Comunicato " Riforma MEF: Ministro …perchè? "

 

È recente l’audizione delle OO.SS. alle Commissioni Bilancio e Finanze del Senato nel corso della quale abbiamo denunciato una assenza sostanziale di relazioni sindacali con il Ministro Padoa-Schioppa in merito al progetto di riorganizzazione del Ministero dell’economia e delle finanze.
Nel corso dell’audizione abbiamo ribadito quanto già detto nei comunicati dei giorni e dei mesi precedenti; non condividiamo i progetti del Ministro TPS sia per quanto riguarda la previsione della chiusura di Uffici periferici e sia per quanto concerne i Dipartimenti centrali: lo riteniamo un progetto con poco senso organizzativo e con molta demagogia amministrativa.
La nostra sensazione, se mai ce ne fosse bisogno, è ulteriormente confermata dalla notizie diffuse oggi da alcuni quotidiani che riportano ad una becera lotta fra galli un intero processo di riorganizzazione di una amministrazione pubblica.
Per quanto riguarda la riorganizzazione degli uffici periferici abbiamo già detto che, per avere risparmi anche maggiori di quelli quantificati dal Ministro, basterebbe unificarli in ogni provincia superando l’attuale distinzione fra RPS e DPSV; mentre a livello centrale sarebbe molto più efficace l’assegnazione di funzioni di “service” al Dipartimento per il personale evitando la creazione di quella sovrabbondante megastruttura ipotizzata dal Ministro.
Ripetiamo quindi le tre principali questioni:
– Assenza di relazioni sindacali sulla riforma del MEF;
– Non condivisione della chiusura di Uffici periferici;
– Ex 4° Dipartimento “service” degli altri Dipartimenti.
Non c’è nessun accordo con il Ministro o con il Sottosegretario On. Paolo Cento sulla chiusura degli Uffici!
Nonostante questa realtà uno dei due, o entrambi, di volta in volta nel corso delle loro comparsate televisive ostentano falsi atteggiamenti di disponibilità al dialogo o fanno intendere false verità su accordi o intese inesistenti!
Del Ministro è nota la sua idiosincrasia alle Organizzazioni Sindacali e quanto c’era da dire lo abbiamo già detto in ogni occasione; oltretutto si è rivelato così permaloso che ogni occasione è per lui buona per evitare il confronto con le rappresentanze sociali: sappia solo l’On.le Ministro che la sua strategia nel condurre questa partita è quanto di più antiquato, nel merito e nel metodo, si sia mai visto in un processo di riorganizzazione!
Non di meno si sta rivelando l’On. Paolo Cento che a parole, quando ne ha usata qualcuna di buon senso, si dice disponibile al dialogo; anzi, fa ancora di più, nelle sue comparsate televisive (in sostituzione di qualche velina!) o nelle sue comparsate in piazza è sempre d’accordo con tutti: destra o sinistra che sia per lui non fa alcuna differenza, ancora, a distanza di 18 mesi dal suo insediamento, non ha capito che si trova al Governo e sta facendo il Sottosegretario (sic!!!)!
O meglio, l’On.le Cento ha dimostrato di prediligere una corrispondenza solo con una organizzazione sindacale che, evidentemente, risponde meglio ai suoi particolari interessi nel suo collegio elettorale, nel contempo mostrando incapacità politica al ruolo assegnatogli ed indifferenza alle problematiche del personale investito da un progetto di riorganizzazione quanto mai inadeguato e incomprensibile.
Fino ad oggi non ci è mai capitato di vedere o sentire dall’On.le Cento una presa di posizione contro la chiusura degli Uffici periferici: è evidente che è d’accordo con il Ministro TPS!
Dal quotidiano “Il Messaggero”, evidentemente organo di informazione al quale il Ministro e l’On.le Cento hanno dato mandato per il rispetto delle relazioni sindacali, apprendiamo che il Ministro TPS intende chiudere degli Uffici per non essere da meno del Governatore della Banca d’Italia: se queste sono le basi per una idea di riforma, il quadro è assolutamente sconcertante!
On.le Signor Ministro, la questione non è il Suo o il Nostro desiderio di incontrarci, ma, oltre che una diversa idea di come e se il ministero debba essere nei territori provinciali, le duemila persone coinvolte in un processo di mobilità del quale, grazie a Lei, non è dato sapere alcunché! Duemila persone alle quali sta facendo vivere mesi di angoscia e dalle quali, probabilmente, Lei si attende la richiesta di una “dolce morte”.
È questa l’ennesima richiesta di incontro che Le inoltriamo: affrontiamo l’argomento, verifichiamo quanto c’è di fattibile nelle nostre tesi dopodiché, se le posizioni rimangono inalterate, ognuno si assumerà la responsabilità delle proprie iniziative.
Roma 3 dicembre 2007

Coordinamento Nazionale FPCGIL MEF

 

Progressioni fra le aree ed al personale ex ETI

PROGRESSIONI FRA LE AREE
PERSONALE EX ETI

Nella giornata di ieri c’è stato un incontro presso il Dipartimento per le politiche fiscali in merito alle progressioni fra le aree ed al personale ex ETI.
Sul primo punto il dott. Bovi, DG del DPF, ha sollevato il problema delle graduatorie che presentano situazioni di possibile “doppio salto” comunicandoci che nello specifico applicherà i principi contenuti nella sentenza della Corte Costituzionale che impone la preminenza all’inquadramento al personale con la qualifica immediatamente inferiore a quella per la quale si concorre. Esprimemmo a suo tempo molte perplessità sui contenuti di tale sentenza, ma non c’è dubbio che da essa nessuno possa prescindere.
Questo non ci ha impedito di chiedere un ampliamento dei posti da utilizzare per i nuovi inquadramenti determinando le vacanze d’organico in relazione al dettato del CCNL 2006/2007 sottoscritto il 14 settembre 2007 e comunque delle garanzie per coloro che dovessero rimanere esclusi del primo inquadramento.
E’ in ogni caso fissato un incontro per metà gennaio 2008 nel corso del quale verranno vagliate tutte le opportunità per un allargamento dei posti già messi a concorso.
Nell’incontro, anche grazie alle nostre insistenti richieste, si è avviato il confronto sulle problematiche del personale ex ETI.
Le difficoltà poste dal DPF sono quelle note e cioè una interpretazione anomala delle norme che di fatto penalizzerebbe il personale ex ETI nel caso questo si proponesse di essere stabilizzato presso l’amministrazione o l’Ente presso il quale attualmente presta servizio.
E’ nostro convincimento che nelle norme già in essere ci siano le opportunità per rispondere positivamente alle aspettative di coloro che intendono esercitare l’opzione volontaria di stabilizzazione.
Non c’è dubbio che per raggiungere questi obiettivi sono necessari approfondimenti tecnici ed è per questo che abbiamo ribadito al dott. Bovi, D.G. del DPF, la nostra richiesta di ulteriori incontri specifici sull’argomento per addivenire, quanto più possibile, ad un punto di convergenza che riaffermi i diritti di questi lavoratori e ne riconosca le giuste aspettative e questo preventivamente a qualsiasi emanazione di direttive sulla materia.
Concordando sulla necessità di incontri specifici si è convenuto per un incontro da tenersi entro il 10 gennaio 2008.
Nel frattempo è nostra intenzione organizzare una assemblea nazionale del personale ex ETI per esaminare complessivamente tutti gli aspetti della vertenza.
Roma, 18 dicembre 2007

p. FP CGIL Funzioni Centrali
il Coordinatore Nazionale

(V. Di Biasi)

 
 
 

Richiesta di incontro unitaria

FPCGIL    FPCISL     UILPA

Roma, 07 febbraio 2008

Al Direttore Generale delle
Risorse Umane e AA.GG.
del Ministero del Lavoro e della P.S.
Dr. Massimo Pianese

Oggetto: Designazione componenti nelle Commissioni per la Formazione Professionale

Le scriventi OO.SS., denunciano le gravi irregolarità che si registrano presso molte Direzioni Regionali e Provinciali del Lavoro nelle modalità di individuazione dei lavoratori da designare per la partecipazione, in qualità di componenti, alle Commissioni di esami finali per la Formazione Professionale di cui alla L. 863/84.
In particolare accade che in alcune realtà territoriali, il Dirigente assegni gli incarichi in argomento sempre agli stessi funzionari, senza nessun criteri oggettivo.
Nella ricerca, invece, della massima trasparenza e correttezza nella gestione degli uffici Le scriventi OO.SS., chiedono che in tutti gli uffici venga attivata una specifica programmazione e che gli incarichi in parola vengano attribuiti attraverso criteri oggettivi, preventivamente determinati, e sui quali si possa verificare la corretta applicazione.
Per le ragioni su evidenziate, ed anche in considerazione della incidenza della problematica sulla organizzazione degli uffici, si chiede l’apertura di un tavolo nazionale per la definizione dei criteri anzidetti.

FPCGIL                 FPCISL               UILPA
Giuseppe Palumbo   Antonella La Rosa   Palmina D’Onofrio


 
 

Richiesta incontro benessere del personale civile

A MINISTERO DIFESA SEGRETARIATO GENERALE E D.N.A.- II° Reparto ROMA

OGGETTO: Spese correlate all’approvvigionamento dei pacchi dono.

Riferimento: prot. n. 2324 del 14.11.2007 di SEGREDIFESA- II° Reparto

La riunione con le scriventi OO.SS svoltasi presso codesto Segretariato Generale in data 14 dicembre 2007 e presieduta dal Vice Segretario Generale, dott. COLIO, si concluse con l’assunzione di formale impegno da parte dello stesso V.S.G. per la successiva “convocazione, in tempo utile, di una riunione specifica sull’argomento in oggetto”.
Ad oggi, non risultando ancora onorato tale suddetto impegno, e considerata la ristrettezza dei tempi utili all’avvio delle procedure di approvvigionamento di pacchi dono da parte di tutti gli Enti dell’A.D., si sollecita la convocazione di un incontro con le scriventi al fine di procedere a tutti i chiarimenti e determinazioni necessarie.
In attesa di cortese, sollecito riscontro, l’occasione è gradita porgere distinti saluti.

  CGIL FP   CISL FPS   UIL PA   UNSA SIAD
   Manca    Caffarata  Colombi    Braconi

Roma, 16 ottobre 2008

Rinnovo parte economica personale SASN non medico

 

Nella giornata del 15 dicembre abbiamo firmato l’accordo per il rinnovo della parte economica della convenzione che regola il personale non medico dei SASN. Appena disponibile la copia dell’accordo e del verbale della riunione lo trasmetteremo prontamente.

Si tratta di un atto dovuto e che giunge anche troppo in ritardo, tuttavia lo giudichiamo positivamente perchè almeno un punto del contenzioso è arrivato a soluzione.

Abbiamo comunque chiesto che ci venga fornito il procedimento usato per determinare le somme che saranno versate come arretrati allo scopo di effettuare le verifiche necessarie.

Riteniamo che la questione economica non esaurisca l’insieme dei problemi del personale SASN che anzi risiedono nella parte della convenzione che riguarda il rapporto di lavoro e il trattamento previdenziale, a questo scopo abbiamo chiesto ed ottenuto una dichiarazione congiunta con l’amministrazione per fare in modo che entro il primo trimestre del 2010 si continui e speriamo si porti a compimento tutta la questione normativa.

Per FP CGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone

 

Lettera aperta al Ministro

Lo strano rapporto tra CONSIP e Servizio Centrale del Sistema Informativo Integrato

Lettera aperta all’On.le Sig. Ministro

Egregio signor Ministro,
prendiamo spunto dall’evento che il Servizio Centrale del Sistema Informativo Integrato ha organizzato lo scorso fine settimana, 3 giorni ad Assisi Hotel 4 stelle, per esprimere il nostro punto di vista sulla strana relazione che si è creata tra la CONSIP e il Servizio in parola.
Crea perplessità l’idea che per discutere di lavoro si scelga un luogo diverso dalle naturali sedi del Ministero dell’Economia e delle Finanze, a maggior ragione quando si afferma che il posto di lavoro è un ambiente “condizionante”. Questo ha sicuramente comportato dei costi maggiori rispetto all’utilizzo di strutture proprie del MEF, strutture attrezzate con tecnologie molto avanzate, quindi in grado di ospitare convegni ed eventi simili a quello proposto dal SCSII. Conforta poco il fatto che l’intero “soggiorno” sia stato, così sembra, finanziato dalla CONSIP, società con intero capitale del Ministero.
Quello che ci interessa sottolineare è la strana commistione che nel tempo si è creata tra la CONSIP e il nostro Ministero. La Società continua ad utilizzare locali e strutture del Dicastero e che proprio nella sede del SCSII di Piazza Dalmazia ha stabilito una sorta di seconda sede occupando tre interi piani del palazzo. Ci chiediamo se Lei On.le Signor Ministro ha pensato ad una verifica della economicità realizzata con le scelte CONSIP, in riferimento alla gestione degli applicativi in uso e al loro sviluppo relativamente a quanto previsto dalla ultima Legge Finanziaria.
Il Direttore del SCSII, Giorgio Pagano, sembra abbia intenzione di riorganizzare l’intero servizio, come si evince dagli ordini di servizio emanati. Ci piacerebbe capire inoltre perché l’elaborazione delle statistiche sugli acquisti delle Pubbliche Amministrazioni sembrano svolte direttamente da CONSIP su indicazioni del modello fornito dall’Istituto di Statistica. La stessa CONSIP ha tra i suoi compiti quello di organizzare il sistema di centralizzazione degli acquisti nelle Pubbliche amministrazioni: è pensabile, allora, che la società controllata valuti i risultati del proprio operato?
Il SCSII ha al suo servizio un numero elevato di consulenti esterni e mortifica le professionalità interne all’Amministrazione (ad esempio affidare ad un consorzio esterno le scelte strategiche in materia di digitalizzazione del Dipartimento, per la modica base d’asta di € 4,196 milioni). Inoltre continua a sottrarre competenze di interi uffici del Dipartimento, avocandone la diretta gestione (ad esempio, contro ogni legge, la intranet e la comunicazione interna all’URP).
Le chiediamo, On.le Signor Ministro, di verificare con attenzione il rapporto che intercorre tra la società CONSIP e la nostra Amministrazione e di controllare se nel tempo la scelta di istituire una società ad hoc per la gestione degli acquisti delle pubbliche amministrazioni e dei servizi informatici del MEF, abbia realmente prodotto risparmi al bilancio dello Stato e migliorato la sua efficienza.
Le denunciamo, con l’occasione, che grazie all’efficienza della CONSIP, la gara d’appalto per i buoni pasto in tutte le regioni del nord Italia ha avuto, a detta dell’Amministrazione, alcuni problemi, con il risultato che i dipendenti del MEF di queste regioni da Ottobre 2006 e ancora oggi non percepiscono i buoni pasto maturati.
Come avrà certamente compreso sono numerose le riserve che esprimiamo sia sulla Società CONSIP, che nel rapporto da questa stabilito con il Dipartimento dell’Amministrazione Generale, del Personale e dei servizi del Tesoro e in particolare con il SCSII, attendiamo da parte sua una risposta in grado di fugarle.
Roma, 13 febbraio 2007

p. Coordinamento Nazionale FP CGIL
Ministero Economia e Finanze

Antonio Bufalino

Convocazioni del Ministero Difesa: Incontro nuovo Direttore A.I.D. – Segredifesa quota benessere

Roma 12 dicembre 2007

Ai delegati ed eletti RSU Fp Cgil
Ministero della Difesa

Vi allego le due convocazioni aventi ad oggetto la quota benessere e l’incontro con il nuovo Direttore dell’Agenzia Industria Difesa.

Fp Cgil Difesa
Noemi Manca

 
 
 

 

Fondo Unico di Amministrazione 2007

 

Fondo Unico di Amministrazione 2008

Comunicato

 
INCONTRO CON IL DIRETTORE GENERALE

    

Nella giornata di ieri il Direttore Generale dott. Lucibello, alla presenza della delegazione trattante di parte pubblica, ha incontrato le OO.SS. per un aggiornamento relativo alla situazione dei Fondi 2009 e le prospettive per l’anno 2010.

La riunione aveva un carattere decisamente informale ed è servita a fare il punto della situazione alla luce dell’impegno preso dall’Amministrazione con le OO.SS. in data 22 febbraio 2010.

Per quanto riguarda il recupero delle somme sottratte alla contrattazione integrativa l’Istituto auspica che venga recuperato l’emendamento, pronto ad essere proposto in sede di approvazione del decreto “mille proroghe” ma “sparito” all’ultimo momento, che sulla base degli impegni assunti dal Ministro Brunetta, avrebbe permesso il completo recupero del 10% delle risorse sottratte al salario accessorio così come previsto dal decreto 112/2008 convertito nella legge 133/2008.

Allo stato non ci sono particolari segnali positivi e, tra l’altro, la situazione economica – finanziaria, nella sua preoccupante attualità, non induce certo a previsioni ottimistiche.

Nel corso dell’incontro si è anche affrontato il tema del possibile ulteriore taglio del 10% delle dotazioni organiche inserito nel decreto mille proroghe approvato di recente.

Ci è stato comunicato che al momento non è stata varata alcuna circolare in merito; ciò consente di affermare che la partita non è definitivamente compromessa, ma ciò non toglie che il rischio di un intervento sulle dotazioni organiche non è per nulla scongiurato.

Alla luce di queste difficoltà, che hanno inevitabilmente un notevole impatto sull’operatività stessa dell’Istituto, il Direttore Generale ci ha informato circa un’iniziativa, promossa dall’Inail, consistente in una nota comune, sottoscritta dai Presidenti dei maggiori Enti previdenziali, da indirizzare al Ministero del Lavoro, dell’Economia e della Funzione Pubblica per segnalare ed evidenziare l’insostenibilità dei provvedimenti adottati o in via di emanazione che risultano essere fortemente penalizzanti per i lavoratori di questo comparto oltre che, alla lunga, rendere di fatto ingestibili tali Enti con un progressivo riflesso negativo, in termini di efficienza ed efficacia sulla qualità dei servizi erogati all’utenza, in un settore così rilevante della Pubblica Amministrazione.

Abbiamo espresso una valutazione positiva in merito a questa iniziativa che, forse per la prima volta, individua un percorso comune degli Enti previdenziali; auspichiamo che venga sostenuta con tutta la forza possibile con la speranza che possa far breccia nelle intenzioni di questo Governo a partire dalla rigida posizione del Ministero dell’Economia.

Roma, 6 maggio 2010

IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL INAIL
Roberto Morelli

 
 

 

INPDAP: la Cgil ha confermato la NON FIRMA del CCIE 2009

Dopo la bocciatura dei Ministeri vigilanti il CCIE 2009 delle Aree torna al tavolo nazionale ridotto di 3,5 milioni e Cisl e Uil senza colpo ferire, senza neppure preoccuparsi del fatto che questi soldi sono sottratti dalle tasche già vuote dei lavoratori, firmano e stanno zitti.

Con il fondo a 90 milioni la perdita per il 2009 è molto elevata e a fronte della riduzione, invece, la produttività richiesta dalla programmazione delle attività (concordata con i sindacati firmatari!!) e’ in aumento.
Nella tabella si evidenzia la differenza tra il salario accessorio pro capite del 2008 e quello del 2009.

 
importo medio disponibile nel 2008 di salario accessorio per i dipendenti
9.826,26
importo medio disponibile nel 2009 di salario accessorio per i dipendenti
9.092,19
riduzione del salario accessorio nel 2009 pari a
734,06
importo medio disponibile nel 2008 di salario accessorio per i dipendenti legato alla premialità
8.479,88
importo medio disponibile nel 2009 di salario accessorio per i dipendenti legato alla premialità
6.555,02
riduzione del salario accessorio nel 2009 legato alla premialità pari a
1.924,87
 

 
E questo è solo il primo di una serie di provvedimenti scellerati che hanno il pubblico impiego nel mirino, solo un piccolo segno di un Governo che si appresta, ogni anno e sempre di più, a ritoccare al ribasso gli stipendi dei lavoratori pubblici.

Ci saranno, lo dice la manovra del Decreto 78, limiti al guadagno individuale per i dipendenti pubblici!!!
Ci sarà l’impossibilità di contrattare per il futuro condizioni di tutela del potere d’acquisto e delle carriere!!!!
Accontentarsi, oggi, di un accordo al ribasso è un errore madornale e imperdonabile!

La Cgil (lo ha detto al tavolo), ha chiesto condizioni di maggior favore per i lavoratori dell’Inpdap.

Riaprire la contrattazione del CCIE 2009 avrebbe potuto servire ad arginare gli effetti di quanto previsto nell’ultima manovra del Governo e sarebbe stata l’opportunità, forse l’ultima, per permettere:

– al 100% del personale l’accesso alle progressioni economiche -progressioni che saranno invece bloccate dal 2010!
– La stabilizzazione di una quota maggiore di salario accessorio nelle voci fisse e continuative ( ex art. 23) come si è fatto nel contratto integrativo 2009 della Dirigenza dove la retribuzione di posizione (fissa e continuativa anch’essa) ha raggiunto quota 55% del salario accessorio. La Cgil ha firmato il CCIE della Dirigenza approvando la logica seguita e chiedendo che fosse attuata anche per il contratto delle Aree;
– L’aumento delle voci contrattate (come la reintroduzione nel fondo dello straordinario!) per diminuire così le risorse che secondo la Brunetta vanno destinate alla quota relativa alla performance individuale.

MA CHI HA SCELTO DI FIRMARE IL CCIE 2009 HA APPOGGIATO L’ AMMINISTRAZIONE INVECE DI OTTENERE DI PIU’ PER I LAVORATORI ACCETTANDO:
– Un grosso taglio ai soldi destinati alle selezioni economiche che compromette lo scorrimento delle graduatorie, scorrimento contrattato per le selezioni 2009;
– Nessuna possibilità di riequilibrare l’incentivo tra le Aree, e quindi, viene espunta la dichiarazione congiunta alla precedente bozza;
– Una pianificazione discriminante e iniqua;
– Una politica di scarsa lungimiranza e attenzione dell’Amministrazione per i suoi dipendenti.

Oggi la Cgil ha confermato la NON FIRMA del CCIE 2009, bocciato dai Ministeri, per TUTTE le lavoratrici e i lavoratori dell’INPDAP che non possono vedersi ulteriormente penalizzati, che attendono una contrattazione nel loro interesse,CHE HANNO BISOGNO DI TUTELA NON DI APPATTAMENTI.

Il Coordinatore Nazionale FPCGIL Inpdap Marinella Perrini

Roma 10/6/2010

COMUNICATO FP CGIL DIFESA DEL 3 FEBBRAIO 2011

 
Direttiva “sistema di valutazione e misurazione performance individuale del personale civile della Difesa”

 
 

Questo Coordinamento Nazionale, in relazione alle numerose sollecitazioni pervenute dai lavoratori della Difesa e dalle segreterie territoriali, sulle schede individuali consegnate dai responsabili degli Uffici del personale, in applicazione della Direttiva del Ministero difesa d.lgs.150 – Sistema di valutazione e misurazione della performance individuale, esprime le seguenti valutazioni:

– La Firma richiesta ai lavoratori sulla scheda individuale, deve ai sensi del d.lgs. 150, prevedere un dettagliato Piano della Performance, adottato in coerenza con i contenuti e il ciclo della programmazione finanziaria e di bilancio;

– Nella Scheda dovrebbero essere individuati dai dirigenti VALUTATORI gli obiettivi FINALI ED INTERMEDI, NONCHE’ LE RISORSE;

– L’Organismo di Valutazione Interna costituito presso l’Amministrazione Difesa, e la sua struttura Tecnica, avrebbero dovuto fornire indicazioni alle strutture territoriali della Difesa, sulla difficoltà di applicazione del sistema di valutazione.

– Nella Direttiva la valutazione è esclusivamente individuale, al contrario nella “Riforma Brunetta” si parla invece di “performance organizzativa e INDIVIDUALE”;

– Il servizio che i dipendenti civili svolgono è tutto interno all’Amministrazione Difesa;

– L’attività delle strutture tecnico-operative, industriali ed amministrative della Difesa, sono attività di supporto alla Funzione Difesa e all’efficienza dello strumento militare.

Senza scendere nel dettaglio e nei rilievi che questa Organizzazione sindacale ha effettuato in sede di riunione informativa presso il Gabinetto del Ministro, prima della formulazione UNILATERALE della Direttiva sulla performance, ritiene doveroso indicare alle strutture territoriali, la netta contrarietà alla predisposizione di schede individuali INATTUABILI presso un Ministero con peculiarità lavorative altamente differenziate.

Pertanto, nel siglare ESCLUSIVAMENTE LA SCHEDA PER PRESA VISIONE CON APPOSIZIONE DELLA DATA, non si dà nessun consenso alla valutazione, per la quale noi rivendichiamo la PIENA APPLICAZIONE DI QUANTO PREVISTO DAL CCNL 2006/2009 in tema di valutazione del personale.

FP CGIL DIFESA
Noemi Manca


 

Comunicato unitario

FPCGIL   CISL-FPS   UILPA
Coordinamenti Nazionali
MINISTERO DEL LAVORO

 
COMUNICATO UNITARIO

La richiesta unitaria di un incontro urgente, inviata ai due Ministri la scorsa settimana, è stata provocata da una serie di azioni unilaterali poste in essere dalla Direzione Generale del Personale, assolutamente non condivisibili in quanto indirizzate al personale in servizio e quindi non rispettose delle disposizioni contenute nel CCNL di comparto e nel CCNI di Ministero.
L’incontro, programmato per il giorno 1 febbraio u.s., era atteso quale risposta ai tanti interrogativi formalizzati ai Ministri del Lavoro e della Solidarietà Sociale dalle scriventi Organizzazioni Sindacali, su questioni basilari come la definizione dei percorsi di riqualificazione e la emanazione del decreto sullo ” spacchettamento” delle due Amministrazioni.
Invece la predetta riunione ha avuto solamente il carattere della informativa, su determinazioni già assunte dall’Amministrazione con la totale esclusione delle OO.SS.
Infatti, l’Amministrazione in modo del tutto autonomo, ha previsto un percorso riservato unicamente agli idonei dei passaggi d’area – per il quale esprimiamo totale compiacimento – con la firma dei contratti individuali entro la fine del mese in corso, non prevedendo un analogo provvedimento (da concordare con i Sindacati firmatari del contratto integrativo) anche per i colleghi risultati idonei nei percorsi interni, dando in questo modo una interpretazione assai riduttiva circa i contenuti della legge finanziaria 2007 negli articoli riguardanti i percorsi di riqualificazione.
Inoltre, nella stessa seduta, si è appreso che le risorse economiche equivalenti a circa 624.000 Euro autorizzate dal MEF come somma di spesa per i passaggi d’area, sono state accantonate per il concorso previsto per il ruolo ad esaurimento.
Le stesse immissioni in ruolo dei nuovi ispettori del lavoro, prevedono una serie di movimentazioni del personale già in servizio, operazione questa condivisibile da un punto di vista soggettivo, ma assolutamente svincolata da qualsiasi accordo con le OO.SS. nonostante le precise previsioni contrattuali in tema di mobilità del personale.
Per quanto sopra le Scriventi, congiuntamente alle altre Organizzazioni presenti al tavolo, hanno sospeso tutte le altre trattative in corso, fintanto che non siano trovate tutte le possibili ed immediate soluzioni alle problematiche ancora aperte ed inerenti i percorsi di riqualificazione previste dal contratto integrativo vigente.
Le scriventi Organizzazioni cogliendo il disagio ed i forti malumori presenti fra il personale in servizio a causa delle dannose sperequazioni in atto, consapevoli dei rovinosi effetti che possono generarsi allorquando le rivendicazioni avanzate non trovino il giusto soddisfacimento, sono impegnate e decise a pretendere dall’Amministrazione l’attivazione delle dovute procedure.
Rimane da sottolineare l’assordante silenzio dei massimi vertici politici in merito alle argomentazioni più volte sottolineate e formalizzate, concernenti il posizionamento della nostra Amministrazione all’interno del sistema pubblico nazionale unitamente alle funzioni istituzionali da potenziare e sviluppare.

Roma, 07 Febbraio 2007

FPCGIL Giuseppe Palumbo
FPCISL Immacolata Dui
UILPA Palmina D’Onofrio
 
 

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