che con lettera al sottosegretario Verzaschi è stato unitariamente sollecitato.
Pertanto, in merito al telegramma che abbiamo ricevuto sulle convocazioni che i vari Comandanti degli Enti dell’area Comlog E.I. faranno, con consegna delle bozze delle nuove tabelle organiche dei Comandi /Enti logistici alle organizzazioni territoriali e R.S.U., si precisa che, ove non ci fosse convocazione a livello politico delle Organizzazioni sindacali nazionali prima delle riunioni di coordinamento (COMLOG SUD E NORD) previste in data 12 e 14 dicembre c.a., le indicazioni che unitariamente daremo sono di non partecipare alle programmate riunioni di coordinamento.

Fp Cgil Difesa
Noemi Manca

 
 

NEWS

Brunetta invita l'ARAN a chiudere presto i contratti dei dirigenti

 
Apprendiamo dal sito del Ministero per la pubblica aministrazione e per l’innovazione che il Ministro Brunetta ha incontrato ieri il Presidente dell’ARAN, avv. Massimo Massella Ducci Teri. “Nell’incontro il Presidente Massella ha illustrato la situazione della tornata contrattuale in corso del pubblico impiego. In pratica sono quasi tutti definiti i contratti dei comparti, mentre invece devono essere firmati la maggior parte dei contratti dei dirigenti. Il Ministro Brunetta ha invitato il Presidente dell’ARAN a convocare i sindacati per chiudere in fretta i contratti prima dell’inizio della nuova tornata contrattuale che avrà inizio nel 2010 secondo il nuovo modello contrattuale e con le nuove regole della riforma Brunetta. “
 
Giova ricordare che tra i contratti da rinnovare c’è anche quello della dirigenza medico-veterinaria relativo al biennio 2008-2009. Quasi due anni di ritardo. E per fortuna che con l’arrivo di Brunetta i tempi si sarebbero dovuti rispettare…
 

NEWS

L'intersindacale del Lazio, dopo il sit-in sotto la Regione, scrive al Commissario Guzzanti

 
Il 22 gennaio si è tenuto il sit in di protesta del Coordinamento regionale del Lazio dei sindacati medici, veterinari, S.TP.A. – AAROI – ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI – AUPI – CIMO-ASMD – FEDERAZIONE CISL MEDICI – FASSID (AIPAC – AUPI- – SIMET COAS – SPES – SUMAI DIR — SINAFO – SNR ) – FEDERAZIONE MEDICI UIL FPLFP CGIL MEDICI – FP CGIL SPTA – SINAFO – UGL MEDICI – UNIONE REGIONALE CONFEDIR LAZIO (CONFERDIR SANITA’-DIRER-DIREL-SICUS-DIRP-SIDAS) – contro l’ingiustificato e illegittimo annullamento di ogni atto relativo all’accordo per il superamento del precariato da parte del Commissario Guzzanti.
Il Commissario ad acta non ha avuto la possibilità di ricevere la delegazione. Disponibilità invece dimostrata dal vice presidente on. Montino che, insieme ad autorevoli membri della Commissione Sanità Regione Lazio, ha condiviso le preoccupazione e le motivazioni della protesta per il provvedimento, ritenuto immotivato in quanto l’accordo è compatibile con le misure e gli obiettivi del piano di rientro.
Le organizzazioni sindacali hanno pertanto scritto al Commissario Guzzanti e ai Consiglieri della Commissione Sanità Regione Lazio una lettera, di seguito pubblicata, avente per oggetto: “Mancata applicazione Protocollo d’Intesa per il superamento del precariato del personale della dirigenza medica, veterinaria e SPTA del SSR. Richiesta di incontro urgente.”

Comunicato

  
Ritengo opportuno e importante portare a conoscenza di tutti il documento, votato e approvato, dall’assemblea dei lavoratori della DPL di Brescia sul CCNI ed in particolare sul sitema di valutazione.

Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Giuseppe Palumbo


Brescia, 5 febbraio 2010

Ai lavoratori della DPL di Brescia

Al direttore della DPL di Brescia

CGILFP
Segreteria Provinciale Brescia

CISL – FPS
Segreteria Provinciale Brescia

UILPA
Segreteria Provinciale Brescia

CGILFP
Segreteria Nazionale

CISL-FPS
Segreteria Nazionale

UILFP
Segreteria Nazionale

Organi di Stampa
Loro sedi

Oggetto: C.C.N.I. – SISTEMA DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE

In data 18 e 19 gennaio 2010 presso la Direzione Provinciale del Lavoro di Brescia si sono tenute due assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori, rispettivamente presso i locali del SIL e presso quelli del SPL, alle assemblee hanno partecipato 65 (81%) lavoratori/trici su un organico effettivo di 80 dipendenti.
Le assemblee avevano all’ordine del giorno l’accordo per: “La valutazione delle prestazioni del personale” che l’Amministrazione, la CISL FPS e la UIL PA il 9 dicembre hanno sottoscritto recependo, nell’ambito del tavolo tecnico, il protocollo sul sistema di valutazione del 10 dicembre 2008.
Nel corso delle assemblee i lavoratori e le lavoratrici hanno evidenziato numerose incongruenze e problematiche, tra le quali:
– Il nuovo sistema di valutazione è stato sperimentato in quattro uffici provinciali e in due centrali, per quale motivo i risultati non sono stati resi noti? La trasparenza non va predicata va praticata.
– Ai Capi team viene “scaricato addosso” la valutazione dei dipendenti rispetto alle “performance organizzative”, fino ad oggi prerogativa tipicamente dirigenziale, attribuendogli un potere ed una responsabilità che rasenta il potere assoluto;
– la valutazione delle performance organizzative (discrezionalità assoluta) per i componenti del gruppo incide per il 70% sulla valutazione complessiva; per i capi team la percentuale si riduce al 40% e per i dirigenti al 30%, come dire chi produce non viene valutato sul prodotto, ma sull'”atteggiamento” che tiene nei confronti dei colleghi e, soprattutto, dei “superiori”;
– l’istituzione di capi team ricorda tanto la figura dei “capi reparto” della Fiat degli anni ’70;
– i Dirigenti, come sempre, si sono lavati le mani, riservandosi, però, l’ultima parola rispetto agli eventuali ricorsi proposti dai dipendenti insoddisfatti dal risultato ottenuto. Attribuendosi il potere di “redimere” le pecorelle smarrite o di punire le solite “pecore nere”.

I Lavoratori e le lavoratrici della DPL di Brescia ritengono che questo sistema sia assolutamente penalizzante per i dipendenti e che è stato pensato e costruito sulla falsa riga della “controriforma Brunetta”, consegnandoci un sistema farraginoso e, se possibile, ancora peggiore dell’originale. La nostra Amministrazione insieme a Cisl e Uil si è dimostrata, ancora una volta, più realista del re.
I lavoratori e le lavoratrici coscienti del valore della democrazia nei luoghi di lavoro, all’unanimità, chiedono, con forza, alle segreterie nazionali di Cisl FPS, Uil PA e Cgil FP l’indizione di un referendum con il quale si sottoponga a validazione il CCNI sottoscritto ed in particolare le parti che riguardano la “valutazione del personale” e “le progressioni di carriera”.
I dipendenti della Dpl di Brescia chiedono che siano, in ogni occasione, i lavoratori e le lavoratrici a “validare” gli accordi e che tutte le Organizzazioni Sindacali si impegnino a rispettare gli esiti di un voto democratico.

In ogni caso, tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici, presenti alle assemblee, bocciano, senza riserva, i predetti accordi e ne chiedono l’immediato ritiro, consapevoli del fatto che non si possono “governare” i luoghi di lavoro contro i lavoratori e le lavoratrici.

L’assemblea dei lavoratori/lavoratrici della Direzione Provinciale del Lavoro di Brescia

 
 

documenti dai territori

 
COMUNICATO

I risultati (reali…) dello sciopero generale parlano chiaro

AGENZIA DELLE ENTRATE EMILIA-ROMAGNA:

RAGGIUNTO IL 30%!!!

A memoria, si tratta del miglior risultato di sempre nella nostra regione, anche rispetto a molti scioperi unitari: per la precisione, ha scioperato il 29,52% del personale in servizio nella regione, con punte del 43,14% (per citare la percentuale più alta) e del 18,89% (per citare quella più bassa).

Vuol dire che anche nei posti di lavoro dove c’è stata minore adesione la partecipazione è risultata in ogni caso importante in termini assoluti.

Stavolta il tentativo rituale del Governo, ma anche di altre sigle sindacali (Brunetta e CISL in testa…), di mistificare i dati dello sciopero è miseramente fallito al cospetto delle immagini trasmesse in TV e delle cronache delle maggiori testate nazionali e locali: a Bologna, dove sono giunti almeno 100.000 lavoratori, quando la testa del corteo entrava in Piazza Maggiore c’erano ancora centinaia di manifestanti che attendevano di partire da Piazza dell’Unità!

Solo due considerazioni: la prima, amara, è la constatazione di quanto iniqua e ingiusta sia questa manovra finanziaria, che ha indotto così tante persone a scendere in piazza; la seconda, incoraggiante, è la certezza che tanti, tantissimi, non intendono arrendersi a queste scellerate scelte politiche che deprimono non solo l’economia ma anche la vita quotidiana della maggior parte dei cittadini italiani.

E’ QUESTO IL PREZIOSO PATRIMONIO CHE CI IMPEGNIAMO A DIFENDERE E VALORIZZARE PER CAMBIARE NON SOLO QUESTA MANOVRA MA ANCHE E SOPRATTUTTO QUESTO MODO SPREZZANTE DI CONSIDERARE IL LAVORO E LA SOCIETÀ.

Bologna, 30 giugno 2010

FP CGIL – Emilia Romagna

Coord. Reg.le Agenzia delle Entrate

 
 
 

 

NEWS

Intesa in Campania per proroga contratti precari medici. Il testo

 
(ASCA) – Napoli, 29 dic – Sara’ necessaria la validazione da parte del governo nazionale per dar luogo all’intesa che la regione Campania ha predisposto in modo da prorogare i contratti di migliaia di operatori della sanita’. Lo assicura oggi il presidente Stefano Caldoro subito dopo il tavolo convocato per rioslvere la questione dei lavoratori impegnati in punti nevralgici di molte strutture ospedaliere regionali.

Il governatore sottolinea che la deroga ad un blocco determinato da una ”pesante eredita”’ e’ il frutto di ”un lungo lavoro svolto in silenzio” e sara’ possibile grazie al fatto che il personale svolge attivita’ che garantiscono livelli di assistenza indispensabili per i cittadini.

L’intesa sottoscritta con sindacati e aziende ospedaliere prevede di attivare immediatamente le procedure per una proroga di sei mesi, con prolungamento di altri sei. Sono interessati migliaia di operatori di cui quasi un migliaio medici. Il placet del governo e’ reso necessario perche’ la Campania, come il Lazio e la Calabria, e’ tuttora in regime sanzionatorio determinato dal piano di rientro. Per questo, aggiunge Caldoro, quella avviata ”e’ stata una trattativa difficile, anche con il governo nazionale, visto che siamo sotto sanzione”.

”Abbiamo lavorato in grande silenzio – dice riferendosi implicitamente alle recenti polemiche apparse sulla stampa – anche quando abbiamo sentito provocazioni. Occorre diffidare dei politici chiacchieroni, che parlano troppo e di piu’ e non aiutano. Noi in silenzio risolviamo i problemi”.

Il presidente della Campania precisa che i lavoratori non sono precari ma contratto a tempo determinato e che, dopo la proroga, la questione del loro futuro professionale potra’ essere affrontata ”solo alla fine della fase sanzionatoria per la regione e dopo che avremo definito con sindacati e aziende le dotazioni organiche”. Un punto, questo, su cui Caldoro assicura di voler ”dare un’accelerazione, perche’ prima abbiamo una mappa completa, prima possiamo affrontare stabilizzazione e turn over”. La deroga del blocco imposto dalle condizioni dei conti della sanita’ campana e’ stata possibile attraverso la contrattazione con sindacati e azienda, con condizioni strettamente collegate ai livelli di assistenza da assicurare e, insiste Caldoro ”evidentemente se non ci fosse stata la valutazione positiva per la prima fase del piano di rientro, non avremmo ottenuto aperture da parte del Governo”. D’altro canto, ci tiene a sottolineare il governatore, in questa operazione sono state fondamentali la ”responsabilita’ e la maturita” dimostrata dalle parti sociali. ”Abbiamo lavorato tutti silenziosamente – ricorda – non era facile superare la diffidenza a livello nazionale per chi non e’ in ordine con i conti”

Contratto Integrativo Dogane. Proclamazione dello stato di agitazione

 
 
Al Direttore Regionale
dell’Agenzia delle Dogane
per la Liguria
Dott. A.M. ZUCCHINI

Al Direttore dell’Ufficio delle Dogane
di Genova
dott. Claudio MONTEVERDI

e p.c.

Al Direttore dell’Agenzia delle Dogane
Dott. Giuseppe PELEGGI

Al Direttore Centrale del Personale
Dott. A. ARONICA

Al Sig. PREFETTO di Genova

 
 

OGGETTO: Contratto Integrativo Dogane. Proclamazione dello stato di agitazione.

Questa O.S. preso atto di quanto previsto dall’art. 65 c.2 del D.lvo 27/10/2009 n. 150 nella quale si afferma che è venuta meno l’efficacia delle disposizioni poste in sede di contrattazione integrativa a far data dal 01 gennaio 2011, preso atto della nota del 03.01.2011 della Direzione centrale del Personale dell’Agenzia delle Dogane che ribadisce quanto previsto dalla norma suddetta, dichiara LO STATO DI AGITAZIONE DEL PERSONALE in servizio presso la Direzione Regionale della Liguria e l’Ufficio delle Dogane di Genova.

Si sottolinea al riguardo che avendo avuto comunicazione che è venuta meno l’efficacia di tutti gli istituti contrattuali, questa O.S. valuterà con i dipendenti eventuali azioni di protesta al fine di veder riconosciuto il diritto alla Contrattazione integrativa e alla salvaguardia di tutti gli istituti contrattuali posti in essere.

Genova, 14.04.2011

                                                            p. Il Comitato degli iscritti CGIL/FP Dogana di Genova
                                                                                     Iervolino Florindo


 

Welfare, anche per i medici è possibile il riconoscimento di lavoro usurante

Logo FP CGIL Medici

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
 

Il Ddl sul Welfare, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, prevede tra le possibili tipologie di lavoro usurante anche il lavoro dei medici.

Infatti il Ddl nell’ambito dei lavori usuranti prevede anche i lavoratori dipendenti notturni, così come definiti dal Dlgs n.66/2003, cioè qualsiasi lavoratore che svolga durante il periodo notturno almeno una parte del suo orario di lavoro secondo le norme definite dai contratti collettivi di lavoro.

Il lavoro notturno deve essere svolto per l’intero ultimo anno precedente la decorrenza del trattamento pensionistico, nonché nel periodo transitorio, per un periodo minimo di sette anni negli ultimi dieci anni di attività lavorativa, e a regime pari almeno alla metà della vita lavorativa.

Il beneficio consiste in una riduzione di 3 anni del requisito anagrafico minimo per andare in pensione, fermo restando il requisito minimo di anzianità contributiva di 35 anni ed una età non inferiore a 57 anni.

Il Governo, se il Parlamento approverà la legge, dovrà adottare entro sei mesi i decreti legislativi per la sua attuazione, e, considerando che il beneficio è concesso entro il tetto di spesa di 2,5 miliardi, potrebbero essere adottati ulteriori criteri.

La FPCGIL Medici, pur valutando positivamente il possibile riconoscimento del lavoro medico come usurante, continuerà a battersi, insieme alla FPCGIL ed alla CGIL, affinché questa possibilità diventi realtà, così come per tutti gli altri lavoratori della sanità, a partire dagli infermieri.

I certificati di malattia sono compilati dai medici di famiglia, equiparati a "struttura sanitaria pubblica"

 
Si pubblica il parere dell’Ufficio Personale pubbliche Amministrazioni, Segreteria Tecnica del Dipartimento della Funzione Pubblica, Presidenza del Consiglio dei Ministri sull’ormai nota questione della certificazione medica giustificativa dell’assenza per malattia.

Nella nota, indirizzata al Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, si attesta chiaramente la competenza dei medici di medicina generale a produrre la certificazione idonea a giustificare lo stato di malattia del dipendente nelle circostanze indicate all’articolo 71 del decreto legge 112 cd. “Tremonti”, contenente, tra l’altro, il famigerato articolo che abolisce il diritto al riposo dei medici ospedalieri.

Finalmente anche il Dipartimento della Funzione Pubblica accede alla corretta interpretazione che il medico di famiglia è a tutti gli effetti Struttura Sanitaria Pubblica.

Riteniamo siano stati determinanti non solo i ripetuti richiami di tutta la FPCGIL sull’evidente natura “pubblica” dei medici di famiglia, sulla base degli accordi nazionali in materia di regolazione dei rapporti fra quest’ultimi ed il Servizio Sanitario Nazionale, ma anche le ripetute e diffuse denunce sui rischi che una non corretta interpretazione dell’articolo 71 poteva provocare in termine di carichi di lavoro, in particolare sui dirigenti medici ospedalieri e territoriali.

Giudichiamo, a questo punto, già di per sé esaustiva la interpretazione del Dipartimento della Funzione Pubblica, organo al quale le Pubbliche Amministrazioni hanno obbligo di riferirsi per interpretare uniformemente l’attività istituzionale ed amministrativa.

 

NEWS

Governo, giù le mani dalle liquidazioni dei medici pubblici

 
Si pubblica la dichiarazione stampa del Segretario Generale della FPCGIL Carlo Podda in merito all’emendamento del Governo –  respinto dal Presidente della Camera Fini ma ripresentabile al Senato – con il pensionamento forzato con 40 anni di contributi e con il congelamento temporaneo della liquidazione. E con l’esclusione dei soli direttori di struttura complessa !
 

Roma, 22/02/2010

Al Capo Dipartimento
dell’Organizzazione Giudiziaria
Luigi Birritteri

E p.c. Ai Presidenti dei Tribunali di :
LOCRI
Sede distaccata di SIDERNO
REGGIO CALABRIA
NICOSIA
GELA
CALTAGIRONE
Sede distaccata di GRAMMICHELE

Al Presidente della Corte d’Appello di
REGGIO CALABRIA

AL Presidente del Consorzio
ASTREA
Sig. C. MAROTTA
all’Amministratore Unico della Meeting Sud
Sig. Corrado Reitano

Oggetto:  Richiesta incontro urgente situazione Meeting Sud Srl e procedure di surroga da parte del Consorzio Astrea

La società Meeting sud srl, nell’ambito del Consorzio Astrea gestisce le attività di trascrizione, fonoregistrazione e catalogazione degli atti giudiziari in numerose sedi giudiziarie della Calabria e della Sicilia .

Premesso che:

1. la Meeting sud srl
* dal mese di aprile 2009 non paga le retribuzioni alle maestranze;
* ha disatteso tutti gli impegni sottoscritti in data 9 luglio 2009 con OOSS. e RSU in sede di verbale di accordo stipulato presso il Ministero del Lavoro,
* ha gestito in forma incompleta e pasticciata le previste procedure di richiesta della Cassa integrazione, compromettendo in tal modo l’approvazione del relativo decreto da parte del Ministero del Lavoro e di conseguenza bloccando la possibilità di vedere riconosciuta l’erogazione dell’ammortizzatore sociale ai dipendenti della stessa società.

2. Il protrarsi dell’inadempienza della Meeting sud nei confronti dei propri dipendenti ha
arrecato e continua ad arrecare grave pregiudizio alle condizioni professionali ed
economiche degli stessi e delle loro famiglie ed arrecato gravi disservizi alle sedi
giudiziarie interessate.

3. L’attività è stata garantita nei passati dieci mesi solo grazie al grande senso di responsabilità, abnegazione e sacrificio dimostrati dai lavoratori della Meeting sud, che hanno prestato la loro attività professionale e garantito lo svolgimento delle udienze programmate, pur non percependo lo stipendio da mesi e facendosi carico personalmente delle spese vive necessarie per far fronte alla loro attività, in un clima di continua incertezza rispetto al loro futuro lavorativo, e fatti oggetto di continue pressioni personali a dimettersi per poi prestare la propria attività come collaboratori precari presso aziende terze che svolgevano attività in subappalto.

4.I lavoratori della Meeting sud, non vedendo soluzione concreta alle questioni più volte lamentate hanno legittimamente intrapreso tutte le iniziative a tutela dei propri diritti, ivi comprese iniziative di sciopero e di agitazione quali il blocco degli straordinari

5. Le successive iniziative di surroga poste in atto dal Consorzio Astrea non hanno garantito la continuità lavorativa ai dipendenti della Meeting sud, creando una situazione paradossale ed socialmente intollerabile, arrecando loro in tal modo ulteriore danno e pregiudizio economico e professionale e configurandosi, nei fatti, come sostituzione di maestranze in sciopero.
Con il risultato che gli stessi lavoratori , dopo esser stati utilizzati per mesi senza
retribuzione, vengono ora sostituiti da altre persone, vedendo quindi pregiudicata la
possibilità di proseguire in un’ attività professionale che hanno prestato con tanta
abnegazione.

6. La competenza ed affidabilità professionale dei dipendenti della Meeting è stata attestata ab initio, allegandone i curricula personali all’Offerta di servizi con cui il Consorzio ASTREA si è aggiudicato il Lotto IV della gara d’Appalto del Ministero di Giustizia. Mentre non si ha certezza che ciò sia avvenuto per i dipendenti delle società subentranti

7. I dipendenti della Meeting sud, per il tramite delle OOSS. e delle RSU , si sono dichiarati da subito disponibili a prestare la propria attività nelle stesse funzioni professionali fino ad ora ricoperte alle dipendenze di qualsiasi impresa subentrasse alla Meeting sud, attraverso l’utilizzo dell’istituto del passaggio diretto che garantisca loro gli stessi trattamenti e anzianità pregressa .

8. Il Consorzio Astrea e le nuove società assegnatarie non si sono resi disponibili – ad oggi – a nessun confronto in sede sindacale finalizzato a garantire i passaggi diretti dei dipendenti Meeting sud nelle società subentrate a seguito di azione di surroga nei servizi finora gestiti dalla Meeting sud. Invece vengono fatte pressioni agli stessi perché si dimettano dalla Meeting sud e si rendano disponibili a collaborare con le nuove società con contratti precari e sottopagati.

Al fine di evitare l’ulteriore degenerazione di una situazione il cui degrado è esclusiva e totale responsabilità dei soggetti imprenditoriali, aggiudicatari di un appalto di servizi di codesto Ministero, e con l’obiettivo di consentire il corretto ed efficiente espletamento dei servizi oggetto dell’appalto e di tutelare e garantire i legittimi diritti dei lavoratori coinvolti, le scriventi OOSS richiedono un incontro urgente presso codesta Direzione generale.

FP  CGIL         FIOM CGIL
Nicoletta Grieco         Barbara Pettine

 
 
 
 

MEF: Ipotesi di accordo FUA 2009. Comunicato unitario

 
Comunicato unitario e proposta dell’Amministrazione sull’incontro dell’11 maggio 2010 in merito all’ipotedi di accordo del FUA 2009
 

 
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