Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
Il Parlamento nelle prossime settimane rischia di approvare una legge sul testamento biologico in contrasto con le evidenze scientifiche e con lo stesso codice deontologico.
Il principio costituzionale dell’autodeterminazione e della volontarietà dei trattamenti sanitari potrebbe essere eliminato da una norma che vuole impedire ogni reale possibilità di libera scelta della persona su quali trattamenti accettare o non, in caso di futura impossibilità a decidere.
L’idratazione e l’alimentazione artificiale con un tratto di penna vengono cancellate dalle terapie – come invece lo sono negli USA e nel resto del mondo – e divengono “sostegno vitale”, salvo poi continuare a chiedere sempre ai medici e agli infermieri di attuarle. E non potrebbe che essere così considerato che bisogna valutare le condizioni cliniche per poter scegliere le sostanze nutritive, preparare i sondini, monitorare l’efficacia, prevenire le complicanze ed eventualmente gestirle. Non si tratta di dare pane ed acqua.
Si vuole imporre una morale ed una ideologia non solo ai cittadini, ma anche ai medici che dovrebbero contravvenire al codice deontologico che impone il rispetto del rifiuto consapevole della nutrizione e delle volontà anticipate.
C’è pertanto bisogno di una mobilitazione anche del mondo scientifico e medico che difenda la professionalità, la deontologia e lo stesso rapporto fiduciario medico-paziente.
Per queste ragioni chiediamo ai medici di sottoscrivere l’appello sul testamento biologico sul sito www.desistenzaterapeutica.it, già firmato da illustri clinici. Di seguito il Link diretto con il collegamento:
Allego un documento sull’esito dell’incontro in Direzione Regionale.
Diamo conto dei contenuti della discussione sulla Riorganizzazione e di alcune nostre proposte che saranno essere arricchite con i contributi che i lavoratori ci faranno pervenire, se lo vorranno e se avranno la pazienza di leggerlo fino in fondo.
Coord. Reg.le F.P. C.G.I.L.
Agenzia delle Entrate Emilia Romagna
Pina Loconte
FP CGIL
TOSCANA
Firenze, 23/10/2009
Giovedì 22 ottobre si è svolto l’incontro tra i rappresentati dell’Amministrazione e quelli dei lavoratori per avviare il confronto in merito all’attivazione della Direzione Provinciale di Siena.
La delegazione di parte pubblica comprendeva il Direttore Regionale, i Direttori degli Uffici di Siena, Montepulciano, Poggibonsi, i dirigenti della Direzione Regionale direttamente collegati all’attivazione delle Direzioni Provinciali e il Responsabile regionale delle relazioni sindacali; la delegazione di parte sindacale comprendeva le RSU di Siena, Montepulciano, Poggibonsi, le OO.SS. territoriali e quelle regionali.
Il Direttore Regionale ha esordito illustrando gli esiti delle rilevazioni fatte presso gli uffici di Siena, Montepulciano, Poggibonsi e il modello organizzativo della DP di Siena e la sua struttura.
In particolare è emerso che la Direzione Provinciale avrà sede ad Siena insieme ad un Ufficio Territoriale (sede dirigenziale) mentre gli altri due Uffici Territoriali (non dirigenziali) avranno sede a Montepulciano e Poggibonsi.
Si è posto quindi il problema relativo alle “opzioni” dei lavoratori rispetto alle rilevazioni effettuate e, come previsto dall’accordo nazionale, il direttore ha rassicurato che nessun impiegato verrà spostato dalla sua attuale sede se non in maniera assolutamente volontaria.
Pertanto i colleghi di Montepulciano e Poggibonsi, che secondo il nuovo modello organizzativo dovrebbero spostarsi presso la sede di Siena (area controllo, area legale, rimborsi IVA, area di staff), potranno rimanere a Montepulciano e a Poggibonsi se lo preferiscono, ma non avranno la certezza di mantenere le stesse mansioni professionali e saranno ricollocati secondo le necessità dell’Ufficio Territoriale o dell'”enclave” di seguito indicate.
Il Direttore ha infatti ribadito che presso le due sedi di Montepulciano e Poggibonsi dovrebbero essere costituite due “enclave” alle quali verranno attribuiti i processi lavorativi relativi all’area controllo; ma se l’enclave di Montepulciano per le dimensioni e per la posizione geografica potrebbe diventare stabile, tenuto conto anche che la maggior parte dei colleghi dell’area controllo ha espresso il desiderio di continuare a lavorare a Montepulciano, quella di Poggibonsi potrebbe essere temporanea, preso atto della vicinanza a Siena e che il risultato della ricognizione è stato l’inverso, con la maggior parte dei colleghi che intende trasferirsi presso la sede del capoluogo.
È stato precisato, inoltre, che la nuova organizzazione basata sul livello provinciale consente di articolare in maniera flessibile la distribuzione dei carichi di lavoro su tutte le sedi disponibili, fermo restando il rapporto tra ore per controllo più area legale e altre attività, fissato dalla Convenzione con il Ministero nella misura di 55%/45%. In tale maniera, al tavolo provinciale, potrebbe essere deciso di modificare, rispetto al numero teorico iniziale, la distribuzione del personale tra i vari uffici territoriali in ragione delle esigenze diverse che dovessero manifestarsi, in modo da raggiungere il giusto equilibrio tra i desiderata del personale e la qualità dei servizi resi ai cittadini. Si potrebbe infatti, a seconda dei casi, attribuire alla sedi con più personale (es. Montepulciano) un maggior carico di lavoro, ovvero maggiori unità di personale agli uffici con utenza maggiore rispetto a quella strettamente di competenza (es. Poggibonsi).
Per le attività di controlli medie dimensioni, area legale, rimborsi IVA, area di staff, che il nuovo modello prevede debbano essere necessariamente accentrate presso la sede di Siena, partiranno entro fine mese le ricognizioni formali per acquisire in maniera definitiva, dagli addetti di quelle attività, la volontà o meno a lavorare presso la sede di Siena.
Per quanto riguarda le posizioni organizzative, che al momento dell’attivazione della D.P. saranno presumibilmente decadute (salvo proroghe future), il Direttore ha ancora una volta auspicato che si giunga ad un accordo tra l’Agenzia delle Entrate e le Organizzazioni sindacali a livello Nazionale, in modo da evitare che si ripetano le criticità organizzative che si stanno verificando negli uffici già attivati.
Sarà cura delle Rsu e del sindacato a livello territoriale confrontarsi da adesso in poi con gli attuali Direttori degli uffici della provincia di Siena per proseguire il confronto sulla base del modello organizzativo provinciale definitivo.
Si è fatto il punto anche sulla situazione logistico-immobiliare della provincia di Siena e la Direzione Regionale ha confermato che gli immobili rimarranno quelli che attualmente sono sede degli uffici delle entrate. A Montepulciano vi sono alcuni problemi che il personale rappresenta da anni e il direttore regionale ha esortato la Rsu a contattare il dirigente delle Risorse Materiali per illustrargli la situazione e per verificare quali soluzioni poter trovare. Il contratto d’affitto con la proprietà dell’immobile di Montepulciano è stato, peraltro, rinnovato poiché la proprietà ha accettato la riduzione del 10% richiesta, come da norme attuali, dall’Agenzia delle Entrate.
Abbiamo evidenziato la necessità di reperire altri spazi nella vicinanze della futura Direzione Provinciale di Siena per accogliere i colleghi che da Montepulciano e Poggibonsi lì si sposteranno nei prossimi mesi. Il direttore regionale ha risposto che ci vuole tempo per rispondere a questa sollecitazione, atteso che la procedura di reperimento degli immobili è lunga e complessa e ha confermato che ai colleghi delle aree “compattate” provenienti da Montepulciano e Poggibonsi dovrà essere comunque garantita una postazione a Siena, prevedendo, se necessario, una ridistribuzione degli spazi attuali.
Il direttore regionale ha comunicato il differimento di alcuni giorni deciso a Roma delle attivazioni delle direzioni provinciali previste per il prossimo gennaio 2010. Probabilmente il nuovo calendario vedrà due direzioni attivarsi in data 25 gennaio, altre due il giorno 1 febbraio, le restanti due il giorno 8 febbraio.
A proposito degli ex tirocinanti che stanno lavorando nei nostri uffici e che ci si augura a gennaio potranno prendere servizio in maniera definitiva nei ruoli dell’Agenzia delle Entrate, il direttore ha riferito che una parte delle attuali assegnazioni non sono da considerarsi definitive e che alcune delle richieste di rassegnazione di quei colleghi sconta il problema della minor carenza di organico in tre province toscane: Livorno, Lucca, Massa e Carrara. Ha ribadito che col nuovo modello organizzativo gli ex tirocinanti saranno assegnati in prima battuta alle direzioni provinciali e sarà poi il futuro direttore provinciale ad assegnarli all’interno delle strutture di sua competenza.
Auspichiamo che anche nei tavoli di confronto a livello provinciale l’Amministrazione voglia utilizzare lo stesso atteggiamento che ha mostrato a livello regionale per conciliare al meglio le esigenze di servizio e le aspettative di tutti i lavoratori.
Abbiamo, infine, ricordato che il contratto integrativo attualmente in vigore prevede meccanismi di raffreddamento dei conflitti che potrebbero aprirsi in sede provinciale, con la possibilità di spostare il confronto a livello regionale. Il direttore regionale si è detto disponibile, nel caso, a fornire il suo contributo.
Ancora una volta grazie al senso di responsabilità che fino ad oggi sta manifestando la Direzione Regionale, si riesce a evitare che ad una riorganizzazione che continuiamo a giudicare di dubbio effetto positivo sulle attività istituzionali dell’Agenzia delle Entrate, si aggiunga la beffa di un trasferimento non gradito.
Continueremo a tenervi costantemente informati sul prosieguo del confronto a livello provinciale.
FP CGIL Toscana FP CGIL Siena
Bartuccio – Majeli – Morabito Pizzichi
Si pubblicano il testo delle norme sui medici della manovra – così come risultanti dal testo definitivo coordinato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 176 del 30 luglio 2010 – e una nota della FPCGIL Medici con le inique ricadute sui medici.
La FPCGIL Medici continuerà a battersi per cambiare le norme di questa manovra iniqua e sbagliata, unitariamente alle altre organizzazioni sindacali disponibili, utilizzando tutti gli strumenti possibili, a partire dal tavolo con le Regioni concordato per settembre.
Si pubblicano la bozza di decreto legislativo sui costi e i fabbisogni standard per la sanità in attuazione della Legge delega 42/2009 sul federalismo fiscale presentata dal Governo il 16 settembre alla Conferenza delle Regioni, e una prima nota della CGIL.
Non possiamo far altro, nell’aprire questo nostro intervento, che ricordare le nostre due colleghe Luana MASTRACCI e Maria Gabriella PAOLUCCI che nell’evento disastroso del 6 aprile hanno perso la vita.
E’ un pensiero doveroso e se vi è stata una qualche dimenticanza vogliamo imputarla alla ovvia disorganizzazione che ha seguito le giornate successive al terremoto, che ha devastato non solo gli edifici ma evidentemente anche gli animi.
Intanto ci preme affermare, visto l’oggetto della convocazione, che la tutela nei confronti dei lavoratori che prestavano servizio nell’ufficio locale dell’Aquila e nella Direzione Regionale deve essere massima sia per quanto attiene alla mobilità sia per ciò che attiene gli aspetti amministrativi.
A questo proposito nel prendere atto che la convocazione a questo tavolo avviene con la presenza di una disposizione che stabilisce l’allocazione della DRA provvisoriamente a Pescara demandando ad un successivo atto del Direttore dell’Agenzia la decisione sulla data della ripresa dell’attività nella sua sede naturale, avanziamo le nostre proposte avendo anche a riferimento la disposizione datata 12 maggio 2009 della Direzione Centrale del Personale:
1. mentre la suddetta disposizione detta indirizzi operativi che ci sono sembrati ad una prima riflessione alquanto rigidi, noi riteniamo che la tragicità dell’evento e l’eccezionalità della situazione debbano far cadere qualsiasi remora sul fatto che il trattamento per i lavoratori coinvolti debba essere improntato all’eccezionalità: ogni lavoratore sia libero di stabilirsi dove vuole nell’ambito del territorio regionale ed anche nazionale, senza tenere conto delle procedure ordinarie di mobilità, perché sarebbe difficile far comprendere come una scelta effettuata nell’immediatezza dell’evento sismico e sull’onda della reazione emotiva debba diventare stabile e definitiva senza tenere conto delle condizioni che dal 6 aprile potrebbero essere mutate. Vogliamo anche rammentare che in una situazione ordinaria sia nel passato che in un ieri recente si è provveduto a dare risposte a situazioni personali con logiche di assenza di principi e regole definite, trasparenti e condivise che hanno lasciato invece spazio ad operazioni che sono figlie di insofferenza alle regole e che hanno sostituito ai valori della responsabilità e della legalità, quelli della furbizia e della spregiudicatezza;
2. troviamo anche non rispettoso che in presenza di un disastro così grande che ha colpito tanti nostri colleghi si precisi che a coloro che troveranno ospitalità lavorativa e di vita in altri luoghi non spetta l’indennità di missione, non solo la chiediamo ma con forza invitiamo l’Agenzia a verificare se all’interno del proprio bilancio vi sia la disponibilità di somme che possano essere utilizzate per supportare economicamente questi lavoratori che stanno affrontando oltre al resto anche difficoltà economiche;
3. riteniamo che l’attivazione della Direzione Provinciale di Pescara in data 6 aprile si sia sovrapposta con un effetto amplificatore, per quanto attiene alla città di Pescara, al sisma e per questo motivo, data l’eccezionalità della situazione ne chiediamo la sospensione fino allo stabilirsi della data di riattivazione della DRA all’Aquila, non potendo sottacere che la decisione di stabilire la sede dell’ufficio territoriale in un particolare luogo della stessa privo di parcheggi sia una scelta non rispondente a quelli aspetti di fruizione di servizi di assistenza ai cittadini che sono assolutamente all’oscuro di questa decisione, non essendo stati né consultati né coinvolti in questa scelta che dovrebbe essere partecipata anche con gli Enti che saranno coinvolti, il tutto in presenza di una struttura oggi sede dell’ex Ufficio Locale, del CAM e del COP che se opportunamente suddivisa avrebbe potuto ospitare sia la Direzione Provinciale che l’Ufficio Territoriale, con presenza di luoghi adatti alla mobilità personale e collettiva e un risparmio di risorse utilizzabili per i nostri colleghi, per questi motivi chiediamo che sia verificata questa possibilità non lasciandola alla gestione dei singoli dirigenti ma che questo aspetto sia oggetto di confronto a livello centrale;
4. da ultimo nel ribadire che l’Aquila capoluogo di regione, non può essere scippata di alcuna funzione, chiariamo che se la decisione di spostamento a Pescara è stata dettata dalla necessità di continuare nel lavoro ordinario non possiamo che rivolgere un ringraziamento ai colleghi della DRA che si sono attivati in questo senso, senza peraltro tacere il timore che l’immediatezza della decisione, ha dato l’impressione che si trattasse di uno spostamento definitivo di funzioni non tollerabile, figlio anche di vecchie aspirazioni che non possono essere condivise: la presenza della Direzione Regionale all’Aquila è oggi più che mai necessaria, in coordinamento con le altre istituzioni, anche per quell’aspetto di controllo fiscale che nella fase della ricostruzione sarà garanzia di rispetto delle regole e di corretto utilizzo dei fondi a disposizione per evitare il ripetersi di condizioni che hanno contribuito ad accrescere la devastazione del territorio e rubato il futuro a tanti giovani.
RSU Ufficio PESCARA
Carlo TRAFFICANTE
O.d.g. a seguito dell’Assemblea del giorno 21/04/2010 tra il personale della DP di Perugia:
– le problematiche emerse a seguito della riorganizzazione dell’Agenzia delle Entrate in Direzioni Provinciali;
– la definizione del budget assegnato alla DP e assegnazione e distribuzione dei carichi lavoro.
Comunicato stampa unitario del 5 luglio su grande partecipazione e forte solidarietà dei colleghi degli Uffici dell’Agenzia delle Entrate di Napoli e della Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate della Campania alle assemblee indette dalle scriventi Segreterie Nazionali nell’ambito della “Vertenza Fisco Nazionale”.
Al Direttore Regionale della Toscana
Agenzia delle Entrate
FIRENZE
Ai Direttori Provinciali della Toscana
Agenzia delle Entrate
LORO SEDI
Ai responsabili delle Agenzie Fiscali
FP CGIL territoriali della Toscana
LORO SEDI
Alle Lavoratrici e ai Lavoratori
Agenzia delle Entrate
Uffici della Toscana
LORO SEDI
Oggetto: Agenzia delle Entrate – salario di produttività e rispetto della legge.
Continuano a pervenirci, da delegati come anche da lavoratori senza particolari qualifiche, lamentele e forti preoccupazioni per la mancata previsione, nel conteggio delle giornate di attività da prendere a base per il calcolo della produttività d’ufficio per l’anno 2009, in discussione nei posti di lavoro proprio in questi giorni, dei permessi fruiti ai sensi dell’art. 39 e 40 del D. Lgs. 151/2001 e dell’art. 71 comma 5 del Legge 133/2008.
La giustificazione che spesso l’Amministrazione ha dato e, ci risulta, continua a dare, comprende una gamma di risposte molto varia. Considerando i due estremi si va da un generico “si è sempre fatto così” al più formale “la legge dice così”.
Senza voler offendere nessuno vorremmo esprimere la nostra opinione in merito.
Più si allontana, come sta accadendo da almeno tre anni, la volontà di risolvere i problemi dei lavoratori pubblici attraverso un modello contrattuale veramente ed intimamente partecipativo, più i lavoratori pubblici si troveranno stretti fra il mancato rinnovo dei contratti (4 anni dal 2010 al 2013) da una parte, e la riduzione delle risorse legate al cosiddetto salario accessorio (vedi Decreto Legge 112 del 2008 convertito con la Legge 133 del 2008) dall’altra.
Basta verificare gli stanziamenti previsti globalmente negli ultimi anni per il FPS RUP e tutti potranno constatare la forte riduzione avvenuta nel tempo.
A questo si aggiunge, per ultima, la previsione del D.Lgs. 150/09 che muta fortemente il sistema di relazioni sindacali del nostro paese, prefigurando una forte ripubblicizzazione del rapporto di lavoro pubblico, con al centro le prerogative del Dirigente che tutto può senza nulla contrattare. In particolare il Dirigente è il “dominus” sul versante dell’organizzazione degli uffici dove, sintetizzando, anche la parte che ha riflessi sul rapporto di lavoro è sottratta alla contrattazione/concertazione.
Se quanto detto prefigura un sistema nel quale i diritti dei lavoratori si affievoliscono sempre più, nulla dice la normativa citata sul rispetto della legge esistente in materia di deroghe e di specifiche attenzioni riguardo a situazioni del tutto particolari.
Ci riferiamo in particolare all’art 39 e 40 del D. Lgs. 151/2001 e all’art. 71, comma 5°, della Legge 133/08. Nei primi si garantiscono i diritti della lavoratrice madre e del lavoratore padre nel primo anno di vita del bambino, nel secondo si tutela il lavoratore portatore di handicap grave.
In questi casi ci sembra che la legge non dia adito a diverse interpretazioni:nei casi in specie tutto il salario legato alla produttività, sia essa collettiva o d’ufficio, deve essere erogato.
Per una volta vorremmo citare, in positivo, l’autorevole opinione del Ministro Brunetta che, per quanto riguarda l’art. 71, comma 5° citato, espressamente prevede che debba essere erogato tutto il salario accessorio al dipendente pubblico portatore di handicap grave.
Al contrario l’Agenzia delle Entrate continua ad interpretare diversamente le leggi dello stato.
Chiediamo al Dirigente della Direzione Regionale e ai Dirigenti delle DP della Toscana di optare per una interpretazione della norma, a nostro avviso, corretta e rispettosa delle prerogative di quelle lavoratrici e quei lavoratori che, trovandosi nelle condizioni previste dalle leggi citate, hanno tutto il diritto di vedersi riconosciuta la produttività.
Invitiamo i responsabili delle Agenzie Fiscali delle FP CGIL territoriali della Toscana a informarci delle situazioni di sofferenza presenti negli uffici. Provvederemo a monitorare la situazione e ci attiveremo per segnalare le situazioni anomale a livello nazionale e verificare la possibilità di tutelare i diretti interessati in tutte le sedi ritenute opportune.
Distinti saluti
FP CGIL Toscana
Il Segretario del Comparto A.F.
S. Bartuccio
A tutte le Stutture Sindacali
Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Pa Difesa
Questa mattina, presso Palazzo Marina, Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Pa Difesa hanno incontrato l’On.le Cossiga per esaminare le osservazioni che le stesse OO.SS. Nazionali hanno formulato sulla bozza del Decreto Ministeriale di struttura del Segretariato Generale, delle Direzioni Generali e degli Uffici Centrali, in applicazione del DPR 3 ago. 2009, n. 145, concernente l’organizzazione del Ministero della Difesa.
In premessa, l’On.le Cossiga ha condiviso l’elevata preoccupazione in merito al grave incidente mortale avvenuto all’Arsenale di Taranto che ha coinvolto un nostro collega civile, riservandosi quindi di fornire informazioni sulle indagini attualmente in corso per accertarne le cause. Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Pa Difesa esprimono profondo cordoglio alla famiglia del collega, nonché particolare solidarietà e vicinanza ai lavoratori dell’Arsenale di Taranto, che in queste ore manifestano la loro comprensibile rabbia per l’assenza di sicurezza del lavoro e sul lavoro, inadempienza più volte denunciata. Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Pa Difesa, ritenendo intollerabile l’accaduto, adotteranno tutte le iniziative necessarie a garantire l’individuazione delle diverse responsabilità ed a rimuovere con estrema tempestività gli ostacoli alla messa in sicurezza delle strutture del Ministero della Difesa.
In merito alle osservazioni che Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Pa Difesa hanno esposto sulla citata bozza di Decreto Ministeriale, il Sottosegretario ha favorevolmente accolto la quasi totalità delle integrazioni sindacali proposte, fornendo altresì adeguate ulteriori informazioni ed assicurando la partecipazione sindacale sui provvedimenti contenuti nel Decreto Ministeriale.
Tuttavia Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Pa Difesa hanno manifestato la propria contrarietà al Sottosegretario per l’inadeguata metodologia di confronto e la ristrettezza delle tempistiche che non hanno consentito di esprimere valutazioni ed osservazioni sulle ripercussioni dei citati provvedimenti sul personale civile.
Pertanto, Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Pa Difesa, hanno conclusivamente rivendicato, in questa fase di generale riorganizzazione del Ministero della Difesa, una appropriata partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori.
Distinti saluti.
Roma, 26 gennaio 2010
COORDINAMENTI NAZIONALI – MINISTERO DELLA DIFESA
FP CGIL CISL FP UIL PA
Noemi Manca Ruggero Bellotto Sandro Colombi
BANDO DI CONCORSO SVILUPPI ECONOMICI 05.11.2010.
Care,i compagne/i,
Vi allego le risposte alle domande di chiarimenti che Persociv ha predisposto per gli sviluppi economici e vi comunico che il bando è stato pubblicato sul sito di Persociv, a cui potete accedere tramite questo LINK.
SI PRECISA CHE PER I DISTACCATI PRESSO ALTRA AMMINISTRAZIONE E DISTACCATI (anche sindacali), IL PERSONALE FUORI RUOLO E IN POSIZIONE DI COMANDO, LA DOMANDA PU0′ ESSERE EFFETTUATA CON LA PROPRIA E-MAIL PERSONALE E POI STAMPATA E PORTATA ALL’ULTIMO ENTE DI APPARTENZA DELLA DIFESA DOVE HA PRESTATO SERVIZIO. (Ad esempio tramite la propria casella di posta elettronica: mariorossi@yahoo.it oppure mariorossi@gmail.com, oppure mariorossi@tiscali.it ecc. si può accedere al sistema di procedura informatica per le domande e poi dopo la stampa della domanda si deve consegnare all’Ente sopra citato).
SI PRECISA CHE PER QUANTO CONCERNE IL CRITERIO DI VALUTAZIONE CHE ATTRIBUISCE PUNTEGGIO :CONCORSI PUBBLICI, OVVIAMENTE IL CONCORSO CON IL QUALE SI E’ STATI ASSUNTI PRESSO IL MINISTERO DELLA DIFESA NON PUO’ ESSERE UTILIZZATO, PERCHE’ E’ LA PRIMA CONDIZIONE PER ACCEDERE ALLA PROCEDURA:
ESSERE UN DIPENDENTE DELLA DIFESA CHE VUOLE EFFETTUARE UNA PROGRESSIONE ECONOMICA DA UNA FASCIA RETRIBUTIVA A QUELLA IMMEDIATAMENTE SUPERIORE.
Roma, 5 novembre 2010
FPCGIL DIFESA
NOEMI MANCA
Testo delle F.A.Q. (Frequently Asked Questions) relative alla procedura per lo sviluppo economico all’interno delle Aree.
Vi comunico che in Gazzetta Ufficiale, in data 8 gennaio 2011 è stato pubblicato l’elenco dei beni immobili della Difesa che con decreto direttoriale sono assoggettati a “procedure di alienazione, permuta, valorizzazione e gestione ai sensi di quanto previsto dall’art.14-bis-comma 3-decreto-legge 25 giugno 2008, n.112, convertito in legge con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.133”. (si allega l’elenco degli immobili).
In particolare, si informa che i proventi di quanto previsto dall’art.14 bis “..derivanti dalle procedure di cui alla lettera a)(. alienazioni, permute, valorizzazioni e gestioni dei beni) possono essere destinati, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro della Difesa, al soddisfacimento delle esigenze funzionali del Ministero della difesa, previa verifica della compatibilità finanziaria e dedotta la quota che può essere destinata agli enti territoriali interessati;”..
La FP CGIL Difesa nel richiedere le informazioni sulla destinazione dei proventi, farà presente che nell’ambito delle esigenze funzionali della Difesa, rientrano a nostro avviso, tutte le problematiche della VERTENZA DIFESA (l’Area Tecnico Industriale e Tecnico Operativa).
(riefficientamento degli Enti, applicazione normativa sicurezza alle infrastrutture – formazione professionale del personale – turno over ecc. ).
Un nuovo anno è iniziato, ma la FPCGIL Difesa, dopo aver siglato seppur con riserva, rispetto all’applicazione della Riforma Brunetta al Ministero della Difesa, il CCNI Difesa parte normativa e il FUA 2010, che hanno tra le altre cose, dato la possibilità di effettuare progressioni economiche a circa 23000 lavoratori del Ministero e Agenzia Industria Difesa, NON DIMENTICA CHE PRESSO LA DIFESA ABBIAMO ANCORA DELLE QUESTIONI INSOLUTE PER LE QUALI VALUTEREMO INIZIATIVE DI MOBILITAZIONE.
Roma, 14 Gennaio 2011
FPCGIL DIFESA
Noemi Manca