Si pubblica il testo dell’atto di indirizzo per il rinnovo delle convenzioni – ripreso dal Sole-24Ore Sanità – approvato dal Cdm del 1° Aprile 2008, relativo al quadriennio normativo 2006- 2009, ed al biennio economico 2006-2007.
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
L’atto di indirizzo del Ministro Sacconi che vieta alle strutture del servizio sanitario nazionale di interrompere l’idratazione e la nutrizione artificiale in pazienti in stato vegetativo permanente, dovrebbe obbligare i medici a non ottemperare a decisioni giudiziare e a comportamenti che contrastano con il codice deontologico.
Si andrebbe inoltre contro l’articolo 33 della Costituzione: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”, e non certo per un atto di indirizzo ministeriale.
E tra i trattamenti sanitari non possono che rientrare l’idratazione e l’alimentazione artificiale, somministrabile solo attraverso pratiche chirurgiche invasive. Se invece del pregiudizio ideologico prevalesse il buon senso, non si potrebbe infatti negare che l’installazione di un sondino nell’apparato digerente non può che essere un atto medico.
Se passasse il principio che un atto di indirizzo ministeriale può impedire un atto medico, al di là delle norme e delle evidenze scientifiche, in un sol colpo si determinerebbe un grave vulnus al diritto all’autodeterminazione dei pazienti e alla professionalità ed alla deontologia del medico.
Le scelte del paziente devono maturare in un rapporto di comunicazione costante con il medico, tenuto a rinunciare a ogni forma di accanimento terapeutico, e a rispettare il principio costituzionale e deontologico dell’autodeterminazione. In questo ambito devono essere anche rispettate le volontà chiaramente anticipate in stato di coscienza, da parte di pazienti non più in grado di esprimerle.
Roma, 16 marzo 2009
Care colleghe, cari colleghi,
come ormai sapete, tra pochi giorni saremo tutti chiamati al rinnovo delle RSU.
Si tratta, naturalmente, di un momento importante, perché è quello in cui i lavoratori esprimono la loro volontà nominando i loro rappresentanti per un triennio.
Per questo, fin dall’avvio della procedura che porterà al voto, la FP CGIL del CNEL ha chiesto, conformemente alle norme vigenti e agli atti amministrativi adottati dall’ARAN, che fossero inseriti nelle liste elettorali anche i nostri colleghi a tempo determinato. Riteniamo, infatti, che nel momento in cui tutto il personale è chiamato a pronunciarsi, fosse indispensabile dare voce alla maggiore platea possibile, conformemente alle norme che lo consentono.
L’Amministrazione, con un’interpretazione troppo restrittiva, ha negato questa opportunità, trincerandosi dietro norme non ancora vigenti, ma solo annunciate e giacenti in Parlamento. Nonostante tale diniego, tuttavia, la FP CGIL ha ritenuto di presentare un formale ricorso contro tale esclusione; l’Amministrazione, a questo punto, si è vista costretta a richiedere un parere all’ARAN (che in un primo momento ci aveva negato accampando i tempi lunghissimi di risposta).
Il parere, come potete considerare anche voi leggendo l’allegato, in realtà avvalora, o quanto meno non esclude, l’interpretazione data dalla FP CGIL, favorevole alla partecipazione al voto dei nostri colleghi.
Tuttavia, nonostante questo, l’Amministrazione persiste nel dare un’autonoma lettura riduttiva e penalizzante, e ci ha comunicato che conferma la lista degli elettori che esclude i lavoratori del CNEL a tempo determinato, considerandoli di fatto una realtà “a parte”.
Ora, vorremo chiedervi:
perché l’Amministrazione si ostina a voler considerare i nostri 5 colleghi una realtà avulsa dal resto del personale?
Soprattutto, quel che più temiamo, è che dietro questi incomprensibili irrigidimenti ci siano altri propositi, che desideriamo denunciare con forza:
L’AMMINISTRAZIONE DEL CNEL CONSIDERA I LAVORATORI A TEMPO DETERMINATO UNA SPECIE IN ESTINZIONE E LI VUOLE CONDANNARE ALLA PERDITA DEL LAVORO QUANDO SCADRÀ IL TERMINE DEL LORO CONTRATTO.
Per questo, non solo intendiamo denunciare a tutto il personale l’ennesima angheria nei loro confronti (che segue la loro mancata menzione nella “Programmazione del fabbisogno di personale per il triennio 2009-2011” del CNEL comunicato all’ARAN pochi mesi fa), ma chiediamo anche alle altre OO.SS. di unirsi a noi per consentire che i nostri colleghi possano votare alle RSU, e che l’Amministrazione predisponga tutti gli atti ( a partire dal monitoraggio, entro il 23 marzo, di tutto il personale precario richiesto dal Ministro della Funzione pubblica ) necessari per una loro definitiva stabilizzazione.
Infine, care colleghe e cari colleghi, vogliamo ancora una volta sottolineare che la difesa di 5 posti di lavoro non vale solo in sé (e già sarebbe un motivo valido per battersi), ma è necessaria per tutelare tutti noi.
SE OGGI “LASCIAMO ANDARE” 5 NOSTRI COLLEGHI, DOMANI RIUSCIREMO A DIFENDERE ANCHE LE GARANZIE CHE RIGUARDANO TUTTI GLI ALTRI DIPENDENTI?
FP CGIL CNEL
Ricorso avverso l’elenco del personale utile ai fini della determinazione dell’elettorato attivo alle elezioni RSU del 17 e 18 marzo – lettera
Il Segretario Generale della Funzione Pubblica della Cgil, Carlo Podda, ed il Segretario Nazionale della Fp-Cgil Medici, Massimo Cozza, hanno oggi inviato una lettera all’onorevole Alessandra Mussolini per testimoniare la condivisione della battaglia da lei condotta per l’eliminazione dell’obbligo di denuncia per gli immigrati irregolari che ricevono prestazioni sanitarie. La Funzione Pubblica della Cgil, sin dall’inizio, si è schierata contro questo provvedimento, ritenendolo lesivo della dignità delle persone, contrario al diritto alla salute degli individui costituzionalmente garantito, e dannoso per la collettività.
La posizione della FPCGIL Medici in merito al testamento biologico è stata ripresa negli ultimi due giorni dai quotidiani Liberazione, Il Giornale di Vicenza, l’Arena, Brescia Oggi, e on line da Unità.it, l’Unione Sarda, Aprile On Line. E’ stato inoltre intervistato nello studio televisivo di Youdem il segretario nazionale della FPCGIL Medici Massimo Cozza. Di seguito si pubblicano alcuni degli articoli.
Si svolgerà lunedì 4 maggio 2009 dalle ore 14 alle ore 18 presso l’Aula Montini degli Spedali Riuniti di Brescia l’iniziativa “NON SIAMO SPIE, l’impegno degli operatori della sanità per l’accoglienza e la convivenza contro le norme repressive del decreto sicurezza del Governo”, organizzata dalla CGIL, FPCGIL e FPCGIL Medici di Brescia. Coordina i lavori Donatella Cagno Responsabile Comparto Sanità FPCGIL Brescia. Presenta l’iniziativa Marco Fenaroli, Segretario Generale Camera del Lavoro di Brescia. La relazione introduttiva è di Massimo Cozza Segretario Nazionale FP CGIL Medici. Seguono gli interventi di Raffaello Mancini, Presidente Ordine dei Medici di Brescia, Roberto Del Bono, Responsabile Medici FPCGIL Spedali Civili di Brescia, Tommaso Terrana, Segretario Regionale FPCGIL Medici Lombardia. Il dibattito sarà concluso da Luciano Pedrazzani Segretario Generale FPCGIL di Brescia. Porta il suo contributo il Direttore Generale degli Spedali Civili di Brescia Cornelio Coppini.
La partecipazione della FPCGIL Medici allo sciopero dell’11 dicembre 2009 insieme a tutta la FPC CGIL e alla FLC CGIL è stata ripresa da diversi mezzi di comunicazione ed evidenziata in particolare nell’articolo odierno del quotidiano Il Manifesto, che si pubblica insieme alle foto delle manifestazioni di Napoli e di Roma.
L’impegno della FPCGIL Medici continuerà anche insieme alle altre organizzazioni sindacali della dirigenza medico -veterinaria con la “Vertenza Salute”, che sarà presentata il 17 dicembre 2009 a Roma in conferenza stampa.
Si pubblicano le foto della manifestazione della Vertenza Salute del 4 febbraio a Napoli.
Sabato scorso, si sono svolte, a Stoccarda e Berlino, le prime proteste a livello nazionale contro il pacchetto di tagli del governo federale tedesco. Nella capitale dello stato del Baden-Württemberg, così come a Berlino, sono scesi in piazza in 20 mila nella manifestazione indetta dal sindacato dei servizi pubblici e privati Ver.di. Alla manifestazione ha parlato il presidente di Ver.di Frank Bsirske, che ha detto: “Il governo ha bisogno di vedere che la sua politica raccoglie la più grande protesta sociale. Noi siamo la resistenza rossa alla politica anti-sociale del governo nero-giallo. Dobbiamo far pagare le tasse alla transazioni finanziarie, abbiamo bisogno di una tassa sulle grandi ricchezze, facciamo pagare le aziende o i grandi alberghi, il conto avrebbe portato cinque miliardi di euro. La coalizione serve invece solo la sua clientela, a scapito dell’economia e delle persone più deboli”
Nelle manifestazioni sono stati distribuito volantini che dicevano”Noi siamo greci – E’ stata una aberrazione dire che la colpa delle nostre tasse erano i greci. Si è voluto spostare l’attenzione dalle colpe di quei tedeschi ricchi ed avidi… ”
I lavoratori dipendenti italiani hanno perso in dieci anni circa 5.500 euro di potere d’acquisto. E’ questo il dato che emerge dal V rapporto IRES CGIL ‘Salari in Italia – 2000-2010.
Le retribuzioni, nel corso degli ultimi dieci anni, hanno avuto a causa dell’inflazione effettiva più alta di quella prevista, una perdita cumulata del potere di acquisto di 3.384 euro ai quali si aggiungono oltre 2 mila euro di mancata restituzione del fiscal drag, che porta la perdita nel complesso a 5.453 euro.
La crisi dei salari, secondo Epifani, è la conseguenza di una forte pressione fiscale sulle retribuzione di lavoro dipendente e sulle pensioni “non è più accettabile che il bene più scarso, il lavoro, sia oggi più tassato di altre forme di reddito”, è necessario quindi “un intervento urgente che sgravi il lavoro dipendente, e che sposti la tassazione dai salari e dalle pensioni alle grandi ricchezze e ai grandi patrimoni”.
Provvedimento riguardante i criteri di conferimento, mutamento e revoca degli incarichi di funzione dirigenziale generale.
Al Segretario Generale dell’Avvocatura dello Stato
Avv. Ruggero Di Martino – SEDE
Per conoscenza: A tutti i Colleghi – LORO SEDI
Riceviamo oggi la Circolare AGS n. 68/2010. Ancora una volta ricordiamo che:
Il punto 1 dell’art. 9 della legge n. 122/2010 stabilisce che: “per gli anni 2011, 2012 e 2013 il trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti […] ivi compreso il trattamento accessorio, […] non può superare, in ogni caso, il trattamento ordinariamente spettante per l’anno 2010 […]“. Proprio in virtù di tale disposizione, la scrivente O.S. ha più volte sollecitato l’Amministrazione alla maggiore tempestività possibile per consentire l’utilizzo delle risorse del FUA 2010, sia sul fronte delle procedure per l’attribuzione delle progressioni economiche, sia per la definizione dei criteri di utilizzo del fondo residuo, questi ultimi oggetto dell’ accordo nazionale dello scorso 18/11.
Alla luce della predetta circolare n. 68/2010, torniamo ad esprimere la nostra preoccupazione: se gli accordi di secondo livello per l’utilizzo del FUA destinato alle singole sedi non verranno sottoscritti entro l’anno in corso, le relative somme potranno entrare a far parte ugualmente del “tetto di reddito” stabilito dall’articolo 9 succitato? L’importanza della questione e’ della massima evidenza, esattamente come il danno che ciascun lavoratore ne subirebbe. Chiediamo quindi all’Amministrazione di farsi parte attiva nel sollecitare la risposta degli organi di controllo, per scongiurare un danno ingiusto ai lavoratori, che certamente saprebbero a chi attribuirne la responsabilità.
Altrettanto evidente appare che, per la firma del decreto di approvazione della graduatoria per l’attribuzione della progressione economica, mancano davvero pochissimi giorni; auspichiamo che la mancanza di notizie in merito stia a significare che la procedura si trova nella sua fase conclusiva.
LA DELEGAZIONE TRATTANTE NAZIONALE FP CGIL AVVOCATURA DELLO STATO