Firmato l'accordo integrativo sulla formazione e l'aggiornamento del personale informatico

   
Roma, 15 settembre 2008

INTEGRAZIONE AL PIANO DI FORMAZIONE – INFORMATICI

L’11 settembre 2008 è stato finalmente firmato l’accordo integrativo sulla formazione e l’aggiornamento del personale informatico del Ministero del Lavoro. In sintesi i passaggi più importanti di questo accordo.

Il personale coinvolto
Tutti gli Specialisti, gli Esperti e i Tecnici informatici.

La modalità e-learnig
E’ stato concordato di utilizzare questo tipo di sistema in quanto permette:
* un risparmio dei costi che ci auguriamo vada davvero a vantaggio della qualità dei contenuti formativi;
* il coinvolgimento – pari modo – di tutto il personale informatico senza soluzioni del tipo “a cascata” che, considerate le risorse effettivamente disponibili, avrebbero necessariamente obbligato ad una selezione dei tutor;
* di poter usufruire dei corsi dalla propria postazione di lavoro.

L’Amministrazione ha specificato che verrà utilizzata la piattaforma pubblica di e-learning ‘Xformare.it’ del servizio nazionale di formazione continua sul web del Ministero del Lavoro e che la suddetta piattaforma è conforme allo standard internazionale SCORM 1.3.
I corsi prevederanno appositi servizi di tutoring, forum e altre attività collaborative, nonché test iniziali e finali di valutazione per misurarne l’efficacia. L’Amministrazione ha specificato che non si tratterà quindi di una semplice messa a disposizione di “slides” o “documentazione”, in quanto questa soluzione non potrebbe definirsi e-learning.
Naturalmente sono state chieste all’Amministrazione garanzie anche sulla qualità dei contenuti dei corsi che verranno erogati. Sull’argomento riteniamo – ed abbiamo inteso – che la stessa non dovrà essere inferiore agli standard delle certificazioni europee EUCIP, così come più volte richiamato dal CNIPA all’interno dei documenti sulla qualità delle professioni informatiche nella PA.

I corsi
Le scriventi OO.SS. hanno proposto all’Amministrazione un ventaglio ampio di ipotesi formative che abbracciano l’intero spettro delle mansioni dei profili informatici coinvolti nella formazione. Considerati però i limiti delle risorse stanziate e l’impegno dell’Amministrazione “ad integrare il catalogo corsi, per rafforzare ed ampliare le conoscenze operative sia di sviluppo che di gestione, nell’ottica della progressiva integrazione nel contesto organizzativo che investe il segmento dell’informatica di servizio”, in questa prima fase si è ritenuto di dover privilegiare i seguenti corsi:
* gestione dei progetti IT: metodologia e best practice di project management applicate al mondo IT, ovvero acquisizione delle conoscenze necessarie al fine di esercitare le funzioni di coordinamento, pianificazione, valutazione e controllo dei progetti di informatizzazione;
* sicurezza e gestione delle reti: corso che dovrebbe permettere al personale di poter intervenire con più autonomia in merito all’amministrazione delle risorse e dei servizi disponibili, invertendo così il processo di forte centralizzazione conosciuto in questi ultimi anni;
* gestione e configurazione dei sistemi operativi, server e client: corso voluto dall’Amministrazione, sul quale però si è inteso verranno trattati sia sistemi operativi di tipo “proprietario” che di tipo “open source”.
L’accordo prevede quindi una formazione atta a “supportare un progressivo, più efficace impiego del personale inquadrato nell’area informatica, anche alla luce dei lavori in corso sui nuovi profili professionali”.
E’ altrettanto chiaro, a nostro avviso, che tale intento debba essere accompagnato al più presto da più efficaci interventi di riordino organizzativo, con criteri più trasparenti in merito alle questioni di internalizzazione ed esternalizzazione dei servizi, creazione di uffici informatici, assegnazione di responsabilità, istituzione di gruppi di lavoro, ecc…
E’ per questo motivo che, preliminarmente ad un prossimo confronto sul tema, le scriventi OO.SS. chiedono, fin da ora, una mappatura di come sono organizzati i servizi informatici presso gli uffici centrali e periferici del Ministero e delle eventuali titolarità/responsabilità attribuite (anche a personale non di profilo informatico). Al contempo si chiede di effettuare una rilevazione riguardo gli incarichi attribuiti negli ultimi due anni (comprese eventuali consulenze esterne) e tutti i gruppi di lavoro istituiti (specificandone i partecipanti).

FPCGIL
FPCISL
UILPA
Giuseppe Palumbo
Antonella La Rosa
Palmina D’Onofrio

 
 

 

Comunicato

I TORNELLI IN AMMINISTRAZIONE CENTRALE E “I FIGLI DELL’OCA BIANCA”

Chi lavora nelle strutture e nelle sedi dell’Amministrazione Centrale osserva, da qualche tempo, le attività che precedono la messa in esercizio dei “tornelli” per la regolamentazione delle entrate e delle uscite.

A dire il vero non tutti i dipendenti “possono osservare i lavori” perché (sarà un caso?) nella sede di via Veneto non “fervono” i preparativi di allestimento dei “tornelli”, anzi non sono nemmeno arrivati gli imballi!

Nella sede di via Veneto, come tutti sanno, ci sono gli uffici di Gabinetto, con personale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Segretariato Generale, con personale del Ministero del Lavoro e delle Politiche, l’ufficio SECIN, con personale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ma abbiamo il sospetto che ancora una volta più che di dipendenti del Ministero del Lavoro si tratti di “figli dell’oca bianca”.
Meglio ancora pensiamo, che dopo l’elargizione dell’art. 7, ad opera del Capo di Gabinetto con i soldi dei lavoratori del Ministero della Salute, l’eventuale non installazione dei tornelli nella sede di via Veneto se fosse vera , sia un’altra “regalia dell’Amministrazione” ad un gruppo molto ristretto di dipendenti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Basta! Rinnoviamo la richiesta, più volte inoltrata al tavolo delle trattative con l’Amministrazione, di rendere uniformi le modalità di trattamento della rilevazione delle presenze ed oraria in TUTTE le sedi e per TUTTO il personale dell’Amministrazione Centrale.

Roma, 3 febbraio 2010

Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Giuseppe Palumbo

 
 

 
 

Comunicato unitario: i Ministri convocano le OO.SS.

I ripetuti solleciti da parte delle Scriventi presso le segreterie politiche dei Ministri, del Lavoro e della Solidarietà Sociale, nonché a seguito dei colloqui informali tenuti i giorni scorsi con le predette segreterie, le Organizzazioni Sindacali sono state convocate per il giorno 4 ottobre p.v. alla presenza del Ministro On. Damiano ed il giorno 12 ottobre p.v. alla presenza del Ministro On. Ferrero.
I predetti confronti avranno lo scopo di affrontare le vertenze aperte e più volte esposte nei comunicati unitari.
Sarà cura delle Scriventi portare a conoscenza le risultanze dei predetti confronti.

Roma, 28 settembre 2006

F.P-CGIL  G. Palumbo
CISLFP  I. Dui
UILPA  P. D’Onofrio

Comunicato unitario – Accertatori del lavoro

FPCGIL FPCISL UILPA
 
Roma, 03 luglio 2007

ACCERTATORI DEL LAVORO

Il 28 giugno si è svolto il secondo incontro del tavolo tecnico per la rivisitazione del profilo professionale “accertatore del lavoro” nel quale l’Amministrazione ha presentato una proposta di modifica che pur contemplando molteplici mansioni, di fatto non risolve alcuno dei problemi pendenti sui lavoratori che rivestono il suddetto profilo, anzi si può sostenere che la stessa è peggiorativa! Né risolve i problemi relativi al sistema Paese nel contrastare il fenomeno dilagante del lavoro irregolare e di quello sommerso!
Ha inoltre mantenuto l’intento di non eliminare dalla declaratoria del profilo stesso l’inciso “atti che non abbiano rilevanza esterna” proposto da queste OO.SS..
Continuiamo, pertanto, a trovarci nel paradosso più volte sottolineato da queste OO.SS. secondo il quale il processo di riqualificazione verso il profilo più elevato ha comportato di fatto un demansionamento per chi svolgeva effettivamente attività ispettiva con una Amministrazione che malgrado dichiarazioni di intenti più volte manifestata non è in grado di risolvere questo problema.
L’incongruenza più grave è che “l’operazione inquadramento” è stata possibile grazie alle risorse economiche messe a disposizione dalla Legge Finanziaria per contrastare con maggiore efficacia ed efficienza le forme di lavoro irregolare, mentre ad oggi questi lavoratori sono impossibilitati, in molte realtà territoriali, a svolgere l’attività ispettiva.
Tutto ciò premesso queste OO.SS. ritengono di dover mantenere alta l’attenzione ANCHE su questo problema attraverso la ricerca di ogni soluzione utile al soddisfacimento delle legittime aspettative dei lavoratori.
Occorre infine precisare a chi utilizza questi momenti delicati come propri “momenti di gloria” che CGIL, CISL e UIL continuano ad impegnarsi affinché chi ha svolto effettivamente l’attività di vigilanza venga inquadrato nel profilo C2 come previsto dal CCNL vigente.

FPCGIL               FPCISL             UILPA
Giuseppe Palumbo Antonella La Rosa Palmina D’Onofrio

 


Assemblea Nazionale personale ex ETI

 
Roma, 4 Gennaio 2008 

Assemblea Nazionale personale ex ETI

Si è avviata una fase di incontri con il Dipartimento per le Politiche fiscali – Min. Economia e finanze – sulla vertenza legata al personale ex ETI e relativa alla loro stabilizzazione volontaria presso i singoli Enti o Amministrazioni nei quali gli stessi attualmente prestano servizio.
Al fine di predisporre una nostra piattaforma rivendicativa e prepararci al meglio per i futuri incontri è convocata una assemblea nazionale del personale ex ETI, iscritti FP CGIL, per il giorno 11 gennaio alle ore 10.30 presso la FP CGIL Nazionale – Via Leopoldo Serra, 31 – Roma (Sala Azzurra).

p. la FP CGIL Nazionale
Funzioni Centrali

Vincenzo Di Biasi

 

Comunicato unitario

 
COMUNICATO UNITARIO – Accordo economico FUA 2007
 

 
 

NEWS

Il rinnovo delle convenzioni…a perdere

 
COMUNICATO STAMPA DI NICOLA PREITI
Coordinatore nazionale FP CGIL Medici medicina convenzionata

Alcune campane “stonano” a festa, c’è chi canta vittoria. Ma per noi c’è poco da cantare. Ristabiliamo almeno la verità dei fatti sulla trattativa per il rinnovo delle convenzioni.
Intanto chi ha firmato non ha firmato nessun pre-accordo ma solo una “dichiarazione congiunta”. Incredibilmente tale dichiarazione vincola solo i sindacati firmatari ma non la parte pubblica: sia il Governo (che non ha ancora approvato neanche l’atto di indirizzo) sia le Regioni possono cambiare. E’ scritto. Dov’è quindi il pre-accordo?
Se ci dovessero essere quindi modifiche si dovrà riaprire la trattativa. Se non ci saranno modifiche bisognerà attendere la conclusione dell’iter, e poi modificare l’articolato dell’attuale convenzione ( e non sarà una passeggiata) per renderlo coerente con i 7 articoli (più allegato) di cui alla dichiarazione congiunta. Bisognerà poi far approvare da Governo e Regioni il testo dell’articolato modificato.
Quindi l’effettivo rinnovo è ancora lontano, ed avverrà solo quando si firmerà l’articolato dell’ACN modificato. Eppure si era detto di rinnovare immediatamente il primo biennio economico e poi modificare la norma nel secondo biennio.
Se è male il metodo ed i tempi, peggio ancora è il merito.
Non è possibile accettare il ricatto improntato dalle Regioni e dal Governo per cui per avere il legittimo rinnovo bisogna sottoporre la categoria a nuovi e gravosi impegni.
E’ chiaro che tutti i vincoli e le imposizioni volute dal Governo e dalle Regioni a fronte dell’aumento dell’4,85% sono intollerabili: stiamo parlando di arretrati relativi al 1° biennio 2006-2007 …e siamo a fine 2008.
In questo incremento c’è perfino il progetto tessera sanitaria: insomma, è incredibile ma sono i medici convenzionati a pagare la tessera sanitaria con i soldi del loro rinnovo! Perché?
Tra tessera sanitaria e ulteriori impegni obbligatori che sono, fra l’altro, costi per i medici,
ecco che il supposto incremento del 4,85% è evaporato.
Per la prima volta si rinnoverebbe una convenzione ‘a perdere’ per la categoria.
‘A Perdere’ non solo dal punto di vista economico: i medici dovranno svolgere nuovi compiti e funzioni obbligatoriamente secondo quanto e come le Regioni disporranno. E spesso senza accordi regionali! Si perdono insomma soldi, ruolo e dignità.
Questo eventuale rinnovo non solo colpisce i medici, ma mina l’unitarietà del sistema. Vanifica il valore del contratto nazionale senza neanche sostituirlo con una valida contrattazione decentrata. In sintesi questa sconveniente convenzione sarà frutto di tre congiunture:
1. La totale assenza di un qualunque progetto nazionale da parte del Governo di riforma e ristrutturazione delle cure primarie e dell’assistenza territoriale: Il Governo incombe solo come limitatore di una spesa che non conosce e non controlla nei suoi effetti.
2. La spregiudicata volontà delle Regioni (tutte) di avere mani libere nella gestione dei medici e dell’assistenza territoriale senza vincoli contrattuali nazionali e senza vincoli di un sistema sanitario nazionale.
3. L’inadeguatezza delle OO.SS. di imporre un confronto qualificato su un progetto nazionale di assistenza territoriale nel quadro di effettiva tutela dei medici e dei cittadini, che spesso il SSN lo riconoscono nel profilo dei medici.
Siamo insomma alla decomposizione dell’assistenza territoriale nazionale. Si sente che sono passati oltre 200 anni da quando c’era un Ministero della Salute che voleva far diventare il territorio il secondo pilastro del SSN.

ASSICURAZIONE SI' … ASSICURAZIONE NO?

 

Ai lavoratori e agli iscritti CGIL del ministero del
Lavoro e delle Politiche Sociali



Avere una assicurazione a copertura dei rischi derivanti dall’attività lavorativa è certamente utile ed importante per contribuire a svolgere serenamente il proprio lavoro.
Noi ne siamo così convinti che abbiamo posto la questione già nel programma presentato da questa Organizzazione Sindacale in occasione delle ultime elezioni RSU e ci teniamo a ricordare che questo è anche uno dei punti fondamentali della piattaforma unitaria del CCNI, perché riteniamo che i costi della copertura assicurativa debbono essere sostenuti dall’Amministrazione e non da ogni singolo lavoratore.
Infatti, è illogico, e sicuramente ingiusto, chiedere ai lavoratori di tutelarsi in proprio e a proprie spese a fronte di compiti cui devono attendere per dare garanzie e tutele ad altri lavoratori, alla intera collettività, così come previsto in ogni paese civile fra cui, con convinzione, annoveriamo il nostro paese.
La decisione di una Organizzazione Sindacale di stipulare una convenzione con una società assicurativa per la copertura finanziaria dei rischi che corrono i lavoratori nell’espletamento delle proprie funzioni ci lascia alquanto sconcertati.
In primo luogo, perché siamo convinti che è un dovere preciso dell’Amministrazione provvedere alla stipula di opportune tutele assicurative, sostenendone i costi relativi, assicurando la necessaria tranquillità operativa – allo stesso modo come già oggi viene fatto per i Dirigenti – a tutto il personale coinvolto a vario titolo, nelle attività ispettive e in quelle connesse alle stesse senza tralasciare, per esempio i lavoratori che svolgono, ad oggi, le funzioni di accertatori del lavoro.
In secondo luogo, perché la scelta adottata da quella Organizzazione Sindacale ha come risultato finale quello di scaricare ulteriori costi sui lavoratori e, forse, serve a mascherare gli effetti di più sostanziali scelte contrattuali e ad attrarre nuovi iscritti; ma una cosa è certa e cioè che, di fatto, ne risulta indebolita la forza della proposta presentata nella piattaforma unitaria per il rinnovo del CCNI.
Allo stato delle cose, è necessario porsi una domanda sul ruolo del sindacato:
il ruolo del sindacato è quello di stipulare convenzioni assicurative o concludere buoni accordi a tutela dei lavoratori?
Per questa O.S. la domanda é retorica; infatti, una volta conclusa la contrattazione per il FUA 2009, è intenzione della FP CGIL portare sul tavolo della contrattazione la discussione di questa problematica, allo scopo preciso di garantire la copertura assicurativa ai lavoratori di questa Amministrazione. Noi ci batteremo con forza per questo obiettivo e siamo convinti di raggiungerlo per tutti …… iscritti e non iscritti.
Roma, 16 gennaio 2009

    Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
 
                 Giuseppe Palumbo

 
 

 

CGIL FRIULI VENEZIA GIULIA – Produttività 2007, effetti del referendum e dintorni

Agenzia Entrate Fvg
 
Trieste, 12 marzo 2009
 
 
Buongiorno a tutte/i

All’incirca un mese fa la CGIL ha chiesto alle lavoratrici ed ai lavoratori dello Stato, del Parastato e delle Agenzie Fiscali di esprimersi con un voto referendario in merito ai CCNL 2008/2009, firmati da CISL, UIL e SALFI e non firmati dalla CGIL.

In Friuli Venezia Giulia, come nel resto del paese, la maggioranza delle colleghe e dei colleghi aventi diritto al volto delle Agenzie Fiscali ha partecipato al suddetto referendum e, per circa il 95%, si è espressa con il NO al CCNL 2008/2009.

Questo risultato straordinario ha già avuto degli effetti importanti : la piattaforma sindacale per il rinnovo del CCNL 2008/2009 della Sanità, che è stata presentata al Governo subito dopo questi avvenimenti, porta le sigle di CGIL, CISL e UIL e ha contenuti nuovi e diversi da quelli dei CCNL Stato, Parastato e Agenzie Fiscali appena firmati, e cioè :

1) aumento salariale più alto;
2) certezza di recupero dei fondi di produttività tagliati da Tremonti-Brunetta;
3) rivisitazione degli istituti della malattia e del part-time, modificati sempre da Tremonti-Brunetta;
4) proroga dei contratti dei precari fino al raggiungimento dei requisiti per la stabilizzazione dei contratti di lavoro;
5) garanzia della consultazione certificata delle lavoratrici e dei lavoratori sull’ ipotesi di accordo contrattuale.

Tutto ciò significa che CISL e UIL hanno dovuto prendere atto che la linea di condotta da loro fin qui tenuta ha certamente provocato un forte dissenso da parte delle lavoratrici e dei lavoratori del Pubblico Impiego, espresso anche con la loro massiccia partecipazione ai referendum sui CCNL Stato, Parastato e Agenzie Fiscali organizzati dalla CGIL.

Se il CCNL Sanità verrà approvato con gli elementi sopraindicati, ciò non potrà non avere decisivi riflessi a breve termine anche sui comparti Stato, Parastato e Agenzie Fiscali.

Ecco perché è stato fondamentale il voto espresso dalle colleghe e dai colleghi al referendum sul CCNL Agenzie Fiscali.

Ecco perché è ancora importante partecipare al referendum proposto dalla CGIL sull’Accordo Quadro Riassetti Contrattuali firmato lo scorso 22 gennaio da CISL e UIL e non firmato dalla CGIL, che, se rimarranno le attuali condizioni, avrà effetti drammatici sugli stipendi per i prossimi 10/15 anni.

Rossella POTOCCO
(coord. reg. FP CGIL Fvg Agenzia Entrate)

 
 
 

Odg Fp Cgil Campania

 

 
Penso sia utile e importante portare a conoscenza di tutti l’Odg della FP CGIL regionale Campania e del Coordinamento regionale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 

Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo

 
 

Comunicato

FP CGIL Napoli
(Comparto Ministeri)

E’ tempo di risposte concrete !!!

La FP CGIL di Napoli denuncia la grave situazione che si sta determinando presso l’Ufficio regionale e provinciale del lavoro nel quale, al pari di altre province, come risulta da vari comunicati nazionali, le attività istituzionali rischiano la paralisi. E’ da tempo che i lavoratori di questo Ministero reclamano interventi decisivi e precise assunzioni di responsabilità, sia del livello Dirigenziale centrale che di quello periferico, finalizzati a risolvere le inderogabili questioni poste dal personale tutto.
A tutt’oggi, il “silenzio assordante” dell’Amministrazione la dice lunga sulla sua reale volontà di offrire risposte concrete.
La FP CGIL ritiene che non sia oltremodo tollerabile che si scarichino sui lavoratori gli effetti deleteri di scelte politiche e dirigenziali che stanno progressivamente svuotando questo settore, strategico per il rilancio del Paese e del nostro territorio, di tutti gli strumenti utili a garantire un’azione efficace nel lotta al lavoro nero, nel contrasto all’elusione contributiva, nella salvaguardia della sicurezza sui cantieri.
A ripristinare, in definitiva, condizioni di legalità.
Quello che abbiamo davanti è uno scenario desolante, fatto di inerzia e di noncuranza verso le ragioni di lavoratori altamente professionalizzati i quali, deprivati progressivamente delle loro funzioni istituzionali, rischiano di non poter più continuare ad assicurare l’entrata nelle casse dello Stato di cospicue somme di denaro.
La FP CGIL chiede:
1. Perché il Ministero continua ad impiegare risorse economiche e strumentali tanto insufficienti per lo svolgimento di attività di così alto impatto sociale?
2. Come mai non trova una soluzione definitiva alla questione dei pignoramenti derivanti dal contenzioso dell’ex ministero della Salute?
3. Perché continua a disconoscere il diritto a percepire in tempo reale il rimborso delle indennità di missione, costringendo gli Ispettori ad anticipare le spese relative all’esercizio della loro funzione?
Ed ancora:
4. Come mai non viene ancora appianata la questione relativa alle esclusioni di tantissimi lavoratori, centinaia in tutta Italia, che, esclusi dai precedenti concorsi di riqualificazione, sentono inibita la possibilità di avanzamento di carriera?

A chi giova questo inaccettabile scempio di professionalità che si sta perpetrando?

la FP CGIL, fino a quando non si otterranno risposte convincenti, invita tutti i lavoratori a continuare a sostenere lo stato di agitazione proclamato a livello nazionale e ad aderire compatti a tutte le ulteriori e più incisive forme di lotta che saranno messe in campo, compresa una massiccia iniziativa di carattere nazionale.

Napoli, 2 novembre 2009

LA FP CGIL di Napoli
(Comparto Ministeri)

 
 

 

Comunicato

 
 Nella riunione odierna si è finalmente pervenuti all’accordo su un nuovo sistema indennitario già a decorrere dall’anno 2009. A seguito di questo lungo confronto, le scriventi OO.SS. hanno concordato, nell’ambito di utilizzo del fondo 2009, una indennità che, assorbendo quelle preesistenti (ad esclusione del cosidetto assegno di garanzia) distribuisca quote di salario accessorio.
 
 Tutti i lavoratori avranno così una indennità di valore superiore a quella già in godimento razionalizzando la spesa e liberando il sistema alle nuove indennità di posizioni che saranno attribuite in concomitanza dell’applicazione del nuovo ordinamento dei servizi.
 
 Abbiamo così garantito una più equa ridistribuzione delle risorse del fondo tra le aree e ad una efficienza del sistema con riguardo all’organizzazione del lavoro.
 
Roma, 3 febbraio 2010

                                            FP CGIL IPSEMA                                              UIL PA IPSEMA
                                        Francesca De Rugeriis                                         Geraldo Romano  
 
 

 
 

 
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