Comunicato Unitario – Abrogazione delle indennità di missione

FPCGIL   CISL-FPS   UILPA
Coordinamenti Nazionali
MINISTERO DEL LAVORO

 
Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, On. Roberto Maroni
Al Segretario Generale, Ing. Sergio Stabilini
Al Direttore Generale AA. GG. e Personale, Dr. Massimo Pianese

Al Direttore Generale delle Attività Ispettive, Dr. Mario Notaro 

Una delle funzioni qualificanti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la vigilanza in materia di lavoro, attendeva tutte quelle risorse indispensabili per dare attuazione alla riforma complessiva prevista dal D.Lgs. 124/04 e per potenziare l’attività ispettiva finalizzata alla elusione ed all’evasione contributiva, nonché a combattere il brutale fenomeno del lavoro nero e minorile in particolare.
Per tutta risposta questo Governo, continuando l’opera di smantellamento della Pubblica Amministrazione, asse portante del sistema “Paese”, anziché incentivare l’efficacia e l’efficienza al servizio del cittadino, con la Finanziaria 2006, ha abrogato la indennità di trasferta al personale in servizio presso uffici statali.
La situazione preventivata assume così aspetti assolutamente grotteschi nella drammaticità della loro applicazione, soprattutto se rapportati alla limitazione di un delicatissimo servizio pubblico – quale quello della vigilanza sul lavoro – ed alle esigenze di informazione, prevenzione e sicurezza dettate dalla legge di riforma del servizio ispettivo.
Quanto evidenziato, è censurabile non solo per gli evidenti danni arrecati al personale coinvolto – costretto a ridimensionare notevolmente i termini di qualità e quantità del servizio prestato – ma anche perché annulla la finalità per la quale tali provvedimenti sono stati adottati.
Il risparmio delle poche risorse destinate alla indennità di trasferta, sarà sicuramente inferiore ai recuperi non effettuati per la ridotta attività ispettiva.
Inoltre, all’interno della nostra Amministrazione, l’attività esterna è in massima parte finalizzata alla funzione ispettiva per cui, incentivare il servizio di vigilanza, avrebbe assunto il significato di nuovi e maggiori entrate per le casse dello Stato, in termini di recuperi contributivi e di sanzioni, comminate e riscosse.
Quindi è naturale desumere che, le nuove disposizioni introdotte con la Finanziaria 2006, rispondono ad un preciso disegno finalizzato a smantellare un istituto, volto alla tutela del lavoro e dei lavoratori, e ad accrescere le sperequazioni già esistenti tra la nostra Amministrazione e gli istituti previdenziali.
L’inutilità ed il danno causato da tali provvedimenti qualificano – ancora e meglio – questo Governo che continuamente, nell’arco del quadriennio legislativo, ha posto in essere subdoli atti le cui finalità sono da ascriversi ad una tenace volontà di sottrarre alla contrattazione collettiva, materie e ambiti di discussione propri delle parti sociali.
In ogni caso, è necessario che la volontà politica di scelte così scellerate, vada combattuta – con il consenso del personale – con forza e determinazione fino in fondo.
Pertanto si invitano tutti i lavoratori, d’intesa con le Segreterie Territoriali, a promuovere e a sostenere azioni ed assemblee del personale in tutti i posti di lavoro.
Da parte nostra siamo impegnati, unitamente alle Segreterie Nazionali – qualora non pervengano segnali di ripensamento – ad iniziative più significative a tutela della funzione e dei dipendenti in servizio.

 
Roma, 19.1.2006

FPCGIL Giuseppe Palumbo
FPCISL Immacolata Dui
UILPA Fabrizio Di Lalla 

La forte mobilitazione fa "..rinsavire.." il Ministro T.P.S. – Eliminato il vincolo delle 50 sedi

Dopo avere tentato ogni possibile forma di mediazione nel corso degli incontri avvenuti con il Capo di Gabinetto DE JAONNA ed il Sottosegretario CENTO, per lo stralcio dell’art. 34 della Legge Finanziaria relativo alla inaccettabile soppressione degli Uffici Periferici, siamo stati costretti a proclamare la mobilitazione dei lavoratori, la proclamazione dello sciopero nazionale per il 27 novembre 2006 e una grande manifestazione alla Presidenza del Consiglio – Palazzo Chigi con l’intervento della maggiori testate televisive e giornalistiche.
Grazie alla forti azioni di lotta con cui CGIL e CISL hanno inteso portare a conoscenza dei mass media e dell’opinione pubblica non solo l’assurdità con cui a tavolino si sopprimono la metà degli Uffici Periferici, ma soprattutto le inevitabili ricadute negative nei confronti dell’ utenza e della qualità dei servizi erogati alla collettività.
Evidentemente le ragioni da noi rivendicate hanno fatto “….ripensare….” il Ministro T.P.S. sull’irrazionale contenuto dell’ art. 34, e lo stesso Ministro in sede di elaborazione del maxi-emendamento alla legge Finanziaria ha eliminato il vincolo cogente delle 50 sedi, rinviando al successivo Regolamento l’individuazione dei nuovi ambiti territoriali.
Ribadiamo in ogni caso la nostra irremovibile posizione per la quale non potrà essere attuata nessuna mobilità forzata né tanto meno la messa in esubero di oltre 2.000 lavoratori.
Pertanto rimaniamo in attesa della votazione del maxi-emendamento alla camera, prevista per domenica 19 novembre p.v., mantenendo nel contempo forte la nostra azione di pressione sul Ministro T.P.S. e la mobilitazione dei lavoratori del 27 novembre p.v..
Roma, 17 novembre 2006

Il Responsabile Nazionale FP CGIL
Il Coordinatore Nazionale CISL FP
Antonio Bufalino
Anna Baldi

Comunicato unitario sul Decreto Tremonti

 
FP CGILCISL FPUIL PA
COMUNICATO STAMPA DI
Giuseppe Palumbo, Antonella La Rosa, Palmina D’Onofrio

SICUREZZA SUL LAVORO:
QUALE ATTIVITA’ ISPETTIVA E… CON QUALI RISORSE??!

Denunciamo con forza la drammatica situazione che provocherà l’attuazione del decreto “Tremonti”, nella parte che riguarda la sicurezza sul lavoro.
A fronte del continuo e quotidiano stillicidio di morti ed infortuni sul lavoro, questo Governo, dal suo insediamento, sta dimostrando un notevole zelo. Infatti, ha impartito in materia di sicurezza una serie di disposizioni che, di fatto, svuotano i contenuti legislativi finora in vigore, per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Questa novità legislativa costruisce un insieme di impedimenti oggettivi all’efficace svolgimento del ruolo istituzionale e strategico dell’attività ispettiva del Ministero del Lavoro. Ad esempio, a proposito di semplificazioni, la tenuta dei documenti di lavoro ed altri adempimenti formali spoglierà e/o vanificherà l’attività di controllo e si ripercuoterà negativamente sui lavoratori e sull’economia di tutto il paese: il contrasto al lavoro nero, irregolare, sommerso, l’evasione contributiva subiranno un inevitabile arresto.

Ma non basta!

I tagli economici, previsti sempre dal decreto “Tremonti” sulle risorse della Pubblica Amministrazione, impediranno materialmente al personale ispettivo di effettuare la propria attività. Tutto ciò sembra il frutto di una precisa volontà politica che va a discapito di tutto il mondo del lavoro.

Con amarezza non ci resta che invitare questo Governo ad evitare la solita ipocrita passerella al prossimo funerale di morte annunciata.

Le lavoratrici e i lavoratori di questo Ministero, anch’essi cittadini/utenti di questo Paese, inevitabilmente, si mobiliteranno con tutta la loro forza per impedire che tutto questo avvenga.
Roma, 10 luglio 2008

FP CGIL – Giuseppe Paluumbo cell. 3498768553
CISL FP – Antonella La Rosa cell. 3358001683
UIL PA – Palmina D’Onofrio cell. 3498659953

 
 

CRI: risposta al dr. Niglio sui lavoratori di Certaldo

precedente nota del Dott. Niglio sulla preoccupante situazione del Comitato CRI di Certaldo
 

 

 

Incontro del 5 dicembre – comunicato

 

Attuazione DPR 43/2008 – Riorganizzazione MEF

 
 

 

FUA 2008

 

Alle lavoratrici e ai lavoratori del Ministero
Infrastrutture e Trasporti (Ramo Infrastrutture)



Il giorno 19 Gennaio 2009 per il ramo Infrastrutture abbiamo sottoscritto l’ipotesi d’accordo Integrativo per l’utilizzo del Fondo Unico di Amministrazione 2009.
L’accordo sottoscritto prevede l’accantonamento di € 2.122.168,53 per finanziare gli sviluppi economici all’interno delle aree con decorrenza 1 gennaio 2008 e €120.000,00 per il personale dell’area A per procedere o ad un passaggio in area B oppure ad un ulteriore progressione economica nella stessa area A.
Abbiamo precisato, già in questo accordo, che le progressioni economiche interne alle aree dovranno prima di tutto dare risposte a chi non ha beneficiato dell’applicazione del CCNI del 2001.

E’ evidente come i tagli del Governo che, attraverso la legge 133, ha congelato il comma 551/07 per il 2009, ricadono fin d’ora sulla contrattazione integrativa di Ministero.
E’ proprio grazie a questa legge che non sarà possibile fin da subito applicare interamente questo accordo ed effettuare immediatamente le progressioni ma, bisognerà aspettare l’abrogazione dell’art.67 della legge 133 per avere la disponibilità dei fondi.
Sarà comunque necessaria una verifica dei fondi a dopo il giugno 2009.

Purtroppo non bastano protocolli o contratti separati per ridare ai lavoratori i fondi prelevati dalle loro tasche!

Abbiamo, unitamente a CISL e UIL chiesto ed ottenuto la riduzione dei fondi per le posizioni organizzative, le turnazione e la reperibilità , dando un segnale chiaro sull’utilizzo sbagliato che in molti uffici viene fatto di questi istituti contrattuali
La restante parte di Fondo Unico di Amministrazione( 2.113.001,23 euro) è stata destinata alla produttività dei posti di lavoro. Nell’ipotesi di accordo allegato sono già indicate le cifre per ogni sede di contrattazione.
Infine, entro febbraio 2009, dovrà costituirsi un tavolo sui profili professionali (propedeutico a qualsiasi progressione dentro e tra le aree).

Roma, 20 gennaio 2009

Per la delegazione Nazionale trattante
Deborah Pompili

 
 

 

NEWS

La normativa sul testamento biologico approvata dal Senato

 
Si pubblica la normativa sul testo biologico approvata ieri dal Senato. Adesso la discussione si sposta alla Camera. La FPCGIL Medici invita tutti i medici a far sentire la loro voce contro questa proposta di legge che con un colpo di penna cancella dalle terapie l’idratazione e la nutrizione artificiale e le trasforma in sostegno vitale, al contrario di quanto accade nel resto del mondo. Negli stati vegetativi obbliga i medici e i cittadini a non togliere il sondino, contro ogni principio costituzionale e deontologico.  Impedisce ai cittadini di fare un testamento biologico vincolante e lascia al medico la responsabilità finale, a prescindere dalla volontà della persona.

 

Comunicato unitario

 

 
Di seguito, in allegato il comunicato unitario CGIL, CISL, e UIL in merito ad alcune questioni sulle quali abbiamo iniziato un confronto già dai mesi scorsi con il Sottosegretario Onorevole Giorgetti.

Fino ad oggi non hanno trovato un riscontro conclusivo. Certamente non rinunciamo ad avere dei risultati per i lavoratori del MEF ed abbiamo quindi invitato l’Amministrazione a riprendere il negoziato già dai primi giorni di Gennaio 2010.

A tutti i nostri Iscritti, simpatizzanti e a tutti i lavoratori del MEF rivolgiamo i migliori Auguri di BUONE FESTE.

Per il Coordinamento Nazionale
 FPCGIL MEF
Daniele Nola

 
 

 

Lettera ricevuta da un ispettore…

 

LETTERA DELL’ISPETTORE DEL LAVORO “GINO”
ALLA FP CGIL

Questo che leggerete non è un comunicato “classico” ma è solo uno strumento per rendere pubblica una tra le molte lettere o e-maill che abbiamo ricevuto dagli ispettori.
Abbiamo scelto di pubblicare la lettera dell’ispettore “Gino” (nome ovviamente di fantasia che serve per tuteleare il vero estensore della lettera) perché è quella che secondo noi descrive meglio le condizioni di lavoro e lo stato d’animo di tanti lavoratori.
Abbiamo deciso di renderala pubblica integralmente (salvo riferimenti che potevano permetterne l’identificazione) senza “censure” o senza “decreti intepretativi” anche se, per esempio, a differenza dell’ispettore “Gino” siamo convinti che la situazione potrà cambiare, dovrà cambiare, ma il cambiamento dipende da tutti noi.
Roma, 22 marzo 2010

Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Giuseppe Palumbo

 
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LETTERA DELL’ISPETTORE “GINO”
“Non riesco a capire”

Chiedo scusa prima di iniziare a scrivere se i toni di questa mia lettera saranno un po’ accesi ma ho gli occhi fuori dalla rabbia .
Sono appena rientrati alcuni colleghi da un’edificante video conferenza tenuta da tutti i Big del nostro ministero e trasmessa presso la sede dei consulenti del lavoro di ………..
A questa conferenza erano stati invitati pochissimi eletti di questa Direzione .
Tralascio commenti sul criterio di scelta utilizzato per individuare le persone che dovevano presenziare, poiché questo è un problema interno di questa Direzione che è cosa ormai vecchia e non voglio approfondire in questa sede.
Tornando alla conferenza di stamattina , la rappresentanza di questo ufficio è andata nella sede dei consulenti per assistere ad una spiegazione sulla nuova riforma del “collegato lavoro”, in vigore da domani.
I Vip del nostro ministero hanno dunque spiegato tutta la riforma soffermandosi in particolare sugli aspetti sanzionatori , di sicuro interesse per noi ispettori visto che li dovremo applicare , ma si sono ben guardati dall’invitare anche noi , era più decoroso fare bella figura con i Consulenti, poiché noi grazie al nostro Ministro dobbiamo essere amici dei Datori del lavoro e possibilmente dobbiamo rimanere nell’ignoranza , perché più non sappiamo e meno sanzioniamo e meno diamo fastidio ai datori di lavoro .
Trovo assurdo e non ho parole che a quello che è stato un momento formativo noi non siamo stati invitati , è allucinante che devo apprendere da voci di corridoio quali sono le posizioni del ministero e come dovrò comportarmi nel mio lavoro quando poi prima di me ne vengono informati i consulenti del lavoro.
Non ho parole per questo governo che ha dimenticato del tutto lo stato e i lavoratori soprattutto.
Nel mio piccolo grazie all’esperienza che vivo in questo ministero, dunque limitata al settore del lavoro e del sociale, mi rendo conto degli stravolgimenti che sta facendo questo governo prima e questo ministero poi in tale settore.
Mi sembra incredibile che ormai non ci sia più rispetto di noi e che si sia dimenticato che il nostro lavoro è prima di tutto a tutela del lavoratore , quel lavoratore, che viene sfruttato e privato di ogni diritto da questo governo, è stato dimenticato come stata dimenticata la funzione di questo ufficio che si è trasformato in uno studio di consulenza e di sostegno per il datore di lavoro.
Per carità mi rendo conto che in un periodo di crisi come questo è giusto anche tenere conto delle esigenze delle aziende ma in questo momento noi più che l’azienda stiamo sostenendo gli amici del governo , ebbene si perché in questi uffici come nelle altre direzioni ci continuano a mandare in ispezione in piccolissimi locali e aziende sul baratro del fallimento e la nostra più lieve sanzione li può rovinare , e invece le altre aziende continuano imperterrite a fare quello che vogliono e i controlli restano in superficie.
Potremo parlare ore delle falle del sistema di quali sarebbero i modi per fare un ottimo lavoro non dimenticando che l’obbiettivo è la tutela del lavoratore , ma purtroppo il ministero vuole numeri e i numeri si fanno più facilmente tartassando piccoli bar piccole aziende a gestione familiare poiché un accurato controllo su una grande azienda necessiterebbe di più tempo e sarebbe più dispendioso soprattutto in rapporto costi benefici .
E’ una situazione che non mi sta bene tutto questo andazzo di servilismo nei confronti dei datori di lavoro e delle associazioni ci ha portato fin qui fino al punto che su novità normativa di così grande importanza che andranno in vigore domani , non si organizza un corso di formazione per noi per quelli che domani saranno in strada ad applicarle ma si organizza un BREAFING dai consulenti per spiegare come consigliare alle loro aziende a ” fregare ” meglio lo stato .
Preferisco fermarmi qui perché potrei scrivere ancora per ore ma non voglio annoiarvi oltre , il mio è stato uno sfogo perché vorrei che cambiasse qualcosa vorrei poter fare e vorrei che qualcuno facesse qualcosa ma mi sento bloccato qui su questa sedia, in questo ufficio, in questa stanza calpestato da questa situazione che sono convinto non potrà cambiare e questa è la cosa più brutta non aver più la speranza che il futuro possa essere migliore

Saluti

 
 

 

Comunicato

 

ISPETTORI DEL LAVORO AGGREDITI A LA SPEZIA

 

Esprimiamo profonda preoccupazione e sconcerto per quanto accaduto a Varese Ligure (SP) dove, nel corso di una ispezione in un cantiere edile, due ispettori del lavoro sono stati aggrediti dal proprietario dell’immobile il quale ha schiaffeggiato e spintonato fuori dal cantiere una collega che, dopo l’intervento dei Carabinieri, si è dovuta recare al pronto soccorso.

Esprimiamo la nostra preoccupazione perché indubbiamente la campagna d’odio lanciata dal Ministro Brunetta verso i pubblici dipendenti comincia a dare i suoi frutti.

Esprimiamo la nostra preoccupazione perché sempre più spesso gli Ispettori del lavoro si trovano a dover fronteggiare datori di lavoro che rispondono in maniera sempre più arrogante e violenta agli interventi degli ispettori del lavoro forti di una cultura dell’illegalità diffusa che viene dall’alto e che giustifica il lavoro nero come fattore positivo dell’economia. Consapevoli, anche, che il frutto avvelenato dei provvedimenti di questo governo (per ultimo il collegato lavoro che, diminuendo tutte le sanzioni per lavoro nero, lo rende economicamente vantaggioso) viene considerata una impunità di fatto.

Esprimiamo la nostra preoccupazione perché il Ministro Sacconi nei suoi interventi pubblici invece di sostenere l’attività istituzionale ed il proprio personale ispettivo, adula i consulenti del lavoro (che altro non sono che professionisti al soldo dei datori di lavoro) arrivando a dar loro un compito di valutazione sull’operato egli ispettori.

Esprimiamo la nostra preoccupazione perché noi che difendiamo il lavoro, e rappresentiamo anche gli Ispettori del lavoro in prima linea sul territorio, siamo ben consapevoli che la politica di questo Governo è una politica di riduzione dei diritti e delle tutele di chi lavora.

Vogliamo esprimere la nostra solidarietà alla Ispettrice aggredita e pretendiamo di conoscere dall’Amministrazione cosa intende fare a tutela della lavoratrice stessa, quali sono le sue intenzioni circa il futuro degli uffici periferici, delle funzioni ispettive e della dignità dei lavoratori del Ministero del Lavoro.

Roma, 29 marzo 2010

Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo

 
 

Usl condannata per infarto di un medico per troppo lavoro

 
«Infarto per il troppo lavoro»
Usl condannata al risarcimento. Oltre 30 mila euro a medico in servizio a Piove di Sacco

(www.corrieredelveneto.corriere.it) PADOVA — La salute, prima di tutto. Deve averlo pensato anche il giudice del lavoro del Tribunale di Padova, Francesco Perrone, che ha condannato l’Usl 14 del Veneto al pagamento di 30.825 euro (più le spese processuali) come risarcimento danni alla salute per l’infarto subito nel 1999 dal dottor Pier Paolo Ive, medico ora in pensione, ma dipendente dell’ospedale di Piove di Sacco dal 1984 fino al 2000. Sedici anni passati a svolgere un superlavoro tra turni massacranti e servizi d’urgenza con il Suem, senza ferie e riposi goduti. Una passionaccia per il suo lavoro che, al dottor Ive, è quasi costata la vita l’1 giugno 1999. Quel giorno Ive era a lavoro, in un turno di 24 ore senza mai una pausa. Quando alle prime ore del 2 giugno ha timbrato il cartellino, si è sentito male. E così il dottor Ive è diventato il paziente Ive, ricoverato all’ospedale di Padova e operato d’urgenza al cuore per un infarto acuto al miocardio. Per salvargli la vita gli vengono inseriti due bypass. Poche settimane dopo torna al suo posto nell’ospedale di Piove di Sacco.
Ma la denuncia, nei confronti dell’Azienda ospedaliera Usl 14 di Chioggia, scatta comunque. In tribunale Ive, assistito dai legali Giancarlo Moro e Marta Capuzzo, porta tutta la documentazione e il racconto di anni di lavoro che secondo lui (ma lo dice una consulenza tecnica firmata dal medico legale Paolo Benciolini) «avrebbe svolto un ruolo concausale assieme ad altri fattori » nell’infarto che lo aveva colpito. Nella memoria depositata sul tavolo del giudice i legali raccontano di una situazione che, tra il 1993 e il 1994 e il 1997 e 1999, vedeva il medico attivo cinque giorni la settimana in turni da 13 ore, mentre un sesto turno era di 24 ore, il più delle volte timbrati come turni da 12 ore. Per un totale di 60 ore settimanali. Tutto perché, denunciava, c’era una netta carenza di personale. Nella sentenza il giudice parla di un’«attività di prevenzione a cui il datore di lavoro è tenuto, a salvaguardia della salute del prestatore di lavoro» e che «deve estendersi a tutte quelle misure che si rivelino idonee a tutelare l’integrità psico-fisica dei propri dipendenti. Il mancato adeguamento dell’organico… oltre che l’imposizione di ritmi di lavoro eccedenti la normale tollerabilità, costituiscono inadempimento suscettibile di risarcimento.
Nicola Munaro
17 novembre 2010

 

Nota Redazionale
Una buona notizia per chi, come la FPCGIL Medici, si è sempre battuto e continua a battersi con coerenza per la qualità del lavoro.
 

Comunicato unitario: convocazione OO.SS. dai ministri Damiano e Ferrero

FPCGIL   CISL-FPS   UILPA
Coordinamenti Nazionali
MINISTERO DEL LAVORO

 
COMUNICATO UNITARIO

Dopo le richieste di incontro sollecitate da CGIL, CISL e UIL, le OO.SS sono state convocate dai due Ministri secondo il seguente calendario:

  • On. Cesare Damiano per il giorno 13/2/2007 alle ore 9,00
  • On Paolo Ferrero per il giorno 15/2/2007 alle ore 13,00.

Le tematiche oggetto degli incontri sono state più volte indicate nei vari comunicati precedentemente inviati.
Vi terremo informati circa l’esito degli incontri.
Roma, 12 febbraio 2007

FPCGIL Giuseppe Palumbo
FPCISL Immacolata Dui
UILPA Palmina D’Onofrio
 
 

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