NEWS

Medici in pensione a 70 anni, norma iniqua anche se evita la rottamazione

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
 

L’emendamento al Ddl 1167 approvato oggi in aula al Senato, con il quale si consente ai dirigenti del Ssn di poter andare in pensione con i 40 anni di servizio effettivo fino al 70° anno è una norma iniqua.
Nei fatti consentirà di rimanere in servizio fino a 70 anni alla stragrande maggioranza dei dirigenti medici – calcolando l’inizio dell’attività lavorativa non prima dei 30 anni ai quali vanno aggiunti i 40 di lavoro – a partire dai direttori di struttura complessa e dai responsabili di struttura semplice.
Migliaia di precari vedranno allontanarsi la possibilità di lavoro stabile e a decine di migliaia di dirigenti professionali verrà preclusa la possibilità di carriera.
L’unica nota positiva è il superamento della rottamazione arbitraria da parte delle aziende nei confronti di tutti i dirigenti medici che raggiungono i 40 anni di contributi compresi i riscatti.
E’ singolare che per uscire dalla morsa della rottamazione – infausto provvedimento voluto fortemente dal Ministro Brunetta – si debba arrivare a consentire a tutti i medici il pensionamento a 70 anni.
Nel passaggio alla Camera del provvedimento basterebbe eliminare sic et simpliciter la sola rottamazione.

 

NEWS

Il nuovo testo unificato del Ddl sul Governo Clinico, sempre da cambiare

 
Il Governo Clinico rappresenta per il nostro sindacato un obbiettivo per migliorare la qualità del servizio pubblico valorizzando le professionalità.
Il nuovo testo base approvato il 25 febbraio 2010 dalla Commissione Affari Sociali della Camera presenta invece diverse ombre e colpisce i cittadini, i medici e tutti gli operatori sanitari, con una devastante deregulation della libera professione e la fine sostanziale della esclusività del rapporto di lavoro senza alcuna rivalutazione.
La scelta dei direttori di struttura complessa rimane nelle mani dei direttori generali nominati dalla politica, nell’ambito di una gattopardesca terna indicata dalla commissione esaminatrice. E’, inoltre, evidente una mancanza di trasparenza e di obbiettività nelle norme che prevedono le modalità di nomina degli altri incarichi sia di struttura che professionali.
La facoltà per i dirigenti di rimanere in servizio fino a 70 anni rappresenta uno schiaffo per migliaia di precari e specializzandi e chiude ogni prospettiva di carriera per decine di migliaia di medici e veterinari con incarichi professionali.
Le uniche note positive, più volte da noi richieste, sono rappresentate dal riconoscimento del Collegio di Direzione come organo aziendale e della centralità del Dipartimento, dai migliori criteri per la scelta dei direttori generali e dal divieto di utilizzare in modo improprio l’art. 15 septies per ricoprire gli incarichi dirigenziali senza concorso. Troppo poco.
La FPCGIL Medici continuerà a battersi per cambiare questo provvedimento. 
 

NEWS

La Camera bocci la legge sul Governo Clinico, una sciagura per medici e cittadini

 
Da oggi è in discussione in aula alla Camera la legge sul Governo Clinico che istituzionalizza la libera professione dei medici pubblici nel privato, a partire dai primari che hanno la massima responsabilità delle unità ospedaliere e territoriali del servizio sanitario nazionale.
L’indennità economica della esclusività di rapporto – dai 18.000 euro annui per i primari ai 10.000 per i dirigenti professionali – nei fatti sarà estesa a tutti i medici, abbassando le retribuzioni di chi aveva scelto di lavorare solo nel pubblico.
Il cittadino prenderà gli appuntamenti e pagherà gli onorari per la libera professione dei medici pubblici direttamente nelle negli studi e nelle strutture private , senza effettivi controlli e con minor trasparenza per le liste di attesa.
I manager nominati dalla politica decidono direttamente i responsabili delle strutture semplici (circa 20.000 cosidetti primarietti), e i circa 10.000 primari nell’ambito di una terna indicata da una Commissione .
Se a questo aggiungiamo la facoltà di poter degradare qualsiasi medico, anche se ha avuto una ottima valutazione – come sancito nel decreto legge 78 sulla manovra economica – siamo alla invasione della politica che sceglie chi deve curare i cittadini in base a criteri di appartenenza e non di professionalità.
La possibilità per i medici di continuare a lavorare fino a 70 anni rappresenta una porta chiusa in faccia a migliaia di medici che vedranno la carriera bloccata dagli apicali che hanno interesse a rimanere in servizio, e un pugno allo stomaco ai 12.000 medici precari, che già rischiano di essere dimezzati dalla manovra economica.
A questo si aggiunge la beffa dei professori universitari che potranno continuare a lavorare per seguire progetti di ricerca clinica fino ad 80 anni ed oltre.
Chiediamo pertanto ai deputati di bocciare questa legge a tutela della professionalità dei medici e della salute dei cittadini.

NEWS

Grazie Giampaolo

 
Il compagno Giampaolo Setti responsabile FPCGIL Medici di Livorno si è spento il giorno 16 aprile dopo lunga malattia. Lo ricordiamo per la passione, l’impegno e la grande dignita’che hanno guidato tutte le sue azioni. Grazie a Giampaolo il Sindacato a Livorno ha acquisito piu’ forza e autorevolezza.Ci uniamo al dolore dei familiari e dei suoi piu’ cari amici.

Anna Baldi, Segretaria Regionale FPCGIL Medici Toscana

Il testo dell'art. 29 del DL 159/07 sulla Onaosi nella manovra finanziaria 2008

 
DECRETO-LEGGE 1 Ottobre 2007 , n. 159
Interventi urgenti in materia economico-finanziaria, per lo sviluppo
e l’equita’ sociale.
pubblicato sulla GAZZETTA UFFICIALE n. 229 del 2-10-2007

Art. 29.
Contributi alla Fondazione ONAOSI

 
1. Nelle more della riforma della fondazione ONAOSI finalizzata a
rendere omogenea la sua disciplina a quella degli enti assistenziali
e previdenziali concernenti le libere professioni, al fine di
ottemperare al disposto della sentenza n. 190 del 5 giugno 2007 della
Corte costituzionale, il contributo obbligatorio dovuto alla
Fondazione ONAOSI da tutti i sanitari dipendenti pubblici, iscritti
ai rispettivi ordini professionali italiani dei farmacisti, dei
medici chirurghi e odontoiatri, dei veterinari, nel rispetto dei
principi di autonomia affermati dal decreto legislativo 30 giugno
1994, n. 509, e’ determinato dal consiglio di amministrazione della
Fondazione in modo da assicurare l’equilibrio della gestione e la
conformita’ alle finalita’ statutarie dell’ente rapportandone
l’entita’, per ciascun interessato, ad una percentuale della
retribuzione di base e all’anzianita’ di servizio.
2. Degli stessi criteri di cui al comma 1 tiene conto il consiglio
di amministrazione della Fondazione ONAOSI nel procedere alla
rideterminazione dei contributi dovuti ai sanitari ivi indicati, per
il periodo compreso dalla data del 20 giugno 2007 di pubblicazione
della sentenza n. 190 del 5 giugno 2007 della Corte costituzionale a
quella di entrata in vigore del presente decreto.
 
NOTA REDAZIONALE
In sostanza il Cda, nel quale i medici dipendenti sono scarsamente rappresentati, avrà la possibilità di aumentare il contributo obbligatorio per garantire l’equilibrio di gestione, compresi gli arretrati a partire dal 20 giugno 2007. Il tutto senza prevedere alcun cambiamento giuridico verso il ripristino dei fini etici ed istituzionali, nè regole di democrazia rappresentativa. Anzi si prospetta una omogenizzazione agli enti assistenziali e previdenziali concernenti le libere professioni, cioè una gestione dei contributi obbligatori dei dirigenti medici ospedalieri e territoriali, da parte chi rappresenta la libera professione, cioè l’Enpam e gli Ordini. 

Le osservazioni unitarie alla bozza del nuovo statuto dell'Onaosi

 
Si pubblicano le osservazioni unitarie dei sindacati medici – Anpo, Federazione Cisl Medici, Federazione Medici aderente Uil Fpl, Fesmed, FpCgil Medici, Simet, Umsped (Aaaroi, Aipac, Snr) – alla bozza dello nuovo statuto della Fondazione Onaosi, inviate oggi al Presidente Aristide Paci.
 

Richiesta chiarimenti alla Società Obiettivo Lavoro sui contratti illegittimi di Obiettivo Lavoro

 
 

NEWS

E noi non chiederemo i documenti ai clandestini negli ospedali

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
e di Rossana Dettori, segretaria nazionale FPCGIL

 
L’emendamento della Lega Nord approvato oggi al Senato dal Governo e dalla maggioranza ha abolito una norma di civiltà e di tutela della salute collettiva, che escludeva la possibilità di segnalare all’autorità lo straniero non in regola con le norme sul soggiorno e che accede alla strutture sanitarie.
I medici e gli infermieri al pronto soccorso degli ospedali non faranno i delatori né le spie verso i clandestini che hanno necessità di curarsi. Non chiederemo i documenti, rispettando la deontologia e la Costituzione che antepongono il diritto alla salute ed alla cura.
L’obbligo di denuncia interesserebbe infatti i medici e gli infermieri – che lavorando negli ospedali del servizio sanitario nazionale rivestono la qualifica di pubblico ufficiale – solo quando abbiano notizia durante il proprio servizio di un reato perseguibile d’ufficio ed effettivamente realizzatosi.
Peraltro lo stesso obbligo di referto non si applica quando espone la persona assistita a procedimento penale, risultando prevalente l’obbligo di rispetto dei doveri deontologici di tutela e di salvaguardia della salute.

Tanto tuonò che piovve!

 
Oggi apprendiamo due notizie molto negative per il mondo del lavoro in generale e per i pubblici in particolare.

Il governo ha gettato la maschera ed indica una scorciatoia autoritaria per ridurre i diritti dei lavoratori, a cominciare dal diritto di sciopero.
Sentite questa ” astenersi dal lavoro svolgendo comunque la propria mansione e senza ricevere alcuna retribuzione”, fino a qualche giorno fa sembrava una battuta ed invece ora il Governo Berlusconi ed il suo ministro Sacconi la renderanno reale .
ECCOLO E’ LO SCIOPERO VIRTUALE!

Addio Costituzione, addio diritto di protesta. Adesso se sei incazzato perchè ti hanno diminuito lo stipendio, perchè calpestano i tuoi diritti , prima fai il referendum consultivo poi conti le adesioni allo sciopero prima dell’astensione dal lavoro , poi fai lo sciopero virtuale.
Carissimi, questa è la fine del dissenso e della democrazia;
Sacconi e Berlusconi hanno fatto il blitz sulla COSTITUZIONE:
Passiamo ai lavoratori pubblici:
ieri al senato è passato ( per fortuna con il voto copntrario del PD ) la legge delega sulla ” produttività del lavoro pubblico”
Si ritorna a risolvere per ” legge” le relazioni di lavoro.
E’ un grave passo indietro, si sancisce la fine della contrattazione nel settore pubblico, “tornano le leggine”.
La CGIL contrasterà fortemente questa pericolosa deriva contro i diritti dei lavoratori.
Partecipate alle iniziative che la CGIL METTERA’ IN CAMPO, DATE FORZA A CHI CERCA DI DIFENDERE I VOSTRI DIRITTI E LA NOSTRA COSTITUZIONE!

Per il coordinamento CGIL
Corte dei conti

Michele Pietrafesa

 

NEWS

Da Ippocrate a Brunetta, per i medici pubblici due giuramenti ma nessun contratto

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
 

 Grazie al nuovo spot del Ministro Brunetta – contenuto nel disegno di legge collegato alla Finanziaria 2010 in discussione questa settimana alla Camera – anche i medici pubblici, così’ come tutti i dipendenti del pubblico impiego, al momento dell’assunzione, dovranno prestare un giuramento di fedeltà alla Repubblica. Chi non lo pronuncia non sarà assunto, e nessuna deroga potrà essere fatta nel contratto.

Per i medici è il secondo giuramento che segue quello di Ippocrate, risalente al 430 a.c., formulato prima dell’inizio della professione con la dichiarazione di curare ogni paziente prescindendo da etnia, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica.

Ma dopo due giuramenti per i medici pubblici non c’è ancora nessun rinnovo contrattuale, nonostante quello vecchio relativo agli anni 2008 e 2009 sia scaduto da quasi due anni, e per il prossimo triennio nulla è previsto nella finanziaria 2010, se non un caffè al giorno, solo feriale, da potersi pagare con la vacanza contrattuale.

Ma tra uno spot e l’altro perché il Ministro Brunetta non si occupa anche dei contratti e delle necessarie risorse ? A meno che non gli basti punire i medici “fannulloni e macellai” lasciandoli anche senza caffè a leggersi la pergamena con il suo giuramento.

NEWS

Tremonti loda la sanità italiana e i suoi medici, ma siamo senza contratto

 
“La sanita’ italiana e’ fra le migliori d’Europa e presenta livelli straordinari grazie al personale medico e infermieristico”, ma allo stesso tempo e’ caratterizzata “da corruzione, malavita e malaffare in alcune regioni”: lo ha affermato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, nel corso del suo intervento in commissione Bilancio alla Camera del 26 novembre 2009. La sanita’, dunque, presenta “alcune patologie – dice ancora Tremonti – ma è in grado di offrire anche prestazioni straordinarie”.
E il 25 novembre 2009 davanti ad una platea di imprenditori: “Certo, esiste un’area del Paese dove c’è spreco, ma voi pensate che si può tagliare la sanità? Davvero pensate che si può dire ad un lavoratore ti taglio l’Irpef ma ti taglio anche la sanità?La sanità in Italia costa meno della media europea e nell’insieme ha rendimento migliore della media europea”, ha concluso.

È quello che la FPCGIL Medici sostiene da molto tempo e che, finalmente, trova un riscontro proprio nel Ministro del’Economia. C’è però un piccolo particolare: i dirigenti del SSN sono da quasi due anni senza contratto 2008-2009 e nella Finanziaria non ci sono stanziate le risorse per il prossimo rinnovo, ad eccezione del caffè che potrà essere pagato con l’indennità di vacanza contrattuale. Anche per queste ragioni la FPCGIL Medici sciopererà con la FPCGIL insieme a tutto il pubblico impiego e la scuola il prossimo 11 dicembre 2009.

NEWS

Anche i medici domani in piazza a Roma con la Cgil

 
I medici – dipendenti pubblici, convenzionati e precari – domani scenderanno in piazza con la CGIL per difendere il lavoro pubblico, la sanità pubblica e il diritto universale alla salute.
Per dire no ad una manovra sbagliata che taglia 20.000 medici, non solo in oncologia ma anche in cardiologia, chirurgia, rianimazione, pronto soccorso e così via. Per i cittadini meno prestazioni pubbliche e liste di attesa allungate.
Il 16 giugno parteciperemo alla giornata nazionale di protesta indetta unitariamente con tutte gli altri sindacati medici – con le sole assenze ingiustificate della Cisl e della Uil – con assemblee negli ospedali e un sit-in in camice bianco alle 14 in Piazza Navona a Roma, davanti al Senato.
Il 25 giugno parteciperemo allo sciopero generale della CGIL e il 12 e 19 luglio allo sciopero unitario dei sindacati medici.

« Pagina precedentePagina successiva »
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto