Comunicato

 

TUTTE LE LAVORATRICI E I LAVORATORI ACI

 

Il giorno 30 marzo u.s. è stato firmato il Protocollo d’Intesa relativo alla proroga per il primo bimestre 2009 dei criteri di erogazione del salario accessorio previsti dall’ipotesi di CCI 2008.

Le parti hanno proceduto anche alla firma dell’Accordo per l’Integrazione del Fondo per il Trattamento per il salario accessorio relativo all’anno 2007, di cui al CCNL 2006-2009 (Code Contrattuali) firmato anche dalla FP CGIL in data 18 febbraio 2009.

Il Protocollo d’Intesa relativo alla proroga dei fondi incentivanti, rispetto agli anni precedenti, presenta alcune novità che vale la pena sottolineare.

Innanzitutto, come è noto, le OO.SS. e l’Amministrazione, avendo concordato di rivedere tutto il sistema premiante attualmente operante in ACI alla luce sia delle previsioni contrattuali che dei cambiamenti avvenuti in questi anni nell’organizzazione del lavoro, in attesa che la Commissione Tecnica termini il proprio lavoro anche con i dati risultanti dalla rilevazione delle microattività, hanno convenuto che non fosse possibile ultrattivare il Fondo per il salario accessorio esattamente nei termini previsti dall’Ipotesi CCI 2008.

Pertanto, tutti i fondi di produzione sono stati inglobati in due sole voci, Fondo standard unico nazionale e Fondi di produzione bimestrale (art. 8 CCI 2008). Le modalità di erogazione terranno conto dei criteri previsti dall’Ipotesi CCI 2008 per tali Fondi.

La rideterminazione dei Fondi è stata resa necessaria anche dalla previsione di uno stanziamento da impegnare per l’erogazione del “compenso di ruolo funzionale”, di cui all’art. 23 dell’Ipotesi CCI 2008, che sarà erogato relativamente al 2008 (dicembre) e 2009 non appena sarà sottoscritta definitivamente la sopra citata Ipotesi. Inoltre, ai fini della corresponsione degli emolumenti è stata presa a riferimento una scala parametrica in grado di riequilibrare le differenze derivanti dall’applicazione di tale “compenso di ruolo funzionale”.

Infine le parti, in coerenza con quanto previsto dal CCNL 2006-2009 relativamente al “riconoscimento economico delle iniziative finalizzate al miglioramento dei servizi rivolti all’utenza”, hanno concordato di tenere conto delle risultanze della indagine di rilevazione della soddisfazione del cliente svolta negli Uffici Provinciali per l’individuazione di iniziative progettuali locali.

I progetti locali saranno attivati, con le modalità concordate in sede di contrattazione decentrata, al termine di specifiche sessioni negoziali condotte a livello nazionale nell’ambito della Contrattazione Integrativa 2009.

La FPCGIL, nel sottoscrivere il Protocollo d’Intesa, ha tenuto a precisare con una nota a verbale che i fondi previsti nel Protocollo sono erogati a titolo di anticipazione del Fondo per il salario accessorio 2009. Sono infatti tutt’ora vigenti le disposizioni previste dalla Legge 133 relative ai tagli ai Fondi per la contrattazione integrativa.

Ricordiamo che il CCNL biennio economico 2008-2009, che la FP CGIL non ha sottoscritto, precisa che il recupero di tali fondi dovrebbe avvenire “sulla base di apposite disposizioni di legge” entro il 30 giugno 2009 con le modalità previste dalla legge 133. Pertanto, l’ammontare del Fondo per il salario accessorio 2009 potrà essere determinato effettivamente solo in sede di trattativa sul CCI 2009 sulla base di quanto previsto dalle norme vigenti.

Roma, 1 aprile 2009

 
Il coordinamento nazionale FP CGIL ACI

 
 
 

ANCI: Importante partecipazione dei Sindaci alla manifestazione, portiamo nel territorio il dibattito sui costi sociali della Manovra. Comunicato stampa di Daniele Giordano Segretario Nazionale Fp-Cgil

 
Una bella manifestazione nazionale, quella svolta stamane a Roma dall’Anci per contestare la mannaia prevista dalla manovra economica per i Comuni italiani. I tanti Sindaci accorsi da tutta Italia hanno dimostrato senso di responsabilità e disponibilità al dialogo, ma mantenendo una grande fermezza su un punto che condividiamo in pieno: nessun taglio è ammissibile sui diritti dei cittadini, sull’offerta di servizi e sulla loro qualità.

La cecità del Governo nel perseguire la sciagurata politica dei tagli lineari senza distinzione alcuna, non può essere accettata. La drastica riduzione delle risorse destinate ai Comuni e l’inevitabile ricaduta di quella effettuata sulle Regioni a causa dei mancati trasferimenti alle municipalità, la riduzione del personale prodotta dal combinato disposto di blocco del turn-over e licenziamento dei precari, causeranno problemi sociali che oggi è facile prevedere ma non quantificare: meno servizi, meno diritti, meno reddito per famiglie, lavoratori e imprese, maggiore tassazione. Un modo pessimo di rispondere alla crisi.

Da oggi va tenuta alta l’attenzione sulla catastrofe annunciata che colpirà i servizi pubblici, fatta vivere nel territorio attraverso una discussione tra le comunità, le amministrazioni e le parti sociali, costruendo un largo consenso sociale sulla difesa del sistema pubblico come unico antidoto alla crisi e alla disgregazione sociale.

Roma, 23 Giugno 2010

Riforma Pa: Alemanno fa il passo del gambero. Bene difesa dei lavoratori, ma su accordo separato l'Anci non apponga la firma. Comunicato stampa di Daniele Giordano, Segretario Nazionale Fp-Cgil e Lorenzo Mazzoli, Segretario Generale Fp-Cgil Roma e Lazio

 
I lanci di agenzia di stamane riportano alcune dichiarazioni del Sindaco di Roma e Vicepresidente dell’Anci, Gianni Alemanno, che contrastano evidentemente tra loro e con l’azione dell’Amministrazione di Roma Capitale.

Fa bene il Sindaco a rispedire al mittente le accuse di “fannullonismo” rivolte al pubblico impiego, a difendere il lavoro di chi fornisce servizi essenziali per i cittadini. Ma è curioso che contemporaneamente si impegni a far sì che l’Anci sottoscriva l’accordo separato sulla produttività nel lavoro pubblico, dopo non essere nemmeno stata invitata al tavolo.

Alemanno dovrebbe a questo punto spiegare per quale ragione ha sottoscritto nel Comune di Roma un accordo con le organizzazioni sindacali che valorizza le professionalità senza adottare la riforma Brunetta.

Viste le sue dichiarazioni di buonsenso e la distanza tra la sua azione di amministratore e quella di legislatore del Ministro Brunetta, ci aspetteremmo da Alemanno maggiore coerenza. Non vorremmo che questo passo del gambero fosse causato dalla necessità di sostenere mediaticamente e politicamente una riforma impresentabile e dannosa per i lavorati, senza però applicarla.

Alemanno, rivendicando l’autonomia propria degli enti locali, proponga all’Anci di richiedere sul piano nazionale l’apertura di un confronto che valorizzi la professionalità di tutti contro le divisioni e le storture causate dal “sistema Brunetta”.

Roma, 28 Febbraio 2011

Finanziaria e Lavoro Interinale

CGIL FPCISL FPUIL FPL

Al Ministero Interno
e.p.c. All’Anci
All’UPI

Le Scriventi OO.SS. con la presente intendono esprimere talune osservazioni in merito alla circolare n.. 5/07 di Codesto Ministero, concernente l’applicazione della Legge finanziaria 2007 ed in particolare del comma 564, che come noto introduce una modifica all’art. 208 del Codice della Strada prevedendo che una parte dei proventi contravvenzionali, annualmente destinata con delibera di Giunta al miglioramento della circolazione stradale, può essere destinata ad “assunzioni stagionali a progetto nelle forme di contratti a tempo determinato e a forme flessibili di lavoro”.
La circolare in particolare enuncia tali forme flessibili indicando i contratti a tempo determinato, a tempo parziale verticale o orizzontale, ed i contratti di somministrazione.
In merito a quest’ultima forma di contratto si rappresenta che per gli enti locali l’art. 2 del CCNL dell’1.4.99 stabilisce il divieto di ricorrere al lavoro temporaneo per i profili di categoria A, per quelli della vigilanza, per quelli del personale educativo e docenti degli asili nido e delle scuole.
Si rappresenta inoltre che sia la legge 30 che il decreto legislativo applicativo 276/2003 prevedono espressamente che le norme in essi contenute non si applicano alle pubbliche amministrazioni rinviando ad un apposito decreto, ancora inesistente, l’armonizzazione delle norme.
La materia delle c.d. flessibilità è regolata dal CCNL e la norma contrattuale sopra richiamata è integralmente in vigore.
Per tutto ciò contestiamo le indicazioni della circolare e sollecitiamo una sua rivisitazione, rimanendo disponibili per ulteriori approfondimenti qualora reputati necessari. 

CGIL FP
Crispi
CISL FP 
Alia
UIL FPL 
Fiordaliso

Roma 21 Marzo 2007

Beni Culturali: il Ministro Bondi blocca le assunzioni per i disabili. Comunicato Stampa di Alfredo Garzi Segretario Nazionale Fp Cgil

Per effetto della Legge Tremonti il Ministro dei Beni Culturali blocca le assunzioni dei lavoratori disabili.

Interpretando in maniera estrema il blocco delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione il Ministro Bondi non autorizza le assunzioni dei lavoratori portatori di handicap, previste dalla legge 68/99, già avviati a percorsi formativi.

Prosegue l’opera di demolizione dei diritti nella Pubblica Amministrazione.

Dopo malati e precari anche le “categorie protette” diventano oggetto dell’accanimento di questo Governo. E’ la prima volta, dall’emanazione della legge, che il blocco delle assunzioni si applica anche ai disabili.

Roma, 11 settembre 2009
 
 

Nota Fp Cgil

 
Coordinamento Nazionale
FP CGIL -Corte dei conti

Roma, 03 maggio 2010

Al Segretario Generale della Corte dei conti
Presidente Gian Giorgio PALEOLOGO

Al Vice Segretario Generale della Corte dei conti Cons. Fabio VIOLA

e p.c. Al Responsabile dell’Uff. Relazioni
Sindacali Dott. Gino GALLI
SEDE

OGGETTO: Comitato Paritetico sul fenomeno del Mobbing ai sensi dell’art. 6 del CCNL 2002/2005.

La scrivente Organizzazione Sindacale chiede il motivo della mancata convocazione del Comitato dal mese di gennaio.

In quella riunione l’Amministrazione aveva richiesto la designazione per il Comitato dei nuovi rappresentanti sindacali.

In considerazione del fatto che:

il collegato al DDL lavoro – il quale prevedeva l’istituzione di un’unica Commissione di Garanzia (frutto della fusione del Comitato Paritetico sul fenomeno del Mobbing e del Comitato Pari opportunità) – non è stato firmato dal Presidente della Repubblica e che è stato rimandato all’esame delle Camere;
la: “…. verifica dell’esistenza di condizioni di lavoro o fattori organizzativi e gestionali che possano determinare l’insorgere di situazioni persecutorie o di violenza morale…..la formulazione di proposte di azioni positive in ordine alla prevenzione e alla repressione delle situazioni di criticità, anche al fine di realizzare misure di tutela del dipendente interessato” sono elementi tali che prescindono da qualunque fattore temporale.

Si chiede pertanto che l’Amministrazione nomini un nuovo Presidente – considerata la quiescenza del precedente – e che sia convocato il nuovo Comitato Paritetico sul fenomeno del Mobbing, così come previsto dall’art. 6 del CCNL 2002/2005.

Il Coordinatore Nazionale Cgil
della Corte dei conti

Michele Pietrafesa

 
 

 

Messa in mobilità coatta (art. 33 D.Lgs. n. 165/2001)

 
 

Care compagne, cari compagni,

alcuni quotidiani locali e nazionali hanno ripreso notizie di agenzia riferite alla messa in mobilità di tre dipendenti del Comune di Paularo (Udine) in conseguenza di esternalizzazioni di servizi precedentemente gestiti in modo diretto dall’ente in questione.

La vicenda genera forti preoccupazioni perché dalla documentazione in nostro possesso si può rilevare che gli atti amministrativi all’origine della modalità in oggetto, potrebbero anche trovare emulatori e/o convinte sostenitrici in altre Amministrazioni locali.

E’ necessario quindi, vista l’importanza del fatto, che ci segnaliate sollecitamente il verificarsi di casi simili, in quanto le delibere in questione (assunte in data 20/02/2010), oltre ad essere censurabili politicamente, sono anche viziate sotto il profilo della legittimità. E’ appena il caso di ricordare infatti che la mobilità coatta nelle PP.AA. (art. 33 D.Lgs 165/2001), viene a realizzarsi nelle ipotesi di eccedenze. Più specificamente, la procedura prevista dal già citato articolo trova applicazione ogni qual volta l’eccedenza riguardi almeno 10 dipendenti.

Il procedimento di mobilità coatta contempla l’applicazione di alcuni istituti, per quanto applicabili, della mobilità collettiva (L. n. 223 del 1991)prevista nel settore privato, soprattutto per quel che riguarda gli obblighi di informazione e di consultazione sindacale, necessariamente propedeutici per la legittimità della procedura, la quale si snoda in più fasi.

In particolare è previsto che previo accordo, il personale eccedente possa essere ricollocato:
1) nella stessa Amministrazione mediante diversa utilizzazione anche facendo uso di contratti di lavoro flessibili (part-time, contratti di solidarietà, ecc.);
2) presso altre amministrazioni nell’ambito provinciale.

Terminata la fase di ricollocazione del personale, l’amministrazione pone in disponibilità per la durata di 24 mesi, quella parte del personale eccedente a cui non è stato possibile trovare un diverso impiego. Il personale in disponibilità viene inserito in un apposito elenco e conserva la possibilità di trovare altra occupazione in diversa amministrazione fino al termine del periodo di disponibilità, percependo nel frattempo una indennità.

Come è ben evidente, il ricorso alla procedura di modalità coatta collettiva costituisce un’ipotesi estrema e residuale, anche per la istituzionalizzazione, nel pubblico impiego, di meccanismi di controllo delle assunzioni (programmazione triennale) e della distribuzione (dotazione organico) del personale che tendenzialmente impedisce la realizzazione di grossi scostamenti tra il numero dei dipendenti effettivamente presenti in una certa struttura amministrativa e quello prestabilito secondo il parametro della pianta organica.

Fraterni saluti.

                    Il Coordinatore AA.LL. FP CGIL                              il Segretario Nazionale FP CGIL 
                              Luigino Baldini                                                  Daniele Giordano

 
 

Incontro con l'Amministrazione

Si è tenuta ieri nel corso della mattinata la prevista riunione tra le OO.SS. e l’Amministrazione sul CCI 2011.

La dott.sa Tedeschi ha dichiarato in apertura che ancora non è giunta la risposta definitiva da parte dei Ministeri vigilanti sul CCI 2009 pur essendo scaduto il termine previsto da qualche giorno.
In attesa di sciogliere finalmente questo nodo, si è iniziato un ragionamento complessivo sul CCI 2011 ipotizzando uno scenario in cui i tagli siano confermati in toto (-3milioni e mezzo circa).
Si è partiti dal CCI 2008 ,ultimo contratto in vigore e si è tentato di ridimensionare tutti i fondi,tenendo presente che nel corso degli anni successivi si sono accavallati eventi (progressioni economiche ,standard di produttività)che non rendono perfettamente sovrapponibili le varie quote di fondo.
In linea di massima si è convenuto sull’opportunità di lasciare invariata la quota di fondo destinata alla progettualità locale che dovrebbe assumere una valenza triennale e di operare una riduzione percentuale degli altri fondi disponibili,tenendo presente che per il 2011 le somme vincolate e non comprimibili sono maggiori proprio perché nel corso del 2009 una parte del salario di produttività (in virtù delle progressioni economiche e del compenso per l’impegno individuale)è stato per così dire “stabilizzato”.
La discussione è ancora tutta aperta e proseguirà il 24 febbraio, data fissata per il prossimo incontro.
In coda alla riunione di ieri le OO.SS. Aci hanno reiterato la richiesta già presentata qualche tempo fa all’Amministrazione ovvero trovare soluzioni idonee per gestire la fase critica di applicazione del sistema SAP che si sta attraversando soprattutto negli UU.PP..
Varie le problematiche sottoposte all’Amministrazione,in particolare riteniamo molto grave l’attuale presenza di una sola parola chiave per accedere al nuovo sistema attribuita esclusivamente al FUNZIONARIO DELEGATO che quindi dovrebbe non solo (ed è già assurdo)gestire materialmente TUTTI i processi dell’Ufficio Provinciale ma anche esserne l’unico responsabile.
Poiché ciò non sembra coerente con il modello organizzativo degli uffici è necessario che venga trovata una rapida soluzione.
E’ stata fatta presente la totale inadeguatezza dei corsi di formazione erogati per la gestione del sistema, e l’inefficacia e/o tardività delle risposte a fronte dei numerosi tichets inviati.
Dal punto di vista della formazione è stato chiesto un intervento suppletivo e una presenza costante di supporto agli operatori.
Attendiamo al più presto un piano che risolva le criticità esposte.
Ultima richiesta avanzata dalle OO.SS. all’Amministrazione è stata quella di inviare al più presto agli uffici le liste degli esercenti convenzionati con le ditte fornitrice dei buoni-pasto .
Roma, 16 febbraio 2011
 

FP CGIL ACI
Derna Figliuolo

 
 
 

 
 

A tutti i lavoratori degli Archivi Notarili

 

Si è svolta ieri la prevista riunione con all’ordine del giorno i tagli alle dotazioni organiche di cui al DL 112 Tremonti.

 
 

Comunicato unitario

 

FP CGIL   UIL PA    CONFSAL/SALFi   FLP
SEGRETERIE NAZIONALI AGENZIE FISCALI

VERTENZA COMMA 165
UN CHIARIMENTO DOVUTO AI LAVORATORI SUL PERCORSO UNITARIO
(DI CUI AVREMMO FATTO VOLENTIERI A MENO)

E’ stato sempre patrimonio delle Scriventi, perseguire, in tutte le vertenze sindacali, ma, in particolare, in determinate vertenze sindacali strategiche, un percorso unitario, una strategia condivisa, nonché azioni di mobilitazioni concordate, sia a livello nazionale, sia a livello periferico.
Quanto sopra, è avvenuto, sino a ieri pomeriggio, anche sul comma 165 ed in particolare, sul salario accessorio 2008-2009.
La conferenza stampa di ieri ed il successivo comunicato stampa, privo, come è noto, della condivisione della Cisl Finanze, così come il comunicato unitario diramato in data odierna, di riconoscimento del grande successo delle iniziative unitariamente messe in atto in molte realtà del Paese, con conseguente valutazione dello stato della vertenza, non sono dovuti, purtroppo, a disguidi tecnici, ma ad una diversa valutazione, allo stato attuale, degli obiettivi rivendicativi e dei livelli di raggiungimento degli stessi.
In buona sostanza, e con estrema chiarezza, va detto che, per noi, il dpcm emanato in data 2 luglio, non è un punto di arrivo bensì un punto di partenza, anche perché non fornisce nessuna concreta risposta, né sui contenuti, né sui tempi, né sulle annualità interessate, con conseguenti rischi sull’entità complessiva delle somme dovute al personale delle Agenzie Fiscali per gli anni 2008 e 2009.
Auspichiamo, comunque, che il percorso unitario con la Cisl Finanze, che sta subendo qualche momento di difficoltà, possa continuare con un rinnovato spirito, nell’interesse dei lavoratori, ai quali garantiamo sia sui territori che a livello nazionale la piena partecipazione a tutte le iniziative già programmate unitariamente.
Ricordiamo a tutti che il nostro comune obiettivo era ed è quello di tutelare gli interessi economici dei lavoratori del Fisco nella loro interezza e garantire il miglior funzionamento dell’A. F. per una efficace lotta all’evasione fiscale, nella chiarezza delle posizioni, dei comportamenti e dei risultati da raggiungere.

Roma, 7 luglio 2009

FP CGIL   UIL PA   CONFSAL/SALFi    FLP
Serio   Cefalo   Callipo   Patricelli

 

 
 

Notizie flash

 

Nel corso di una riunione informale svolta nella mattinata di ieri il Direttore Generale ci ha comunicato che il percorso di approvazione del CCIE 2006/2009 si è concluso positivamente.

Ciò è avvenuto anche alla luce delle ulteriori osservazioni che l’Amministrazione ha prodotto sottolineando la natura e le motivazioni che erano alla base dell’Accordo sottoscritto il 30 settembre scorso.

La positiva conclusione dell’iter di approvazione, dovuta al positivo intervento dell’Amministrazione e in primo luogo del Direttore Generale, permetterà di sottoscrivere nel momento in cui perverrà la comunicazione ufficiale (probabilmente entro la fine del mese di marzo) definitivamente il CCIE 2006/2009 e di dare piena attuazione a quanto contrattato a livello nazionale di Ente.

In concreto potranno essere attribuite, a partire dal mese di maggio 2010, le posizioni organizzative di primo e secondo livello; rendere esigibile la nuova struttura della retribuzione così come definita dall’art. 22 dell’accordo; avviare le procedure per i percorsi di sviluppo di carriera legati alle progressioni verticali e orizzontali (passaggi tra le aree e all’interno delle aree).

Crediamo che tutto ciò sia un risultato estremamente positivo in quanto permetterà di dare alcune importanti risposte ai lavoratori dell’Inail, cosa che rafforza la nostra convinzione di aver fatto bene a sottoscrivere l’Accordo sul CCIE 2006/2009 e senza mai, per questo, aver fatto venir meno la nostra critica più radicale nei confronti dei provvedimenti normativi varati da questo Governo.

Nella situazione data siamo riusciti ad ottenere dei risultati forse superiori alle aspettative, prendendoci le nostre responsabilità perché, pur avendo ben chiaro quanto siano penalizzanti per il lavoro pubblico i limiti imposti di fatto alla contrattazione, rimaniamo convinti che è sempre auspicabile provare a trovare degli spazi per dare risposte concrete alle legittime aspettative dei lavoratori che rappresentiamo, piuttosto che rinchiuderci in una opposizione, magari dura e pura, ma che corre il rischio di essere fine a se stessa perché senza sbocchi, con il rischio concreto di subire comunque gli effetti più negativi dei provvedimenti che contestiamo.

* * * * *

Vi informiamo inoltre che, con le cedole del mese di marzo, verrà messo in pagamento il residuo delle competenze accessorie dell’anno 2008.
 
Roma, 16 marzo 2010

IL COORDINATORE FP CGIL INAIL
Roberto Morelli

 

 
 

dai territori

 
COORDINAMENTO REGIONALE GIUDIZIARI

Bari, lì 23 luglio 2010

COMUNICATO STAMPA
LA FP CGIL PUGLIA ESPRIME SOLIDARIETA’ AI LAVORATORI STENOTIPISTI PUGLIESI

La Funzione Pubblica Puglia esprime solidarietà ai lavoratori del servizio stenotipia degli Uffici Giudiziari Pugliesi, dipendenti della Cooperativa “Nuovi Orizzonti”, che sono in stato di agitazione in quanto non percepiscono lo stipendio mensilmente e ad oggi sono in attesa di ricevere la retribuzione dei mesi di maggio e giugno, visto che il Ministero della Giustizia non versa puntualmente quanto dovuto alle società titolari del servizio.
Le lavoratrici effettuano un delicato lavoro di documentazione di atti processuali e servizi correlati al fianco dei magistrati, ascoltando, registrando e trascrivendo gli atti dei procedimenti penali. Un servizio senza il quale la Giustizia non potrebbe andare avanti.
La FP CGIL pugliese da sempre chiede con forza una seria inversione di rotta nell’Amministrazione della Giustizia, affinché si torni ad investire sul personale e sulla riorganizzazione di un servizio vitale per il cittadino, anche internalizzando un importante servizio come quello della stenotipia.
Pertanto, la FP CGIL Puglia sarà al fianco degli stenotipisti nell’ambito della loro vertenza e parteciperà all’assemblea pubblica del prossimo 26 luglio presso il cortile del Palazzo di Giustizia di Bari, sostenendoli anche in altre iniziative di lotta.

p. il Coord.Giustizia FP CGIL Puglia
Massimo Marcone
 
La Segretaria FP CGIL Puglia 
Antonella Morga

 
 
 
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