Comunicato unitario

INTEGRATIVO
NECESSITA UNA CHIUSURA RAPIDA ORGANICI

  
    
Si è svolta ieri pomeriggio la riunione consultiva sull’ulteriore riduzione degli organici, legata al taglio previsto dal 194/09 convertito nella legge 25/10 (“mille proroghe”).

Dopo un attento esame della proposta di schema di DPCM presentataci, abbiamo rilevato, nella terza area una differenza tra il personale presente e l’organico di diritto con uno scostamento di oltre 2500 posizioni vacanti in più. Nell’area seconda e prima invece vi è, tra il personale presente in servizio e l’organico previsto, uno scostamento rispettivamente di oltre 730 unità e di circa 130 unità in meno.

Abbiamo quindi richiesto all’Amministrazione di riequilibrare le residue vacanze di organico tra le diverse aree ritenendo assolutamente opportuno, oltre che razionale da un punto di vista organizzativo, che ogni area abbia un organico di diritto maggiore del personale in forza, in modo percentualmente omogeneo.

Riteniamo oscure, se non sospette, le ragioni organizzative dell’Amministrazione nel ridefinire gli organici.

Infatti oggi l’Amministrazione stessa sembrerebbe voler favorire organizzativamente l’area III, mentre per anni ha reso difficili, se non impossibili, i passaggi tra la seconda a la terza area.

PROFILI

In serata abbiamo affrontato questo secondo argomento e ancora una volta l’Amministrazione ha voluto che fossero esplicitate le posizioni di tutte le OO.SS. rispetto alla proposta trasmessa (in allegato prospetto riepilogativo).
Abbiamo rappresentato la necessità che emergesse con chiarezza lo sviluppo economico del profilo di operatore (per l’Amministrazione addetto) da F1 a F6, mentre per l’assistente e assistente tecnico da F2 a F6.
Abbiamo invece rifiutato fermamente la proposta dell’Amministrazione che ritiene sia possibile collocare nell’area III due posizioni di accesso, una in F1 ed un’altra in F3.
Non condividiamo la scelta di violare il CCNL (da parte dell’Amministrazione), che prevede per la terza area un’unica posizione giuridica e di accesso dall’esterno.
Se infatti ci fossero delle funzioni, proprie del funzionariato, da apprezzare in modo particolare (guardando a particolari specializzazioni o responsabilità) lo stesso CCNL offre strumenti appropriati.
Abbiamo infine sollecitato l’Amministrazione ad accelerare l’iter di approvazione dell’accordo FUA 2009 al fine di effettuare gli sviluppi economici, in esso previsti con l’accantonamento di specifiche somme, entro l’anno in corso.

Ci auguriamo che l’Amministrazione sappia dimostrare di aver recepito le nostre osservazioni già dalla prossima riunione prevista per il 22 c.m. facendo proprie le nostre proposte.

Riteniamo infatti che già dal prossimo incontro si arrivi anche alla definizione dei criteri per i passaggi all’interno delle aree.

Roma, 16 giugno 2010

FPCGILMEF CISLFP‐MEF UILPA‐MEF
Daniele NOLA Anna BALDI Andrea G. BORDINI

 
 
 

Comunicato

 
AGENZIA DELLE ENTRATE

VERTENZA FISCO: LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE,
UNA NUOVA PROGRESSIONE ECONOMICA PER IL PERSONALE

 

Una riunione interlocutoria, quella del 2 agosto presso l’Agenzia. Il Direttore Attilio Befera, intervenendo in apertura della riunione ha garantito che il decreto relativo al c. 165/2009 verrà firmato entro il mese di settembre. Non abbiamo dubbi sulla garanzia data. Qualche perplessità l’abbiamo manifestata nei confronti dell’autorità politica e della situazione complessiva. Non possiamo dimenticare che il Ministro Tremonti è lo stesso che ha bloccato per i prossimi 5 anni il rinnovo del CCNL dei dipendenti pubblici, ha disapplicato per il 2009 tutte le leggi speciali che finanziano i fondi aziendali, ripristinandole per il 2010 decurtate del 20%, ha ridotto i servizi sociali delle regioni e dei comuni, ha voluto fare cassa sulla pelle degli invalidi e delle persone più deboli. Un ministro famoso per la sua finanza creativa, che predilige le percentuali del PIL ai lavoratori. Con tale Ministro, l’uso del condizionale è obbligatorio. Avremmo gradito una maggiore celerità nella firma del decreto. Ricordiamo che insieme a UIL, FLP e SALFI abbiamo aperto la vertenza fisco per affermare l’urgenza di una seria ed efficace lotta all’evasione fiscale, mettendo al centro della programma la critica al nuovo modello organizzativo degli uffici , e la valorizzazione economica/professionale del personale. In presenza di una manovra finanziaria che quantifica in 10 miliardi le maggiori entrate, obiettivo raggiungibile solo con un potenziamento della lotta all’evasione fiscale, abbiamo avanzato nel corso della riunione la proposta di una progressione economica per il personale, come giusto riconoscimento per gli ottimi risultati ottenuti in passato e l’impegno chiesto per il futuro. L’Amministrazione ha ritenuto necessario effettuare alcune verifiche, rinviando la riunione e la relativa risposta al prossimo 5 agosto.

Roma, 3 agosto 2010
 
 
FP CGIL Nazionale
Coordinamento Agenzia delle Entrate

Luciano Boldorini

 
 
 

 

Lettera aperta

 
Roma, 11 marzo 2011

Dr.ssa G Baffi Dr. M. Canzio
Capo dipartimento Amm.generale Ragioniere generale dello Stato
Personale e Servizi

Dr.ssa A. Manno Dr. G. Tanzi
Resp.Dir.centrale Resp.Coord. Uff. del Ragioniere
politiche Personale generale dello Stato

Siamo ad oggi, 11 marzo, ad alcuni giorni dalla chiusura delle ex DTEF, con il connesso movimento di una parte del Personale di questi uffici sia verso AAMS, sia verso le RTS.
Queste ultime hanno, assieme ai colleghi che non hanno presentato richiesta di mobilità volontaria verso i Monopoli, ricevuto le funzioni e le competenze prima in capo alle ex DTEF.

Come prevedibile in qualsiasi riorganizzazione di una struttura complessa, quale è il MEF, le difficoltà e le problematiche collegate all’operazione in questione non sono di semplice soluzione.
Si ritiene comunque che a tutti lavoratori interessati vada fornita l’informazione, il supporto, anche ma non solo formativo, l’indicazione operativa più pronta ed efficace possibile.

Si richiede quindi alle SS.LL. l’apertura di un confronto tecnico che metta i lavoratori ed i loro rappresentanti nelle condizioni di conoscere ed avere informazioni utili rispetto alla:

logistica, laddove vi fossero condizioni transitorie rispetto alla collocazione stessa dei dipendenti;

distribuzione dei dipendenti, per conoscere la reale consistenza del Personale (sia ex DTEF sia RTS) rispetto agli organici di fatto preesistenti alla data del 1 marzo scorso e, se possibile, agli organici teorici oggi conferiti alle singole sedi;

attribuzione delle funzioni e competenze al momento previste o comunque prevedibili negli uffici in cui saranno strutturate le RTS oggi unico ufficio del MEF sul territorio, oltre alle Commissioni tributarie;

priorità operative che oggi siano provvisoriamente individuabili, pensando soprattutto all’utenza;

informatica, rendendo patrimonio comune quanto questo stesso settore ha messo e può mettere in campo, per sostenere il percorso verso la “normalizzazione” organizzativa ed operativa;

organizzazione del lavoro che consenta di comprendere le strategie in atto sulle politiche del Personale, individuando necessità eventualmente legate alle assunzioni, la eventuale nuova definizione delle competenze e funzioni sia dei Dirigenti sia dei Funzionari (posizioni organizzative).

Commissioni mediche di verifica che in tutte le sedi metropolitane regionali vedranno accentrate le funzioni precedentemente distribuite sui territori provinciali, con prevedibili disagi per l’utenza ancor prima che per i lavoratori addetti.

Come si può intuire l’attuale fase di decollo degli uffici unici MEF vede, anche in attesa di un loro definitivo assetto normativo, differenziazioni sul territorio in ordine alla distribuzione del Personale e conseguentemente alla onerosità dei carichi di lavoro che attendono di essere definiti con la maggiore tempestività ed equilibrio possibile.

Da tali condizioni è evidente che possano scaturire nuove necessità organizzative che, dal punto di vista di questa O.S., richiederanno anche adeguate soluzioni contrattuali.

Per tali motivi, per la maggiore serenità del Personale, per la migliore soddisfazione dell’utenza si rinnova, come in premessa, la richiesta di un confronto tecnico.

Cordiali saluti

FP CGIL naz. MEF
Daniele Nola

 
 
 
 

 
 

Sciopero Pa: da Fp-Cisl esercizio ragionieristico imbarazzante. Comunicato stampa di Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp-Cgil Nazionale

“Le dichiarazioni ragionieristiche di Faverin lasciano di stucco. Persino il ministro Brunetta ha dovuto dare dati in crescita rispetto agli ultimi scioperi. La Cisl evidentemente non riesce a ritagliarsi una propria identità se non aggredendo le nostre iniziative. Faverin cita solo tre luoghi di lavoro e da dati falsi che non meritano commenti”. Con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale dell’Fp-Cgil, commenta le dichiarazioni del Segretario Generale dell’Fp-Cisl, Giovanni Faverin, in merito allo sciopero generale della Cgil svoltosi oggi.

“Conosciamo i problemi dei lavoratori, come crediamo li conoscano in Cisl – conclude la Segretaria Generale. Noi scioperiamo per ottenere il rinnovo dei contratti, per non veder licenziati i precari e bloccato il turn over, invece di firmare accordi che ratificano questi provvedimenti, come fanno altri, o giocare con il pallottoliere”.

Roma, 6 Maggio 2011

 

Radio Articolo1: Invece dei ministeri traslochi il governo. Intervista a Rossana Dettori Segretaria Generale FP CGIL Nazionale

 

Riunione del 2 agosto 2007

IL COORDINAMENTO NAZIONALE AGENZIA DELLE DOGANE
 
 
In data 02.08.2007 si è tenuto l’incontro a Roma tra le OO.SS. nazionali e l’Amministrazione Centrale.
Pur in piena stagione estiva la riunione è stata positiva in quanto ha permesso una calendarizzazione esatta delle riunioni a partire dalla prima settimana di settembre in cui verranno affrontate sia le questioni poste dall’ipotesi del CCNI Agenzia Dogane che quelle relative per esempio al passaggio di dipendenti dalla 2^ alla 3^ Area.

Durante la riunione sono stati affrontati altri temi di cui velocemente informiamo le lavoratrici ed i lavoratori:
* E’ stata nuovamente affrontata l’annosa questione delle relazioni sindacali presso la DRD della Sardegna. Nonostante vi sia stata una ripresa di relazioni, giudichiamo ancora negativo il comportamento dell’Amministrazione regionale e crediamo sia necessario portare la questione delle relazioni sindacali di quella regione al tavolo nazionale.
* Abbiamo chiesto spiegazioni rispetto al ritardo verificatosi nei pagamenti in alcune Direzioni Regionali, in special modo il Lazio, laddove appare chiaro che i flussi informativi sono particolarmente lenti.
* In ultimo abbiamo posto all’Amministrazione la questione della mancata informazione preventiva sul nuovo sistema di consuntivazione delle attività che sta adottando l’Agenzia delle Dogane.
Per quanto riguarda la nostra O.S. la questione è importantissima e non è pensabile che tale sistema già trasmesso alle Direzioni Regionali non sia stato presentato alla OO.SS. nazionali, in quanto elemento innovativo rispetto all’organizzazione del lavoro e alla determinazione dei carichi. Come se questo non bastasse abbiamo rilevato che qualche dirigente locale abbia addirittura emesso O. di S., relativi alle attività individuali dei propri dipendenti, prendendo in considerazione dei tempi di lavorazione del tutto sconosciuti.
Abbiamo chiesto come OO.SS. che laddove esistono tali provvedimenti siano immediatamente revocati e inizi il confronto con le OO.SS. nazionali, ed abbiamo proposto una data nella prima settimana di settembre, in modo di conoscere sia i criteri adottati per questa procedura che le eventuali criticità che si stanno delineando.

La riunione si è chiusa con l’ulteriore sottolineatura di tutte le OO.SS. relativamente alle questioni dell’ampliamento dei posti per i passaggi dalla 2^ alla 3^ area delle procedure in corso, questione determinante anche ai fini dello stesso funzionamento dell’Agenzia.

Nell’augurarvi buone ferie, informiamo i colleghi che la prima sessione di discussione con l’Amministrazione dei problemi sopra esposti è fissata per il 5 e 6 settembre prossimo.
Roma, 03 agosto 2007

p. il Coordinamento Naz.le Dogane
Giovanni Serio

p. il Coordinamento Naz.le Agenzie Fiscali
Pastorino Giovanni
 

Una nuova tragedia sul lavoro nel settore dell'Igiene Ambientale. Servono regole chiare e contratto unico di settore

Comunicato stampa – 28 settembre 2007

Oggi è un giorno triste,
Vincenzo Cerrano aveva 51 anni,una famiglia , ed un lavoro , quello che stamattina l’ha portato via all’affetto dei suoi cari.
Ancora una morte bianca,di quelle che non fanno notizia , neanche dopo gli allarmi lanciati dal Presidente della Repubblica.
Nella notte tra Martedì 18 e Mercoledì 19, Vincenzo si trovava in Via Cinthia insieme a due colleghi , svolgevano regolarmente il proprio turno di lavoro per l’ASIA , l’azienda speciale che si occupa dello smaltimento dei rifiuti a Napoli.
Un’auto li ha travolti , provocando lesioni fortunatamente non gravi per gli altri e drammaticamente letali per Vincenzo.
Ci piacerebbe poter raccontare una storia diversa , e dire qualcosa di non retoricamente scontato ai familiari.
Il nostro ruolo ci impone tuttavia di mettere in evidenza la drammaticità della situazione e di batterci con tutte le nostre forze affinché il diritto alla sicurezza sul lavoro divenga preventivo e non postdatato.
Solo oggi l’Asia ha modificato quel turno di lavoro; DOVEVA PRIMA MORIRE UN LAVORATORE.
Resta ancora più grave il silenzio calato sull’episodio, da parte dell’azienda e degli organi di stampa , nonostante i nostri comunicati arrivati la scorsa settimana.
La FP CGIL della provincia di Napoli nell’associarsi e dare pieno sostegno alla famiglia della vittima , assicura di intensificare con tutti i mezzi a disposizione i controlli e la prevenzione a sostegno del diritto di tutti ad un lavoro sicuro e dignitoso.

La segretaria provinciale FP CGIL NAPOLI P. D’Angelo
Il Segretario Generale FP CGIL NAPOLI A. Santomassimo


A tutti gli organi di stampa cittadini

Una nuova sciagura sul lavoro ha funestato la nostra martoriata città. Vincenzo Cerrano operaio dell’ASIA, dopo essere stato investito da un’auto mercoledì scorso in via Cinthia, durante il turno di lavoro, è deceduto a seguito delle gravi ferite riportate. Oltre al dolore ed allo sdegno per l’ennesima, ingiustificabile morte bianca, resta anche l’amarezza per la cortina di silenzio calata sulla vicenda. Il nostro ruolo ci impone di denunciare con sempre maggiore forza la precarietà delle condizioni di lavoro ed al contempo di continuare a batterci perché la sicurezza si affermi come un diritto primario e soprattutto “preventivo”. Solo oggi l’Azienda ha modificato quel turno di lavoro. La FP CGIL, la FIT CISL, la UIL TRASPORTI e la FIADEL, nell’associarsi al dolore della famiglia di Vincenzo Cerrano, assicurano il massimo impegno affinché sia fatta piena luce sull’ accaduto.

Napoli, 28 settembre 2007

Le Segreterie di Napoli di FP CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI e FIADEL

CCNL ENAC 2006/2009

 

 
Lunedì, all’ARAN, si è concordato il testo per l’ipotesi di accordo di rinnovo del CCNL 2006/2009 (biennio economico 2006/2007) per il personale dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) Area Tecnica, operativi, amministrativi, professionisti appartenenti alla seconda qualifica.

Per la parte economica è previsto un incremento medio a regime, nel biennio 2006/2007, del 4,85% corrispondente ad euro 111,28 mensili di cui euro 11,50 destinati all’incremento del fondo per la produttività e circa 100 euro all’incremento degli stipendi tabellari.
Per i professionisti della II Qualifica l’incremento medio è pari a circa159 euro di cui 143 euro destinati all’incremento destinati all’incremento dei tabellari ed euro 16,50 all’incremento del fondo per la produttività.

Oltre questi aspetti l’accordo prevede:

a) la previsione della determinazione dei fondi per la produttività al lordo degli oneri a carico del datore di lavoro;

b) la riassegnazione nel fondo degli stanziamenti per gli incarichi non dirigenziali e per il lavoro straordinario;

c) la confluenza nel fondo dello stanziamento relativo agli ispettori di volo;

d) il recupero al fondo della RIA dei cessati dal servizio.

Per quanto riguarda l’indennità di ente, il corrispettivo speso per la sua corresponsione esce dal fondo e, fermo restando il suo recupero in caso di cessazioni dal servizio, in futuro il costo maggiore derivante da nuove assunzioni sarà a carico dell’Ente.

Per questioni tecniche, legate alla chiusura estiva della Corte dei Conti, la preintesa raggiunta lunedì scorso, sarà trasformata in ipotesi di accordo nei primi giorni di settembre. A quel punto inizierà l’iter di controllo pubblico. Vi chiediamo di avviare, contestualmente, la consultazione tra i lavoratori dell’Ente.
Roma, 30 luglio 2009

Il Segretario nazionale FPCGIL
Funzioni Centrali e Agenzie Fiscali

(A.Garzi)

 

 
 

Incontro 20 ottobre

 
FP CGIL Agenzia Dogane

 
 
Nella giornata del 20 ottobre si è svolto l’incontro con l’amministrazione per affrontare i seguenti punti:
‐ Riforma organizzativa dell’Agenzia;
‐ Passaggi tra le aree funzionali;
‐ Stabilizzazione del personale in mobilità.

Sulla riorganizzazione l’amministrazione ci ha illustrato gli esiti della sperimentazione attuata in alcune regioni dove sembrerebbe non ci siano stati problemi rilevanti tanto da indurre l’Agenzia a proseguire e quindi dal primo gennaio 2011 estendere su tutto il territorio nazionale il modello di riorganizzazione, nel frattempo dal prossimo primo novembre sarà avviata la cosiddetta sperimentazione nelle province di Trento e Bolzano.

Preso atto delle dichiarazioni dell’amministrazione abbiamo puntualizzato la necessità che in ogni regione, così come è stato per la fase sperimentale e come previsto dagli accordi, i processi di riorganizzazione, per le ricadute che potrebbero avere sull’ organizzazione del lavoro, vedano il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali.

Per le progressioni fra le aree la discussione la discussione è stata articolata e complessa e le posizioni dell’amministrazione sull’applicabilità o meno di norme contrattuali sull’argomento ci ha lasciati molto perplessi.

L’amministrazione ha mostrato resistenza a concordare con le OO.SS. i criteri generale per le progressioni fra le aree, giustificando il proprio atteggiamento con l’entrata in vigore delle norme contenute nel decreto legislativo 150/2009 (legge “brunetta”) e questo ci ha condotti a non poter entrare nel merito dell’argomento.

Le motivate e insistenti richieste di tutte le organizzazioni sindacali presenti hanno convinto l’amministrazione a consegnarci, quantomeno a titolo di “informazione”, copia del documento che, ovviamente, diffondiamo per doverosa conoscenza da parte di tutti i dipendenti dell’Agenzia.

A dispetto di quanto sostiene l’amministrazione e di quanto vorrebbe fare, è nostra ferma intenzione far rispettare integralmente il CCNL vigente ed il nostro obiettivo è arrivare ad un accordo per le progressioni fra le aree.

Sull’ultimo punto all’ordine del giorno relativo alla stabilizzazione del personale che opera in sede diverse da quelle di originaria assegnazione l’amministrazione ci ha proposto una “sanatoria” che non ci convince.

Abbiamo rappresentato tutte le nostre perplessità e quelli che, per noi, dovrebbero essere i presupposti per eventualmente addivenire alla condivisione di questo progetto condonatorio.

Fermo restando i diritti di chi è tutelato dalla legge 104 o da altre specifiche norme, e che peraltro non sono nella disponibilità negoziale, non ci convince la tesi che sanata anche la situazione di “altri” poi si possa partire da zero, escludendo a priori che gli stessi fenomeni non li
riscontreremo in futuro nonostante tutte le rassicurazioni che l’amministrazione ci ha fornito e delle quali, comunque, ne prendiamo atto.

Come per gli argomenti trattati prima è importante partire sempre dal rispetto e dall’applicazione di precedenti accordi, che in questo caso possono essere perfezionati e integrati, avviando anche la procedura, con graduatorie per la mobilità volontaria, individuando posti
disponibili e sedi per le quali si possono inoltrare richieste di trasferimento; numeri di posti e sedi che non possono essere inficiati dall’eventuale processo di stabilizzazione. La complessità e la delicatezza dell’argomento ha suggerito un rinvio della decisione sull’argomento.

Prima della chiusura dell’incontro abbiamo chiesto all’amministrazione di farci sapere a che punto fosse l’iter per l’erogazione della RSP, ne abbiamo sollecitato il pagamento sia per rispondere ad una attesa che si prolunga da troppo tempo che per evitare l’instaurarsi
dell’ennesimo contenzioso. L’amministrazione si è impegnata a darci una risposta entro il mese corrente.

Su questo e altro rimaniamo fiduciosamente in attesa delle risposte che l’amministrazione si è impegnata a fornirci e che, prontamente, porteremo a conoscenza dei dipendenti dell’Agenzia.

Roma, 22 ottobre 2010
 

FP CGIL Ag. Dogane
il Coordinatore nazionale

(G. Pastorino)

p. FP CGIL Comparto Agenzie Fiscali
(V. Di Biasi)
 
 
 
 
 

documenti consegnatici dall'amministrazione.

 
 
 
 

Comunicato Tremonti & Befera

Il prossimo 19 maggio il Ministro delle Finanze Tremonti celebrerà a Roma in Campidoglio il decennale della nascita delle Agenzie Fiscali, che non ha mai amato e non perde occasione per delegittimare: nel cosiddetto decreto sviluppo, di imminente emanazione, si introducono norme che depotenziano le attività di controllo, la mission principale dell’Agenzia delle Entrate, la ragione vera della sua nascita.
L’evasione fiscale, da comportamento illecito da perseguire e condannare, diventa volano della auspicata ripresa economica. Gli evasori fiscali, nella ” finanza creativa” del Ministro, diventano i nuovi soggetti da tutelare e garantire, saranno loro, con le risorse sottratte alla collettività, allo stato sociale, a far ripartire i (loro) consumi: un insulto per tutti i cittadini onesti, lavoratori e pensionati, che pagano le imposte fino all’ultimo centesimo.
Compito dell’Agenzia delle Entrate sembrerebbe quello di non ostacolare questo progetto, anzi! Il Direttore Befera ha immediatamente inviato una circolare ai dipendenti dell’Agenzia dal tono intimidatorio verso quei funzionari troppo zelanti nella propria attività, orgogliosi di svolgere un lavoro utile per la collettività, di mettere la loro professionalità ed onestà al servizio dello Stato, attuando quanto previsto dall’art. 53 della Costituzione: Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.
Questa dedizione al lavoro sembra quasi suscitare “sconcerto” nel Direttore, che sensibile alle doglianze degli evasori fiscali, dà l’impressione quasi di “apparentare l’attività dei verificatori a quella di estorsori”, e di criminalizzare l’intera categoria.

E’ questa criminalizzazione il vero danno di immagine inferto all’Agenzia.

L’affermazione “se un accertamento non ha solido fondamento, non va fatto“, oltre ad inibire l’attività del funzionario, sembra disconoscere che l’attività di controllo viene pianificata dal Direttore di concerto con i dirigenti di area. La scelta degli accertamenti è dettata da criteri di proficuità per contenere al massimo i ricorsi in commissione tributaria. La diminuzione dei ricorsi presentati e la maggiore imposta accertata e riscossa sono la dimostrazione della professionalità dei funzionari.
Quella che può essere letta come una minaccia di sanzionare il verificatore scrupoloso e attento comporterà l’immediata diminuzione del numero delle verifiche, facendo venir meno l’effetto deterrente e indebolendo proprio quella tax-compliance che l’Agenzia a parole dichiara di voler perseguire.
È compito dell’Amministrazione vigilare e condannare eventuali illeciti compiuti dai lavoratori, non sarà la CGIL a criticare ciò; quello che non possiamo tollerare sono gli insulti ai lavoratori, le diffamazioni, scientemente utilizzati per fini politici: fannulloni per Brunetta, ” troppo produttivi” per Tremonti.

Come in un famoso romanzo di Dostoevskij, il Ministro delle Finanze Tremonti è ossessionato dal suo sosia, il dr. Giulio, consulente fiscale e tributarista.
Nel 1997 nel libro Lo Stato criminogeno,il dr Giulio si poneva l’amletico dubbio ” se è crimine più grave violare o applicare la legge “, per un ultraliberista come lui, accecato dal furore antistatale, la risposta era scontata.
Nel 2008 il Ministro delle Finanze Tremonti di fronte alla grave crisi economica propose, facendo una scelta ultrastatalista, il controllo delle banche da parte dei prefetti.
Il Ministro delle Finanze Tremonti predica il rigore, la necessità di tenere i conti pubblici in regola, si appresta a varare nei prossimi anni manovre economiche per circa 40 miliardi di euro,tagliando ulteriormente risorse alla sanità, alla scuola pubblica.
In Italia l’evasione fiscale ammonta a circa 120 miliardi di euro, una vera lotta all’evasione fiscale garantirebbe un futuro al nostro paese.
Il dr Giulio sembrerebbe impedire che questo avvenga.

Roma, 9 maggio 2011
 
 
                                                                                            CGIL FP NAZIONALE
                                                                                         Comparto Agenzie Fiscali
                                                                                             Luciano Boldorini

Ministeri a Milano e Napoli? Meglio uno per città… Comunicato stampa di Antonio Crispi, Segretario Nazionale Fp-Cgil

 
Che le campagne elettorali spingano spesso la politica a utilizzare gli apparati dello Stato a fini propagandistici, è cosa nota. Ma nella querelle sui Ministeri per il Nord si è oggettivamente superato il limite. A queste richieste si è poi aggiunta quella di un Ministero per Napoli, a conferma di quanto strumentale sia questo dibattito.

Non esiste, e aspettiamo di essere smentiti, un Paese europeo in cui i ministeri risiedano in luoghi diversi dalla capitale. Non crediamo ci sia bisogno di spiegare il perché. Esistono invece esperienze, come ad esempio quella del Regno Unito, di specifiche agenzie dislocate sul territorio, o altre di accentramento dei ministeri, come nel caso della Germania riunificata.

La promessa è evidentemente frutto di una battuta e non troverà applicazione. Forse sarebbe opportuno che i media la oscurassero per decenza. In caso contrario, vista l’azione devastante di questo Governo sul fronte della pubblica amministrazione e del suo efficientamento, ci toccherà fare le pulci ai bilanci e denunciare lo spreco di risorse pubbliche che questa bizzarra quanto inutile trovata pubblicitaria causerebbe.

Al Governo dei tagli lineari consigliamo di spendere meglio le risorse, per salvare i precari in attesa di licenziamento o magari per rinnovare i contratti dei lavoratori della pubblica amministrazione.

Fortunatamente i ballottaggi importanti si giocano in poche realtà: in caso contrario Berlusconi avrebbe dovuto promettere un Ministero per città.

Roma, 23 Maggio 2011

 

Testo Ambientale 152/2006, le modifiche del testo non rispondono alle reali necessità del comparto

Occorre rafforzare il ciclo e la gestione integrata dei rifiuti, l'equilibrio tra i costi del servizio, la qualità ambientale e i diritti dei lavoratori.

 

Roma, 7 dicembre 2007

 

La scorsa settimana il Governo ha trasmesso alle Commissioni Parlamentari il testo completo per le disposizioni di correzione ed integrazione del decreto legislativo 152/2006 con l’obiettivo di completare l’iter, previsto dalla legge delega sull’ambiente,di modifica del testo approvato dal precedente Esecutivo entro la data di scadenza dei termini del 3 aprile 2008.
Nella passata estate attraverso “l’attività” delle Commissioni Parlamentari il settore dovette fronteggiare un attacco frontale che mirava a cancellare i riferimenti e le modalità di gestione del ciclo integrato dei rifiuti.
L’intervento delle Segreterie Nazionali di categoria congiuntamente alle Segreterie Nazionali Confederali affondò tale tentativo di cui oggi, alla lettura attenta del testo ultimo trasmesso alle Commissioni di Camera e Senato, non vi è più riferimento alcuno.
E’ chiaro che qualsiasi ulteriore intervento che sposti l’orientamento assunto la scorsa settimana dal Governo, sulla di gestione integrata dei rifiuti, andrà nella nefasta direzione di chi intende frantumare certezze e garanzie per i cittadini, per l’ambiente e per i lavoratori.
Anzi, il sistema integrato del ciclo deve essere ulteriormente rafforzato e garantito attraverso l’inclusione nei costi del sevizio dell’attività dello spazzamento stradale e successivamente dei riferimenti e nelle indicazioni delle leggi regionali, dell’assoluta impossibilità di separare gli impianti dalla gestione, per perseguire con forza un equilibrio economico/ambientale attraverso l’erogazione dei servizi di qualità ai cittadini a tariffe sostenibili.
Il testo per ora non rispetta ancora gli impegni assunti con la categoria che, anche alla luce della profonda liberalizzazione del comparto, ritiene fondamentale e irrinunciabile prevedere nella legge l’obbligatorietà di applicazione del contratto collettivo dell’igiene ambientale a completamento delle clausole sociali nello schema di modifica della 152/06, concludendo un progetto che riforma il settore al cui interno si sostanzi un idea di mercato dei rifiuti regolato da principi di efficacia, efficienza ed economicità di gestione e non sul differenziale del costo del lavoro e diritti dei lavoratori uguali per tutti.
Tutto ciò per evitare ogni tentativo di concorrenza facendo leva sul dumping contrattuale e sociale.
Le Segreterie Nazionali ritengono improcrastinabile che il Ministero dell’Ambiente e tutela del Territorio completi il Testo Ambientale attraverso la necessaria correzione dell’impianto legislativo delle norme ambientali e, in particolare sulle forme, i criteri e le tutele (clausole sociali) di gestione del servizio d’igiene urbana per le conseguenze dirette che tutto ciò a sui cittadini, sulle aziende e sui lavoratori del settore.
Scelte diverse sulla gestione del ciclo integrato dei rifiuti e sui diritti dei lavoratori costringeranno il Paese nel suo equilibrio ambientale e, conseguentemente, sul piano delle compatibilità economiche a soluzioni indegne di una moderna nazione europea.
Il Sindacato e i lavoratori chiederanno direttamente al Ministro Pecoraro Scanio le modifiche necessarie e, qualora non avranno risposte definitive in tal senso che correggeranno le deboli modifiche apportate al testo trasmesso alle Commissioni Parlamentari, non esiteranno ad attivare quei percorsi di mobilitazione della categoria ivi compreso il possibile sciopero di tutto il comparto dell’igiene ambientale per il prossimo mese di gennaio.

Le Segreterie Nazionali :

FPCGIL  Peroni
FITCISL Curcio 
ULTRASPORTI Tarlazzi
FIADEL Garofalo
 

« Pagina precedentePagina successiva »
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto