Migliaia di lavoratori e lavoratrici delle Agenzie Fiscali stanno manifestando sotto Montecitorio ed altrettanti dipendenti dei Ministeri romani stanno protestando in Via XX Settembre sotto il Ministero dell’Economia, contro i tagli indiscriminati previsti dal Governo che, oltre ad abbassare i loro salari, affossano la possibilità di migliorare la Pubblica Amministrazione per renderla sempre più utile al Paese ed ai cittadini.
Alle manifestazioni, a cui partecipano i segretari generali Carlo Podda FP CGIL – Rino Tarelli CISL FP – Salvatore Bosco UIL PA, hanno portato la loro solidarietà, molti esponenti delle forze politiche di opposizione tra i quali Damiano, Lanzillotta, Mussi, Baretta, Nerozzi, Di Pietro, Pezzotta.
Roma, 24 luglio 2008
Di fronte ai numeri sempre più impietosi, sul calo delle entrate fiscali, persino il Direttore Generale dell’Agenzia delle Entrate, Attilio. Befera, è costretto a battere un colpo.
3,9 miliardi di euro in meno. Dovuti sopratutto a scelte precise del Governo e solo in parte giustificabili con la crisi economica.
Infatti il calo più rilevante si registra sulla diminuzione del gettito IVA. Il Governo Berlusconi ha immediatamente abolito l’obbligo di presentare l’elenco clienti e fornitori nella dichiarazione dei redditi (reiterando identica scelta effettuata nel 1994). E’, per altro, noto che evadere l’IVA non consente solo di evitare il pagamento della stessa imposta ma, diminuendo i ricavi, determina minore imposte complessivamente, aiutati anche dalla distorsione del meccanismo delle compensazioni.
Se il Direttore Generale si fosse accorto prima di quello che stava succedendo a seguito della Legge 133/08, invece di correre dietro al giocherello di una riorganizzazione dell’Agenzia, di cui nessuno sentiva il bisogno e che sta paralizzando il lavoro, tutti i cittadini italiani ne avrebbero avuto un beneficio.
Roma, 17 giugno 2009
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
QUALE FUTURO?
Quale futuro avrà il Ministero del lavoro e delle politiche sociali?
Questa è la domanda che ci siamo posti seriamente alla fine dell’incontro del 17/2 u.s..
Questa è sostanzialmente la domanda centrale che abbiamo posto al Segretario Generale Dr. F. Verbaro e al nuovo Direttore Generale Dr.ssa C. Ferrari partendo dalla riorganizzazione degli uffici territoriali e dell’amministrazione centrale per arrivare al contratto integrativo. Purtroppo la risposta è stata praticamente il silenzio.
Sì è vero, ci hanno riempito di tante belle parole quali “vogliamo buone e intense relazioni con le OO.SS.“, ma fondamentalmente il silenzio.
Questo silenzio la FP CGIL lo interpreta negativamente, lo interpreta come una mancanza di rispetto nei confronti dei rappresentanti dei lavoratori visto che, per esempio, della futura riorganizzazione tutti ne parlano da mesi ma i pochi che ne sanno realmente qualcosa tacciono; visto che il CCNI “incompiuto” non si sa che fine farà.
Questa O.S. si rende conto che per parlare di riorganizzazione dovremmo iniziare seriamente a dire, per esempio, quale ruolo avrà e come si vorrà organizzare l’attività ispettiva; con quali risorse economiche, strumentali e umane. Bisognerebbe dire per esempio: che fine ha fatto il famigerato “portale”? Quanto è costato e/o quanto costa? Bisognerebbe parlare, per esempio, delle schede SIM delle quali in tanti si riempiono la bocca ma…. ; bisognerebbe dire, per esempio, come l’Amministrazione intende gestire la task-force del piano straordinario per le 4 regioni del sud Italia e quali saranno i criteri di selezione dei 50 ispettori provenienti dal territorio nazionale; ecc. ecc.
Questa O. S. si rende conto che per parlare di riorganizzazione bisognerebbe iniziare a spiegare perché, per esempio, ad oggi non si è ancora proceduto all’assunzione dei vincitori del concorso per dirigenti e l’eventuale allargamento agli idonei in considerazione delle carenze esistenti su tutto il territorio nazionale.
Nello stesso incontro abbiamo, inoltre, posto per l’ennesima volta l’attenzione sul contratto integrativo “incompiuto” e sull’urgenza di affrontare la contrattazione su alcune tematiche non ancora risolte.
La FP CGIL considera “incompiuto” questo CCNI per molteplici motivi di natura politica e sostanziali.
Il primo motivo è che il CCNI è stato firmato solo dalla CISL FPS e dalla UIL PA che “stentano” a spiegare nelle assemblee i contenuti e tanto meno vogliono affrontare il referendum tra tutti i lavoratori del ministero; questo sì strumento realmente democratico e rappresentativo.
La FP CGIL considera “incompiuto” il nuovo CCNI perché alcune tematiche come ad esempio:
* L’accordo per la copertura assicurativa per la responsabilità civile
* Il nuovo accordo sull’orario di lavoro
* Il nuovo accordo per la mobilità
non solo l’Amministrazione non le ha mai volute affrontare, ma non sono neanche in “calendario” per una futura contrattazione.
Questa O.S. ritiene il nuovo CCNI “incompiuto”, perché ad oggi, a distanza di quasi 4 mesi dalla firma dell’Amministrazione e di CISL FPS e UIL PA, per quanto a conoscenza della FP CGIL, non è ancora stato “certificato”.
Inoltre, per quanto riguarda le auspicate “buone e intense relazioni con le OO.SS.” ci chiediamo: la probabile convocazione tra circa un mese sul Piano di formazione 2010 fa parte di questo “intenso” nuovo corso?
Ritorniamo quindi alla domanda di partenza quale è il futuro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali?
L’On.le Ministro, il Sig. Capo di Gabinetto, il Sig. Segretario Generale o Sig.ri Direttori Generali si “degneranno” prima o poi di risponderci o non c’è una “sede opportuna”?
In ogni caso, dalla FP CGIL, un augurio di buon lavoro al nuovo Direttore Generale delle Risorse Umane Dr.ssa Concetta Ferrari.
Roma, 1 marzo 2010
Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo
P.s.: I tornelli delle sedi di via Flavia e di via Fornovo sono stati attivati…a via Veneto “quale futuro”?
Dichiarazione di Cecilia Taranto, segretario nazionale FPCGIL
e di Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici
La proroga dell’intramoenia allargata fino al 31 gennaio 2012, contenuta nel Decreto Mille proroghe approvato oggi dal Consiglio dei Ministri, è limitata solo alle aziende che ancora non hanno garantito la libera professione all’interno delle proprie strutture e dovrà quindi essere accompagnata da precisi impegni del Governo e delle Regioni per le situazioni di inadempienza.
Si tratta di attuare in tutte le aziende sanitarie ed ospedaliere le norme della legge 120 del 2007 e l’Accordo della Conferenza Stato Regioni del 19 novembre 2010 con il quale si introduce una maggiore trasparenza, in primo luogo rispetto alle liste di attesa.
Garanzia prioritaria di svolgimento dei volumi prestazionali istituzionali, prenotazioni e riscossioni a carico delle aziende, oltre che adeguati spazi da reperirsi sempre da parte delle aziende, rappresentano elementi importanti per una reale regolamentazione della libera professione intramuraria, a favore della qualità del lavoro e dell’assistenza.
Abbiamo comunque sconfitto il tentativo del Parlamento attraverso il Disegno di Legge sul Governo Clinico, in un primo tempo appoggiato dal Governo, di cambiare la legge 120 istituzionalizzando per tutte le aziende l’intramoenia allargata, senza più alcuna sostanziale regolamentazione e trasparenza, ed arrivando perfino a lasciare alle aziende la possibilità di non attuare l’intramoenia pura.
La FPCGIL e la FPCGIL Medici continueranno il loro impegno per superare definitivamente la libera professione dei medici pubblici negli studi e nelle strutture private, e per una vera intramoenia in una casa di vetro nelle aziende del Ssn.
Roma, 30 gennaio 2007
Al Sig. Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile
Presidente Melita Cavallo
E p.c. Al Sig. Sottosegretario alla Giustizia
On. Daniela Melchiorre
Egregio Presidente,
sfruttando la stesura dei decreti attuativi di cui al Dl.vo 25 luglio 2006, n.240 “individuazione delle competenze dei magistrati capi e dei dirigenti amministrativi degli uffici giudiziari nonché decentramento su base regionale di talune competenze del ministero della giustizia, a norma degli articoli 1, comma 1, lettera a) e 2, comma 1, lettera s) e t) e 12, della legge 25 luglio 2005, n.150)”, sembra che stia riprendendo piede una idea alquanto malsana della vecchia gestione del Dipartimento, che sappiamo essere a Lei estranea: quella di procedere alla costituzione di tre nuove direzioni generali nord, centro e sud che dovrebbero coordinare i Centri per la giustizia minorile posti nei territori di loro competenza acquisendone i poteri in materia di personale e formazione; risorse materiali, beni e servizi; sistemi informativi automatizzati; statistiche.
Tale proposta su un piano di mera ingegneria organizzativa si commenta da sola. Stupisce, invece, il fatto che proprio i dirigenti che nel passato più hanno parlato di decentramento e riforma del Titolo V della Costituzione, che nella giustizia minorile si è realizzato da tempo proprio attraverso l’autonomia amministrativa dei Centri per la giustizia minorile, continuino a perseguire un modello organizzativo che nella sostanza oltre a determinare una confusione di ruoli tra Dipartimento e Direzioni generali territoriali, prevede un accentramento dei poteri dei Centri regionali su tre direzioni generali.
Stupisce apprendere da materiale in circolazione in questi ultimi giorni, che questo progetto sia caldeggiato dal Sottosegretario di Stato con delega alla giustizia minorile, da cui si auspica una smentita.
Rispetto a questo tema sentiamo di dover fare chiarezza ed esprimere la nostra posizione, ritenendo di fatto che la questione posta, oltre a costituire un eccesso di delega, sia gia ampiamente superata dal comma 404 della legge n. 296 del 27 dicembre 2006, che alla lettera a) prevede una riduzione del livello dirigenziale generale e non generale non inferiore rispettivamente al 10 ed al 5 per cento.
Siamo convinti che l’impegno dell’amministrazione della giustizia minorile, in questa fase, debba sostanziarsi nel perseguimento e nella realizzazione delle disposizioni previste dalla “Legge Finanziaria” che, per quanto riguarda le direzioni generali, prevede a nostro avviso il mantenimento delle posizioni attualmente previste in organico.
Riteniamo infine che qualora dovessero generarsi ulteriori risorse sia economiche che di personale, le stesse debbano essere rivolte ai servizi periferici che operano a contatto diretto con l’utenza, che in questi anni sono stati abbandonati al loro destino.
Certi della sua comprensione cogliamo l’occasione per porgerLe i nostri sentiti auguri per un proficuo lavoro alla Direzione del Dipartimento per la giustizia minorile.
p. la Fp Cgil Nazionale Giustizia Minorile
Il Coordinatore nazionale
Gianfranco Macigno
I ministri degli Esteri dell’ Ue hanno lanciato ufficialmente la Conferenza intergovernativa (Cig) per la riforma del Trattato Ue.
Si tratta della settima Cig nella storia dell’ Ue. La conferenza lavorerà su un mandato delimitato, concordato dai 27 nel vertice Ue del 21 e 22 giugno scorsi, con l’obiettivo di concludere i lavori alla fine dell’ anno.
Il ministro degli Esteri portoghese, Luis Amado, presidente di turno dell’ Ue, ha lanciato un appello ai 27 perche’ esprimano ”un impegno leale e in buona fede” durante tutto il processo che dovra’ portare, in pochi mesi, alla nascita del nuovo Trattato Ue.
Il sito della Conferenza Intergovernativa 2007:
http://www.consilium.europa.eu/cms3_fo/showPage.asp?lang=it&id=1297&mode=g&name
Il 20 dicembre 2007 è stato sottoscritto con la Regione Toscana l’accordo sulla stabilizzazione del lavoro precario per il personale delle aree dirigenziali.
L’accordo, pur obbligando le Aziende a procedere alla ricognizione dei posti e alla successiva loro trasformazione in ruolo attraverso lo strumento del concorso pubblico, non ha completamente recepito le richieste da noi avanzate riguardo al riconoscimento determinante del percorso lavorativo svolto in questi anni dal personale precario ai fini della stabilizzazione con concorso, a causa dell’opposizione dei sindacati autonomi.
Come FP CGIL abbiamo chiesto e ottenuto nell’accordo un ulteriore confronto da tenersi entro gennaio 2008 per verificare ulteriori integrazioni alle modalità di copertura dei posti anche in relazione alle novità riportate dalla finanziaria 2008. In quell’occasione riproporremo con forza le nostre richieste fondate sulla valorizzazione del percorso lavorativo per il personale precario
Comunicato di Antonio Crispi, per la Segreteria nazionale Fp Cgil e Mauro Ponziani, per il Comparto AA.LL.
Il giorno 22 Aprile 2008 presso la FICEI – Federazione Italiana Consorzi Enti Industrializzazione è stata siglata l’ipotesi di intesa relativa al biennio economico 2008/2009.
L’ipotesi d’intesa sottoscritta, rispettosa dell’accordo del Luglio 1993, corrisponde alle aspettative e alle attese dei lavoratori, realizza i punti qualificanti della piattaforma unitaria e si attesta per contenuti economici alla media dei contratti sottoscritti di recente.
In questi giorni stiamo svolgendo come FP CGIL un giro di consultazioni per illustrare agli iscritti e a quanti intendono partecipare nei diversi Consorzi Industriali i contenuti economici dell’accordo e gli aspetti normativi apportati limitatamente a:
– Monitoraggio in tutti i Consorzi Enti Industrializzazione al fine di acquisire il dato numerico degli addetti aventi diritto in ordine alle funzioni realmente svolte e ai titoli universitari nel frattempo acquisiti, al passaggio dalla Categoria C2 alla Categoria Quadri con decorrenza 1/01/2008.
– modifica del secondo comma dell’articolo 9 del CCNL 2006/2009
Con questa nuova formulazione, si garantisce la certezza per le OO.SS. territoriali firmatarie di contratto la partecipazione attiva nella contrattazione aziendale, cosa che la vecchia formulazione rendeva incerta ed aleatoria.
Sarà questa l’occasione per fare anche il punto sullo status dei Consorzi Industriali in conseguenza delle diverse e contraddittorie leggi regionali.
Roma, 6 Maggio 2008
La manovra finanziaria del Governo taglia le risorse per la sanità, il libro verde annuncia scenari catastrofici per la spesa sanitaria futura, il federalismo fiscale implica il passaggio del finanziamento basato sulla spesa storica a quello calcolato sui costi standard. Il tutto è accompagnato da una campagna mediatica sui presunti “eccessi” della spesa sanitaria.
Ma le cose stanno così ?
Con l’allegata scheda “Sanità: si danno i numeri”, si illustrano, seppur schematicamente: l’andamento effettivo, quindi in rapporto al PIL, della spesa sanitaria e del finanziamento, le differenze (notevoli) fra le regioni, la spesa sanitaria italiana rispetto a OCSE e a UE, la spesa attesa per i prossimi anni, il peso della spesa sanitaria pubblica e di quella privata.
Il lavoro è stato realizzato dal Dipartimento Welfare e Nuovi Diritti Politiche della Salute, a cura di Stefano Cecconi, responsabile delle politiche della salute CGIL.
Roma, 11 giugno 2009
Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
On.le Altero Matteoli
ROMA
e p.c. Al Direttore Generale del Personale
Dott. Alberto Migliorini
ROMA
Le scriventi OO.SS. chiedono un urgente incontro con la S.V. sui seguenti argomenti:
1. Cassa Previdenza ed Assistenza
Come è noto con l’accorpamento dei due Ministeri le risorse disponibili non risultano più sufficienti a garantire adeguate risposte alle richieste del personale. Occorre quindi prevedere nuove fonti certe e continuative di finanziamento. A tal riguardo le scriventi avrebbero delle proposte da confrontare con la S.V.
2. Incentivo alla progettazione
Il decreto anticrisi ha sostanzialmente ridotto allo 0,50 % la percentuale di incentivo che rimane ai dipendenti. Dall’applicazione del provvedimento, che contraddice in modo plateale tutto quello che si dice e si scrive circa la incentivazione della produttività come metodo di rilancio della attività del pubblico impiego, si sta delineando una enorme discriminazione ai danni dei dipendenti che per le stesse prestazioni rese all’interno della pubblica Amministrazione riceveranno un quarto di incentivo rispetto agli altri. Inoltre nutriamo seri dubbi sull’effettiva portata del risparmio, considerando l’inevitabile maggior ricorso ai professionisti esterni con costi a tutti noti. Il risultato di tutto ciò sarà un forte aumento dei costi delle opere e una evidente riduzione del ruolo del Provveditorato alle Opere Pubbliche.
3. Riqualificazione del personale
Restano insolute le problematiche emerse in sede di Dipartimento Funzione Pubblica e Ministero Economia e Finanze, circa il passaggio tra le aree del personale ed il relativo finanziamento, che comporta il permanere di una grave situazione di sofferenza degli Uffici Periferici, privi delle necessarie risorse umane e strumentali.
4. Personale civile in servizio nelle Capitanerie di Porto
L’annosa questione riguarda quel personale del Ministero Infrastrutture e Trasporti che lavora nelle Capitanerie di Porto e che viene utilizzato in attività amministrative. A questo personale, dipendente a tutti gli effetti del Ministero ma del quale non si tiene conto neanche nella bozza di DM di riorganizzazione, viene da anni, di fatto, negata la crescita professionale, il diritto alla formazione e gli sviluppi di carriera contrattualmente previsti. Tutta la gestione di questi lavoratori è affidata impropriamente a personale militare delle Capitanerie. Ne consegue un continuo stato di disagio del personale.
5. Personale ex RID
Questo personale, ultimamente transitato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, a causa di una controversa interpretazione delle norme che ne regolano il passaggio si è visto negare l’applicazione della norma di soppressione dell’Ente che prevede il mantenimento dello stato giuridico ed economico in godimento, a differenza dei Dirigenti ai quali invece è stato riconosciuto, creando così una situazione di grave conflitto interno e, cosa ancor più grave, un forte rallentamento dell’attività di vigilanza sulle dighe.
6. Formazione
Le specificità delle competenze dei due Ministeri accorpati necessita di corsi di formazione di alto livello didattico e formativo. Si continua invece sulla strada di una mediocre formazione “fai da te” che sperpera fondi inutilmente e non soddisfa l’esigenza dei dipendenti e dell’Amministrazione di mirare ad alti standard qualitativi sulle singole competenze professionali. Su questa strada l’esiguità dei fondi messi a disposizione certamente non aiuta.
7. Circolare Incarichi
Si chiede con forza l’emanazione di una nuova direttiva sui criteri di assegnazione e sulla trasparenza degli incarichi alla stregua di quella vigente emanata dall’ex Ministro Di Pietro ma mai diventata pienamente operativa, anche alla luce delle recenti direttive del Ministro Brunetta che vanno fortemente in quella direzione.
8. Monitoraggio scuole
Come sempre la risposta dei dipendenti agli impegni presi dal potere politico del Paese di fronte alle emergenze è stata eccezionale. E’ necessario però anche ad operazioni già avviate prevedere le necessarie coperture assicurative e il patrocinio legale previsti nel contratto vigente per chi opera in condizione diretta di responsabilità. Ad oggi non risulta inoltre che siano stati stanziati i necessari fondi per assicurare il trattamento di missione ed il pagamento dello straordinario necessario. Perché poi non prevedere di impegnare le nostre strutture altamente specializzate ( i Provveditorati alle Opere Pubbliche ), anche nella fase due e cioè la messa in sicurezza degli edifici scolastici.
9. Profili professionali
E’ necessario un suo autorevole intervento per chiudere in tempi brevi il nuovo CCNI di Ministero con l’individuazione dei nuovi profili professionali.
10. Terremoto del l’Aquila
Abbiamo più volte sollecitato l’Amministrazione ad intervenire per trovare fondi da destinare ai colleghi del l’Aquila che, come saprà, con grande senso di responsabilità hanno, nonostante tutte le difficoltà create dal terremoto, continuato a lavorare essendo direttamente coinvolti anche nei lavori pubblici di ricostruzione sul territorio e nei lavori per il prossimo G8. Già altre Amministrazioni pubbliche sono intervenute per supportare concretamente chi si trova in questa situazione di estremo disagio, ciò non è stato ancora fatto per i lavoratori di questo Ministero.
Siamo certi che Lei condividerà con noi Sig. Ministro che gli argomenti sopra elencati non possono continuare ad intasare i tavoli di trattativa con l’Amministrazione senza nessuna soluzione. Occorre invece che Lei che rappresenta il potere politico ed il nostro datore di lavoro apra con noi un tavolo di confronto al fine di dare impulso e ove possibile soluzione alle ormai annose problematiche sopra elencate che interessano tutti i lavoratori.
Distinti saluti.
FP–CGIL CISL–FP UIL– PA
Infrastrutture e Trasporti Infrastrutture e Trasporti Infrastrutture e Trasporti
Francesca De Rugeriis Carlo Amato Duilio Carino Vincenzo Lichinchi
Si pubblicano il testo delle linee guida sulla RU 486 emanate dal Ministero della Salute e l’articolo uscito oggi sul Il Fatto Quotidiano, che riprende la posizione della FPCGIL Medici.
Roma, 20 Settembre 2010
Al Ministro della Giustizia
On. Angelino Alfano
Signor Ministro,
da notizie ufficiose ma attendibili si apprende che il Dpr sulla giustizia minorile, già annunciato nel 2008 e poi accantonato anche per le critiche ricevute da operatori del settore ed esperti, nonché dallo stesso capo del dipartimento e dai dirigenti, sarebbe attualmente in fase di ultima redazione presso gli uffici del Ministero.
Si apprende altresì che:
Distinti saluti.
Per la Segreteria Nazionale FP CGIL
Antonio Crispi