ASSEMBLEA NAZIONALE DEGLI UFFICIALI
GIUDIZIARI DELLA FPCGIL
Del 17/04/09
La riunione si è aperta con una relazione che ha evidenziato innanzitutto la necessità, tramite la redazione del prossimo C.I. di ricomporre la figura professionale dell’ufficiale giudiziario nella III area, come stabilito dal CCNL 2006/09 che prevede che ogni area funzionale configuri il lavoro.
Ha stigmatizzato l’atteggiamento negativo dell’amministrazione della giustizia che, ad oggi, non ha dato alcuna risposta concreta in merito.
E’ stata inoltre ribadita la contrarietà della FPCGIL alla Convenzione con Poste spa, in quanto tale convenzione ha da tempo dimostrato di essere una esternalizzazione del servizio costosa e poco efficiente.
Sono state riportate le fasi delle audizioni sul DDL Berselli al Senato, evidenziando la posizione contraria assunta dalla Fpcgil, in quanto il DDL è incompleto, in contrasto con alcune norme della legge delega sulle notifiche telematiche, e fa un passo indietro di 30 anni nell’attività di delega a terzi di alcune attività oggi svolte dagli ufficiali giudiziari. Abbiamo invece espresso apprezzamento per le nuove attribuzioni previste da questo e da altri disegni di legge certamente non in contrasto con la natura pubblica dell’ufficiale giudiziario. L’impressione che abbiamo riportato complessivamente è che tale DDL non avrà alcun seguito parlamentare perché fondato su un ragionamento ideologico piuttosto che su uno concreto.
La relazione è poi proseguita mettendo in campo alcune questioni che dovrebbero essere affrontate e inserite in una piattaforma da sviluppare insieme:
1) Uso del mezzo proprio
2) Rimettere in discussione le nome di raccordo e avere un orario di lavoro, in quanto ciò rappresenta una garanzia per gli u.g.
3) Legare l’indennità retributiva non più alla trasferta ma all’attività svolta.
Dopo la relazione si è aperto il dibattito: da questo sono emerse molte convergenze in relazione alla possibilità di nuove attribuzioni degli ufficiali giudiziari come gli atti di significazione o constatazione, e l’indennità legata alla attività svolta.
Alcuni compagni hanno messo in campo le loro esperienze professionali, mettendo in evidenza la differenza tra il lavoro di un piccolo centro e quello di grandi città e le possibilità di migliorare il lavoro attraverso l’informatizzazione e una buona organizzazione.
Nella fase conclusiva è intervenuto il Segretario Nazionale Alfredo Garzi che ha sottolineato alcune questioni relative alla nostra contrarietà ad ogni tipo di esternalizzazione in particolare in un settore delicato come la giustizi e la nostra tensione verso un miglior funzionamento del servizio, evidenziando la necessità di costruire insieme una proposta e di farci parte attiva in questa fase di cambiamento.
In conclusione, la riunione ha evidenziato alcuni nodi fondamentali da portare avanti nei prossimi mesi.
Ha evidenziato come nell’ambito di un disegno riformatore della giustizia le nuove attribuzioni dell’ufficiale giudiziario possano essere anche deflattive per il funzionamento del processo e come però queste non siano affatto in contrasto con il mantenimento dello status pubblico.
Ha ribadito la necessità di mettere mano alle norme di raccordo per attribuire l’orario di lavoro anche all’ufficiale giudiziario e di avviare il superamento del rapporto fra le trasferte e l’attività professionale svolta allo scopo di valorizzare la professionalità di ognuno cercando ovviamente di incidere positivamente sulla retribuzione. D’altra parte la vicenda delle notificazioni e comunicazioni per via telematica è esplicativa se la retribuzione è legata alla trasferta, senza trasferta non c’è retribuzione.
Su queste questioni, condivise dell’assemblea, si intende costruire una campagna di mobilitazione da proporre a tutti gli ufficiali giudiziari.
La coordinatrice nazionale
FP CGIL Organizzazione Giudiziaria
Nicoletta Grieco
Archivi Notarili : un passo avanti e due indietro
Si è svolta questa mattina la prevista riunione con l’amministrazione degli Archivi Notarili.
Tale riunione aveva all’ordine del giorno il FUA 2009 e il contratto integrativo con particolare riferimento ai profili professionali e ai passaggi fra l’area prima e l’area seconda.
In primo luogo abbiamo espresso apprezzamento per il lavoro svolto dall’amministrazione per l’avvio alla pubblicazione delle procedure di riqualificazione concordate e per essersi presentata con una proposta articolata e rispettosa del contratto collettivo nazionale di lavoro vigente.
Sul fondo di amministrazione rispetto all’anno scorso ci è stata proposta una modifica relativamente alla ripartizione della produttività fra gli uffici così modulata: 20% in base alla dotazione organica; 40% in base al personale in servizio; 40% in base al carico di lavoro di ciascun ufficio calcolato sulla base dei dati rilevati dal modello delle principali operazioni.
Sul contratto integrativo deve essere premesso che, nella riunione, sarebbe stato possibile raggiungere un accordo rispettoso delle specificità degli archivi notarili da inserire poi nel contratto integrativo del ministero della Giustizia, fatta questa premessa vediamo le proposte che ci sono state presentate: 1) accesso dall’esterno per la figura professionale dei conservatori nella F3 della terza area; 2) accesso dall’esterno per l’assistente archivistico in F2 della seconda area; 3) creazione di un nuovo profilo professionale di coadiutore archivistico con accesso dall’esterno in F1 della seconda area. 4) abolizione dell’ex area A condizionata però al reperimento delle risorse economiche e deroga di carattere normativo,con conseguente passaggio nell’ex area B mantenendo comunque le mansioni di base.
Come base di discussione ci è sembrata buona e ci siamo detti pronti ad entrare nel merito per fare tutte le verifiche necessarie e arrivare quindi ad un’intesa che potesse essere utilizzabile anche per il prossimo anno.
Siamo intervenuti per precisare alcuni aspetti che bisognava chiarire ed evidenziare alcune lacune della proposta dell’amministrazione. Infatti in virtù delle norme contro i lavoratori pubblici che prendono il nome dal ministro Brunetta l’abolizione dell’area prima non è più possibile e la stessa ricerca di risorse o di una legge si presenta più che difficoltosa. Abbiamo fatto notare come il CCNL 2006/2009 ci possa venire in aiuto almeno per 60 lavoratori dell’ex area A e che questa operazione si può compiere senza dover ricorrere a leggi o alla ricerca di altre risorse economiche.
Pur nella mancanza degli indispensabili approfondimenti l’amministrazione si è mostrata attenta e disponibile nei confronti delle nostre argomentazioni, avremmo potuto andare avanti e smussare gli angoli con precisione e senso di responsabilità.
Altri sindacati invece hanno preferito percorrere un’altra strada e in pratica tutto si è bloccato nonostante l’amministrazione abbia più volte rammentato a tutti che i tempi a questo punto non sarebbero stati più prevedibili. L’amministrazione manderà una lettera al sottosegretario Caliendo e aspetterà la risposta, poi si vedrà.
Avremmo potuto firmare il FUA 2009 con criteri ispirati all’oggettività e non è stato fatto, avremmo potuto far partire l’accordo sul passaggio dall’ex area A all’area B e per almeno 60 lavoratori e lavoratrici e non è stato fatto, avremmo potuto raggiungere l’accordo sui profili professionali da inserire poi nel contratto integrativo del ministero della Giustizia e non è stato fatto. E’ un giorno negativo per tutti i lavoratori degli archivi notarili, c’è poco da girarci intorno, noi continueremo ad insistere per ottenere gli obiettivi che c’eravamo prefissi e per i quali in molti si sono mobilitati fino a convincere l’amministrazione, cui diamo atto di un comportamento esemplare, delle nostre buone ragioni.
Ci sfugge l’obiettivo che gli altri sindacati hanno raggiunto, o avrebbero voluto raggiungere perché proposte costruttive non ne abbiamo sentite.
Roma, 17 novembre 2009
per FP CGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone
FP CGIL UIL PA RDB FLP
Roma, 27/05/2010
Al Sottosegretario di Stato
Sen. Giacomo Caliendo
Al Capo Dipartimento della
Organizzazione Giudiziaria
Cons. Luigi Birritteri
Oggetto: Diffida legale.
Con la presente le scriventi OO. SS CGIL, UIL, RdB e FLP, facendo seguito alla nostra precedente nota del 27/04/2010 con la quale si chiedeva la immediata riapertura del tavolo contrattuale per la discussione del FUA residuo 2008 e FUA 2009 con i criteri di cui al CCI del 5/4/2000 e del CCNL 2006-2009, nonché del sollecito di riapertura del tavolo contrattuale inoltrato in data 13/05/2010 per i fondi sopra citati.
Considerato che presso la nostra amministrazione da molto tempo non si hanno notizie relative ai su citati fondi, anche in ordine agli incontri avuti presso l’aula Livatino il 15/12/2009 e del successivo incontro del 2/3/2010 presso l’aula Parlamentino.
Considerato, inoltre, che dall’ultimo incontro sono ormai trascorsi infruttuosamente circa 86 giorni, si diffida l’amministrazione ad adempiere alle disposizioni contrattuali vigenti tenuto altresì conto della sentenza del Giudice del Lavoro di Torino che ha condannato l’Inps per comportamento antisindacale confermando quanto da noi più volte asserito durante le trattative, ovvero che sono valide a tutt’oggi le disposizioni previste dal CCI e CCNL vigenti.
Si informa che tutte le altre amministrazione stanno definendo le problematiche di cui ai fondi unici di amministrazione attesa la imminente manovra economica prevista dal Governo che prevede il taglio e/o congelamento anche del salario accessorio.
Si precisa che nel caso in cui detti fondi non venissero distribuiti al personale tutto l’ amministrazione ne sarà responsabile.
FP CGIL UIL PA RDB FLP
GRIECO PILLA TODISCO PIAZZA
Di seguito la comunicazione del Ministero della Giustizia in relazione al conferimento di incarichi dirigenziali.
FP CGIL NAZIONALE
Nicoletta Grieco
Roma, 29 febbraio 2008
Al Sottosegretario di Stato
Luigi Li Gotti
Al Capo Dipartimento dell’O.G.
Ministero della Giustizia
Claudio Castelli
Al Direttore Generale del Personale e della Formazione
Carolina Fontecchia
Al Direttore dell’Ufficio III
Alessandro Cherubini
Questa O.S. è venuta a conoscenza del fatto che l’Amministrazione della Giustizia non ottempera a quanto prescritto dall’art. 3 del CCNL integrativo del CCNL 98/2001 in quanto non vi è uno specifico accordo tra l’Amministrazione e le OO.SS che regoli l’istituto del mutamento di profilo per inidoneità psicofisica.
Facciamo presente che in questo caso la norma contrattuale è molto chiara è stabilisce che in caso di accertata inidoneità al profilo del lavoratore l’Amministrazione ha l’obbligo di “esperire ogni utile tentativo per recuperarlo al servizio attivo nelle strutture organizzative nelle mansioni anche diverse o di altro profilo riferito alla stessa posizione economica dell’area di inquadramento ove vi sia la disponibilità organica, purché compatibili con lo stato di salute ed i titoli posseduti”.
Sappiamo che, in alcuni casi, a seguito dell’accertamento da parte della Commissione medica, è stato richiesto dal lavoratore il passaggio dalla qualifica di ufficiale giudiziario a quella di cancelliere, qualifiche per le quali è richiesto il medesimo titolo di accesso dall’esterno; rammentiamo inoltre all’Amministrazione che nell’ultimo anno ha proceduto ad assumere alcuni lavoratori vincitori del concorso per ufficiali giudiziari e ad inquadrarli come cancellieri.
Per questi motivi ci sembra oltremodo pretestuoso in tali casi addurre la mancanza di un accordo sindacale per procedere agli inquadramenti di cui all’art. 3 succitato, soprattutto in considerazione della condizione di disagio psico-fisico accertato in cui evidentemente tali lavoratori versano.
Chiediamo pertanto che tale materia venga trattata con carattere di massima urgenza e venga inserita in un prossimo incontro con l’Amministrazione, da noi già ripetutamente richiesto in svariate note, ribadendo quanto già dichiarato nella ultima nota del 26/02/08.
Per la Delegazione Nazionale Trattante
FP CGIL O.G.
Nicoletta Grieco
Di seguito si allegano i seguenti comunicati per le Conferenze Stampa
FP–CGIL CISL– FP UIL–PA
Roma, 24 luglio 2009
On.le Francesca Martini
Sottosegretario alla Salute
Ministero Lavoro, Salute e
Politiche Sociali
Oggetto: Sollecito richiesta incontro
In più di qualche circostanza le scriventi OO.SS. hanno avuto modo di rappresentare a codesto Ministero la necessità di avviare quel percorso che, secondo precise disposizioni legislative, deve consentire la stabilizzazione dei lavoratori assunti con contratto a tempo determinato dalla CRI per fare fronte ad attività di natura sanitaria e socio-sanitara di primario interesse.
L’intenzione del legislatore si è manifestata sino al punto di attribuire a codesto Ministero un ruolo di primaria importanza che può contribuire non poco alla soluzione di un problema che si fa, di giorno in giorno, sempre più delicato e pesante.
Ciò premesso, con l’obiettivo di poter condividere le problematiche che fanno capo al problema nell’ottica di individuare soluzioni capaci di stabilizzare i rapporti di lavoro di cui trattasi, si rinnova la richiesta di un incontro che, stante l’urgenza degli argomenti che dovranno essere trattati, ci si augura possa tenersi nel più breve tempo possibile.
Restando in attesa di sollecito riscontro, si inviano distinti saluti.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Garzi Volpato Ponti
La trattativa rimane aperta !
La riunione di ieri chiude la prima fase di incontri sull’attivazione delle Direzioni Provinciali di Roma in cui, fin dal 14 maggio 2009 data del primo incontro regionale, nostro unico scopo era dare la massima garanzia di tutela del personale senza alcuna condivisione per il progetto di ristrutturazione della Agenzia delle Entrate in Direzioni Provinciali.
L’obiettivo, per quanto ci riguarda, una volta garantito il rispetto dell’accordo nazionale sul processo di mobilità volontaria, con l’interpello regionale, era avere una informazione chiara dei fabbisogni organici delle nuove strutture e naturalmente quello di esaminare tutte le possibili criticità e tutte le ricadute degli effetti della riorganizzazione sul personale onde evitare soprattutto perdita di professionalità acquisite nella fase di riallocazione nelle nuove strutture oltre che attribuzione carichi di lavoro gravosi, modifiche forzose di orario di lavoro ecc..
A pochi giorni dalla prevista attivazione del 1° marzo, mancava ancora la designazione dei Direttori Provinciali , e quindi insieme ad altre oo.ss. non abbiamo potuto far altro che chiedere il rinvio della suddetta attivazione per scongiurare l’eventualità di veder emettere degli atti organizzativi sulle teste dei lavoratori senza avere il tempo di definire proprio con i D.P. quelle garanzie che per noi erano indispensabili.
Il clamoroso ritardo con cui si è giunti ad avere ufficialmente i fabbisogni degli organici delle nuove strutture ed a parlare dei criteri di emanazione degli atti di organizzazione con chi proprio di questi atti è direttamente responsabile ha significato che l’accordo di ieri non poteva che lasciare aperta la trattativa sulla riallocazione del personale con la richiesta di ordini di servizi provvisori , con l’avallo del criterio di assegnazione all’attività prevalente, con l’impegno ad attivare un tavolo di confronto con ogni singolo direttore provinciale che possa verificare la rispondenza di questa assegnazione al criterio dato e la possibile considerazione delle richieste dei lavoratori.
Altro punto importante è infine l’adesione della amministrazione alla nostra richiesta di trasferire gli orari di lavoro così come li abbiamo adottati a tutt’oggi nelle nuove strutture fino a prossima eventuale contrattazione.
Vi inviamo copia dell’accordo, firmato da tutte le oo.ss. e chiediamo ai lavoratori di segnalare ai nostri delegati le eventuali incongruenze e criticità riscontrate negli emanandi o.d.s. provvisori rispetto alla propria attività fin qui svolta.
Rispetto infine agli incarichi di responsabilità la proroga è consequenziale a quanto stabilito dalla trattativa nazionale che su questo specifico argomento dovrà definire, in corrispondenza con il nuovo assetto organizzativo, il numero delle nuove posizioni e le nuove regole per l’accesso.
Fp Cgil Roma e Lazio
Coord. Reg.le E.Lauri
Nota del Capo Dipartimento
Ipotesi di accordo – Utilizzazione del FUA 2008-2009
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
E’ forte il rischio di una grave limitazione della utilizzazione clinica della pillola abortiva RU486 a causa dell’obiezione di coscienza, arrivata ad oltre il 70% tra i ginecologi. E chi non obietta rischia di essere emarginato e penalizzato nella carriera.
Chiediamo pertanto alle Regioni di attenersi rigorosamente alle legge 194 anche per quanto concerne l’articolo 9, con l’obbligo per tutti gli ospedali di assicurare l’effettuazione degli interventi di interruzione della gravidanza, anche attraverso la mobilità del personale.
Ci permettiamo comunque di ricordare che l’obiezione di coscienza non esonera dall’assistenza antecedente e conseguente all’intervento, e auspichiamo che la guida delle strutture pubbliche interessate, dai consultori alle unità ospedaliere, sia affidata a chi non obietta.
Il 18 Maggio in Piazza Montecitorio a Roma, a partire dalle ore 15:00, in contemporanea con l’avvio delle operazioni di voto in aula, la Cgil Nazionale e l’Fp-Cgil Nazionale effettueranno un sit-in per chiedere che il parlamento fermi il Ddl Calabrò sul testamento biologico.
I medici, gli operatori sanitari e i cittadini possono ancora aderire all’appello per la libertà di scelta sul testamento biologico e contro l’accanimento terapeutico “Io non costringo, curo”, promosso da Fp-Cgil ed Fp-Cgil Medici, sul sito www.fpcgil.it/iononcostringocuro.
Trasferimento sede UTNAV MILANO