Circolare del Ministero con verbale di correzione su Accordo FUA 2006

 
 

VVF: Comunicato stampa di F. Peroni e A. Forgione

I POMPIERI PROTESTANO IN MUTANDE,  L’AMMINISTRAZIONE APRE PROCEDIMENTO DISCIPLINARE!

Dichiarazioni di Franca Peroni segretaria nazionale FPCGIL e Adriano Forgione, coordinatore nazionale FPCGIL VVF

Il 31 maggio scorso, durante una manifestazione a Milano, per testimoniare le attuali disastrose condizioni del Corpo, i Vigili del Fuoco della Lombardia si sono messi in mutande.

Un gesto fortemente simbolico, anche se irrituale, certamente meno provocatorio della sottovalutazione con cui si sta affrontando una situazione drammatica che ricade interamente sulle spalle degli operatori e dei cittadini.

L’amministrazione dell’Interno, riportando indietro la lancetta del tempo di quarantanni, ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti di questi colleghi, perché è stata lesa l’immagine del Corpo!

Ma quale immagine vogliono tutelare costoro, quando è lo stesso Ministro dell’Interno che afferma pubblicamente “non ci sono i soldi per il carburante dei mezzi di soccorso? Non pagate gli affitti delle sedi servizio”; quando non si vuole correggere una riforma del rapporto di lavoro – oltre tutto, voluta dal Governo precedente – la cui applicazione risulta con evidenza iniqua e dannosa; quando alla carenza drammatica degli organici, tale da pregiudicare perfino l’attività di soccorso alla popolazione, si risponde, non con un piano di assunzioni, ma con il ricorso sempre più massiccio al precariato; quando, infine, sempre a proposito di immagine da salvaguardare, dopo i tagli delle risorse in bilancio superiori al 40%, c’è la fila dei creditori perché i Comandi Provinciali sono morosi su tutti i capitoli di spesa!

Ma quale “immagine” può avere un Corpo ridotto in queste condizioni, abbandonato a se stesso dall’incuria e dalla “sciatteria” istituzionale di massimi dirigenti ed illustri responsabili politici? Una sanzione disciplinare non sarebbe, forse, più adeguata al loro livello?

Ai lavoratori “inquisiti” va tutta la nostra solidarietà ed il nostro supporto.

Al vertice politico ed amministrativo del Corpo, va, invece, un richiamo severo allo svolgimento responsabile del compito loro assegnato, del quale, per il momento, non ne hanno scorto traccia né i Pompieri, tanto meno i cittadini ed il Paese!

Roma, 26 giugno 2007
 

Volantino unitario per la manifestazione del prossimo 31/10 a sostegno del DDL 2873

 
Vi allego il volantino unitario per la manifestazione del prossimo 31/10 a sostegno del DDL 2873 sulla riqualificazione del personale e l’istituzione dell’ufficio per il processo, per la sua massima diffusione.
Colgo l’occasione per ricordarvi l’assemblea nazionale dei delegati e candidati RSU della giustizia dalle ore 10.00 alle 13.00, presso la sede Regionale della FPCGIL di Roma e del Lazio, via di San Basilio, 51.
Vi aspettiamo numerosi.

Per la Delegazione Nazionale Trattante Organizzazione Giudiziaria FPCGIL
Nicoletta Grieco 
 

Comunicato unitario

 
LEGGE FINANZIARIA 2008
RITIRATO L’EMENDAMENTO
“AMMAZZA CONTRATTO”!
ORA RISPOSTE IMMEDIATE SULLA SICUREZZA
 

 

Nota unitaria Interpelli

 
     

 
 

 

Sintesi documento Comitato Direttivo del 17 dicembre

Il Comitato Direttivo nazionale della Fp-Cgil tenutosi oggi, ha approvato un documento di cui riportiamo una sintesi:

La Fp-Cgil “esprime profonda soddisfazione per la riuscita dello Sciopero Generale del 12 Dicembre. La partecipazione nei settori di competenza della nostra categoria è stata ovunque pari (ed in molti casi superiore) agli scioperi unitari, andando ben oltre gli aderenti alla nostra categoria”.

Il Comitato Direttivo ha sottolineato come le misure di ridimensionamento del lavoro pubblico (dai licenziamenti del personale precario al definanziamento del Sistema Sanitario Nazionale, passando per i tagli agli enti locali), oltre a rappresentare una “gigantesca ristrutturazione del settore”, operi una drastica riduzione della rete di diritti e tutele, proprio nel momento in cui il paese entra in una crisi che richiederebbe maggiori difese per i cittadini ed attenzione ai bisogni delle persone.

“In questo quadro, sollevare il tema dell’aumento dell’età pensionabile per le donne, è una cosa inutile e provocatoria”. Inoltre,  va notato come sia già possibile per le donne che operano nella Pubblica Amministrazione andare in pensione a 65 e, su domanda, persino a 67 anni.

“Il Ministro studi i dati Inpdap”- prosegue il documento – “anche se rientra nelle competenze del Ministero del Welfare”, perché potrebbe rendersi conto di come l’età media di pensionamento (tra i 61 ed i 62 anni) “sia già sostanzialmente la stessa tra uomini e donne”.

Il Comitato Direttivo ha quindi deciso di “proseguire la vertenza per riconquistare il Contratto Nazionale”, sia nel settore pubblico, che in quel settore privato che eroga servizi pubblici, contratto negato dall’accordo del 30 Ottobre 2008, che consegna ad oltre 2 milioni di lavoratori un aumento non differente dall’elemosina della “Social Card”. Tutto questo “mentre nella sanità privata e nel settore socio assistenziale i lavoratori aspettano da 3 anni di avere un rinnovo contrattuale che le organizzazioni datoriali continuano a non concedere, anche alla luce dei tagli che i bilanci pubblici hanno subito”.

La Fp-Cgil comprende quanto “l’opera portata avanti da un Ministro che tenta, con argomentazioni cavillose, di aggirare norme legislative chiarissime, e da datori di lavoro che pensano di poter sottoscrivere contratti validi con una sola organizzazione sindacale “, metta in discussione la rappresentanza sociale e la democrazia stessa.

“Il licenziamento di migliaia di precari è l’unica certezza che permane nel settore riguardo l’occupazione”

“Se questa traiettoria non sarà interrotta”, afferma inoltre il documento conclusivo, “la destrutturazione del sistema provocherà danni irreparabili non solo ai lavoratori, ma a tutti i cittadini, per tutti quei servizi che verranno inevitabilmente meno”.

Il documento conclude affermando la decisione di indire una manifestazione nazionale con Sciopero Generale. La data che la Fp-Cgil propone alla Fiom (che nel mese di Novembre aveva avanzato l’ipotesi di organizzare insieme uno sciopero, proclamato e poi sospeso in seguito alla convocazione in sede confederale dello sciopero generale) è quella del 13 Febbraio.

“Questa iniziativa”, secondo l’ordine del giorno approvato, “potrà essere ricompresa nelle iniziative che la Confederazione, i pensionati e le altre categorie della Cgil, dovessero assumere a sostegno della vertenza generale”

Roma, 17 Dicembre 2008 
 

Comunicato

 

Si è svolta oggi la prevista riunione sul Contratto Integrativo della giustizia.

L’Amministrazione ci ha presentato una proposta non documentata e confusa che prevederebbe l’apertura di un tavolo tecnico per la definizione di un Contratto Integrativo interlocutorio ed un passaggio economico all’interno delle aree con un impegno non definito per i successivi passaggi tra le aree, senza specificare per quanti lavoratori ciò sarebbe possibile.

Abbiamo risposto all’Amministrazione che per qualunque discussione sul contratto integrativo necessaria premessa è la ricomposizione del lavoro rappresentato dalle figure professionali spalmate tra due aree, ed abbiamo ribadito la nostra posizione specificata nella piattaforma presentata lo scorso dicembre, ovvero, il passaggio per tutti i lavoratori in virtù dell’art. 10 comma 4 del CCNL 2006/09, che fa salve le procedure già concordate, nel nostro caso con il protocollo di intesa del 9.11.06; per fare ciò servono risorse economiche per i passaggi tra le aree e per la rideterminazione delle dotazioni organiche.

Qualunque altra soluzione a nostro avviso comporterebbe molti problemi, per i lavoratori e per il servizio, infatti, bisognerebbe tornare indietro di dieci anni: dividere il lavoro collocato su due aree e buttare tutta la professionalità che si è creata negli uffici, inoltre non assicurerebbe agli ex a1 alcun passaggio nell’area successiva.

In altre parole la proposta che se fosse un film si intitolerebbe: ” un incerto passaggio economico per tutti e poi si vedrà” rappresenta una cortina fumogena che nasconde l’inattività progettuale dell’amministrazione ben rappresentata dall’atteggiamento del ministro Alfano che a febbraio aveva chiesto 15 giorni di tempo per parlare con Tremonti e poi ha fatto perdere le sue tracce.

Abbiamo invece dato completa disponibilità a discutere del fua 2009 anche dalla prossima settimana.

Stasera alle 19.00 si firma un importante impegno tra tutti gli operatori della giustizia, il ‘Patto per la Giustizia e per i cittadini’ che propone al Governo un progetto condiviso per il miglioramento del servizio: tra i punti qualificanti del patto c’è il riconoscimento professionale dei lavoratori che non può essere confuso con un mero riconoscimento economico.

La firma di quel patto è fondamentale e costituisce un impegno per tutti i firmatari per il raggiungimento di tutti gli obiettivi che vi sono contenuti.

La discussione è stata aggiornata alla prossima settimana ad una data da fissare.

Roma, 10 luglio 2009 
 

La coordinatrice nazionale
FPCGIL Organizzazione Giudiziaria

Nicoletta Grieco

 
 
 

logo FP CGIL
logo FIOM CGIL
 

Appello donne Fp Cgil – Fiom Cgil – Innalzamento età pensionabile nel lavoro pubblico: Fermiamo questa ingiustizia

Per la prima volta, con una straordinaria solerzia, il Governo accoglie i rilievi e risponde alle sanzioni dell’Unione Europea sull’uguaglianza tra donne e uomini, predisponendo un intervento legislativo che parifica l’età pensionabile delle lavoratrici del lavoro pubblico a quella dei colleghi maschi, passando dai 60 anni attualmente previsti a 65 anni.

Noi donne della FP CGIL e della FIOM CGIL diciamo NO e lanciamo un appello per fermare questo provvedimento perché:

– in Italia le donne subiscono ben altre e più gravi discriminazioni: nell’accesso al mercato del lavoro, nelle opportunità di carriera, nella crescente disparità salariale, nelle condizioni di lavoro, nel progressivo aggravarsi del lavoro di cura conseguente ai tagli ai servizi sociali.

-La possibilità di andare in pensione a 60 anni non è un obbligo, ma una libera scelta che le donne possono compiere, così come , se lo desiderano, già oggi possono continuare a lavorare fino a 65 anni e oltre come i loro colleghi maschi.

– siamo convinte che l’innalzamento dell’età pensionabile delle donne del lavoro pubblico sia solo il primo passo di un Governo che vuole mettere mano all’intero sistema previdenziale, peggiorando i trattamenti per tutte le lavoratrici ed i lavoratori italiani, a partire dalla revisione dei coefficienti di trasformazioni. Questo è quanto chiede la Confindustria, che a più riprese ha sottolineato l’urgenza di applicare anche alle lavoratrici dell’industria l’innalzamento dell’età pensionabile prevista per le dipendenti del lavoro pubblico come primo passo per una riforma al ribasso di tutto il sistema pensionistico.

– non accettiamo l’idea che il costo maggiore della crisi lo paghino le donne, tanto più che il provvedimento in discussione non prevede alcuna destinazione dei risparmi che si realizzeranno. Siamo convinte, al contrario, che l’obiettivo del Governo sia quello di fare cassa, semplicemente destinando le risorse a ripianare parte del disavanzo pubblico in continua crescita.

-Le crisi e le ristrutturazioni industriali sempre più frequentemente determinano esuberi, ovvero licenziamenti collettivi, che riguardano proprio lavoratrici e lavoratori cosiddetti anziani (45/50 anni!). Se si allunga l’età per andare in pensione si rende ancora più drammatica la condizione di disoccupazione di chi è considerata troppo vecchia/o per rimanere al lavoro e troppo giovane per andare in pensione.

-L’innalzamento dell’età pensionabile frena l’ingresso delle giovani e dei giovani nel lavoro .

La crisi economica richiede invece che si dia risposta all’impoverimento delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati con misure volte a:

– garantire l’aumento delle retribuzioni e delle pensioni, cominciando da quelle delle donne, sempre più esposte al rischio della povertà.

– tutelare il diritto ad una pensione dignitosa per tutte le lavoratrici ed i lavoratori che rientrano completamente nel sistema contributivo, migliorando i rendimenti futuri delle loro pensioni in modo da garantire a tutte e tutti una copertura non inferiore al 60% dell’ultima retribuzione.

– definire subito i lavori usuranti che diano diritto a donne e uomini ad andare in pensione anticipata rispetto alle condizioni di anzianità attualmente previste.

– garantire una continuità contributiva ai milioni di giovani lavoratrici e lavoratori precari destinati, senza adeguati interventi, ad un futuro senza diritto ad una pensione dignitosa.

– prevedere una diversa e maggiore valorizzazione contributiva per i periodi di maternità e di congedo parentale.

– sviluppare una vera politica di pari opportunità che investa nei servizi pubblici, che sostenga le donne nel mercato del lavoro, che dia risposte al lavoro di cura, che allevi le donne dal peso di un doppio lavoro obbligato in tutte le fasi della vita.

Le donne della FP CGIL e della FIOM CGIL per questi obiettivi impegneranno le rispettive categorie ad iniziative di mobilitazione.

Primi firmatari:

Rossana Dettori, Segretaria Nazionale Fp-Cgil
Rosa Pavanelli , Segretaria Nazionale Fp-Cgil

Franca Peroni, Segretaria Nazionale Fp-Cgil
Laura Spezia, Segretaria Nazionale Fiom-Cgil
Barbara Pettine, Fiom-Cgil Nazionale
Francesca Re David, Fiom-Cgil Nazionale


 
 
 

Comunicato

PER QUANTO RIGUARDA I LAVORATORI A TEMPO DETERMINATO CHE PRESTANO SERVIZIO PRESSO LA NOSTRA AMMINISTRAZIONE, ABBIAMO APPRESO CHE DA QUALCHE GIORNO STANNO CIRCOLANDO VOCI IN MERITO AD UNA POSSIBILE PERDITA DELLE FERIE MATURATE.
AL RIGUARDO ABBIAMO CONTATTATO L’AMMINISTRAZIONE SEGNALANDO LA QUESTIONE, LA RISPOSTA E’ STATA TRANQUILLIZZANTE: NON ESISTE ALCUN PROBLEMA RELATIVO AL GODIMENTO DELLE FERIE, SI TRATTA SOLO DI UNA MERA QUESTIONE TECNICA DI DECORRENZA GIURIDICA LEGATA AL COSIDETTO CONTRATTO 2+1 DOVE IL PIU’1 STA AD INDICARE IL TERZO ANNO PER IL QUALE DOVRA’ ESSERE RINNOVATO IL CONTRATTO (2010).
LA PROLEMATICA CHE INVECE SI POTREBBE PRESENTARE E’ QUELLA RELATIVA ALLA RETRIBUZIONE DEI MESI DI GENNAIO/FEBBRAIO 2010.
INFATTI ABBIAMO RICEVUTO SEGNALAZIONI DA PARTE DI LAVORATORI AI QUALI ALCUNE DIREZIONI PROVINCIALI DEL TESORO HANNO COMUNICATO CHE IN MANCANZA DEL RINNOVO DEL TERZO ANNO DI CONTRATTO ENTRO IL MESE DI NOVEMBRE SARANNO COSTRETTE A SOSPENDERE IL SISTEMA DI PAGMENTO AUTOMATIZZATO PER L’ANNO 2010.
ANCHE PER QUESTO MOTIVO ABBIAMO SENTITO L’AMMINISTRAZIONE CHE E’ GIA’ AL CORRENTE DEL PROBLEMA E CI HA COMUNICATO CHE LA FIRMA DEL CONTRATTO PER L’ANNO MANCANTE NON POTRA’ AVVENIRE PRIMA DEL VARO DELLA FINANZIARIA CHE, COME SAPETE, AVVERA’ IN DICEMBRE.
ABBIAMO RAPPRESENTATO ALL’AMMINISTRAZIONE CHE TALE QUESTIONE AVRA’ RIPERCUSSIONE SULLE RETRIBUZIONI DEI LAVORATORI CHE NON POTRANNO RICEVERE QUANTO LORO SPETTA FINO AD ALMENO IL MESE DI MARZO 2010.
CONVENENDO CON QUANTO DA NOI FATTO PRESENTE, L’AMMINISTRAZIONE INTEDEREBBE ADOTTARE LA SOLUZIONE DI AUTORIZZARE LE D.P.T. AL PAGAMENTO IN VIA MANUALE E NON AUTOMATIZZATA AL FINE DI CONSENTIRE L’EROGAZIONE DEGLI STIPENDI NEI TEMPI DOVUTI.
NON APPENA IN GRADO DI CONOSCERE ULTERIORI NOTIZIE SARA’ NOSTRA CURA INFORMARE IMMEDIATAMENTE IL PERSONALE.

Il coordinatore nazionale
FPCGIL Ministero interno

Fabrizio Spinetti

 

 

Riunione al Ministero della Giustizia del 15-12-2009

Ministero della giustizia riunione del 15 dicembre 2009 sala Livatino
Pubblichiamo l’audio degli interventi del capo dipartimento dottor Luigi Birritteri per l’amministrazione e quelli unitari di Cosimo Arnone per la FP CGIL, UIL PA, FLP, RdB

 

 

Bando di assunzione

 

Di seguito si allega il bando per l’assunzione di invalidi presso il Ministero della Giustizia.
 
FP CGIL NAZIONALE
Nicoletta Grieco

 
 

Autonomie Locali, Anci-Delrio: sbagliato e grave giustificare blocco dei contratti – Comunicato stampa di Daniele Giordano, Segretario Nazionale Fp-Cgil

“Bisogna guardare all’insieme dei provvedimenti del Governo per poter contrastare l’impoverimento dei servizi pubblici e degli enti locali.
 
Tanto il blocco del turn-over quanto quello dei contratti sono parte dello stesso disegno teso a indebolire il ruolo del pubblico, la qualità e la quantità dei servizi offerti”. Con queste parole Daniele Giordano, Segretario Nazionale dell’Fp-Cgil, risponde alle dichiarazioni di Graziano Delrio, delegato Anci al Personale e alle relazioni sindacali.

“La controriforma Brunetta si basa su un assunto che caratterizza tutta l’azione del Governo: indebolire l’intero sistema di diritti, tutele e servizi ai cittadini, a favore del sistema privato. Il blocco dei contratti e delle retribuzioni è in linea con questo assunto- continua Giordano – e squalifica il lavoro pubblico che, in questo concordo con Delrio, rappresenta una garanzia di effettività ed esigibilità dei diritti dei cittadini”.

“È inaccettabile – aggiunge Giordano – che il Ministro Brunetta e il Governo trattino il lavoro pubblico come un lavoro di serie B, peraltro
colpendo pesantemente il potere d’acquisto in una fase in cui andrebbero stimolati i consumi, e che su questo campo trovino la sponda dell’Anci”.

“Noi continueremo a pretendere il diritto dei lavoratori al contratto nazionale – conclude il Segretario Nazionale dell’Fp-Cgil – e a contrastare un disegno che fa male al lavoro, ai cittadini e tutta la pubblica amministrazione, autonomie locali comprese”.

Roma, 22 ottobre 2010

 
 
 
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