Invio note della Direzione Generale al personale

 

 
Si allegano le informazioni ricevute dalla Direzione Generale per il Personale Civile.
Le prime 4 circolari riguardano la mobilità.
Le ultime 3 invece gli elenchi dei destinatari e non destinatari della ex posizione economica B3 super per l’anno 2006.

Roma, 10 luglio 2009

FP CGIL DIFESA
Noemi Manca
 

 
 

POSIZIONE ECONOMICA B3S FUA 2006 

 
 

 
 

Richiesta urgente di incontro inviata alle Direzioni Regionale e Provinciale dell'Agenzia delle Entrate Bologna

Al Direttore Regionale
Agenzia delle Entrate E.R.
Dott. Antonino Gentile

Al Direttore Provinciale
Agenzia delle Entrate Bologna
Dott.ssa Patrizia Zamboni

 
 

Oggetto: chiusura sede di via Nanni Costa

Le scriventi OO.SS hanno ricevuto il 27 gennaio scorso una stringata informativa da parte della Direzione Centrale con la quale si preannuncia la chiusura della sede di Via Paolo Nanni Costa. Decisione unilaterale presa senza nessun confronto sindacale, e senza nessuna discussione di merito sulla riorganizzazione che sarebbe alla base di questa chiusura.

Le Direzioni in indirizzo, che fino ad ora non hanno mai risposto alle richieste di incontro da parte delle Organizzazioni Sindacali territoriali per discutere questo tema, che veniva da più parti ventilato, si autoassolvono e rinviano alla Direzione Centrale una problematica che deve essere affrontata a Bologna per le gravi ricadute sui lavoratori degli Uffici e sui cittadini di Bologna. Tutto ciò non fa che confermare ancora una volta la volontà delle Direzioni in indirizzo di non tenere in alcun conto le reali necessità di chi quotidianamente opera negli uffici e dei cittadini che affollano gli stessi uffici.

Chiediamo l’apertura immediata di un tavolo di confronto che permetta di entrare nel merito di questa riorganizzazione.

In assenza di una convocazione entro e non oltre Mercoledì 2 Febbraio le scriventi attiveranno le procedure di raffreddamento previste dalla normativa vigente a fronte di proclamazione di sciopero.

Distinti saluti 

          FP CGIL FP                 CISL              UILPA              FLP                 SALFI                 USB 
M. Serra/A. Germani    M. Durante       C. Fiore      T. Miglietta   G. Sammartano   F. Naglieri

Schema tipo del contratto di formazione specialistica

NEWS

Domani convocazione all'Aran per Errata Corrige Ipotesi Contratto 2008 -2009. L'elenco delle rettifiche.

 
L’Aran ha convocato per domani mattina le oo.ss per la firma errata corrige Ipotesi CCNL 2008-2009.
Si pubblica l’elenco delle rettifiche da apportare proposto dall’Aran.
 

collegamento al sito AGEA

 
 

 

Interpretazione autentica retribuzione di posizione del CCNL

Alcune Amministrazioni hanno recentemente operato un’interpretazione restrittiva dell’art 23 del CCNL del 22.2.2006, ipotizzando il riassorbimento dell’incremento della retribuzione di posizione previsto contrattualmente a compensazione dei maggiori importi eventualmente attribuiti negli enti nel corso degli anni 2003-2004 utilizzando le “ulteriori disponibilità” previste dall’art. 26 del CCNL del 1999.
L’ARAN risponde, composizione condivisa dalle Organizzazioni Sindacali firmatarie del CCNL:
…………..Relativamente alla problematica posta, si ritiene utile precisare che l’incremento della retribuzione di posizione di € 520 annui lordi previsto dall’art.23 comma 1, del CCNL del 22.2.2006, con decorrenza 1.1.2002, proprio perché disposto direttamente dal CCNL, e da questo finanziato, prescinde completamente dagli eventuali aumenti già intervenuti della retribuzione di posizione nel corso degli anni 2002, 2003 e 2004 e, pertanto, non può considerarsi riassorbito in questi ultimi, anche se di importo superiore.
Analogo discorso vale per gli effetti derivanti dall’applicazione dell’art.23, comma 3, del medesimo CCNL del 22.2.2006 che stabilisce, con decorrenza dall’1.1.2003, un incremento delle risorse finanziarie destinate alla retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti pari all’1,66% del monte salari dell’anno 2001 relativo alla dirigenza.
Tali risorse, proprio previste e quantificate dal CCNL del 22.2.2006, si devono sicuramente aggiungere, a far data dal 2003, a quelle già destinate al finanziamento della retribuzione di posizione e di risultato, nel rispetto dei medesimi criteri di ripartizione per il finanziamento delle due diverse voci retributive come già definiti nel contratto decentrato integrativo vigente nell’ente alla data di sottoscrizione del nuovo CCNL.
Tali risorse, quindi, saranno utilizzate per incrementare anche l’ ammontare della retribuzione di posizione di ciascuna funzione dirigenziale prevista nell’ordinamento dell’ente alla data dell’1.1.2003, applicando i criteri già adottati in materia dall’ente stesso.
Trattandosi di risorse previste ed utilizzate direttamente dal CCNL, non sembrano porsi problemi di compatibilità o di riassorbimento con quelle altre che gli enti abbiano già eventualmente aggiunto nei medesimi anni (2002, 2003 ecc.) per il finanziamento della retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti, ove queste ovviamente siano state legittimamente disposte, nel rispetto delle rigorose regole stabilite nel CCNL.
Relativamente a questo ultimo aspetto (incremento legittimo di risorse) si ritiene opportuno chiarire anche che eventuali legittime disponibilità di risorse stabili da destinare all’incremento dei valori della retribuzione di posizione delle funzioni dirigenziali, potevano (e possono) derivare soltanto:
a) dalla riduzione stabile di posti e di funzioni dirigenziali (con conseguente elevazione della retribuzione di posizione posizione delle funzioni residue);
b) oppure dalla istituzione di nuovi posti e di nuove funzioni a seguito dell’incremento dei servizi istituzionali che avrebbe consentito l’incremento delle disponibilità del fondo della dirigenza con oneri a carico dei bilanci (art. 23, comma 3).

Roma 8 Marzo 2006

Comunicato

DECLASSATA LA DIREZIONE PROVINCIALE DI BOLZANO

NASCE LA DIREZIONE REGIONALE DEL TRENTINO ALTO ADIGE?

PARTE LA MOBILITA’ INTRAREGIONALE?

La vicenda delle Direzioni Provinciali di Trento e Bolzano sta assumendo caratteristiche grottesche: per soddisfare le richieste della Lega Nord che chiedeva giustificazioni per i troppi accertamenti alle imprese effettuati dagli uffici della Provincia di Trento, l’Agenzia ha modificato gli assetti organizzativi e gestionali delle due Province Autonome. La richiesta di chiarimenti da parte delle OO.SS. era all’ordine del giorno della riunione del 17 maggio. Il nostro ragionamento e relative preoccupazioni nascevano e perdurano dalle seguenti constatazioni:

– L’Amministrazione, per fare fronte alla carenza di personale della D. P. di Bolzano, ne ha soppresso 5 uffici delocalizzandone l’attività presso la Direzione Provinciale di Trento:
a) CONSULENZA – attualmente vede assegnata una persona che risponde annualmente a circa 150 interpelli in lingua tedesca e italiana
b) GESTIONE TRIBUTI – 2 dipendenti
c) GESTIONE RISORSE UMANE E MATERIALI – 13 dipendenti che predispongono atti e provvedimenti bilingue relativi al personale ed alle risorse materiali
d) AUDIT E SICUREZZA – 4 dipendenti che esaminano a campione tutti gli atti prodotti, come garanzia di regolarità e trasparenza amministrativa, anche il lingua tedesca.
Totale 20 dipendenti.

La ratio di tale scelta risiede, come ha spiegato l’Amministrazione, nella cronica carenza di personale negli uffici di Bolzano. Sono infatti in servizio circa 200 lavoratori a fronte di un organico previsto di 360: questo comporta, tra i vari problemi, un notevole ritardo nella lavorazione dei rimborsi IVA. Con la delocalizzazione prevista si libererebbero le citate 20 unità da utilizzare in altri processi.

E’ una decisione facilmente confutabile: i 20 colleghi dovranno formarsi professionalmente prima di essere assegnati ai rimborsi IVA, impiegando anche diversi mesi per acquisire una buona preparazione in considerazione della complessità e delicatezza della materia trattata, ed evitare cosi di essere mandati allo “sbaraglio”. Altro elemento da considerare è che il 14 luglio p.v. verranno assunti dalla D.P. di Bolzano due funzionari di terza area, ed altre 12 unità, sempre di terza area, saranno assunte prossimamente.

Per effetto di questa riorganizzazione i colleghi della D. P. di Trento verrebbero sovraccaricati di lavoro amministrativo, rendendo così necessario spostare parte del personale ( dal controllo? ) per fare fronte alle attività aggiuntive di Bolzano che impiegano, come ricordato, 20 unità. Il tutto aggravato dal fatto che gli atti dovranno essere compilati anche in tedesco, rischio la loro nullità. Sempre che non si intenda predisporre l’atto in italiano per essere tradotto in tedesco a Bolzano. IL DOPPIO DEL PERSONALE PER UN SINGOLO ATTO: IDEA GENIALE.
 
E’ la risposta che la Lega Nord aspettava: meno personale al controllo, meno accertamenti alle imprese del Trentino.

L’aspetto più inquietante è che la nuova riorganizzazione ha declassato la Direzione Provinciale di Bolzano ed attivato de facto la Direzione Regionale del Trentino Alto Adige: verrà nominato un solo Direttore per le due Direzioni Provinciali, unificando così i loro compiti direzionali presso la sede di Trento. In caso di difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi, o per accogliere le indicazioni della Lega Nord, si potrebbe materializzare il rischio di spostamento di personale da Trento a Bolzano o l’assegnazione di una parte dei controlli fiscali nella provincia di Bolzano ai verificatori di Trento, essendo il punto decisionale unico. Un incremento del pendolarismo o di distacchi provvisori.

Queste sono state le nostre preoccupazioni manifestate all’Amministrazione nel corso della riunione e che hanno ricevuto come risposta l’appellativo di “luciferine”.

Leggendo il notiziario n. 58 di FLP deduciamo che il suo rappresentante presente al tavolo non abbia percepito nulla di tutto questo, probabilmente interessato ad altri argomenti. Aver criticato nel suo comunicato una parte del nostro ragionamento,vuol dire non capire nulla di contrattazione e di strategia sindacale. Per non incorrere in simili incidenti interpretativi sarebbe opportuno che ogni sindacato riportasse nei comunicati le proprie proposte. Non comprendiamo le continue provocazioni di questo sindacato nei confronti della nostra organizzazione. E’ un loro problema spiegare le ragioni per cui hanno rinunciato alla difesa sindacale del personale ponendo tutte le aspettative nell’interrogazione parlamentare presentata da un partito politico. Siamo in trepida attesa della risposta di Tremonti, ansiosi di capire se dimostrerà stupore, mettendosi contro il suo partito di riferimento: la LEGA NORD.

Noi crediamo che i lavoratori debbano cominciare a preoccuparsi seriamente ed iniziare a mobilitarsi.

La CGIL SI IMPEGNERA’ PER QUESTO

Roma, 24 maggio 2010
 
FP CGIL Nazionale
Coordinatore Nazionale Agenzia delle Entrate

Luciano Boldorini

 
 

 

Comunicato

Temperature elevate anche negli uffici territoriali

ANCORA CALDO TORRIDO…
E NON SOLO IN CITTA’ !!!

 

I nostri uffici ancora assediati da migliaia di contribuenti sempre più arroganti e inferociti (opportunamente aizzati dalle campagne governative e della maggior parte degli organi di informazione contro il pubblico impiego) e stressati oltre misura dal raggiungimento degli obiettivi numerici e monetari (resi sempre più ardui anche dalle nuove normative).

Ma la qualità e la quantità dei servizi resi al pubblico aumenta grazie a chi, andando puntualmente oltre il proprio dovere e le proprie responsabilità, pur dovendo scontare ripetuti tagli di organico mantiene altissimi livelli di produttività.

Proprio così. I lavoratori dell’Agenzia orgogliosi dei risultati raggiunti in passato, continuano a lavorare con lo stesso impegno, nonostante la mannaia della manovra finanziaria, abbattutasi su tutti i lavoratori pubblici ed in particolare sui lavoratori dell’Agenzia delle Entrate, che scontano anche le conseguenze della riorganizzazione e dei tagli.

Eppure, malgrado il clima torrido, non si lesinano sforzi e sfarzi per lanciare campagne “promozionali” come quella relativa all’APERTURA DI UNO SPORTELLO PER LA REGISTRAZIONE DEI CONTRATTI DI LOCAZIONE ALL’UNIVERSITÀ DI BOLOGNA, negando ogni forma di informazione e di confronto a tutela del personale coinvolto nell’operazione e lanciando nella mischia gli addetti che, nella migliore delle ipotesi, un problema lo determina di sicuro:

sottrarre risorse agli uffici territoriali già allo stremo!

Peccato che la notizia sia stata appresa a giochi già fatti e solo dalle notizie riportate dagli organi di informazione.

Uno schema comportamentale ormai usuale in questa regione, in cui i dirigenti evitano sistematicamente il sistema di partecipazione sindacale previsto dal contratto, ritenuto evidentemente superato, e si relazionano solo attraverso richiami all’ordine, senza mostrare alcuna forma di sensibilità o di solidarietà nei confronti di lavoratori che hanno dimostrato di saper raggiungere tutti gli obiettivi assegnati.

OCCORREREBBE UN APPROCCIO BEN DIVERSO RISPETTO AI PROBLEMI ESISTENTI E AI PROPRI DIPENDENTI

Per qualcuno siamo già alla resa incondizionata… !?!
Noi non ci arrenderemo mai!!!

Bologna, 27 luglio 2010
 

FP CGIL – Emilia Romagna
Coord. Reg.le Agenzia delle Entrate

 
 
 

NEWS

No all'obbligo di pensione a 65 anni per le donne medico, una ingiustizia da fermare

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
 

E’ paradossale come questo Governo, con una straordinaria solerzia, accoglie i rilievi e risponde alle sanzioni dell’Unione Europea sull’uguaglianza tra donne e uomini per l’età pensionabile nella pubblica amministrazione mentre disattende le normative europee sul diritto al riposo e sull’orario di lavoro per tutti i medici pubblici, donne e uomini.
In Italia le donne dirigenti medico nella sanità pubblica subiscono ben altre e più gravi discriminazioni: nelle opportunità di carriera, nella crescente disparità retributiva, nelle condizioni di lavoro negli ospedali e nei servizi territoriali, nel progressivo aggravarsi dell’impegno di cura nella famiglia conseguente ai tagli ai servizi sociali.
Le donne dell’area dirigenziale medico-veterinaria, se lo desiderano, già oggi possono continuare a lavorare fino a 65 anni e oltre come i loro colleghi maschi. A partire dal 2018 saranno obbligate, frenando anche l’ingresso dei giovani medici.
Senza considerare che questo Governo da un lato costringe le donne medico a fare le guardie fino a 65 anni, dall’altra parte blocca il riconoscimento del lavoro usurante per chi fa i turni notturni.
Adesso sarebbe veramente incredibile se il Ministro Brunetta proponesse un ulteriore emendamento al DL Anticrisi con la reintroduzione della facoltà da parte dell’azienda di costringere al prepensionamento i dirigenti medici e veterinari con 40 anni di anzianità contributiva, comprendendo anche i riscatti.
Noi continuiamo a gridare il nostro no a scelte unilaterali che mettono il medico alla mercè delle decisioni dell’azienda su quando andare in pensione. Brunetta si fermi, i medici ed i veterinari sono pronti a scendere in piazza con una grande manifestazione dopo l’estate. 
 


 
SI INVITANO TUTTI I VISITATORI DEL NOSTRO SITO A SOTTOSCRIVERE L’APPELLO DELLE DONNE FP CGIL E FIOM CGIL PER FERMARE QUESTA INGIUSTIZIA ANDANDO SUL SEGUENTE LINK
 

ASSEMBLEA DEL PERSONALE DI VIA PAOLO NANNI COSTA 28

 
Bologna, 20 ottobre 2009

Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate
Direzione Provinciale di Bologna

Ai componenti della RSU della DP
sedi di via Marco Polo, via Larga e Imola

Ai lavoratori dell’Agenzia delle Entrate
DP di Bologna 

Il 9 ottobre 2009 nei locali dell’Ufficio Territoriale di Bologna 2 si è tenuta, su richiesta della RSU, la prima assemblea di tutto il personale in servizio presso la struttura di via Paolo Nanni Costa. L’assemblea ha visto una ampia partecipazione del personale non solo in termini di presenze, ma soprattutto in termini di partecipazione alla discussione. L’occasione, inoltre, è stata utile come momento di incontro collettivo per misurare, verificare e rafforzare l’integrazione tra il personale dell’ex Ufficio di Bologna 2 e quello dell’ex Ufficio di Bologna 1 a nove mesi dal processo di fusione e avvio della DP, e come elemento di nuovo impulso, di spinta, di entusiasmo e nuova consapevolezza del ruolo alle RSU, che inevitabilmente hanno trovato e continuano a trovare notevoli difficoltà funzionali che ne mettono in discussione la rappresentatività. Sotto questo aspetto, pertanto, questa prima assemblea è da leggere con positività.
Come detto, il livello di partecipazione è stato alto e propositivo, e tutti hanno condiviso l’iniziativa dando il loro contributo fattivo, e nel corso dell’assemblea sono stati affrontati i seguenti argomenti:

* l’assemblea è stata occasione per riepilogare i contenuti dell’incontro del giorno 8 ottobre 2009 tenutosi tra la Direzione dell’Ufficio Provinciale, le OO. SS. e le RSU. Tale incontro, avvenuto su convocazione del Direttore dopo ripetute richieste delle OO.SS., ha riguardato un argomento molto importante che sta creando preoccupazione e confusione tra il personale, ovvero l’introduzione del nuovo Sistema di protocollo e gestione documentale, la cui partenza è stata stabilita e decisa, in via sperimentale e solo su Bologna, come al solito in maniera affrettata per il 12 ottobre, con il tardivo invio in data 9 ottobre di una nota sulle modalità operative e organizzative. Tutto ciò non ha fatto altro che rafforzare i dubbi e le preoccupazioni di tutto il personale, soprattutto di quei colleghi che si trovano a fare da cavia con la pressione del pubblico davanti al bancone della prima informazione con tutti i disagi che ne conseguono.
* Ulteriori perplessità suscita l’ipotesi di inserire i nuovi assunti solo nella DP controlli, dove a parere della Direzione mancano professionalità specifiche, trasferendo quindi il personale di seconda area al territoriale, oltremodo carente, dove le attività sono più consone all’area in questione.
Secondo la scrivente RSU le soluzioni per risolvere tale problematiche possono essere varie, ma l’unica sicuramente non percorribile è proprio quella proposta, perché riteniamo che le capacità di un individuo, non essendo quasi mai direttamente collegate all’area di appartenenza e al possesso del titolo di studio, sono date dall’insieme di vari elementi quali professionalità ed esperienza.
* Il personale e le RSU hanno quindi criticato e condannato la tendenza di questa regione a fare da apripista a progetti “rivoluzionari” che coinvolgono tutto il personale, inevitabilmente impreparato perché nessuno provvede a un’adeguata informazione e formazione che consenta loro di affrontare, con serenità e professionalità, i cambiamenti in atto. Ne sono prova la nuova organizzazione posta in essere a Bologna, che di fatto ha portato un prevedibile buco lavorativo di almeno tre mesi (anche se si commette “peccato” dirlo), senza la necessaria ed indispensabile riformulazione degli obiettivi che, uguali a quelli dell’anno scorso, stanno portando il personale addetto alle attività di controllo a lavorare con logiche di cottimo.
Viene quindi messo in evidenza il disagio di coloro che operano in sedi diverse da Marco Polo: va data soluzione a difficoltà logistiche dovute esclusivamente alla mancanza in loco di interlocutori. Viene poi fatto presente che lo stesso limitato uso del telefono con linee esterne, “privilegio” assicurato ai lavoratori di v. Marco Polo e non ad altri, porta ad un aggravio delle attività istruttorie in tutte quelle occasioni in cui si ha bisogno di un rapporto celere con i contribuenti. Riteniamo che a tutti debbano essere garantite le stesse prerogative di un sistema organizzativo che voleva ottimizzare tempi/prodotti e in concreto ha prodotto ritardi e rallentamenti nell’azione amministrativa.
* La discussione si è successivamente spostata sui punti posti all’ordine del giorno, e in particolare sui problemi funzionali e organizzativi del Front-office.
Su questo argomento la discussione è stata sicuramente molto animata, perché i problemi che affliggono il Front si sono aggravati con lo spostamento dell’Ufficio di Bologna 1. E’ evidente a tutti, anche alla Direzione, che il flusso di utenza e di atti lavorati è aumentato in maniera esponenziale (ovvia conseguenza dello soppressione di Bologna 1 e spostamento dell’utenza sulla sede geograficamente più vicina, problematica ipotizzata a suo tempo prima della chiusura di Bologna 1 ma evidentemente non presa in considerazione), ma ancora non si è pensato fino ad oggi ad aumentare il numero degli sportelli per poter fornire assistenza qualificata all’utenza.
In questo stato di inerzia, dove la Direzione non prende decisioni e non interviene sul piano organizzativo, il personale addetto è costretto tutti i giorni a rimanere allo sportello anche oltre il proprio orario di servizio, con l’aggravante che se in qualche occasione, magari anche per esigenze personali, al termine del proprio orario di lavoro chiude la postazione per uscire dall’ufficio, si vede aggredito da contribuenti che rivendicano il diritto all’erogazione del servizio. Ci viene fatto presente che in tali situazioni si è anche verificato il personale non è stato tutelato, ma anzi gli è stato fatto presente dal Direttore l’ipotesi di interruzione di pubblico servizio, e paventata quindi la modifica del profilo orario. Facciamo quindi presente che qualsiasi ipotesi di modifica del profilo orario del personale addetto per poter fornire il servizio, essendo di fatto delle modifiche organizzative di carattere generale fanno ricadere la questione nell’ambito di una contrattazione con la rappresentanza dei lavoratori, e sotto l’aspetto della materia dell’orario di lavoro e sotto la materia della organizzazione del lavoro.
Su tutti questi argomenti inerenti le problematiche del frontoffice, sono emerse delle proposte sicuramente percorribili e attuabili senza particolari difficoltà e anche in tempi brevi. Partendo dalla piena consapevolezza dei contenuti dell’atto di indirizzo del ministero dell’Economia e delle Finanze per gli anni 2009-2010, si propone quindi:
– una regolamentazione del flusso di contribuenti, sospendendo anticipatamente l’erogazione dei ticket dell’elimina-code per l’accesso agli sportelli al raggiungimento di un determinato numero, che se abbinata ad altre iniziative permetterà di assicurare sia il rispetto dei diritti del contribuente di ottenere un servizio di qualità, sia la possibilità dell’addetto allo sportello di poter concludere serenamente il proprio orario di servizio, salvo circostanze particolari dove si da la disponibilità ad affrontare l’emergenza. Facciamo presente che tale sistema è correntemente utilizzato con successo in altri uffici della città di Bologna;
– attivare altri sportelli/postazioni, che all’occorrenza ed in particolari situazioni di criticità possano contribuire a soddisfare richieste di erogazione servizi e dare un contributo concreto ai colleghi;
– attivare una massiccia campagna di informazione ai cittadini e nei comuni limitrofi sull’attuale dislocazione degli uffici sul territorio bolognese (abbiamo ad esempio constatato che effettuando una ricerca sui siti internet di Pagine Bianche e Pagine Gialle, risultano ancora indicati gli Uffici di Bologna 1 e di Bologna 3, e non risulta presente l’Ufficio di via Marco Polo, vedi copia delle schermate allegate);
– effettuare una ricerca sulle motivazioni (ad es: idoneità o meno sul servizio dei mezzi pubblici e sul parcheggio, idoneità dell’ubicazione geografica dello stabile, e così via) che spingono gli utenti, sia le tipologie professionali che gli utenti comuni, a preferire l’UT di Bologna 2, e quindi prendere idonei provvedimenti per spostare e ripartire in maniera più equilibrata l’utenza;
– creare le condizioni affinché le associazioni e gli studi immobiliari possano trasmettere in via telematica i contratti di locazione, evitando in questo modo l’intasamento degli sportelli e liberando gli stessi dagli appuntamenti.

Qualora tali iniziative non vengano intraprese, e da parte del Direttore non ci sarà al più presto alcun intervento, il personale fa presente che non si fermerà più allo sportello oltre il proprio normale orario di servizio, e non si riterrà responsabilie di ipotetiche interruzioni di pubblico servizio perché le responsabilità dovute a disfunzioni organizzative ricadono tutte sull’Amministrazione (non sono i lavoratori che devono dare garanzie in tal senso).

* Nel corso dell’assemblea, si è discusso quindi di igiene e sicurezza anche (ma non solo) per lo sgradevole episodio accaduto ad una collega, che ha trovato un insetto in una bevanda erogata da una macchinetta automatica. A tale proposito il personale chiede una maggiore attenzione per quanto riguarda la pulizia e la disinfestazione degli uffici. Considerata quindi la scarsa qualità dei prodotti messi a disposizione e il servizio molto scadente offerto dal gestore, il personale con una raccolta di firme, di cui si allega il documento, chiede che venga fatta una ricerca sul mercato per cercare delle soluzioni migliori e più convenienti.
* Siamo venuti inoltre a conoscenza, non attraverso i canali ufficiali della comunicazione e delle relazioni sindacali (come ormai prassi consolidata, purtroppo), che è intenzione della Direzione di trasformare in archivio alcune stanze e altri spazi dell’area adibita a Front-Office. Facciamo quindi presente che la collocazione dell’archivio è nei piani sotterranei (dove non ci risulta mancare lo spazio), che molto personale dell’area servizi non è dotato di una stanza neanche per appoggiare le proprie cose personali, che gli spazi sono ridottissimi già solo per garantire i servizi, che una notevole parte dello spazio è stato dato in gestione al servizio riscossione di Equitalia (aperto due gioni a settimana!), che sarebbe da verificare se la stessa sicurezza è garantita e che non ultimo ci era sempre stato detto che l’ufficio dava ampie garanzie di spazi e archivi.
* Un’altra notizia è emersa nel corso dell’assemblea senza che la stessa abbia il carattere dell’ufficialità (neanche in questo caso è stata data informativa alle OO.SS. e alle RSU), avendo saputo che nei prossimi giorni dovrebbero presentarsi in ufficio alcuni giovani funzionari dell’ufficio formazione della DRE, per osservare e dare suggerimenti operativi ai funzionari impegnati da anni alle attività di assistenza e informazione, e magari valutarli se vanno bene per quel lavoro oppure no. Stigmatizziamo e diffidiamo quindi l’Amministrazione nel persistere in questi controproducenti atteggiamenti di omissivo silenzio.
* E’ stata data quindi informazione al personale in merito alla questione della fornitura di attrezzature informatiche di ausilio per i centralinisti non vedenti, che la Direzione si è impegnata a prendere in considerazione a fine anno, quando sarà evidente la situazione di bilancio, nonché l’informativa dettagliata sull’utilizzo dello straordinario e sulla ripartizione agli uffici della quota rimanente. Infine, poiché l’utilizzo dello straordinario costituisce comunque materia di informazione, si chiede di conoscere la modalità di attribuzione delle ore di straordinario ad oggi autorizzate, con particolare riguardo al rapporto tra carico di lavoro per tipologia di servizio ed attribuzione di ore con evidenza della sede del personale, e che in futuro venga data idonea e tempestiva informazione sulla tipologia di lavorazioni per le quali si intende concedere lo straordinario, dando quindi la possibilità di usufruirne in maniera uniforme al personale interessato.

I componenti della RSU della sede di Nanni Costa 

 
 
 

Direttiva Aran

venerdi 22 settembre il Governo ha dato il via definitivo alla direttiva del Comitato di settore autonomie locali all’ARAN per l’apertura della trattativa relativa al biennio economico 2004-2005 della dirigenza enti locali, così come risulta dal comunicato stampa ufficiale emesso dal Consiglio dei Ministri:
“Il Consiglio ha poi autorizzato il Ministro per le riforme e l’innovazione nella pubblica amministrazione, Luigi Nicolais, a esprimere il parere favorevole del Governo sull’Atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale del personale dirigente del comparto Regioni e Autonomie locali (Area II), biennio economico 2004-2005”
Seppure in ritardo vi sono ora le condizioni per giungere ad una sollecita convocazione ed a una rapida conclusione della trattativa che dovrà incentrarsi unicamente sul recupero del potere d’acquisto nel biennio con gli stessi criteri e parametri utilizzati per gli altri contratti pubblici sottoscritti. Non vi sono infatti, a 33 mesi dalla scadenza, esigenze diverse da quelle di chiudere rapidamente, e bene, la partita economica.
Vi terremo informati sugli sviluppi della situazione.

Coordinatore Dirigenza AA.LL.
Silvano Franzoni 
Segretario Nazionale FP CGIL
Antonio Crispi

Roma, 26 settembre 2006

Consiglio di Stato su ottimale MMG: le Regioni si attengano all'Acn

 
Si pubblica l’Ordinanza del Consiglio di Stato relativa al rapporto ottimale. Ancora una volta – dopo le sentenze di numerosi TAR – si da ragione a quanto sostenuto dalla FPCGIL Medici a tutela dei medici di famiglia che credono nella qualità dl lavoro, di migliaia di medici in graduatoria e degli stessi cittadini. Il rapporto ottimale di 1 medico ogni mille residenti, definito nell’articolo 14 sottoscritto nell’Acn del 23 marzo 2005, deve essere rispettato dalle Regioni, essendo tale potestà riservata agli accordi collettivi nazionali, come previsto dalla legge 833/1978, istitutiva del Ssn. La battaglia della FPCGIL Medici nella medicina generale continua.

« Pagina precedentePagina successiva »
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto